EDITORIALE. E' ancora in atto la strategia di comunicazione ambigua sulle tematiche no vax e no green pass da parte del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. Un ciarlare acuito dalla gravità della situazione nelle province di Ancona, Ascoli, Fermo, Macerata e Pesaro. E ad ammettere che le cose non stiano andando proprio bene nella Regione Marche è la stessa Regione Marche.
I report giornalieri delle ultime settimane, come raccontato dal nostro Petro Feliciotti nella rubrica di Picchio News dedicata all’andamento del Covid, segnalavano una pericolosa curva ascendente. Una progressione del virus che, in caso di una mancata stretta delle restrizioni e un comune malcelato menefreghismo che aleggia incontrastato tra i cittadini, avrebbe inevitabilmente messo di nuovo in crisi il sistema sanitario nazionale. E così è stato.
Il rapporto tra positivi e testati venerdì è arrivato al 16%, il tasso di incidenza del virus è di 126,48 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (mercoledì era al 112,50). Proprio nelle Marche è altissimo il numero di ricoveri in terapia intensiva rispetto ai contagi registrati: 20 quelli attualmente in intensiva, 28 in semi intensiva, 43 in reparti non intensivi. 5 i decessi negli ultimi due giorni.
Dei dati che farebbero balzare sulla sedia qualsiasi presidente di Regione di fronte a una piena quarta ondata. Ma non Francesco Acquaroli. L’esponente di Fratelli d’Italia, con calma serafica, in contemporanea alla pubblicazione dei dati si è schierato contro l’ipotesi di una stretta ventilata dal Governo nei confronti dei no vax e del green pass rinforzato: “Il rischio è quello di tensioni sociali”, ha detto.
Peccato che le Marche risultino essere tra le ultime regioni italiane nel rapporto tra dosi consegnate e dosi somministrate (16esime su 21). E non è colpa né dei medici né del servizio sanitario nazionale. Mentre l'Istituto Superiore di Sanità si è affrettato a sottolineare come il numero di morti tra i non vaccinati è di 9 volte superiore a quello dei vaccinati, Acquaroli sente l'esigenza di uscire fuori dal coro.
Questa l'escalation degli ultimi giorni. 10 novembre: "Ha funzionato il vaccino, non il green pass". 12 novembre: "Nelle Marche il 50% dei contagiati è vaccinato". 16 novembre: "Zona gialla da escludere". 18 novembre: "Rischio tensioni con nuove restrizioni per i non vaccinati".
Dichiarazioni estrapolate - lo precisiamo - da discorsi nei quali Acquaroli ha predicato comunque massima attenzione e il rispetto delle misure di contenimento del virus. E rilasciate in parte dal divano di casa, dove da sei giorni a questa parte si trova il presidente, in isolamento fiduciario per via della positività al Covid riscontrata dall'Assessore Castelli.
Diversi i politici che hanno chiesto attenzione alle modalità di comunicazione: tra questi l'esponente nazionale del PD Morani - reduce dalla terza dose - e quello regionale Mangialardi. Insieme a loro tanti altri colleghi della stessa maggioranza che sostiene Acquaroli in Regione. Una attenzione e un senso di responsabilità espresso prima a livello sociale e sanitario e solo in seguito sul piano politico. In un quadro di totale deregulation degna delle emittenti free to air degli anni '70, si innesta una nuova indagine del Garante per la Privacy in merito all'ennesima diffusione di green pass falsificati.
Gli esperti del settore hanno le idee chiare: "Se siete no vax cambiate ambulatorio" ha detto il dottor Giorgetti, medico recanatese giunto alla ribalta nazionale nel corso di questa settimana per il cartello affisso all’esterno del proprio ambulatorio e rivolto ad alcuni pazienti. E' lo stesso invito che ci sentiamo di rivolgere anche a qualche inquilino di Palazzo Leopardi. Sempre con il rispetto del distanziamento e dell'uso della mascherina, la stessa che tanti, troppi marchigiani hanno smesso di indossare anche all’interno delle attività commerciali.
Scelga in modo chiaro da che parte stare, Acquaroli. Attraverso dubbi di shakespeariana memoria è opportuno comprendere se sia possibile essere politico di Fratelli d'Italia e al tempo stesso essere presidente delle Regione Marche. Questo è il dilemma. Si può anche essere compagni di partito di Giorgia Meloni, ma facciamo comprendere a marchigiani e italiani che non è accettabile, nella sua veste istituzionale, strizzare l'occhio ai no vax.
Sono 283 i nuovi casi di positività al coronavirus in un giorno nelle Marche, con l'incidenza che sale dal 124,50 di ieri a 126,48 di oggi. Tra i nuovi positivi, fa sapere la Regione sulla base dei dati dell'Osservatorio epidemiologico dell'Ars, ci sono 152 persone già vaccinate (il 54% del totale).
