Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del coordinatore Prov. Macerata Nuovo CDU Mattia Orioli
"Come Nuovo Cdu Marchigiano, riteniamo essenziale e fondamentale prima di tutto esprimere vicinanza alle persone colpite dai recenti accadimenti, in primis ci stringiamo al dolore della mamma di Pamela, giovanissima ragazza morta con modalità e dinamiche di inaudita ferocia, indescrivibili, che dimostrano una gravissima situazione di illegalità sotto ogni aspetto e punto di vista; Poi al dolore delle persone colpite dai successivi fatti, ingiustificabili e gravi, frutto di una folle giustizia fai da te.
Entrambi i fatti colpiscono profondamente il cuore di noi tutti, specialmente per noi Maceratesi, che non abbiamo mai ricordato nella storia recente di fatti di questa identità e di questa portata.
Pertanto, raccolgo, condivido e riaffermo il senso di responsabilità e di condanna ad ogni forma di illegalità e di violenza qualunque essa sia.
Lo stato di diritto, la civiltà i valori sono e debbono rimanere l’essenza ed il faro della nostra società e civiltà.
Certamente, però, poi dovremmo fare una riflessione veramente decisa sullo stato e la salute attuale del nostro paese.
Riflessione politica, tecnica e certamente sociale, sugli ultimi accadimenti e sulle tematiche già più volte affrontate sia in città che nell’intero territorio nazionale, sullo stato attuale della sicurezza, dell’immigrazione irregolare e incontrollata e dell’illegalità in generale. Bisogna agire perché le parole non occorrono più.
Le vite, la civiltà e la democrazia sono in ballo e per questo dobbiamo agire, affinché si tuteli il primato della legge, della sicurezza e dei valori di Civiltà e di benessere che con tanta fatica siamo riusciti ad affermare nel tempo. Questi fatti segnano profondamente lo stato attuale della città ma dell’Italia tutta ai quali si deve dare una risposta concreta e fattiva che fino ad ora è mancata e che la realtà ne da purtroppo una tragica conferma. Non possiamo accettare tutto questo".
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato a firma di Casa Pound Macerata.
"In riferimento al comunicato di "Potere al popolo" che ci vede menzionati teniamo a precisare quanto segue.
Innanzitutto, visto che si chiede e si parla di verità, è bene specificare che CasaPound, come già ampiamente detto e dimostrato, è completamente estranea ai fatti e che chiunque tenti di accostare il nostro nome a ciò che è successo ne risponderà nelle sedi opportune.
Inoltre è estremamente significativo che una sigla dal nome "Potere al popolo" non abbia speso nemmeno mezza parola a proposito di una ragazza del popolo fatta a pezzi e oltraggiata anche dopo la morte da un immigrato, ed abbia invece grande sollecitudine nel fare i propri comunicati solo quando ad essere vittime sono proprio gli immigrati. Verrebbe dunque da chiedersi di quale popolo si stia parlando, sicuramente non quello italiano.
Tutti i tragici fatti successi a Macerata negli ultimi giorni, dall'uccisione e smembramento di una ragazza alla sparatoria di ieri, sono da ricondurre ad una totalmente inadeguata gestione di un fenomeno, quello dell'immigrazione incontrollata, a cui tuttavia va data una risposta politica e nel quadro nella legge, e non con gesti folli che non fanno altro che fornire a chi specula sulla pelle degli italiani e degli immigrati regolari con un'accoglienza scellerata l'alibi per continuare a spostare l'attenzione da quella che è una vera e propria emergenza".
La Giunta del Comune di Civitanova Marche ha avviato una ricognizione per la stabilizzazione del personale precario, con approvazione della delibera n°8/2018.
Il Sindaco Fabrizio Ciarapica ritiene che tale gesto sia un atto di responsabilità nell’interesse del buon funzionamento della macchina amministrativa.
«Questo provvedimento rappresenta un importante passo avanti per la valorizzazione del personale interno all’amministrazione – ha affermato il Primo Cittadino - ed è anche una risposta concreta alle legittime aspettative di chi finalmente potrà lasciarsi alle spalle la precarietà. In sei mesi abbiamo fatto ciò che non è stato fatto in 5 anni».
Ha proseguito il Sindaco, riferendosi all’Amministrazione Corvatta che non aveva dato corso a nessuna stabilizzazione, facendo perdere all’ente risorse umane importanti - soprattutto in un settore delicato come i Servizi Sociali - nelle quali era stato investito molto in termini di formazione.
