Progressione lenta ma costante dei giovani vaccinati tra i 12 e i 19 anni. Quasi il 70% gli immunizzati (il 75,7% dei 16-19enni). Le percentuali più alte ancora in provincia di Ancona e Ascoli. Quarantene stabili.
È il quadro relativo alle vaccinazioni nella popolazione regionale in età scolastica 12-19 anni.I non vaccinati sono 25.327. La provincia all’ultimo posto nelle Marche per numero di vaccinazioni è ancora Macerata, la più virtuosa è Ancona.
Divisi per età, tra i ragazzi che hanno tra 12 e 15 anni, in provincia di Ancona si sono vaccinati il 70,3%, in quella di Pesaro il 61,3 percento, nel Fermano 59,9%, in provincia di Macerata 53%, in provincia di Ascoli il 63,9%. Per i ragazzi tra i 16 e i 19 anni le percentuali di vaccinazione aumentano. In provincia di Ancona hanno ricevuto due dosi l’81,6% dei ragazzi, in quella di Pesaro il 72,9%, in quella di Fermo il 76,7%, in quella di Ascoli il 78,5%, in quella di Macerata il 67,5.
Per quanto riguarda le classi in quarantena: nelle Marche sono 54, dato più o meno stabile. Le provincie con più classi in quarantena sono quella di Macerata con 14 classi (1 nella scuola d’infanzia, 5 alla primaria, una alle medie, 5 alle superiori) e quella di Ancona. A seguire c’è Ascoli Piceno con 13, Pesaro con 9 e Fermo con 3.
Continua a far discutere il tema delle liste d’attesa e dei disservizi della Sanità Pubblica di Regione Marche. Dopo le ultime dichiarazioni da parte dell’assessore Filippo Saltamartini («stiamo lavorando per fronteggiare il lassismo di chi ci ha preceduto»), nuovi casi di assistenza insufficiente sono stati segnalati da parte della cittadinanza di Macerata e provincia. Fra questi, quello di Flabia Machado Achong (28 anni), ragazza residente a Chiesanuova di Treia e in difficoltà rispetto alle condizioni di salute del figlio Christian, di 1 anno e mezzo.
«Il mio bambino soffre già di epilessia focale del lattante – ha dichiarato Flabia – e a questo si è aggiunto, lo scorso giugno, il riscontro di un piccolo soffio al cuore. Mi sono quindi rivolta subito all’Ospedale di Macerata per ricevere assistenza, ma nel corso dell’estate non sono stati in grado nemmeno di aiutarmi con le crisi convulsive. Alla fine ho fatto di testa mia, portando a visitare mio figlio presso il Presidio Ospedaliero "G. Salesi" di Ancona ad agosto, e lì sono stata invitata ad approfondire l’anomalia cardiaca rilevata già dalla cardiologa cui mi ero rivolta inizialmente. Il problema è che, una volta effettuata l’impegnativa, ho di nuovo contattato il CUP di Macerata, che mi ha fissato la prima visita disponibile per il 20 marzo 2023, presso l’Ospedale Torrette!»
Le giustificazioni finora presentate dagli addetti ai lavori - ci spiega Flabia - si legano principalmente alla mancanza di condizioni e strumenti atti a gestire casi come quelli del piccolo Christian, costringendo la mamma – come anche altri pazienti – a rivolgersi alle strutture private.
«Mi toccherà prenotare una visita spendendo 150/200 euro - ha proseguito la ragazza - perché ho bisogno di sapere al più presto se questa anomalia cardiaca è funzionale oppure no. Non ne faccio una colpa a nessuno, ma non è la prima volta che mi scontro con questo genere di problematiche. Ho già dovuto affidarmi in passato a strutture private per via di liste d’attesa infinite o disservizi di vario genere. E questo è un problema che interessa tutti i reparti - non solo quello di pediatria - e coinvolge l’intera Regione. Ad oggi ho alcune persone di riferimento nel settore della sanità pubblica che mi hanno confermato la situazione complessa che stanno vivendo anche loro, e che magari mi aiuteranno a capire a chi posso rivolgermi nell’immediato per il mio caso. Ma è chiaro che la situazione generale rischia seriamente di diventare insostenibile».
Da lunedì 8 novembre a venerdì 12 novembre torna il camper vaccinale organizzato dalla Regione Marche e dall’Asur nell’ambito della campagna di prevenzione contro il Covid-19.
