In seguito ad un'ispezione svoltasi nell'aprile scorso, e fatta da direttivo nazionale dopo una segnalazione arrivata dalla Croce rossa regionale , è stata commissariata la Croce Rossa di Visso con il conseguente allontanamento del presidente Giovanni Casoni. Lo stesso è rimasto in carica anche in seguito all’indagine che sta coinvolgendo lui e il sindaco e senatore leghista Giuliano Pazzaglini, indagati entrambi a vario per reati contro la pubblica amministrazione in merito alle donazioni per il sisma.
La scelta del commissariamento è stata presa per "un palese conflitto di interessi in capo al presidente del comitato e una impossibile valutazione della consistenza associativa del comitato stesso", è scritto nel provvedimento del direttivo nazionale.
Provvedimento che sottolinea anche una «mancanza di evidenza di cassa che avrebbe dovuto essere presente". Una situazione che il direttivo nazionale definisce «grave» e per cui è stato ritenuto necessario il commissariamento.
Momento difficile quindi in casa Lega ed in casa Pazzaglini, considerando l'imminenza delle elezioni ed il fatto che Casoni sia un suo fedele collaboratore del Senatore del Carroccio.
A Casoni subentrerà da commissario Silvano Giori mentre Serena Amati e David Celi diventeranno vice commissari. Spetterà poi al presidente regionale indire nuove elezioni per la Croce rossa di Visso.
Sono Bolzano, Pescara e Nuoro le aree più “sane” d’Italia. A dirlo è la classifica sull’Indice della Salute stilata da Il Sole 24 Ore. Dall’incrocio di ben 12 marcatori nasce il report del quotidiano economico-finanziario nazionale che, quest’anno, ha posizionato agli ultimi posti, tra le 107 province del nostro Belpaese, Rieti, Alessandria e Rovigo. Le grandi città che possono vantare un posto di merito solo Milano, Cagliari e Firenze.
La fotografia scattata da Il Sole 24 Ore è il risultato della media dei punteggi ottenuti dai diversi territori nei singoli indicatori. Uno spaccato della nostra Italia che evidenzia anche la debolezza dei piccoli centri: la differenza più evidente si ha infatti tra le città e le aree interne. Queste ultime soffrono molto la distanza dai servizi essenziali.
Nella classifica finale dell’indice di salute, Macerata si classifica 68esima, al di sotto della media, con 469,9 punti. Ma andiamo ad analizzare nel dettaglio il report stilato da Il Sole 24 Ore. Il nostro capoluogo “vanta” la 20esima posizione per quanto riguarda il tasso di mortalità. Macerata si posiziona al 65esimo posto per la mortalità per tumore. Nella classifica per l’aumento della speranza di vita, il Capoluogo ricopre una delle peggiori posizioni: 105esima sulle 107 province italiane. Sale invece di posizione quando si analizza il consumo di farmaci per diabete (25esima) e il consumo di farmaci per ipertensione (19esima). Per quanto riguarda la recettività ospedaliera Macerata si posiziona a metà classifica, alla 58esima posizione, mentre per l’emigrazione ospedaliera il Capoluogo ricopre la 74esima posizione.
Nella classifica finale sono le seguenti le posizioni delle province della Regione Marche: Ancona (32), Ascoli Piceno (65), Macerata (68), Fermo (69), Pesaro-Urbino (79).
IL LINK PER VISIONARE NEL DETTAGLIO LA CLASSIFICA DE IL SOLE 24 ORE
Oltre cento lavoratori, provenienti dalle varie realtà della sanità privata marchigiana, hanno partecipato alla mobilitazione tenutasi oggi, alle ore 13.00, in occasione del passaggio del Giro d'Italia a Porto Potenza Picena davanti al Santo Stefano.
I lavoratori hanno chiesto il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, scaduto da oltre dodici anni, e il riconoscimento della dignità e professionalità lavorativa. "Non è accettabile che nel momento in cui la Regione si apre al privato, i salari dei dipendenti siano bloccati e non si riconosca, da parte delle aziende private, neanche un meritato premio di produttività concordato con i sindacati - ha commentato il Segretario Generale Fp Cisl Marche, Luca Talevi -. La "concorrenza" pubblico e privato ha bisogno di pari regole salariali, mentre oggi purtroppo questo non accade. La sanità privata marchigiana ha oltre 4.000 addetti e circa la metà operano nel maceratese."
"La Cisl ritiene fondamentale questa mobilitazione in ogni tappa del Giro d'Italia, chiedendo la solidarietà a sportivi e cittadini, perché la salute è un bene collettivo che deve vedere i lavoratori operanti in un contesto lavorativo in grado di valorizzare le professionalità presenti - ha concluso il rappresentante della Cisl -. Le strutture private marchigiane, e di gran parte dell'Italia, sono in ampio utile e hanno le risorse per riconoscere ai lavoratori almeno il rinnovo del contratto nazionale."
