“Diecimila firme in due giorni nei quasi 100 gazebo dislocati su tutto il territorio marchigiano, un grande risultato reso possibile dalle centinaia di militanti della Lega che hanno sacrificato i loro sabato e domenica al freddo delle postazioni per informare i cittadini”.
Così il Senatore Paolo Arrigoni, responsabile della Lega Marche, commenta soddisfatto i risultati dell’iniziativa voluta da Matteo Salvini in tutta Italia.
“Grazie alla Lega centinaia di migliaia di italiani hanno potuto informarsi su questo Meccanismo Europeo di Stabilità perverso, che se non verrà bloccato metterà a rischio i risparmi delle famiglie a vantaggio delle banche tedesche”, prosegue Arrigoni.
“Anche oggi con decine di gazebo ancora aperti – conclude il Senatore – grazie alle circa 4.800 firme raccolte nei nostri 42 gazebo, che si aggiungono alle 5.085 di ieri, la Lega delle Marche ha dimostrato la sua forza e la sua organizzazione sul territorio”.
Il presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari ha deciso di rivolgersi direttamente al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte. Dalla Provincia è stata inviata una lettera che sottolinea la preoccupazione e lo sconforto degli amministratori locali per una delle disposizioni contenute nel decreto sisma che - secondo Pettinari - rimette in discussione quanto fatto fino ad oggi sul piano della pianificazione, determinando il blocco delle fasi di studio, la progettazione, l’affidamento e la realizzazione.
"Per lo sviluppo del territorio e il suo rilancio occorre risolvere un problema il prima possibile: la ricostruzione delle scuole che sono state danneggiate dal sisma del 2016 - afferma Pettinari -. La Provincia di Macerata, che conta 44 Comuni su 55 ricadenti nella zona del cratere, ha posto l’attenzione sulla questione fin dal primo momento, per far fronte all’urgenza più immediata, ovvero garantire il diritto allo studio degli studenti, trovando una idonea collocazione alternativa per gli Istituti non agibili".
Il tema è stato affrontato nei giorni scorsi anche all'interno della riunione del CAL (Consiglio delle Autonomie Locali). Riunione dalla quale è stato espresso parere negativo all’Ufficio Scolastico Regionale riguardo l’accorpamento degli istituti sottodimensionati che si trovano nell’entroterra.
Nello specifico, Governo e Parlamento vengono invitati dal presidente Pettinari ad eliminare in sede di conversione la seguente disposizione: “Detti edifici, se ubicati nei centri storici, sono ripristinati o ricostruiti nel medesimo sito, salvo che per ragioni oggettive la ricostruzione in situ non sia possibile. In ogni caso, la destinazione urbanistica delle aree a ciò destinate non può essere mutata".
"Le modifiche a tale norma introdotte alla Camera in sede di conversione del Decreto Legge, infatti, non risolvono né chiariscono la suddetta questione. Il territorio ha bisogno di misure di semplificazione e accelerazione - prosegue Pettinari - per ripristinare urgentemente il patrimonio scolastico e con esso la prospettiva di rinascita dei territori e delle comunità gravemente provate dai drammatici eventi sismici. Tale intervento legislativo, tanto generico quanto intempestivo, porta a sacrificare le soluzioni più idonee sotto il profilo funzionale ed economico. Oltretutto, la ricostruzione in situ comporta la necessità di reperire sistemazioni provvisorie per i complessi scolastici, con impiego di ulteriori risorse economiche che non risolvono la questione e con ulteriori disagi per la popolazione studentesca. Per questo abbiamo inviato un nostro emendamento che chiede di eliminare la disposizione che contraddice quanto fatto fino ad oggi”.
“Nelle Marche la risposta dei cittadini all’appello di Matteo Salvini per fermare il MES è stata straordinaria: solo oggi (ieri, ndr.) infatti, nei 54 gazebo allestiti in tutta la regione dai militanti della Lega, sono state raccolte quasi 5.000 firme". Soddisfazione nelle parole del senatore Paolo Arrigoni, responsabile della Lega Marche.
"I gazebo, - ha proseguito Arrigoni - organizzati in pochi giorni, hanno coperto capillarmente tutte e cinque le province, dando la possibilità ai marchigiani di informarsi sulla pericolosità per l’Italia del Meccanismo Europeo di Solidarietà e di chiederne lo stop con la propria firma. Quasi 5mila marchigiani ci hanno messo la faccia. Li ringrazio per sostenere la Lega in questa grande battaglia per la sovranità e la democrazia, e ringrazio i nostri militanti che hanno trascorso questo sabato ai gazebo. Alcuni di loro sono ancora in piazza a raccogliere le ultime firme di giornata tra le luci natalizie e domani si replica con lo stesso entusiasmo" ha concluso il senatore.
Il Consiglio regionale delle Marche ha dato il via libera al Piano di gestione integrata delle zone costiere (GIZC). Confermato l’importo di 288 milioni di euro per la realizzazione di 37 interventi di natura strutturale, da realizzarsi in 10 anni, oltre alla previsione di interventi di natura sperimentale. Tra i 6 interventi previsti, 15 milioni e mezzo andranno per quelli in programma a Porto Recanati.
Il Presidente del gruppo Pd, Francesco Micucci, durante la presentazione del Piano svoltasi nella giornata di ieri in Aula consiliare si è dichiarato soddisfatto del risultato ottenuto, “perché il Piano detta importanti finalità e indica le priorità rispetto alle quali occorrerà agire, individuando risorse regionali, nazionali, comunitarie e anche private per la realizzazione degli interventi previsti”.
Più in generale, il Piano prevede, per la prima volta, una fascia di rispetto, dove vengono incentivate le strutture a carattere stagionale. Le concessioni esistenti potranno migliorare i propri stabilimenti con strutture che dovranno minimizzare l’interferenza con l’equilibrio ambientale e idrodinamico.
Sono state mappate le strutture esistenti maggiormente esposte e vulnerabili che risultano difficilmente difendibili dalle dinamiche marine, prevedendo incentivi alla loro delocalizzazione, ove possibile, o misure di sostituzione con strutture amovibili. “L’intero Piano è improntato a un generale favore riguardo alle strutture a carattere stagionale che rimuovono completamente ogni opera al termine del periodo estivo. Per tali stabilimenti virtuosi sono previste agevolazioni e deroghe in termini di ampliamento di quote massime di superficie”.