L’unità mobile sosterà per cinque giorni, dalle ore 8,30 alle ore 13,30, davanti al teatro Italia per accogliere tutti coloro che intendono sottoporsi alla prima, alla seconda o alla terza dose di richiamo.
Per accedere al servizio, che si svolgerà al coperto all’interno della struttura messa a disposizione dal Comune, non sarà necessaria come sempre la prenotazione ma farà fede l'ordine di arrivo.
Basterà presentarsi muniti di tessera sanitaria e compilare gli appositi moduli che si potranno trovare sul posto rivolgendosi al personale volontari del gruppo comunale di Protezione Civile.
I minorenni dovranno essere accompagnati da un genitore o dovranno presentare una delega se accompagnati da un parente
"Pur nel massimo rispetto di ogni forma di mobilitazione pacificamente organizzata, nel caso delle problematiche dei lavoratori del gruppo Santo Stefano, da tempo oggetto di mobilitazioni confederali, non potrà essere il sindacalismo autonomo a risolvere nulla". È questa la dura presa di posizione del segretario generale Fp Cisl Marche, Luca Talevi, a seguito del sit-in organizzato ieri dal sindacato di base Cobas – Santo Stefano (leggi qui), davanti ai cancelli d'ingresso della struttura di Porto Potenza Picena.
"Non essendo infatti firmatario di alcun contratto nazionale di lavoro il sindacalismo autonomo che "cavalca" strumentalmente il disagio dei lavoratori non potrà giungere a nessuna definizione dei tanti problemi aperti e legittimamente posti (mancato rinnovo CCNL, orario di lavoro, carichi di lavoro , assunzioni ecc..) perchè assente da ogni tavolo" punge Talevi.
"Pur tra mille difficoltà Cgil/Cisl/Uil hanno, invece, nei giorni scorsi avviato confronti su tre tavoli - spiega il segretario generale Fp Cisl Marche -: Tavolo nazionale per il rinnovo del CCNL scaduto; Tavolo con Regione Marche ed associazioni datoriali Marche Aris ed Aiop e Tavolo con il gruppo Kos Care".
"Il sindacato confederale, al contrario di quello autonomo meramente protestatario, unisce alla protesta e alla mobilitazione proposte concrete ed azioni di confronto serie e costruttive. Per quanto sopra le proteste e le istanze dei lavoratori del Santo Stefano, compresi coloro in piazza il 30 ottobre, troveranno risposta grazie all'azione congiunta e unitaria dei sindacati confederali" conclude Luca Talevi.
"L’Istituto di riabilitazione Santo Stefano di Porto Potenza Picena rappresenta una realtà di primaria importanza in Italia nel settore della riabilitazione, si tratta di un'eccellenza. Da quando l'Istituto è stato assorbito da gruppo Kos, ha mantenuto gli stessi standard qualitativi ma ha peggiorato le condizioni e il clima lavorativo".
Con queste parole Elisabetta Guglielmi, segretaria provinciale del Nursind (sindacato Professioni Infermieristiche e Ostetriche) Macerata, ha annunciato la partecipazione del sindacato al sit-in di protesta dei lavoratori che si terrà oggi, alle ore 14:30, nel parcheggio dell'Istituto di riabilitazione Santo Stefano di Potenza Picena.
"Ricordiamo che l’erogazione di una qualità assistenziale deriva soprattutto dalla professionalità, impegno, sacrificio di infermieri, OSS, fisioterapisti e di tutte le figure che ci lavorano - evidenzia Guglielmi -. L’applicazione del contratto Aris, cioè di una struttura di lungodegenza, ha creato un taglio alla qualità assistenziale che è arrivata al culmine della carenza del personale con i colleghi che vengono chiamati dal concorso pubblico".
"L’Azienda per correre ai ripari ha adottato nuove forme contrattuali provocando discriminazioni e soprattutto contratti ad personam - aggiunge la segretaria provinciale del Nursind -. Dal primo ottobre, ha adottato una variazione oraria portando l’orario a debito e costringendo i lavoratori a rientrare sui riposi. Alla nostra richiesta di incontro l’Azienda ha risposto con un appuntamento al 23 novembre. Ci sembra una non risposta".
