«Ho scelto di ricandidarmi per un senso di responsabilità nei confronti dei cittadini di Urbisaglia: oggi sono in ballo molti finanziamenti e molti progetti che necessitano di continuità istituzionale, sia perché c'è bisogno di una persona che conosca bene tutte le procedure per averle seguite in questi anni, sia perché posso contare su relazioni istituzionali stabili e collaudate. Perdere tempo, tentennare, rischierebbe di farci perdere i fondi. Abbiamo tanti concorrenti pronti a sostituire il nostro comune».
Sono queste le motivazioni che hanno spinto il sindaco uscente Paolo Francesco Giubileo, da dieci anni alla guida del paese, a ricandidarsi come primo cittadino nella lista Insieme per Urbisaglia. Idee chiare sulle cose da fare per il futuro. «Il nostro programma vuole consolidare quanto è stato fatto in questi mandati, per predisporre nuovi progetti e affrontare le sfide che ci verranno proposte - spiega -. Uno degli obiettivi principali è contrastare il calo demografico. Un contributo importante arriverà dalla ristrutturazione di alloggi da destinare a giovani coppie: sono già stati inseriti nei programmi post sisma l’ex ospedale in via Buccolini (1.700.000 euro), le ex Ipab in via Petrini e le ex case popolari a Convento (in totale quasi 1 milione). Anche nel prossimo mandato vogliamo confermare gli aiuti alla natalità, alle famiglie con più figli e a quelle in difficoltà. Un punto di forza e di sostegno loro rivolto è sicuramente l’iscrizione agevolata all’asilo comunale “Il piccolo principe”. Parallelamente ai nuovi appartamenti, andrà favorito l’incremento occupazionale. Ecco, ad esempio, l’intenzione di ampliare la casa di riposo, in modo da poter garantire una vita dignitosa agli anziani e allo stesso tempo la creazione di posti di lavoro. Infatti, l’amministrazione è sempre stata vicina alle attività commerciali e a tutti coloro che hanno investito nel territorio, tramite contributi o esenzioni della Tari. Un progetto che ci sta particolarmente a cuore è “Compra ad Urbisaglia”, per sostenere la spesa nei negozi del nostro comune, sia in maniera diretta che incentivando cittadini, associazioni e turisti ad acquistare in paese».
Futuro ma anche passato e presente nei pensieri del candidato sindaco di Urbisaglia. «Per favorire l’aumento demografico sarà fondamentale mantenere e migliorare i servizi alla persona e quindi la qualità della vita, che significa anche vivere in un ambiente accogliente. In questo senso si pone la riqualificazione degli spazi urbani delle frazioni e del centro storico grazie ai fondi Pnrr intercettati con grande attenzione. Sono già stati completati i lavori a Convento, Maestà e largo Casarino, sono in corso nel giardino del Sacrario, mentre sono in programma piazza Garibaldi, parco delle rimembranze e mura ubiche (in quest’ultimo caso tramite fondi sisma). Nuovi marciapiedi e collegamenti ciclopedonali garantiranno maggiore sicurezza. Grazie anche a risorse extracomunali sono stati realizzati nella parte alta al confine con Colmurano e nella parte bassa fra Maestà e Anfiteatro e fra Porta Gemina e centro abitato Convento (in corso), mentre è stata depolverizzata via Montedoro. Sono stati oggetto di manutenzione e miglioramento i tratti che portano dall’Anfiteatro al centro storico. Per il futuro, l’idea è quella di collegare via Sacrario e centro abitato Maestà, di completare il tratto tra Anfiteatro e Convento, in via Nonio Basso e in via Roma direzione Colmurano. Importanti interventi riguarderanno la sistemazione degli edifici scolastici: come la scuola media (860mila euro dal Ministero dell’Interno) e la scuola dell’infanzia (quasi 3 milioni, fondi sisma), così sarà possibile offrire nuovi spazi alla biblioteca, che potrà diventare un centro culturale di riferimento per l’intero territorio e che potrà ospitare il centro studi su Urbisaglia».
Non solo lavori, ma anche riconoscimenti e accordi per valorizzare i tanti beni e le tante ricchezze del paese. «La cultura è un altro ambito che contraddistingue Urbisaglia. Ogni anno, oltre a varie iniziative in centro e al teatro comunale, l’amministrazione promuove la stagione di teatro all’anfiteatro romano. Eventi culturali che vanno di pari passo con il turismo. Il nostro Comune infatti è da tempo inserito nel brand Bandiera Arancione, un riconoscimento di qualità turistico-ambientale conferito dal Touring Club Italiano. È recente il rinnovo della convenzione con la Soprintendenza per il Parco archeologico, il più grande delle Marche, che ridarà slancio alle visite. Auspichiamo maggiori presenze anche in centro storico in virtù della fresca riapertura della rocca medievale in seguito ai lavori di recupero post sisma. L’intervento di ristrutturazione è in corso al Museo archeologico, il cui taglio del nastro è imminente. Per una crescita turistica è necessario dotarsi di strutture di accoglienza e su questo stiamo lavorando. Terminato il recupero e l’inaugurazione di Porta Gemina, già destinata ad attività ricettiva, con la stessa finalità verrà ristrutturato il complesso residenziale ex Giannelli in contrada Pezzalunga (2.650.000 euro già finanziati). Inoltre, è nostra volontà rilanciare l’ostello in zona Convento, come punto di riferimento per i pellegrini della Via lauretana e del Giubileo del 2025».
«Vogliamo sempre di più coinvolgere le persone nella vita cittadina. Cureremo l’informazione sia in maniera tradizionale sia tramite i nuovi strumenti di comunicazione e sia in momenti di confronto pubblico. Come sempre fatto, sosterremo economicamente le moltissime associazioni che rendono vivo il paese grazie ai tanti volontari operativi nelle varie attività. Una di queste, che abbiamo desiderato e sostenuto, è stata la riapertura dell’Epic’entro, un luogo pensato e dedicato ai ragazzi, i quali durante l’estate possono usufruire anche di colonie marine, corsi di nuoto in piscina e centri estivi. Giovani e meno giovani sono al centro dell’attenzione dell’amministrazione. A questi ultimi, ad esempio, sono rivolti la ginnastica dolce, le gite e le vacanze marine. L’obiettivo è quello di rilanciare il centro anziani, posto al piano terra del palazzo comunale, affinché sia un punto di riferimento informativo e organizzativo a favore della popolazione e delle attività rivolte, come il progetto dei “nonni vigili” e “ci piace un sacco”».
Infine uno sguardo all'aspetto ambientale. «Urbisaglia aderisce alla rete dei comuni sostenibili e ha creato una comunità energetica rinnovabile (Urbenergy). La “nostra” transizione ecologica è già iniziata con la realizzazione dei pannelli solari in molti edifici pubblici (ad esempio il parcheggio Masada, la casa di riposo, la scuola media e il cimitero) e con la sostituzione con lampade a led di tutta l’illuminazione pubblica. Sappiamo anche quanto sia importante lo sport per la formazione dei giovani. L’amministrazione ha sempre investito e continuerà a farlo. Importanti progetti riguardano la creazione di un polo sportivo tra via Mattei e via Crocifisso, che verrà collegato con il parcheggio Masada: presto inizieranno i lavori per la copertura del campo da padel e per i relativi spogliatoi (fondi comunali e regionali), mentre siamo sempre in continua ricerca di finanziamenti per il “campo vecchio”».