Tra le novità più rilevanti che interessano le aree in concessione sulle spiagge marchigiane, la possibilità di collocare vasche idromassaggio non interrate, quindi rimovibili, e con una superficie non superiore ai 9 metri quadrati. “Un’apertura normativa che si inserisce nella logica di favorire il miglioramento dell’offerta dei servizi per un turismo di qualità”. “Altra importante novità, sempre nell’ottica del miglioramento dei servizi, della piena accessibilità e fruibilità delle spiagge, anche alle persone disabili, il Piano prevede che i concessionari si dotino, anche in maniera associata, di specifici ausili amovibili per l’accesso all’acqua e per raggiungere zone d’ombra, servizi igienici e docce”.
Novità anche per le spiagge libere balneabili, dove sarà possibile, per i Comuni, installare servizi igienici, sempre garantendo la minima interferenza con l’equilibrio paesaggistico e idrodinamico, e dove dovrà essere anche garantito il servizio di salvataggio in alternativa a una cartellonistica multilingue che informi l’utenza della balneazione non sicura.
“Questo atto - riprende Micucci - dà risposte concrete a tutta la Regione in termini di salvaguardia della costa da nuovi insediamenti e di tutela delle strutture esistenti attraverso una previsione di barriera emersa lungo tutto il territorio marchigiano. E’ stato fatto un ottimo lavoro in termini di trasparenza e di partecipazione testimoniato anche dall’accoglimento di molti emendamenti in commissione. Un piano atteso da anni che dà una visione di sviluppo lungimirante del futuro. Con questo piano la Giunta, la Commissione e la maggioranza hanno tutelato l’intera Regione Marche che è composta da lavoratori da imprese del settore turistico, parte sempre più importante del Pil della regione Marche vista la crisi che ci ha colpito in altri settori. Il piano mette d’accordo tutti questi soggetti, contempla tutte queste visioni".
Micucci ha concluso il suo intervento parlando dell’intervento di Porto Recanati definito “un unicum a livello nazionale in termini di impatto, di realizzazione e di finanziamenti a difesa della costa”.
Anche nelle Marche la Lega torna nelle piazze e lo fa in quanto contraria alla riforma del MES, attualmente in discussione in Europa. Saranno allestiti 100 gazebo in oltre 60 comuni della Regione, tra sabato e domenica.
“È importante – afferma il Senatore Paolo Arrigoni, responsabile della Lega Marche – che i cittadini vengano informati sulla sciagurata riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES), che rappresenta per il nostro paese un’ulteriore perdita di sovranità economica e finanziaria”.
"È estremamente grave che il Governo abbia avallato clausole capestro per l’Italia senza informare preventivamente il Parlamento, il premier Conte si è guardato bene dallo spiegare agli italiani che la riforma del MES incorpora quanto di peggio la politica economica europea ci ha imposto negli ultimi dieci anni: austerità, destabilizzazione bancaria con il bail-in e commissariamento dei paesi, come l’Italia, con un alto debito pubblico”, continua Arrigoni. “La Lega, con i suoi straordinari militanti, è però pronta a smascherarlo, dando anche ai marchigiani la possibilità di firmare una petizione per dire no al Governo, al PD e al M5S: i partiti dell’inciucio che hanno tradito gli italiani”.
“In una manciata di giorni, con grande determinazione, abbiamo risposto alla chiamata di Matteo Salvini e siamo riusciti a coprire capillarmente il territorio delle Marche per consentire ai cittadini di poter dare la propria opinione su un tema così importante”, conclude il responsabile della Lega Marche.
Lo scorso lunedì 3 dicembre, nel corso della riunione provinciale della Lega Macerata e dei festeggiamenti per il decennale della Lega Tolentino, il commissario provinciale Simone Merlini ha nominato Emanuele Lombi nuovo coordinatore cittadino di Pollenza per la Lega.
In seguito alla nomina, Lombi ha dichiarato: “Ringrazio Simone Merlini e tutti i tesserati di Pollenza per la fiducia accordatami. Il gruppo Lega Pollenza è di recente costituzione e già molto affiatato e dinamico, composto da persone con esperienza politica e con una grande volontà di impegnarsi per il futuro della nostra cittadina e della nostra Regione, specialmente in prospettiva del prossimo importantissimo appuntamento elettorale regionale. Lavorerò per rendere il gruppo sempre più grande ed inclusivo verso chi vuole dedicare parte del suo tempo alla propria comunità".
"Nei giorni scorsi abbiamo preso nota della polemica che parte dell’opposizione ha sollevato sulla volontà del comune di conferire il servizio del decoro ed igiene urbana al Cosmari, con la conseguente irreparabile perdita di lavoro da parte dei dipendenti della cooperativa Opera, che per conto dell’amministrazione ha svolto negli scorsi anni, tra l’altro, questo tipo di attività". Così in una nota l'assessore all’Urbanistica, Edilizia Privata, Ambiente e Rifiuti del Comune di Recanati Michele Moretti.
"La polemica dell’opposizione risulta sterile e strumentale - argomenta Moretti nella nota -, perché in realtà da gennaio prossimo il Comune non fa altro che adeguarsi ad un obbligo nascente dalla Delibera n.2 del 31.10.2013 dell’Assemblea Territoriale d’Ambito ATO 3 Macerata con cui si è deciso di affidare, secondo il modello dell’in house providing e per la durata di anni 15 (quindici), il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e assimilati, dell’ATO n.3 – Macerata, al Consorzio Cosmari".
"Il comma 10 dell’art.3 del contratto di servizio sottoscritto da tutti i comuni aderenti - prosegue Moretti -, avente decorrenza dal 01/03/2014, prevedeva che il Cosmari proseguisse i servizi, già in gestione dell’ATO n.3, senza soluzioni di continuità per tutti i comuni serviti, e l’assunzione di quelli aggiuntivi, nei comuni che avevano affidato la gestione a terzi, a far data dalla sottoscrizione del contratto, mentre per i servizi d’igiene urbana, la gestione dei centri di raccolta comunali e nuovi servizi che non erano già stati delegati al Cosmari, rimaneva la facoltà dei comuni, in relazione alle proprie situazioni locali e per assicurare impatti sostenibili negli equilibri di bilancio, di proseguire la gestione in economia per il periodo massimo di quattro anni, al termine del quale il servizio deve passare al Cosmari".
