Politica

Un incontro a Macerata per rievocare l'eredità di De Gasperi: ospiti Ciaffi e Delrio

Un incontro a Macerata per rievocare l'eredità di De Gasperi: ospiti Ciaffi e Delrio

Il 12 dicembre, il Circolo Aldo Moro di Macerata organizza un incontro per commemorare i 70 anni dalla morte di Alcide De Gasperi, una delle figure più importanti nella storia della Repubblica Italiana e dell’Europa. L’appuntamento si terrà alle ore 21 presso il Teatro Parrocchiale di Collevario (via Pavese 2), e vedrà la partecipazione di Adriano Ciaffi e Graziano Delrio, con i saluti introduttivi del segretario del Circolo, Angelo Sciapichetti. De Gasperi, leader cristiano-democratico e uomo di grande statura politica, ha rappresentato una figura centrale nel periodo della ricostruzione post-bellica. La sua visione politica si è distinta per una profonda lungimiranza, che ha guidato l’Italia dalla devastazione della Seconda Guerra Mondiale verso una nuova identità, solida e stabile, nel contesto internazionale. Il contributo di De Gasperi alla ricostruzione economica e politica dell’Italia non può essere sottovalutato. Uscito da una guerra devastante, l’Italia si trovava a ricostruire non solo le sue infrastrutture, ma anche una nuova identità nazionale. De Gasperi, con la sua leadership, seppe orientare il Paese verso una via di unificazione, senza mai cedere alla tentazione di escludere alcuna componente politica, anche quelle minoritarie. Nonostante la disponibilità di una maggioranza assoluta, il suo approccio fu sempre inclusivo: cercò una rappresentanza organica per tutti, a partire dalle forze politiche che segnarono il periodo della ricostruzione. Un esempio concreto di questa visione politica fu l’approvazione della Costituzione nel 1947, un testo votato quasi all’unanimità, al di là delle divisioni politiche. La Costituzione non solo ha garantito la stabilità interna, ma ha posto le basi per un’Italia proiettata verso il futuro, sostenendo le aspirazioni di un Paese moderno e democratico. Inoltre, questo stesso testo ha facilitato l’ingresso dell’Italia nel Patto Atlantico e, successivamente, nella Comunità Economica Europea, oggi Unione Europea, in linea con la visione europea di De Gasperi. Se la politica interna ha visto la costruzione di un’Italia solida e unitaria, è soprattutto nella politica estera che l’opera di De Gasperi si distingue come uno dei suoi maggiori successi. Con la sua lungimiranza, ha saputo ridare credibilità all’Italia nel contesto internazionale, posizionando il Paese saldamente tra le democrazie occidentali. Le scelte europeiste e atlantiche di De Gasperi, sebbene divisive all'epoca, si sono rivelate fondamentali per la storia italiana. Esse hanno assicurato all’Italia un ruolo di rilievo nel mondo, orientando il Paese verso i valori fondanti dell’Unione Europea e della Nato. De Gasperi comprese che per dare una nuova identità all’Italia, bisognava partire dai valori universali emersi dal processo di unificazione nazionale: la dignità della persona, la libertà, la pace, e il rispetto delle istituzioni. Questi valori, difesi durante la Seconda Guerra Mondiale dai Paesi democratici, erano anche i principi sui quali costruire il futuro dell’Italia, in sinergia con le nazioni che avevano difeso tali ideali. La sua intuizione politica ha reso possibile la rinascita di un’Italia credibile e partecipe di un nuovo progetto europeo e mondiale. Il lascito di Alcide De Gasperi è ancora vivo nel contesto attuale, e il suo esempio di unità, di mediazione, e di coraggio politico rappresenta un punto di riferimento per le sfide moderne. Il progetto europeo che De Gasperi ha contribuito a fondare è oggi uno degli elementi più importanti nella vita del continente, un simbolo di pace, cooperazione, e sviluppo condiviso. La sua opera rimane un pilastro per la comprensione di come l’Italia possa essere un attore centrale nella costruzione di un'Europa unita. Il Circolo Aldo Moro di Macerata, con questo incontro, ci invita a riflettere su un uomo che ha saputo unire la sua visione politica per ricostruire un’Italia solida, libera e democratica, facendo dell’Europa un progetto di pace e di speranza per le generazioni future.

10/12/2024 17:30
"La politica ha ancora un senso?" Un incontro pubblico a Montecosaro

"La politica ha ancora un senso?" Un incontro pubblico a Montecosaro

Il Laboratorio di Idee di Montecosaro ha indetto una pubblica assemblea sul tema “La politica ha ancora un senso?”, che si terrà giovedì 12 dicembre presso il centro sociale anziani “G. Cavalieri” in via Tiziano a Montecosaro Scalo. L'incontro, che avrà inizio alle ore 21:30, vuole essere un momento di riflessione e discussione sul futuro della politica e sul suo ruolo nella società contemporanea. "L'obiettivo del Laboratorio di Idee è quello di stimolare un dialogo tra le diverse generazioni, promuovendo il confronto e la consapevolezza su temi rilevanti come le sfide sociali, economiche e istituzionali", si legge in una nota del gruppo. "In un periodo in cui molte persone sembrano distaccarsi dalla politica, l'iniziativa mira a riscoprire il valore dell'impegno civico e a esplorare nuovi modi di fare politica che rispondano alle necessità della comunità" . Un'importante occasione di confronto sarà rappresentata dall'intervento di Reano Malaisi, ex sindaco di Montecosaro, che porterà la sua esperienza diretta e il suo punto di vista sul panorama politico locale e nazionale, offrendo spunti di riflessione su come le istituzioni possano rispondere alle esigenze della cittadinanza e affrontare le problematiche attuali. L'incontro è aperto a tutti i cittadini, che sono invitati a partecipare attivamente al dibattito. Il Laboratorio di Idee invita in particolare i giovani e le nuove generazioni "a contribuire con il proprio punto di vista, affinché la politica possa tornare ad essere un motore di cambiamento e partecipazione attiva". L'assemblea si preannuncia come un'importante occasione di dialogo e di costruzione di un pensiero comune, in un'epoca in cui il coinvolgimento dei cittadini appare più che mai necessario per affrontare le sfide future.

09/12/2024 17:31
Castelsantangelo, la controreplica di Falcucci: "Riccioni scarica le responsabilità sui suoi collaboratori"

Castelsantangelo, la controreplica di Falcucci: "Riccioni scarica le responsabilità sui suoi collaboratori"