«Vorremmo riqualificare la struttura polivalente in piazza Dante e rilanciare il volley a livello agonistico. In questi anni abbiamo investito anche allo stadio “Tombolini”, come l’illuminazione per gli allenamenti serali e il nuovo asfalto nel piazzale d’ingresso. A proposito di asfalto, con fondi comunali è stato rifatto in via Mattei, in via Allende, in via Basso, in via Crocifisso (stanziati soldi anche per il primo tratto, a breve partiranno i lavori) e in traversa Maestà. Anche grazie ad un contributo della Regione sono stati sistemati diversi punti critici dell'Entoggese. Vorrei precisare, in particolare, la situazione della strada comunale “delle vene”: Anas, soggetto attuatore dell’intervento, ha stanziato 570mila euro per la nuova asfaltatura e per il ripristino della viabilità; il tutto è in fase di progettazione. Da sottolineare, invece, come ad inizio mandato è stata posta attenzione alla mobilità dolce in centro abitato, riqualificando le passeggiate di levante e di ponente».
«Con tempi ancora da definire, tramite Pnrr verrà riqualificato il parcheggio in via Roma, mentre grazie ai fondi del sisma verranno ristrutturati l’ex Mattatoio (540.000), la canonica della chiesa della Maestà (180.000), il Sacrario (100.000) e la chiesa monumentale del cimitero (380.000). A proposito di quest’ultimo, l’amministrazione uscente l’ha ampliato con 240 nuovi fornetti e 2 cappelline da 15 posti ciascuna - spiega Giubileo -. Vorremo pensare anche a luoghi per la sepoltura degli animali d’affezione. Infatti, qualità della vita significa essere vicini al mondo animale. Ecco che sono in corso i lavori per un’area da destinare a sgambatoio per cani in zona piazza Minerva, vicino alla casa di riposo e residenza protetta “Buccolini-Giannelli”. Una struttura di primo livello, tra le migliori della provincia e fiore all’occhiello nell’ambito sociale cittadino rivolto agli anziani. Sociale è anche tutto il supporto che l’amministrazione rivolge sempre alla scuola, grazie a contributi per iniziative e progetti per la crescita delle nuove generazioni».
Oltre al candidato sindaco Paolo Francesco Giubileo (53 anni, ragioniere), nella lista “Insieme per Urbisaglia” ci sono Viviana Bonfigli (36 anni, casalinga), Cecilia Calvigioni (27 anni, personal trainer), Sauro Ciccioli (70 anni, pensionato), Maria Teresa Danieli (61 anni, avvocato), Emanuele Ferrarini (44 anni, analista), Massimiliano Fiorani (54 anni, impiegato), Rita Orazi (53 anni, imprenditrice), Mirta Romagnoli (57 anni, agente assicuratore finanziario), Asia Eliana Tiranti (18 anni, studentessa) e Thea Topini (30 anni, parrucchiera). «Siamo un gruppo composto da giovani e meno giovani, da chi ha avuto esperienze amministrative, da chi è impegnato nel volontariato, da chi vuole portare idee ed impegno, con una presenza femminile maggioritaria e qualificata - conclude Giubileo -. Abbiamo coniugato esperienza ed immaginazione, competenza, passione ed energia: confermiamo il futuro insieme».
"Sovranità, no guerra. Due semplici concetti che permettono una vera democrazia, quella che consente agli esseri umani, come agli Stati, di non avere padroni, di essere davvero liberi. Di non svendere ai mercati il diritto alla salute, di non affossare la piccola impresa che vive del proprio lavoro a vantaggio della speculazione del grande capitale, di non mettere a repentaglio la convivenza pacifica tra i popoli e l’esistenza dei medesimi per l’espansionismo di un’alleanza militare al servizio di un gigante a stelle e strisce che sta trascinando l'Occidente europeo verso una guerra mondiale. Stamattina abbiamo sentito la dichiarazione di Stoltemberg di inviare missili in grado di raggiungere la Russia. Vogliono portare la Guerra in Europa".
Lo ha affermato Marco Rizzo, coordinatore di Democrazia Sovrana e Popolare e capolista della formazione sovranista nella circoscrizione del Centro Italia, presente nelle Marche per presentare le candidate del territorio regionale, la civitanovese, leader marchigiana del movimento, Marianella Fioravanti e la matelicese Beatrice Spitoni.
Proprio a Matelica il dirigente nazionale ha fatto tappa sabato 25 maggio a Piazzale dei Gerani Spazio immagine, dalle 11:30. Secondo il popolare leader nazionale di Dsp, la sua formazione antisistema, intende contrastare la casta burocratica europea serva delle multinazionali che delocalizzano e licenziano" e che "ha promosso e firmato, unica tra le forze politiche presenti in questa competizione elettorale, il referendum ripudia la guerra, contro l'invio di armi”.
“Noi- conclude- siamo concreti e preoccupati dell'avvento di una guerra nucleare, il sistema si preoccupa del confronto televisivo tra due esponenti politiche che, sulla guerra e sull'Ue, la pensano esattamente alla stessa maniera". Beatrice Spitoni si è detta onorata di parlare di sovranità "a casa di un martire della sovranità".
Si è svolto venerdì 24 maggio presso l’Aula Multimediale di Treia l’incontro-dibattito denominato “Treia per la ricostruzione”, che ha visto protagonisti Piero Farabollini, candidato sindaco della lista “Un’altra Treia”, e il senatore Guido Castelli, attuale commissario alla ricostruzione del sisma del 2016. L'evento ha messo al centro della discussione i temi cruciali della ricostruzione post-terremoto, con un focus particolare sulla città di Treia.
Il candidato sindaco Piero Farabollini, geologo e docente Unicam, ha illustrato ai nostri microfoni la visione della lista “Un’altra Treia”, sottolineando "l'importanza di un nuovo approccio che risponda meglio alle esigenze dei cittadini. “Un’altra Treia significa permettere ai cittadini di vivere in una città più vicina alle loro istanze, ai loro bisogni e desideri, ha spiegato il candidato sindaco dell'area di centrodestra. Farabollini ha, inoltre, evidenziato la necessità di fondare la città sul benessere e sul senso di appartenenza, sfruttando al massimo le potenzialità dei beni culturali, della storia e dell’artigianato locali. “Sviluppare queste azioni in modo che ci sia una crescita importante per tutta la cittadinanza,” ha dichiarato il candidato sindaco, rimarcando l’importanza di creare un indotto economico solido per il futuro della città.
L'incontro con il senatore Castelli è stato organizzato principalmente per discutere con i cittadini della ricostruzione, un tema molto sentito non solo a Treia ma in tutta la regione Marche. Farabollini, che dal 2018 al 2020 ha ricoperto il ruolo di commissario per la ricostruzione, ha ricordato che, a seguito del sisma del 2016, molte famiglie hanno subito perdite significative. “Ad anni di distanza e grazie al ruolo di commissario che ho avuto l’onore di ricoprire in precedenza, è naturale che questo è anche un momento di confronto,” ha affermato Farabollini, “per mettere sul tavolo quelle iniziative e situazioni che possano far comprendere che Treia non verrà abbandonata”.
Il senatore Guido Castelli ha espresso il suo sostegno a Piero Farabollini, augurandogli un buon esito elettorale. Castelli ha sottolineato poi l’importanza delle elezioni come momento cruciale per la comunità, e ha ribadito il suo impegno personale nel garantire forza e dinamismo al processo di ricostruzione. “Treia è una cittadina importante, nonché un punto di riferimento per le Marche. Indipendentemente dal risultato delle elezioni dell'8 e 9 giugno, tutti hanno l’obbligo di continuare a garantire una ricostruzione efficace e tempestiva”.