Il maggior numero di casi di contagio si è verificato tra persone di fascia d'età 45-59 anni (78), seguita da 25-44 anni (76). Ma sono diffusi in tutte le fasce d'età, tra le quali, 0-2 anni (2 casi), 3-5 anni (7), 6-10 anni (36), 11-13 anni (11), 14-18 anni (17) e 19-24 anni (7). C'è anche il caso di una persona over 90 mentre sono 19 i contagi giornalieri in fascia d'età, 60-69 anni, 16 per 70-79 anni e 13 contagi tra persone tra gli 80 e 89 anni. Nell'ultima giornata sono stati eseguiti 4.906 tamponi tra cui 2.585 nel percorso diagnostico (10,9% di positivi) e 2.321 nel percorso guariti, a cui si sommano 1.392 test antigenici (88 positivi).
Il numero più alto di casi in provincia di Ancona (84); seguono Ascoli Piceno (61), Macerata (58), Fermo (47) e Pesaro Urbino (24); nove provengono da altre regioni. Tra i 283 nuovi positivi, 64 presentano sintomi; i casi comprendono 68 contatti stretti di positivi, 79 contatti domestici, 12 in setting scolastico/formativo, tre in ambiente lavorativo, uno ciascuno in setting assistenziale e sanitario e per 51 casi è in corso un approfondimento epidemiologico.
Nelle ultime 24 ore è anche aumentato numero dei ricoverati per Covid-19 nelle Marche: sono 89 (+1 rispetto a ieri), tra i quali 20 in Terapia intensiva (-2 rispetto alle ultime 24 ore), 43 in reparti non intensivi e 28 pazienti nel reparto di Semi Intensiva.
Oggi, purtroppo, si registrano anche due decessi correlati al Covid: si tratta di un 89enne di Serra dè Conti che ha perso la vita all'ospedale Torrette di Ancona e di un 70enne di Monte Urano, spirato presso il proprio domicilio.
È stato ufficialmente anticipato a lunedì 22 novembre (a partire dalle ore 10) il via libera per la terza dose di vaccino che verrà rilasciato agli over 40, la cosiddetta dose “booster” che verrà effettuata con i vaccini a m-RNA Pfizer o Moderna a prescindere da qualsiasi tipologia di vaccino somministrata in precedenza. Originariamente previsto per il 1 dicembre, l'invito è esteso a tutti coloro che abbiano effettuato la seconda dose da almeno sei mesi e, indipendentemente dall’età, anche i caregiver (con 40 e più anni, seguendo la medesima procedura), cioè coloro che assistono persone non autosufficienti e i fragili che saranno presi in carico direttamente dai centri che li hanno in cura (ad esempio, diabetici, dializzati, malati oncologici e portatori di altre patologie croniche).
«L'anticipazione della terza dose per gli over 40 rispetto alla data del 1 dicembre indicata dal Commissario Figliuolo – ha evidenziato l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini - risponde alle esigenze di permettere il completamento della fase vaccinale con la dose di richiamo nel più breve tempo possibile a quanti lo richiedano.» Nel caso degli over 40 - quindi, la fascia dai 40 (1981) ai 59 anni -, la platea complessiva conta 346 mila persone, ma a lunedì 22 avranno maturato i 5 mesi dalla seconda dose 115.297 persone. Per quanto riguarda i caregiver, si tratta complessivamente di 34.741 persone nelle Marche e 13.155 coloro che potranno vaccinarsi da lunedì perché scaduti i 6 mesi.
Per comprendere meglio le ragioni di tale anticipo, basta tener fede al tasso d'incidenza raggiunto oggi nelle Marche dal Covid (con 290 nuovi casi segnalati) e al fatto che, come è stato discusso nelle ultime settimane, la protezione vaccinale stia andando incontro a una graduale perdita di efficacia. Appurato questo a livello scientifico almeno per quel che riguarda le probabilità di contagio (mentre si mantiene ancora alta la copertura rispetto alle ospedalizzazioni e ai decessi), si è reso necessario far partire con una settimana di anticipo il terzo richiamo per le fasce di età 40-60, al fine di rallentare un ulteriore sviluppo evolutivo del virus.
Le modalità di prenotazione sono sempre le stesse tramite il sito https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it oppure attraverso il Numero Verde 800.00.99.66 dalle 8 alle 20 e con le altre modalità attivate da Poste italiane nonché anche dal sito regionale https://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Vaccini-Covid/Prenotazioni. Sarà possibile inoltre prenotare anche nei PostaMat attivi sul territorio regionale con la tessera sanitaria, tramite i portalettere che consegnano la posta a casa o inviando un SMS con il codice fiscale al numero 339.9903947 (entro 48-72 ore si verrà ricontattati per procedere telefonicamente alla scelta di luogo e data dell’appuntamento).