Nella bellissima cornice del teatro Lauro Rossi di Macerata è andato in scena il seminario di formazione per medici, infermieri e studenti “ gli orizzonti della ricerca scientifica nella promozione della salute”.
L’evento organizzato dall’università Politecnica delle Marche corso di Laurea in infermieristica e Ordine delle professioni infermieristiche di Macerata, con il patrocinio del Comune di Macerata e dell’area vasta n. 3, fa parte del Your Future Festival organizzato dalla Politecnica anche nell’ambito dei festeggiamenti del 50mo della fondazione dell’istituzione.
L’evento è stato un momento per sottolineare come la promozione della salute sia un evento fondamentale per la sanità pubblica. Dopo il saluto iniziale del sindaco Romano Carancini e della dottoressa Buccolini, in rappresentanza del Asur Macerata, si sono susseguite sul palco le relazioni del presidente dell OPI Macerata Dott. Sandro Di Tuccio sul ruolo dell’infermiere nella promozione della salute; a seguire la professoressa Rippo, docente e ricercatrice della Politecnica, nonché direttrice del polo didattico di infermieristica a Macerata, ha relazionato sulla ricerca e l’invecchiamento. Il professore Taiano ha parlato dell’attività fisica e salute, seguito dalla dietista Dott.sa De Introna che ha parlato degli strumenti ministeriali per la promozione della salute legati ad una corretta alimentazione.
Molto apprezzata anche la relazione del Dott. Nanni su dipendenze patologiche legate all’era digitale. Hanno concluso l’evento alcuni studenti del corso di studi di Infermieristica di Macerata, guidati dalla dottoressa Fiorentino, che hanno presentato i risultati di uno studio osservazionale su un progetto educativo fatto su studenti maceratesi. I circa duecento partecipanti all’evento, costituitida infermieri, medici e studenti in infermieristica sono rimasti entusiasti della giornata formativa, momento di crescita culturale e di educazione alla salute per tutti. La partnership tra corso di Laurea in infermieristica e ordine infermieri di Macerata è diventato appuntamento consueto e di alto spessore culturale e formativo, sia per i professionisti che per la cittadinanza. L’appuntamento è per il prossimo maggio con un altro evento formativo.
Avrà inizio oggi pomeriggio alle ore 15 l’Incontro Formativo Ares, giunto alla sua ottava edizione ed aperto a tutti i soci Ares con il riconoscimento di crediti formativi.
L’IFA 8 intitolato “Un’ora dopo…one week later - Interventi integrati in medicina delle catastrofi" avrà luogo presso il Salone dell’Ostello Comunale e terminerà nella mattinata di domenica 19. Dopo i saluti delle Autorità, in particolare del Sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco, del Coordinatore Regionale della Protezione Civile David Piccinini e del Delegato alla Protezione Civile per il comune Francesco Paletti, seguiranno importanti contributi sui temi quali ad esempio quelli della medicina delle catastrofi, sul ruolo della Protezione Civile Regionale e Nazionale, sulle strutture sanitarie campali regionali e nazionali e sulla Gestione dell’emergenza di Corinaldo a seguito del tragico evento accaduto lo scorso dicembre. Momenti di formazione molto significativi dove le lezioni teoriche saranno alternate con esercitazioni pratiche che riguarderanno circa un’ottantina di partecipanti.
L’ARES, associazione fondata nel 1999 per iniziativa di alcuni operatori sanitari che hanno partecipato all’intervento della Regione Marche nell’ambito della Missione Arcobaleno in Albania a favore della popolazione Kosovara, considera la formazione dei propri soci nell’ambito specialistico della Medicina delle Catastrofi come principio necessario per poter garantire trattamenti sanitari adeguati in caso di maxiemergenza o disastro. Per questo motivo, sin dalla sua nascita, si è adoperata per la crescita e la diffusione fra i soci dei principi sopra citati.
L’esigenza di formare un gruppo operativo di intervento sanitario in caso di necessità nasce dalla consapevolezza che nelle fasi acute di catastrofi l’improvvisazione non contribuisce a determinare un intervento efficace. E’ noto che i protocolli della medicina delle catastrofi sono differenti dalle pratiche mediche ordinarie, così come i materiali e le specializzazioni richieste, a seconda del genere di evento da fronteggiare, per i quali occorre quindi una preparazione costante. L’ARES persegue, senza fini di lucro, esclusivamente finalità di solidarietà sanitaria e sociale nel campo dell’assistenza alle persone colpite da eventi calamitosi attraverso l’organizzazione e la formazione degli associati.
L’Associazione, iscritta all’elenco nazionale delle Associazioni Onlus di Protezione Civile, si configura come risorsa sanitaria straordinaria che si attiva con il centro Operativo Regionale di Protezione Civile nelle situazioni in cui le necessità di una zona disastrata eccedano le capacità sanitarie della stessa zona, anche in sede extra regionale e nazionale.
Attualmente sono iscritti all’ARES circa 400 sanitari marchigiani e di altre regioni e gli sforzi dell’Associazione sono indirizzati soprattutto alla FORMAZIONE e all’ORGANIZZAZIONE.
