"Il governo sta litigando anche sulla reintroduzione della leva obbligatoria, vorrei chiarire che il Pd vorrebbe vedere i giovani prendere il mano il loro futuro e non il fucile". È quanto ha detto la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, oggi a Recanati per sostenere la ricandidatura a sindaco di Antonio Bravi e in vista delle elezioni Europee.
"Sul redditometro siamo al solito disastro di un governo che si divide - ha aggiunto Schlein -. Smentiscono le cose che hanno sempre detto, cosa che faranno probabilmente anche domani su questo condono edilizio che sarebbe il numero 19 da quando sono al governo, di fatto uno al mese di media. Pensiamo che sia gravissimo che sulla casa non abbiano mai fatto nulla, mentre le studentesse e gli studenti non riescono a pagare gli affitti e uscire di casa".
"In Europa le tasse si pagano dove si fanno i profitti e non dove conviene - ha proseguito -. Vogliamo un'Europa più unita e più federale con una politica estera e di sicurezza comune, superando i veti e facendo valere il principio del voto a maggioranza democratica rispetto a quello dell'unanimità anche su temi come i paradisi fiscali, altrimenti saremo sempre bloccati dagli stati più piccoli".
Poi la denuncia: "Siamo rimasti basiti dalla scelta incomprensibile del sindaco di Senigallia di rifiutare al Pd il suolo per poter organizzare la nostra festa dell'Unità e anche una manifestazione sui temi importanti della prevenzione sui rischi idrogeologici".
"Voglio dare la piena solidarietà al Pd della regione Marche e al Pd di Senigallia, perché davvero questo è una incomprensibile censura in un momento in cui i cittadini hanno tutto il diritto, in una campagna elettorale, di ascoltare le idee delle forze politiche in campo", ha concluso Schlein, che nella sua tappa recanatese ha fatto visita anche alla cooperativa sociale "Terra e Vita".
La lista civica "Un’altra Treia", guidata dal candidato sindaco Piero Farabollini, professore di geologia all'università di Camerino, ha annunciato martedì sera nella frazione di Passo di Treia, a chiusura dell'incontro di presentazione del programma, la presenza a Treia del senatore Guido Castelli.
Castelli, dal 3 gennaio 2023 commissario straordinario di governo ai fini della ricostruzione nei territori dei comuni delle regioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dall’evento sismico del 24 agosto 2016 e del quale Farabollini è stato predecessore, terrà il suo intervento il 24 maggio alle 18:30 nell’aula multimediale nel capoluogo.
"Si tratta - come specifica il candidato sindaco Farabollini - di un segnale importante di vicinanza per tutto il nostro territorio anche relativamente al plafond da 400 milioni di euro, destinato per il Superbonus nel cratere sisma e alle modalità di monitoraggio della spesa. Nello spirito di ascolto di cui la nostra lista si fa portavoce, ci siamo subito attivati per invitare il senatore Castelli e per dare supporto alle tante professioniste e professionisti, cittadini e cittadine che lo avevano chiesto. Bisogno che ci siamo subito premurati di soddisfare".
"Un’altra Treia - ha continuato Farabollini - fonda la propria missione, il proprio modello di crescita e le proprie scelte strategiche sullo sviluppo sostenibile e sul rigoroso rispetto di principi, valori e comportamenti etici tra cui proprio, fin da subito, la partecipazione democratica".
La coalizione è composta, oltre che da Piero Farabollini, da Samuele Bartoloni, Edi Castellani, Sandro Luzi, Susanna Mattei, Giovanna Matteucci, Maria Elena Medei, Andrea Mozzoni, Michele Palazzesi, Aurora Pasqualini, Barbara Rossetti, Gabriele Soldini, Nicoletta Topa.
"È l'ennesima conferma della poca attenzione di questa amministrazione alle esigenze delle famiglie; ancora una volta chi sta attualmente guidando la città sceglie di demandare un servizio base per molti cittadini". È quanto dichiara il candidato sindaco di "Scegliamo Matelica", Marcello Catena nel commentare gli "aumenti considerevoli della quota di partecipazione" per l'organizzazione del centro estivo per i bambini della scuola dell’infanzia.
"Dopo i continui aumenti del costo della mensa scolastica, ora anche questo - dichiara Catena -. E l’amministrazione se ne lava le mani, di nuovo: dopo non aver organizzato il servizio come gli altri anni, ha preferito demandare tutto al Tennis Club senza un adeguamento del contributo, viste le maggiori spese che l’associazione dovrà sostenere per fornire un servizio appropriato. Prezzi aumentati anche per il campus estivo e perdita di un altro servizio comunale fondamentale per i cittadini".
"Basta con questo spettacolo indecoroso - chiosa il candidato sindaco -. A Matelica il tasso di natalità è in calo del 7% dal 2019 al 2024 e le famiglie non scelgono più di vivere qua. Se vogliamo invertire il trend davvero e non solo a parole bisogna che cambiamo le politiche ora".
L'assessorato alle politiche sociali e ai servizi educativi del comune di Civitanova Marche ha previsto per l'estate 2024, in favore di bambini e ragazzi disabili, l’assistenza presso centri estivi o, in alternativa, assistenza personalizzata a domicilio o presso altri luoghi di integrazione e socializzazione a scelta della famiglia.
Grazie ad un incremento del budget, quest’anno sarà attuato un ampliamento delle attività organizzate quanto a monte ore da assegnare, attività proposte e periodo di svolgimento delle stesse.
"Ringrazio il nostro sportello disabilità e gli uffici di entrambi i settori per il lavoro alacre di analisi, confronti con altre realtà istituzionali e con le famiglie, che ha permesso di mettere a fuoco punti di forza e di debolezza di ogni intervento - dichiara l'assessore di pertinenza Barbara Capponi -. Abbiamo incontrato i genitori, valutato soluzioni e implementato il budget per gli interventi, rendendo possibile la partecipazione potenzialmente più a lungo".
"Aumenta dunque il tetto delle ore massime per i centri estivi e l'offerta estiva si amplia, offrendo una alternativa al mare e inserendo la possibilità di scegliere alcune settimane in campagna - aggiunge Capponi -. Inoltre, I bandi escono prima dello scorso anno, in modo da poter sostenere le famiglie in anticipo, e resta aperta la possibilità di presentare entrambe le domande per scegliere poi, ad assegnazione definitiva, una delle due soluzioni, quella che la famiglia ritiene più vicina alle proprie esigenze".
