Dal vice capogruppo PD Marche, Francesco Micucci, riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa sulle novità dell'ospedale di Civitanova Marche e sul Consiglio comunale aperto sulla Sanità.
È operativa dall'inizio dell'anno l'attesa guardia medica pediatrica notturna dell'ospedale di Civitanova Marche, mentre i primi giorni di febbraio partirà lo spostamento dell'Utic all'interno del reparto di Pronto soccorso, altra tappa per la costituzione del Dipartimento di emergenza e accettazione (Dea).
"Due risultati tangibili che dimostrano come la Regione Marche dia corso concreto a quanto affermato e programmato - commenta il vice Micucci, rispondendo poi alle polemiche sollevate nei giorni scorsi dal consigliere comunale di Civitanova, Flavio Rogani, e dal gruppo di Forza Italia, sulla convocazione del Consiglio comunale aperto sulla Sanità " Ritengo opportuno, come già annunciato dal presidente Ceriscioli, che il Consiglio comunale aperto si tenga dopo le elezioni politiche del 4 marzo. Questo a tutela dei cittadini di Civitanova, perché si possa affrontare il dibattito su un tema tanto importante e delicato per la vita della comunità scevro dai condizionamenti della campagna elettorale e perché la discussione sia lontana da facili ed inutili strumentalizzazioni, alle quali ha già fatto ricorso, peraltro, il centrodestra".
Un'occasione per raccontare i cinque anni di legislatura appena trascorsi e fare il punto sul lavoro fatto a livello nazionale e locale. Questo è "Racconti di viaggio", l'iniziativa promossa dalla parlamentare maceratese Irene Manzi, in programma il prossimo 22 gennaio alle 21 presso l'hotel Claudiani a Macerata.
Un dialogo a più voci, moderato dalla giornalista Tiziana Tiberi, durante il quale, grazie anche alle testimonianze di alcuni ospiti, verranno ripercorsi i momenti salienti della Legislatura appena trascorsa, anche approfondendo alcuni specifici temi che hanno caratterizzato l'impegno della parlamentare Pd, componente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati: dal lavoro sulle problematiche legate al sisma del 2016 a quello sulle tematiche riguardanti scuola e cultura fino alla legge sulle imprese culturali e creative, da poco approvata di cui la Manzi è stata relatrice alla Camera.
Un'occasione per rendere conto a cittadini ed elettori del lavoro svolto in questi cinque anni e per fare un bilancio dell'impegno parlamentare e di governo del gruppo parlamentare del Partito Democratico di cui l'onorevole Manzi fa parte.
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa a firma di Gian Marco Paparelli, responsabile Lega Cingoli-Salvini Premier.
“Per il nostro movimento, la salute non ha colore politico e ai nostri concittadini cingolani diciamo che, vigileremo sul mantenimento di quanto deciso nella seduta odierna, dal Consiglio Regionale e dall’Assessore alla Sanità, Luca Ceriscioli. Abbiamo bisogno di servizi idonei ed il voto unanime (anche della Lega) di quest’oggi, testimonia l’unità d’intenti che c’è a Cingoli, su questo delicato tema. Pur nelle differenti vedute con il Pd, su come dovrà essere la Cingoli del futuro: Vogliamo anche noi che venga mantenuto il medico radiologo, ripristinato il PPI, incrementato personale, attrezzature ed adeguati i servizi; per il bene degli abitanti di Cingoli ed anche dei comuni limitrofi come Apiro, che il nostro nosocomio serve ormai da anni. Auspichiamo altresì che alle parole seguano azioni in tempi consoni”.
Quella di oggi è una di quelle giornate che ti riconcilia con la politica ,quando vedi che i problemi di una comunità vengono riconosciuti dalla massima assise della Regione pensi che l'impegno profuso , la determinazione , non sia una cosa vana ma quella battaglia valeva la pena di essere portata avanti
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Raffaele Consalvi del PD di Cingoli.
Quella di oggi è una di quelle giornate che ti riconcilia con la politica , quando vedi che i problemi di una comunità vengono riconosciuti dalla massima assise della Regione, pensi che l’impegno profuso, la determinazione, non sia una cosa vana ma quella battaglia valeva la pena di essere portata avanti.
Il Consiglio Regionale ha approvato all’unanimità una risoluzione proposta dal consigliere Micucci ( PD ) che ricalca perfettamente i contenuti della mozione.
Precisamente: Ripristino del Punto di Primo Intervento; adeguamento dell’organico medico del reparto di lungodegenza ospedaliera; copertura del posto vacante di radiologia; ricognizione puntuale del fabbisogno di attrezzature del nosocomio.
Degno di attenzione l’intervento del Presidente Luca Ceriscioli il quale ha sottolineato la bontà dell’atto ,in quanto la presenza di un reparto di lungodegenza ospedaliera (di fatto la vecchia medicina) rafforza la presenza del PPI al di la della deroga ottenuta dal Governo per la crisi sismica. Per il PD di Cingoli quello di oggi rappresenta un grande risultato , voluto con tenacia e determinazione che si presta a due riflessioni.