Dopo aver perso la mamma Susanna, a causa di una neoplasia al pancreas, decide di devolvere i regali della prima Comunione alla Clinica Oncologica degli Ospedali Riuniti di Ancona, dove era stata presa in cura. È il gesto fortemente simbolico, a sostegno della ricerca, fatto dalla piccola Luna in concomitanza con la Giornata mondiale della lotta contro il tumore al pancreas, a favore del reparto guidato dalla prof. Rossana Berardi, con i collaboratori prof. Riccardo Giampieri e dott. Alessandro Bittoni.
“In occasione della mia Prima Comunione – spiega Luna - insieme al mio papà e alle persone che mi vogliono bene, ho voluto dare un contributo alla ricerca, che grazie al gesto di mia mamma ora sta cercando di scacciare via questa brutta malattia e non farla tornare mai più”. “Nel gennaio 2019 una diagnosi crudele ci ha proiettati all’improvviso nell’incubo di un universo parallelo – chiarisce Raffaele Menzella, marito di Susanna e padre di Luna -, senza punti di riferimento, senza informazioni affidabili, soli nella nostra disperazione e nel nostro dolore”.
“La Professoressa Berardi ci ha accolti nella Clinica Oncologica degli Ospedali Riuniti di Ancona – prosegue Raffaele -, mettendoci a disposizione le (poche) armi oggi presenti per combattere questa terribile malattia. La Clinica Oncologica così è diventata parte della nostra vita: i nostri riti, la nostra complicità più forte della disperazione, le ore interminabili nelle stanze e nei corridoi; il confronto con le storie altrettanto disperate di chi viveva il nostro stesso incubo, e per le quali Susanna aveva sempre una particolare sensibilità, tanto da mettere sempre in secondo piano la sua sofferenza perché ‘quella signora, quella mamma, quella ragazza del letto vicino...c’era sempre chi soffriva più di lei".
"Susanna lascia un vuoto enorme nelle nostre vite ma continua a riempire le nostre anime e ad infondere coraggio in tutti quanti con il suo esempio. Ha insegnato molto a tutti e considero un dono della vita l’averla incontrata, un privilegio aver beneficiato del suo affetto e del suo amore - ha aggiunto papà Raffaele -. Per raccogliere la sua eredità, con il supporto della Professoressa Berardi, abbiamo voluto dare un contributo alle attività di ricerca della Clinica Oncologica, attraverso una raccolta fondi in occasione della Prima Comunione di nostra figlia Luna. Un gesto di riconoscenza e di speranza, affinché questa opportunità possa condurre a risultati utili a migliorare lo scenario attuale.”
“Un gesto di enorme generosità, quello di Luna e del suo papà, a cui siamo profondamente grati, che si pone a favore della ricerca scientifica – conclude la prof.ssa Berardi -. Solo combattendo insieme possiamo cambiare la storia del cancro al pancreas, una neoplasia che fa ancora troppa paura. Solo il 12% delle donne e l’11% degli uomini sono vivi a 5 anni dalla diagnosi”.
Uno studio pediatrico al Sottocorte Village.
Concesso da parte del Comune alla dottoressa Alberta Rastrelletti l’utilizzo di uno dei locali che si trovano al pianoterra della struttura. Lì si trasferirà l’attività dell’ambulatorio della pediatra che potrà usufruire degli spazi in comodato d’uso gratuito per cinque anni a decorrere dalla sottoscrizione del relativo contratto. Attualmente, infatti, la pediatra occupa un piccolo locale nella palazzina del Distretto dell’ospedale di Camerino.
“Con la possibilità di utilizzo dei locali del centro commerciale – spiega il sindaco Sandro Sborgia - si realizza un miglioramento delle condizioni di esercizio delle attività ambulatoriali pediatriche a vantaggio dei bambini e delle famiglie, che nella nuova sede potranno così soddisfare ulteriori bisogni e necessità”.
Sospeso Open Day per le terze dosi al Torrette.
“A seguito del grande afflusso registratosi per la somministrazione delle terze dosi di vaccino anticovid-19 presso il punto vaccinale ospedaliero dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona, vista la necessità di garantire la sicurezza al momento della somministrazione evitando assembramenti e rispettando il distanziamento, a partire dalla giornata del 17 novembre 2021 è sospeso l’open day per le terze dosi”. Lo comunica, in una nota, la stessa Azienda ospedaliera universitaria, la quale spiega che "al contempo verrà data la possibilità di effettuare la prima dose senza prenotazione".
L’azienda Ospedali Riuniti ricorda, inoltre, che “coloro che intendono effettuare la terza dose dovranno necessariamente prenotarsi attraverso l’applicativo delle Poste raggiungibile al seguente link: https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it In alternativa la prenotazione potrà avvenire attraverso modalità consultabili sul sito della Regione Marche dedicato alla vaccinazione anticovid-19”.
Chiude il reparto di Pneumologia all'ospedale di Macerata. La decisione è stata presa nel corso delle ultime ore a seguito degli otto casi di positività al Covid-19 emersi in quattro pazienti e quattro infermieri. Questi ultimi, tutti asintomatici, ora sono a casa.