Le famiglie potranno scegliere di ricevere assistenza presso i centri estivi, con assistenza personale a bambini e ragazzi disabili dai 5 ai 21 anni in possesso di certificazione ai sensi della L.104/92, per un monte ore massimo di 60 ore di assistenza, con spesa a completo carico comunale.
Queste le attività: centro estivo “Sulla cresta dell’onda 2024” (dai 5 ai 21 anni) gestito dalla coop. soc. Il Faro, per il periodo dal 10 giugno al 2 agosto 2024. È possibile scegliere la partecipazione ad attività laboratoriali presso il centro di aggregazione Kalimera.
Quest'anno l'offerta estiva è stata ampliata con la possibilità di scegliere di frequentare anche il centro estivo "Estate in natura" (dai 5 ai 13 anni) organizzato dall’associazione sportiva Cavalli delle Fonti SSD; le attività si svolgeranno nelle settimane dal 10 al 14 giugno, dal 15 al 19 luglio e dal 22 al 26 luglio. Il monte ore massimo è di 60 e potrà essere ripartito tra le due attività sopra indicate.
Le domande dovranno pervenire entro e non oltre le ore 13:00 del giorno 03.06.2024. Per informazioni e modulistica: sito comunale sezione “bandi e concorsi” - "bandi di benefici economici”. Referente comunale: Assistente sociale Giorgetti Serena, 0733/822235 - mail: serena.giorgetti@comune.civitanova.mc.it
Per quanto riguarda l’assistenza personalizzata a domicilio o presso altri luoghi di integrazione e socializzazione a scelta della famiglia, su richiesta delle famiglie saranno assegnate dal Servizio Sef ore di assistenza personalizzata in favore di minori e ragazzi disabili fruitori dell’assistenza scolastica nell'anno scolastico 2023/2024 da utilizzare a domicilio o a sostegno di attività di integrazione e socializzazione liberamente scelte dalle famiglie per il periodo compreso tra la fine della scuola e l’inizio del nuovo anno scolastico 2024/2025, mediante personale educativo messo a disposizione tramite Il Faro.
Il monte ore assegnato in ogni caso non sarà superiore a 70 ore per l’intero periodo di riferimento. Le domande dovranno pervenire entro e non oltre le ore 13:00 del giorno 03.06.2024. Per informazioni e modulistica: sito comunale sezione “bandi e concorsi” – “bandi di benefici economici”.
L’assegnazione delle ore di assistenza per la partecipazione ai centri estivi è incompatibile con l’assegnazione delle ore personalizzate di assistenza erogate da parte del Servizio Sef: le famiglie potranno presentare entrambe le domande e poi scegliere successivamente a quale bando partecipare.
Ulteriori informazioni e chiarimenti sul presente intervento, potranno essere richiesti telefonicamente al sig. Pedro L. Tartufoli (tel. 0733822241 – e-mail: pedro.tartufoli@comune.civitanova.mc.it), dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:30 alle ore 13:00.
Fra i tanti comuni che il prossimo 8 e 9 giugno saranno chiamati ad eleggere il proprio sindaco c’è anche il più piccolo delle Marche: Monte Cavallo. A cinque anni di distanza andrà di nuovo in scena la sfida fra il sindaco uscente Pietro Cecoli e l’attuale capogruppo di minoranza Francesca Germoni. Quest’ultima ha presentato il proprio programma elettorale e i candidati della lista civica “Cambiamento per Monte Cavallo”.
Imprenditrice 52enne laureata in scienze gastronomiche, accanto a sé Francesca Germoni avrà otto individui altrettanto determinati a portare avanti la missione di cambiamento per Monte Cavallo: Francesco Capeccia, Franco Carradori, Giacomo Lini, Giuseppina Lotti, Rebecca Luisini, Stefania Marini, Giuliana Santucci, Gian Mario Scolamiero, Claudio Vitali.
Germoni e la sua squadra si prefiggono l'arduo compito di risollevare Monte Cavallo dai danni causati dal sisma del 2016, coinvolgendo attivamente tutti i membri della comunità, in particolare i giovani e le istituzioni locali. “Il nostro programma mira al cambiamento”. Si legge sulla scheda di presentazione della lista. “Sono trascorsi quasi otto anni dagli eventi sismici che hanno devastato il centro Italia, compreso l’entroterra maceratese, quasi nulla è stato ricostruito, a Monte Cavallo tutto sembra ancora fermo al mese di ottobre del 2016. Per questo risollevare il nostro amato paese sarà il compito che ci siamo prefissati, sarà arduo, ma ci riusciremo grazie al fondamentale coinvolgimento pieno, responsabile e trasparente di tutti, soprattutto dei giovani e di tutte le istituzioni”.
"Siamo pronti a trasformare il paese e portarlo verso un futuro di crescita e prosperità". Fra i principali punti chiave vi sono la volontà di consolidare i rapporti con tutti i comuni appartenenti all’Unione Montana Marca di Camerino e all’Ente Parco dei Sibillini, il recupero e la valorizzazione di beni ambientali, storici e culturali come la chiesa di San Nicolò e la chiesetta della Romita, la ricostituzione e il consolidamento della Protezione Civile di Monte Cavallo e diverse iniziative in ambito di politiche sociali, come l’individuazione di un luogo da adibire a centro polivalente ludico-ricreativo per l’aggregazione di giovani ed anziani e l’attivazione di un “servizio a chiamata” di navetta rivolto ad anziani e disabili per l’accompagnamento nei paesi limitrofi per spese varie, farmacia e medico.
Questa mattina presso l'azienda agricola Costa a Macerata, si è tenuto l’evento di presentazione del candidato di Fratelli d’Italia, Francesco Carducci, per le Elezioni Europee dell’8 e 9 giugno. L’incontro, organizzato e coordinato da Olivier Ramasso, ha rappresentato un momento importante di confronto per tutta la circoscrizione del Centro Italia (Lazio, Toscana, Umbria e Marche), dove i cittadini avranno l’opportunità di eleggere i propri rappresentanti al Parlamento Europeo.