1) La politica delle lamentazioni non serve (ci hanno lasciati soli... quassù in montagna nessuno ci considera e via dicendo...) come non serve il muro contro muro tra istituzioni pensando di ritrovarsi poi qualcosa di positivo .
2) Serve la proposta politica, il confronto anche serrato ,ma che abbia uno sbocco concreto alla risoluzione dei problemi.
Questo è quello che come PD di Cingoli abbiamo fatto in questi mesi essendo consapevoli che questo rappresenta solo il primo passo di un lungo cammino .
Ora come succede spesso nel momento della vittoria cari amici, saranno in tanti ad intestarsela : le vittorie hanno sempre tanti padri mentre le sconfitte sono figlie di nessuno .
Ma a noi va bene lo stesso , i fatti sono fatti , gli atti sono atti , la propaganda rimane propaganda .
Resta il fatto che oggi è stata una bella giornata"
Il coordinamento regionale delle Marche delle varie componenti di LeU ha scritto una lettera alla presidente della Camera Laura Boldrini, chiedendole la disponibilità a candidarsi per il collegio uninominale della provincia di Ancona. Lo ha reso noto il consigliere regionale del gruppo misto-Mdp Gianluca Busilacchi, a margine della seduta dell'Assemblea legislativa marchigiana. Boldrini, che ha origini marchigiane, era stata eletta alla Camera nelle Marche nel 2013.
Lo stesso Busilacchi invece ha ribadito l'intenzione di non candidarsi, anticipata su Facebook, anche se il suo nome è stato gettonatissimo dalle assemblee locali, in particolare in provincia di Ancona. "Non sono uscito dal Pd per candidarmi in Parlamento - spiega - e pur avendo tutte le carte in regola per entrare nella rosa dei candidati ho fatto un passo indietro", lasciando spazio a "due giovani donne parlamentari uscenti al primo mandato, Lara Ricciatti e Beatrice Brignone che hanno fatto molto bene".
(Fonte Ansa)
Giovedì 18 gennaio alle 21:15 presso l'Hotel San Crispino a Trodica di Morrovalle si terrà un incontro pubblico organizzato dall'associazione "Cittadini in Cammino" sul tema: " Il lavoro come è cambiato e come cambierà".
All'iniziativa saranno presenti, tra gli altri, la Senatrice Annamaria Parente Capogruppo PD della commissione lavoro al Senato e il Senatore Mario Morgoni.
Dalla Filca (Federazione Italiana Lavoratori Costruzioni e Affini) CISL Marche e dalla CISL Marche riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa in merito ai cantieri delle Sae e all' urgenza della congruità.
“Abbiamo bisogno di strumenti che permettano di prevenire e contrastare in modo strutturato le irregolarità e gli abusi – dichiarano Silvia Spinaci e Rocco Gravina, Responsabili Cisl per l’area del sisma - In questi mesi molte volte con l’ordinaria azione sindacale della nostra categoria siamo riusciti a correggere situazioni di irregolarità o di ritardo nei pagamenti dei lavoratori, ma senza strumenti di controllo forti come quelli che chiediamo ormai da tempo non riusciremo ad arrivare alla radice degli abusi e, in una realtà complessa come quella dei cantieri della ricostruzione, rischiamo un’azione di tutela limitata ai pochi casi che arrivano alla denuncia esplicita”.
“Cinquantaquattro cantieri SAE nella provincia di Macerata per 2 grandi appalti, quello delle urbanizzazioni e quello delle istallazioni delle Soluzioni Abitative di Emergenza – spiega Jacopo Lasca, Responsabile maceratese della Filca Cisl Marche - Consorzi, sub appalti e rete di impresa per circa 600 lavoratori letteralmente sparpagliati su un territorio vasto e morfologicamente complesso. Lavoratori che vengono spostati quotidianamente in cantieri distanti tra loro creando difficoltà sia nei controlli delle istituzioni sia nelle opportunità di incontro. Tutto questo rappresenta il contesto ideale per le irregolarità e la possibilità di infiltrazioni mafiose. Figurarsi quando partiranno una miriade di micro cantieri con la ricostruzione leggera e pesante”.
Per questo rimarchiamo l’importanza e la validità dell’intuizione che le parti sociali della nostra provincia hanno avuto ormai mesi fa: non sarà mai possibile riuscire a controllare il territorio a valle dei processi di ricostruzione e un vero presidio sarà possibile solo con l’istituzione di strumenti di controllo a monte come l’introduzione del DURC per congruità. Solo in questo modo sarà possibile tutelare e sostenere un lavoro dignitoso e di qualità; vera leva della ricostruzione del tessuto sociale ed economico.
È con questa convinzione che la Cisl e la Filca Cisl, insieme alle altre parti sociali della provincia di Macerata, hanno sottoscritto lo scorso luglio il Protocollo sulla congruità, divenuto elemento propulsivo per l’ordinanza commissariale numero 41. I tempi però sono tiranni e ci auguriamo che l’accordo nazionale di attuazione possa vedere la luce in tempi brevi.