"A casa torneranno anche due dei pazienti, dato che hanno scelto la terapia dei monoclonali, mentre gli altri due saranno trasferiti nelle strutture di Galantara e di Campofilone", spiega all'Ansa Daniela Corsi, direttrice dell'Area Vasta 3 di Macerata.
"Al pronto soccorso di Macerata - aggiunge Corsi - in queste ore sono ricoverati, nelle camere a pressione negativa, altri tre pazienti affetti da Covid e due sono costretti a indossare il casco che migliora la respirazione". La direttrice fa anche sapere che "nel caso ci fosse bisogno, alla luce di un incremento dei contagiati, siamo pronti a riconvertire in posti letto Covid le medicine d'urgenza di Macerata e Civitanova Marche. Al momento - conclude - non c'è alcuna indicazione nel riaprire il Covid Hospital di Civitanova". Il reparto di Pneumologia, in ogni caso, è stato chiuso ed è, dunque, impossibile per i familiari far visita ai pazienti ricoverati: l'accesso è permesso unicamente al personale sanitario.
Crescono i contagi, arriva l’appello della direttrice generale dell'Asur (Azienda Sanitaria Unica Regionale) Marche, Nadia Storti, per la terza dose di vaccino anticovid. Questo all’indomani della rilevazione di 285 positivi, 11,2% di positività su 2.543 tamponi analizzati del percorso diagnostico screening (4.310 il totale) e un'impennata del tasso di incidenza a 99,24 su 100mila abitanti, registrata ieri in regione (leggi qui).
"La percentuale dei positivi sta crescendo – afferma Storti all’Ansa - la terza dose è un richiamo che serve a assicurare una protezione dal contagio e bisogna farla prima che la curva torni a salire. Altrimenti - ammonisce - rischiamo un nuovo collasso delle strutture ospedaliere, di fronte all'afflusso di pazienti covid". Secondo Storti, "fino a venerdì scorso, aveva ricevuto la terza dose il 24% del target degli over 80 e il 12% dei vaccinabili nella fascia di età 69-79, bisogna aumentare la copertura". L'Asur sta riorganizzando la 'macchina' delle somministrazioni: restano aperti gli hub vaccinali (anche se potrebbero esserci cambiamenti di sede legati alla disponibilità di enti e associazioni sportive proprietari delle strutture), "abbiamo mantenuto in contemporanea l'accesso diretto e quello su prenotazione, con il rischio però di un allungamento dei tempi di attesa. È opportuno prenotarsi sulla piattaforma – sottolinea la direttrice Asur - perché, essendo la terza dose una dose 'booster' - bisogna ricompilare la modulistica e questi può comportare attese, è meglio arrivare con i moduli già compilati.
Ora abbiamo organizzato linee di vaccinazione separate per l'accesso diretto e per chi si è prenotato". E restano attivi i camper vaccinali, "che stanno funzionando, soprattutto per le prime dosi, aiutano per una maggiore sensibilizzazione, perché poi - insiste Storti - il covid si cura così". E infine dalla dg dell'Asur un altro appello: "ci stiamo dimenticando le norme igienico sanitarie: il distanziamento, le mascherine, l'igienizzazione delle mani. Sono le cose che lo scorso anno ci hanno salvato dall'influenza"
Sono 320 le dosi di vaccini somministrate a San Severino Marche nelle cinque giornate in cui il camper vaccinale dell’Area Vasta 3 dell’Asur ha sostato davanti al teatro Italia nell’ambito della campagna itinerante contro il Covid-19 messa in piedi dall’assessorato alla Salute della Regione.
Nella struttura messa a disposizione dal Comune sono state inoculate prime dosi ma anche seconde e terze dosi a nuovi e vecchi vaccinati. Durante tutta la permanenza nella struttura il personale sanitario è stato supportato dai volontari del gruppo comunale di Protezione Civile e da quelli della Croce Rossa Italiana. A prestare servizio anche gli agenti della Polizia Locale.
A distanza di poche ore dalla già annunciata inaugurazione del nuovo polo diagnostico Villalba, è stato diramato un comunicato da parte del sindacato di base Cobas-Santo Stefano nel quale viene annunciata l'attuazione, in contemporanea proprio davanti la nuova struttura socio-sanitaria, di un sit in di protesta allo scopo di riportare all’attenzione cittadini e Istituzioni sulle tante problematiche lavorative legate ai dipendenti del comparto extra-ospedaliero.
Stipendi fermi al 2007, carichi di lavoro, mancanza di personale, continue discriminazioni verso tutti i professionisti assunti dopo il 2013 con salari inferiori del 25% rispetto ai colleghi con pari qualifica (assunti precedentemente), imposti turni di servizio con i quali diminuisce il livello qualitativo e quantitativo dell'assistenza rivolta ai degenti, politiche di relazioni con i sindacati non al passo con i tempi. Sono questi i temi fondamentali che daranno voce alla contestazione rivolta direttamente al gruppo Kos Care, impegnato nella promozione del nuovo polo diagnostico di "eccellenza" e accusato di manipolare le modalità scelte dai dipendenti di farsi rappresentare a livello sindacale.