Castelli ha voluto rassicurare i cittadini che la sua attenzione resterà alta verso i terremotati che devono ancora rientrare nelle loro case e per le opere pubbliche che necessitano di finanziamento. “Sarò garante di tutto ciò, come merita la nobile e antica città di Treia,” ha affermato.
Ai nostri microfoni, Castelli ha anche parlato delle imminenti elezioni europee dell’8 e 9 giugno, citando le parole del presidente del Consiglio Giorgia Meloni sulla necessità di cambiare l’Europa per farla tornare ai suoi principi originari. Ha sottolineato l'importanza di "un’Europa che rispetti le specificità delle nazioni, affermando che ciò non significa essere meno europeisti, ma piuttosto riconoscere e valorizzare le peculiarità di ciascun Paese". “Noi europeisti di Fratelli d’Italia siamo convinti che l’Europa debba essere attenta a quelle che sono le esigenze delle popolazioni e delle nazioni,” ha spiegato Castelli, evidenziando i successi ottenuti in tema di migranti e la necessità di riformare la Politica Agricola Comune (PAC).
La Camera ha approvato la proposta di legge della Lega che prevede un contributo di 400mila euro all’anno per l‘Associazione Arena Sferisterio di Macerata.
“Una misura strutturale che conferma il nostro impegno per la cultura delle nostre amate Marche. Ringrazio il ministro Giorgetti che ha sostenuto fattivamente e con convizione questo progetto - dichiara la deputata della Lega Giorgia Latini, vicepresidente della commissione Cultura, prima firmataria della Pdl - Lo Sferisterio è il monumento simbolo della città di Macerata, l’unico teatro all’aperto con i palchi e con il palcoscenico più lungo d’Europa. Il Macerata Opera Festival è una delle più rilevanti rassegne liriche estive in ambito nazionale e internazionale. Un modello raro e virtuoso in grado di coniugare qualità del progetto culturale e capacità organizzativa. Per questo la Lega vuole tutelare e salvaguardare l’attività dello Sferisterio garantendone la sostenibilità e la continuità. Ora avanti tutta con l’iter in Senato”.
“Ringrazio l’onorevole Latini per la sollecitudine sua e di tutta la filiera di governo Lega che non fa mai mancare il supporto al territorio. L’economia della cultura è un vero e proprio volano strategico per le Marche e il nostro territorio in particolare – aggiunge il presidente della Provincia e sindaco di Macerata Sandro Parcaroli – Ringrazio il ministro Giorgetti per aver dato una grande chance a tutto il territorio attraverso lo Sferisterio: lo aspettiamo alla prima del Macerata Opera Festival”.
“Siamo praticamente in dirittura d’arrivo con una pdl che, con un finanziamento strutturale, potenzia il contenitore culturale più prestigioso del capoluogo di provincia e un bene di enorme valore per l’Italia – dichiarano i consiglieri regionali Anna Menghi e Renzo Marinelli – Bene il lavoro di filiera della Lega a partire dall’ on. Giorgia Latini che ha fatto in modo che, come già accade per altri festival italiani, si garantisse la tutela e la salvaguardia dell’attività, la sua sostenibilità e continuità che sono essenziali anche per il ruolo che lo Sferisterio riveste nella valorizzazione del tessuto sociale, economico e produttivo con tante imprese artigiane e commerciali del territorio coinvolte nella realizzazione delle attività connesse al Mof”.
"Non vogliamo distrarre i nostri concittadini con fantasiose promesse elettorali, o millantare magiche conoscenze della politica nazionale. La nostra volontà è di dare una struttura reale ad un'amministrazione concreta e solida che possa gestire quotidianamente un comune nella fase più delicata della ricostruzione e della rinascita socio-economica. Noi siamo stati sempre qui, non abbiamo mai pensato di abbandonare il nostro Paese, ci siamo stati nelle buie notti del terremoto, e nelle albe di speranza invocando una rinascita che ancora non riusciamo a vedere". È quanto dichiara il candidato sindaco della lista civica "Visso Unita", Andrea Innocenzi, nel presentare il proprio programma elettorale e la propria squadra di candidati consiglieri (qui tutti i nomi).
"Cambiare dopo più di 25 anni di politica monotematica, facce, esperienze e volontà, non è semplice, cambiare i politici è condizione necessaria ma non sufficiente - prosegue Innocenzi -. Ci siamo trovati con tutte le nostre capacità e professionalità ad unirci in una lista nuova, indipendente e assolutamente distaccata dalle vecchie diatribe personali, legali e politiche che non ci riguardano. Oggi, l'unico nostro obiettivo è quello di metterci a disposizione dei nostri concittadini per costruire insieme la Visso del Futuro. C’è bisogno di 'buona politica' per far sentire di nuovo vicinanza ed ascolto alla nostra comunità".
"Quindi se da un lato stiamo attraversando un momento di entusiasmo per l'affetto e il consenso intorno a noi, dall'altro purtroppo ci siamo trovati nella spiacevole circostanza di dover ascoltare delle insinuazioni sull'onestà della nostra lista, con delle fantasiose ricostruzioni sull'indipendenza della nostra candidatura, evidentemente ci sono persone che credono di più che adducendo falsi pretesti o denigrando gli altri, si possa arrivare per la via breve a conquistare lo scranno di Visso, senza rendersi conto che poi il giorno dopo le lezioni bisogna governare", puntualizza il candidato sindaco.
"Per noi il faro di riferimento è il programma, che stiamo cercando di diffondere in modo capillare, disponibili sempre al confronto e al dialogo, infatti fino al giorno precedente la presentazione della nostra lista abbiamo cercato di ristabilire un equilibrio cittadino che potesse creare una base stabile su cui lavorare per il futuro di Visso, invece - svela Innocenzi - ci è stato soltanto chiesto, insistentemente, dalle altre compagini in campo solo di 'confluire' nelle loro liste per andare 'contro' la lista opposta. Il tanto citato accordo politico, non c’è mai stato nella volontà di chi già aveva fatto le sue strategie ed i suoi conti elettorali".
"La lista 'Visso Unita' si è formata con un forte desiderio di cambiamento, vogliamo condividere i valori in cui crediamo e vogliamo concentrarci esclusivamente sulla valorizzazione del nostro amato comune e sulla tutela di tutti i cittadini vissani. Sogniamo una Visso senza più divisioni. I punti salienti del nostro programma sono economia da recuperare e da rilanciare; lavoro; sociale; Visso digitale; trasparenza, dialogo e confronto; ambiente e turismo e ambiente e sostenibilità; cultura; sport, sicurezza; sanità; scuola; politiche giovanili; frazioni e il tema principe 'La ricostruzione', con particolare riferimento al nucleo storico di Visso", conclude Innocenzi.
I consiglieri regionali della Lega delle Marche, Marco Marinangeli, Mirko Bilò e Lindita Elezi passano al gruppo misto di maggioranza in Consiglio Regionale "in considerazione dell'impossibilità di portare avanti quell'azione politica e amministrativa costruttiva e di buonsenso che ha motivato la loro militanza nella Lega".
"Dispiace profondamente - hanno dichiarato in una nota congiunta - che la fase congressuale ha determinato una gestione totalmente verticistica del partito sia a livello regionale che provinciale anziché segnare il potenziamento dell'attività attraverso il confronto e il lavoro di squadra dopo anni di commissariamento".