"L’amministrazione, pur nell’adeguamento a tale obbligo, ha comunque voluto tutelare, per quanto possibile, i sei operai della cooperativa che in questi anni sono stati destinati prevalentemente al servizio del decoro. Tali lavoratori saranno assunti dal Cosmari, per quanto assicuratoci del direttore generale. Gli operai che saranno assunti dal Cosmari beneficeranno, inoltre, di una maggiore stabilità lavorativa e di un consistente incremento retributivo".
"Occorre aggiungere che la cooperativa Opera oltre a svolgere l’attività del decoro urbano è stata utilizzata dal comune di Recanati anche per alcuni servizi accessori, fra cui il facchinaggio e l’attività di ausilio alla manutenzione dei parchi e giardini, e ragionevolmente tali attività, saranno mantenute in capo alla stessa - assicura Micheli -, che potrà farvi fronte con i restanti 4 lavoratori che non possono essere assunti dal Cosmari".
L'assessore Micheli ha, inoltre, predisposto assieme al Cosmari un piano per il decoro e l’igiene urbana, che è stato da ultimo condiviso con il sindaco e poi con la giunta tutta, giungendo ad adozione con delibera.
"In estrema sintesi il piano prevede che la pulizia sarà effettuata sia manualmente che con strumenti industriali - spiega l'assessore - in tutte le aree comunali e sul piano operativo, oltre alle zone periferiche e le frazioni, vengono individuate e previste tre particolari zone per il centro storico, con attività a frequenza giornaliera, compresi domenica e festivi. Nei periodi estivi e nelle zone di maggior frequenza turistica (luoghi leopardiani, musei, ecc..) verrà garantito lo svuotamento dei cestini, e la pulizia dei bagni almeno 2 volte al giorno e comunque secondo necessità".
"Nei giorni di mercato settimanale la pulizia verrà effettuata da due operatori - prosegue Micheli -: un operatore con spazzatrice e un operatore manualmente. Per gli eventi e le manifestazioni il servizio (spazzamento meccanico/manuale post evento) sarà garantito per 10 festività programmate da calendario, di cui il comune fornirà indicazione. Per altri eventi si provvederà con il servizio programmato, ma anche attraverso la consegna di contenitori dedicati ed il loro relativo svuotamento. Nei parchi di Villa Colloredo e Colle dell’Infinito, a giorni alterni, tutti i giorni festivi compresi, verrà eseguita la pulizia e la manutenzione degli stessi. Nei giorni festivi verrà garantita la pulizia ed il decoro dei Giardini Pubblici attraverso la pulizia dei percorsi e degli spazi verdi e lo svuotamento dei cestini e dei contenitori per la raccolta differenziata. A necessità verrà organizzata la pulizia delle fontane attraverso l’utilizzo di attrezzatura specifica".
"Sarà poi curata dal Cosmari anche la derattizzazione e la disinfestazione - conclude Micheli -., anche con un programma di contenimento della proliferazione dei piccioni attraverso una specifica attività di posizionamento sistematico e per un lungo periodo d’idoneo mangime antifecondativo".
Approvata la convenzione tra Comune di Civitanova e consorzio “Sabatucci” per la relativa lottizzazione posta tra l’edificato di santa Maria Apparente, l’autostrada e la provinciale 485 maceratese. Un giorno storico per la città, che vedrà la riqualificazione di una zona nevralgica che ha attraversato quasi 50 anni di studi, progetti, blocchi e accordi, che si avvia ora a risoluzione dopo essere passata al vaglio del Consiglio comunale per l’ultima volta nel 2017.
“Queste sono le vere soddisfazioni per un Assessorato che da due anni e mezzo si impegna e lavora per portare a conclusione situazioni complicate – dichiara l’assessore all’Urbanistica Fausto Troiani – e ultradecennali alle quali le precedenti Amministrazioni non hanno dato la giusta importanza. La sistemazione della zona sarà fondamentale per il futuro sviluppo della città, anche dal punto di vista della viabilità e non solo del residenziale. La realizzazione della bretella di Costamartina, che attende un accordo con la società Autostrade, non è da considerarsi in secondo piano rispetto al progetto edificatorio. Voglio ringraziare l’architetto Strappato e i tecnici del comune e del consorzio che hanno messo a disposizione il loro impegno per approvare questa nuova convenzione transitoria utile per avviare alcune procedure risolutive. Non ci fermeremo naturalmente qui: il prossimo anno risolveremo altri problemi gravosi, tra cui quello legato al contenzioso Prica e Ceccotti”.
Gli spazi privati si suddividono in 85 lotti, di cui 69 villette da 250 mq, 19 villette da 220 mq, 1 palazzina da 4.673 mq e 2 palazzine da 2.190 mq mentre 6 ettari saranno lasciati a verde e circa 2 a parcheggi (su 18 ettari complessivi) per una previsione di mille abitanti su 30 mila mq di superficie utile lorda.
La soddisfazione del presidente del consorzio Elvio Fratesi è enorme: “Lavoro su questo progetto dal 1995 – ha detto – e mi considero il gran pastore".
“Nessuna speculazione edilizia, saranno piccoli lotti con tanto verde che andranno ad abbellire la zona, rendendola una delle più belle della città – spiega Fratesi -. Dal 2012, data del disco verde alla lottizzazione, i proprietari pagano l’Imu sul terreno edificabile, nonostante sia tutto ancora da fare. E l’auspicio è proprio questo, di partire a breve con i lavori, in modo che anche le imprese civitanovesi possano avere una boccata di ossigeno e lavorare ad un grande progetto”.
Il prossimo passo saranno gli espropri dei terreni ai quindici proprietari che non hanno aderito al consorzio. I tecnici Alessandro Cuppoletti, l’ingegner Lamberto Diomedi e Sopranzi hanno spiegato come saranno distribuiti gli spazi, le tipologie delle costruzioni, l’armonia tra spazi pubblici e privati; un modello insediativo che ha alla base la modernità rispetto alle forme del passato.
“Cornute e razziate. Queste le Marche in cui il PD gioisce per il contentino di una soprintendenza Mibac avuto dal ministro Franceschini che cede ad altri l’ossigeno per economia ed eccellenze del territorio. Noi della Lega ci siamo battuti fino all’ultimo per scongiurare che le opere d’arte danneggiate dal sisma lascino la regione per essere restaurate dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Per cosa dovremmo ringraziare il senatore PD Verducci visto che sono state svendute le professionalità e le prospettive delle Accademie di Belle Arti e dei professionisti marchigiani per un ufficietto di periferia in cui siederà qualche burocrate?”