Un’adeguata Formazione degli associati rappresenta la condizione necessaria affinché l’intervento in situazione di catastrofe si configuri con caratteristiche qualitative tali da giustificare l’azione di specialisti sanitari. Questo modello amplifica le capacità operative e soprattutto riduce il gap che notoriamente si manifesta nelle situazioni critiche fra necessità ambientali e capacità di risposta sanitaria.
Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha visitato, nella giornata di ieri, l'ospedale di comunità di Cingoli per inaugurare due nuovi macchinari che andranno a potenziare la struttura: un ecografo e un ortopantografo. Presenti anche l'assessore Angelo Sciapichetti, i consiglieri regionali Francesco Micucci e Enzo Giancarli, oltre al direttore di Area vasta 2 Milco Coacci.
"L'obiettivo di carattere generale della Regione Marche - ha commentato Ceriscioli - è di poter continuare a garantire i servizi che ci sono, dal punto di primo intervento alle cure intermedie, dalla radioterapia ai macchinari per diagnosi urgenti, per dare sicurezza a quella riforma che c'è stata e che è stata interpretata al meglio. Delle 13 strutture che sono state trasformate a seguito del decreto ministeriale, quella di Cingoli è l'unica che è rimasta ospedale perché ha la lungodegenza. È un fatto poco ricordato, ma è stata fatta una scelta perché le 13 strutture non sono tutte uguali e non hanno una collocazione identica".
(Photo Credit ANSA Marche)
Si comunica che, dalla prossima settimana, verrà effettuato un servizio di derattizzazione e disinfestazione nei Comuni dell’Area Vasta 3 con il seguente calendario:
Lunedì 20 maggio
· Ospedale di Recanati
Martedì 21 maggio
· Distretto di Sarnano
· Distretto di San Ginesio
· Centro salute mentale di Tolentino
· Ospedale di Tolentino
Venerdì 24 maggio
· Ospedale di San Severino Marche
Lunedì 27 maggio
· Distretto di Caldarola
· Distretto di Camerino
Mercoledì 29 maggio
· Crass di Macerata
· Comunità di Alberotondo
· Asur di Piediripa
· Ospedale di Macerata
· Distretto di Mogliano
· Distretto di Urbisaglia
· Distretto di Pollenza
· Ospedale di Civitanova
· Gruppo appartamenti di Civitanova
Mercoledì 29 maggio
· Distretto di Corridonia (per questo servizio non è previsto il servizio di disinfestazione ma solo il passaggio di derattizzazione)
Si precisa che se le condizioni meteo rimarranno avverse verrà eseguito il trattamento antilarvale per massimizzare l’efficacia del trattamento. Si invita la popolazione abitante nelle vie circostanti a tenere le finestre chiuse e a prendere le precauzioni opportune, scusandoci per il disagio.
In questi ultimi giorni gli alunni dell'istituto comprensivo “Tacchi Venturi” di San Severino Marche, con dirigente scolastico il tolentinate Sandro Luciani, sono stati sottoposti ad uno screening sulla tiroide grazie al progetto “Tirotary” promosso dal Rotary di Tolentino al fine di monitorare la funzionalità di tale ghiandola in una fascia d’età, tra gli 11 ed i 14 anni, durante la quale avvengono i maggiori cambiamenti ormonali e fisici.
Con tale progetto la scuola ha dato la possibilità ai ragazzi, previa autorizzazione delle famiglie, di sottoporsi ad una anamnesi, una visita e una ecografia alla tiroide avvalendosi della preziosa collaborazione di una équipe medica di alto livello diretta da Stefano Gobbi.
Il progetto è stato accolto positivamente e ha riscosso consensi tra i ragazzi e le famiglie. Sono stati 248 gli alunni sottoposti allo screening, 135 maschi e 113 femmine.
Sul totale dei ragazzi è stato rilevato un solo nodulo in un maschio. Le tiroiditi ad ecostruttura disomogenea sono risultate 42, pari al 17%, di cui 17 maschi e 25 femmine, mentre quelle normali 205, per l'82,6%, di cui 117 maschi e 88 femmine.
Hanno collaborato per l’attuazione del service gli ecografisti Pietro Cruciani, Annibale Francioni e Maurizio Lucarelli, i volontari della Croce rossa di San Severino Marche, la rotariana Giuliana Salvucci. Un ringraziamento va ai responsabili del Centro medico BluGallery di San Severino Marche per la messa a disposizione dell'ecografo.
"La vicenda dell'abrogazione della legge regionale n. 30 del 1987 che determinava i rimborsi spese ai malati oncologici sta assumendo i toni del grottesco" – a dichiararlo è la capogruppo regionale di Fratelli d'Italia Elena Leonardi.