Prosegue il botta e risposta tra l'attuale sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Alfredo Riccioni, e il capo gruppo di minoranza Mauro Falcucci, nonché ex sindaco che, riferendosi a Riccioni, dichiara: "Si chiama sindrome del deresponsabilizzato, che consiste nel riversare le colpe sugli altri, attribuire le responsabilità dei propri errori e delle proprie incapacità su chi ci sta vicino e collabora con noi. Il sindaco Alfredo Riccioni sembra proprio soffrire questo tipo di problema: non bastava dare addosso al responsabile dell'area tecnica, negandogli quanto evidentemente a lui spettante e contrapponendosi a lui nelle aule di giustizia, adesso è il turno della responsabile dell'area amministrativa. Sembra incredibile, ma davvero l'attuale sindaco è convinto che tutti i problemi del Comune siano responsabilità di qualcun altro, non si è nemmeno accorto di aver votato una delibera (Cfr. DGC n. 167 del 28/11/2024) che è una vera e propria dichiarazione di guerra ad uno dei suoi principali collaboratori, dimostrando di non sapere neanche cosa voglia dire fare opposizione a un decreto ingiuntivo". "Adesso-prosegue Falcucci- addirittura ha il coraggio di attaccare l'altro responsabile di Area: dopo aver impedito, a voce e per iscritto, il pagamento degli straordinari, se la prende con l'ufficio che non avrebbe provveduto alla liquidazione: dovrebbe però spiegare se proprio quest'ufficio è stato inadempiente perché lui ha nominato un legale per respingere la richiesta di pagamento. Ancora una volta il sindaco Alfredo Riccioni dimostra che quando è alle strette attacca i propri responsabili quando afferma “…che la competenza della liquidazione degli straordinari sarebbe spettata al Funzionario preposto e non all'organo politico….”. Forse è il caso di ricordare al Sindaco, parafrasando un vecchio aforisma, che “Quando si punta il dito accusatore contro qualcuno, si dovrebbe ricordare che le altre tre dita sono dirette verso se stesso” - Louis Nizer… Ricordo al Sindaco Alfredo Riccioni che i molti dipendenti che sono andati via lo hanno fatto sempre, per esigenze personali, per avvicinarsi alle proprie famiglie e ai propri affetti senza “essere spinti” a differenza sua, invece, che si sta adoperando non ha spingerli, ma a “cacciarli”! Il Comune di Castelsantangelo Sul Nera per tanti anni è stato un indiscusso punto di riferimento e di formazione per molti dipendenti in considerazione della multidisciplinarietà e complessità dei diversi argomenti, ma soprattutto dell’attenzione che ha sempre ricevuto a livello regionale e commissariale, cosa che in questo ultimo periodo è venuta significativamente meno, tanto per ricordare una terminologia a me nota per la professione esercitata: “ Comune completamente scomparso dalla copertura radar!” Falcucci, in conclusione, riporta le Determine con le quali l’allora responsabile del servizio finanziario, oggi sindaco, si sarebbe liquidato le prestazioni straordinarie: "Termino, per fare chiarezza e risvegliare la memoria ad Alfredo Riccioni riportando le Determine con le quali l’allora Responsabile del servizio finanziario, oggi Sindaco, si è liquidato le prestazioni straordinarie (nn. 157 del 17/12/2016, 7 del 20/02/2017, 58 del 24/052017, 158 del 23/11/20217, 47 del 21/04/2017, 58 del 24/05/2017, 68 del 19/06/2017, 92 del 24/07/2017, 111 del 21/08/2017, 120 del 23/09/2017, 4 del 18/01/2018, 75 del 16/05/2018 e 142 del 16/08/2018 per un totale di €. 17.075,14). Per completezza di informazione: la nota di riscontro del Dipartimento nazionale di Protezione civile, con la quale si autorizzavano le prestazioni del Responsabile dell’Area Tecnica, è arrivata il 22/07/2024 quando io ero un ex Sindaco e conseguentemente non poteva essere stata liquidata dall’Amministrazione che mi onoravo di rappresentare. L’attuale Sindaco forse era in vacanza… ! Auspico un immediato ravvedimento da parte del Sindaco Alfredo Riccioni nell’interesse della Comunità perché dopo sei mesi di guida del Comune la situazione è in forte stallo, dimenticata da tutti e quello che riportava il suo programma (Cfr. sito del Comune) è in alto “mare” anche se siamo in una bellissima “montagna”! Buon lavoro Sindaco e Giunta e se ci siete battete un colpo"

08/12/2024 15:45
"Francia nel caos: sinistra di Melenchon e destra di Le Pen uniti contro il liberal-atlantismo. Era ora"

"Francia nel caos: sinistra di Melenchon e destra di Le Pen uniti contro il liberal-atlantismo. Era ora"

La situazione francese è complessa e degna di essere commentata. "Cade il governo Barnier, la Francia precipita nel caos". Così leggiamo sui giornali. In terra gallica, si è registrata la mozione di sfiducia della gauche votata anche dal partito di Le Pen. Dunque è capitato, sia pure tardivamente, quello che avevamo detto a suo tempo, allorché vi furono le elezioni in Francia. L'estrema destra della Le Pen e l'estrema sinistra di Melenchon, se ancora vogliamo utilizzare queste categorie tolemaiche (ormai ampiamente inadeguate) della politica, si sono unite per mettere all'angolo Emmanuel Macron, presidente liberale e atlantista, prodotto in vitro dei Rothschild. Se si fossero uniti già al tempo delle elezioni, gli avrebbero direttamente impedito di andare al potere, come invece è sciaguratamente accaduto. Sia quel che sia, il fronte contro Macron prende corpo e fa cadere il governo: hoc erat in votis. Il fabula docet, da cui tutta l'Europa avrebbe da imparare, è che oggi il nemico principale è il liberalismo atlantista, semplice copertura politica della plutocrazia finanziaria dominante a base imperialistica. Per questo motivo, diventa più che mai di fondamentale rilievo compiere la rivoluzione copernicana della politica e abbandonare le categorie tolemaiche di destra e sinistra per approdare alla comprensione dell'unica vera dicotomia oggi vigente, quella tra l’alto della plutocrazia liberista e il basso delle masse popolari oppresse: occorre costituire un fronte unitario per la sovranità nazionale democratica contro i processi di sovranazionalizzazione capitalistica, rivendicando la centralità della sovranità popolare e l'esigenza di un indipendenza dell'Europa tutta dall'imperialismo di Washington al quale ad oggi è in toto sottomessa. Chi si ostina a ragionare con le categorie tolemaiche di destra e sinistra risulta soltanto uno strumento funzionale alla tenuta dell'ordine dominante, poiché dal conflitto permanente di destra e sinistra esce rafforzato e vincente sempre solo il fronte liberal-atlantista, la grosse Koalition turbocapitalistica. Occorre propiziare il transito dalla “fase tolemaica” alla “fase copernicana” della filosofia politica: o, per usare ancora un linguaggio caro a Kant, un risveglio dal “sonno dogmatico” e l’approdo a una prospettiva critica, finalmente in grado di orientarsi nel mare procelloso della mondializzazione neoliberale. All’orizzontalità topografica di destra e sinistra deve essere sostituita la verticalità oppositiva di alto e basso o, più precisamente, il conflitto tra l’oligarchismo liberista dell’alto e il populismo socialista del basso. Rispetto a questa nuova geografia della politica, destra e sinistra sopravvivono come parti a) di rappresentanza dell’alto contro il basso, b) di distrazione e divisione orizzontale nel basso, c) di programmatico impedimento di una “rivoluzione spaziale” della politica, che mostrando la nuova geografia, renda possibile la ripresa della rotta verso la terra ferma dell’emancipazione universale e del superamento dell’apartheid globale dell’asimmetria capitalistica. L’aquila neoliberale, con il grand récit elettorale dell’alternanza senza alternativa delle sue due ali destra bluette e sinistra fucsia – che, congiuntamente, formano il finto pluralismo del partito unico del capitale e della sua omogeneità bipolare –, egemonizza lo spazio politico: e, dall’alto, vola rapacemente verso il basso, aggredendo ceti medi e classi lavoratrici, popoli e nazioni. Nemica dell’alternativa reale, l’alternanza unica tra la sinistra fucsia e la destra bluette si conferma la base di tutti i progressi della dominazione neoliberale. E quello che viene osannato come “pluralismo” non è se non la concorrenza totalmente amministrata dalle coercizioni del mercato.

08/12/2024 11:40
Macerata, il mandato del sindaco Parcaroli si allunga: le elezioni slittano alla primavera 2026

Macerata, il mandato del sindaco Parcaroli si allunga: le elezioni slittano alla primavera 2026

Sandro Parcaroli resterà sindaco di Macerata per tutto il 2025. Ancora da decidere la data esatta della tornata elettorale che interesserà il capoluogo che sarà, comunque, compresa all'interno della finestra temporale che va dal 15 aprile al 15 giugno 2026. A chiarirlo, in via ufficiale, è stata una circolare diffusa nella giornata di oggi ed inviata a tutti i prefetti dal capo dipartimento Palomba della Direzione centrale per i servizi elettorali del Ministero dell'Interno. Come si evince dalla circolare, i comuni che hanno votato i rinnovi dei Consigli nell'autunno 2020 e 2021, in conseguenza della crisi pandemica da Covid-19, andranno, infatti, al voto rispettivamente a primavera 2026 e 2027. A godere della proroga del mandato per un ulteriore anno, oltre al sindaco Parcaroli, saranno anche i primi cittadini di Petriolo (Matteo Santinelli) e Ussita (Silvia Bernardini), visto che in questi comuni i cittadini si sono recati alle urne per le elezioni amministrative nel secondo semestre del 2020. 