L’onorevole treiese Tullio Patassini che, per conto del gruppo Lega, ha seguito alla Camera la conversione del nuovo Decreto legge Sisma, sottolinea il proprio sconcerto di fronte ai dirigenti e ai parlamentari PD "che si sono lasciati bellamente scippare - sottolinea - un volano economico non marginale per un territorio danneggiato e in recessione".
“I marchigiani - afferma Patassini rivolgendosi al senatore Verducci e al vicesegretario del PD Alessandrini -, hanno avuto la conferma che c’è poco da stare allegri con il PD. Franceschini e il suo partito hanno tolto la prospettiva di anni di lavoro qualificato non solo ai professionisti marchigiani del restauro, ma anche a tutto il comparto turistico-ricettivo. Quelli (e sono tanti) che avrebbero raggiunto le Marche sia per partecipare ai lavori che per vedere opere e cantieri di restauro ora andranno a Firenze, città che non ha certo bisogno di altra promozione ma di cui era sindaco un certo Matteo Renzi che sta puntellando il traballante governo Conte bis con le sue truppe”.
Inizio settimana intenso per la Lega maceratese che, nel corso dell’assemblea provinciale di Macerata svoltasi lunedì ha stabilito il calendario delle prossime iniziative, tracciato linee programmatiche e costituito i gruppi di lavoro in vista degli impegni elettorali di primavera. È stato anche il tempo della festa con la Lega Tolentino che ha spento 10 candeline sulla torta dell’impegno che la vede ora protagonista della giunta con l’assessore Giovanni Gabrielli.
Regista della serata il responsabile provinciale Simone Merlini che ha annunciato le nomine di Marco Bartolini a responsabile provinciale social media ed Emanuele Lombi a referente della Lega a Pollenza. Ospiti il senatore Paolo Arrigoni, responsabile Lega Marche, l’onorevole Tullio Patassini, i responsabili Enti Locali regionale Andrea Antonini e provinciale Andrea Cipolletta.
“Il lavoro premia e Macerata sta lavorando moltissimo sia in termini di tesseramento che di iniziative a supporto dei cittadini – ha detto ai tanti presenti il senatore Arrigoni – Simone Merlini e i suoi collaboratori stanno dimostrando sul campo come la Lega rappresenti il volto positivo di cittadini che si appassionano nuovamente alla politica consci che, quando è buona, la politica è prima di tutto lavorare per il buon governo e non per il potere fine a se stesso o, peggio, consortile”.
La Lega, dunque, vuole essere sempre più spesso in piazza per confrontarsi con le tante persone di buona volontà che guardano al bene comune come obiettivo personale. “A Macerata cresciamo e ci moltiplichiamo con l’obiettivo di dare risposte ai cittadini. Dopo l’ingresso in Lega del consigliere Andrea Marchiori, il battesimo leghista del presidente del consiglio comunale di Macerata Francesco Luciani rafforza la nostra presenza istituzionale nel capoluogo – sottolinea Merlini riferendosi alla conferenza stampa che ha preceduto di poche ore l’assemblea – Due politici di esperienza e qualità che sono la punta dell’iceberg di quanto riscontro ogni giorno sul territorio: la forte richiesta di cambiamento e la risposta chiara e costante della Lega con amministratori, militanti, sostenitori e simpatizzanti che si impegnano con senso di responsabilità ed entusiasmo”.
A dicembre i leghisti maceratesi sono attesi da tre appuntamenti: 7 e 8 gazebata per le firme contro l’approvazione del MES, l’accordo europeo sul fondo salvastati che inguaia l’Italia; il 14 dicembre tutti ad Ancona per il No Tax Day nazionale e il 21 a Milano per il Congresso Federale.
A Cingoli venerdì 6 novembre si terrà un consiglio comunale, convocato d'urgenza, per discutere due delicati ordini del giorno assunti dal gruppo di maggioranza "Centro Destra Civico - Vittori Sindaco". Il primo punto in discussione sarà quello relativo alla realizzazione del nuovo Polo scolastico e alla relativa prosecuzione dell'iter amministrativo intrapreso in località Cupette; mentre il secondo punto sarà quello relativo alle funzionalità dell'Ospedale di Cingoli e alla modifica del piano socio-sanitario 2019/2021 con il riconoscimento del nosocomio cittadino quale sede particolaremente disagiata. Il Consiglio si terrà a partire dalle ore 20:30 presso la Sala Verdi del Comune di Cingoli.
IlL POLO SCOLASTICO - L'amministrazione denuncia il "disagio e il pressapochismo con cui si è intervenuti impropriamente" con il decreto Sisma di recente approvazione alla Camera dei Deputati (leggi qui). All'articolo 2, comma 3.1, infatti, si introducono modifiche alla ricostruzione pubblica secondo cui gli edifici scolastici ubicati nei centri storici devono essere ricostruiti nei luoghi dove erano prima del sisma del 2016 "salvo che per ragioni oggettive la ricostruzione in situ non sia possibile".
A Cingoli questo provvedimento va ad annullare quanto già fatto dall'amministrazione Vittori. Assieme al Commissario per la ricostruzione si era preveduto, infatti, di localizzare le scuole fuori dal centro "per prevedere più sicure vie di evacuazione degli studenti e del personale impiegato". In questo senso - come già anticipatoci dal sindaco in un'intervista (leggi qui) - sono state già investite notevoli risorse del bilancio comunale per costruire il nuovo Polo scolastico in località Cupette, dopo complessa attività negoziale con il privato proprietario dei terreni.
"Visto che il decreto impedisce al Comune di Cingoli la prosecuzione della trattativa in corso, si ritiene che questo costituisca una lesione dei poteri riconosciuti agli Enti locali dagli artt.114 e 117 della Costituzione" sottolinenano dalla maggioranza e aggiungono come la ricostruzione "in situ" determinerebbe un aumento della spesa prevista di 24.841.700 euro nell'area di Cupette individuata dal Consiglio Comunale.
Pertanto si impegnano "il Governo e il Parlamento a garantire al Comune di Cingoli e alla Provincia di Macerata la prosecuzione del procedimento del nuovo Polo scolastico in area delocalizzata".
L'OSPEDALE - Nel secondo punto all'ordine del giorno la maggioranza andrà ad evidenziare "il disagio e la gravissima discriminazione che la regione Marche pone in materia di politica sanitaria nei riguardi del Comune di Cingoli" negando di riconoscere allo stesso le condizioni socio-territoriali di Comune di "Area particolarmente disagiata" al pari di Pergola e Amandola.