Tra i presenti, Andrea Pettinari, presidente di Confagricoltura Macerata, Alessandro Alessandrini, direttore regionale di Confagricoltura Marche, l’agronomo ed ex assessore alla Provincia di Macerata, Gino Pasquali, e i rappresentanti di due associazioni di cacciatori.
Francesco Carducci, esponente di Fratelli d’Italia, si presenta come una figura di spicco all’interno del partito. La sua candidatura mira a portare avanti una visione europeista che valorizzi l’identità delle Nazioni, passando da un concetto di Unione Europea a quello di una Confederazione Europea di Stati Sovrani cooperanti su macro questioni. Nel suo programma affronta tematiche come il piano di investimenti pubblici per la crescita in chiave anti austerità, la difesa del Made in Italy, una politica industriale comune nel settore della Difesa, la semplificazione burocratica a livello europeo. Inoltre sono state toccate tematiche come il ruolo dell’Unione Europea e dell’Italia nel contesto internazionale.
Il candidato alle Europee ha inaugurato il suo discorso delineando un suo profilo politico e professionale: “Sono figlio di diplomatici, ho sempre girato il mondo fin da piccolo poi dai 18 anni mi sono stabilito a Roma. Nella mia vita ho fatto politica a fasi alterne; ho ricoperto il ruolo di Segretario Particolare e Capo della Segreteria del Ministero degli Affari Esteri con l’on. Colombo nel 1992, successivamente sono stato Assessore al Turismo e Grandi Eventi e Rapporti Internazionali al Comune di Roma, ho fatto il Consigliere Regionale del Lazio e Capogruppo dell’UDC dal 2010 al 2013. Pensavo di aver smesso con l’attività politica perché sono un imprenditore nel campo della cultura e, invece, così non è stato”.
Carducci è poi entrato nel vivo della questione europea, avanzando una critica sull’attuale politica dell’austerity verso i Paesi più indebitati: “La posizione dell’Unione Europea, guidata dalla Von Der Leyen, sulle politiche economiche è stata finora quella di una sostanziale austerità nei confronti dei Paesi con forte debito sovrano come Spagna, Grecia; un'unica linea attuata allo scopo di sanare i bilanci pubblici per poi ripartire su un progetto di sviluppo. Tuttavia, questa politica ha avuto un effetto contrario: l’Europa tecnicamente è entrata in recessione".
"Per fortuna, l’Europa dell’ultima fase, soprattutto dopo il Covid, ha messo in campo delle risorse per lo sviluppo che ammontano a 800 miliardi di cui quasi 240 miliardi sono andati all’Italia. Forse questa è una delle ragioni per le quali noi oggi abbiamo un tasso di crescita dell’1%, che sembra qualcosa di miracoloso, mentre la Germania sta di fatto in recessione”.
Dai confini europei è poi passato a un confronto con la politica degli Stati Uniti: “Joe Biden a fine marzo ha presentato al Congresso un progetto di investimenti di duemila miliardi di dollari che riguardano per metà la transizione energetica, quindi risorse per le imprese al fine di attuare questa transizione e l’altra metà per la rilocalizzazione di tutta una serie di imprese che erano andate a produrre nel sud-est asiatico e che con il blocco del commercio internazionale hanno visto un periodo di crisi per quanto concerne l’approvvigionamento di tante materie prime che erano funzionali allo sviluppo”.
Carducci ha ulteriormente scandagliato il tema della politica europea, mettendo in luce un possibile modello di cooperazione e investimento che include sia i titoli di Stato sia i capitali privati: “Si parla di New Deal, di Transizione e poi non vengono stanziati fondi per realizzare tutto ciò. Come si può immaginare che avvenga una trasformazione senza una politica di investimenti? Come ha evidenziato Draghi nella sua relazione di qualche mese fa, occorre mettere in campo una politica, un mercato di capitali con chi vuole partecipare, non necessariamente tutti e 27 gli Stati membri, altrimenti dovremmo passare attraverso un cambio della Costituzione che non si fa in poco tempo. Perché si crei una politica di crescita e sviluppo è necessario anche un impiego di capitali privati, non solo Eurobond; altrimenti siamo fuori dalla competizione internazionale. Solo con lo sviluppo si aumenta l’occupazione, si può pensare di pagare gli oneri del nostro debito”.
Il candidato, nel corso della presentazione del suo programma politico, si è infine soffermato sulle sfide legate alla riforma dell’architettura istituzionale e della funzionalità degli organismi europei:
“Questa Europa sta a un bivio: occore una capacità di riformarsi a partire dal metodo con il quale il Consiglio d’Europa delibera: oggi si delibera all’unanimità. Nel 1957 erano sei i partner che fondavano un mercato comune e avevano una loro logica di esistenza e operato; oggi con 27 Stati, significa che si ingessa un intero Consiglio e quindi non si ha l’elasticità e la velocità di rispondere alle sfide e alle esigenze del tempo presente”.
Una tematica di urgente e stringente attualità, che ha innescato un prolifico e approfondito confronto tra i presenti, è stata quella dell’Agricoltura; attività quest’ultima che costituisce il 38-40% del bilancio europeo e che, negli anni, è scesa da una percentuale che un tempo superava persino il 50%.
A intervenire in merito all'argomento, è stato Andrea Pettinari che non ha risparmiato un’accurata e diretta critica verso una certa noncuranza da parte dell’attuale governo nei confronti delle istanze avanzate da Confagricoltura:
“Per parlarci molto chiaro il nostro mondo politico fa riferimento all’ala del centro- destra; tuttavia, l’attuale governo sia a livello locale, sia a livello nazionale, a parte i proclami, la comunicazione che sa fare molto bene, fondamentalmente non ha raccolto e portato avanti le nostre problematiche, creando delusione e difficoltà in un momento come questo dove occorre veramente un supporto per il tipo di politica che portiamo avanti noi: quella che si fa portatrice delle esigenze e problematiche delle aziende agricole, della vera agricoltura che non è solo quella delle ‘tipicità’”.