«Sabato 13 novembre alle ore 11 circa saremo presenti come "Nursind, Sindacato Autonomo degli infermieri" - si legge nella nota del Cobas - all’ inaugurazione della nuova struttura socio-sanitaria in forma di protesta. Se veramente l’azienda del gruppo Kos Care è “al passo con i tempi sotto tutti i punti di vista”, lo dovrebbe dimostrare dando la possibilità ai dipendenti di farsi rappresentare da sindacati scelti costituzionalmente tramite una RSU legittima. Anche se i tavoli di contrattazione sono divisi su più livelli, ciò non deve distrarre dalle condizioni lavorative dei dipendenti che possono essere migliorate anche al tavolo di contrattazione aziendale. Per tutto questo, il 23 novembre abbiamo fissato un incontro con i vertici del gruppo Kos per discutere delle problematiche dei lavoratori con in primis l’orario di lavoro, auspicando ad un confronto sindacale costruttivo e collaborativo.»
Focolaio Covid alla casa di riposo dove sono positivi 11 anziani.
Il sindaco Sandro Parcaroli, quale autorità sanitaria del territorio, ha firmato un’ordinanza a seguito della nota dell’Asur pervenuta questa mattina al Comune di Macerata e relativa alla situazione della casa di riposo “Casa Betania” dove, al momento, sono presenti 11 casi di positività da Covid-19.
Nel documento si ordina alla casa di riposo “Casa Betania”, gestita da una cooperativa privata,”di attivarsi, nel minor tempo possibile e con urgenza, per l’adozione delle misure di profilassi richieste dalla U.O.C. ISP Igiene Ambienti Aperti e Confinati della ASUR Marche Zona 3 allontanando con urgenza dalla struttura gli ospiti negativi non autosufficienti e gli ospiti positivi autosufficienti in quanto la struttura non garantisce il contenimento della diffusione da Covid-19 e, contemporaneamente, incrementando il numero del personale addetto all’assistenza (personale infermieristico, OSS, OTA) ora in numero insufficiente”.
“Laddove la casa di riposo non fosse nelle condizioni di dare corso all’ordinanza o ritardi l’adozione delle misure prescritte, gli Uffici comunali competenti – che sono già stati attivati e sono pronti per dar seguito alle disposizioni dell’Asur - saranno incaricati a individuare strutture idonee a dare ospitalità e assistenza ai soggetti positivi autosufficienti e ai soggetti negativi non autosufficienti provvedendo anche al loro trasferimento. Sarà la struttura “Casa Betania” ad assicurare ai soggetti negativi autosufficienti la permanenza nella casa di riposo fornendo loro adeguata assistenza”.
Il programma “Guadagnare Salute con le Life Skills”, attivo nelle scuole della Regione Marche dall’anno scolastico 2013/2014, è stato selezionato dalla Commissione Europea tra le dieci migliori “buone pratiche” nel campo della “Promozione della salute e prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili” nell’anno 2021. Tramite un bando specifico, i Paesi Europei hanno presentato 43 buone pratiche, di cui solo 10 - tra cui quella marchigiana - rispondevano a precisi criteri di valutazione e selezione definiti da un gruppo di esperti.
“Guadagnare Salute con le Life Skills” è un programma finalizzato a sviluppare e potenziare le abilità emotive, relazionali e cognitive (life skills) degli alunni dai 3 ai 14 anni attraverso attività svolte in classe da docenti appositamente formati sulla Life Skills Education e su appositi Manuali redatti dall’AV5.
Attività essenziali visto che, recenti dati mostrano che il 30,2% dei bambini residenti nelle Marche è in sovrappeso o obeso, un po' più alto della media nazionale (29,7%), ma inferiore al dato regionale del 2016 (32%). L'8,3% dei bambini non fa colazione (8,7% media nazionale) e il 25,3% non mangia frutta o verdura ogni giorno (24,3% in Italia).
Anche la prevalenza di inattività è elevata, con il 25,8% dei bambini che non svolge alcuna attività fisica nel giorno precedente l'indagine (20,3% in Italia) e il 48,2% che ha la tv in camera da letto (43,5% in Italia).
“Le life skills - spiega la Dott.ssa Maria Grazia Mercatili, Responsabile dell’U.O.S.D. Promozione Educazione Alla Salute dell’Area Vasta 5 di Ascoli Piceno - sono abilità di vita che consentono alle persone di rapportarsi con fiducia a se stessi, mettersi in relazione con gli altri ed affrontare efficacemente le difficoltà della vita quotidiana. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ne ha individuate dieci che ritiene essere alla base del benessere individuale e relazionale di tutti gli individui ed è proprio su queste dieci che si basa il nostro programma".