Inoltre si richiede la permanenza nell'Area Vasta 2 e l'immediata riapertura dei 40 posti letto nonché la sostituzione del personale medico, infermieristico, di specializzazione e di laboratorio come previsto dalle vigenti disposizioni. L'Amministrazione sottolinea come abbia "più volte segnalato la drammatica carenza di medici e la mancata sostituzione di quelli collocati in pensione"
"Un disservizio creato da una politica sanitaria ondivaga - proseguono dalla maggioranza - che sta allontanando giovani medici del nostro presidio".
Lunedì 9 e martedì 10 dicembre torna a riunirsi il Consiglio comunale di Macerata. All’ordine del giorno la discussione di due delibere in merito alla revisione ordinaria delle partecipazioni e alla modifica delle previsioni della delibera del consiglio comunale del 26 novembre scorso in merito alla legge regionale sugli interventi per il riavvio delle attività al fine di fronteggiare la crisi economica.
L’assemblea continuerà i lavori con la discussione dell’ordine del giorno sulla solidarietà al popolo curdo presentata da David Miliozzi di Pensare Macerata e da altri consiglieri di maggioranza e minoranza, sulla vicinanza alle forze dell’ordine della città di Macerata (Paolo Renna di Fratelli d’Italia e altri consiglieri di minoranza), sui cittadini maceratesi con reddito di cittadinanza (Ivano Tacconi dell’UDC), sull’istituzione dell’anagrafe cimiteriale a disposizione dei cittadini (Marco Foglia dell’UDC) e sulla manifestazione di sostegno e solidarietà alla senatrice Liliana Segre e il conferimento della cittadinanza onoraria (Lina Caraceni e Michele Verolo di Macerata Bene Comune ed altri consiglieri di maggioranza).
Due, infine, le mozioni che verranno affrontate e che riguardano le iniziative per prevenire e contrastare episodi di violenza a danno del personale sanitario (Riccardo Sacchi di Fratelli d’Italia e altri consiglieri di minoranza) e la stoviglieria nel centro del riuso (Andrea Boccia, Roberto Cherubini e Carla Messi del Movimento 5 Stelle).
Se la seduta del 10 dicembre dovesse andare deserta, la seconda convocazione è fissata per il giorno 12 dicembre alle ore 16.30.
“Il Consiglio Comunale nel respingere la mozione, con quattro voti favorevoli e dieci contrari , che impegnava il Comune a intitolare uno spazio o area pubblica al compianto ex Sindaco Gilberto Giorgi è una delle pagine più tristi della politica cingolana”. Ad Affermarlo è il capogruppo della lista Uniti Per Cingoli, Raffaele Consalvi, che critica apertamente la scelta del Consiglio.
“In questi giorni sono rimasto favorevolmente impressionato da decine di persone che sia personalmente che per telefono mi hanno espresso apprezzamento sia per il voto – continua Consalvi - che per l’intervento caloroso che ho fatto nella massima assise comunale .
Obbiettivamente ero convinto che fosse passata, non a caso lo avevo espresso anche al collega Pacetti , evidentemente mi sbagliavo in quanto ho sempre inteso la politica a livello locale come momento di incontro , di sintesi tra diverse posizioni a prescindere dall’appartenenza politica .
Evidentemente mi sbagliavo , ma forse è il segno dei tempi . Oggi in molti ragionano o stai con me o contro di me , non a caso quei luoghi mi stanno sempre più stretti” .
“Questo episodio – incalza il consigliere - è un po’ la cartina di tornasole foriera di altre questioni importanti per la città , dal polo scolastico , alla sanità , allo sviluppo economico . Se vedi che vai a sbattere , ti infili continuamente nei vicoli ciechi , isoli la città , fermati e cerca insieme ad altri di fare fronte comune e massa critica per dare risposte che la Città merita .
Orgoglioso di aver votato la mozione a favore di una persona che in tanti hanno conosciuto ma che il sottoscritto ha avuto l’onore nella metà degli anni ottanta ( quando ero giovane ) di fargli il Vice Sindaco e diventarne il suo più stretto collaboratore .
Nel mio intervento ,a tratti commosso , ho ricordato le tante opere pubbliche realizzate dalla diga di Castreccioni al polo di sviluppo industriale Cerrete Collicelli , al Palazzetto dello Sport , fino alla copertura delle tribune del campo sportivo . Ma non solo opere pubbliche , il piano regolatore , il piano di sviluppo della zona lago ( finito in un cassetto ) il piano e lo spostamento delle antenne , l’istituzione dell’alberghiero ,il circolo degli anziani , fino all’assistenza domiciliare e quella infermieristica nella casa di riposo e tanto altro ancora . Era la giunta del fare .
Ma allo stesso tempo ho tracciato la figura dell’uomo buono, sempre disponibile con tutti e pronto all’ascolto, citando episodi inediti sicuramente sconosciuti anche alla famiglia” .
“Questo era Gilberto Giorgi e lo dico senza enfasi né tantomeno con l’obbiettivo di santificare qualcuno ma mi sembrava giusto – conclude Consalvi - ricordare un grande Sindaco che ha speso tanti anni in quel Consiglio Comunale e oggi quello stesso Consiglio ingrato gli ha girato le spalle” .
Francesco Luciani entra in Lega. Questo pomeriggio, in tanti si aspettavano l’annuncio del candidato sindaco del centrodestra alle prossime elezioni comunali ma così non è stato.
Nella sede del Carroccio di via Roma a Macerata, i massimi esponenti del partito guidato da Matteo Salvini, alla presenza del Senatore Paolo Arrigoni, hanno annunciato l’entrata del vice presidente del Consiglio comunale del comune capoluogo nella Lega. Una “giornata maceratese” quella di oggi per il Sentore Arrigoni che in mattinata era a Sarnano all’evento organizzato da Ecopneus (LEGGI QUI), e che in serata è atteso a Tolentino per l’assemblea provinciale del partito.
“Nessuna fuga in avanti rispetto alle elezioni; la promessa fatta agli alleati sullo stabilire insieme tutti i passi sarà mantenuta – ha esordito Arrigoni -. Siamo qui oggi però per testimoniare come la Lega sta crescendo in città in termini di consensi: Francesco Luciani entra infatti nel partito. Una notizia importante per noi ma per tutta la città che si avvia alla conclusioni di questi disastrosi anni guidati dalla Giunta Carancini.”
