Politica

"Per Matelica" al vetriolo: "Amministrazione Baldini-Procaccini? Dilettanti allo sbaraglio"

"Per Matelica" al vetriolo: "Amministrazione Baldini-Procaccini? Dilettanti allo sbaraglio"

"Nel Consiglio Comunale tenutosi lunedì scorso, abbiamo avuto il primo banco di prova di questa nuova amministrazione a guida Baldini, o meglio dire amministrazione Procaccini? Abbiamo potuto constatare in molte occasioni nello svolgimento dei 12 punti all'ordine del giorno la “pressapochezza” di questa amministrazione: errori, disattenzioni, nervosismo nelle risposte, attacchi personali e inadeguatezza, che è la cosa che ci preoccupa di più" l'attacco alla neo Amministrazione di Matelica arriva dalla minoranza, guidata dall'ex Sindaco Alessandro Delpriori. "Il Gruppo “PerMatelica” ha potuto constatare con mano l'incapacità amministrativa nei settori che si rappresentano; con particolare tristezza dobbiamo di nuovo sottolineare l'assoluta incompetenza dell'assessore Procaccini e possiamo dire ancora una volta che sarebbe, da parte sua, una grande dimostrazione di affetto per Matelica e i matelicesi, rinunciare a qualche delega, che evidentemente non riesce a portare avanti - prosegue l'opposizione -. I consiglieri hanno sottoposto all’assessore Procaccini delle interrogazioni per capire nel dettaglio alcune sue affermazioni apparse nei giorni scorsi sulla stampa, in particolare la spesa di 1 milione e 400 mila euro in riferimento a Palazzo Finaguerra, sede del Museo Archeologico. Una spesa inserita anche in variazione di bilancio per l’anno 2019, falsandolo in toto, perché è una spesa presunta senza nessun riferimento normativo, progettuale e soprattutto finanziario. Oltretutto, una spesa stranamente preannunciata nel consiglio comunale del 7 giugno 2019, con largo anticipo rispetto ai rilievi e alla determinazione dell’incarico ai professionisti nr. 1155 del 18 luglio 2019. In questo caso, è chiaro che hanno cercato di mettere una pezza alla figuraccia fatta dall’assessore, ma la cosa è riuscita malissimo." "Altro punto dolente per la maggioranza è stata la questione scuola, sottolineato con una risposta dell’assessore Procaccini incompleta e ai limiti del ridicolo. La scuola dell’infanzia, un argomento caldo della scorsa campagna elettorale, cavallo di battaglia di molti consiglieri dell’attuale maggioranza, un tema molto importante e molto sentito dalla cittadinanza al quale l’assessore ha risposto con poche notizie inappropriate e confuse, con fantomatici “finanziamenti segreti” che non si possono portare a conoscenza della popolazione. Anzi, la stessa assessora ha accusato la precedente amministrazione di aver rinunciato a finanziamenti privati, che peró erano segreti" osserva il Gruppo Consiliare "Per Matelica". "Ci domandiamo se l’assessore Procaccini e la sua amministrazione si sono resi conto che stanno amministrando un comune, una cosa pubblica, ci domandiamo perché tutto deve restare segreto, che fine ha fatto la tanto sbandierata “trasparenza”? Siamo sicuri che le famiglie dei bambini concordino sul trasferimento delle classi della scuola dell’infanzia nell’edificio di via Bellini che ha una vulnerabilità sismica di 0,16, sotto ogni termine di legge. È così che vuole mettere al sicuro i bambini dai 3 ai 5 anni? - le domande dell'opposizione -. Siamo sicuri che sia giusto spendere 900mila euro per un adeguamento sismico di una struttura non conforme sia strutturalmente che didatticamente, piuttosto che partecipare ad un bando pubblico per la costruzione di una struttura idonea e sicura per i nostri bambini? Anche questa cifra, è stata inserita senza l’indicazione di una precisa copertura finanziaria, e la cosa più grave e che non si sono accorti dell’ultimo finanziamento specifico del MIUR, Ministro dell’istruzione dell’Università e della Ricerca N.427 del 21 maggio 2019 che istituisce il finanziamento del denominato “Sisma 120” pubblicato in gazzetta Ufficiale in data 11/07/2019, che può finanziare una vera e Nuova Scuola dell’infanzia per Matelica." "Queste domande non le rivolgiamo all’assessore perché lo abbiamo già fatto nella sede opportuna e abbiamo avuto come risposta solo fantasiose opportunità segrete di privati anonimi, ma le rivolgiamo alla cittadinanza perché crediamo sia giusto poter trovare una soluzione condivisa e non per partito preso - spiega Delpriori -. Il consiglio comunale si è poi concluso con una serie di approfondimenti su alcune variazioni di bilancio, e con grande soddisfazione possiamo rilevare che in campagna elettorale eravamo tacciati come degli spendaccioni per la cultura e il turismo con scarsi risultati, ora apprendiamo l’ennesimo ravvedimento dell’attuale maggioranza con un aumento dei capitoli dedicati alla cultura, turismo e attività culturali per oltre 30 mila euro da spendere nei prossimi quattro mesi. Ma nonostante questo, l’assessore Ciccardini, riguardo la chiusura dell’Enoteca Comunale presso il Foyer del Teatro Piermarini, e della riduzione dell’apertura del Museo Piersanti, ha definito PASSIVA la posizione dell’Amministrazione Comunale, confidando nei gestori. Nessuna parola in merito nemmeno dal Vice Sindaco Cingolani direttamente coinvolto, ma indifferente sul tema. Ci saremmo aspettati un atteggiamento risolutivo, attivo e di mediazione per queste problematiche, ma niente di tutto ciò. Chiusura e indifferenza." "Tralasciamo l’ennesima sospensione del consiglio comunale per disguidi tecnici e documenti ed emendamenti presentati in diretta, senza una consultazione preventiva da parte della minoranza, auspichiamo in futuro ad una maggiore cura degli atti per un lavoro costruttivo unitario" conclude il gruppo "Per Matelica".  