"Dal 2013 ad oggi sono stati coinvolti più di 40.000 alunni delle Scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie e più di 2.500 insegnanti (grazie alla collaborazione con l’Agenzia Regionale Sanitaria – Regione Marche e con l’Ufficio Scolastico Regionale), formati e seguiti da un gruppo regionale di esperti delle cinque Aree Vaste dell’ASUR Marche. Il gruppo di lavoro, che fa capo alla Dott.ssa Giulia Del Vais, curatrice dei manuali e delle azioni rivolte alle scuole, ha realizzato sei volumi per i docenti e tre per i genitori, dove si affrontano non solo temi di Life Skills Education, ma anche quelli dei corretti stili di vita, grazie anche al supporto del Dott. Daniele Luciani, dell’assistente sanitaria Anna Graziella Agatiello e degli psicologi della Lega Italiana Lotta contro i Tumori- LILT- della sede di Ascoli Piceno” ha aggiunto la dottoressa Mercatili.
La sfida al contrasto delle malattie croniche e dei relativi fattori di rischio ha bisogno di un approccio che segua tutto l’arco della vita ed è, quindi, fondamentale sviluppare azioni specifiche fin dall’infanzia che si pongano in continuità tra un ordine di scuola e l’altro, di cui “Guadagnare Salute con le life skills” è un importante esempio.
Recenti dati nazionali, inoltre, segnalano che tra i preadolescenti (11-15 anni) la percentuale di quanti dichiarano di aver fumato sigarette almeno un giorno nell’ultimo mese aumenta sensibilmente con il crescere dell’età sia nei ragazzi che nelle ragazze, con una marcata differenza di genere a 15 anni (24,8% nei ragazzi e 31,9% nelle ragazze).
Anche la percentuale di chi dichiara di aver consumato alcolici almeno un giorno nell’ultimo mese aumenta con l’aumentare dell’età sia nelle femmine che nei maschi, con differenze di genere in tutte e tre le fasce d’età: 3,5% (femmine) e 9,7% (maschi) ad 11 anni, 16,5% (femmine) e 23,3% (maschi) a 13 anni, 45,2% (femmine) e 53,5% (maschi) a 15 anni.
“Oggi abbiamo attivato 24 nuovi posti di terapia intensiva: 20 a Torrette e 4 a San Benedetto del Tronto. Erano 214 fino a ieri. Grazie a questo potenziamento il tasso di occupazione delle terapie intensive scende al 9,4% sotto la soglia fatidica del 10%, uno dei parametri che poteva mettere a rischio ‘zona gialla’ le Marche”. Lo comunica l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini.
"Attualmente - ha riferito Saltamartini - nelle Marche ci sono "23 persone ricoverate in terapia intensiva di cui sei vaccinate con doppia dose, ma che hanno diverse patologie pregresse piuttosto acute". Nonostante ciò il rischio di cambio colore non si pone con l'aumento dei posti letto. Quanto al dato vaccinale, Saltamartini ha riferito di circa 1.154 mila vaccinati con prima dose nelle Marche (87,7%) e del 79,1% cha ha completato il ciclo.
Le terze dosi inoculate finora "sono 51.516". L'assessore ha fatto riferimento alla "novità rilevante della pillola anti-Covid: la Germania ne ha ordinate 500mila dosi, ieri abbiamo sollecitato l'Aifa ad attivarla e siamo pronti ad acquistarla al più presto per garantire terapie efficaci alle patologie Covid". In ogni caso, ha precisato, la pillola anti-Covid non può sostituire la vaccinazione".
Nel frattempo oggi si registra un boom di nuovi contagi nelle Marche LEGGI QUI
Boom di casi positivi e impennata del tasso di incidenza totale del virus. Questo quanto emerge dal report giornaliero rilasciato dal Servizio Sanità delle Marche. Nel corso delle ultime 24 ore, sono stati testati 4110 tamponi: 2305 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1031 nello screening con percorso antigenico, con 74 positivi rilevati) e 1805 nel percorso guariti (un rapporto positivi/testati del 13,1%). Il tasso di incidenza del virus, a ieri, era di 83,40 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (due giorni fa era al 72,66).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 301, di cui 43 nella provincia di Macerata, 81 nella provincia di Ancona, 99 nella provincia di Pesaro-Urbino, 35 in provincia di Fermo, 34 in provincia di Ascoli Piceno e 9 fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (18 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (19 casi rilevati), contatti in ambito domestico (23 casi rilevati), contatti extra regione (2), casi in attesa di approfondimento epidemiologico (8), contatto in ambiente lavorativo (1), positivi in ambito scolastico/formativo (1), contatti in ambito sanitario (1).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un incremento rispetto a ieri: incidenza al 13,1% oggi, rispetto al 6,3% di ieri. Nelle ultime 24 ore continuano a crescere i ricoverati per Covid-19 nelle Marche: sono 93 (+1 rispetto a ieri) tra i quali 22 in Terapia intensiva, 46 in reparti non intensivi e 25 pazienti nel reparto di Semi Intensiva.