Una critica che è andata ad analizzare gli effetti collaterali di una politica agricola comunitaria che ha creato problematiche dal punto di vista della produzione: “Ci avete messo in difficoltà per coltivare il grano, il girasole, la colza; non c’è stato un vero ascolto e dopo due anni ci siamo trovati dei trattoristi, che sono anche imprenditori, i quali hanno dedicato parecchio tempo e soldi alle manifestazioni perché veramente arrabbiati, a tal punto che, spesso e volentieri, non sono riusciti a comunicare al meglio le loro proteste. Per tale motivo, questo grande movimento oggi ha perso un po’ quella verve che riprendiamo noi di Confagricoltura”.
“Sono problematiche serie- continua Pettinari: noi veniamo da due anni in cui fare il bilancio di un’azienda agricola è veramente complicatissimo. Siamo passati dal prezzo del girasole di 72 euro di due anni fa agli attuali 35 euro, il grano da 50 euro è passato ai 30 euro. Inoltre, bisogna tener conto che può avvenire la situazione in cui per una o due stagioni la condizione meteorologica sia causa di produzioni quantitativamente e qualitativamente scarse e così le aziende vanno in difficoltà. Abbiamo seguito le linee guida per gli investimenti come PNRR, 4.0, PSR, 5.0 ma non sono sufficienti. Noi a livello locale siamo pronti a sostenere la candidatura di Francesco Carducci nella speranza che possa farsi effettivo portavoce di queste istanze perché ormai tutto si gioca sul tavolo europeo”.
"Non è posto in discussione l’impiego del contributo di 3 milioni di euro per la realizzazione di una Rsa ad Appignano". Lo assicura l'assessore regionale alla sanità, Filippo Saltamartini. Nella casa di riposo di Appignano, gestita dall'Inrca, sono attualmente assistiti sette ospiti, nessuno dei quali, a seguito di valutazione multidimensionale, "è risultato essere in possesso dei requisiti per essere ospitato in una casa di riposo, in considerazione del grado di non autosufficienza registrato", sottolinea Saltamartini.
"Per tale ragione l'Inrca, dopo aver incontrato la Fondazione Falconi e il comune di Appignano, ha espresso la necessità per il servizio sanitario regionale che la struttura torni a garantire i servizi propri dell'ente che si configura come istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, ossia quelli riabilitativi, vista la carenza di posti letto nelle strutture riabilitative", prosegue l'assessore.
"Da evidenziare, inoltre, che i suddetti pazienti hanno bisogni sanitari che proprio per il grado di non autosufficienza riscontrato non possono essere garantiti all'interno della struttura dove sono attualmente collocati - puntualizza ancora Saltamartini -. Pertanto la necessità di procedere ad una collocazione in strutture più idonee alla loro condizione di salute, rientra proprio nella necessità di garantire a queste persone l'assistenza di cui hanno bisogno".
"La necessità di restituire una struttura riabilitativa al territorio di Appignano scaturisce dalla necessità di sopperire ad una carenza che si è venuta a creare nel 2010, quando venne tolto il servizio, che oggi l'assessorato regionale alla sanità è nelle condizioni di restituire a questo territorio e ai suoi cittadini", ribadisce Saltamartini.
"Sovranità, no guerra. Due semplici concetti che permettono una vera democrazia, quella che consente agli esseri umani, come agli Stati, di non avere padroni, di essere davvero liberi. Di non svendere ai mercati il diritto alla salute, di non affossare la piccola impresa che vive del proprio lavoro a vantaggio della speculazione del grande capitale, di non mettere a repentaglio la convivenza pacifica tra i popoli e l’esistenza dei medesimi per l’espansionismo di un’alleanza militare al servizio di un gigante a stelle e strisce che sta trascinando l'Occidente europeo verso una guerra mondiale".
Lo ha affermato Marco Rizzo, coordinatore di Democrazia Sovrana e Popolare e capolista della formazione sovranista nella circoscrizione del Centro Italia. Sarà nelle Marche per presentare le candidate del territorio regionale, la civitanovese, leader marchigiana, Marianella Fioravanti e la matelicese Beatrice Spitoni. La visita di Rizzo, coinvolgerà, tra le prime tappe, Fano, (venerdì 24 maggio, Piazza XX settembre, dalle 18) e Matelica (Piazzale dei Gerani Spazio immagine, dalle 11:30).
Con il popolare leader nazionale, saranno presenti le candidate marchigiane della 'formazione antisistema', che, sostiene Marco Rizzo, " intende contrastare la casta burocratica europea serva delle multinazionali che delocalizzano e licenziano" e che "ha promosso e firmato, unica tra le forze politiche presenti in questa competizione elettorale, il Referendum Ripudia la Guerra, contro l'invio di armi. Noi - conclude - siamo concreti e preoccupati dell'avvento di una guerra nucleare, il sistema si preoccupa del confronto televisivo tra due esponenti politiche che, sulla guerra e sull'Ue, la pensano esattamente alla stessa maniera".
La lista civica "Unione Democratica", unica a candidarsi per il rinnovo del Consiglio e del sindaco del comune di Serravalle di Chienti, si prepara alla campagna elettorale. Rinaldo Rocchi, candidato a primo cittadino e già sindaco negli anni 2000, annuncia: "Tra pochi giorni presenteremo la nuova lista a tutti i cittadini del comune di Serravalle di Chienti. Ci troviamo nella circostanza anomala, e spiacevole, di essere i soli a correre per queste elezioni amministrative e per il rinnovo del sindaco e del Consiglio comunale. Questo vuol dire che dobbiamo tutti darci da fare per andare a votare".
Non raggiungendo la soglia del 40% dei votanti, il rischio è che Serravalle di Chienti venga commissariato, e quindi governato da un prefetto del Ministero dell’interno. "Il nostro Comune rischierebbe di finire abbandonato definitivamente - avverte la lista Unione democratica -. Ecco perché, in queste elezioni più che mai, siamo chiamati al voto. E poi, una volta insediata la nuova amministrazione, tutti noi cittadini del comune di Serravalle di Chienti dobbiamo dire la nostra, farci ascoltare e suggerire insieme una direzione efficace per il territorio".