"Abbiamo accolto e condiviso la manifestazione dei Cobas - puntualizza Guglielmi -. Quindi oggi saremo presenti al sit-in per chiedere l’adeguamento della pianta organica, un orario adeguato, piani di lavoro calcolati in base al vero carico di lavoro, nuove RSU. Inoltre, chiediamo che venga riconosciuta l’attività svolta in acuzie e che i dipendenti scelgano da chi farsi rappresentare. La Regione Marche faccia i dovuti controlli".
"Se non ci saranno aperture da parte dell’azienda siamo pronti a proseguire con future azioni anche a fianco dei Cobas. Il Nursind è vicino all’infermiere ma soprattutto al paziente. I lavoratori vogliono continuare a dare l’eccellente qualità assistenziale di cura e riabilitazione, ma con i giusti mezzi" conclude Elisabetta Guglielmi.
Il Servizio Sanità delle Marche ha comunicato come, nel corso delle ultime 24 ore, siano stati testati 2153 tamponi: nel percorso nuove diagnosi (di cui 1.443 nello screening con percorso antigenico, con 22 positivi rilevati) e 1363 nel percorso guariti (un rapporto positivi/testati del 5,7%). Il tasso di incidenza del virus, a ieri, era di 44,09 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (due giorni fa era al 43,70).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 122, di cui 11 nella provincia di Macerata, 26 nella provincia di Ancona, 52 nella provincia di Pesaro-Urbino, 9 in provincia di Fermo, 9 in provincia di Ascoli Piceno e 15 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (23 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (31 casi rilevati), contatti in ambito domestico (39 casi rilevati), contatti extra regione (2), casi in attesa di approfondimento epidemiologico (21), ambito scolastico-formativo (2), contatti in ambito assistenziale (2) e contatti in ambito sanitario (1).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra una sostanziale stabilità rispetto alla giornata precedente: incidenza al 5,7% oggi, contro il 7,8% registrato ieri.
Nelle ultime 24 ore si registra anche un incremento del numero dei ricoverati per Covid-19 nelle Marche: sono 65 (+4 rispetto a ieri), tra i quali 18 in Terapia intensiva (+1 rispetto alla giornata di ieri), 32 in reparti non intensivi e 15 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione.
Presso l'ospedale di Fermo, a causa delle complicazioni dovute al Covid, ha perso la vita un' 85enne di Serra de Conti.
Vi sono, infine, 46 pazienti Covid positivi ospitati nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone) e 5 pazienti nei pronto soccorso degli ospedali regionali: uno a Macerata, due al "Murri" di Fermo, uno a Jesi e uno a Senigallia.
Dal 2 novembre sarà aperto al pubblico il nuovo Centro Vaccinale sito in via Gobetti n. 80 presso l’ex sede delle Farmacie Comunali nella zona Industriale A (Santa Maria Apparente).
"Al nuovo Centro Vaccinale (che opererà in sostituzione di quello precedente sito in via Silvio Pellico) si potrà accedere, con prenotazione, nei giorni dal lunedì al sabato, ad eccezione del venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 14.00", spiega il Comune in una nota. Nei giorni di venerdì il Centro sarà aperto dalle ore 14.00 alle ore 20.00, eccetto venerdì 5 novembre in cui l’ingresso è previsto dalle ore 8.00 alle ore 14.00. Nei giorni di sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.30 è consentito l’accesso anche ai non prenotati.
Il personale dell’Asur territoriale sta provvedendo ad informare le persone già in possesso della prenotazione di recarsi presso il nuovo Polo.
Presso il precedente Centro Vaccini sarà collocato un avviso che informerà i cittadini del trasferimento sede.
Nelle giornata di domani, sabato 30 ottobre, dalle ore 15.00 alle ore 19.30 sarà presente l’Unità mobile dell’Asur per le vaccinazioni presso Largo Donatori di Sangue, nelle vicinanze della Capitaneria di Porto. Non è necessaria la prenotazione, si potrà usufruire della somministrazione sia della prima che della seconda dose, ed anche della terza per chi avesse già completato la prima profilassi.
L’AVIS Comunale di Treia ha ricevuto in dono dal Gruppo Lube un elettrocardiografo di ultima generazione grazie al quale da ora in poi potrà monitorare lo stato di salute dei propri donatori in maniera pressoché autonoma.
“Si tratta – spiega il dott. Sebastiano Rubera, presidente dell’AVIS treiese - di uno strumento che unitamente all’attività di volontariato di una infermiera professionale, agevolerà moltissimo la nostra attività e quindi anche i nostri donatori, nello svolgimento degli esami previsti dal protocollo per verificare la loro totale idoneità a donare il sangue”.