Fortunatamente oggi non si registrano decessi correlati al Covid-19. Vi sono, infine, 60 pazienti Covid positivi ospitati nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone e alla Rsa di Galantara) e 5 pazienti nei pronto soccorso degli ospedali regionali: 1 a Torrette, 2 a Senigallia, 1 a Fabriano e 1 ad Ascoli Piceno.
Lunedì 15 novembre, nel comune di Cingoli, inizierà la campagna di vaccinazione antinfluenzale. Ad annunciarlo è il sindaco Michele Vittori, nel sottolineare come “avranno priorità di accesso al trattamento gli ultra sessantacinquenni, dopodiché si continuerà vaccinando gli aventi diritto con meno di 65 anni”.
“Anche quest’anno, in considerazione del particolare momento che stiamo vivendo – aggiunge Vittori -, ci sarà la collaborazione tra Comune di Cingoli e Medici di famiglia per poter effettuare le vaccinazioni antinfluenzali garantendo rapidità e sicurezza per tutti i cittadini”.
L’Amministrazione Comunale concederà l’utilizzo dei locali già adibiti a centro vaccinale Covid. I volontari della Croce Rossa di Cingoli e quelli del Gruppo Comunale di Protezione Civile si occuperanno della gestione degli appuntamenti e del triage, come anche del coordinamento degli aspetti logistici.
“L’obiettivo è quello di interessare il maggior numero di cittadini nel minor tempo possibile e allo stesso tempo svolgere le operazioni di vaccinazione in sicurezza” afferma il sindaco, ringraziando ancora una volta i volontari tutti per la disponibilità.
Per tutte le informazioni e per le prenotazioni, è possibile contattare il numero 0733604330 tutti i giorni dal lunedì al sabato (dalle 8 alle 20).
Sono state 80 le dosi di vaccini, sia Moderna che Pfizer, somministrate a San Severino Marche nella prima delle cinque nuove giornate programmate su territorio dal camper vaccinale dell’Area Vasta 3 dell’Asur. Il mezzo sarà in sosta fino a venerdì prossimo (12 novembre) davanti al teatro Italia, in via Roma, nell’ambito della campagna itinerante contro il Covid-19.
L’iniziativa ha permesso di inoculare, all’interno della struttura messa a disposizione dal Comune, 11 prime dosi del vaccino Moderna, 4 seconde dosi e 40 terze dosi. Inoltre sono stati somministrati 24 vaccini Pfizer per un totale, appunto, di 80 tra nuovi e vecchi vaccinati.Ad assistere le persone in attesa, i volontari del gruppo comunale di Protezione Civile e quelli della Croce Rossa Italiana.L’unità mobile sosterà anche nei prossimi giorni dalle ore 8,30 alle ore 13,30.
Per accedere al servizio basterà presentarsi muniti di tessera sanitaria e compilare gli appositi moduli che si potranno trovare sul posto rivolgendosi al personale volontari del gruppo comunale di Protezione Civile.I minorenni dovranno essere accompagnati da un genitore o dovranno presentare una delega se accompagnati da un parente.
"Come possiamo non sorprenderci ogni volta? Come si può non rimanere basiti e indignati per quanto continua ad accadere sotto gli occhi distratti di una politica da troppo tempo impegnata in ben altri confronti? Calci, pugni, sputi contro gli infermieri dell’ospedale di Pesaro". A denunciarlo è Antonio De Palma, presidente nazionale del Nursing Up, dopo che - nella giornata di giovedì sera - un giovane sotto l’effetto di droghe, si è scagliato contro il personale sanitario, trasformando in un incubo “la routine” di un pronto soccorso.
"Nessuno dovrebbe arrogarsi il diritto di aggredire operatori sanitari nel pieno esercizio delle loro funzioni - aggiunge De Palma -, mettendo a rischio prima di tutto l’incolumità dei malati, pregiudicando l’attenzione e l'opera di quei professionisti che si occupano di persone che necessitano di cure. ll giovane si è scagliato contro il personale infermieristico ed il direttore della struttura, intervenuti per soccorrerlo".
"Il fatto è accaduto a ridosso del cambio turno del personale - spiega ancora il presidente del sindaco degli infermieri -. Una volta entrato nei locali del Pronto Soccorso, dopo i primi accertamenti del caso, il ragazzo ha dato in escandescenze, insultando, graffiando e sputando contro un'infermiera, per poi aggredire un altro sanitario".