Da parte nostra continuiamo ad impegnarci in una responsabile collaborazione con le istituzioni del territorio, per questo aspettiamo con ansia l’istituzione del tavolo permanete presso la Prefettura di Macerata necessario per presidiare i flussi di imprese e lavoratori che si riverseranno nel territorio della provincia.
“Anche il tavolo istituzionale aperto con la Regione Marche, in cui sono presenti tutte le parti sociali del mondo delle costruzioni, offre un’opportunità importante. Qui però dobbiamo segnalare una forte inadempienza della Regione Marche – denuncia ancora Lasca - Dal 3 di novembre stiamo aspettando la convocazione della Commissione ristretta per affrontare alcuni temi fondamentali per il futuro del territorio: un sistema di informazioni in tempo reale che possa portare a conoscenza delle organizzazioni sindacali quali aziende sono presenti sul territorio, misure di contrasto al lavoro irregolare e a sostegno alla qualità del lavoro, sicurezza sul lavoro e dignità degli alloggi per i tanti lavoratori in trasferta che arriveranno per la ricostruzione non possono aspettare oltre”.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del M5S di Recanati
"Botta e risposta tra il sindaco Fiordomo e l’ex assessore ed ex consigliere delegato ai lavori pubblici, Biagiola. Il primo, di punto in bianco, toglie le deleghe al secondo che ora chiede spiegazioni. Le chiede pubblicamente ma non troppo visto che dietro a certe mosse devono esserci strani equilibri da rispettare e che alla cittadinanza non saranno mai dati di sapere. Era una volta che il politico lavorava per il bene della comunità! Ora invece assistiamo a lotte intestine e ripicche scatenate da un bel gruzzoletto in arrivo a Recanati: più di trenta milioni di euro; con tutti questi soldi in ballo il sindaco deve necessariamente spiegare il perché della sua scelta o altrimenti sarà evidente che la sua è solo una ripicca nei confronti degli esponenti del suo partito che lo hanno messo in minoranza.
Senza motivazioni convincenti, il Pd - nella persona del suo segretario locale e prossimo candidato sindaco Andrea Marinelli - dovrà prendere una netta posizione e sfiduciarlo perché non può essere amministrata così una città: arrivano un mucchio di soldi per il post terremoto e il primo cittadino dice: "Son troppi soldi, ci penso io perché di voi non mi fido". In sostanza è questo quello che è successo. Naturalmente Biagiola non ci sta come non ci sta la maggioranza del PD recanatese (viste le loro dichiarazioni) che ora tiene sotto scacco il sindaco: se i “dissidenti” sono in maggioranza, possono far saltare tutto. Ma gli conviene? Possono fingere di essere indignati quanto vogliono, ma se cade il pastore, cade il gregge. E questo lo sa bene anche l’UDC che si prodiga a buttare acqua sul fuoco in attesa di capire chi sarà il vincitore con cui schierarsi alle prossime elezioni. La paura è che la poltrona gli sfugga da sotto il sedere (che poi è l’unica cosa che gli interessa) e rivendica continuamente i meriti del proprio consigliere regionale, ma dimenticando di dire che lo stesso è complice della scomparsa dei servizi sanitari più importanti nel nostro ex ospedale. Sembra Risiko e invece sono guerriglie per spartirsi il malloppo e noi recanatesi non possiamo permetterci di assistere ad un anno e mezzo di ricatti e contro ricatti funzionali solo a sistemare gli equilibri interni ad un partito. Se al Pd stanno a cuore i recanatesi, deve muoversi nel loro solo interesse anche se questo volesse dire prendere decisioni difficili. Ma per fare questo occorrono persone corrette, capaci, leali ed oneste…e queste qualità sono un ossimoro messe accanto alla parola Pd. Stiamo a vedere".
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del Senatore della Lega Paolo Arrigoni.
"Sabato 13 gennaio il Segretario Federale della Lega Matteo Salvini ha convocato a Milano i responsabili regionali e provinciali del Carroccio di tutte le regioni italiane per una riunione organizzativa in vista delle elezioni politiche del 4 marzo.
La delegazione della Lega Marche guidata dal Commissario Nazionale Sen. Paolo Arrigoni era composta dal responsabile organizzativo regionale Luca Sabbioni e dai segretari provinciali Lodovico Doglioni (Pesaro-Urbino), Milco Mariani (Ancona), Letizia Marino (Macerata), Massimiliano Castagna (Ascoli Piceno) e Fabio Senzacqua (che ha sostituito il segretario di Fermo Fabio Lucentini, impegnato ad un convegno sul Made in Italy).
La riunione ha rappresentato una tappa fondamentale lungo il cammino che vede impegnato in modo compatto tutto il movimento verso le elezioni del 4 marzo 2018, che avranno un’importanza pari se non superiore a quello del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016.
A questo incontro, che ha decisamente galvanizzato tutti i presenti, Matteo Salvini era affiancato dal Sen. Roberto Calderoli, responsabile organizzativo del movimento, che ha illustrato le novità (e le complicazioni) del Rosatellum, e dall'on. Giancarlo Giorgetti, vice segretario federale, che ha invece fornito interessanti spunti sulla campagna elettorale.