Una Lega “in salute” l’ha definita lo stesso Arrigoni che “si prepara, insieme al centrodestra a una proposta di governo credibile e molto attesa dai cittadini di Macerata.”
Il neoleghista Luciani (ex Idea Macerata) ha ringraziato i tanti "consiglieri comunali che hanno portato proposte per il cambiamento della città" e si è poi focalizzato sul tema della sicurezza. "Darò ciò che posso alla squadra e alla coalizione di centrodestra" ha concluso Luciani.
"Sono felice dell'ingresso di Francesco nel partito perché si è sempre dimostrato una persona con qualità morali e personali importanti - ha commentato un visibilmente emozionato Andrea Marchiori -. Quello di oggi è il tassello di una squadra che sta crescendo giorno per giorno in sintonia con gli alleati. Tutti abbiamo degli intenti e degli obiettivi uniti e in questi ultimi cinque mesi continueremo a fare opposizione e poi passeremo ai fatti per il resto della vita. Prima delle fughe in avanti ci sono la città e il programma e questo è ciò che faremo".
"Ci stiamo preparando al 'doppio ribaltone' di maggio: uno in comune e l'altro in Regione - ha aggiunto Andrea Maria Antonini, segretario provinciale della Lega ad Ascoli Piceno -. Se riusciamo a liberarci dal PD sarà una soddisfazione per tutti quanti noi e voglio ringraziare il Senatore Arrigoni che con impegno e dedizione sta dando le linee guida fondamentali per far crescere il partito mettendo in rete tante buone pratiche amministrative per governare bene i nostri comuni e la nostra Regione."
Una Regione che, a partire da sabato, potrà "contare sul supporto di gruppi di lavoro formati da persone competenti che stanno mettendo in campo le loro idee nei vari aspetti fondamentali della società come infrastrutture, trasporti, sanità, ricostruzione. L'idea è quella di una Regione Marche in movimento e in crescita dal punto di vista economico e demografico" - ha chiosato Arrigoni dimostrando la volontà di protagonismo da parte della Lega anche a livello regionale.
Presenti alla conferenza stampa Simone Merlini, Tullio Patassini e Sandra Vecchioni.
Arriva giovedì a Macerata il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, per presentare la campagna nazionale contro le dipendenze, assieme all’onorevole Maria Teresa Bellucci, responsabile del dipartimento nazionale dipendenze di Fdi.
Da Macerata, la Meloni lancerà il Manifesto per la lotta alla droga “Liberi dalla droga: mai schiavi”.
“Non a caso Giorgia Meloni ha scelto di lanciare questa campagna da Macerata – ha spiegato il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Massimo Belvederesi – nel nostro territorio sta crescendo vertiginosamente il consumo di sostanze stupefacenti, i dati sono preoccupanti, e contemporaneamente si sta abbassando l’età dei ragazzini che la assumono. Soltanto pochi giorni fa, in una scuola maceratese è stato sorpreso un 13enne a spacciare droga destinata ad altri minorenni, anche di età più giovane. Non possiamo accettare che questo fenomeno sia normale, anche perché conosciamo il mondo che gira intorno allo spaccio degli stupefacenti e i pericoli che esso nasconde, e abbiamo tutti il dovere di essere in prima linea e dire un forte e deciso “no” a tutte le droghe. Lanceremo da Macerata l’impegno nazionale di Fratelli d’Italia contro ogni forma di dipendenza patologica, attendiamo tutti coloro che vorranno partecipare alle 17,30 al Cinema Italia in via Gramsci 25”.
L’appuntamento maceratese sarà il culmine di una giornata intera che Giorgia Meloni spenderà nelle Marche. Sarà prima a Loreto e poi ad Ancona, per una conferenza stampa al Ridotto del Teatro delle Muse, con tutta la classe dirigente.
“Inizia il lavoro per le prossime regionali – ha aggiunto il consigliere regionale Elena Leonardi, capogruppo di Fdi – il nostro leader lancia da qui la corsa per liberare le Marche da una sinistra ormai stantia e dal fallimento di un governo regionale che sta trascinando le Marche ai piani più bassi delle classifiche. Occorre necessariamente un cambio di passo, un’alternanza naturale alla guida di una Regione che ha un estremo potenziale da offrire e che rischia di essere perduto. Sanità, industrie, infrastrutture, ricostruzione, politiche sociali, dissesto idrogeologico: i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Fratelli d’Italia è pronto per invertire la rotta delle Marche”.
Accompagnati dal Direttore Generale dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni e dal Direttore Amministrativo Massimo Palazzo, l’Onorevole. Francesco Acquaroli unitamente al vice Presidente della Commissione Sanità della Regione Marche Consigliere Elena Leonardi, hanno fatto visita all’Ospedale Civile di Civitanova Marche. Il Deputato ha trascorso l’intera mattinata visionando I reparti del nosocomio ed incontrando anche il personale medico.
“Una visita istituzionale che avevamo calendarizzato da tempo e a cui tenevamo molto – ha sottolineato l’Onorevole Acquaroli – l’ospedale di Civitanova, per il suo bacino di utenza sempre più ampio e per I servizi messi a disposizione alla cittadinanza, è una struttura importante all’interno dell’assetto della sanità pubblica marchigiana. Insieme al Consigliere Regionale Elena Leonardi abbiamo avuto modo di confrontarci con i vertici dell’Area Vasta 3 per capire come implementare ed ottimizzare I servizi al pubblico cercando di conciliare le varie esigenze e lavorando sulle criticità, ma tenendo sempre come punto di riferimento il cittadino utente. Un pensiero non può non andare all’amico Enrico Costantini, che ci ha lasciato pochi giorni fa, con il quale avevamo pianificato proprio questa visita all’Ospedale di Civitanova e alla quale doveva essere presente anche lui”, ha concluso Acquaroli.
Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha diffuso sulla propria pagina Facebook una lettera aperta con destinatario il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il messaggio riguarda le modifiche al Decreto sisma, appena approvato dalla Camera dei Deputati.
"Con la Sua visita a Castelsantangelo sul Nera - esordisce Ceriscioli rivolgendosi a Conte - e la dichiarazione di assumere in prima persona la responsabilità della ricostruzione del centro Italia colpito dal sisma si era riaccesa una speranza. A tre anni dal sisma, per imprimere la svolta che ancora non c'è stata, i contenuti normativi del Decreto Legge n.123/2019, in conversione, sono di vitale importanza".