"Ricordo – continua Leonardi – che è stata la cosiddetta legge regionale "omnibus" a eliminare quelle norme che permettevano ai malati di tumore di avere il rimborso per le spese di mantenimento nei luoghi di cura e i rimborsi per i viaggi con mezzi propri o di famiglia. Questa legge fu votata contro soltanto dalla sottoscritta e da un altro consigliere regionale, ma votata a favore da tutto il Pd che ha causato pertanto la decadenza della possibilità di rimborso per i malati oncologici che si fanno curare in zone diverse dal loro luogo di residenza".
"Come Vicepresidente Commissione Sanità, d'accordo con il Presidente Volpini e altri commissari, avevamo deciso di redigere un atto che ripristinasse questa pura ingiustizia, molte infatti, sono state le segnalazioni che mi sono arrivate da malati che si sono visti addirittura negare la consegna del modulo per chiedere il rimborso delle spese sostenute per le cure a causa dell'abrogazione improvvisa della legge - continua la Leonardi -. Uno "scivolone" quello del Pd che le dichiarazioni in conferenza stampa del presidente Ceriscioli non hanno saputo recuperare a pieno, non si sentono del tutto rassicurati quei malati che sono stati sino ad ora seguiti in reparti fuori dalla Regione a cui le decisioni della Giunta non garantisce la continuità del percorso intrapreso."
"La novità della Commissione esaminatrice che valuterà l'opportunità delle scelte fuori regione sa tanto di censura preventiva - si chiede Elena Leonardi - : è una forma coercitiva alla libera scelta? Chi afferma se un servizio qui è di qualità piuttosto che in un altro luogo per un malato oncologico che decide di fare centinaia di chilometri in viaggi con la speranza della guarigione? Per bloccare la mobilità passiva servono investimenti sui reparti che vanno valorizzati perchè siano eccellenze regionali e nazionali e non lo spauracchio per malati disperati di non potersi pagare le cure migliori!
Un altra vicenda, prosegue l'esponente di Fratelli d'Italia, che la dice lunga sulla situazione della sanità pubblica regionale e sull'assenza di un vero e proprio assessore che si coordini in maniera trasparente e razionale con la IV Commissione Permanente."
"Quello che è scandaloso - conclude Leonardi - è che, come accade a volte in Consiglio Regionale, i consiglieri della maggioranza non sanno nemmeno bene cosa vanno a votare quando si tratta soprattutto di norme che la Giunta fa calare dall'alto. "
È il maceratese Mandara Giuseppe, Orto-protesista di professione alla guida della Delegazione F.I.O.T.O. nella Regione Marche.
"Vogliamo contribuire a migliorare il servizio erogato ai pazienti per migliorare il sistema salut - ha spiegato il Dottore -. Questo uno dei tanti obiettivi della Delegazione della F.I.O.T.O., unica associazione riconosciuta dal Ministero della Salute presente con proprie Delegazioni su tutto il territorio Nazionale. Nell’incontro avuto a Senigallia il 6 maggio 2019 alla presenza di tutti i soci il Delegato ha tracciato le linee guida ponendo da subito i temi su cui si baserà la governance Regionale. Particolare ringraziamento alla delegata uscente la Dott.ssa Natascia Properzi per il lavoro finora svolto e a tutto il Consiglio Direttivo formato dal Dott. Marco Manfredi, il Dott. Ferretti Augusto, la Dott.ssa Toschetti Rosalba, il Dott.Falcone Gianluigi e infine, impegnato in altre manifestazioni il Dott. Mancini Cesare."
"Negli ultimi mesi il ruolo della sanità è oggetto di un ampio dibattito al quale vogliamo contribuire facendo sentire la voce delle aziende ortopediche fatte di proposte concrete e di immediata adozione - ha detto il Dott. Mandara Giuseppe nella assemblea generale dei soci, la realizzazione in tempi brevi di un elenco Regionale delle aziende Ortopediche Marchigiane con requisiti di elevata qualità per ottenere non solo l’accreditamento della Regione Marche, ma fornire un servizio di alquanta qualità alle persone aventi diritto, tra l’altro attualmente una delle poche Regioni, le Marche, a non averlo regolamentato in disposizione al DPCM 12 febbraio 2017 pubblicato il18 marzo in Gazzetta Ufficiale. Auspichiamo un incontro a breve, di cui siamo pronti a portare all’attenzione della giunta regionale e dell’assemblea legislativa la nostra proposta.
Ultima delle giornate di screening per il progetto Tirotary, il controllo tiroideo gratuito per tutti gli alunni delle medie e il personale dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi” di San Severino Marche. L’iniziativa, promossa dal Rotary Club di Tolentino con la collaborazione dei volontari della Croce Rossa Italiana, è tornata a scuola nei giorni scorsi ed ha visto coinvolto l’assessore comunale ai Servizi alla Persona, Vanna Bianconi, oltre al dottor Pietro Cruciani del centro medico Blugallery, e il dottor Stefano Gobbi del Rotary Club tolentinate.
Scopo del progetto, uno dei primi a livello nazionale ad essere lanciato negli scorsi anni, è quello di monitorare la funzionalità della tiroide tra i ragazzi delle scuole in una fascia di età dove avvengono i maggiori cambiamenti ormonali e fisici e valutarli preventivamente.