«L’obiettivo di questa Amministrazione – conclude il Sindaco - è riportare al centro il cittadino e questo processo passa anche dall’erogazione di servizi di qualità, dalla riduzione di costi organizzativi, così come dalla formazione del personale».
"Non sono i pistoleri a garantire la sicurezza in Italia. Bisogna investire su Carabinieri e Poliziotti. Noi proponiamo l'assunzione di diecimila uomini perché chi oggi strizza gli occhi ai pistoleri, ha bloccato le assunzioni".
Lo dice il segretario del Pd Matteo Renzi nel corso del videoforum di Repubblica. "Prima di tutto - aggiunge - c'è l'Italia, la difesa dell'Italia e gli italiani e quelli li difendono sono le forze dell'ordine, non i pistoleri che sparano all'impazzata". (Ansa)
"E' una cosa direi incomprensibile: solo uno squilibrato può fare una cosa del genere, non ci vedo nulla di politico perché la politica non porta a queste follie".Lo afferma Silvio Berlusconi ad Agorà parlando dei fatti di Macerata.
(Fonte Ansa)
"L'attacco di ieri in Italia a Macerata, che ha preso di mira degli stranieri, mostra quanto grande sia diventata la minaccia della xenofobia. Non c'è differenza tra gli attacchi di un'organizzazione terroristica e attacchi razzisti di questo genere. Il raid di Macerata è un attacco razzista, non diverso da episodi di attacchi a moschee luoghi legati alla religione islamica. Abbiamo visto quanto accaduto in Myanmar. Dinanzi a questi episodi è obbligatorio mostrare una reazione decisa". Lo ha detto il presidente turco, Recep Tayyp Erdogan, parlando con i giornalisti poco prima di partire alla volta dell'Italia e di Città del Vaticano. Nell'agenda dell'incontro con papa Francesco vi è anche l'aumento di islamofobia e razzismo in Europa: "Quanto avvenuto a Macerata - ha affermato Erdogan -mostra la grandezza di questo problema". Così il presidente turco Recep Tayyip Erdogan parlando con i giornalisti all'aeroporto Ataturk di Istanbul prima di partire per Roma.
"Le nostre relazioni bilaterali con l'Italia sono eccellenti, è un Paese amico con cui abbiamo una visione comune rispetto ai problemi regionali". Così Erdogan parlando all'aeroporto di Istanbul prima di partire per Roma. "Lavoriamo insieme per la pace e la stabilità nel Mediterraneo. Come alleati Nato, contribuiamo alla sicurezza reciproca. Nei colloqui di Roma discuteremo delle relazioni bilaterali. Lo scorso anno il volume dei nostri scambi è stato di quasi 20 miliardi di dollari, ma il potenziale è doppio. Nel 2020 puntiamo a 30 miliardi di dollari", ha aggiunto.
''È iniziata la campagna elettorale del Fatto Quotidiano verso il sottoscritto solo perché candidato per la Lega tentando di gettare fango su un operato trasparente e solo a favore dei miei concittadini''.
Inizia così la ''lettera aperta'' che il sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini ha inviato, tramite la stampa, a cittadini e simpatizzanti a commento di un articolo che il quotidiano diretto da Marco Travaglio ha pubblicato oggi che ha avuto come protagonista, lo stesso Pazzaglini e una giornalista del Fatto in un lungo colloquio telefonico. Un colloquio, spiega Pazzaglini, in cui nonostante le provocazioni ho ribattuto punto per punto alle insinuazioni e falsita' che si sono costruite in queste ore nella redazione del Fatto. ''Ho ricevuto una telefonata - inizia la lettera aperta di Pazzaglini - da parte di una giornalista del Fatto che mi ha accusato esplicitamente di aver posto in essere un comportamento poco etico, evidenzio non illegale, per diverse fattispecie. Alla fine ho ricevuto due accuse. Secondo loro ho venduto dei pacchi definendoli "solidali". Non è vero, lo avevo negato subito ma di fronte all'insistenza della giornalista mi sono riservato di controllare. L'articolo, insinua una verità diversa.