"Il testo approvato dalla Camera dei deputati, tuttavia, non contiene le misure necessarie ad un’accelerazione della ricostruzione privata e pubblica. Eppure basterebbe accogliere tre emendamenti scritti da quegli stessi tecnici che negli USR hanno visionato migliaia di pratiche e che hanno piena consapevolezza di ciò che serve " prosegue Ceriscioli, che poi entra nel dettaglio degli emendamenti citati.
Il primo emendamento riguarda l'autocertificazione. "La norma relativa all’autocertificazione, come è stata scritta nel decreto legge, infatti, non serve a nulla, non verrà utilizzata, rimarrà tutto come oggi con tempi lunghissimi di presentazione e istruttoria dei progetti di ricostruzione privata. Il testo presentato dalle Regioni - afferma Ceriscioli -come prima cosa, elimina le responsabilità su eventuali difformità fra lo stato di diritto e quello di fatto che il professionista privato teme nell'attività di autocertificazione. Solo grazie a questa impostazione diviene possibile rendere tale autocertificazione obbligatoria, accorciando enormemente i tempi di ricostruzione per 40.000 unità abitative solo nelle Marche".
"Il secondo emendamento riguarda la ricostruzione pubblica, rendendola ancora più semplice, applicando i limiti europei sulla procedura di gara negoziata, accorciando di mesi i tempi delle procedure già allo stato di progettazione o addirittura prossimi all’appalto".
"Il terzo emendamento, infine, riguarda chi oggi lavora nei Comuni e negli USR alla ricostruzione con contratti a termine, con la previsione di una deroga ai limiti contrattuali. Una ricostruzione di questa portata non può perdere l'esperienza, la competenza e la passione di questi ottimi tecnici".
L'appello di Ceriscioli si impregna di un contento ancor più personale quando richiede modifiche in sede di discussione al Senato: "Prima che si chiuda la partita, solo un Suo intervento può cambiare il corso della ricostruzione: come Presidente del Consiglio dei Ministri, come colui che ha preso su di sé la grande responsabilità della ricostruzione, ma soprattutto perché ho visto in che modo ha guardato negli occhi e stretto la mano agli sfollati nelle casette delle Marche".
“Come annunciato già da tempo dalla Lega il nuovo decreto sisma è il decreto dei no, un miscuglio di nuova burocrazia e vecchie questioni irrisolte che non sblocca un bel niente tanto che ha scontentato tutti: professionisti, amministratori pubblici, cittadini. Il colmo? Parte dei fondi assegnati alle Marche è stata dirottata sull’Emilia Romagna (terremotata nel 2012) per finanziare le proroghe delle scadenze fiscali”.
Il giudizio sferzante sul DL 123 approvato dalla Camera pronunciato dal responsabile della Lega Marche senatore Paolo Arrigoni e dell’onorevole maceratese Tullio Patassini che, per conto del gruppo Lega, ne ha seguito alla Camera la conversione.
“Il Governo ha promesso di tutto e di più ai terremotati e non solo ha partorito un topolino, ma è pure riuscito a peggiorare la situazione – argomenta Arrigoni – Per raccattare qualche voto alle regionali in Umbria PD e Cinquestelle hanno redatto 9 striminziti articoli per rimpinguare i quali sono stati presentati oltre 900 emendamenti, gran parte dalla maggioranza stessa. La Lega si è astenuta anziché votare contro solo per rispetto dei terremotati che non meritano la farsa inscenata da una maggioranza litigiosa unita al solo scopo di non rimettersi al giudizio delle urne”.
“Come Lega abbiamo cercato in ogni modo di intervenire riuscendo a prorogare il personale della scuola e i mutui ed allargando le misure di “Resto al Sud” a tutto il cratere, e non solo a pochi comuni, la fascia dei beneficiari – aggiunge Patassini scendendo nel dettaglio dei NO di una maggioranza irremovibile – I veti incrociati di Movimento Cinquestelle, PD, LEU e Italia Viva a rallentare i lavori in commissione uniti a convocazioni e rinvii nella stessa giornata per la discussione in aula la dicono lunga di quanto la maggioranza sia stata nel pallone per l’evidente pochezza della carne messa al fuoco”.
L’onorevole Patassini fa poi una lista dei punti che non lo convincono del Decreto.
“No alla semplificazione delle procedure: gli stessi tecnici hanno in più occasioni dichiarato che l’autocertificazione proposta dal decreto non risolve un bel niente, anzi rallenta. Questo perché tra la versione dei professionisti e quella partorita dalla burocrazia romana ha vinto la burocrazia.
No al ruolo centrale dei Comuni privilegiando ancora una volta chi gli Uffici Speciali delle Regioni che da 3 anni dimostrano di non sapere (o volere?) cavare un ragno dal buco.
No alla progettualità sul territorio per lasciare posto al carrozzone di Renzi. Il DL introduce la cabina di regia di Casa Italia, riesumata da un sottoscala di ministero per predisporre progetti di sviluppo del territorio fatti a Roma e buoni giusto per tre convegni e un paio di pubblicazioni da presentare alla stampa. No alla Zona Economica Speciale per rilanciare lo sviluppo economico del territorio. Concessa a Venezia, è stata negata pure come avvio di massima agli Ordini professionali ed alle Associazioni di categoria terremotate del Centro Italia. No alla proroga Zona Franca Urbana. Smettono di aiutare le imprese che hanno resistito finora e non viene favorita la nascita di nuove. NO proroga esenzione ai fini ISEE degli immobili inagibili o distrutti. In pratica i cittadini del cratere avranno più difficoltà ad accedere ai servizi sociali
N alla proroga sospensione notifica cartelle ed accertamenti fiscali. Si sommano le difficoltà per le aziende con archivi in immobili lesionati o distrutti che non possono rispondere alle legittime richieste dell'Agenzia delle Entrate e/o della GDF e si troveranno sommerse da avvisi di accertamento e sanzioni. No alla proroga dei circa 1.000 tecnici che lavorano per il sisma.
No allo sconto del 40% sui finanziamenti bancari a 60 mesi accesi da cittadini ed imprese per pagare le imposte. No al subappalto limitato alle imprese locali. No al restauro come volano di ripresa economica del territorio. Le opere d'arte danneggiate dal sisma saranno trasferite a Firenze e Roma. In barba alla richiesta della Lega che vengano valorizzate le maestranze marchigiane e quelle ottimamente formate dell'Accademia di Belle Arti di Macerata. No risoluzione della questione macerie. La Regione Marche è in ritardo per raccolta e deposito ed il Ministero dell'Ambiente non ha ancora deciso cosa farne in seguito" - incalza Patassini - .