L’AVIS di Treia, che conta attualmente più di 600 iscritti, è una delle associazioni che vanta un numero di donatori tra i più alti delle Marche, considerandolo in rapporto alla popolazione della cittadina in cui ha sede.
Torna ai microfoni di Picchio News il professor Antonio Giordano, direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine della Temple University di Philadelphia e rappresentante del Ministero dell'Ambiente italiano. L'accademico napoletano ha raccontato le differenti gestioni della pandemia tra Italia e States, ma si è espresso anche sulle restrizioni volute dal Governo e che hanno generato ondate di protesta nel Paese.
A oltre un anno e mezzo di distanza dall’inizio della pandemia, quanto velocemente si sta ancora diffondendo il Covid e in che modo si sta evolvendo in Italia e nel mondo?
"In alcuni paesi, come ad esempio Gran Bretagna o Lettonia, i contagi stanno risalendo anche se l’introduzione del vaccino ha ridotto la mortalità. I paesi in cui il virus si sta diffondendo sono quelli in cui si stanno maggiormente allentando le misure di prevenzione. Comportamenti scorretti, o meglio di allentamento precoce rispetto alla situazione, sono indicativi di un aumento di contagi".
In che modo gli Stati Uniti sono riusciti a fronteggiare l’emergenza rispetto all’Unione Europea? Quali le misure prese che hanno permesso all’intera nazione di ripartire più rapidamente?
"Gli Stati Uniti hanno attuato restrizioni piu’ severe rispetto a quelle dell’Unione Europea, dichiarando l’emergenza Covid per 18 mesi, investendo in salute a dispetto dell’economia e del settore turistico. Soltanto qualche giorno fa il Governo ha annunciato la fine di queste limitazioni".
Quali sono gli effetti principali che i vaccini stanno riuscendo ad ottenere e quale il livello di sicurezza per la popolazione che oggi riescono a garantire?
"I vaccini sono efficaci soprattutto nel prevenire gli effetti gravi del Covid e la morte. Sono in grado anche di ridurre la diffusione virale e proprio per questo motivo e’ importante che il numero dei non vaccinati sia pari allo zero. L’obiettivo è quello di rendere il virus innocuo al punto da poterci convivere".
Come giudica l’operato dell’Italia nella gestione pandemica? Quanto indietro siamo nella somministrazione dei vaccini?
"Credo che l’Italia abbia saputo gestire egregiamente la pandemia. Ancora oggi impone l’uso della mascherina in maniera piu’ stringente rispetto ad altri paesi, così come ha regolamentato l’ingresso sui posti di lavoro. In questo momento è importante continuare ad attuare misure di prevenzione per uscire definitivamente dalla pandemia".
In che modo le varianti stanno mettendo in crisi la diffusione della campagna vaccinale?
"Al momento in nessun modo; i vaccini sono in grado di contrastare le varianti. Quando e se ci saranno mutazioni che coinvolgeranno la proteina spike potrebbero sorgere dei problemi. Tuttavia, una delle peculiarità dei vaccini ad mRNA, consiste nel poterli modificare in base alle nuove mutazioni senza particolari complicazioni".
Ampliati gli orari e aumentati i giorni di apertura al pubblico dei check point tamponi del Gruppo Kos, valevoli per l’ottenimento del Green pass, di Macerata, Civitanova, Ancona e Falconara.
Da questo fine settimana, infatti, a Macerata il bus di via Cassiano da Fabriano sarà operativo anche la domenica (dale 15 alle 20) e parimenti verrà ampliato l’orario da lunedì al sabato anche al pomeriggio, con aperture dalle 16 alle 19, oltre al consueto orario mattutino dale 8,30 alle 13.
A Civitanova Marche cambi in vista per il bus dello stadio con una maggiore copertura del servizio che, da lunedì 25, sarà ad orario continuato dale 8,30 alle 19 dal lunedì al sabato mentre la domenica, già da domenica 24, gli orari saranno dalle 15 alle 20.
Novità anche per il check point tamponi del porto di Ancona con, dal 30 di questo mese, apertura anche di sabato. Gli orari, fin dalla prossima settimana, saranno dalle 16 alle 20 del martedì, giovedì e sabato e dalle 15 alle 20 della domenica.