"I vertici del partito - incalzano i consiglieri - stanno sostituendo con azioni autoreferenziali il glorioso patrimonio amministrativo della Lega, da sempre partito dei territori impedendo persino alla giunta regionale di svolgere serenamente il proprio mandato".
"Per motivi unicamente personalistici che nulla hanno a che vedere con il buon governo che i marchigiani ci hanno chiesto di ripristinare con il voto del 2020 - sottolineano - si sta tradendo la loro fiducia. Poiché noi non abbiamo obiettivi personali da raggiungere e vogliamo solo rinnovare e rafforzare quotidianamente l'impegno assunto con i cittadini, pur restando nel centrodestra e rinnovando la fiducia alla giunta e alla maggioranza regionale, ci vediamo costretti ad operare una scelta non facile ma che appare, giorno dopo giorno, sempre più urgente e doverosa".
"Continueremo a sostenere e portare avanti con maggiore convinzione, lavorando sempre di più per la campagna elettorale della Lega nelle Marche, per le amministrative ed europee dell’8 e 9 giugno". Così commentano la notizia il segretario regionale della Lega Marche, Giorgia Latini, e il capogruppo in consiglio regionale, Renzo Marinelli.
"Il governo sta litigando anche sulla reintroduzione della leva obbligatoria, vorrei chiarire che il Pd vorrebbe vedere i giovani prendere il mano il loro futuro e non il fucile". È quanto ha detto la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, oggi a Recanati per sostenere la ricandidatura a sindaco di Antonio Bravi e in vista delle elezioni Europee.
"Sul redditometro siamo al solito disastro di un governo che si divide - ha aggiunto Schlein -. Smentiscono le cose che hanno sempre detto, cosa che faranno probabilmente anche domani su questo condono edilizio che sarebbe il numero 19 da quando sono al governo, di fatto uno al mese di media. Pensiamo che sia gravissimo che sulla casa non abbiano mai fatto nulla, mentre le studentesse e gli studenti non riescono a pagare gli affitti e uscire di casa".
"In Europa le tasse si pagano dove si fanno i profitti e non dove conviene - ha proseguito -. Vogliamo un'Europa più unita e più federale con una politica estera e di sicurezza comune, superando i veti e facendo valere il principio del voto a maggioranza democratica rispetto a quello dell'unanimità anche su temi come i paradisi fiscali, altrimenti saremo sempre bloccati dagli stati più piccoli".
Poi la denuncia: "Siamo rimasti basiti dalla scelta incomprensibile del sindaco di Senigallia di rifiutare al Pd il suolo per poter organizzare la nostra festa dell'Unità e anche una manifestazione sui temi importanti della prevenzione sui rischi idrogeologici".
"Voglio dare la piena solidarietà al Pd della regione Marche e al Pd di Senigallia, perché davvero questo è una incomprensibile censura in un momento in cui i cittadini hanno tutto il diritto, in una campagna elettorale, di ascoltare le idee delle forze politiche in campo", ha concluso Schlein, che nella sua tappa recanatese ha fatto visita anche alla cooperativa sociale "Terra e Vita".
La lista civica "Un’altra Treia", guidata dal candidato sindaco Piero Farabollini, professore di geologia all'università di Camerino, ha annunciato martedì sera nella frazione di Passo di Treia, a chiusura dell'incontro di presentazione del programma, la presenza a Treia del senatore Guido Castelli.
Castelli, dal 3 gennaio 2023 commissario straordinario di governo ai fini della ricostruzione nei territori dei comuni delle regioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dall’evento sismico del 24 agosto 2016 e del quale Farabollini è stato predecessore, terrà il suo intervento il 24 maggio alle 18:30 nell’aula multimediale nel capoluogo.
"Si tratta - come specifica il candidato sindaco Farabollini - di un segnale importante di vicinanza per tutto il nostro territorio anche relativamente al plafond da 400 milioni di euro, destinato per il Superbonus nel cratere sisma e alle modalità di monitoraggio della spesa. Nello spirito di ascolto di cui la nostra lista si fa portavoce, ci siamo subito attivati per invitare il senatore Castelli e per dare supporto alle tante professioniste e professionisti, cittadini e cittadine che lo avevano chiesto. Bisogno che ci siamo subito premurati di soddisfare".
"Un’altra Treia - ha continuato Farabollini - fonda la propria missione, il proprio modello di crescita e le proprie scelte strategiche sullo sviluppo sostenibile e sul rigoroso rispetto di principi, valori e comportamenti etici tra cui proprio, fin da subito, la partecipazione democratica".
La coalizione è composta, oltre che da Piero Farabollini, da Samuele Bartoloni, Edi Castellani, Sandro Luzi, Susanna Mattei, Giovanna Matteucci, Maria Elena Medei, Andrea Mozzoni, Michele Palazzesi, Aurora Pasqualini, Barbara Rossetti, Gabriele Soldini, Nicoletta Topa.
"È l'ennesima conferma della poca attenzione di questa amministrazione alle esigenze delle famiglie; ancora una volta chi sta attualmente guidando la città sceglie di demandare un servizio base per molti cittadini". È quanto dichiara il candidato sindaco di "Scegliamo Matelica", Marcello Catena nel commentare gli "aumenti considerevoli della quota di partecipazione" per l'organizzazione del centro estivo per i bambini della scuola dell’infanzia.
"Dopo i continui aumenti del costo della mensa scolastica, ora anche questo - dichiara Catena -. E l’amministrazione se ne lava le mani, di nuovo: dopo non aver organizzato il servizio come gli altri anni, ha preferito demandare tutto al Tennis Club senza un adeguamento del contributo, viste le maggiori spese che l’associazione dovrà sostenere per fornire un servizio appropriato. Prezzi aumentati anche per il campus estivo e perdita di un altro servizio comunale fondamentale per i cittadini".
"Basta con questo spettacolo indecoroso - chiosa il candidato sindaco -. A Matelica il tasso di natalità è in calo del 7% dal 2019 al 2024 e le famiglie non scelgono più di vivere qua. Se vogliamo invertire il trend davvero e non solo a parole bisogna che cambiamo le politiche ora".
L'assessorato alle politiche sociali e ai servizi educativi del comune di Civitanova Marche ha previsto per l'estate 2024, in favore di bambini e ragazzi disabili, l’assistenza presso centri estivi o, in alternativa, assistenza personalizzata a domicilio o presso altri luoghi di integrazione e socializzazione a scelta della famiglia.
Grazie ad un incremento del budget, quest’anno sarà attuato un ampliamento delle attività organizzate quanto a monte ore da assegnare, attività proposte e periodo di svolgimento delle stesse.
"Ringrazio il nostro sportello disabilità e gli uffici di entrambi i settori per il lavoro alacre di analisi, confronti con altre realtà istituzionali e con le famiglie, che ha permesso di mettere a fuoco punti di forza e di debolezza di ogni intervento - dichiara l'assessore di pertinenza Barbara Capponi -. Abbiamo incontrato i genitori, valutato soluzioni e implementato il budget per gli interventi, rendendo possibile la partecipazione potenzialmente più a lungo".
"Aumenta dunque il tetto delle ore massime per i centri estivi e l'offerta estiva si amplia, offrendo una alternativa al mare e inserendo la possibilità di scegliere alcune settimane in campagna - aggiunge Capponi -. Inoltre, I bandi escono prima dello scorso anno, in modo da poter sostenere le famiglie in anticipo, e resta aperta la possibilità di presentare entrambe le domande per scegliere poi, ad assegnazione definitiva, una delle due soluzioni, quella che la famiglia ritiene più vicina alle proprie esigenze".