06/12/2024 20:10
Castelsantangelo, Riccioni replica a Falcucci: "Straordinario non pagato? Non è di competenza politica"

Castelsantangelo, Riccioni replica a Falcucci: "Straordinario non pagato? Non è di competenza politica"

“Non è affatto vero, come affermato da Falcucci, che la mia amministrazione si rifiuti di pagare lo straordinario al responsabile dell’area tecnica”. Così l’attuale sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Alfredo Riccioni, in risposta all’ex primo cittadino, Mauro Falcucci, che aveva accusato l’amministrazione di non voler retribuire gli straordinari a un dipendente dello stesso ente (leggi qui). “Come ben sa l’ex sindaco, avendo ricoperto la carica per 24 anni, la competenza per la liquidazione degli straordinari spetta al funzionario preposto e non all'organo politico”, spiega Riccioni. Se, come sostiene, fosse stato compito dell'organo politico provvedere al pagamento degli straordinari, la domanda che pongo a Falcucci è la seguente: Perché, se la liquidazione spettava all'organo politico, non ha provveduto al pagamento prima, assumendosene la responsabilità, visto che lo straordinario richiesto riguarda il periodo da gennaio 2019 fino ai primi mesi del 2024, e Falcucci ha terminato il suo mandato il 10 giugno 2024?” La posizione della Regione e la liquidazione degli straordinari. “In realtà, il funzionario incaricato non ha provveduto alla liquidazione, nonostante la presenza di una nota della Protezione Civile nazionale, che lascia alcuni dubbi, ma che è stata condivisa anche con la Regione Marche. Quest’ultima, infatti, con più comunicazioni, ha sempre ribadito, richiamando esplicitamente riferimenti normativi, che allo stesso dipendente non spettava alcun straordinario e che quindi non sarebbe mai stato rimborsato”, dichiara ancora Riccioni. Nomina del legale per opporsi al decreto ingiuntivo. “Per quanto riguarda la nomina del legale per opporsi al decreto ingiuntivo, ritengo che sia stato un atto dovuto. Tuttavia, noto che l’ex sindaco Falcucci non ha letto con attenzione l’atto di nomina, il quale, nella sua redazione, richiede espressamente di chiamare in causa la Regione. Quest’ultima, infatti, avrebbe dovuto rimborsare l'intera somma, come previsto dalle normative vigenti”.  Accuse sulla gestione dei dipendenti. “Falcucci accusa la mia amministrazione – prosegue il sindaco -  di scarsa attenzione verso i dipendenti. Ritengo che questa accusa sarebbe meglio rivolta a lui stesso, considerando che durante il suo mandato molti dipendenti, anche altamente qualificati, sono stati spinti ad andare via dal Comune. Pertanto, rigetto questa accusa con fermezza, anche perché, come noto, amministro il Comune da meno di sei mesi. Non ho mai messo in discussione, né tanto meno attaccato, il dipendente a cui si fa riferimento. Al contrario, nutro la massima stima per la sua professionalità e competenza, tanto che gli ho confermato la posizione organizzativa”. Straordinario percepito dal sindaco .“Infine, riguardo allo straordinario percepito da me, Falcucci sembra avere la memoria corta, sottolinea Riccioni. Nel dicembre 2018, su sua specifica richiesta, si stabilì che l’emergenza fosse terminata, in quanto tutte le Sae erano state consegnate agli aventi diritto e i cittadini restanti ricevevano il Cas (Contributo Autonomo di Sistemazione). Pertanto, Falcucci riteneva non giusto che i dipendenti pubblici continuassero a percepire straordinari. È importante ricordare che, nonostante nel 2019 abbia effettuato numerose ore di straordinario, non ho mai richiesto il pagamento di tali ore, né mi è stato liquidato alcun compenso”. “La mia amministrazione – conclude Riccioni -  continua a lavorare con trasparenza, impegno e correttezza, nel rispetto delle normative e dei dipendenti comunali. In futuro, comunico che non risponderò ulteriormente alle provocazioni, concentrandomi invece sul lavoro per la nostra comunità”.

05/12/2024 18:34
-Belforte, acquisto dell'ex monastero di San Lorenzo: "Investimento o rischio sostenibilità per il Comune?"

-Belforte, acquisto dell'ex monastero di San Lorenzo: "Investimento o rischio sostenibilità per il Comune?"

La proclamazione del sindaco Alessio Vita e le criticità sull'acquisto dell'ex Monastero di San Lorenzo. Dopo il Consiglio comunale del 28 novembre, è arrivata la dichiarazione del sindaco Alessio Vita sui social, che ha dato il via libera all'iter per l'acquisto dell'ex monastero di San Lorenzo.  Secondo il primo cittadino, l'affare rappresenta un'opportunità imperdibile per dare un nuovo impulso al centro storico e al Comune. Tuttavia, questa presa di posizione ha sollevato molte perplessità, soprattutto da parte della minoranza, che ha espresso dubbi sull’effettiva convenienza economica e sulla trasparenza dell'operazione. L'investimento di 800.000 euro per l'acquisto dell'immobile non sembra convincere la consigliera di minoranza Marina Migliorelli. Sebbene il prezzo d’acquisto sia stato ridotto rispetto all’iniziale proposta, Migliorelli sottolinea che il Comune si impegnerà finanziariamente per i prossimi 20 anni, un impegno che potrebbe avere un impatto significativo sui bilanci comunali. Solo una parte dei fondi, pari a 282.395 euro, proviene dal bando "Hub borghi", mentre il resto, 517.000 euro sarà finanziato con un mutuo di 420.000 euro che impegnerà il Comune per due decenni, con un costo annuo di circa 35.000 euro, senza un piano economico chiaro che ne garantisca la sostenibilità. Dubbi sulla gestione del complesso da parte della consigliera di Belforte Domani. “Oltre alle perplessità finanziarie, ci sono anche riserve riguardo la gestione del complesso, che si estende su una superficie di circa 1600 mq”, dichiara Migliorelli. Pur essendo stato recentemente ristrutturato, il monastero non è ancora pienamente fruibile. Sono necessarie opere di adeguamento alle normative di sicurezza e adattamenti strutturali in base agli utilizzi previsti, lavori che potrebbero comportare spese aggiuntive non ancora quantificate. Inoltre, le destinazioni d’uso proposte dall’amministrazione, come una scuola di fotografia, residenza per anziani, museo, sala convegni e spazi per giovani, sollevano dubbi sulla fattibilità, poiché ognuna di queste idee richiede un piano di gestione che avrà costi aggiuntivi”. “Il sindaco ha affermato che l'immobile sarà  utilizzato per scopi sociali,come richiesto dalla rappresentante legale del Monastero di San Lorenzo. Tuttavia, le proposte avanzate finora, tra cui l’affitto di appartamenti per generare entrate per il Comune, non sembrano rispecchiare pienamente l’obiettivo di utilità sociale. Inoltre, l’idea di utilizzare gli appartamenti per famiglie come fonte di reddito non appare stabile e potrebbe non essere una soluzione sicura per il finanziamento del mutuo”. La consigliera Migliorelli ha manifestato preoccupazioni sul fatto che “l’acquisto dell’immobile non sia adeguatamente giustificato da un piano economico che ne dimostri la sostenibilità. Durante il consiglio comunale, ha richiesto maggiore trasparenza su come il Comune intenda finanziare questo investimento e su come verranno gestiti i costi a lungo termine. Inoltre, ha criticato la decisione di non esplorare soluzioni meno onerose, come l’acquisto di altri edifici nel centro storico a prezzi più contenuti, suggerendo che l'amministrazione avrebbe potuto optare per investimenti più prudenti”. Migliorelli ha sottolineato, invece, che “la sua opposizione all'acquisto non è un rifiuto di qualsiasi iniziativa di valorizzazione, ma una critica all’approccio dell’amministrazione, che sembra adottare una strategia senza un dialogo aperto con la cittadinanza e senza un adeguato coinvolgimento della minoranza”. La consigliera ha concluso ribadendo che, “se le preoccupazioni economiche e gestionali non saranno affrontate adeguatamente, ci impegneranno a monitorare l'evolversi della situazione e, se necessario, coinvolgeranno le istituzioni competenti per garantire la trasparenza dell'operazione e la sostenibilità economica del progetto”.    

