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Politica Civitanova Marche

L'associazione ViviamoCivitanova sul biciplan: "Le piste ciclabili tolgono posto ai parcheggi"

L'associazione ViviamoCivitanova sul biciplan: "Le piste ciclabili tolgono posto ai parcheggi"
"Si chiede conto alla Amministrazione del piano strategico del Biciplan forzando l’Amministrazione da un lato con la Fiab che preme e dall’altro da alcune  forze politiche convinte che le due ruote siano la salvezza dei centri abitati e del traffico",  esordisce l'associazione ViviAmo Civitanova che ricorda la sua esperienza sul campo per quanto riguarda l'attivismo a tutela dei diritti di diverse categorie.

"Più piste ciclabili e meno parcheggi- prosegue l'Associazione-sembrerebbe la direzione indicata dal Comune di Civitanova nel piano di sviluppo effettivo territoriale per il centro storico e per i suoi dintorni senza dare priorità ai parcheggi e al trasporto pubblico oltre a non ascoltare le categorie.
Questa visione distorta e feudale potrebbe mettere definitivamente in difficoltà molte categorie oltre a rendere invivibile un Borgo vivo e abitato solo per una tendenza del momento che tiene conto di uno sport o tempo libero di una piccola percentuale di persone".

I rappresentanti di ViviAmo Civitanova pongono l'accento su quella che viene definita una politica punitiva verso gli automobilisti a favore di bici e monopattini: "Con l’aumento delle piste ciclabili e con la pressione della FIAB sull’attuazione del progetto del Biciplan, nella nostra Civitanova diventa sempre più difficile trovare un parcheggio: si moltiplicano i casi di comportamenti incivili delle auto, furgoni e moto che portano a formulare un eccesso di multe trasformando in un costo reale l’utilizzo della auto per lavoro o per svago.
In più, sui marciapiedi di corso Umberto, decine di monopattini elettrici e bici ostacolano i pedoni, specie i disabili senza un controllo effettivo.
E basta con questa assurda politica punitiva nei confronti degli automobilisti. Sappiamo tutti che con il bollo auto si finanziano varie spese pubbliche, principalmente legate alla manutenzione delle infrastrutture stradali e alla sicurezza contribuendo al bilancio delle regioni per sostenere servizi locali inclusi ambiente e trasposto.
Se è vero che il bollo auto serve per incentivare la circolazione di veicoli meno inquinanti come possiamo pensare di dover far impiegare sempre più tempo per la ricerca di un parcheggio facendolo diventare una miraggio e far sentire l’automobilista fuori luogo e quasi discriminato per via di un motore che serve quotidianamente per lavoro?"

"Se ogni amministrazione- proseguono gli stessi-che si è susseguita non avesse solo soppresso i parcheggi, per la riqualificazione del Borgo e per le piste ciclabili, destinati ai residenti, commercianti e Turisti ma  avesse preso in considerazione anche il  rifacimento di nuovi e fruibili parcheggi , forse oggi si sarebbe potuto realizzare il progetto del biciplan.
I parcheggi sono stati il tema di ogni campagna elettorale per poi cadere nel dimenticatoio durante i vari mandati amministrativi.
Oggi alla luce delle problematiche economiche sopravvenute è ancora più evidente la mancanza di una vera progettualità che sia punto fermo tra l’insistenza della nuova tendenza delle piste ciclabili e il fabbisogno per la sopravvivenza della economia del centro storico e della civile abitazione del Borgo.
Uno studio a 360 gradi che comprenda la viabilità con i suoi parcheggi in quantità necessaria per i residenti e il turismo oltre alla forza lavoro è diventato indispensabile per Civitanova che non può  continuare verso una trasformazione del suolo graduale ma non lungimirante.
E’ indubbio che le piste ciclabili tolgono spazi alle aree di sosta ma è anche provato che per posti tolti ai parcheggi poche sono le persone che utilizzano queste piste ciclabili.
I ciclisti frequentano maggiormente le piste ciclabili il fine settimana durante il tempo libero o per sport ma durante la settimana sono veramente pochissimi ad utilizzarle.
Si deduce che è troppa la difficoltà per gli automobilisti e per l’economia del centro storico a fronte di uno sport, rispettabilissimo, ma che si può fare in zone verdi e fuori dai centri abitati dove conviene adottare piste ciclabili sicure e tranquille.Quindi ciclabili, sì ma con equilibrio e buonsenso".
 
L'Associazione chiosa infine sull'’importanza di mantenere un equilibrio tra l’uso dell’auto e delle biciclette, evidenziando come il trasporto pubblico dovrebbe essere potenziato per ridurre il traffico: "Dobbiamo anche ricordarci che corso Umberto è più una via di accesso al centro che un corso vero e proprio e quindi esiste una circolazione di auto e furgoni che ha necessità di strutture e parcheggi per una quotidianità. L'automobile per chi lavora è insostituibile e quindi occhio a non lasciarsi trascinare in derive ambientali pensando solo alle due ruote come salvezza della vita cittadina. Infatti, il problema parcheggi per il Borgo Marinaro è un problema ormai annoso e mai risolto.
Le piste ciclabili non devono essere inutili, dannose, pericolose e soprattutto discriminanti per i vari settori perché una cittadina vive di equilibri che si costituiscono con il tempo, piano piano.
Esempio è il lungomare nord che con i suoi 250 parcheggi sottratti dalla pista ciclabile ha visto frantumarsi un equilibrio turistico ed economico venuto a formarsi con decine di anni, triste vedere oggi una mancanza di circa 600 persone non far vivere gli stabilimenti, i ristoranti di quel tratto di spiaggia la sera dopo le 21".
 
"Con la scusa di voler dare alle future generazioni una città senza smog, ma anche un bambino capisce che una bicicletta non può sostituire un’auto, si sta rovinando un equilibrio economico e ambientale delicatissimo.
Sono ben altri i rimedi per ridurre l’uso dell’auto e alleggerire il traffico e difendere l’ambiente che è sicuramente un bene e un interesse prioritario, che a ViviAmo Civitanova sta molto a cuore come quello di incentivare e rendere più utilizzabile il servizio pubblico. Il Servizio di trasporto pubblico se adeguatamente offerto è una manna per i residenti di Civitanova lasciando l’uso della auto a chi non vi risiede, ai turisti e a chi ci lavora".
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