Il leader Matteo Salvini ha quindi ribadito l’importante obiettivo da raggiungere con determinazione il 4 marzo: avere per la prima volta nella storia italiana un Premier leghista!
Le difficoltà finanziarie del movimento sono ben note dopo il sequestro dei fondi da parte della procura di Genova, ma la Lega ha la fortuna di poter contare su quella fanteria di iscritti, militanti e sostenitori, coraggiosa e determinata, capace da sola di arrivare alla gente, parlando alle persone dei problemi veri, e con questa forza di combattere “eserciti” meglio “armati” e di resistere e rilanciarsi per far crescere il nostro consenso elettorale nonostante gli attacchi che provengono da tutti i fronti.
Sarà fondamentale per la Lega il sicuro successo della manifestazione di Milano, programmata per il 24 febbraio e già in corso di organizzazione, dove contiamo di riempire piazza Duomo e dalla quale Salvini con le proposte del nostro programma elettorale cercherà di convincere gli italiani indecisi e anche coloro che sono ormai disaffezionati alla politica.
La campagna comunicativa della Lega, anche nelle Marche, individuerà alcuni temi cardine chiari e irrinunciabili: sostegno alle imprese per uscire dalla crisi, migliorare il servizio sanitario regionale, sicurezza e contrasto all'immigrazione clandestina. Solo un messaggio politico percepito come veritiero e condiviso, perché proveniente dalla realtà e dalla quotidiana dei territori, può avere successo.
Il veicolo per diffondere queste proposte sarà, come sempre, la credibilità di ogni singolo candidato, militante o sostenitore della Lega!"
Per gli interventi di ricostruzione 'pesante' post terremoto, il Commissario straordinario Paola De Micheli ha prorogato il termine di presentazione delle domande al 31 ottobre prossimo. Lo ha scritto la stessa De Micheli, rispondendo alle sollecitazioni di chiarimenti avanzate dal senatore Mario Morgoni, dal deputato Piergiorgio Carrescia, da alcuni sindaci e ordini professionali.
Con l'ordinanza n.46 il Commissario ha modificato alcune disposizioni precedenti: per ricostruire imprese o edifici a uso abitativo con danni gravi, saranno ammesse anche domande arrivate tra il primo gennaio e l'entrata in vigore dell'ordinanza. De Micheli ha chiarito anche che per regolarizzare di immobili temporanei, si dovranno presentare le domande di contributo con il progetto degli interventi di ricostruzione. La richiesta di regolarizzazione degli immobili temporanei comporta la rinuncia al solo contributo di autonoma sistemazione (Cas) ma non di quello per ricostruire.
Dal Comitato Salva Salute di Castelraimondo riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa in merito al collegamento tra malattie e inceneritore.
Come se non fosse successo niente. Come se gli studi epidemiologici dell'Istituto Superiore di Sanità, dell'ARPAM e dell'ARS, che certificano l'eccessivo numero di ospedalizzazioni e morti per tumori e patologie collegate all'incenerimento nell'area interessata dalle ricadute del cementificio di Castelraimondo, non ci fossero mai stati. Come se il TAR non avesse ridotto a brandelli l'autorizzazione ambientale concessa alla Sacci per bruciare immondizia. Per la Regione Marche, per la Provincia di Macerata, per il signor Capponi, e per il suo collega Marinelli, va tutto bene e si può bruciare.
Martedì scorso in Provincia di Macerata è andato in scena il secondo atto della recita “Incenerimento nelle Marche”. La Regione ha gettato la maschera mostrando il volto di Fausto Brevi, della società Oikos Progetti, consulente dell’ATA presieduta da Antonio Pettinari, del Cosmari e della stessa Regione, per la redazione del piano di gestionedei rifiuti, regionale e provinciale.Secondo il buon Brevi, chi si oppone all'incenerimento dei rifiuti “va fuori tema”. Questo si sono sentiti rispondere i Sindaci presenti che hanno sollevato dubbi sull’opportunità di orientare l’impiantistica provinciale alla produzione di combustibile da rifiuti indifferenziati(CSS), da incenerire in cementerie e altri impianti industriali. “Ce lo impone la Regione”, dice, che ha scelto, con il Piano approvato da Spacca nel 2015, di produrre il CSS; cari Sindaci, vi dovete adeguare, senza se e senza ma. Dimentica di dire, il Brevi, che il Piano regionale l'ha scritto lui.