Diversi gli incontri in programma per parlare con i cittadini. "Questi incontri non sono pensati come comizi elettorali, che non sono nelle mie abitudini - continua Rocchi -. Piuttosto, vogliono essere una chiacchierata tra amici, un'occasione per confrontarci sui problemi e le necessità della nostra comunità e trovare insieme le soluzioni. Sarebbe stato di certo più semplice e di impatto immediato, ma altrettanto falso e ipocrita, fare facili promesse basate sul malcontento comune. Ma la realizzazione pratica si potrebbe rivelare in seguito problematica. E nessuno a Serravalle di Chienti ha più voglia che le cose vengano lasciate a metà".
Gli appuntamenti sono il 23 maggio a Cesi alle 21:30 presso l’edificio della comunanza, il 27 maggio alle 21:30 a Serravalle presso la sala TapioKa e il 31 maggio alle 21:20 a Dignano presso il circolo. "Con immenso piacere e un pizzico di orgoglio, presenterò i componenti della nostra lista, - racconta Rocchi - uniti da una grande voglia di fare, stima reciproca oltre che da specifiche competenze inerenti ai vari settori dell’amministrazione. Una lista costituita in parte da giovani, adatti a traghettarci verso un doveroso ricambio generazionale".
Nella lista civica Unione Democratica il candidato alla carica di sindaco è appunto Rocchi, i candidati consiglieri Claudia Cappelletti, ingegnere elettronico; Cristina Di Camillo, guida turistica, operatrice museale; Cinzia Gagliardi, laureata in psicologia clinica; Mario Pio Maggi dipendente comunale Ar; Luigi Mascioli, dipendente azienda casearia; Alessandro Palombo, architetto; Natale Pizzi, dipendente azienda casearia Ar; Valentina Serafino, dipendente Cooss Marche; Mario Simoni, dipendente Banca d’Italia Ar; Carlo Sisti, istruttore tecnico Erdis Regione Marche Ar.
"Sui fondi pubblici l'impegno è per la ricerca costante che c'è da fare su quelli messi a disposizione dagli innumerevoli bandi regionali, nazionali ed europei. Poi c’è il contatto diretto fra 'cittadino e amministrazione'. In ultimo, ma forse ancor più rilevante è l'informazione sanitaria con l'organizzazione di incontri o convegni sanitari che coinvolgano la popolazione, medici di territorio e non, per affrontare le varie tematiche sulla salute e prevenzione", conclude Rinaldo Rocchi.
"Come si intende recuperare gli oltre 440.000 euro di debiti prodotti in questi due anni, tra l’altro con un bilancio preventivo anche in perdita, e con la protesta in atto dei lavoratori dell'Arena Sferisterio per l’adeguamento delle retribuzioni?". È quanto si chiede la consigliera del gruppo misto di Macerata Sabrina De Padova nel presentare una sua interrogazione sui bilanci in rosso dell'Arena Sferisterio.
"Si è manifestata in questi anni una mancata disponibilità nell'evidenziare una trasparenza sui soldi sperperati nonostante le continue richieste ufficiali, di condivisione delle iniziative proposte, come risulta dalle riunioni della Commissione Cultura. Non sono mai state prese in considerazione le innumerevoli iniziative proposte dai consiglieri comunali", denuncia De Padova.
La consigliera chiede nell'interrogazione "la possibilità di decurtare, dalle disponibilità messe a disposizione per gli assessori, i finanziamenti all’assessorato di riferimento" o, alternativa, "in quale modo si intenda recuperare l’eccessiva somma di debito protratto in questi anni e da dove si pensa di poter attingere la somma che servirebbe per la stagione lirica di quest’anno".
"Chi fa politica non si dovrebbe sentire autorizzato a sperperare i soldi pubblici senza mostrare trasparenza, senza dare conto ai cittadini e senza umilmente scusarsi con gli stessi per gli errori commessi", conclude De Padova.
Presentata sabato sera al cospetto di numerosi iscritti e simpatizzanti, la lista dei 16 candidati della Lega al Consiglio comunale di Recanati, a sostegno di Emanuele Pepa, candidato sindaco. Al bar Pizzeria Zandri, alla presenza di Anna Menghi, consigliere regionale e candidata alle Europee, di Giorgio Pollastrelli, vicepresidente provinciale Lega, e di Emanuele Pepa, si è ufficialmente presentata la squadra di donne e uomini del Carroccio
"Una città che può essere resa più sicura, alla quale garantire una più accurata manutenzione ordinaria delle strade, passando per il decoro urbano, sino ad arrivare alla realizzazione del progetto "Family Point", fortemente voluto dal candidato Appolloni come luogo di ascolto delle problematiche relative alle dipendenze. Anna Menghi ha ricordato la sua adesione alla Lega fin dai primi tempi di Salvini e la volontà di “rappresentare questo territorio nei contesti europei, dove si prendono le decisioni che contano oggi”. “Più Recanati partecipata, e meno logiche di palazzo e interessi personali, per il bene della città”, commenta la candidata Pieroni.
Infine tutti hanno ringraziato il consigliere uscente e segretario cittadini Benito Mariani che ha guidato l'opposizione in questi 5 anni. Tra loro ben 11 i neocandidati, ben motivati e determinati, "consapevoli di far parte di una squadra che esprime a tutti i livelli degli ottimi amministratori che faranno la differenza", hanno affermato.
Ecco tutte le donne e gli uomini candidati della Lega Recanati, che guardano all'interesse generale dei cittadini per una Recanati che può "cambiare prospettiva" in meglio sotto ogni punto di vista. Il capolista è Benito Mariani, assicuratore, segretario cittadino e attuale consigliere comunale della Lega Salvini Recanati. In lista con lui Appolloni Sergio, agente di commercio in pensione; Cangenua Massimiliamo, agente da assicurazione e regista teatrale, laureando in medicina; Guzzini Stefano, imprenditore agricolo; Masella Roberto, dipendente industria e segretario provinciale del sindacato Ugl Chimici per Macerata e Fermo; Miccini Massimo, farmacista; Oltratini Pasquale, operaio specializzato; Ottaviani Monica, assicuratrice; Palazzini Patrizia Iginia, studentessa universitaria in Economia e Management; Passamonti Patrizia, operatrice socio sanitaria e animatrice sociale; Pensato Salvatore, operaio specializzato; Piccioni Maria Oriana, commercialista, Revisore contabile e Revisore Enti Locali; Pieroni Paola, giornalista e assistente sociale; Romoli Marialuisa, imprenditrice artigiana; Tomassetti Gabriele, perito tecnico industriale e Zandri Andrea, agente di polizia locale.