Le famiglie potranno scegliere di ricevere assistenza presso i centri estivi, con assistenza personale a bambini e ragazzi disabili dai 5 ai 21 anni in possesso di certificazione ai sensi della L.104/92, per un monte ore massimo di 60 ore di assistenza, con spesa a completo carico comunale.
Queste le attività: centro estivo “Sulla cresta dell’onda 2024” (dai 5 ai 21 anni) gestito dalla coop. soc. Il Faro, per il periodo dal 10 giugno al 2 agosto 2024. È possibile scegliere la partecipazione ad attività laboratoriali presso il centro di aggregazione Kalimera.
Quest'anno l'offerta estiva è stata ampliata con la possibilità di scegliere di frequentare anche il centro estivo "Estate in natura" (dai 5 ai 13 anni) organizzato dall’associazione sportiva Cavalli delle Fonti SSD; le attività si svolgeranno nelle settimane dal 10 al 14 giugno, dal 15 al 19 luglio e dal 22 al 26 luglio. Il monte ore massimo è di 60 e potrà essere ripartito tra le due attività sopra indicate.
Le domande dovranno pervenire entro e non oltre le ore 13:00 del giorno 03.06.2024. Per informazioni e modulistica: sito comunale sezione “bandi e concorsi” - "bandi di benefici economici”. Referente comunale: Assistente sociale Giorgetti Serena, 0733/822235 - mail: serena.giorgetti@comune.civitanova.mc.it
Per quanto riguarda l’assistenza personalizzata a domicilio o presso altri luoghi di integrazione e socializzazione a scelta della famiglia, su richiesta delle famiglie saranno assegnate dal Servizio Sef ore di assistenza personalizzata in favore di minori e ragazzi disabili fruitori dell’assistenza scolastica nell'anno scolastico 2023/2024 da utilizzare a domicilio o a sostegno di attività di integrazione e socializzazione liberamente scelte dalle famiglie per il periodo compreso tra la fine della scuola e l’inizio del nuovo anno scolastico 2024/2025, mediante personale educativo messo a disposizione tramite Il Faro.
Il monte ore assegnato in ogni caso non sarà superiore a 70 ore per l’intero periodo di riferimento. Le domande dovranno pervenire entro e non oltre le ore 13:00 del giorno 03.06.2024. Per informazioni e modulistica: sito comunale sezione “bandi e concorsi” – “bandi di benefici economici”.
L’assegnazione delle ore di assistenza per la partecipazione ai centri estivi è incompatibile con l’assegnazione delle ore personalizzate di assistenza erogate da parte del Servizio Sef: le famiglie potranno presentare entrambe le domande e poi scegliere successivamente a quale bando partecipare.
Ulteriori informazioni e chiarimenti sul presente intervento, potranno essere richiesti telefonicamente al sig. Pedro L. Tartufoli (tel. 0733822241 – e-mail: pedro.tartufoli@comune.civitanova.mc.it), dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:30 alle ore 13:00.
Fra i tanti comuni che il prossimo 8 e 9 giugno saranno chiamati ad eleggere il proprio sindaco c’è anche il più piccolo delle Marche: Monte Cavallo. A cinque anni di distanza andrà di nuovo in scena la sfida fra il sindaco uscente Pietro Cecoli e l’attuale capogruppo di minoranza Francesca Germoni. Quest’ultima ha presentato il proprio programma elettorale e i candidati della lista civica “Cambiamento per Monte Cavallo”.
Imprenditrice 52enne laureata in scienze gastronomiche, accanto a sé Francesca Germoni avrà otto individui altrettanto determinati a portare avanti la missione di cambiamento per Monte Cavallo: Francesco Capeccia, Franco Carradori, Giacomo Lini, Giuseppina Lotti, Rebecca Luisini, Stefania Marini, Giuliana Santucci, Gian Mario Scolamiero, Claudio Vitali.
Germoni e la sua squadra si prefiggono l'arduo compito di risollevare Monte Cavallo dai danni causati dal sisma del 2016, coinvolgendo attivamente tutti i membri della comunità, in particolare i giovani e le istituzioni locali. “Il nostro programma mira al cambiamento”. Si legge sulla scheda di presentazione della lista. “Sono trascorsi quasi otto anni dagli eventi sismici che hanno devastato il centro Italia, compreso l’entroterra maceratese, quasi nulla è stato ricostruito, a Monte Cavallo tutto sembra ancora fermo al mese di ottobre del 2016. Per questo risollevare il nostro amato paese sarà il compito che ci siamo prefissati, sarà arduo, ma ci riusciremo grazie al fondamentale coinvolgimento pieno, responsabile e trasparente di tutti, soprattutto dei giovani e di tutte le istituzioni”.
"Siamo pronti a trasformare il paese e portarlo verso un futuro di crescita e prosperità". Fra i principali punti chiave vi sono la volontà di consolidare i rapporti con tutti i comuni appartenenti all’Unione Montana Marca di Camerino e all’Ente Parco dei Sibillini, il recupero e la valorizzazione di beni ambientali, storici e culturali come la chiesa di San Nicolò e la chiesetta della Romita, la ricostituzione e il consolidamento della Protezione Civile di Monte Cavallo e diverse iniziative in ambito di politiche sociali, come l’individuazione di un luogo da adibire a centro polivalente ludico-ricreativo per l’aggregazione di giovani ed anziani e l’attivazione di un “servizio a chiamata” di navetta rivolto ad anziani e disabili per l’accompagnamento nei paesi limitrofi per spese varie, farmacia e medico.
Questa mattina presso l'azienda agricola Costa a Macerata, si è tenuto l’evento di presentazione del candidato di Fratelli d’Italia, Francesco Carducci, per le Elezioni Europee dell’8 e 9 giugno. L’incontro, organizzato e coordinato da Olivier Ramasso, ha rappresentato un momento importante di confronto per tutta la circoscrizione del Centro Italia (Lazio, Toscana, Umbria e Marche), dove i cittadini avranno l’opportunità di eleggere i propri rappresentanti al Parlamento Europeo.
Tra i presenti, Andrea Pettinari, presidente di Confagricoltura Macerata, Alessandro Alessandrini, direttore regionale di Confagricoltura Marche, l’agronomo ed ex assessore alla Provincia di Macerata, Gino Pasquali, e i rappresentanti di due associazioni di cacciatori.
Francesco Carducci, esponente di Fratelli d’Italia, si presenta come una figura di spicco all’interno del partito. La sua candidatura mira a portare avanti una visione europeista che valorizzi l’identità delle Nazioni, passando da un concetto di Unione Europea a quello di una Confederazione Europea di Stati Sovrani cooperanti su macro questioni. Nel suo programma affronta tematiche come il piano di investimenti pubblici per la crescita in chiave anti austerità, la difesa del Made in Italy, una politica industriale comune nel settore della Difesa, la semplificazione burocratica a livello europeo. Inoltre sono state toccate tematiche come il ruolo dell’Unione Europea e dell’Italia nel contesto internazionale.
Il candidato alle Europee ha inaugurato il suo discorso delineando un suo profilo politico e professionale: “Sono figlio di diplomatici, ho sempre girato il mondo fin da piccolo poi dai 18 anni mi sono stabilito a Roma. Nella mia vita ho fatto politica a fasi alterne; ho ricoperto il ruolo di Segretario Particolare e Capo della Segreteria del Ministero degli Affari Esteri con l’on. Colombo nel 1992, successivamente sono stato Assessore al Turismo e Grandi Eventi e Rapporti Internazionali al Comune di Roma, ho fatto il Consigliere Regionale del Lazio e Capogruppo dell’UDC dal 2010 al 2013. Pensavo di aver smesso con l’attività politica perché sono un imprenditore nel campo della cultura e, invece, così non è stato”.