31/07/2019 15:25
Ceriscioli: “Non è l’apertura di un fascicolo di indagine a motivare una mozione di sfiducia”

Ceriscioli: “Non è l’apertura di un fascicolo di indagine a motivare una mozione di sfiducia”

"Capisco che sia difficile per qualcuno esprimere soddisfazione se nelle Marche si raggiungono risultati importanti, che si soffra di un traguardo straordinario come la definizione positiva della vicenda Aerdorica, per esempio, conseguita grazie al forte impegno della giunta regionale.  Io sono fatto diversamente: il Governo ha stanziato 104 milioni per gli investimenti nella sanità delle Marche, io ringrazio e riconosco il valore della decisione". Si è espresso in questi termini il governatore Luca Ceriscioli, nell'ambito dell'assemblea regionale che si è tenuta stamane.   Il presidente  regionale è ritornato, inoltre, sull'inchiesta riguardante l'Asur e sulla mozione di sfiducia nei suoi confronti presentata dall'opposizione. "Non si può sparare sulla sanità regionale e su tutti gli obiettivi raggiunti, prendendo a pretesto l'avvio di un’indagine, per presentare una mozione di sfiducia con una motivazione a dir poco paradossale sui controlli previsti dallo Statuto regionale sugli organismi e sulle agenzie che dipendono della Regione. Controlli che, ricordo,  sono definiti espressamente e non in astratto e attengono materie precise:  bilanci di previsione e di esercizio, dotazioni organiche ma non certamente controlli sulle gare d’appalto. Questa condotta sarebbe un’ingerenza inaccettabile della politica su questioni tecniche e questo sarebbe  sì censurabile.  Questa mozione invece dimostra tutta l’ignoranza rispetto a quali siano le competenze e le funzioni di ogni ruolo e non rispecchia nemmeno il garantismo sbandierato solo quando fa comodo".     Il presidente Ceriscioli ha citato poi gli specifici oggetti del controllo in ambito sanitario di competenza della Giunta. "Un fascicolo di indagine aperto non è una condanna,  è prima di tutto una garanzia per l’indagato ,ma per il partito dei giustizialisti equivale come sempre a una sentenza di condanna definitiva. Ma allora quando si è garantisti?  solo per casa propria senza una minima coerenza tra quanto si proclama e quanto si pratica? I 5 stelle  sono sempre più stretti dall’abbraccio mortale della Lega che costantemente ne risucchia la vitalità e i valori fondanti , e pensare che avevo creduto che al governo potessero diventare un alambicco che distilla scorie e dai veleni della politica leghista.  Ma invece no, ci si accoda senza saper fare un passo avanti nella visione della politica rimanendo a quella di piccolo cabotaggio e a rimorchio di un alleato che è l’esatto opposto.   Il tema è quindi palesemente un altro: non l’avviso di garanzia ma, strumentalmente, una critica generica e spicciola alle politiche sanitarie".  "Sappiamo di dover lavorare sulla percezione dei risultati raggiunti ma questa è una sanità regionale che in 4 anni ha raggiunto obiettivi mai traguardati prima - ha continuato il governatore - : in termini assunzioni di personale con 1000 professionisti in più che lavorano nelle nostre strutture e il superamento di 4 milioni di euro del tetto imposto dai vincoli nazionali per l’organico. Abbiamo destinato oltre 200 milioni di euro per l’acquisto di macchinari all’avanguardia, 280 milioni  per nuove strutture sanitarie e riqualificare le esistenti. Siamo consapevoli che il nodo critico è la percezione.   Noi possiamo misurare i risultati positivi raggiunti in 4 anni,  i miglioramenti sono dimostrabili dai numeri.  Anche per le liste di attesa abbiamo un monitoraggio in tempo reale  ed una capacità di controllo come non esiste in nessun altra regione. Dobbiamo però continuare a lavorare per migliorare la percezione tra le persone".  " Rivendico con orgoglio quanto è stato fatto. Mi ero riproposto di rendere misurabili e oggettive le performance e così è perché l’etica della politica è anche la trasparenza nei confronti dei cittadini. Ogni giorno, con le nostre azioni - ha concluso Ceriscioli -  cerchiamo di lavorare affinché si superi il clima di sospetto e diffidenza che si va diffondendo nella società nei confronti dell’operato della Pubblica amministrazione. E’ questo il male profondo, una zavorra che preclude la crescita delle comunità" la maggioranza ha respinto l'istanza. La  maggioranza ha poi respinto l'istanza presentata dal Movimento 5 Stelle regionale (Leggi qui).