La seconda riguarda l'acquisto delle casette di legno (comprate a giugno per far lavorare d'estate) dove operano i commercianti. Le ho acquistate tramite la mia società (di cui sono socio), messe a disposizione gratuitamente e rivendute alla Pro Loco appena quest'ultima ha avuto la disponibilità necessaria. Procedura e costo comunicati in anticipo sia agli operatori che a quelli che hanno contributo, la mia società da questa operazione non ha guadagnato nulla (accertato anche dal giornale) e tutto fatto nella massima trasparenza. Potevo aiutarli, senza che per me fosse un costo, perché non avrei dovuto farlo? Grazie a me hanno lavorato tutta l'estate senza dover aspettare che arrivassero le risorse necessarie. È un caso che nell'articolo non ci siano pareri dei commercianti?La doppia fatturazione, strumentalizzata dal giornale al fine di alludere a chissà quale sotterfugio, è stata determinata dal fatto che la mia società le ha solo comprate, l'altra si è occupata dell'impianto elettrico, del contratto di fornitura dell'energia, della movimentazione e di altre piccole incombenze che hanno determinato la differenza di importi. Tutto riscontrabile anche sul luogo. Perché non farle acquistare direttamente da pro loco o comune? Perché non avevamo i soldi, arrivati grazie a donazioni di privati da quando sono state acquistate (giugno) a quando sono state retrocesse alla pro loco (settembre). Concludo con una considerazione. Forse dovrei ringraziare il giornale, in tre mandati ho gestito decine di milioni di euro e l'unica accusa -falsa- che sono riusciti a muovermi è che ho venduto dei pacchi.Il Fatto ha dimostrato con questo 'anatema che sono onesto''.
Presentata ieri mattina ad Ancona la “squadra” di Forza Italia che rappresenterà il partito nelle Marche nel corso delle prossime elezioni politiche in programma il 4 marzo. Le liste, nel segno del rinnovamento, del territorio e della competenza sono composte per la maggior parte da amministratori locali.
Due i candidati provenienti dalla società civile come Andrea Cangini, ormai ex direttore del quotidiano Qn, e Graziella Ciriaci, vice presidente Confindustria Marche ed imprenditrice nel settore della lavorazione carni. Due anche le candidature eccellenti di caratura nazionale rappresentate da Simone Baldelli, vice presidente della Camera e da Marcello Fiori, coordinatore nazionale settore enti locali del partito. Fiori, di origine marchigiana, è un dirigente dello Stato ed è stato coordinatore del settore emergenze della Protezione Civile nei governi Berlusconi. "Nel nostro programma- spiega Fiori- abbiamo messo al centro le famiglie e le imprese. Cinque i punti chiave individuati: lavoro, economia, sicurezza, infrastrutture e terremoto. Una particolare attenzione sarà dedicata alle imprese balneari. Noi ci batteremo per proteggerle dalla direttiva Bolkestein, che ha solo l'obiettivo di affondare una delle principali economie italiane".
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del gruppo Consigliare Nuovo Germoglio
Il gruppo Consigliare Nuovo Germoglio prende atto dalla stampa delle dimissioni del vice sindaco e soprattutto delle pesanti dichiarazioni dello stesso riguardo “fatti gravi” che sarebbero alla base delle sue dimissioni, o meglio, come da lui dichiarato, dell’aver rimesso le deleghe.
Da tempo giravano “rumors” che vi erano delle fibrillazioni all’interno della maggioranza, ma l’uscita del Vice Sindaco, nonché assessore al bilancio e al personale, fa emergere un quadro politico amministrativo molto preoccupante. Infatti Capozucca, che pur distante da noi per la visione politico-amministrativa risulta di fatto essere l’unico della maggioranza con competenze specifiche, parla di “problemi amministrativi” e di “fatti gravi”; lo stesso mantiene però il riserbo su quali siano questi fatti gravi e dichiara che li illustrerà al prossimo consiglio comunale.
Come gruppo consiliare esprimiamo grande preoccupazione per le sorti del Comune di Morrovalle e dei suoi cittadini che rischiano di rimanere gli unici a continuare a pagare pesante pegno da questa situazione di sbando dell’amministrazione. Per questo motivo, stante la gravità e l’urgenza di chiarire ciò che è avvenuto, abbiamo chiesto al Sindaco in data odierna la convocazione urgente di un consiglio comunale dove Capozucca chiarirà e riferirà la sostanza degli avvenimenti accaduti e dei fatti gravi, come ha annunciato alla stampa".