“Minaccia la mobilitazione contro il decreto persino il presidente della Regione Marche Ceriscioli, che non solo è del PD, ma aveva pure aveva piazzato i suoi più stretti collaboratori al tavolo della stesura del decreto - concludono Arrigoni e Patassini - abbiamo il quadro dell’ennesima farsa orchestrata da un Governo che vende fumo su tutto, pure sulle spalle dei terremotati”.
“Se le mie dichiarazioni hanno spinto il centrodestra a muoversi riguardo alla candidatura a sindaco di Macerata non posso che esserne contento. I botta e risposta che ci sono stati sono ridicoli e lasciano il tempo che trovano”. L’avvocato Giancarlo Giulianelli commenta così l’indizione di una conferenza stampa, prevista per domani pomeriggio, da parte della Lega e presenziata dal senatore Paolo Arrigoni e il battibecco avuto con il consigliere di minoranza del capoluogo Maurizio Mosca sui social. Verranno comunicate "importanti novità per Macerata”: questo recita l’invito stampa dei rappresentanti del Carroccio che sembrano aver scelto lunedì 2 dicembre per annunciare (forse) il nome del candidato sindaco delle prossime elezioni comunali a Macerata.
“Dopo il mio intervento (sulla stampa locale, ndr.) prendo atto che nel centrodestra c’è stata una accelerata e se le mie parole sono servite a dar loro una ‘svegliata’, dato che stavano dormendo, sono molto contento – rincara Giulianelli -. Avranno sicuramente lavorato in questi mesi per il programma e per trovare la quadra sulla figura del candidato sindaco ma la mia volontà era quella di non perdere del tempo invano.”
(A sinistra il senatore Paolo Arrigoni e a destra il consigliere comunale Andrea Marchiori)
“Non ci sono le condizioni e sembra che non interessi più di tanto la mia candidatura invece: come ho fatto un passo avanti, credendo di poter dare un valore aggiunto, ne farò anche un altro indietro e continuerò a fare l’avvocato – commenta Giulianelli dopo l’annuncio della conferenza stampa di domani -. Non so nulla dei contenuti di questo incontro con la Lega ma personalmente non mi dispiacerebbe sapere che il nome del candidato sindaco di Macerata del centrodestra è quello di Andrea Marchiori; lo ritengo una persona moderata e credo che possa concorrere, con una dovuta preparazione, alla carica di primo cittadino. L’esempio degli anni passati, mi riferisco alla divisione perenne dei partiti del centrodestra, mi sembra evidente che non ha unito poi i cittadini; quest’anno le cose sembrano cambiate e mi auguro che così rimanga – sottolinea l’avvocato -. Ricordiamo infatti che la Lega ha una sua forza a livello nazionale ma a livello locale non ha vinto da nessuna parte.”
(A sinistra l'assessore Narciso Ricotta e a destra il sindaco Roma Carancini)
Un centrodestra che lo stesso Giulianelli si augura di vedere quindi “unito e compatto alle elezioni dato che dall’altra parte abbiamo un 'papabile' Narciso Ricotta che sta asfaltando il suo. Anzi in realtà non ha asfaltato molte delle vie che aveva promesso dieci anni fa: prima tra tutti, dato che io lì ci vivo, via dei Velini – osserva Giulianelli -. Un'arteria sprovvista anche, nell’ultima parte, dei marciapiedi: una richiesta fatta ormai da diversi anni ma che non ha mai avuto riscontro. Senza parlare poi della realizzazione del PUMS che porterà un afflusso di traffico ulteriore in una delle arterie principali della città." Tante le promesse non mantenute, secondo Giulianelli, dal centrosinistra che ora “sta invece portando avanti, a fine legislatura, una speculazione propagandistica a fini elettorali con interventi come quello di viale Martiri della Libertà."
“Macerata è una città di servizi; non possiamo addormentarci sugli allori della cultura e dello Sferisterio perché la città non è solo questo e deve tornare a rivendicare la vocazione di capoluogo che ha: mi auguro che il centrodestra farà questo, con una visione diversa rispetto a quella dei 25 anni di governo di centrosinistra" conclude Giulianelli.
"Le cronache dell’ultimo periodo confermano l’aumento costante di episodi di violenza nei confronti dei professionisti della salute. Basti pensare all’ultimo grave episodio verificatosi lunedi 25 novembre 2019 a Macerata ai danni del primario del Sert". Con questa premessa i consiglieri di centro-destra del comune di Macerata hanno depositato una mozione avente ad oggetto le iniziative per prevenire e scongiurare le violenze, purtroppo sempre più frequenti, a danno degli operatori della sanità. A sottoscrivere la mozione sono Riccardo Sacchi, Anna Menghi, Deborah Pantana, Paolo Renna, Maurizio Mosca e Gabriele Mincio.
Nell'esprimere solidarietà e vicinanza a tutti gli operatori sanitari rimasti vittime di violenza e aggressioni nel compimento della propria attività, i consiglieri ricordano come dai dati Inail emerga il preoccupante dato del verificarsi di più di tre episodi di violenza al giorno in Italia contro medici e personale della sanità: "Risulta che, nel caso dell’Area Vasta 3-Marche (Macerata-Civitanova Marche-Camerino), siano già state denunciate gravi problematiche di sicurezza e formalmente richieste, a suo tempo e più volte, misure di sicurezza per gli operatori".
Pertanto la mozione impegna l’Amministrazione comunale di Macerata "a intraprendere ogni più idonea iniziativa - per quanto di competenza, e in collaborazione con il Prefetto, le forze dell'ordine e l’Asur - per assicurare ai citati presidi tutte le misure rivolte a garantire la sicurezza del personale medico in servizio che quotidianamente opera con dedizione e senso del dovere, come previsto dalle normative vigenti. A promuovere e incentivare, inoltre, iniziative e incontri tra gli operatori del settore interessato, il Prefetto, le FF. OO., il Procuratore della Repubblica, le associazioni di categoria (sanità) per meglio individuare le problematiche e le relative contromisure, allo scopo di far sentire meno solo e vulnerabile chi lavora quotidianamente in prima linea per garantire il diritto alla salute dei cittadini".