Carducci è poi entrato nel vivo della questione europea, avanzando una critica sull’attuale politica dell’austerity verso i Paesi più indebitati: “La posizione dell’Unione Europea, guidata dalla Von Der Leyen, sulle politiche economiche è stata finora quella di una sostanziale austerità nei confronti dei Paesi con forte debito sovrano come Spagna, Grecia; un'unica linea attuata allo scopo di sanare i bilanci pubblici per poi ripartire su un progetto di sviluppo. Tuttavia, questa politica ha avuto un effetto contrario: l’Europa tecnicamente è entrata in recessione".
"Per fortuna, l’Europa dell’ultima fase, soprattutto dopo il Covid, ha messo in campo delle risorse per lo sviluppo che ammontano a 800 miliardi di cui quasi 240 miliardi sono andati all’Italia. Forse questa è una delle ragioni per le quali noi oggi abbiamo un tasso di crescita dell’1%, che sembra qualcosa di miracoloso, mentre la Germania sta di fatto in recessione”.
Dai confini europei è poi passato a un confronto con la politica degli Stati Uniti: “Joe Biden a fine marzo ha presentato al Congresso un progetto di investimenti di duemila miliardi di dollari che riguardano per metà la transizione energetica, quindi risorse per le imprese al fine di attuare questa transizione e l’altra metà per la rilocalizzazione di tutta una serie di imprese che erano andate a produrre nel sud-est asiatico e che con il blocco del commercio internazionale hanno visto un periodo di crisi per quanto concerne l’approvvigionamento di tante materie prime che erano funzionali allo sviluppo”.
Carducci ha ulteriormente scandagliato il tema della politica europea, mettendo in luce un possibile modello di cooperazione e investimento che include sia i titoli di Stato sia i capitali privati: “Si parla di New Deal, di Transizione e poi non vengono stanziati fondi per realizzare tutto ciò. Come si può immaginare che avvenga una trasformazione senza una politica di investimenti? Come ha evidenziato Draghi nella sua relazione di qualche mese fa, occorre mettere in campo una politica, un mercato di capitali con chi vuole partecipare, non necessariamente tutti e 27 gli Stati membri, altrimenti dovremmo passare attraverso un cambio della Costituzione che non si fa in poco tempo. Perché si crei una politica di crescita e sviluppo è necessario anche un impiego di capitali privati, non solo Eurobond; altrimenti siamo fuori dalla competizione internazionale. Solo con lo sviluppo si aumenta l’occupazione, si può pensare di pagare gli oneri del nostro debito”.
Il candidato, nel corso della presentazione del suo programma politico, si è infine soffermato sulle sfide legate alla riforma dell’architettura istituzionale e della funzionalità degli organismi europei:
“Questa Europa sta a un bivio: occore una capacità di riformarsi a partire dal metodo con il quale il Consiglio d’Europa delibera: oggi si delibera all’unanimità. Nel 1957 erano sei i partner che fondavano un mercato comune e avevano una loro logica di esistenza e operato; oggi con 27 Stati, significa che si ingessa un intero Consiglio e quindi non si ha l’elasticità e la velocità di rispondere alle sfide e alle esigenze del tempo presente”.
Una tematica di urgente e stringente attualità, che ha innescato un prolifico e approfondito confronto tra i presenti, è stata quella dell’Agricoltura; attività quest’ultima che costituisce il 38-40% del bilancio europeo e che, negli anni, è scesa da una percentuale che un tempo superava persino il 50%.
A intervenire in merito all'argomento, è stato Andrea Pettinari che non ha risparmiato un’accurata e diretta critica verso una certa noncuranza da parte dell’attuale governo nei confronti delle istanze avanzate da Confagricoltura:
“Per parlarci molto chiaro il nostro mondo politico fa riferimento all’ala del centro- destra; tuttavia, l’attuale governo sia a livello locale, sia a livello nazionale, a parte i proclami, la comunicazione che sa fare molto bene, fondamentalmente non ha raccolto e portato avanti le nostre problematiche, creando delusione e difficoltà in un momento come questo dove occorre veramente un supporto per il tipo di politica che portiamo avanti noi: quella che si fa portatrice delle esigenze e problematiche delle aziende agricole, della vera agricoltura che non è solo quella delle ‘tipicità’”.
Una critica che è andata ad analizzare gli effetti collaterali di una politica agricola comunitaria che ha creato problematiche dal punto di vista della produzione: “Ci avete messo in difficoltà per coltivare il grano, il girasole, la colza; non c’è stato un vero ascolto e dopo due anni ci siamo trovati dei trattoristi, che sono anche imprenditori, i quali hanno dedicato parecchio tempo e soldi alle manifestazioni perché veramente arrabbiati, a tal punto che, spesso e volentieri, non sono riusciti a comunicare al meglio le loro proteste. Per tale motivo, questo grande movimento oggi ha perso un po’ quella verve che riprendiamo noi di Confagricoltura”.
“Sono problematiche serie- continua Pettinari: noi veniamo da due anni in cui fare il bilancio di un’azienda agricola è veramente complicatissimo. Siamo passati dal prezzo del girasole di 72 euro di due anni fa agli attuali 35 euro, il grano da 50 euro è passato ai 30 euro. Inoltre, bisogna tener conto che può avvenire la situazione in cui per una o due stagioni la condizione meteorologica sia causa di produzioni quantitativamente e qualitativamente scarse e così le aziende vanno in difficoltà. Abbiamo seguito le linee guida per gli investimenti come PNRR, 4.0, PSR, 5.0 ma non sono sufficienti. Noi a livello locale siamo pronti a sostenere la candidatura di Francesco Carducci nella speranza che possa farsi effettivo portavoce di queste istanze perché ormai tutto si gioca sul tavolo europeo”.
"Non è posto in discussione l’impiego del contributo di 3 milioni di euro per la realizzazione di una Rsa ad Appignano". Lo assicura l'assessore regionale alla sanità, Filippo Saltamartini. Nella casa di riposo di Appignano, gestita dall'Inrca, sono attualmente assistiti sette ospiti, nessuno dei quali, a seguito di valutazione multidimensionale, "è risultato essere in possesso dei requisiti per essere ospitato in una casa di riposo, in considerazione del grado di non autosufficienza registrato", sottolinea Saltamartini.
"Per tale ragione l'Inrca, dopo aver incontrato la Fondazione Falconi e il comune di Appignano, ha espresso la necessità per il servizio sanitario regionale che la struttura torni a garantire i servizi propri dell'ente che si configura come istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, ossia quelli riabilitativi, vista la carenza di posti letto nelle strutture riabilitative", prosegue l'assessore.
"Da evidenziare, inoltre, che i suddetti pazienti hanno bisogni sanitari che proprio per il grado di non autosufficienza riscontrato non possono essere garantiti all'interno della struttura dove sono attualmente collocati - puntualizza ancora Saltamartini -. Pertanto la necessità di procedere ad una collocazione in strutture più idonee alla loro condizione di salute, rientra proprio nella necessità di garantire a queste persone l'assistenza di cui hanno bisogno".