“Traini pagherà per il suo gesto criminale. La violenza e la vendetta privata non ci appartengono. Per la Lega la sicurezza, la certezza della pena e il rispetto delle regole sono principi inviolabili". Così interviene il Senatore della Lega Paolo Arrigoni, responsabile Lega Marche riguardo all’autore della sparatoria di questa mattina a Macerata che ha visto il ferimento di 6 persone. “Nulla può giustificare quanto accaduto anche se certi gesti criminali possono essere il frutto avvelenato di un clima di odio e di esasperazione, risultato di queste sconsiderate politiche migratorie”. “Il nostro pensiero va ai feriti ai quali vogliamo esprimere la nostra vicinanza”, conclude il Senatore Arrigoni.
Dello stesso tenore le dichiarazioni di Andrea Cangini, candidato Capolista al Senato per Forza Italia-Collegio plurinominale circoscrizione Marche: “Un esaltato, un frustrato, un assassino. Un folle criminale che ha disonorato il Tricolore di cui si è inopinatamente ammantato. Lo sparatore di Macerata non ha alcuna giustificazione, ovviamente. Ma se Macerata non fosse tra i Comuni italiani con la più alta percentuale di immigrati rispetto alla popolazione residente e se un nigeriano senza permesso di soggiorno non fosse stato lasciato libero di fare a pezzi una ragazza di appena 18 anni, l’esaltato avrebbe messo mano alla pistola?“.
"Nessuno cavalchi l'odio, la contrapposizione di fronte ad un fatto grave che poteva essere gravissimo". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Marco Minniti al termine del comitato per la sicurezza pubblica a Macerata, dove ha incontrato i vertici delle forze dell'ordine. "Auspico - ha aggiunto - una risposta ferma e unitaria" da parte di tutti.
"Siamo di fronte - ha proseguito il ministro - ad una iniziativa criminale individuale. Non c'e' nulla al momento che faccia pensare ad una iniziativa organizzata" con altri. Si tratta, ha concluso, di un fatto "inaccettabile perchè in una democrazia non è consentito a nessuno di farsi giustizia da solo, anche se in questo caso non c'è nulla che possa richiamarci ad un'idea di giustizia". (Ansa)
“L’odio e la rabbia non possono sopraffare il rispetto delle persone, che deve venire prima di tutto”. Sono queste, invece, le parole del sindaco di Macerata, Romano Carancini, che interviene a fine giornata dopo il vertice tenutosi in Prefettura alla presenza del ministro Minniti.
“Quello che sta accadendo in questi giorni in città è inaccettabile – prosegue il sindaco riferendosi anche all’uccisione di Pamela Mastropietro –. L’odio, che non può attraversare i colori della pelle delle persone, va lasciato da parte per fare spazio alla riflessione, alla responsabilità e al ragionamento. Intendo comunque rassicurare i cittadini: Macerata è e resta una città accogliente e la violenza non fa parte del suo codice genetico. In momenti come questo la coesione sociale e politica diventa l’elemento fondamentale per rasserenare gli animi e non creare divisioni. D’altra parte, i maceratesi hanno sempre dimostrato di sapersi unire nei momenti più difficili. Sulla sicurezza in città siamo, ora e da sempre, al fianco delle forze dell’ordine, che stanno operando con indiscutibile competenza ed efficacia. Voglio ringraziare il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, il ministro Marco Minniti e il prefetto Roberta Preziotti per la vicinanza e l’impegno concreto. Infine voglio ribadire che dobbiamo essere tutti dentro un contesto di comunità. Non si possono, anche attraverso i media, lanciare percorsi di odio, direttamente o indirettamente. Nessuno qui è fuori. L’ultimo appello lo lancio a chi ha responsabilità politiche: non è accettabile, dopo quello che è successo, che continuino a proliferare affermazioni che non fanno degna una persona. Viviamo i prossimi giorni con grande senso di responsabilità e usando la testa, immaginando che siamo dentro una comunità e che non conta il colore: il sangue di Pamela e quello dei feriti è identico”.
(Foto di Giammario Scodanibbio)
Da Potere al Popolo Marche riceviamo
Luca Traini, un neofascista di Macerata già candidato con la Lega Nord alle elezioni amministrative di Corridonia del 2017, questa mattina ha tentato di uccidere sei migranti sparando dalla sua automobile lungo le strade di Macerata: alle vittime della follia fascista va tutta la nostra solidarietà. Traini è stato arrestato poco dopo mentre, nei pressi del monumento ai caduti, faceva il saluto romano. Chi conosce Macerata sa che il 28enne neofascista è da sempre vicino a CasaPound e ad altre organizzazioni di destra come Forza Nuova. Della sua appartenenza ideologica non ci sono dubbi e anche per questo chiediamo che non venga definito "pazzo", né "squilibrato" ma semplicemente fascista. Stabilire questo elemento ci sembra la prima forma di verità.