30/07/2019 18:37
Sfiducia a Ceriscioli, bocciata la mozione del Movimento 5 Stelle Marche

Sfiducia a Ceriscioli, bocciata la mozione del Movimento 5 Stelle Marche

Sfiducia al presidente Luca Ceriscioli, bocciata la mozione del Movimento 5 Stelle Marche. I consiglieri regionali Gianni Maggi, Piergiorgio Fabbri e Peppino Giorgini (assente per malattia Romina Pergolesi) hanno chiesto oggi, 30 luglio, di inserire d'urgenza l'atto alla luce dell'inchiesta sugli appalti Asur, condividendo la richiesta con l'opposizione (i firmatari sono Zura Puntaroni, Zaffiri, Leonardi, Marcozzi, Malaigia, oltre appunto agli esponenti pentastellati). Ma la maggioranza ha respinto l'istanza. «Nella seduta del 23 luglio – ricorda il capogruppo M5S Marche, Gianni Maggi – avevamo chiesto a Ceriscioli di riferire in aula in merito agli appalti assegnati dall'Asur Marche ora nel mirino della Guardia di Finanza, per i quali è coinvolto il direttore generale, Alessandro Marini con ipotesi di reato per tentata turbativa d’asta, turbata libertà di scelta del contraente e tentato abuso d’ufficio. In quell'occasione, il governatore delle Marche ci rispose che non sapeva nulla, abdicando di fatto alle sue responsabilità. Così abbiamo presentato questa mozione, assieme alle forze di minoranza, per avere immediate delucidazioni a tutela della sanità marchigiana. Ceriscioli, ribadiamo, dovrebbe esercitare funzioni di indirizzo e vigilanza sulla gestione degli enti, agenzie e aziende dipendenti dalla Regione, quale è l'Asur Marche. E non ci sembra, considerando quanto emerso, che lo abbia fatto adeguatamente. Questa, a nostro parere, è la peggiore giunta regionale dal 1974». «È il presidente della giunta che nomina il direttore generale, quindi ha delle responsabilità politiche non indifferenti sia in merito all'etica che alla morale su questa nomina  - incalza Peppino Giorgini -. Il fatto che sia stato nominato a capo di un importante ente come l'Asur un maestro venerabile, membro di un'associazione segreta con ben 23 mila iscritti (fratelli), non è assolutamente opportuno, a nostro parere, dal punto di vista politico, oltre a non essere consentito dalle norme, come il DPR n.62/2013, la legge n. 17/1982 e l'art. 18 della Costituzione. Seppur non si possano rilevare profili penali in questa scelta, restano in gioco l'etica e la questione morale. La sensazione è che il presidente abbia fatto sua, fin da subito, la regola che un uomo politico possa comportarsi in maniera difforme dalla morale comune. Inoltre, Ceriscioli avrebbe dovuto sospendere il direttore generale in base alla legge n. 502/1992 art.3 comma 7 e pure alla legge n. 124/2015. Per questi e altri motivi, nonché per la mancata vigilanza sulla gestione degli enti controllati (che stabilisce legge regionale n. 1/2005), il minimo era una mozione di sfiducia». «Il caso degli appalti Asur – evidenzia Piergiorgio Fabbri - è l'ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso della manifesta incapacità del presidente della Regione nella gestione sanitaria. Ceriscioli (professore di matematica), che ha voluto tenere per sé la funzione di assessore alla sanità, e che ha dovuto sostituire il consigliere delegato Volpini (medico) con Talè (geometra), senza che i cittadini capiscano quali siano le loro effettive azioni in materia,  doveva essere sfiduciato, perché non è stato in grado di fornire alcuna funzione di indirizzo e non ha saputo esercitare il necessario grado di vigilanza in campo sanitario, ed occorre evitare che tale giunta prosegua a far danni».

