Pettinari scrive una lettera a Conte: "Il decreto sisma blocca il lavoro fatto sino ad oggi"
Il presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari ha deciso di rivolgersi direttamente al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte. Dalla Provincia è stata inviata una lettera che sottolinea la preoccupazione e lo sconforto degli amministratori locali per una delle disposizioni contenute nel decreto sisma che - secondo Pettinari - rimette in discussione quanto fatto fino ad oggi sul piano della pianificazione, determinando il blocco delle fasi di studio, la progettazione, l’affidamento e la realizzazione.
"Per lo sviluppo del territorio e il suo rilancio occorre risolvere un problema il prima possibile: la ricostruzione delle scuole che sono state danneggiate dal sisma del 2016 - afferma Pettinari -. La Provincia di Macerata, che conta 44 Comuni su 55 ricadenti nella zona del cratere, ha posto l’attenzione sulla questione fin dal primo momento, per far fronte all’urgenza più immediata, ovvero garantire il diritto allo studio degli studenti, trovando una idonea collocazione alternativa per gli Istituti non agibili".
Il tema è stato affrontato nei giorni scorsi anche all'interno della riunione del CAL (Consiglio delle Autonomie Locali). Riunione dalla quale è stato espresso parere negativo all’Ufficio Scolastico Regionale riguardo l’accorpamento degli istituti sottodimensionati che si trovano nell’entroterra.
Nello specifico, Governo e Parlamento vengono invitati dal presidente Pettinari ad eliminare in sede di conversione la seguente disposizione: “Detti edifici, se ubicati nei centri storici, sono ripristinati o ricostruiti nel medesimo sito, salvo che per ragioni oggettive la ricostruzione in situ non sia possibile. In ogni caso, la destinazione urbanistica delle aree a ciò destinate non può essere mutata".
"Le modifiche a tale norma introdotte alla Camera in sede di conversione del Decreto Legge, infatti, non risolvono né chiariscono la suddetta questione. Il territorio ha bisogno di misure di semplificazione e accelerazione - prosegue Pettinari - per ripristinare urgentemente il patrimonio scolastico e con esso la prospettiva di rinascita dei territori e delle comunità gravemente provate dai drammatici eventi sismici. Tale intervento legislativo, tanto generico quanto intempestivo, porta a sacrificare le soluzioni più idonee sotto il profilo funzionale ed economico. Oltretutto, la ricostruzione in situ comporta la necessità di reperire sistemazioni provvisorie per i complessi scolastici, con impiego di ulteriori risorse economiche che non risolvono la questione e con ulteriori disagi per la popolazione studentesca. Per questo abbiamo inviato un nostro emendamento che chiede di eliminare la disposizione che contraddice quanto fatto fino ad oggi”.
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