04/12/2024 17:00
Potenza Picena, la sindaca risponde alle critiche: "La convenzione con l'USR è un atto responsabile"

Potenza Picena, la sindaca risponde alle critiche: "La convenzione con l'USR è un atto responsabile"

La sindaca di Potenza Picena, Noemi Tartabini, ha risposto alle recenti accuse mosse dal consigliere di Idea Futura,Tommaso Gaballo, in merito alla programmazione delle opere pubbliche nel comune. Secondo Tartabini, Gaballo sarebbe stato "frettoloso e impulsivo" nel suo intervento, senza aver compreso appieno il contenuto della convenzione stipulata tra il Comune di Potenza Picena e l'Ufficio Speciale per la Ricostruzione (USR) della Regione Marche". La convenzione, infatti, prevedrebbe – secondo Tartabini-  una collaborazione tra il Comune e l'USR per rendere più efficienti le operazioni tecniche e organizzative legate alle opere pubbliche, senza costi aggiuntivi per l'ente. "Se il Comune sceglie di migliorare l’efficienza dell’attività dell'ufficio tecnico, instaurando una collaborazione con un ente esterno qualificato e senza oneri economici aggiuntivi, quale sarebbe il motivo per cui l’opposizione dovrebbe opporsi?". Ha affermato Tartabini, definendo le critiche sollevate da Gaballo come "fumose e ingannevoli". La sindaca ha ribadito che l'amministrazione sta lavorando per restituire ai cittadini una città con spazi sicuri e fruibili, e ha sottolineato l’impegno del Comune nella partecipazione a numerosi bandi di finanziamento per la realizzazione di importanti opere pubbliche. "Contrariamente a quanto sostenuto dall'opposizione, abbiamo partecipato a diverse opportunità di finanziamento e intendiamo completare tutte le opere avviate", ha spiegato Tartabini. Uno degli argomenti centrali della polemica riguarda la progettazione di una nuova palestra nell’ambito dei lavori per la costruzione della nuova scuola media di Potenza Picena. In merito, la sindaca ha espresso "legittime perplessità" sulla sostenibilità economica dell’idea di una palestra di dimensioni superiori rispetto a quella finanziabile con i fondi dell’Usr. "Tutti vorremmo una palestra più grande, ma dobbiamo valutare la sostenibilità di questa operazione. Aggiungere ulteriori investimenti rischierebbe di penalizzare altri settori come il sociale, le manutenzioni ordinarie e le manifestazioni pubbliche", ha chiarito Tartabini, ribadendo la necessità di un utilizzo responsabile delle risorse comunali. Il sindaco ha poi elencato le numerose opere in corso nel Comune, a partire dalla scuola media di Porto Potenza Picena e dalla scuola materna Coloramondo, per arrivare ad altri interventi significativi come la riqualificazione dell'area dell'ex scuola elementare in piazza Douhet, il rifacimento dei marciapiedi di via Aprutina, la creazione di un percorso ciclabile, la valorizzazione del teatro Mugellini e della piazza Matteotti, e il recupero della Torre Civica. "La convenzione con l'USR è uno strumento previsto per supportare i Comuni che, come il nostro, hanno tante situazioni da seguire. Non è una resa, ma un atto di responsabilità", ha concluso la sindaca.  

04/12/2024 12:49
Uno sportello per il difensore civico a Corridonia: accordo col garante Giulianelli

Uno sportello per il difensore civico a Corridonia: accordo col garante Giulianelli

Il Comune di Corridonia ha dato disponibilità a stipulare il protocollo d’intesa con il garante delle Marche dei diritti della persona, per l’attivazione dello sportello territoriale del difensore civico. È quanto emerso dall’incontro, svoltosi nella Sala Giunta del palazzo Municipale della cittadina maceratese, tra la sindaca Giuliana Giampaoli, l’assessore alla Cultura Massimo Cesca e il garante delle Marche Giancarlo Giulianelli. “Il difensore civico regionale – ha precisato Giulianelli - tutela i diritti e gli interessi dei cittadini e delle organizzazioni sociali nei rapporti con la Regione e gli enti dipendenti o sottoposti a vigilanza della stessa Regione, con gli enti ed aziende ed agenzie del servizio sanitario regionale, nonché con enti locali, previa stipula di convenzione. Interviene d’ufficio o su richiesta per segnalare casi di ritardi, di omissioni, d’irregolarità, di rifiuto di accesso agli atti amministrativi”. Si tratta dunque di uno strumento di tutela e di primo supporto ai cittadini, specie quelli più deboli e vulnerabili, a cui hanno aderito molti Comuni marchigiani, tra i quali il vicino Tolentino. La visita del Garante Regionale, la prima dopo l’insediamento della nuova Giunta comunale a guida Giampaoli, è stata un importante momento per parlare anche di progetti legati all’ambito sociale e dell’inclusione, da mettere a terra nel 2025 con il fattivo coinvolgimento dell’ente regionale presieduto da Giulianelli.

04/12/2024 11:40
"Il Comune di Castelsantangelo sul Nera si rifiuta di pagare gli straordinari a un dipendente"

"Il Comune di Castelsantangelo sul Nera si rifiuta di pagare gli straordinari a un dipendente"

Un nuovo capitolo si aggiunge alla già complessa gestione post-sisma del Comune di Castelsantangelo Sul Nera. L'attuale amministrazione, guidata dal sindaco Alfredo Riccioni, ha recentemente deciso di opporsi al decreto ingiuntivo presentato dal responsabile dell'Area Tecnica per il pagamento degli straordinari svolti a seguito del terremoto del 2016. La decisione è contenuta nella Delibera di Giunta Comunale n. 167 del 28 novembre 2024, che ha incaricato un legale per difendersi in tribunale, anziché procedere al pagamento degli straordinari che il dipendente ha richiesto. È quanto denuncia l'ex sindaco dello stesso Comune, Mauro Falcucci, il quale ha espresso forte disappunto in merito all'approccio dell'amministrazione attuale. Falcucci ha evidenziato come, a distanza di otto anni dal terremoto,"il Comune stia ancora affrontando enormi difficoltà nel completare la ricostruzione, anche a causa della carenza di personale. In un contesto già segnato da continui trasferimenti e dimissioni, trovare professionisti disposti a rimanere in una zona fortemente colpita dal sisma è un’impresa ardua". L'ex primo cittadino ha sottolineato che la scelta dell’amministrazione Riccioni di non riconoscere gli straordinari al responsabile dell'Area Tecnica sia "un segno di scarsa attenzione nei confronti dei dipendenti comunali, che continuano a impegnarsi con grande professionalità e dedizione nella ricostruzione del territorio". "Invece di difendere e premiare chi si è sacrificato per la ricostruzione, l’amministrazione attuale attacca chi, con competenza e spirito di sacrificio, ha permesso al Comune di affrontare le difficoltà post-sisma", ha dichiarato Falcucci. A supporto della sua posizione, l’ex sindaco ha ricordato che la Protezione Civile Nazionale, dopo lunghe trattative, ha dato il via libera alla rendicontazione degli straordinari effettuati dal dipendente, con la previsione che il Comune paghi tali straordinari per poi essere rimborsato dalla Regione. Nonostante ciò, l’amministrazione comunale ha scelto di non procedere con il pagamento, ma di avviare un’azione legale per opporsi al riconoscimento economico delle ore straordinarie. Falcucci ha evidenziato un paradosso che, a suo dire, non può essere ignorato: "il sindaco Alfredo Riccioni, prima di assumere la carica attuale, ha ricoperto il ruolo di responsabile del servizio finanziario e del personale e ha ricevuto il pagamento di oltre 1.000 ore di straordinario nei primi tre anni successivi al sisma. Tuttavia, oggi si trova a negare lo stesso diritto a un altro dipendente del Comune, creando una situazione di evidente incoerenza", ha sottolineato Falcucci. L’ex sindaco ha inoltre lanciato un appello affinché l’amministrazione compia un passo indietro e riconosca finalmente gli straordinari dovuti. "Con questi comportamenti contraddittori e autolesionisti, ha concluso Falcucci, si rischia di perdere una figura tecnica altamente qualificata e di paralizzare ulteriormente un processo di ricostruzione già rallentato". Falcucci ha annunciato che la questione sarà approfondita tramite una interpellanza in Consiglio comunale, con l'obiettivo di fare chiarezza sulla vicenda e sollecitare una soluzione equa. L’amministrazione Riccioni si trova ora di fronte a una sfida delicata: trovare un equilibrio tra il rispetto dei diritti dei dipendenti e la necessità di rispondere alle pressanti esigenze di una comunità che fatica ancora a risollevarsi dalle ferite del terremoto.