30/07/2019 15:56
Macerata, il Consiglio approva la variante per l'Ospedale unico

Macerata, il Consiglio approva la variante per l'Ospedale unico

17 voti a favore, 3 contrari e 3 astenuti. Ieri sera il Consiglio Comunale di Macerata ha approvato l’avvio della procedura per la variante al piano regolatore per destinare ad attrezzature collettive l’area, attualmente agricola, scelta per la realizzazione del nuovo Ospedale Unico alla Pieve. Presenti alla seduta comunale anche tre consiglieri regionali: Elena Leonardi (Fratelli d’Italia), Romina Pergolesi (Movimento 5 Stelle) e Franco Zaffiri (Lega). “Per la realizzazione del nuovo Ospedale è stata scelta un’area di 23 ettari più estesa del necessario in vista anche di investimenti futuri. Abbiamo applicato un indice edificatorio più basso per evitare speculazioni edilizie – ha illustrato l’Assessore all’Urbanistica Paola Casoni -. La delibera odierna è composta da tre atti: l’adozione della variante provvisoria che stabilisce i confini del nuovo Ospedale, l’avvio della procedura Vas e la variazione della classificazione acustica. Molta attenzione sarà dedicata al verde e ai parcheggi che verranno destinati agli utenti e ai lavoratori della struttura – ha proseguito la Casoni -. Poi ancora i sistemi di riutilizzo delle acque, il beneficio che arriverà alla frazione di Sforzacosta, il potenziamento della ferrovia, la metropolitana di superficie e l’elisuperficie. Nell’area non ci sono inoltre industrie che possono essere danneggiate e il progetto porterà nuove strutture per l’Area Vasta ma anche per tutta la comunità.” L’orgoglio dell’Amministrazione Comunale è stato condiviso anche dai consiglieri di maggioranza intervenuti durante l’assise pubblica: Ivano Tacconi (Udc) e Renato Rocchi (Pd). “Una struttura sanitaria moderna e in linea con i bisogni del territorio” ha osservato il consigliere Pd. Di tutt’altro avviso, nelle file dell’opposizione, la consigliera Anna Menghi. “Rompiamo il buonismo che regna in quest’aula perché il Pd ha fatto scempio della sanità regionale”. Dall’inchiesta che vede coinvolto il direttore regionale dell’Asur, al concorso che ha interessato l’Area Vasta 4 fino alla “possibilità di far lavorare le macchine di pomeriggio e di sera come succede al Nord”: la Menghi non si è risparmiata nel suo intervento attaccando l’Amministrazione Comunale. “Ci vuole credibilità quando si parla di sanità” ha concluso la consigliera di minoranza. La replica del primo cittadino Romano Carancini non è stata da meno. “Quello della consigliera Menghi è l’intervento di chi vuole fermare e arretrare la Città, di un odiatore della Comunità. La sanità appartiene alle persone e bisogna essere onesti quando se ne parla – ha proseguito il Sindaco -; non racconti (riferito alla Menghi, ndr.) genericamente senza dire nulla. L’Ospedale porterà valore ai cittadini e rappresenterà un cambiamento rivoluzionario per la comunità: un progetto sostenuto da tutti i sindaci maceratesi, dalla Regione e dal Governo.”

30/07/2019 13:20
Busta paga pesante, Forza Italia Marche: "Continua l'inganno per lavoratori e pensionati colpiti dal sisma"

Busta paga pesante, Forza Italia Marche: "Continua l'inganno per lavoratori e pensionati colpiti dal sisma"

“Rischiano di vedersi azzerato lo stipendio del mese di ottobre per pagare le tasse, i lavoratori e i pensionati del cratere sismico della regione Marche. Per effetto difatti della proroga prevista nel recente “Sblocca Cantieri” sulla restituzione di un beneficio, sacrosanto, che ha sospeso le ritenute Irpef e i contributi di lavoratori e pensionati residenti nelle zone terremotate, ma nato talmente male da essere modificato un paio di volte in corsa, gli stessi si troveranno a dover corrispondere in un’unica soluzione 5 delle 120 rate previste, con un enorme impatto negativo sui redditi minimi”. Lo afferma, in una nota, Claudia Regoli, Vice Commissario Regionale Forza Italia Marche. “Peraltro, il disagio si accentua in considerazione del trattamento iniquo riservato a pensionati e dipendenti Inps, che devono fare istanza all’ente previdenziale e che prevede un costo, rispetto ai dipendenti pubblici, per i quali è l’ente ad incaricarsi delle procedure per la restituzione, mentre per il lavoratore privato, è l’azienda che decide se occuparsi o meno della restituzione, e nel caso non lo faccia, tocca al dipendente interessarsi direttamente della compilazione dell’F24”. "Riteniamo - conclude Regoli - che la Regione Marche debba attivarsi urgentemente per sollecitare il Parlamento a modificare le modalità di restituzione in 120 rate a partire da ottobre, con un provvedimento chiaro e univoco che elimini ansie e preoccupazioni a persone già pesantemente provate, soprattutto se consideriamo come ci si è mossi - prontamente - per il terremoto de L’Aquila del 2009, quando l’allora Governo Berlusconi stabilì oltre alla rateizzazione in 120 rate, anche la sola restituzione del 40% di quanto ottenuto con la busta paga pesante, e non del totale come si prevede oggi”.