Alla luce di ciò, come attivisti e candidati di Potere al Popolo chiediamo che il ministro degli Interni Marco Minniti, sempre estremamente solerte a combattere il degrado colpendo poveri e migranti, imponga l'immediata chiusura di Casa Pound e di tutte le altre organizzazioni che si ispirano esplicitamente al regime fascista. Si tratta, a questo punto, di una forma minima di "igiene" da fare immediatamente e senza più tentennamenti. Dopo Amedeo Mancini, killer di Emmanuel a Fermo, e dopo una lunga serie di aggressioni e violenze nel nostro territorio, oggi abbiamo assistito a un atto terroristico vero e proprio che avrebbe potuto causare una strage. Per questo chiediamo che le istituzioni non utilizzino nessuna clemenza verso chi ha commesso questi folli gesti e verso le organizzazioni che al loro interno covano i tanti Luca Traini pronti a colpire, con le armi o con le parole.
“Non saremo certo noi del Partito Democratico ad alimentare le polemiche e aizzare gli animi in un momento così particolare per Macerata. Per ben due volte, negli ultimi giorni, siamo balzati – nostro malgrado – agli onori della cronaca locale e nazionale per avvenimenti cruenti e senza alcuna spiegazione razionale": così il segretario del Partito Democratico delle Marche, Francesco Comi, a seguito dei fatti accorsi oggi a Macerata.
"Il ritrovamento del cadavere straziato della povera Pamela Mastropietro" dice Comi "merita tutti gli sforzi che gli investigatori e gli inquirenti stanno portando avanti con tutti i mezzi possibili.
Lo stesso deve avvenire per quanto accaduto questa mattina nel centro di Macerata e che ha visto le forze dell’ordine arrestare un 28enne per aver sparato colpi di pistola dall’auto in corsa. Uno di questi proiettili è stato esploso contro la sede della sezione cittadina del Partito Democratico.
È stata una fortunata casualità che all’interno della sede non ci fosse il nostro prezioso collaboratore Matteo. La sua scrivania e la sua sedia sono davanti alla porta della sezione. E il 28enne ha sparato ad altezza d'uomo.
Non vogliamo, come detto, alimentare polemiche e lanciarci in facili speculazioni e/o strumentalizzazioni, ma non possiamo non evidenziare come sia alto il rischio di pagare tutti una condotta e una analisi facinorose e irresponsabili.
La bandiera italiana sulle spalle del giovane è un'offesa per tutto il Paese e tutti gli Italiani. Il colpo di pistola alla sede di un partito, silenziato, oscurato dai più, è un fatto grave, ed è un attentato a tutte le forze democratiche.
La strategia dell'odio e dell’intolleranza, alimentati anche a scopo politico ed elettorale, stanno contribuendo a far scivolare la nostra società verso una deriva xenofoba, demagogica e neofascista. È in gioco molto di più di una competizione elettorale. È in gioco il futuro di una comunità, la sua convivenza civile e solidale, la stessa idea di democrazia.
Noi, democratiche e democratici delle Marche, non ci stiamo e diciamo “basta” a questo clima. Occorre dire "Basta! "ad ogni forma di disinformazione, falsità che alimenta odio e rabbia tra i cittadini. Occorre dire basta alla politica delle gogne sommarie, delle risse plateali, degli insulti e delle calunnie. Occorre appellarci saldamente alla ragione e alla forza della Costituzione, dei valori civili e della coesione sociale. Siamo in una fase delicata per il Paese e la democrazia e non possiamo non richiamarci tutti a un forte senso di responsabilità e di condanna, decisa, di questo episodio. L’uso della violenza e del cieco e insensato odio politico non devono prevalere".
Dall'architetto Andrea Seri, consigliere comunale a Colmurano, riceviamo
Proprio in questi giorni in cui ricorre l'anniversario dell'Olocausto credo sia importante ricordare anche un nostro concittadino, Innamorati Sestilio, catturato dalle SS e deportato ad Auschwitz.
Nato a Sarnano nel 1919, viene arruolato nell’esercito italiano come telegrafista. Dopo aver appreso la notizia dell'armistizio, si era nascosto per sfuggire alla rabbia e alla ritorsione nazista, per quello che era stato considerato un voltafaccia dell'esercito italiano.