"La necessità di restituire una struttura riabilitativa al territorio di Appignano scaturisce dalla necessità di sopperire ad una carenza che si è venuta a creare nel 2010, quando venne tolto il servizio, che oggi l'assessorato regionale alla sanità è nelle condizioni di restituire a questo territorio e ai suoi cittadini", ribadisce Saltamartini.
"Sovranità, no guerra. Due semplici concetti che permettono una vera democrazia, quella che consente agli esseri umani, come agli Stati, di non avere padroni, di essere davvero liberi. Di non svendere ai mercati il diritto alla salute, di non affossare la piccola impresa che vive del proprio lavoro a vantaggio della speculazione del grande capitale, di non mettere a repentaglio la convivenza pacifica tra i popoli e l’esistenza dei medesimi per l’espansionismo di un’alleanza militare al servizio di un gigante a stelle e strisce che sta trascinando l'Occidente europeo verso una guerra mondiale".
Lo ha affermato Marco Rizzo, coordinatore di Democrazia Sovrana e Popolare e capolista della formazione sovranista nella circoscrizione del Centro Italia. Sarà nelle Marche per presentare le candidate del territorio regionale, la civitanovese, leader marchigiana, Marianella Fioravanti e la matelicese Beatrice Spitoni. La visita di Rizzo, coinvolgerà, tra le prime tappe, Fano, (venerdì 24 maggio, Piazza XX settembre, dalle 18) e Matelica (Piazzale dei Gerani Spazio immagine, dalle 11:30).
Con il popolare leader nazionale, saranno presenti le candidate marchigiane della 'formazione antisistema', che, sostiene Marco Rizzo, " intende contrastare la casta burocratica europea serva delle multinazionali che delocalizzano e licenziano" e che "ha promosso e firmato, unica tra le forze politiche presenti in questa competizione elettorale, il Referendum Ripudia la Guerra, contro l'invio di armi. Noi - conclude - siamo concreti e preoccupati dell'avvento di una guerra nucleare, il sistema si preoccupa del confronto televisivo tra due esponenti politiche che, sulla guerra e sull'Ue, la pensano esattamente alla stessa maniera".
La lista civica "Unione Democratica", unica a candidarsi per il rinnovo del Consiglio e del sindaco del comune di Serravalle di Chienti, si prepara alla campagna elettorale. Rinaldo Rocchi, candidato a primo cittadino e già sindaco negli anni 2000, annuncia: "Tra pochi giorni presenteremo la nuova lista a tutti i cittadini del comune di Serravalle di Chienti. Ci troviamo nella circostanza anomala, e spiacevole, di essere i soli a correre per queste elezioni amministrative e per il rinnovo del sindaco e del Consiglio comunale. Questo vuol dire che dobbiamo tutti darci da fare per andare a votare".
Non raggiungendo la soglia del 40% dei votanti, il rischio è che Serravalle di Chienti venga commissariato, e quindi governato da un prefetto del Ministero dell’interno. "Il nostro Comune rischierebbe di finire abbandonato definitivamente - avverte la lista Unione democratica -. Ecco perché, in queste elezioni più che mai, siamo chiamati al voto. E poi, una volta insediata la nuova amministrazione, tutti noi cittadini del comune di Serravalle di Chienti dobbiamo dire la nostra, farci ascoltare e suggerire insieme una direzione efficace per il territorio".
Diversi gli incontri in programma per parlare con i cittadini. "Questi incontri non sono pensati come comizi elettorali, che non sono nelle mie abitudini - continua Rocchi -. Piuttosto, vogliono essere una chiacchierata tra amici, un'occasione per confrontarci sui problemi e le necessità della nostra comunità e trovare insieme le soluzioni. Sarebbe stato di certo più semplice e di impatto immediato, ma altrettanto falso e ipocrita, fare facili promesse basate sul malcontento comune. Ma la realizzazione pratica si potrebbe rivelare in seguito problematica. E nessuno a Serravalle di Chienti ha più voglia che le cose vengano lasciate a metà".
Gli appuntamenti sono il 23 maggio a Cesi alle 21:30 presso l’edificio della comunanza, il 27 maggio alle 21:30 a Serravalle presso la sala TapioKa e il 31 maggio alle 21:20 a Dignano presso il circolo. "Con immenso piacere e un pizzico di orgoglio, presenterò i componenti della nostra lista, - racconta Rocchi - uniti da una grande voglia di fare, stima reciproca oltre che da specifiche competenze inerenti ai vari settori dell’amministrazione. Una lista costituita in parte da giovani, adatti a traghettarci verso un doveroso ricambio generazionale".
Nella lista civica Unione Democratica il candidato alla carica di sindaco è appunto Rocchi, i candidati consiglieri Claudia Cappelletti, ingegnere elettronico; Cristina Di Camillo, guida turistica, operatrice museale; Cinzia Gagliardi, laureata in psicologia clinica; Mario Pio Maggi dipendente comunale Ar; Luigi Mascioli, dipendente azienda casearia; Alessandro Palombo, architetto; Natale Pizzi, dipendente azienda casearia Ar; Valentina Serafino, dipendente Cooss Marche; Mario Simoni, dipendente Banca d’Italia Ar; Carlo Sisti, istruttore tecnico Erdis Regione Marche Ar.
"Sui fondi pubblici l'impegno è per la ricerca costante che c'è da fare su quelli messi a disposizione dagli innumerevoli bandi regionali, nazionali ed europei. Poi c’è il contatto diretto fra 'cittadino e amministrazione'. In ultimo, ma forse ancor più rilevante è l'informazione sanitaria con l'organizzazione di incontri o convegni sanitari che coinvolgano la popolazione, medici di territorio e non, per affrontare le varie tematiche sulla salute e prevenzione", conclude Rinaldo Rocchi.
"Come si intende recuperare gli oltre 440.000 euro di debiti prodotti in questi due anni, tra l’altro con un bilancio preventivo anche in perdita, e con la protesta in atto dei lavoratori dell'Arena Sferisterio per l’adeguamento delle retribuzioni?". È quanto si chiede la consigliera del gruppo misto di Macerata Sabrina De Padova nel presentare una sua interrogazione sui bilanci in rosso dell'Arena Sferisterio.
"Si è manifestata in questi anni una mancata disponibilità nell'evidenziare una trasparenza sui soldi sperperati nonostante le continue richieste ufficiali, di condivisione delle iniziative proposte, come risulta dalle riunioni della Commissione Cultura. Non sono mai state prese in considerazione le innumerevoli iniziative proposte dai consiglieri comunali", denuncia De Padova.
La consigliera chiede nell'interrogazione "la possibilità di decurtare, dalle disponibilità messe a disposizione per gli assessori, i finanziamenti all’assessorato di riferimento" o, alternativa, "in quale modo si intenda recuperare l’eccessiva somma di debito protratto in questi anni e da dove si pensa di poter attingere la somma che servirebbe per la stagione lirica di quest’anno".
"Chi fa politica non si dovrebbe sentire autorizzato a sperperare i soldi pubblici senza mostrare trasparenza, senza dare conto ai cittadini e senza umilmente scusarsi con gli stessi per gli errori commessi", conclude De Padova.