30/07/2019 11:50
Macerata, Consiglio con sorpresa: si festeggia il compleanno di Deborah Pantana (FOTO)

Macerata, Consiglio con sorpresa: si festeggia il compleanno di Deborah Pantana (FOTO)

Interruzione a sorpresa durante il Consiglio Comunale di Macerata. La seduta odierna, che proponeva all'ordine del giorno una variante parziale per individuare una zona destinata ad ospitare il nuovo ospedale, è stata "stoppata" per un momento conviviale dedicato alla consigliera di minoranza Deborah Pantana. La Pantana ha festeggiato il proprio compleanno offrendo ai colleghi una torta, davanti alla quale tutti hanno posato in allegria per le foto di rito. 

29/07/2019 22:13
Regionali 2020, Corradini scende in campo per le primarie: "Un progetto di coalizione nuovo, concreto ed efficace"

Regionali 2020, Corradini scende in campo per le primarie: "Un progetto di coalizione nuovo, concreto ed efficace"

Per sei anni rettore Unicam e candidato con 35mila preferenze alle ultime Politiche 2018 con il centrosinistra. Flavio Corradini scenderà in campo per le Regionali 2020. “È giunto il momento in cui si deve ragionare in maniera altamente professionale, efficace ed efficiente soprattutto perché si amministrano soldi pubblici”. Corradini scenderà in campo per le primarie del centrosinistra e sfiderà l’attuale Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. “Più esattamente sto cercando di costruire un movimento, un insieme di persone appassionate di politica e non necessariamente coinvolte nel mondo del partito – ha spiegato Corradini -. Persone che abbiano interesse nel far crescere la Regione Marche e da affiancare ad altre forze che alle prossime regionali vorranno condividere il progetto di una colazione di centrosinistra. Vogliamo partecipare alle primarie (parla sempre al plurale Corradini, ndr.) e confrontarci con il PD perché questo movimento ha un progetto in testa ben definito e molta voglia di fare: sicuramente con un approccio un po’ inusuale rispetto a quello dei vari partiti." L'obiettivo è quello di portare i cittadini consapevoli a votare l’anno prossimo. “Ci sono già nomi e istituzioni ma per annunciarli ci sarà il suo tempo” ha proseguito Corradini. “Noi vogliamo dare una disponibilità e un’opportunità, sperando che ci sia una pluralità di programma”. “Vogliamo concentrarci su poche tematiche ma portanti e prioritarie. Stiamo vivendo una situazione di insofferenza sotto tanti punti di vista: in primis la crisi che ha colpito il nostro Paese. Dobbiamo tornare a dare linfa al lavoro e ai sistemi produttivi che, nel nostro territorio regionale, si qualificano soprattutto con le piccole e medie imprese. Questo assetto va coccolato, curato e affiancato con sostegni economici indirizzati allo sviluppo e all’innovazione – ha osservato Corradini -. Poi la natura ci ha messo alla prova. Per quanto riguarda il sisma, si può fare molto, molto, molto e non è accettabile vedere dopo tre anni una situazione di assoluto stallo come quella che stiamo vivendo. Il ruolo della Regione Marche in questo senso è fondamentale perché è il ponte diretto tra i nostri sindaci e il governo centrale che stabilisce le politiche e dispone le risorse economico finanziarie. Non far crescere una parte così importante come l’area colpita dal cratere significa abbassare l’economia della Regione Marche: dobbiamo tornare a riqualificare questi luoghi.” “Poi c’è il tema della sanità che, da una parte e dall’altra, in molti mi fanno notare – prosegue Corradini -. E ancora il settore dell’associazionismo e del volontariato che mi tocca particolarmente: lo vivo come strumento dello stare insieme, soprattutto nel mondo delle politiche giovanili. E poi il terzo settore, che i nostri economisti ci insegnano quanto rappresenti il pilastro dell’economia: va incentivato e non trascurato.” Corradini ha spiegato poi quanto sarà fondamentale il mondo della formazione, dell’Università  e della qualificazione del personale. “Un tema che ho vissuto per tutta la vita in prima persona e che diventa strategico e trasversale in ogni settore. È nostro dovere anticipare il cambiamento del mercato del lavoro che si sta affacciando velocemente all’orizzonte: tutto questo può generare lavoro e dobbiamo incentivare la formazione, insieme all’approccio culturale, per cambiare e stare al passo con i tempi.” “Vogliamo discutere un progetto di sviluppo con modalità diverse e azioni più efficaci – ha concluso -. Questa è la nostra alternativa: un progetto nuovo e concreto, basato sull’idea, sul monitoraggio della stessa e sull’analisi dei risultati, che vorremmo confrontare all’interno della coalizione e che speriamo verrà sostenuto da tutti. Senza dimenticare infine un costante dialogo con le istituzioni per il reperimento delle risorse e per poter portare avanti idee e progetti: è importante rafforzare il rapporto con la Commissione Europea, con le Aree Vaste, con le autonomie locale e con il Governo, per far crescere sempre di più la nostra Regione e farla tornare a essere ciò che rappresentava fino a poco tempo fa.”