Nobel 2018 per l'immondizia al sindaco di Treia, Franco Capponi, che sui giornali ha affermato che il CSS è un “carbone attivo”. Pertanto, scopriamo dall’ex presidente del Cosmari, quindi uno che se ne intende (o che, per lo meno, dovrebbe), che bruciare rifiuti purifica l’aria. Buono a sapersi, soprattutto per chi vive vicino a cementerie ed inceneritori; possono stare tranquilli e respirare a pieni polmoni. Il campione dell'incenerimento ha anche affermato che il CSS è un prodotto ipercontrollato, ma sui controlli abbiamo già dato. Il cementificio ha operato indisturbato per oltre quarant'anni e quando si è deciso dicercare di capire l'impatto dello stabilimento sull'ambiente circostante, l'indagine ambientale eseguita dall'ARPAM, fortemente voluta dal presidente della Provincia Pettinari e costata ai cittadini ben 60mila euro che garantiva che l'ambiente intorno al cementificio di Castelraimondo non lo trovi nemmeno sulle Dolomiti, è stata massacrata dalla Consulenze ambientali Spa e da Accredia, come abbiamo già avuto modo di sottolineare nel corso del 2017. Probabilmente in preda ad un delirio di onniscienza, il nostro esperto afferma anche che il CSS sarebbe composto semplicemente da carta e plastica; quando ti fai prendere la mano, è facile che le idiozie partano senza controllo.Il primo atto della oramai annosa commedia del CSS, invece, è andato in scena un anno fa, quando alla Conferenza dei Servizi tenutasi presso la Regione Marche, per discutere del riesame dell'autorizzazione ambientale fatta a brandelli dal TAR, a parole tutti gli enti sembravano fare pressione sulla Sacci: “O presentate un piano industriale o chiudete ebonificate l’area, non c’è un terza via”, questa la sintesi dell’assessore Angelo Sciapichetti. La Sacci avrebbe dovuto, pertanto, adempiere alle prescrizioni impartite dall'inflessibile Regione Marche entro il mese di aprile 2017, pena la decadenza dell'autorizzazione.Come tutti sappiamo, la Sacci non ha adempiuto e l'autorizzazione è ancora in piedi.Ad un anno di distanza, ritenendo di aver recitato bene la propria parte di ente intransigente, la Regione Marche, in perfetto accordo con il sindaco di Castelraimondo, Renzo Marinelli, ha partorito una bella furbata: nonostante il totale inadempimento della Sacci, anziché procedere direttamente alla revoca dell'autorizzazione ambientale emascherandosi dietro un infondato parere del proprio ufficio legale, ha invitato il Comune di Castelraimondo a convocare una conferenza dei servizi, l'ennesima, per poter procedere alla revoca dell'autorizzazione (almeno così scriveva). In realtà, questa decisione ha consentito al sindaco Marinelli di impugnare il provvedimento al TAR, rimandando il tutto di altri anni.Il sindaco di Castelraimondo sembra non aver perso il vizio di utilizzare i soldi dei contribuenti per i propri scopi (ricorderete la vicenda della nomina del consulente per 15mila euro che abbiamo segnalato con il comunicato del 31 gennaio 2017): a lui interessa mantenere in vita l'autorizzazione ambientale e pertanto, anziché convocare la conferenza di servizi, come richiestogli dalla Regione, utilizza i soldi pubblici per propone un costoso ricorso al TAR al fine dirimere un problema di cruciale importanza: convocare la conferenza dei servizi, tocca a me o tocca alla Regione? Marinelli è uno preciso e suquesti aspetti non transige.C'è da sapere, infatti, che i nuovi padroni della Sacci hanno dichiarato che non saranno in grado di chiarire il futuro dello stabilimento di Castelraimondo per almeno un paio di anni e Marinelli e la Regione hanno trovato il modo di guadagnare tempo, tanto tempo. D'altronde, anche Capponi lo ha detto: “il progetto è molto ampio e per riaprirlo nonsaranno sicuramente tempi brevi”. Cari cittadini, abbiate pazienza e state tranquilli, a Castelraimondo si incenerirà; aspettiamo la decisione dei proprietari tedeschi a polmoni aperti.Il Comitato Salva Salute di Castelraimondo si mette a disposizione di tutti quei sindaci che hanno dimostrato di avere a cuore la salute dei propri cittadini,
Dal Coordinatore Provinciale Nuovo CDU (Cristiani Democratici Uniti) di Macerata, Dott. Mattia Orioli, riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa in merito alle modifiche della viabilità nei quartieri Vergini e rione Marche.
Dopo alcune segnalazioni pubbliche di cittadini, e dopo aver ascoltato alcuni residenti delle zone Rione Marche e Quartiere Vergini, abbiamo constatato come i nuovi cambiamenti di viabilità nelle zone suddette abbiano di fatto creato notevoli difficoltà ed in generale malcontento tra i residenti.
La situazione regressiva della città di Macerata ci risulta oramai piuttosto evidente, sotto ogni aspetto e punto di vista, tra i quali non a caso anche quello della viabilità o meglio della mancanza in generale di progettualità o di visione complessiva della città stessa.
Su questi temi ed altri, risulta la chiara la nostra posizione distante ed alternativa rispetto a chi amministra attualmente la città. Pur avendo però una posizione diversa, ed al di là di ogni schieramento o colore politico, si è deciso di lanciare un appello all'amministrazione comunale, affinché prenda atto di intervenire in ascolto di esigenze ed istanze dei residenti delle due zone della città che hanno subito questo cambiamento repentino, affinché prima di tutto possa emergere il vero bene dei cittadini e della città stessa.