Oggi presso la bellissima cornice del teatro comunale di Montecosaro, concesso dal Comune, gli infermieri maceratesi hanno festeggiato la giornata internazionale dell’infermiere (che cade domenica 12 maggio ) incontrandosi per un evento formativo. Questo appuntamento consueto, organizzato dall’Ordine delle professioni infermieristiche di Macerata per celebrare la professione, ha affrontato quest’anno il tema della donazione.
L’infermiere ogni giorno nel suo quotidiano è chiamato ad affrontare i bisogni delle persone che assiste quindi per festeggiare la loro ricorrenza l’ordine professionale ha pensato ad un momento di sensibilizzazione, sia i professionisti che la cittadinanza, sul gesto della donazione per aiutare gli altri. Si è parlato infatti di donazione di emocomponenti con la dottoressa Cantori del Servizio Trasfusionale dell’area vasta n.3 Macerata.
Questa ha illustrato quanto sia fondamentale l’atto della donazione di sangue per aiutare chi ne avesse bisogno. Il sangue è un prodotto non riproducibile in laboratorio quindi è indispensabile la donazione di emocomponenti per salvare vite umane. Il dottor Riccioni, anestesista del reparto Rianimazione dell’ospedale di Macerata nonché coordinatore del centro trapianti regionale, ha parlato ai professionisti presenti della donazione di organi, dei dati della nostra realtà maceratese e di come la volontà di donare gli organi sia un gesto che rappresenta nuova vita per chi ha poche speranze. Il dottor Riccioni, che si occupa di trapianti d’organo dal 2002 ha raccontato 20 anni di esperienza sul campo e in particolare del nosocomio della nostra provincia, ricordando eventi e dati e dimostrando come da un momento di grande dolore possa nascere anche un gesto che dona vita e gioia ad altri.
Infine nel pomeriggio hanno illustrato la loro attività i volontari dell’AIDO sezione di Macerata e Civitanova Marche, dove, tra toccanti testimonianze, hanno illustrato le modalità per diventare donatori di midollo osseo e hanno sensibilizzato i presenti sull’importanza della tipizzazione per creare una banca dati sempre più ricca per salvare vite umane. Gli infermieri maceratesi partecipanti all’evento hanno apprezzato l’evento formativo, momento di crescita professionale ed umana. La speranza è che l’atto della donazione sia sempre più diffuso e sentito sia come gesto che come educazione sanitaria. Per i professionisti maceratesi l’appuntamento è per il prossimo 17 maggio al teatro Lauro Rossi di Macerata per festeggiare i 50 anni dell’università politecnica delle Marche e parlare di promozione della salute.
La Croce Verde di Macerata ha rinnovato il suo consiglio direttivo. A seguito delle votazioni svoltesi nell’assemblea dei Soci del 14 aprile scorso, è stato eletto un nuovo organo direttivo che avrà il compito di guidare la storica Associazione maceratese per il prossimo periodo.
Sono stati eletti Proietti Pannunzi Mauro, Meschini Giorgio, Sbaffi Fabio, Tittarelli Gianluca, Tiburzi Aldo, Scarponi Antonella, Amelia Federica, Torresi Nazzareno e Ciriaco Simone. È stato riconfermato come Presidente Proietti Pannunzi Mauro mentre i due Vice Presidenti saranno Scarponi Antonella e Meschini Giorgio. L’attività finanziaria e gestionale della Croce Verde sarà controllata da due collegi eletti nel corso delle medesime elezioni: quello dei revisori dei conti e quello dei provibiri.
La Croce Verde ringrazia i membri del vecchio direttivo e si appresta a vivere un’impegnativa stagione futura che vedrà sempre l’Associazione maceratese al fianco dei cittadini assicurando l’assistenza sanitaria e lo svolgimento dei servizi alle persone che hanno sempre contraddistinto l’attività del sodalizio.
L’Associazione "Help S.O.S. Salute e Famiglia" con il contributo dei libri donati del gruppo “Io sto con i bambini” fondato tra gli altri dal pediatra dott. Stasolla Salvatore, raccolti da Monica Maggi con il suo progetto “Pagine Viaggianti”, con il coordinamento di Cinzia della Onlus “Mam Beyond Borders”, di Carmen Stella del Comitato “La terra trema il cuore no Onlus”, arrivati poi a San Severino Marche grazie all’instancabile Ornella Giaconi, ha realizzato una piccola libreria nel reparto di Ostetricia dell’Ospedale di Macerata del dott. Pelagalli Mauro, a disposizione di tutte le mamme e future mamme.
L’idea dell’associazione "Help S.O.S. Salute e Famiglia" è realizzare proprio alcune librerie in alcuni reparti di diversi ospedali. Nel caso di Ostetricia capitano imprevisti durante la gravidanza che costringono le future mamme a stare un periodo più o meno lungo in degenza in reparto, spesso si trascorrono le ore a inventare di tutto pur di passare il tempo: guardare la tv in camera, passeggiare in corridoio, utilizzare il cellulare o leggere un libro portato da casa.