Importante appuntamento pre-elettorale per Noi Moderati. In vista delle prossime elezioni europee, in programma nelle giornate dell’8 e 9 giugno, i due candidati del partito di Maurizio Lupi, nel collegio Italia centrale (Lazio, Marche, Toscana e Umbria), faranno visita nel capoluogo di provincia.
Giorgio Silli, sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e Chiara Fazio, Vicepresidente Nazionale del partito, saranno sabato 25 maggio alle ore 17 a Macerata, presso la Gran Sala Cesanelli allo Sferisterio. Un incontro in cui si sottolineerà l'importanza del diritto al voto e del voto alle europee necessario per avvicinare il più possibile le piccole comunità all’Europa.
Si parlerà di Europa come opportunità per tutti e di ciò che, secondo il partito in lista insieme a Forza Italia, va riformato per vincere le tante sfide dell’oggi: dalle guerre alla crisi demografica da aggredire con le politiche della natalità, dalla transizione green alla tecnologica.
All’incontro saranno presenti l’onorevole Pino Bicchielli, vicepresidente del gruppo Noi Moderati alla Camera dei Deputati e membro della commissione parlamentare e d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle inchieste criminali, anche straniere, e Paolo Perini, il coordinatore provinciale della provincia di Macerata.
L’ingresso è libero e gratuito.
"Insieme Per Sarnano nasce come progetto civico ed è una lista civica di servizio per Sarnano, non a servizio dei partiti: le diverse esperienze (anche politiche) di chi la compone sono il vero valore aggiunto ed intorno a questo valore si stanno raccogliendo sempre maggiori consensi, provenienti da ogni parte politica e realtà sociale". Così il candidato sindaco di Sarnano Giacomo Piergentili replica all'annuncio del sostegno che il centrodestra ha assicurato alla lista "Cambiamo Sarnano" di Fabio Fantegrossi.
"Nella realtà si tratta unicamente di un maldestro tentativo di screditare la mia figura distorcendo completamente lo svolgersi dei fatti - accusa Piergentili -. Si vorrebbe infatti addebitarmi il mancato approdo ad una lista unitaria, quando invece è sotto gli occhi di tutti che quel percorso si è interrotto esclusivamente per la ricomparsa sulla scena politica locale di qualche personaggio di un passato che rappresenta una delle fasi storiche peggiori della vita amministrativa di Sarnano".
"Il continuo richiamo all'appoggio dei partiti di centro destra è un altro evidente segnale di debolezza di Fantegrossi e della sua lista . prosegue Piergentili -: quando si è in difficoltà si cerca di appellarsi alle "bandiere" di partito. Ma bisognerà anche intendersi su quale centro destra appoggi veramente Fantegrossi. Anche nel 2014 l'allora lista del candidato sindaco Federico Marconi sbandierò ai quattro venti l'appoggio di tutto il centro destra compatto, salvo poi raccogliere un misero 17,14% dei consensi (357 voti), terza lista classificata su tre presenti alla competizione elettorale".
"Questo perché, nelle elezioni comunali, le bandiere di partito non contano se sono vuoti contenitori: contano invece le idee, i valori e la credibilità del progetto e delle persone che lo interpretano. E questo percorso di continua crescita di 'Insieme Per Sarnano' avviene all'insegna della massima trasparenza, elemento invece presente solo a parole nella compagine di Fantegrossi, che in realtà ne difetta completamente", attacca ancora il candidato sindaco.
"Forse non si vuole far sapere che i tre 'anonimi' coordinatori che compongono la famosa "cabina di regia" che ha indicato Fantegrossi come candidato sindaco e che ha deciso chi avesse o meno titolo e dignità di sedersi al loro tavolo sono Federico Marconi (Forza Italia), Gianni Antonelli (Fratelli d'Italia) e Romeo Moriconi (Lega)? Forse non si vuole far sapere che, dalle parti di Fantegrossi, chi decide veramente lo fa senza metterci la faccia, all'interno di segrete stanze ed in barba ai cittadini sarnanesi? Se questo è 'Cambiamo Sarnano', forse hanno dimenticato un inciso: 'Cambiamo Sarnano... come?", si chiede in conclusione Piergentili.
Lunedì 20 maggio Matteo Renzi sarà a Loreto, per l’evento 'Europa tra radici e futuro'. L’ex presidente del consiglio, candidato nella lista Stati Uniti d’Europa, inizierà con una visita alla Basilica della Santa Casa prevista per le 15:30.
La giornata poi proseguirà con un incontro con i sostenitori e la stampa alle ore 16, presso Villa Battibecco, in via Costantina 187. "Per costruire gli Stati Uniti d’Europa non possiamo limitarci a un elenco di riforme: l’unione politica nasce anche da una consapevolezza dell’identità culturale europea. Le radici greco-romane, cristiano-giudaiche, il rinascimento e l’Umanesimo sono la base su cui costruire l’Europa del futuro. È solo nella consapevolezza della propria identità che ci si può aprire al confronto con altre culture e all’arricchimento reciproco. È un errore temere di definirci per quello che siamo dal punto di vista oggettivo della cultura continentale, non certo dal punto di vista soggettivo del culto individuale", sottolinea Renzi.
“Il percorso del centrodestra è stato chiaro fin dall'inizio, senza personalismi e senza preclusioni: puntare a un forte rinnovamento, per il quale, eravamo e siamo fermamente convinti, occorra coinvolgere le migliori risorse e puntare su qualità e competenze, individuando, unanimemente, in Fabio Fantegrossi il candidato ottimale per guidare questa nuova fase. Così, in una nota, i coordinatori del centrodestra sarnanese fanno chiarezza riguardo la collocazione della compagine alle prossime elezioni comunali di giugno.