03/12/2024 19:33
Macerata, Sandro Scipioni è il nuovo segretario del Partito Socialista Italiano

Macerata, Sandro Scipioni è il nuovo segretario del Partito Socialista Italiano

Sabato 30 novembre si è svolto a Loro Piceno il congresso provinciale straordinario del Partito Socialista Italiano. Numerosa la partecipazione all'assemblea che ha visto anche il ritorno della componente giovanile. Durante il congresso, da parte del coordinatore uscente, si è data lettura della mozione congressuale, che ha messo in risalto un'opportuna e necessaria azione di rinnovamento del partito, che sia in grado di renderlo più dinamico, moderno, inclusivo, ed in linea con le nuove esigenze della società civile, ma soprattutto in grado di attrarre nuova linfa elettorale, principalmente fra i giovani. È stato eletto all'unanimità Sandro Scipioni come nuovo segretario della Federazione di Macerata, Mirko Corridoni come vice-segretario, Claudio Simonetti come presidente dell’assemblea provinciale, Roberto Vezzoso come responsabile dell’organizzazione e Lucia Pistelli come coordinatrice della componente femminile. Venanzo Ronchetti, Nando Ferretti e Mariano Parrucci sono stati eletti, inoltre, come responsabili organizzativi della comunità montana, Stefano Giustozzi - su delega del segretario - sarà il coordinatore della "Fabbrica delle idee".  Proprio realizzazione di una "Fabbrica delle idee" e l’autonomia del partito c- on la possibilità di presentarsi con una propria lista e simbolo alle prossime elezioni regionali - sono stati il tema ricorrente del dibattito, insieme ad alcuni principi fondamentali che devono fare da cardine nell'azione politica futura tra cui la tutela del lavoro, la realizzazione della Pedemontana e la sistemazione della Val Potenza, la sicurezza in ogni ambito e la richiesta al governo della Zes (zona economica speciali) per l'entroterra.   

02/12/2024 18:50
Nuovo ospedale Macerata, c'è il via libera dell'Anac: "Un salto di qualità per la sanità marchigiana"

Nuovo ospedale Macerata, c'è il via libera dell'Anac: "Un salto di qualità per la sanità marchigiana"

Disco verde dell’Anac - Autorità Nazionale Anticorruzione - alla Regione Marche per la conclusione della procedura di gara europea per l’aggiudicazione definitiva dei servizi di progettazione del nuovo polo ospedaliero del Comune di Macerata al costituendo Raggruppamento Temporaneo di Professionisti (RTP) guidato dalla mandataria Mnr Progetti S.r.l. Si tratta di un passaggio fondamentale per l'aggiudicazione definitiva dei lavori a cui seguirà successivamente la stipula del contratto. Il termine contrattuale per la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica, comprensivo del servizio di coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, è previsto in 120 (centoventi) giorni dalla stipula del contratto.  "Il via libera dell'Anac sull'aggiudicazione definitiva della progettazione della nuova struttura ospedaliera di Macerata rappresenta un ulteriore e importante passo avanti nel percorso che abbiamo avviato - dichiara il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli -. La città di Macerata, il suo comprensorio e l'intera provincia necessitano di una struttura moderna e all'avanguardia, stiamo lavorando passo dopo passo per raggiungere questo obiettivo insieme alla messa a terra della Riforma sanitaria che con gli atti aziendali entrerà nella fase di attuazione".  "Con il nuovo nosocomio, che sorgerà in località La Pieve, si concretizza un progetto strategico per la sanità marchigiana e per il territorio maceratese - evidenzia il vice presidente e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini - Realizziamo una struttura moderna e tecnologicamente all'avanguardia, un presidio sanitario di primo livello con specializzazioni di secondo livello, che consentirà di compiere un salto di qualità nell’assistenza sanitaria sempre più avanzata, efficiente e rispondente alle esigenze dei cittadini. Un risultato frutto dell'impegno della Regione in direzione del miglioramento delle cure e del potenziamento della rete sanitaria”.  “Il progetto del nuovo ospedale di Macerata – sottolinea l’assessore alle Infrastrutture e ai Lavori Pubblici Francesco Baldelli, che ha la delega all’Edilizia Sanitaria e Ospedaliera – prevede la realizzazione di una struttura con 379 posti letto, già pronta, in caso di emergenza, a salire a quota 434. Grande flessibilità, da un lato, e dall’altro lato, grande attenzione all’utilizzo di tecniche architettoniche innovative, ispirate ai principi della cosiddetta ‘Architettura del benessere’. Spazi ideati per migliorare la qualità del lavoro dei medici e degli operatori sanitari, e per creare un ambiente accogliente per pazienti e loro familiari. Insieme al collega Saltamartini, rinnoviamo la rete ospedaliera delle Marche, imprimendo un cambio di passo decisivo alla sanità delle Marche, creando una rete diffusa sul territorio, vicina ai cittadini, senza distinzioni tra costa ed entroterra, grandi e piccoli centri”. L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha riscontrato positivamente la documentazione per l’aggiudicazione definitiva dopo la consueta interlocuzione con la stazione appaltante della Regione Marche, in ottemperanza al protocollo di vigilanza collaborativa stipulato a luglio 2023 proprio tra l’Autorità presieduta dall’Avvocato Busia e l’ente regionale guidato dal presidente Francesco Acquaroli. Il protocollo era stato sottoscritto per la gestione delle gare per la realizzazione degli ospedali di Pesaro, Macerata e San Benedetto del Tronto.  L’Autorità, dopo aver esaminato la documentazione e aver ricevuto i necessari chiarimenti dal responsabile della fase di affidamento, ha infatti favorevolmente preso atto dell’aggiudicazione definitiva. La stessa procedura prevede, come opzione per l’affidamento, anche la direzione lavori e il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione per un valore massimo stimato dell’appalto di poco meno di 16 milioni di euro.  Tutta la progettazione sarà effettuata seguendo il metodo Building Information Modeling (BIM), con ampio uso di tecnologie all’avanguardia per la realizzazione e il monitoraggio anche dei futuri lavori di realizzazione dell’opera.    

02/12/2024 16:43
Macerata, slitta la chiusura dell'isola ecologica di Piediripa: Cosmari accoglie la richiesta

Macerata, slitta la chiusura dell'isola ecologica di Piediripa: Cosmari accoglie la richiesta

Il Cosmari ha accolto la richiesta di proroga per alcuni mesi dell’attività dell’isola ecologica di Piediripa. A promuovere l’iniziativa, lo scorso novembre, era stato Andrea Blarasin, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, che aveva sollecitato il consorzio di smaltimento rifiuti a posticipare la chiusura del sito, inizialmente prevista per il primo dicembre, a causa della sua non conformità alle normative di settore. "Questo risultato - ha dichiarato Andrea Blarasin - consente di mantenere attivo un servizio essenziale per i cittadini di Piediripa e per l’intera comunità locale al fine di ricercare e valutare, nel frattempo, soluzioni alternative che garantiscano continuità nei servizi, come ad esempio l’introduzione del servizio porta a porta per sfalci e potature e il ritiro programmato a domicilio degli ingombranti. Ringrazio il presidente e la direttrice del Cosmari per la sensibilità dimostrata ed i cittadini residenti a Piediripa per il sostegno alle proposte anche tramite l’iniziativa della raccolta firme".   Anche il Presidente del Cosmari, Paolo Gattafoni, è intervenuto sottolineando le ragioni che hanno portato alla proroga: "Nonostante le oggettive problematiche legate alla sicurezza del centro di raccolta di Piediripa, di cui avevamo consigliato la chiusura, abbiamo preso atto del disagio che c’è stato rappresentato dal consigliere Blarasin e di cui si è fatta portavoce l'amministrazione comunale. In attesa di elaborare e concordare nuove strategie e nuove misure abbiamo deciso di aderire alla richiesta di una proroga avanzata dagli uffici dell’Ente. Auspico a tal proposito una maggiore attenzione degli utenti e degli operatori nell’usufruire dell’area in questo frangente".  