Con la presenza di una libreria le mamme potrebbero avere uno spazio speciale in cui recarsi per ingannare l’attesa. Potrebbero anche nascere scambi di idee interessanti, o magari letture di gruppo.
E non è da sottovalutare l’importanza di leggere al proprio bambino fin quando è in grembo; infatti farlo ad alta voce può essere una prima modalità per gettare le basi del rapporto mammafiglio: qualche pagina del proprio libro preferito, che sia un romanzo, una poesia, una raccolta di filastrocche, al bebè che sta crescendo nel pancione. dedicare qualche minuto della giornata a una consuetudine un po’ particolare, che favorisce il relax della futura mamma e allo stesso tempo regala un surplus di coccole sonore e attenzione al suo piccino.
La consegna è avvenuta in un giorno simbolico per la maggior parte delle donne: la festa della mamma; erano presenti mamme in dolce attesa, papà e mamme con i propri neonati, dottori, ostetriche, infermiere e personale del reparto, il primario della Neonatologia/Pediatria dott. Paolo Francesco Perri accompagnato da collaboratori del suo reparto.
Un ringraziamento anche all’associazione Nati per Leggere di Macerata, rappresentata dalla dottoressa Tubaldi Lucia e alcune lettrici volontarie, che hanno partecipato alla consegna della libreria e che per l’occasione hanno letto dei bellissimi libri per bambini.
Non cambia nulla sui rimborsi chilometrici ai malati oncologici per affrontare le terapie, anzi viene aumentato il rimborso annuo da 750 a 1000 euro. Lo ha detto il presidente della Regione, Luca Ceriscioli oggi in una conferenza stampa, aggiungendo che “nelle ultime ore sono state diffuse notizie false e si è speculato sulla pelle delle persone malate con polemiche strumentali per mere finalità politiche.“ Il presidente ha spiegato che la delibera adottata ieri, con effetti retroattivi al momento dell’entrata in vigore della legge regionale di semplificazione, permette quindi una continuità dei rimborsi per chi ne stava già usufruendo e lascia inalterata la possibilità di spostarsi nel territorio regionale nei tanti , avanzati centri di cura, mantenendo il diritto al rimborso chilometrico. Così come non è cambiato il rimborso per sostenere viaggi in strutture specialistiche fuori regione per curare forme rare o interventi chirurgici oltremodo complessi. Per eventuali casi di mobilità extra regionale la valutazione è affidata al centro regionale di riferimento già esistente.
“Ma il vero cambiamento - ha detto il presidente - sta nel voler far acquisire ai marchigiani la consapevolezza che il sistema regionale, la rete assistenziale oncologica delle Marche è tra le migliori in Italia, sia sotto il profilo della qualità in linea con i protocolli nazionali e internazionali, sia della presa in carico del paziente, avendo anzi macchinari ad alta tecnologia in grado di offrire le migliori terapie. Abbiamo investito tanto in qualità, tecnologia e professionalità e lo sanno anche i cittadini che vengono a curarsi nelle Marche, visto che aumentano ogni anno. Chi specula per pura propaganda danneggia i cittadini marchigiani e colpisce i professionisti che ringrazio perché lavorano con impegno e dedizione assoluta.”
“I marchigiani che dovranno in futuro affrontare un percorso di terapie oncologiche devono sapere che possono usufruire della miglior qualità delle cure sotto casa. Questo ci premeva sottolineare con il provvedimento adottato - ha proseguito Ceriscioli- perché si trattava di superare una situazione storica che risaliva al 1982 quando le Marche a causa della frana di Ancona , non avevano più a disposizione una struttura idonea alle cure e dovevano recarsi fuori regione. Oggi la situazione è radicalmente cambiata.”
In virtù degli investimenti fatti in questi anni in dal 2015 al 2018, la mobilità attiva – cioè i pazienti di altre regioni che vengono a curarsi nelle Marche – è aumentata in termini di produzione di 27 milioni di euro e quella passiva è rimasta stabile a 22 milioni.
Sono poi intervenuti gli oncologi e radioterapisti marchigiani per testimoniare gli standard di qualità raggiunti dalla rete assistenziale.” Perché si tratta nei fatti di una vera e propria rete oncologica regionale – ha detto Nicola Battelli, oncologo a Macerata- ci scambiamo informazioni tra le strutture regionali e con tutti i centri nazionali e internazionali secondo linee guida di cura universalmente adottate e in alcuni casi come a Torrette e a Marche Nord si utilizzano anche terapie sperimentali. “ “La qualità e la quantità delle cure è ormai omogenea su tutto il territorio regionale – ha rimarcato il radioterapista Massimo Cardinali di Ospedali Riuniti di Torrette – e abbiamo a disposizione impianti ad alta tecnologia che permettono cure con bersaglio mirato per non danneggiare organi non malati. “ “ Sono arrivato nelle Marche dall’Umbria – ha detto Alberto Patriti, chirurgo oncologo a Marche Nord - e trovo vincenti gli investimenti fatti sulle persone e sugli strumenti .” “Quello che fa la differenza per un malato oggi è la presa in carico, il prendersi cura del paziente, l’accoglienza, perché ormai le terapie sono nella nostra regione ad un livello di qualità elevato- ha sostenuto la professoressa Rossana Berardi della Clinica Universitaria oncologica – e la nostra struttura sta garantendo questo tipo di prestazioni in maniera eccellente.