Infine, il punto tamponi dell’Aeroporto Internazionale di Falconara è aperto mattino e pomeriggio, dal lunedì al sabato dale ore 7 alle 13 e dalle 16 alle 20, mentre si conferma l’apertura domenicale dalle 15 alle 20.
Gli ampliamenti di orari e giorni di apertura al pubblico dei suddetti check point tamponi del Gruppo Kos sono dettati dalla volontà di andare incontro alle esigenze di tutti coloro che devono rinnovare periodicamente il greenpass.
Sabato 23 ottobre 2021, dalle ore 15,00 alle 20,00, torna nella zona portuale (largo Donatori di sangue) l’unità mobile per la vaccinazione, in collaborazione con l’Asur Marche. Non è necessaria la prenotazione, basta recarsi presso il punto stabilito muniti di tessera sanitaria e documento di riconoscimento in corso di validità.
Le inoculazioni saranno effettuate a tutte le persone di età superiore ai dodici anni e i minori dovranno essere accompagnati da chi esercita la potestà genitoriale o da un tutore.
È consigliato portare la modulistica già compilata da consegnare al personale sanitario.
"Per entrare nei locali della movida utilizziamo dei Green Pass falsi, nessun ristoratore può verificarne l'identità". Questa la denuncia fatta da alcuni ragazzi e raccolta ai microfoni di Picchio News sulla truffa che consente loro l'accesso ai club e ai ristoranti più in voga della città e della riviera.
Dopo l'intervento dello scorso agosto da parte della Polizia Postale per la chiusura di 32 gruppi Telegram e i truffatori del Green Pass truffati a loro volta da alcuni hacker che promettevano il rilascio di un fac-simile della certificazione divenuta obbligatoria anche sul posto di lavoro dallo scorso 15 ottobre, i furbetti continuano a imperversare.
E se alcuni medici tra Roma e Genova risultano indagati in seguito alle operazioni dei Nas per il rilascio di certificati falsi, i giovani cercano di adattarsi al sistema nella sua forma più incancrenita. Non per andare al lavoro, in questo caso, ma per uscire e divertirsi. Con Green Pass falsi.
"Il gioco è semplice - racconta Matteo, nome di fantasia - basta fare uno screenshot di un Green Pass dei nostri genitori o di nostri amici. Al momento della richiesta nel locale di turno, lo esibiamo al ristoratore e riusciamo ad accedere all'interno anche se non siamo vaccinati. E sinceramente non mi sento in colpa per questo".
Ma sembra essere una abitudine diffusa tra tanti ragazzi, che giustificano questo reato con le restrizioni alla socializzazione: "A scuola ne parliamo parecchio tra di noi - spiega Alice, nome di fantasia - ma se ho paura di vaccinarmi allora devo rinunciare ad avere una vita sociale e pagare tamponi ogni due giorni? Questo è il motivo principale per il quale usiamo Green Pass falsi".
Cosa rischiano davvero? Chi viola l’obbligo di esibire la certificazione verde può incorrere in severe sanzioni amministrative (da 400 a 1000 euro, sia per il singolo cittadino che per l'esercente) o in un processo penale. Chi falsifica il Green Pass rischia di incorrere nel reato di falsità materiale commessa dal privato, che prevede la pena della reclusione da sei mesi a tre anni, ridotta fino a un terzo.
"Si tratta di una abitudine che potrebbe effettivamente essere in voga tra alcuni gruppi di ragazzi - conferma il comando dei Carabinieri di Macerata - ma stiamo intensificando i controlli in tutti i locali della provincia per evitare il reiterarsi di un reato che mette a rischio la salute pubblica".
L’Auditorium “Franco Corelli” (Accademia della Musica di Via E. Savonanzi) di Camerino ospiterà domani (venerdì 22 ottobre alle ore 17.00) una tappa del percorso di ascolto del territorio messo in piedi dalla Regione in vista della definizione del nuovo Piano sociosanitario delle Marche.
L'amministrazione regionale intende condividere, attraverso un ciclo di incontri già avviato prima dell’estate, le scelte programmatiche che andranno concretizzate per costruire il nuovo assetto della sanità marchigiana.