01/12/2024 10:00
Macerata, Marco Rizzo e Francesco Toscano " Alle Regionali saremo protagonisti con Democrazia Sovrana e Popolare"

Macerata, Marco Rizzo e Francesco Toscano " Alle Regionali saremo protagonisti con Democrazia Sovrana e Popolare"

"Democrazia Sovrana e Popolare vuole essere il motore di una nuova alleanza sociale nelle Marche che torni a dare centralità alle comunità abbandonate ai lavoratori e alla piccola e media impresa". È quello che emerge, dalla seconda assemblea regionale del movimento di Marco Rizzo e Francesco Toscano. I leader nazionali di Dsp, sabato 30 novembre a Macerata all'Arena Sferisterio, Sala Cesanelli, hanno animato l' evento  Ricostruire le Marche. L'alternativa sovranista è all'opera è il titolo di un appuntamento che mira a "coinvolgere le forze regionali che contrastano le ditte e i brand della politica affaristica diretta dall'esterno e guidata dagli speculatori sovranazionali per tornare alle esigenze collettive ed individuali: la pace,  il lavoro, la casa, la sanità". Tre i focus di questa "ristrutturazione regionale". L'esigenza di un'alleanza sociale dei lavoratori è stata approfondita da Claudio Rossetti (Segretario Territoriale FISI Marche), la "ricostruzione materiale di identità territoriali e  sociali ed ecosistemi economici annichiliti dalla globalizzazione"  ha animato l' interessante  tavola rotonda  "La ferita del sisma" a cura del documentarista Marco Costarelli, con professionisti, promotori turistici e lavoratori dell'area del cratere. "Le Marche- hanno spiegato i leader di Dsp - devono essere ricostruite perché tradite da destre e sinistre che nei decenni hanno realizzato un  programma politico  di distruzione dell’esistente  per inseguire i mercati e le grandi potenze continentali che li dominano  trascurando di occuparsi degli effetti che la globalizzazione e la guerra globale, da loro  accettate acriticamente,  hanno sull’esistenza delle collettività e delle persone. Il primo punto del loro programma è il passaggio di ricchezza dall’economia reale alla finanza, da chi lavora a chi specula,  dalle mani di chi la produce (lavoratori, piccola e media impresa, commercio, artigianato) ai marchi  che prendono finanziamenti statali per chiudere gli stabilimenti e spostare la produzione-con il consenso della politica- nei cosiddetti paradisi fiscali. I lavoratori italiani, così, perdono la professione di una vita, i distretti produttivi soffrono  con ricadute drammatiche per l’occupazione e le istanze della gente comune vengono solo usate come rumorosa e inutile grancassa mediatica buona per la passerella di leader sindacali ora mansueti, con Draghi al governo, ora aggressivi a comando per guadagnarsi il plauso di platee televisive amiche.  Il partito unico per le armi e la globalizzazione selvaggia distrugge anche il diritto di cura.  La sanità, infatti,  affidata alle regioni, nelle Marche è passata dalla gestione di Centrosinistra che chiudeva ospedali pubblici, regalava finanziamenti per 350 milioni l’anno alla sanità privata e ci faceva perdere 70 milioni in mobilità passiva a una destra che ha cristallizzato quella stessa situazione cambiandole nome, da Asl ad Ast.  C’è poi la distruzione delle società, delle identità culturali, delle comunità ferite. Un abbandono  bipartisan da parte delle  destre-sinistre liberiste e belliciste del Paese osservabile nelle zone del cratere, dove i cittadini sono ancora senza casa,  le strutture  in difficoltà e le aree interne si spopolano mentre aumenta il numero dei commissari, con i loro corposi staff. L' unica speranza è la restituzione di sovranità popolare. Il nostro progetto sarà della partita alle prossime elezioni regionali proprio per un cambiamento da costruire insieme."

30/11/2024 18:24
Potenza Picena - "Comune in affanno, Tartabini costretta a cedere il controllo su opere ricostruzione"

Potenza Picena - "Comune in affanno, Tartabini costretta a cedere il controllo su opere ricostruzione"

Variazione di bilancio e operazioni di ricostruzione, il Pd: "L'amministrazione Tartabini svetola bandiera bianca" Venerdì scorso, durante il Consiglio Comunale di Potenza Picena, è stata approvata una significativa variazione di bilancio che ha suscitato forti polemiche politiche. La modifica, che riguarda tre interventi di ricostruzione finanziati dai fondi post-sisma 2016, ha evidenziato le difficoltà dell’Amministrazione Tartabini nella gestione delle opere pubbliche e nella partecipazione ai bandi di finanziamento. I quattro progetti, che includevano il recupero dell’Ex-Avviamento professionale, del Palazzetto del Podestà, dell'Asilo Nido del Capoluogo e dell’Auditorium Scarfiotti, non saranno più gestiti direttamente dal Comune ma passeranno all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione (USR) grazie a una convenzione con la Regione. Secondo l’opposizione, questa variazione di bilancio rappresenta un’ammissione di fallimento da parte dell'Amministrazione. "È una vera e propria bandiera bianca", commenta il consigliere di minoranza del gruppo Idea Futura, Tommaso Gaballo, che da tempo aveva denunciato gli errori strategici e di programmazione compiuti dalla Giunta Tartabini. Il tema principale della critica riguarda la gestione dei fondi e la scelta di partecipare con ben nove progetti al Bando di Rigenerazione Urbana, nonostante il contributo complessivo previsto fosse solo di 5 milioni di euro. Una scelta che ha costretto il Comune a dover cofinanziare in modo sostanziale tutti gli interventi, mettendo a dura prova le risorse comunali. "Questa decisione ha ingolfato gli uffici e il bilancio comunale", afferma il consigliere di minoranza. La situazione è esemplificata dall’esempio della variante per i lavori su piazza Matteotti, dove il cofinanziamento a carico del Comune è passato da 15.000 euro a 265.000 euro prima ancora che i lavori avessero inizio. Un aumento significativo che ha sollevato preoccupazioni sul rischio di indebitamento del Comune e sull’impossibilità di partecipare a futuri bandi per finanziare altre opere necessarie per la comunità. In un Consiglio Comunale e in una Commissione Consiliare congiunta che ha trattato il progetto della nuova scuola media, la sindaca Tartabini ha ammesso apertamente le difficoltà causate dai cofinanziamenti richiesti per questi nove progetti. Tuttavia, la minoranza sottolinea che queste difficoltà derivano dalle scelte strategiche fatte dall’Amministrazione in fase di programmazione. Tommaso Gaballo ha, infine, espresso soddisfazione per la certificazione degli errori passati da parte della Giunta. "Finalmente l'Amministrazione è stata costretta a tirare giù la maschera e a riconoscere ufficialmente le sue problematiche, dando ragione a ciò che noi di Idea Futura abbiamo sempre sostenuto", ha dichiarato Gaballo. L'opposizione ora chiede un cambiamento nella gestione delle risorse e una maggiore attenzione nella pianificazione degli interventi pubblici, auspicando che le scelte future possano essere più razionali e sostenibili per il bilancio comunale e per il benessere della cittadinanza.

30/11/2024 12:15
Il Comune di Belforte acquisirà l’ex monastero di San Lorenzo: "Una giornata storica"

Il Comune di Belforte acquisirà l’ex monastero di San Lorenzo: "Una giornata storica"

Via libera del consiglio comunale all’acquisizione dell’ex monastero di San Lorenzo a Belforte del Chienti. L’amministrazione, guidata dal sindaco Alessio Vita, è riuscita a raggiungere un accordo per l’acquisto dello storico immobile situato nel capoluogo del paese. La trattativa è stata conclusa con la suora che rappresenta il monastero e che è stata autorizzata alla vendita dalla Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica. L’edificio, dove le monache Clarisse hanno vissuto fino al 2018, ha sostituito quello antico del 1648, posto dietro il municipio e chiuso nel 1861. La struttura in questione venne costituita nel 1890 nel Palazzo Valentini, con stanze luminose che guardano la valle sottostante: un luogo dove tanti belfortesi custodiscono i ricordi legati alla fede e al catechismo e che grazie all’operazione portata avanti dal Comune resterà ora alla cittadinanza e alla future generazioni. «L’impegno per l’acquisizione vuole infatti dimostrare come l’amministrazione sia consapevole del valore inestimabile dei beni storici e culturali del paese e la loro acquisizione pubblica rappresenta una ricchezza per tutta la cittadinanza, afferma il sindaco Vita in una nota. È per questo che quella di ieri resterà per i belfortesi una giornata storica, poiché in consiglio comunale è stato dato il via libera all’iter per l’acquisto dell’ex monastero di San Lorenzo». «È stata chiara da sempre la nostra volontà di rivitalizzare il capoluogo, trovare nuovi spazi e valorizzare gli edifici che per il paese e il territorio rappresentano un legame profondo con la cultura e le tradizioni - dice il primo cittadino -: questa operazione racchiude in sé tutti questi obiettivi». Da qui l’impegno dell’attuale amministrazione a concludere un investimento che, con un peso minore sulle casse comunali rispetto al reale valore dell’operazione, porterà a un importante arricchimento del patrimonio del Comune. «Nonostante l’iniziale costo di acquisto dell’ex monastero fosse, infatti, di un milione e 100mila euro, nel 2023 si era arrivati a un accordo preliminare di 940mila euro che, grazie all’impegno dell’attuale amministrazione, ha raggiunto la cifra di 750mila euro, oltre le spese notarili - aggiunge Vita -. I fondi con cui verrà acquistato l’immobile arrivano per 282mila euro dal bando B2.2 del Pnrr; circa 70mila euro dal bilancio comunale e per i restanti 420mila euro verrà acceso un mutuo il cui via libera è arrivato ieri dall’assise consiliare». Il Comune acquisirà dunque l’ex monastero sborsando circa 500mila euro: meno della metà del costo di acquisto iniziale richiesto per l’immobile la cui superficie è di circa 1.500 metri quadri. Un’operazione che ha avuto parere favorevole del Revisore dei conti e che, oltre ad arricchire il patrimonio pubblico del Comune, aprirà una nuova pagina per gli spazi del paese.  «Ora il lavoro, dopo l’acquisto, sarà rivolto allo sgombero dell’edificio - conclude il sindaco -. Per il futuro dell’immobile abbiamo già diverse idee, ma la vocazione principale riguarderà il settore sociale con particolare attenzione a giovani, anziani e persone fragili. Chiaramente, visto il finanziamento ottenuto dal bando B2.2 del Pnrr, una parte della struttura sarà destinata alla scuola di fotografia che nascerà proprio grazie al finanziamento europeo».