Possiamo far viaggiare vetrini, analisi, documentazione clinica tra le strutture, piuttosto che i malati.” Infine è intervenuto il presidente dell ‘Ordine dei medici della Provincia di Ancona , Fulvio Borromei per ribadire il valore del grande patrimonio di competenza professionale acquisito dalla nostra regione anche nella branca dell’Oncologia che dovrà essere trasmesso alle nuove leve di medici, auspicando infine il rafforzamento del rapporto tra medicina territoriale e ospedaliera.
Il Direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni comunica che l'Unità Operativa di Medicina Nucleare-Centro di Riferimento regionale per la Terapia Radiometabolica dell'Ospedale di Macerata, diretta dalla dottotoressa Francesca Capoccetti, aderisce alle manifestazioni della Settimana Mondiale della Tiroide che si terranno dal 21 al 27 maggio 2019.
Lo scopo dell'iniziativa è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica e il mondo scientifico sugli emergenti problemi legati alle malattie della tiroide e sul loro impatto su tutte le fasce d'età, dall'infanzia fino all'età geriatrica.
Nei giorni, 3, 4, 5 e 6 giugno 2019 verranno effettuate gratuitamente delle visite di screening presso il reparto di Medicina Nucleare-Terapia Radiometabolica dellOspedale di Macerata, previo appuntamento, che potrà essere fissato telefonando al CUP Regionale al numero verde 800.098.798 da telefono fisso o al numero 0721.1779.301 di telefono cellulare.
Lo screening è riservato a coloro che non hanno mai eseguito, in precedenza, visite mediche per la tiroide.
Sabato 11 maggio, presso la splendida cornice della Piazza Giacomo Leopardi di Recanati, l'AAto 3 Macerata organizza la terza edizione di ACQUADAY, la più grande festa dedicata all’acqua, l’unica nel suo genere in Italia.
L’evento vuole essere un momento di divertimento per grandi e piccoli, ma anche un’occasione di riflessione al fine di sensibilizzare i cittadini a un uso corretto e responsabile della risorsa più preziosa per la vita umana. Quest’anno il programma è davvero ricco e adatto a tutte le età.
Direttamente da RAI YO-YO Oreste Castagna farà ballare e divertire i più piccini con uno spettacolo coinvolgente e trascinante.
I ragazzi più grandi potranno assistere alle simpatiche gag degli youtuber più famosi d’Italia, MATT e BISE, e fare un selfie con loro.
Al termine della premiazione dei ragazzi vincitori del concorso “Sì-Amo l’acqua”, gli ospiti potranno assistere allo spettacolo di due tra i comici più amati d’Italia, Marco Marzocca e Giulio Impastato, membri notissimi della TV.
Inoltre nella piazza ci sarà un’area allestita con gonfiabili giganti e playground e non mancherà l’animazione itinerante con babydance, bolle di sapone gigante e molto altro per far divertire i tantissimi ragazzi che accorreranno per una giornata di puro divertimento.
Ai bimbi partecipanti verrà offerto un simpatico gadget ricordo, ma non solo, ci saranno pop corn e zucchero filato gratis per tutti!
È stata inaugurata questa mattina la Farmacia Didattica dell'Università di Camerino. Presente alla cerimonia, accompagnata dal convegno "Nuove frontiere della professione farmacista", il Rettore Claudio Pettinari e il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli.
Ceriscioli ha espresso soddisfazione per la nuova struttura in una Facoltà che "nonostante il sisma è riuscita a mantenere la capacità didattica, la ricerca, conservando il rapporto con gli studenti e le imprese del territorio".
Nella Farmacia didattica gli studenti potranno seguire le fasi del processo di dispensazione del farmaco e apprendere le basi per offrire ai pazienti consulenze per farmaci da banco, consigli sull'aderenza ai piani terapeutici. La Farmacia è stata realizzata con il contributo della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi), che ha promosso, dopo il sisma, una raccolta di fondi per iniziative di rilancio di attività di Unicam nel settore del farmaco.
(Photo credit: ANSA Marche)
Lo studio è stato condotto da un gruppo di ricercatori italiani, sostenuto da Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, in collaborazione con il gruppo di Marco Foiani, direttore Scientifico dell'IFOM e Ordinario di Biologia Molecolare dell'Università degli Studi di Milano. È notizia di ieri infatti che il gruppo di ricercatori italiani ha individuato un meccanismo che può far “morire di fame” il cancro. Lo studio è stato condotto su cellule umane in vitro e sui topi e dimostra che una dieta ipoglicemica e l’assunzione di metformina (un farmaco contro il diabete) possono uccidere le cellule tumorali attraverso un inedito meccanismo molecolare. “A breve – ha annunciato il coordinatore della ricerca Saverio Minucci – inizierà la sperimentazione clinica sui pazienti.”