L’assessore alla Salute Filippo Saltamartini ha convocato i sindaci dell’Ambito sociale 13, coincidente con il territorio della locale Comunità montana (che comprende tredici Comuni e corrisponde alla Zona Territoriale Asur n. 10 Camerino: Acquacanina, Bolognola, Camerino, Castelsantangelo sul Nera, Fiastra, Fiordimonte, Montecavallo, Muccia, Pievebovigliana, Pieve Torina, Serravalle di Chienti, Ussita e Visso).
“Come nel corso degli altri appuntamenti svolti, daremo vita a un confronto per ascoltare esigenze e priorità in vista della nuova programmazione. Solo dall’ascolto e dalla condivisione potranno maturare i servizi essenziali, rispondenti ai reali bisogni espressi”, assicura l’assessore Saltamartini.
È partita oggi, nelle Marche, la campagna vaccinale anti-influenzale con l’arrivo delle dosi previste. “Il vaccino sarà somministrato - informa l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini - su base volontaria, ai soggetti con età pari o superiore a 65 anni, con particolare riferimento alla categoria con 75 e più anni".
"Dai primi di novembre - ha aggiunto l’assessore alla Sanità - il vaccino sarà poi disponibile per tutte le altre categorie: i residenti di strutture per anziani e lungodegenza (con vaccino ad alto dosaggio), le persone ad alto rischio di complicanze o di ricoveri ospedalieri correlati all’influenza”.
La vaccinazione è consigliata anche per familiari e contatti di soggetti ad alto rischio di complicanze, per i soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo ed altre categorie di lavoratori, compresi gli operatori sanitari. Come l’anno scorso, a causa del permanere dell’emergenza COVID-19, al fine di facilitare la diagnosi differenziale nelle fasce d’età di maggiore rischio di malattia grave, "la vaccinazione antinfluenzale è fortemente raccomandata anche nella fascia d’età 60-64 anni e nei bambini nella fascia di età 6 mesi - 6 anni, per proteggere la popolazione e per ridurre la circolazione del virus influenzale" sottolinea Saltamartini.
Come ogni anno la campagna di vaccinazione antinfluenzale è affidata principalmente ai Medici di Medicina Generale e ai Pediatri di Libera Scelta per le vaccinazioni effettuate in età pediatrica. I Servizi Igiene e Sanità Pubblica collaboreranno alle attività e il vaccino potrà essere somministrato anche presso i Punti Vaccinali in concomitanza con la vaccinazione anti SARS-CoV-2.
È infatti possibile la somministrazione di entrambi i vaccini nella medesima seduta vaccinale. L’influenza rappresenta la principale malattia infettiva acuta dell'apparato respiratorio, è fortemente contagiosa e può provocare complicazioni che richiedono il ricovero ospedaliero e portano talvolta al decesso. La vaccinazione, offerta gratuitamente a tutte le categorie indicate, ad oggi rappresenta il principale strumento di controllo dell’influenza, in grado di ridurne l’incidenza e le complicanze.
Sono state 80 le dosi di vaccini Pfizer e Moderna somministrate a San Severino Marche, in poco meno di tre ore, durante la sosta del camper vaccinale dell’Area Vasta 3 dell’Asur nell’ambito della campagna itinerante contro il Covid-19.
L’iniziativa, messa in campo grazie all’opera del personale dell’unità mobile, ha interessato 29 cittadini che spontaneamente hanno deciso di sottoporsi, all’interno della sala Italia messa a disposizione dal Comune, all’inoculazione della prima dose. Altri 6 hanno ottenuto la seconda dose mentre i restanti 45, soprattutto pazienti fragili e anziani, anche la terza dose.
Ad assistere le persone in attesa, i volontari del gruppo comunale di Protezione Civile e quelli della Croce Rossa Italiana.
E’ cominciata lunedì anche nelle Marche la prima settimana con l'obbligo del Green Pass per l’accesso a uffici, fabbriche e negozi. Le farmacie di Macerata e provincia sono letteralmente state prese d’assalto dalle migliaia di cittadini che hanno richiesto di sottoporsi al tampone a pagamento per poter rientrare a lavoro.
Un boom registrato anche dal Governo centrale, con le certificazioni scaricate che hanno superato quota 100 milioni e un'accelerazione indotta dall’obbligatorietà degli ultimi giorni con 2,5 milioni di emissioni tra giovedì e sabato.
Lunghe code alle quali molte farmacie si sono attrezzate per tempo assumendo nuovo personale sanitario, predisponendo stand o allestendo nuovi locali adibiti solo all’effettuazione dei tamponi. Tra queste la Farmacia Cairoli, che nella sola giornata di domenica ha fatto registrare oltre 250 richieste.