29/07/2019 11:48
Tolentino, Bisonni contrattacca: "Pezzanesi si dimetta, la querela non mi spaventa"

Tolentino, Bisonni contrattacca: "Pezzanesi si dimetta, la querela non mi spaventa"

“Se lo scopo della minaccia di querela è quello di tentare di intimorirmi o di farmi tacere, il sindaco ha fallito completamente nel suo intento. Se lo ritiene proceda pure”. Esordisce così il consigliere regionale Bisonni in relazione alla minaccia da parte del sindaco di Tolentino di adire alle vie legali nei suoi confronti, dopo la denuncia di Bisonni della grave dimenticanza del Comune, che non ha segnalato la presenza di una scuola nelle vicinanze dei luoghi di installazione di un inceneritore a Tolentino (leggi qui). “Questa è la goccia che fa traboccare il vaso! Il sindaco – stigmatizza Bisonni - politicamente parlando, ha dimostrato per l'ennesima volta la sua incapacità gestionale. Tanta approssimazione può diventare pericolosa per la Comunità intera che per tale mancanza avrebbe anche potuto rischiare di trovarsi un nuovo inceneritore sul territorio. Fortunatamente questo non accadrà, avendo il sottoscritto posto rimedio alle distrazioni di Pezzanesi. Non certo per compiacenza personale o per questioni d’immagine. Semplicemente perché ho sempre lavorato per il bene della nostra regione. L'ho sempre fatto e continuerò a farlo con o senza incarico politico”. Passando ad analizzare l’operato di Pezzanesi, Bisonni evidenzia che “difficilmente si riesce a trovare un esempio tanto negativo nella storia di tutti i comuni delle Marche”. Ed a sostegno di questo assunto elenca alcune tra le situazioni maggiormente negative: “Una gestione fallimentare della fase emergenziale post sisma con le persone ancora dentro ai container in una sorta di convivenza forzata; l'individuazione di un costoso e isolato capannone industriale come sito ove realizzare gli alloggi per gli sfollati; la ricostruzione pubblica ferma e quella privata a rallentatore; le politiche di spopolamento del centro storico con il decentramento delle scuole, la superficialità con cui si sarebbe voluta accettare la prospettata donazione da parte dell'Arpa Foundation; il rifiuto totale degli aiuti offerti dalle rappresentanze politiche in nome di una esaltata e illusoria autosufficienza, la cacciata di due assessori rei di non aver timore nell'usare un po' di buonsenso. Da ultima, appunto, la mancata segnalazione alla Provincia della presenza di una scuola vicina al luogo ove si vorrebbe far sorgere un inceneritore, fatto gravissimo perché dirimente ai fini del diniego dell'autorizzazione da parte della Provincia.” Infine Bisonni lancia al sindaco l'invito alle dimissioni: ”Viste la comprovata incapacità amministrativa e la totale inadeguatezza al ruolo istituzionale che per nostra disgrazia ricopre, se Pezzanesi amasse solo minimamente la nostra Comunità rassegnerebbe immediatamente le dimissioni. Ma temo che ami solo se stesso e che l'attaccamento a quella poltrona sia troppo forte, perché tornerebbe a fare l'assicuratore e questo non gli conferirebbe quella visibilità a cui tanto agogna. La speranza, comunque, è sempre l'ultima a morire.”  

28/07/2019 12:49
Camerino, Sborgia ospite da Bocelli: "Gentilezza unica". Il maltempo blocca il concerto

Camerino, Sborgia ospite da Bocelli: "Gentilezza unica". Il maltempo blocca il concerto

A causa del maltempo che ha investito gran parte d'Italia, è stato rinviato il concerto "Ali di Libertà" organizzato da Andrea Bocelli per raccogliere fondi a favore della ricostruzione dell’Accademia Musicale di Camerino. Giunto a Lajatico, città natale del tenore, il sindaco Sandro Sborgia ha voluto in ogni caso ringraziare il grande artista toscano: "Ieri sera a Lajatico al Teatro del Silenzio, purtroppo il concerto "Ali di libertà" di Andrea Bocelli, in cui avrebbero suonato anche alcuni nostri giovani musicisti, è stato rinviato causa maltempo. Siamo stati ospiti nella tenuta del Maestro Bocelli e abbiamo parlato, insieme a tanti altri ospiti, della Scuola della Musica che la Fondazione costruirà a Camerino".  "Sono stati di una gentilezza unica! Grazie a nome di tutti noi, di Camerino e del nostro territorio" conclude Sborgia in un posto pubblicato sul proprio profilo Facebook.