Da quel giorno del 14/09/1943 inizia il calvario di Sestilio comune a tanti deportati.
In quei due interminabili anni ha messo alla prova i suoi cinque sensi. Ha ascoltato urla lamenti, torture ed ingiurie di ogni tipo, per sopravvivere alla fame, ha mangiato animali e bevuto cose che oggi ci inorridiscono, con i suoi occhi ha visto consumarsi tragedie di ogni tipo, ha respirato l’odore nauseabondo della morte che non ha mai dimenticato e ha toccato con mano le pieghe e i segni di un corpo prosciugato dalla disidratazione e devastato dalla violenza.
Assieme agli Ebrei, con i quali ha vissuto la terribile esperienza, patì le crudeltà e le atrocità più feroci, con l'unica differenza che gli è stata risparmiata, se così si può dire, l'umiliazione del numero di matricola.
Dopo l'apertura dei cancelli di Auschwitz, privo di forze ma mosso dalla voglia di libertà è riuscito dopo tanta umiliazione a tornare a casa con le proprie gambe, divorando giorno dopo giorno kilometri di strade, dimostrando forza e tenacia.
Tornato alla vita, dopo aver vissuto tra i paesi di Sarnano e San Ginesio, dal 1953 si è stabilito a Passo Colmurano, dove si è spento nel 1994 e dove con riservatezza, ma non senza sofferenza, ricordava i tragici momenti passati in quel lager, prigioniero di una follia bestiale, che lo ha privato della dignità di vivere a soli 23 anni.
Tutto questo fa di Sestilio un eroe, un esempio di coraggio e determinazione e un orgoglio per tutti noi. Questo è il ricordo del figlio Alvaro, che a distanza di anni ancora emoziona.
In qualità di Consigliere Comunale di Minoranza credo che il Comune di Colmurano abbia il dovere di ricordare Sestilio Innamorati, quantomeno con una targa commemorativa da affiggere nella casa comunale, affianco alle altre che ricordano i caduti in guerra, poiché questa vicenda sia di ricordo ed al tempo stesso un monito per le generazioni future.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di CISL FP Alessandro Moretti CGIL FP Matteo Pintucci.
Cisl e Cigl funzione pubblica Macerata, amareggiate per la propaganda ricercata dal Presidente Feliciotti della Unione Montana Monti Azzurri nell annunciare la creazione della Polizia Locale. Da sempre favorevoli all'associazionismo comunale, portatore di economicità ed efficienza dei servizi resi dai comuni di minore entità demografica, tuttavia le OOSS hanno riserve su come è stato raggiunto lo scopo della unione, tanto che hanno chiesto ed ottenuto per il 7 febbraio un incontro chiarificatore con il Presidente Feliciotti. Infatti, mentre nelle altre Unioni della Regione la funzione di Polizia Locale viene assolta su delega dal Comune capofila che generalmente è il più grande e meglio attrezzato nel territorio di competenza, l'Unione Monti Azzurri ha invece optato per la creazione di un area della Polizia Locale, farcita peraltro da ulteriori competenze, assumendo poi un responsabile beneficiario di apposita ulteriore indennità di posizione: quando invece poteva utilizzare uno dei comandanti che ne hanno la qualifica e sono già dipendenti di enti aderenti alla unione stessa. Si spendono cosi invece circa 40.000 € anno a carico delle casse dell ente, peraltro, per coordinare un solo agente chiamato ad effettuare Servizio solo presso il comune di Monte San Martino, solo part-time.
Si evidenziano poi forse altre anomalie come il conferimento ad un associazione privata "di volontari"? di servizi di Polizia che invece dovrebbero essere" superpartes", acquisto di divise la cui foggia potrebbe confonderne i volontari con le Polizie Statali o Locali, attribuzione di gradi e nomine di agenti , da verificare se compatibili con la legislazione regiinale. Per non parlare poi dei fantomatici encomi, conferiti al di fuori della competente Legge Regionale per la Polizia Locale. Da ultimo alle OOSS accendono un campanello d allarme il fatto che la "manifestazione di Monte San Martino" si sia svolta al di fuori e senza il patrocinio della Regione Marche, in data diversa dal 20 Gennaio, giorno appunto di S Sebastiano patrono delle Polizie Locali nel quale si è svolta la manifestazione ufficiale Regionale, ed in totale assenza dei Sindaci Consiglieri della Unione che dovrebbero -secondo Feliciotti-cedere, probabilmente quindi, le funzioni di Polizia Locale hall Unione Montana, e vieppiù nell' assenza totale degli Agenti, Sottufficiali ed Ufficiali addetti ai Corpi e Servizi di Polizia Locale, dipendenti dei medesimi comuni montani. Le OOSS non escludono di segnalare alla Regione le anomalie rilevate".