L'aggressione ha coinvolto cinque infermieri, di cui uno ha riportato un trauma alla spalla. "Certamente è da considerare un passo in avanti il fatto che nell’ambito della trattativa che stiamo portando avanti con l’Aran per il rinnovo del contratto della sanità, il tema delle aggressioni nei luoghi di lavoro dovrebbe diventare materia di contrattazione integrativa, perché questo dovrebbe creare le basi per richiamare le aziende alle loro responsabilità in tema di sicurezza del personale, obbligandole in qualche modo al confronto con i rappresentanti dei lavoratori. Eppure tutto questo non può e non deve bastare" sottolinea De Palma.
"Le violenze perpetrate a danno degli operatori sanitari sono ormai all'ordine del giorno nelle aziende sanitarie italiane, e si consumano nella grave e vergognosa indifferenza di una politica che non interviene in maniera determinante. Aspettiamo forse che accadano fatti irreversibili per correre ai ripari?" si domanda il presidente nazionale del Nursing Up.
Braccia incrociate in segno di protesta nei pronto soccorso regionali.
Oggi alle 10, per un minuto, il personale dei pronti soccorso delle Marche si è fermato. Un gesto simbolico contro l’aggressione subita dai sanitari al pronto soccorso di Pesaro mercoledì sera ad opera di un 23enne in stato di agitazione. Il giovane ha sferrato un pugno a un'infermiera, un altro a un infermiere, che cadendo a terra si è fratturato una spalla. L’aggressore è stato poi sedato.
Il sit- in di protesta indetto sindacati dei lavoratori sanitari è stato anche l’occasione per richiamare l’attenzione sui gravi problemi della medicina d’urgenza, a partire dalla carenza di medici e a un numero di posti letto ormai non più sufficiente in rapporto al costante aumento degli anziani.
Anche il pronto soccorso dell’ospedale di Macerata ha partecipato alla mobilitazione. Nel capoluogo è endemica la carenza di posti e personale, rispetto agli accessi giornalieri al pronto soccorso.
“Nella valutazione dei problemi e delle possibili soluzioni devono essere coinvolti i medici e gli infermieri impegnati nell'emergenza e urgenza" , spiega Gian Alfonso Cibinel, presidente nazionale Simeu (Società italiana della Medicina di emergenza-urgenza).
"Questo affinché ci sia una maggiore efficacia degli interventi e le risorse vengano impiegate in base alla criticità della domanda sanitaria, per la sostenibilità del sistema, riguardo alle condizioni di lavoro degli operatori”.
La Delta Plus, la nuova variante più potente e preoccupante del Covid, arriva anche nelle Marche. Vittime alcuni membri di una famiglia di Ancona contagiati dal virus che arriva dall'est europeo. La positività è stata riscontrata dal laboratorio dell'ospedale "Torrette" guidato dal professor Stefano Menzo.
Preoccupa nel frattempo il numero dei ricoveri in terapia intensiva in tutta la Regione, che arrivano a 80 (+8), tra i quali 20 in terapia intensiva (+2), 22 in Semintensiva (+2), 38 in reparti non intensivi (+4), segnale di una escalation del virus che con l'abbassamento delle temperature ha ripreso a diffondersi anche con maggiore fluidità.Dopo la manifestazione no vax di Trieste e il concentramento di migliaia di persone che non hanno rispetto le più basilari norme di sicurezza sanitaria vigenti, la città friulana manifesta oggi una incidenza di 227 casi ogni 100 mila abitanti, con un ampio livello di diffusione della Delta Plus che sta mettendo in ginocchio l'area balcanica e tutto l'Est Europa.
Nella giornata di sabato 6 novembre, presso i locali della Protezione Civile, sarà pienamente operativo un ambulatorio di profilassi Covid–19, al quale si potranno rivolgere tutti coloro che intenderanno vaccinarsi contro la nota patologia. Lo rende noto l’amministrazione comunale portorecanatese.
L’ambulatorio sarà operativo dalle ore 10 alle ore 13 e il vaccino sarà somministrato dai medici di Medicina Generale che si sono resi disponibili per questa operazione.
Sarà necessario prima prenotarsi con una procedura online: nella home page del sito internet del Comune di Porto Recanati (https://www.comune.porto-recanati.mc.it/) c’è già un link diretto a tale procedura di prenotazione.
Il vaccino somministrato sarà lo PFIZER (sia per le prime, seconde o eventuali terze dosi). Potranno vaccinarsi per prima e seconda dose tutti coloro che hanno una età superiore a 12 anni.
Sarà anche possibile vaccinarsi con la terza dose per tutti coloro che hanno una età superiore a 60 anni.
“Si tratta di un’importante novità per la nostra città, in considerazione del fatto che fino ad oggi tutte le operazioni di profilassi dovevano obbligatoriamente essere espletate a Civitanova Marche”, afferma il neo sindaco Andrea Michelini.
L’Amministrazione comunale intende rivolgere un ringraziamento particolare ai Medici di Medicina Generale che prestano il loro servizio nella nostra città e che con il loro impegno e la loro piena disponibilità hanno reso possibile questa operazione e ai volontari della nostra Protezione Civile che espleteranno tutte le azioni a supporto di questa importante iniziativa”.