“Ci avviciniamo ad una tornata elettorale, che può e deve aprire, una nuova fase per Sarnano, con nuovi protagonisti e rinnovato entusiasmo”, spiegano . Per certo non si poteva restare ancorati a figure che antepongono la propria smania di protagonismo alla necessità di prodigarsi, tutti insieme, per far uscire la nostra Sarnano da una situazione in cui, inspiegabilmente, si è venuta a trovare e che è sotto gli occhi di tutti”
“Dopo lunghi anni, in cui il dibattito politico è stato accantonato (complici anche le tante calamità che si sono, purtroppo, succedute), in cui, una maggioranza di governo, che si professava di una certa area politica, ha preferito andare avanti ‘a testa bassa’, arroccandosi nel palazzo e perdendo di vista, prima di tutto, il contatto con i cittadini, evitando così il confronto con la politica, ma soprattutto, non riuscendo minimamente a percepire la direzione in cui si stava procedendo, le forze politiche di centrodestra si sono assunte la responsabilità di provare a costruire un percorso condiviso e più ampio possibile, con il solo scopo di coinvolgere ogni risorsa utile per far ripartire Sarnano”.
“Tale percorso condiviso, era stato, giustamente, intrapreso con il necessario coinvolgimento delle rappresentanze politiche di minoranza, ma Giacomino Piergentili, al momento delle scelte, ha preferito addirittura spaccare la sua stessa compagine di minoranza, pur di soddisfare la sua morbosa voglia di visibilità, ponendo in essere un chiaro sabotaggio politico del tavolo di confronto, al solo fine di potersi ripresentare, per la settima volta consecutiva, di fronte all'elettorato sarnanese”.
“Il percorso attuato da Giacomino Piergentili è oggi molto chiaro – proseguono nella nota - ha retto il gioco sino ad un certo punto, col solo scopo di sabotare, in extremis, il possibile accordo, di ampio respiro, al solo fine di poter rilanciare le sue aspirazioni da sindaco”.
“Di tutto ci si poteva aspettare, viste anche le sue variegate e passate perfomance, ma mai che giungesse al punto di stringere accordo con la fallimentare maggioranza uscente. Questo è di fatto ciò che è avvenuto. Il tutto, a carte scoperte, è oramai divenuto chiaro a tutti e certificato dai nomi presenti sulla sua lista”.
“Già da qualche mese, si presagiva comunque un chiaro cambio di rotta del Piergentili, alla luce dell’evidente ‘occulto patto di non belligeranza’ e dei tanti ammiccamenti che hanno caratterizzato gli ultimi consigli comunali, in cui il suddetto si è addirittura schierato dalla parte della maggioranza, ponendosi in contrasto con il proprio gruppo di minoranza, che lo ha supportato per cinque anni”.
“In perfetta linea con la propria diabolica strategia il passo successivo era quello di tentare di screditare il candidato sindaco Fabio Fantegrossi, accusandolo di tradimento”. Ma se in un gruppo di quattro consiglieri, tre rimangono uniti ed uno solo lascia per andare a cercare altri lidi, chi è il traditore?" – domandano i coordinatori - .
"Ora tutto torna, ma, sinceramente, resta difficile comprendere, come oggi, il Piergentili e gli amministratori uscenti, che hanno ufficialmente abbandonato la barca alla deriva, ma di certo non hanno ‘mollato la presa’ possano andare in giro a braccetto a chiedere voti, dopo lunghi anni di reciproci insulti, accuse, denunce e siparietti, che hanno stucchevolmente occupato Consigli Comunali, stampa e social".
“Come verranno giustificate agli elettori le tante accuse di danni e catastrofismo, che oggi, si trasformano ‘magicamente’ in lodi ed apprezzamenti per l'operato svolto dall’amministrazione uscente. tutto questo può avere una minima credibilità agli occhi dei sarnanesi?”.
“È già chiara la strategia: guardarsi bene dal parlare del presente o del passato prossimo, cercare solo di creare confusione negli elettori rievocando ad artem il passato remoto pur di distogliere, l'attenzione dei cittadini dai reali e immani problemi odierni, evitando in tutti i modi che il confronto vada su questi temi”.
“Sarebbe questo il percorso nuovo, cristallino e costruttivo per rilanciare il futuro di Sarnano che si prefigge la lista di Giacomino Piergentili? Ci auguriamo che i sarnanesi sappiano aprire gli occhi durante questo mese di campagna elettorale, e respingere al mittente le tante bugie che hanno già iniziato a professare in lungo e in largo”.
Il Palazzo Comunale di Recanati, sede dell'attività amministrativa pubblica, è oggi anche Galleria d’Arte, per accogliere alcune opere donate da noti artisti locali e nazionali che per anni sono state conservate nel deposito del museo.
Si tratta di un piccolo tesoro riportato alla luce e posto alla fruizione del pubblico in un percorso di valorizzazione e conservazione di un patrimonio culturale finora invisibile. L’amministrazione comunale ha individuato il Municipio, luogo di cultura e di proprietà civica, quale sede rappresentativa per mettere a disposizione della cittadinanza le sensibilità espressive di artisti, la loro pluralità di linguaggi, stili e tecniche.
Pertanto è stato pubblicato un catalogo in 200 copie con le informazioni sulle opere, gli artisti e la descrizione del percorso espositivo. Il coordinamento curatoriale dell’allestimento e della pubblicazione è stato affidato alla giornalista d’arte e curatrice indipendente Nikla Cingolani in collaborazione con l’Ufficio Cultura e l’Ufficio Tecnico.
Nel catalogo sono contenute informazioni sulle opere, gli artisti e sul percorso espositivo già inclusivo del primo nucleo di quadri ottocenteschi con i ritratti in bianco e nero dei personaggi coetanei a Giacomo Leopardi e gli spazi dedicati alle donazioni di Cesare Peruzzi e Lorenzo Gigli. A questi nomi si aggiungono quelli di Biagio Biagetti, Arturo Politi, Igino Simboli, Attilio Frapiccini, Claudio Cintoli e molti altri.
Inoltre, il comune di Recanati quale capofila regionale del Welfare Culturale promuove e sostiene le arti come risorsa di benessere per la collettività. Per questo la presenza dell’arte nei luoghi di lavoro è considerata necessaria poiché contribuisce a rendere gli ambienti più accoglienti e stimolanti per coloro che quotidianamente vi svolgono le attività lavorative. L’esposizione, che si dipana tra le sale e gli uffici del Piano d’onore (secondo piano) e terzo piano dell’edificio, diventa un sollievo estetico prestigioso anche per i cittadini che hanno bisogno di accedere ai vari servizi e, inoltre, potrà essere ammirata da tutti coloro che dedicano una visita al Palazzo Comunale.