28/07/2019 12:20
Morrovalle, Acquaroli: "Passaggi a livello soppressi, ora la maggioranza si attivi"

Morrovalle, Acquaroli: "Passaggi a livello soppressi, ora la maggioranza si attivi"

Tramite un comunicato stampa a sua firma il consigliere Francesco Acquaroli, capogruppo consiliare della lista "Nuovo Germoglio", interviene in merito alla soppressione dei passaggi a livello presenti nel comune di Morrovalle a seguito del massiccio intervento di elettrificazione previsto dalla Regione Marche e dalle Ferrovie dello Stato. Un progetto che è già avviato nella sua prima fase, Civitanova- Macerata, per un importo di 40 milioni di euro che prevedono anche due nuove fermate, una a Macerata Università, l'altra a Tolentino.  "Anche Morrovalle è interessata dalla soppressione dei tre passaggi a livello - sottolinea Acquaroli - risolvendo una volta per tutte il problema delle file d’attesa alla chiusura delle sbarre".  "Tale operazione era stata prevista nel nostro programma elettorale alle ultime elezioni comunali di Morrovalle ma aveva trovato reazioni di contrarietà e persino di scherno da parte del gruppo politico Rinnoviamo Morrovalle il quale parlava di “fantasie irrealizzabili”. Ora, grazie all'opera di RFI e Regione si potrà realizzare ed il nostro Comune potrà sempre contare sulla nostra fattiva collaborazione nell’interesse della città. In questo contesto, infatti, il Comune dovrà essere protagonista attivo; ci auguriamo quindi che i membri del Gruppo Consiliare “Rinnoviamo Morrovalle” che oggi siedono dei banchi della maggioranza abbiano nel frattempo cambiato opinione".   "La Provincia è stata interessata perché il passaggio a livello principale da chiudere si trova lungo la strada provinciale SP 16; il prossimo 30 luglio infatti ci sarà un incontro tra tutti i soggetti interessati proprio presso la sede della Provincia di Macerata.  Non ci sfugge come per Morrovalle e per tutto il territorio Provinciale sia un'occasione unica non solo per sopprimere i passaggi a livello, ma per riqualificare dove possibile anche le situazioni urbanistiche e stradali" conclude Acquaroli.  

28/07/2019 11:30
Tolentino, la Giunta replica a Bisonni sull'inceneritore: "I suoi sono subdoli attacchi"

Tolentino, la Giunta replica a Bisonni sull'inceneritore: "I suoi sono subdoli attacchi"

L'Ammistrazione del Comune di Tolentino nella seduta del Consiglio Comunale del 25 luglio scorso ha deliberato ancora una volta dopo la seduta di giugno, all'unanimità, il "No" deciso all'Inceneritore della ditta Biorecovery sul territorio comunale in Contrada Cisterna. Maggioranza e Minoranza unite hanno affermato con determinazione che "l'area ha una destinazione, in primis residenziale, commerciale, scolastica, oltre che area per uso agricolo a tutela di tipo orientato ed area di rispetto a verde privato, che di fatto rendono assolutamente incompatibile l’impianto proposto." Confermando la totale contrarietà dei rappresentanti delle forze politiche cittadine, all'insediamento dell'inceneritore, sia dal punto di vista urbanistico, che ambientale e della salute pubblica. A Tolentino sono già presenti le discariche di Contrada Collina, la confinante discarica di San Severino Marche, l'impianto del Cosmari e la Mir (azienda anch’essa di trattamenti rifiuti e compostaggio). "Quindi è assolutamente evidente che non è sostenibile un ulteriore impianto di smaltimento e termovalorizzazione fanghi che andrebbe ad aggravare in modo irreversibile la situazione esistente" spiega l'Amministrazione. Il Sindaco Pezzanesi e la Giunta comunale intraprenderanno insieme a tutte le atre forze politiche tutte le attività di loro competenza affinché venga recepito il No tombale all’inceneritore. "A fronte di tale documento, il consigliere regionale Bisonni esce sulla stampa con subdoli attacchi, affermando perfino la nostra non volontà di impedire l'apertura dell'impianto come se vi fosse da parte nostra una connivenza con i proponenti e di questo ne dovrà rispondere nelle sedi opportune" osserva l'Amministrazione. "Molte volte si è soprasseduto sulle sue sterili provocazioni per evitare di dare risalto alla sua opaca figura politica, ma in questo caso corre l'obbligo di rimarcare la distanza tra le nobili intenzioni del Consiglio nella sua completezza e l'individualismo di un rappresentante politico, non si sa bene di quale natura e quale appartenenza politica, intento ad esaltare a qualunque costo se stesso a scapito dell'interesse della Comunità - prosegue la Giunta -. Non comprendere questo momento di unità amministrativa di alto profilo per uscire con una critica di bassa lega è una rappresentazione di mediocrità politica che offende realmente quanto hanno fatto e fanno gli Amministratori e tutti i Consiglieri nel rispetto dell'impegno assunto verso la propria Città." "A Bisonni ribadiamo che il Consiglio persegue il No all'inceneritore in termini assoluti e definitivi e che nel suo caso farebbe meglio a tacere, in occasioni estremamente vitali come queste e non parlare scorrettamente alla ricerca di visibilità a tutti i costi per poter trattenere con le unghie e con i denti una comoda poltrona regionale casualmente incontrata, che a nostro avviso difficilmente potrà mantenere visti gli atteggiamenti includenti nella prossima tornata elettorale del 2020. Derubricato l’ennesimo e imbarazzante caso del consigliere Bisonni,  l'Amministrazione comunale è aperta ad ogni propositiva proposta di partecipativo contributo da parte di partiti, movimenti politici, comitati, associazioni e liberi cittadini che hanno a cuore la difesa ambientale del nostro territorio già duramente provato dal sisma, tanto più se questi corrispondono al volto e al nome di Angelo Sciapichetti assessore regionale all’Ambiente. Il primo impegno di tutti noi è quello di difendere ad ogni costo la bellezza del nostro ambiente e la salute pubblica e quindi innalzare ancor di più l’indice della qualità della vita dei nostri territori che già oggi conquistano incontrovertibile e per sempre tutti coloro che vi si recano per motivi di turismo o di lavoro."