Sul punto, pur ritenendo inopportune e non adeguate le scelte effettuate sul cambio di viabilità, così come sostenuto anche da alcuni residenti, invitiamo l'amministrazione a confrontarsi proprio con gli stessi, affinché si possa avere maggiori delucidazioni o anche ripensare sulle scelte fatte, se pur provvisorie. Infatti, come già detto in precedenza, non si è ritenuto di effettuare un' attacco meramente critico sulla questione, pur evidenziando le diverse nostre posizioni, ma piuttosto richiamare gli stessi amministratori a posizioni di maggiore buon senso, nei riguardi dei residenti, di coloro che vivono quotidianamente nelle zone suddette.
In conclusione se pur fatto tardivamente, chiediamo che vengano ascoltati ed incontrati i residenti delle due zone in questione, i quali pur essendo stati avvertiti da una semplice lettera non hanno avuto la possibilità di un più opportuno e necessario confronto con l'amministrazione, prima di dare avvio a questi cambiamenti, sulla reale utilità o sulla strategia di tali variazioni proposte.
Ribaltata la sentenza nel procedimento per le cosiddette spese facili in Consiglio regionale delle Marche. La Cassazione ha annullato 56 proscioglimenti decisi dal gup di Ancona per l'accusa di peculato per consiglieri regionali ed ex (la maggior parte) o addetti ai gruppi.
I giudici hanno accolto il ricorso della Procura di Ancona e ora, per gli interessati, si tornerà in udienza preliminare. Non si conoscono ancora le motivazioni del verdetto ma il procedimento iniziale contro 66 imputati, spezzettato in varie tranche, si complica. In cinque erano stati assolti in abbreviato (tra cui l'ex presidente Spacca e il segretario del Pd Comi Marche) e attendono l'appello. Per sei dei 61 imputati in Cassazione, prosciolti dalla gran parte delle accuse e rinviati a giudizio per pochi addebiti, si prospetta un doppio binario: un'altra udienza gup e il processo in Tribunale che ha già assolto tre di loro. Restano al vaglio della Cassazione, che ha scagionato solo un ex collaboratore Idv, 4 posizioni stralciate.
(fonte Ansa)
Dal sindaco di San Severino Marche Rosa Piermattei riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa in risposta alle interrogazioni poste dal Consigliere Comunale Francesco Borioni, capogruppo de “Il Centrosinistra per San Severino” in merito alla realizzazione del nuovo plesso scolastico A.Luzio (leggi qui).
Si riscontra la Sua nota di pari oggetto per informarla che per la realizzazione della nuova scuola Luzio, è in corso di individuazione la zona dove costruire il plesso scolastico. Il terreno verrà acquistato tramite dei fondi che sono stati donati al Comune dalla Regione Emilia Romagna. A tal proposito l’ufficio sisma ha predisposto uno studio di fattibilità tecnico-economica e tra le varie proposte prese in considerazione, l’unica area risultata idonea è quella situata nella prima periferia del centro abitato del capoluogo, oltrepassato l’Ospedale Bartolomeo Eustachio in direzione Cesolo.
Parte dell’area è soggetta al vincolo archeologico, quindi, prima dell’acquisizione formale, si sta predisponendo una campagna di saggi onde scongiurare l’ipotesi di rinvenimenti archeologici che bloccherebbero la realizzazione dell’opera.
Tutte le scuole come la nostra (ad esempio Cingoli, Corridonia, Treia, Tolentino, Mateliea, Apiro etc.), finanziate con le ordinanze del Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma - 2016, n. 33 e n. 35, sono rimaste sostanzialmente ferme a causa delle incongruenze presenti nelle medesime ordinanze emanate, parzialmente in contrasto su alcune disposizioni con il Codice dei contratti pubblici, incongruenze che non permettevano di avviare le procedure di affidamento degli incarichi di progettazione e soprattutto di affidamento dei lavori. Tali incongruenze sembrano siano state risolte con il maxi emendamento alla legge di bilancio approvato in parlamento qualche giorno fa. In accordo con l’Ufficio Speciale della Ricostruzione di Macerata, si prevede di completare l’iter per la redazione del progetto esecutivo e dell’espletamento della gara di appalto entro l’anno 2018.
Non si ritiene opportuna l’eventualità di discutere l’argomento della costruzione della scuola convocando un’assemblea pubblica, anche perché l’attuale Consiglio Comunale è già di per sé espressione della più ampia democrazia cittadina attraverso i suoi consiglieri eletti, rappresentanti di tutte le parti politiche e sociali presenti sul territorio.
Nella fase di elaborazione del progetto esecutivo, che verrà condiviso con le Istituzioni Scolastiche locali, che già sono state interpellate per capire le dotazioni che dovrà avere la nuova scuola, si instaurerà un confronto anche con i componenti della minoranza presenti in Consiglio Comunale, rappresentando fin d’ora che, probabilmente, l’importo del finanziamento concesso non permetterà di realizzare tutto quanto auspicato dall’Amministrazione, e quindi, in maniera costruttiva, si dovranno stabilire delle priorità alle opere da realizzare.