Il tour delle regioni di Cateno De Luca, leader di "Sud chiama Nord "e federatore della lista "Libertà", fa tappa nelle Marche. Primo appuntamento venerdì 17 maggio, alle 8:30, ad Osimo con un caffè a sorpresa. Alle 9:30 a Montecosaro incontro con la stampa e i sostenitori del progetto "Libertà" presso il bar Twist. Saranno presenti il candidato marchigiano alle elezione Europee Evelin Di Lupidio, il coordinatore regione Marche, Tonino Quattrini, il presidente nazionale del Fronte Verde, Vincenzo Galizia.
Arriva nelle Marche Arianna Meloni, segretaria politica di Fratelli d’Italia. La politica romana e sorella della premier Giorgia Meloni visiterà Recanati sabato 18 maggio, per partecipare ad un incontro con la cittadinanza e i candidati della lista Fratelli d'Italia alle comunali dell'8 e 9 giugno prossimi, a sostegno del candidato sindaco per il centrodestra Emanuele Pepa.
Durante l’incontro, che si svolgerà al Parco di Villa Colloredo Mels, saranno toccati i temi della filiera istituzionale e dei suoi effetti benefici sul territorio. Saranno presenti anche Francesco Filini, responsabile dipartimento programma FdI, Carlo Ciccioli, candidato alle Elezioni Europee, il candidato a sindaco di Recanti Emanuele Pepa e il coordinatore della sezione recanatese del partito Ettore Pelati.
"Siamo felici di avere con noi un'importante esponente di Fratelli d’Italia come Arianna Meloni, rappresentante di quella filiera istituzionale che porterà al territorio recanatese un notevole snellimento nel tessuto economico e burocratico. Potremo contare, infatti, su una visione politica comune dal governo nazionale a quello del territorio, passando per la giunta regionale anch'essa di centrodestra. Grazie ad essa, porteremo Recanati a Roma", ha dichiarato Pelati.
"La Regione Marche continua a fare tutto ciò che è in suo potere per risolvere il problema per eccellenza della sanità marchigiana, italiana in generale, causata da una grave miopia politica del Pd che ha mal governato l’Italia e le Marche per decenni. La politica della spending review e degli accorpamenti ha depauperato i territori di strutture e personale, in particolare il personale medico dovuto in larghissima parte alla mancata programmazione del numero chiuso per l'accesso alle Facoltà di Medicina e alle Scuole di Specializzazione". Questa la dichiarazione del capogruppo di Fratelli d'Italia al Consiglio regionale delle Marche, Simone Livi, a seguito del Bando di concorso approvato dalla Giunta regionale delle Marche.
"Tutto ciò ha determinato un imbuto che ha generato la carenza dei medici in Regione e, ovviamente, in Italia. Se manca il personale ne discende che anche si allunghino le liste d’attesa, soprattutto se si aggiunge lo stop all’erogazione di prestazioni per il biennio della pandemia da Coronavirus. E il Pd è tra i principali responsabili di questo stato dei fatti, se non l’unico. Detto ciò, noi del centrodestra che amiamo i fatti alle parole, stiamo cercando di porre rimedio a tutti i livelli", spiega Livi.
"A livello regionale, la Giunta guidata da Francesco Acquaroli, oltre ad altre innumerevoli iniziative intraprese in altri settori, ha stabilito - aggiunge il capogruppo Fdi - di finanziare un numero altissimo di 110 nuove borse di studio per i medici di Medicina generale, 42 nuove borse di studio per i medici specialisti, sia per il 2022 e il 2023. Un numero che non ha uguali nella storia delle Marche e di moltissime altre Regioni italiane".
"Ma non solo, si è deciso di proseguire e aumentare i numeri per il triennio 2024-2027: 156 borse di studio per la formazione di medici di Medicina generale, delle quali 65 saranno finanziate con risorse del Fondo sanitario nazionale destinato alla formazione specifica in medicina generali per un ammontare complessivo 2.454.905,7; 91 con ulteriori fondi regionali per complessivi 3.902.643,29. Formando medici di base in così alto numero si andrà incontro alle esigenze di sanità di prossimità di tutti i marchigiani, limitando anche l’afflusso incontrollato ai Pronto soccorso", conclude Livi.
“Secondo un sondaggio SWG sull'efficacia dell'operato dei presidenti di Regione nell'ultimo anno, il presidente Acquaroli è risultato quello che ha fatto peggio di tutti in Italia nel 2023. È quello che in Italia regredisce di più. Il suo operato è valutato sempre più come negativo dalla maggioranza dei marchigiani”. È il commento del Pd marchigiano riguardo alla rilevazione di Swg, effettuata su un campione di 11.589 maggiorenni residenti in Italia nel periodo 21 febbraio -26 aprile. Acquaroli con 36 punti risulta undicesimo in Italia, ma perde 4 punti rispetto allo scorso anno.
“Noi del Pd Marche – sottolinea la segretaria regionale Chantal Bomprezzi - lo diciamo da tempo che l'operato disastroso suo e della sua giunta è sotto gli occhi di tutti e ora lo confermano anche i dati. Impossibile nascondere quanto poco e quanto male ha fatto, anche i suoi elettori se ne sono accorti”.
La segretaria Pd ribadisce quindi l’importanza delle prossime elezioni: “Noi rappresentiamo l’alternativa. Le elezioni amministrative ed europee sono un’opportunità straordinaria per ripartire e per combattere il sovranismo della destra assieme a tutta la comunità democratica, a partire dalle Marche, ridotte a colonia del ‘modello Meloni’ che sta dimostrando tutti i suoi inganni e le sue debolezze. Con la nostra segretaria Elly Schlein e insieme a tutti i candidati alle europee stiamo cercando di riportare i temi cari ai marchigiani al centro della discussione. Su tutti il contrasto al lavoro precario e sottopagato e la sanità pubblica”.