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del Senatore della Lega Paolo Arrigoni.
“Se quanto ripreso nelle ultime ore dagli organi di stampa fosse confermato dagli inquirenti, ci troveremmo di fronte all’ennesima tragedia causata da una “risorsa” extracomunitaria che non avrebbe dovuto essere in Italia visto il permesso di soggiorno scaduto e i precedenti per spaccio”.
Con queste parole il Senatore Paolo Arrigoni, componente del Comitato Schengen e Commissario della Lega per le Marche, ha commentato il terribile omicidio di Pamela Mastropietro, la ragazza romana di 18 anni il cui cadavere è stato ritrovato fatto a pezzi nelle campagne del maceratese.
“Innocent Osenghale, oltre ad essere una bestia, è solo uno delle centinaia di migliaia di irregolari presenti sul territorio che il nostro Governo non intende assolutamente rintracciare ed espellere dal Paese. A riprova di questo, quando lo scorso anno discutemmo in Senato del Decreto Minniti sull’immigrazione, la Lega presentò un ordine del giorno per aumentare gli sforzi sul controllo degli irregolari che fu bocciato dal PD e dal Governo”.
“Queste tragedie, che sempre più spesso vedono come vittima giovani donne italiane, sono il frutto più drammatico di una gestione dell’immigrazione totalmente fuori controllo”, ha aggiunto Arrigoni.
“Non possiamo dimenticare che proprio nelle Marche, a Fermo, un anno e mezzo fa la Presidente della Camera Laura Boldrini e l’ex Ministro Cecile Kyenge parteciparono con grande enfasi al funerale di Emmanuel Chidi Nhamdi, accusando la comunità fermana di razzismo. Da parte loro mi aspetto la stessa considerazione per dire addio alla giovane Pamela e soprattutto solidarietà e vicinanza alla famiglia Mastropietro”.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del comitato Macerata ai Maceratesi.
"Il comitato Macerata ai Maceratesi prende posizione riguardo i tragici fatti di sangue che hanno portato il capoluogo al centro della cronaca nera nazionale. La nostra comunità politica è dal 2006 che si batte contro droga e immigrazione incontrollata, e in questi anni ha svolto innumerevoli iniziative per cercare di svegliare le coscienze dormienti dei nostri concittadini, con manifestazioni, incontri, azioni di propaganda e pulizia di intere aree della città diventate zone franche per consumatori di stupefacenti.
Purtroppo non siamo sorpresi e non abbiamo molto da dire, crediamo che quanto accaduto non sia altro che la conseguenza dell’aumento esponenziale delle problematiche in questione che denunciamo da più di un decennio. Sebbene al momento sembra che ci siano gravi indizi nei confronti di un nigeriano con permesso di soggiorno scaduto e con precedenti per spaccio, secondo noi se c’è qualche responsabilità va ricercata nella politica e nel permissivismo delle istituzioni, magari troppo impegnate a come trovare sistemazione ad altri 800 sedicenti profughi con un sistema di accoglienza giunto al collasso da mesi, per tutelare un caposaldo dello stato di diritto come la sicurezza dei cittadini. Cogliamo l’occasione per esprimere il nostro cordoglio alla famiglia della vittima, con l’augurio che l’esecutivo che si formerà dopo il 4 Marzo intervenga concretamente per il bene della Nazione".
Riceviamo e pubblichiamo una lettera scritta dal consigliere comunale Deborah Pantana e indirizzata al sindaco di Macerata.
"Con la presente la sottoscritta Deborah Pantana, in qualità di consigliere comunale chiede al sindaco di adoperarsi presso le autorità competenti, al fine di verificare gli occupanti degli alloggi gestiti dalle associazioni che accolgono i rifugiati e gli extracomunitari, visti gli ultimi fatti di cronaca e soprattutto in seguito a segnalazioni di cittadini maceratesi allarmati dalla presenza di forze dell'ordine nei loro stabili (es. nella serata del 31/01/2018 in via dei Velini).