“La media si attesta sulla cinquantina al giorno ed è un trend che sarà sempre alto almeno fino a dicembre – spiega il dottor Fabrizio Buglioni. Solo la campagna vaccinale potrà eventualmente modificare questa curva, ribassandola. Noi in ogni caso ci faremo trovare pronti per ridurre al minimo i disagi”.
Ricevimenti solo su prenotazione e anche in questo caso l’apertura di nuovi locali hanno consentito alla Farmacia Paccacerqua di Sforzacosta di gestire le file in modo ordinato: “Sono stati almeno un centinaio i tamponi effettuati domenica e lunedì per consentire alle persone il rientro al lavoro senza problemi - afferma il dottor Fabio Simonelli -. È importante che i cittadini continuino a comprendere però l’importanza di aderire alla campagna vaccinale”.
"Ma a che gioco giochiamo? Siamo rimasti profondamente delusi dal dibattitto sul futuro piano sanitario regionale che si è tenuto in Consiglio Comunale il 7 ottobre scorso". È quanto sottolinea Marco Buccetti, portavoce del comitato a difesa del Punto di Primo Intervento di Recanati, nato nel 2016 sull'onda delle notizie di un’imminente chiusura del Punto di Primo intervento del “Santa Lucia”.
"I cittadini di Recanati e del territorio limitrofo si aspettano dalla giunta regionale che siano mantenute le promesse, fatte a suo tempo pubblicamente, per il mantenimento del Punto di Primo Intervento con atto ufficiale della Regione: questa è la richiesta principale che i cittadini hanno più volte ribadito partecipando numerosi alle marcie organizzate dal Comitato - sottolinea Buccetti -. A quelle manifestazioni erano presenti, lo ricordiamo, l’attuale assessore alla sanità Filippo Saltamartini, l’attuale presidente Francesco Acquaroli e la stessa Elena Leonardi, oggi presidente della IV commissione regionale della sanità".
"Il Comitato non vuol neppure prendere in considerazione quanto detto nella seduta di Consiglio da Nadia Storti, direttore Asur Marche, sul Punto di Primo Intervento e sul fatto che l’ospedale di Comunità di Recanati tale è e tale rimarrà. Questo cancella ogni possibilità di aver riconosciuto ufficialmente, e non solo in regime di deroga, il mantenimento del Punto di Primo Intervento" evidenzia Buccetti, che si chiede: "Cosa significa che il Punto di Primo intervento non può essere gestito, come ha affermato la Storti, dai medici del reparto delle cure intermedie che giustamente fanno fatica a dividersi fra questo servizio e la corsia? Si sta pensando di chiudere il servizio di emergenza che conta ogni anno numeri importanti da vero e proprio pronto soccorso?"
"Il comitato ha chiesto, proprio per ovviare a questa difficoltà, l’assunzione di personale dedicato per il servizio di emergenza e così si aspetta che faccia la nuova amministrazione regionale - chiosa Buccetti -. Quanto alla riorganizzazione della struttura ospedaliera del “Santa Lucia” il Comitato ha avanzato da tempo proposte migliorative come il ripristino di una piccola lungodegenza, una chirurgia a ciclo breve, dato che sono in funzione due eccellenti sale operatorie, e un servizio di terapia del dolore oltre al rafforzamento e ampliamento delle attività ambulatoriali. Siamo fiduciosi che il nuovo piano sanitario in via di elaborazione tenga conto di questa importante realtà territoriale, troppo al lungo trascurata e ingiustamente penalizzata".
Balzo di positivi al coronavirus in un giorno nelle Marche (99) che fa salire l'incidenza su 100mila abitanti a 28,04 (ieri 26,17). Intanto, fa sapere il Servizio Sanità della Regione, il numero di ricoveri resta stabile a 54 mentre si è verificato un decesso correlato al Covid-19 (un 81enne di Chiaravalle in provincia di Ancona, con patologie pregresse) che fa aumentare il totale a 3.086.