La Commissione Elettorale Comunale, riunitasi oggi venerdì 12 gennaio, ha stabilito i criteri di nomina degli scrutatori per le elezioni della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica del 4 marzo 2018. I criteri individuati sono stati dettati dalla volontà di assicurare la massima trasparenza al procedimento di nomina degli scrutatori. Si è ritenuto pertanto di procedere al sorteggio in pubblica seduta di coloro che, iscritti all’albo degli scrutatori, abbiano presentato apposita domanda. La Commissione ha ritenuto di non dover utilizzare la facoltà concessa dalla legge di nomina diretta, per garantire la maggiore imparzialità della procedura.
Dal prossimo 15 gennaio si potranno presentare dunque le domande per svolgere la funzione di scrutatore nei seggi che verranno predisposti nelle sezioni elettorali in occasione delle elezioni della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica che si svolgeranno il prossimo 4 marzo.
Le domande, accompagnate da fotocopia non autenticata del documento di identità (o da scansione di esso nel caso di utilizzo della posta elettronica), potranno essere consegnate a mano o inviate per fax allo 0733/256435 o all’indirizzo di posta elettronica elettorale@comune.macerata.it o utilizzando l’apposita form reperibile sul sito o spedite per posta. In questo caso non farà fede il timbro postale ma la data di arrivo attestata all’Ufficio Protocollo dell’Ente, e dovranno pervenire al servizio Urp – Protocollo in viale Trieste n. 24 entro il prossimo 27 gennaio. Il modulo di domanda sarà disponibile all’ufficio Elettorale e all’Urp (viale Trieste, 24), all’Informagiovani (piazza Vittorio Veneto, 2) e scaricabile dal sito del Comune www.comune.macerata.it .
La Commissione Elettorale Comunale si riunirà il giorno 9 febbraio alle ore 8.30 in pubblica seduta per procedere tramite sorteggio alla nomina degli scrutatori e delle riserve tra quelli che avranno presentato la domanda e, se il numero dei richiedenti sarà inferiore a quelli occorrenti, procederà al completamento tramite sorteggio dall’albo degli scrutatori.
Ruolo di garante per il Corecom in occasione delle prossime elezioni del 4 marzo. Il Comitato svolge infatti funzioni consultive, di vigilanza e di controllo in merito al rispetto delle disposizioni previste dalla legge sulla Par condicio, dal Codice di Autoregolamentazione delle emittenti radiotelevisive private locali e dalle disposizioni contenute negli specifici provvedimenti che l'Agcom e la Commissione parlamentare di vigilanza adottano in occasione della consultazione elettorale.
Funzioni che hanno lo scopo di garantire a tutti i soggetti politici il rispetto dei principi del pluralismo, dell’obiettività, della completezza e dell’imparzialità dell’informazione durante la campagna elettorale, con parità di accesso ai mezzi di informazione radio-televisiva locale, compreso il servizio pubblico locale posto in essere dalla testata giornalistica regionale RAI.
Allo stesso modo, è compito del Corecom vigilare sulla comunicazione istituzionale delle pubbliche amministrazioni in ambito regionale, istruendo eventuali violazioni rilevate autonomamente o segnalate da soggetti esterni. Tutto questo può portare, nei casi più gravi, alla segnalazione all’Agcom, per le eventuali sanzioni, ma anche alla ricerca di accordi in caso di contenziosi, garantendo in ogni caso una costante attività di raccordo informativo con le emittenti, i soggetti politici e l’Agcom.
Dal 29 dicembre 2017 (data di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del decreto del Presidente della Repubblica di convocazione dei comizi elettorali per domenica 4 marzo 2018), come va ricordato, opera infatti il divieto per tutte le amministrazioni pubbliche, anche se non direttamente coinvolte nella tornata elettorale, di svolgere attività di comunicazione, ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni.
Si invita, per qualunque informazione, a contattare l’indirizzo dedicato: elezioni@corecom.marche o i numeri 071/2298466 – 071/2298564
La II Commissione consiliare “Sviluppo economico” ha approvato, all'unanimità, la proposta di risoluzione sul programma di lavoro della Commissione europea per il 2018.
I temi prioritari affrontati nell'atto riguardano settori già presi in esame nel corso del 2016 e 2017 nell'ambito dell'attività di partecipazione alla formazione del diritto e delle politiche europee. Fari puntati ancora una volta, dunque, su economia circolare, con particolare attenzione al riutilizzo delle materie plastiche e alle acque; sui nuovi programmi cofinanziati con risorse europee post 2020; sui temi della sostenibilità, dell'equità sociale, delle politiche europee in materia di energia e clima; sulla catena Ue di approvvigionamento alimentare; sullo stato di diritto e sulla strategia di comunicazione attraverso la quale l'Europa comunica se stessa con l'obiettivo di accrescere trasparenza e democraticità; sul rafforzamento del principio di sussidiarietà e sulla collaborazione tra istituzioni europee e nazionali che sono a vario titolo incaricate dell'attuazione e del rispetto del diritto europeo.