A tal riguardo si ribadisce la necessità di una verifica cincreta di chi abita questi alloggi e di fissare al più presto la data di un Consiglio comunale aperto come richiesto, anche in assenza di rappresentanti della Prefettura. In attesa di un sollecito riscontro, distinti saluti
"Abbiamo appreso dagli organi di stampa che il presidente del Consiglio dei Ministri abbiamo dichiarato terminata l’emergenza per i terremotati".
Così i coordinatori Comitati Terremoto Centro Italia Francesca Mileto e Francesco Pastorella.
"Come coordinamento dei Comitati ci teniamo a far notare che ad oggi la situazione è questa: da consegnare il 35% di SAE (+ di 2500 persone sono ancora senza la Soluzione abitativa di Emergenza). Da questa mattina più di 1200 terremotati sono ufficialmente senza una casa grazie al decreto “Salva Peppina” che anziché risolvere, provvede a punire chi ha cercato di rimboccarsi le maniche. Oltre 2 Milioni di tonnellate di macerie attendono di essere rimosse (le macerie impediscono, de factu, la ricostruzione). Migliaia di posti di lavoro sono stati perduti ed ogni giorno piccole imprese (soprattutto artigiani) muoiono. La viabilità non è stata assolutamente ripristinata ed interi paesi sono totalmente isolati".
"Questa incomprensibile affermazione - concludono - del capo del governo certifica l’incolmabile lontananza della politica dai propri cittadini e l’incapacità di chi ci governa di comprendere le reali esigenze dei terremotati nonché di assegnare le giuste priorità".
«Il così detto “Piano Polci” rischia un passo indietro di vent'anni grazie l'attuale amministrazione comunale che con la delibera di Giunta n.17 del 23 gennaio butta tutto all'aria e ricomincia da capo. Un errore madornale, che significa bloccare lo sviluppo dell'area e di tutta la città di Civitanova per altri decenni. A danno quindi sia dei soggetti pubblici, che dei proprietari».
Sono le parole del vice capogruppo in Consiglio regionale, Francesco Micucci, già assessore all'Urbanistica del Comune di Civitanova Marche, in vista della discussione che si terrà durante il Consiglio comunale di Civitanova domani (2 fabbraio) sulle osservazioni al “Piano Ceccotti” approvato dalla precedente giunta Corvatta.
«Il “Piano Polci” – spiega Micucci – nacque da un processo di partecipazione con la città (associazioni, cittadini, stakeholders, proprietari) durato più di 2 anni, nel corso del quale l'amministrazione ed il sottoscritto (allora assessore all'Urbanistica) lavorarono nel difficile tentativo di tenere insieme i desiderata dei proprietari (l'area Ceccotti è area privata), quelli della cittadinanza (l'ultima area libera al centro della città), quelli di residenti e commercianti (parcheggi e servizi); il tutto con un quadro economico che potesse sostenere gli investimenti necessari alla riqualificazione dell'area. Il lavoro – prosegue il consigliere – si concretizzò con una proposta che riusciva a metter insieme servizi pubblici che integrassero la mobilità su auto, pullman, treno (anche a gestione privata) ed interessi privati (residenziale e commerciale) che il precedente Consiglio comunale votò al termine della legislatura, temporeggiando forse un po' troppo.
Il segnale che manda invece la Giunta attraverso la sua delibera – continua Micucci – è invece quello di spingere la progettazione solo ed esclusivamente verso la speculazione privata, adducendo motivazioni risibili e non supportate da alcun dato oggettivo. A fronte della richiesta dei proprietari di avere maggiore cubatura a causa degli eccessivi costi delle opere di urbanizzazione, la Giunta si piega supinamente a queste richieste. Dove sono i quadri economici che giustificherebbero queste spese eccessive? E perché la risposta è sempre quella di maggior cubatura? Il fatto poi – aggiunge ancora Micucci – che i vari Ciarapica, Troiani, Carassai abbiano già approvato il vecchio piano con la giunta Mobili fa temere un doppio salto all'indietro, con l'aggravante che nel frattempo il mondo dell'edilizia e in generale dell'economia sono enormemente cambiati e non più pronti a recepire un eccesso di cubatura.
Il “Piano Polci” – conclude Micucci – è il migliore possibile alle condizioni date (area privata, esigenze pubbliche). Mi auguro che ci sia un ripensamento dell'amministrazione e che non si voglia, anche in campo urbanistico come già fatto in altri settori, far tornare la città indietro di 20 anni».