Ancona è la provincia che fa registrare il numero più alto di positivi in 24ore (38); seguono Pesaro Urbino (32), Macerata (19), Fermo (4) con Ascoli Piceno a quota zero; sei i casi di fuori regione. Tra i nuovi contagiati 19 persone con sintomi; ci sono contatti stretti di positivi (22), contatti domestici (34), 12 in corso di approfondimento epidemiologico, tre in ambiente di scuola/formazione, quattro in ambito lavorativo, uno in ambente di vita/socialità e due in setting assistenziale. I tamponi eseguiti sono in totale 2.508 - 1.419 nel percorso diagnostico con percentuale di positività al 7%; 1.089 nel percorso guariti - più altri 741 test antigenici (8 casi).
Quanto ai ricoveri, sono stabili quelli in terapia intensiva (13), uno in meno in Semintensiva (15) e uno in più nei reparti non intensivi (26). Gli ospiti di strutture territoriali sono 34 e tre in osservazione nei pronto soccorso. In calo positivi totali (ricoverati più isolati) a 2.054 (-37) e quarantene per 'contatto' con contagiati (3.183 (-22). I guariti/dimessi sono ora 109.538 (+135).
Domani, sabato 16 ottobre 2021 e per tutti i restanti sabati del mese, torna l’unità mobile per la vaccinazione dell’Asur Marche. Dalle ore 15,00 alle 20,00 il camper sarà posizionato non più al Varco sul Mare come nei mesi precedenti, ma al largo Donatori di sangue, nelle vicinanze della Capitaneria di Porto.
Per effettuare il vaccino non è necessaria la prenotazione, basta recarsi presso il punto stabilito muniti di tessera sanitaria e documento di riconoscimento in corso di validità. Si potranno fare sia la prima dose, che i richiami previsti, e anche la terza dose per chi ha già completato la doppia profilassi.
Le inoculazioni saranno effettuate a tutte le persone di età superiore ai dodici anni e i minori dovranno essere accompagnati da chi esercita la potestà genitoriale o da un tutore.
Si consiglia di portare la modulistica già compilata da consegnare al personale sanitario.
I marchigiani con più di 60 anni potranno prenotare la terza dose di vaccino, da sabato 16 ottobre, sul sito https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it oppure con il Numero Verde 800.00.99.66 e con le altre modalità attivate da Poste italiane. Le vaccinazioni inizieranno, poi, lunedì 18 ottobre. La terza dose somministrata sarà esclusivamente Pfizer, anche per coloro che hanno ricevuto le altre tipologie di vaccino. Lo ha anticipato l’assessore regionale alla Salute Filippo Saltamartini, intervenendo, al presidio ospedaliero Murri di Jesi, alla presentazione del nuovo casco refrigerante donato dallo Iom Jesi e Vallesina onlus all’Oncologia del nosocomio.
Nelle Marche le persone con età compresa tra i 60 e i 79 che hanno già completato il ciclo vaccinale sono circa 317 mila, 53 mila da oltre 6 mesi. “Attualmente, indipendentemente dalla prenotazione, chiunque può ricevere la terza dose nei punti di vaccinazione – ha detto l’assessore - Si conclude un percorso importante che riguarderà immediatamente le persone immuno depresse, che hanno subito un trapianto, che sono in attesa di trapianto, i malati oncologici gravi. Queste persone verranno direttamente chiamate dai presidi ospedaliera ma, se vorranno, potranno presentarsi nei punti di vaccinazione ricevendola terza dose”. Saltamartini ha ricordato che “le terze dosi sono state autorizzate dal commissario la scorsa settimana. Noi eravamo già partiti, tanto da aver sollecitato l’avvio di questo percorso, soprattutto in considerazione del fatto che c’erano un paio di focolai in due Rsa. Le Rsa hanno costituito il centro più importante dei decessi nei mesi precedenti. Siamo stati autorizzati e la terza vaccinazione nelle Rsa è già partita”.
Rispondendo a una domanda sull’andamento delle vaccinazioni nelle Marche, l’assessore ha riferito che “in via generale, sta andando bene, la nostra regione rientra nella media nazionale. I camper, poi, hanno garantito una somministrazione aggiuntiva in molte zone; permane tuttavia una fascia piuttosto significativa di popolazione, come in Italia, che rinuncia al vaccino. “C’è un percorso che dobbiamo completare. Nella Conferenza Stato Regioni ho perciò chiesto che i lavoratori pubblici e privati non ancora vaccinati fossero sottoposti a tampone gratuito da parte del Servizio sanitario nazionale. Questa idea non è stata condivisa, confidiamo che non sorgano grossi problemi di ordine pubblico già nelle prossime ore”.