29/11/2024 15:22
Assestamento di bilancio, Livi: "Dal Pd il solito tifo contro le Marche"

Assestamento di bilancio, Livi: "Dal Pd il solito tifo contro le Marche"

"La manovra di Assestamento del bilancio di previsione del triennio 2024/2026 è stata predisposta in un contesto macroeconomico particolare ed incerto, derivante dalla continua evoluzione del quadro geopolitico, dalla diminuzione delle previsioni di crescita per il 2024, dalle conseguenze a lungo termine della pandemia da COVID-19 e dal protrarsi del conflitto in Ucraina ed in Medioriente. Complessivamente con questa legge vengono apportate variazioni allo stato di previsione dell’entrata per 93.277.430,93 euro nel triennio". Queste le dichiarazioni del capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale, Simone Livi, al termine della seduta odierna del Consiglio regionale che ha approvato l’Assestamento di Bilancio di previsione.  "Da parte delle opposizioni, memori di quanto realizzato in oltre 25 anni dalla sinistra, ci si sofferma sui contributi diretti per autorizzazioni di spesa finalizzati a realizzare interventi o completamenti di interventi già realizzati che, altrimenti, diversi Comuni marchigiani non potrebbero finire - prosegue Livi -. Si indica il dito e non la luna. Perché, in realtà, molteplici sono le azioni in sede di Assestamento che mostrano la visione strategica che, in modo flessibile, intendiamo continuare a perseguire, spinti dalla necessità di mantenere gli equilibri di bilancio, non aumentando la pressione fiscale, gestendo in modo oculato le risorse che sono state destinate a perseguire gli obiettivi strategici e al sostegno della spesa di investimento per stimolare la ripresa economica". "Per quel che riguarda la missione Norme per il riordino del trasporto pubblico regionale e locale oltre 8,5 milioni di euro; Sistema regionale di Protezione civile 1.343.553 euro; Istruzione e diritto allo studio, oltre 3,6 milioni di euro; Interventi regionali per favorire la vita indipendente delle persone con disabilità un milione di euro; Rimborso delle spese a supporto delle cure oncologiche 2 milioni di euro; Disposizioni concernenti l’assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche oltre 15milioni di euro. Ancora, fondi assegnati per la realizzazione del nuovo ospedale di Fermo (6 milioni); quasi 3 milioni di euro per finanziamenti dei corsi professioni universitari e la formazione dei medici; Sostegno alle imprese agricole per fronteggiare le conseguenze dell’alluvione del 2022, un milione di euro. Un Assestamento del bilancio di previsione del triennio 2024/2026 che non tralascia alcun settore e che persegue le nostre principali strategicità. Dal Pd, invece, il solito e consueto tifo contro le Marche, un atteggiamento che certamente non gli fa onore", conclude Livi.  

28/11/2024 08:10
Marco Rizzo e Francesco Toscano a Macerata per l'assemblea regionale di Democrazia Sovrana e Popolare

Marco Rizzo e Francesco Toscano a Macerata per l'assemblea regionale di Democrazia Sovrana e Popolare

"Bisogna mettere in campo una discontinuità, un cambio di passo concreto, non con le classi dirigenti che hanno abdicato al loro ruolo per farsi azionare automaticamente dai signori di Washinghton e Bruxelles, ma con i cittadini liberi che vogliono ricostruire la comunità  marchigiana devastata con la mano destra e con la sinistra dagli effetti di una guerra che ha tolto  sanità, diritti e produzione industriale per dare al mercato delle armi causando rincari e disoccupazione”. Non usa mezzi termini la coordinatrice regionale di Democrazia Sovrana e Popolare, Marianella Fioravanti, nell’annunciare  la seconda assemblea marchigiana del movimento di Marco Rizzo e Francesco Toscano. Entrambi i due leader nazionali saranno a Macerata  - Arena Sferisterio, Sala Cesanelli,  Piazza Nazario Sauro sabato 30 novembre dalle ore 16:30 -. Ricostruire le Marche. L'alternativa sovranista è all'opera è il titolo di un appuntamento che mira a "coinvolgere le forze regionali che contrastano le ditte e i brand della politica affaristica diretta dall'esterno e guidata dagli speculatori sovranazionali per tornare alle esigenze collettive ed individuali: la pace,  il lavoro, la casa, la sanità".Tre i focus di questa "ristrutturazione regionale". L'esigenza di un'alleanza sociale dei lavoratori sarà approfondita da Claudio Rossetti (Segretario Territoriale FISI Marche), la "ricostruzione materiale di identità territoriali e  sociali ed ecosistemi economici annichiliti dalla globalizzazione" verrà trattata nel corso dell'interessante  tavola rotonda  "La ferita del sisma" a cura del documentarista Marco Costarelli, con professionisti, promotori turistici e lavoratori dell'area del cratere. A indagare i riflessi della situazione internazionale sulla nostra regione saranno Maurizio Castellani ( vice-coordinatore DSP Marche) e Luciano Bruni (responsabile Scuola e Cultura DSP). Marco Rizzo (coordinatore nazionale DSP)  e Francesco Toscano (presidente DSP)  illustreranno  il futuro del sovranismo popolare nelle Marche e nel resto d'Italia. Si discuterà anche di Regionali? “I governi nazionali e locali guidati dal partito unico delle armi per il gas Made in Usa (Meloni, Schlein e Conte, con “destre” e “sinistre”  finte  alleate ed annesse)-spiegano i due massimi dirigenti di Democrazia Sovrana e Popolare- stanno praticando un  programma politico  di distruzione dell’esistente  per inseguire i mercati e le grandi potenze continentali che li dominano  trascurando di occuparsi degli effetti che la globalizzazione e la guerra globale, da loro  accettate acriticamente,  hanno sull’esistenza delle collettività e delle persone”. “Il primo punto del programma è il passaggio di ricchezza dall’economia reale alla finanza, da chi lavora a chi specula,  dalle mani di chi la produce (lavoratori, piccola e media impresa, commercio, artigianato) ai marchi  che prendono finanziamenti statali per chiudere gli stabilimenti e spostare la produzione-con il consenso della politica- nei cosiddetti paradisi fiscali. I lavoratori italiani, così, perdono la professione di una vita, i distretti produttivi soffrono  con ricadute drammatiche per l’occupazione e le istanze della gente comune vengono solo usate come rumorosa e inutile grancassa mediatica buona per la passerella di leader sindacali ora mansueti, con Draghi al governo, ora aggressivi a comando per guadagnarsi il plauso di platee televisive amiche”.  “Il partito unico per le armi e la globalizzazione selvaggia distrugge anche il diritto di cura, proseguono.  La sanità, infatti,  affidata alle regioni, nelle Marche è passata dalla gestione di Centrosinistra che chiudeva ospedali pubblici, regalava finanziamenti per 350 milioni l’anno alla sanità privata e ci faceva perdere 70 milioni in mobilità passiva a una destra che ha cristallizzato quella stessa situazione cambiandole nome, da Asl ad Ast.  C’è poi la distruzione delle società, delle identità culturali, delle comunità ferite”. “Un abbandono  bipartisan da parte delle destre-sinistre liberiste e belliciste del Paese osservabile nelle zone del cratere, dove i cittadini sono ancora senza casa,  le strutture  in difficoltà e le aree interne si spopolano mentre aumenta il numero dei commissari, con i loro corposi staff. Stanno provando ad azzerare  la straordinaria diversità culturale,  umana dei nostri territori.  Non glielo permetteremo", concludono.