Presentata sabato sera al cospetto di numerosi iscritti e simpatizzanti, la lista dei 16 candidati della Lega al Consiglio comunale di Recanati, a sostegno di Emanuele Pepa, candidato sindaco. Al bar Pizzeria Zandri, alla presenza di Anna Menghi, consigliere regionale e candidata alle Europee, di Giorgio Pollastrelli, vicepresidente provinciale Lega, e di Emanuele Pepa, si è ufficialmente presentata la squadra di donne e uomini del Carroccio
"Una città che può essere resa più sicura, alla quale garantire una più accurata manutenzione ordinaria delle strade, passando per il decoro urbano, sino ad arrivare alla realizzazione del progetto "Family Point", fortemente voluto dal candidato Appolloni come luogo di ascolto delle problematiche relative alle dipendenze. Anna Menghi ha ricordato la sua adesione alla Lega fin dai primi tempi di Salvini e la volontà di “rappresentare questo territorio nei contesti europei, dove si prendono le decisioni che contano oggi”. “Più Recanati partecipata, e meno logiche di palazzo e interessi personali, per il bene della città”, commenta la candidata Pieroni.
Infine tutti hanno ringraziato il consigliere uscente e segretario cittadini Benito Mariani che ha guidato l'opposizione in questi 5 anni. Tra loro ben 11 i neocandidati, ben motivati e determinati, "consapevoli di far parte di una squadra che esprime a tutti i livelli degli ottimi amministratori che faranno la differenza", hanno affermato.
Ecco tutte le donne e gli uomini candidati della Lega Recanati, che guardano all'interesse generale dei cittadini per una Recanati che può "cambiare prospettiva" in meglio sotto ogni punto di vista. Il capolista è Benito Mariani, assicuratore, segretario cittadino e attuale consigliere comunale della Lega Salvini Recanati. In lista con lui Appolloni Sergio, agente di commercio in pensione; Cangenua Massimiliamo, agente da assicurazione e regista teatrale, laureando in medicina; Guzzini Stefano, imprenditore agricolo; Masella Roberto, dipendente industria e segretario provinciale del sindacato Ugl Chimici per Macerata e Fermo; Miccini Massimo, farmacista; Oltratini Pasquale, operaio specializzato; Ottaviani Monica, assicuratrice; Palazzini Patrizia Iginia, studentessa universitaria in Economia e Management; Passamonti Patrizia, operatrice socio sanitaria e animatrice sociale; Pensato Salvatore, operaio specializzato; Piccioni Maria Oriana, commercialista, Revisore contabile e Revisore Enti Locali; Pieroni Paola, giornalista e assistente sociale; Romoli Marialuisa, imprenditrice artigiana; Tomassetti Gabriele, perito tecnico industriale e Zandri Andrea, agente di polizia locale.
Importante appuntamento pre-elettorale per Noi Moderati. In vista delle prossime elezioni europee, in programma nelle giornate dell’8 e 9 giugno, i due candidati del partito di Maurizio Lupi, nel collegio Italia centrale (Lazio, Marche, Toscana e Umbria), faranno visita nel capoluogo di provincia.
Giorgio Silli, sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e Chiara Fazio, Vicepresidente Nazionale del partito, saranno sabato 25 maggio alle ore 17 a Macerata, presso la Gran Sala Cesanelli allo Sferisterio. Un incontro in cui si sottolineerà l'importanza del diritto al voto e del voto alle europee necessario per avvicinare il più possibile le piccole comunità all’Europa.
Si parlerà di Europa come opportunità per tutti e di ciò che, secondo il partito in lista insieme a Forza Italia, va riformato per vincere le tante sfide dell’oggi: dalle guerre alla crisi demografica da aggredire con le politiche della natalità, dalla transizione green alla tecnologica.
All’incontro saranno presenti l’onorevole Pino Bicchielli, vicepresidente del gruppo Noi Moderati alla Camera dei Deputati e membro della commissione parlamentare e d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle inchieste criminali, anche straniere, e Paolo Perini, il coordinatore provinciale della provincia di Macerata.
L’ingresso è libero e gratuito.
"Insieme Per Sarnano nasce come progetto civico ed è una lista civica di servizio per Sarnano, non a servizio dei partiti: le diverse esperienze (anche politiche) di chi la compone sono il vero valore aggiunto ed intorno a questo valore si stanno raccogliendo sempre maggiori consensi, provenienti da ogni parte politica e realtà sociale". Così il candidato sindaco di Sarnano Giacomo Piergentili replica all'annuncio del sostegno che il centrodestra ha assicurato alla lista "Cambiamo Sarnano" di Fabio Fantegrossi.
"Nella realtà si tratta unicamente di un maldestro tentativo di screditare la mia figura distorcendo completamente lo svolgersi dei fatti - accusa Piergentili -. Si vorrebbe infatti addebitarmi il mancato approdo ad una lista unitaria, quando invece è sotto gli occhi di tutti che quel percorso si è interrotto esclusivamente per la ricomparsa sulla scena politica locale di qualche personaggio di un passato che rappresenta una delle fasi storiche peggiori della vita amministrativa di Sarnano".
"Il continuo richiamo all'appoggio dei partiti di centro destra è un altro evidente segnale di debolezza di Fantegrossi e della sua lista . prosegue Piergentili -: quando si è in difficoltà si cerca di appellarsi alle "bandiere" di partito. Ma bisognerà anche intendersi su quale centro destra appoggi veramente Fantegrossi. Anche nel 2014 l'allora lista del candidato sindaco Federico Marconi sbandierò ai quattro venti l'appoggio di tutto il centro destra compatto, salvo poi raccogliere un misero 17,14% dei consensi (357 voti), terza lista classificata su tre presenti alla competizione elettorale".
"Questo perché, nelle elezioni comunali, le bandiere di partito non contano se sono vuoti contenitori: contano invece le idee, i valori e la credibilità del progetto e delle persone che lo interpretano. E questo percorso di continua crescita di 'Insieme Per Sarnano' avviene all'insegna della massima trasparenza, elemento invece presente solo a parole nella compagine di Fantegrossi, che in realtà ne difetta completamente", attacca ancora il candidato sindaco.
"Forse non si vuole far sapere che i tre 'anonimi' coordinatori che compongono la famosa "cabina di regia" che ha indicato Fantegrossi come candidato sindaco e che ha deciso chi avesse o meno titolo e dignità di sedersi al loro tavolo sono Federico Marconi (Forza Italia), Gianni Antonelli (Fratelli d'Italia) e Romeo Moriconi (Lega)? Forse non si vuole far sapere che, dalle parti di Fantegrossi, chi decide veramente lo fa senza metterci la faccia, all'interno di segrete stanze ed in barba ai cittadini sarnanesi? Se questo è 'Cambiamo Sarnano', forse hanno dimenticato un inciso: 'Cambiamo Sarnano... come?", si chiede in conclusione Piergentili.
Lunedì 20 maggio Matteo Renzi sarà a Loreto, per l’evento 'Europa tra radici e futuro'. L’ex presidente del consiglio, candidato nella lista Stati Uniti d’Europa, inizierà con una visita alla Basilica della Santa Casa prevista per le 15:30.
La giornata poi proseguirà con un incontro con i sostenitori e la stampa alle ore 16, presso Villa Battibecco, in via Costantina 187. "Per costruire gli Stati Uniti d’Europa non possiamo limitarci a un elenco di riforme: l’unione politica nasce anche da una consapevolezza dell’identità culturale europea. Le radici greco-romane, cristiano-giudaiche, il rinascimento e l’Umanesimo sono la base su cui costruire l’Europa del futuro. È solo nella consapevolezza della propria identità che ci si può aprire al confronto con altre culture e all’arricchimento reciproco. È un errore temere di definirci per quello che siamo dal punto di vista oggettivo della cultura continentale, non certo dal punto di vista soggettivo del culto individuale", sottolinea Renzi.