Abbiamo deciso di osservare ciò che lo studio ha fatto emergere insieme al primario di Oncologia dell’Ospedale di Macerata, il Dottor Nicola Battelli e al Dirigente Medico oncologo, il Dottor Luca Faloppi, premiato nel 2017 al Congresso Nazionale dell’AIOM come migliore pubblicazione scientifica dell’anno con “Metformin effects on clinical outcome in advanced HCC patients receiving sorafenib: validation study”.
“Quelli che sono emersi sono dati molto interessanti perché è da un po’ di tempo che gli studi stanno andando avanti in questo senso – ha commentato il Dottor Battelli -. Ciò che è certo è che bisogna traslare i risultati dai modelli di laboratorio alla pratica clinica mediante studi sui pazienti. Gli esperimenti hanno fatto emergere che un’alimentazione abbastanza stretta, combinata con la metformina, riesce a ridurre l’attività del tumore e quindi a farlo regredire.”
“Il Dottor Faloppi, nella sua pubblicazione, ha dimostrato, con studi preliminari, che in una particolare forma di tumore del fegato, l’uso della metformina sembra rendere la terapia oncologica, meno efficace – ha commentato il Primario di Oncologia -. Prima però di affermare che lo studio possa avere un reale effetto sui pazienti, sono necessarie delle ulteriori valutazioni approfondite sui malati di tumore, valutazioni che devono riguardare un’ampia casistica di pazienti.”
“La fase della ricerca deve quindi poi essere traslata nell’uomo sia per osservare la tossicità dei farmaci sia per comprendere se effettivamente questi agiscono sulla malattia e sono in grado di dare dei risultati benefici – ha osservato Battelli -. Nel Centro di Ricerca di Macerata ci sono diversi studi in atto per dimostrare se un farmaco è migliore dell’altro e ha degli effetti benefici migliori rispetto a un altro.”
“La metformina potrebbe al contrario avere degli effetti positivi sul tumore alla mammella ma queste sono tesi, come hanno osservato i colleghi di Milano, che devono però poi sempre essere validate sul paziente stesso” ha concluso Battelli.
Ma cos’è la metformina? È un ipoglicemizzante che abbassa la glicemia. Nello studio condotto a Milano si osserva come “riducendo il tasso glicemico con la dieta e somministrando metformina, si inibisce la plasticità metabolica e così vengono fatte morire le cellule tumorali" ha spiegato il Dottor Minucci.
“Siamo davanti a una notizia corretta ma è importante valutare nel complesso gli effettivi benefici sul paziente – ha osservato il Dottor Faloppi -. La metformina infatti, se associata a una determinata dieta, sembra avere un ruolo protettivo, un aumento quindi della morte cellulare e una conseguente regressione del tumore negli animali. Bisogna vedere se poi questo studio, ‘somministrato’ sulle persone, dà gli stessi risultati. È importante inoltre, come osservato dal Primario Battelli, fare degli studi clinici su grandi numeri di pazienti che validino ciò che viene sperimentato in laboratorio.”
“Inoltre l’oncologia non riguarda un singolo tumore ma i tumori sono tanti, partono da diversi organi e prevedono un trattamento specifico sempre diverso – hanno concluso i due oncologi -. È fondamentale, in questo senso, che la ricerca vada avanti e ci dia, in un futuro, delle risposte certe.”
Nove milioni di euro in più per l'Area Vasta 3 per il 2019 rispetto al bilancio 2018. È quanto emerge dal primo incontro tra il servizio Sanità della Regione e la direzione generale dell’Asur sulle risorse per il 2019. Investimenti che serviranno per continuare a migliorare i servizi sanitari dell'Area Vasta e per fare nuove assunzioni.
"Un risultato importante che è frutto di un impegno condiviso, che ci ha visto in prima linea – commentano il vice capogruppo in Consiglio regionale, Francesco Micucci, e l'assessore Angelo Sciapichetti –. Insieme, consapevoli delle richieste del territorio, abbiamo fatto presente alla Giunta le esigenze emerse dal confronto con il direttore Alessandro Maccioni e con i cittadini. E la Giunta, attraverso l'Asur, ha recepito le istanze. Le risorse messe a bilancio per il 2019 e destinate all'Area vasta 3 – proseguono Micucci e Sciapichetti – sono fondamentali per continuare ad investire in strutture, servizi, tecnologie e personale. Un riconoscimento anche per l'ottimo lavoro svolto fino ad oggi dal direttore e da tutti gli operatori sanitari dell'Area Vasta 3. Ci auguriamo – concludono – che come lo scorso anno in corso d'opera possano essere trovare ulteriori risorse per raggiungere i livelli del Consuntivo 2018 e che anche dal lato degli investimenti possano essere integrate le risorse fin qui previste".