27/11/2024 11:06
Stallo sulla nuova Casa di Riposo: una scelta politica a scapito della comunità?

Stallo sulla nuova Casa di Riposo: una scelta politica a scapito della comunità?

La questione della nuova Casa di Riposo di Mogliano si è trasformata in un vero e proprio terreno di scontro politico, con decisioni che sembrano allontanare sempre più la possibilità di offrire alla comunità una struttura moderna e sicura. Con una nota della minoranza arriva l'attacco dell'ex sindaco e attuale consigliera di minoranza Cecilia Cesetti: "Nonostante un progetto già approvato, finanziato e appaltato, l’attuale amministrazione Luchetti ha scelto di rimettere tutto in discussione, rischiando di compromettere un’opera essenziale per il futuro degli anziani e del territorio. Ecco i dettagli di una vicenda che potrebbe costare cara a Mogliano. L’Amministrazione Zura, dopo il sisma del 2016, aveva accettato la donazione di un terreno da parte dei Padri Sacramentini con l’intento di delocalizzare la Casa di Riposo di Santa Colomba, gravemente danneggiata. La scelta era stata confermata dall’Amministrazione Cesetti per ragioni non solo di sicurezza sismica, ma anche di natura sociale e sanitaria, soprattutto dopo l’esperienza della pandemia. La progettazione del nuovo edificio è stata portata avanti seguendo tutte le procedure previste, fino alla gara d’appalto indetta dalla SUA della provincia di Macerata, sulla base dell’ordinanza speciale n. 30 del Commissario Straordinario per la Ricostruzione. Il costo complessivo dell’opera, pari a 6,5 milioni di euro, è interamente coperto dai fondi della Struttura Commissariale. Il 24 maggio 2024, l’appalto è stato aggiudicato alla ditta Crucianelli Rest/Edile Srl di Tolentino. Molti di questi atti sono stati oggetto di ricorsi sia in sede amministrativa che civilistica da soggetti privati e da parte del movimento 313; alcuni membri di tale movimento sono ora in amministrazione Con l’insediamento dell’amministrazione Luchetti il progetto ha subito una brusca battuta d’arresto. Dopo una sospensione iniziale di 30 giorni in autotutela, è stata revocata la procedura per l’avvio dei lavori. Atti che hanno un parere negativo di tutti i responsabili della struttura comunale (amministrativo, tecnico, contabile). La giustificazione ufficiale? La tutela del verde pubblico nella zona individuata per la nuova struttura, definita di interesse storico, culturale, sociale e ambientale. Tuttavia l’area in questione, chiusa al pubblico da oltre un decennio, era in precedenza usata prevalentemente come parcheggio. Nondimeno l’attuale amministrazione sembra intenzionata a riportare la Casa di Riposo nel complesso di Santa Colomba, un edificio vincolato, situato vicino al cimitero e impossibile da adeguare completamente agli standard sismici e sanitari moderni. Questa decisione solleva dubbi e domande: il vero obiettivo è forse quello di privare Mogliano di una struttura nuova e sicura? I fatti sembrano suggerire di sì! Nel frattempo l’amministrazione Luchetti ha commissionato una valutazione preliminare per il recupero del vecchio complesso di Santa Colomba, all’ing. Stefano Paciotti, stimato a 5,4 milioni di euro” da intendersi come stima preliminare parametrica scaturita da un confronto con interventi analoghi. La corretta e compiuta definizione dei costi di intervento dovrà essere redatta a seguito dei livelli di progettazione previsti dalla vigente normativa, tenendo conto di tutti gli aspetti peculiari dell’edificio, unitamente alle opportune indagini, prove, rilievi, accertamenti e approfondimenti necessari” (D:G: 115/2024). Questo importo, secondo le premesse della stessa perizia, aumenterà con l’elaborazione di un progetto definitivo. La scelta di ristrutturare un edificio vincolato e sismicamente vulnerabile appare dunque poco lungimirante per i fini che ha la giunta Luchetti.  Si precisa che la Giunta Cesetti aveva in mente progetti ben più ambiziosi legati al turismo religioso dei cammini francescani, tenendo presente che nel complesso di S. Colomba sono stati redatti parte dei “Fioretti di S. Francesco”. Inoltre si prevedevano altri utilizzi a carattere sociale e culturale capaci di convogliare a Mogliano turisti di qualità. Una struttura nuova, costruita ex novo, garantirebbe standard di sicurezza antisismica e sanitaria superiori, mentre il recupero del vecchio complesso potrebbe tradursi in problemi futuri, sia per l’amministrazione comunale, sia  per la Struttura Commissariale e sia per l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione (USR).  Il sindaco Luchetti ha rimesso la decisione al Commissario per la Ricostruzione, Guido Castelli. Chi si assumerà la responsabilità se il complesso di Santa Colomba non dovesse resistere ad un eventuale futuro terremoto o non fosse adeguato alle norme sanitarie che la pandemia ci ha insegnato? Inoltre, revocare il progetto già approvato comportera' altri costi: penali per la rescissione del contratto con la ditta appaltatrice, il pagamento del progetto esecutivo già realizzato e il rischio di un danno erariale. Costruire una nuova casa di riposto è un'opportunità da non specare. Essa sarebbe situata in una posizione strategica, vicina al centro storico e a servizi fondamentali come un parco comunale, un supermercato, un bar e una chiesa. Questa localizzazione favorirebbe l’integrazione dei residenti ancora autonomi nella vita cittadina e permetterebbe ai cittadini di Mogliano di offrire supporto volontario agli anziani. Dal punto di vista sanitario, poi, una struttura moderna risponderebbe alle norme di sicurezza introdotte dopo la pandemia, con percorsi separati per operatori e familiari, ascensori distinti e linee di ossigeno integrate. Inoltre, l’installazione di pannelli fotovoltaici garantirebbe sostenibilità ambientale e risparmio energetico; installazione impossibile su un immobile vincolato. La scelta di ristrutturare un edificio obsoleto per motivazioni politiche rischia di compromettere il futuro di un servizio essenziale per la comunità. Il progetto della nuova Casa di Riposo, già approvato e finanziato, rappresenta un’occasione unica per Mogliano. Ogni ritardo aumenta il rischio di perdere i fondi della Protezione Civile, che attualmente coprono l’affitto della struttura temporanea alla  Maestà. Se ciò dovesse accadere, i costi ricadrebbero sul bilancio comunale, lasciando Mogliano senza una Casa di Riposo adeguata. La comunità ha bisogno di una struttura sicura e moderna, e il tempo per agire è sempre più ristretto. La domanda resta: l’amministrazione Luchetti sta davvero lavorando per il bene della comunità o sta perseguendo interessi di parte?".

24/11/2024 18:00
Civitanova, rincari bollette dell'acqua: Giunta approva fondo a sostegno delle famiglie in difficoltà

Civitanova, rincari bollette dell'acqua: Giunta approva fondo a sostegno delle famiglie in difficoltà

Bollette dell’acqua, la Giunta approva fondo a sostegno delle famiglie in difficoltà. La Giunta comunale ha approvato un atto di indirizzo per l'istituzione di un fondo che andrà a sostenere le famiglie contro gli aumenti delle tariffe dell'acqua. Questo fondo sarà previsto nel prossimo bilancio comunale e rappresenterà un aiuto concreto per i cittadini, in un momento di crescente difficoltà economica.  "Con l'aumento delle tariffe, per il quale, in sede di assemblea Ato abbiamo votato contro - ha dichiarato il sindaco Fabrizio Ciarapica - vogliamo proteggere i nostri cittadini più vulnerabili, fornendo un aiuto concreto a chi si trova in difficoltà economica. Pertanto destiniamo parte degli utili che saranno distribuiti dall'azienda Atac al Comune, per coprire, almeno in parte, i rincari dei costi delle utenze idriche che graveranno sulle famiglie".  Il fondo sarà destinato in particolare ai nuclei a basso reddito e alle persone in condizioni di particolare svantaggio economico, ma ulteriori dettagli sulla gestione saranno resi noti successivamente, dopo l'approvazione del bilancio comunale.  "Lavoreremo affinché ogni euro di questo fondo possa avere un impatto reale e tangibile sulla vita dei nostri concittadini - ha aggiunto il sindaco - .Il nostro obiettivo è mettere in atto politiche che siano inclusive e che rispondano alle necessità delle famiglie".    

23/11/2024 15:29
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