“Anche nel 2018 la partecipazione alla fase ascendente – si legge nella risoluzione - sarà caratterizzata da modalità ormai consolidate” basate su confronto e ampia collaborazione con “i servizi della Giunta regionale, le altre commissioni assembleari e con un partenariato diffuso, formato dal sistema delle autonomie territoriali, dalle Università e dalle associazioni di categoria”.
“Speravamo, soprattutto per i cittadini, che il terremoto rimanesse fuori dalla battaglia politica ed elettorale, ma le nuove dichiarazioni odierne del senatore Arrigoni, frutto di una ricostruzione volutamente falsata della realtà, fanno pensare che il loro unico interesse sia quello non di risolvere i problemi ma di speculare sulle insicurezze e le difficoltà dei cittadini”.
Con queste parole la parlamentare marchigiana del Pd, Irene Manzi, respinge le accuse espresse oggi dal senatore della Lega Nord circa il disinteresse e lo scarso impegno delle istituzioni e del governo rispetto ai cittadini terremotati. “In questi mesi, come testimoniano i provvedimenti e le ingenti risorse messe a disposizione dal Governo e dal Parlamento per la ricostruzione delle comunità colpite dal sisma non è mai mancata l’attenzione e l’impegno da parte del Partito Democratico e dei suoi rappresentanti, espressione dei territori colpiti dal terremoto - prosegue la Manzi. Proprio quel lavoro di ascolto costante che ha portato all’approvazione di provvedimenti ed emendamenti (tra cui proprio quello relativo al celebre caso della signora Peppina) che portano la firma del governo e di deputati del Partito democratico, frutto di un lavoro costante condotto con gli amministratori locali, i sindacati, le associazioni di categoria, i cittadini. Quel lavoro serio e concreto, ben diverso dalle passerelle politiche dei mesi scorsi promosse anche da esponenti politici della stessa Lega Nord, che i cittadini meritano e per il quale dobbiamo continuare ad impegnarci anche nella prossima legislatura”.
Partecipata assemblea ieri a Tolentino della formazione politica "Potere al Popolo" che ha raccolto adesioni trasversali di molti cittadini che auspicano, finalmente, la nascita di una formazione unitaria a Sinistra che si faccia portavoce della denuncia sociale, legata allo sfruttamento delle classi sociali più deboli, e che non abbia paura di accogliere al suo interno l'ala movimentista che si riconosce, per forza di cose, da sempre in questa parte politica.
"Potere al Popolo" rifiuta la definizione di "estrema", ma preferisce vedersi riconosciuta nelle tante formazioni di Sinistra attive in Europa (la "Linke" tedesca, "France Insoumise" che è la terza forza politica d'oltralpe, "Podemos" in Spagna e i diversi esempi scandinavi) che la contrappongono alle socialdemocrazie occidentali le quali, negli ultimi trent'anni, hanno appoggiato le politiche neoliberiste dettate dall'imperialismo degli Stati Uniti d'America, dai leader della destra conservatrice europea, dalla Banca Centrale Europea e dal Fondo Monetario Internazionale.
Importante ricordare che durante l'incontro è emersa l'esigenza di redigere un documento che inserisca il tema della ricostruzione post sisma all'interno del programma elettorale, documento che sarà presentato venerdì 12 gennaio durante l'assemblea provinciale e posto all'attenzione del delegato nazionale presente all'incontro.
Da Erminio Marinelli e Giulio Silenzi riceviamo
La delibera votata il 29 dicembre con cui la giunta non ha riconfermato la direzione della Fototeca comunale a Francesca Iacopini, nominando al suo posto Giulio Vesprini, coglie di sorpresa per molti aspetti. La dottoressa Iacopini, storica dell'arte, ricopre questo ruolo dal gennaio del 2015, percependo un compenso mensile di poche centinaia di euro. Rappresenta la continuità, professionale e culturale con Paolo Domenella che, con un impegno quotidiano, appassionato e volontario, dedicò la sua vita alla raccolta e alla valorizzazione degli scatti fotografici che raccontavano la storia di Civitanova e che collaborò con la Iacopini come elemento di continuità nella gestione della Fototeca.
Negli ultimi mesi della sua vita, consapevole che la malattia di cui soffriva non gli avrebbe dato scampo, si adoperò con le istituzioni e indicò la Iacopini, che per anni aveva lavorato volontariamente al suo fianco, come suo successore consegnando a lei il testimone nella conservazione dell'enorme patrimonio storico e culturale che aveva creato e custidito nella Fototeca. Averla sostituita senza preavviso, senza coinvolgere il presidente, il comitato direttivo e senza nessuna motivazione, rappresenta un inaccettabile modo di procedere.
Una valutazione questa che va al di là degli schieramenti politici. La fototeca comunale è di tutti e va tutelata e gestita nel rispetto della memoria e della volontà di colui, Paolo Domenella, che ne è stato il cuore e l’anima, il padre fondatore.