27/07/2019 18:26
Treia, Sampaolo al vetriolo: "Capponi mistifica la realtà"

Treia, Sampaolo al vetriolo: "Capponi mistifica la realtà"

“Capponi e i suoi fidi scudieri fanno male a cantar vittoria per una questione di procedure. Piuttosto il TAR ha fissato con grande velocità il 2 ottobre come data dell’udienza per entrare nel merito, ovvero discutere punto per punto, il ricorso di Prima Treia”. Vittorio Sampaolo commenta così le trionfalistiche uscite della cosiddetta amministrazione Buschittari per la presunta vittoria nel ricorso al TAR. “Dicono che le ragioni di metà dei treiesi e dei tanti delusi elettori dell’altra parte che rappresentiamo si sono sciolte al sole come la nostra lista. È vero il contrario. Che dire di un’amministrazione in cui non è il sindaco facente funzioni David Buschittari a parlare, ma sono il condannato e sospeso per peculato Capponi e il capogruppo Sileoni – aggiunge Sampaolo –. È un modo di fare storicamente ben noto: l’uomo solo al comando mistifica la realtà a proprio uso e consumo e ricorre ai burattini perché la legge gli impedisce di essere in scena”. Ai treiesi oltretutto tornano alla memoria altri trascorsi giudiziari. “A Treia si ricordano tutti di come Capponi, partito in pompa magna per la Cina da presidente della Provincia di Macerata, si svegliò una mattina semplice cittadino perché il Consiglio di Stato aveva accolto il ricorso di un’altra lista – sottolinea Sampaolo –. Oggi come allora i conti non tornano: la giunta è stata nominata con un blitz su cui abbiamo chiamato ad esprimersi non solo gli organi giudiziari amministrativi, ma anche quelli di ambito penale. Prima Treia crede nelle istituzioni e nella giustizia e, insieme ai treiesi che hanno a cuore le istituzioni democratiche per cui i nostri nonni hanno dato la vita, continuerà a dire basta in ogni sede a chi ne fa uso personale”.

27/07/2019 15:45
Via Trento, Carancini: "Sentenza piena di errori e contraddizioni, la impugneremo"

Via Trento, Carancini: "Sentenza piena di errori e contraddizioni, la impugneremo"

“Una sentenza piena di errori e contraddizioni macroscopici che hanno portato a una decisione che rispettiamo ma che impugneremo senza ombra di dubbio, chiedendo la sospensione dell’esecutività della sentenza. Noi siamo qui con il solito spirito di collaborazione e c’è la volontà di trovare delle soluzioni”. Il Sindaco di Macerata, Romano Carancini, seduto al tavolo insieme a quasi tutta la sua Giunta con le oltre 100 pagine della sentenza emessa dal Collegio Arbitrale in merito alla vicenda di via Trento sotto agli occhi, ha analizzato, punto per punto, le motivazioni dei Giudici. Il primo cittadino ha inoltre stigmatizzato i cosiddetti “leoni da tastiera” che, come ha spiegato lui stesso, “mi aspettano sotto casa”. “Penso che queste persone violente non debbano avere modo di affrontare temi istituzionali come questo”. “Si tratta di una sentenza di cento pagine molto tecnica, che manifesta al suo interno enormi contraddizioni e che si smentisce continuamente – ha continuato Carancini -. Una materia che forse non doveva essere giudicata dal Collegio Arbitrale ma dal Giudice Amministrativo: in primis perché è un atto pubblicistico e in secondo luogo perché c’è un rapporto con un soggetto privato”. Carancini ha poi spiegato nel dettaglio quale è la cifra esatta del risarcimento. “La condanna è di 2.873.633, 90 euro (di cui circa 2 milioni e 100 mila euro per via Trento e circa 700 mila euro per l’area ex Vam), a questi si aggiungono 109 mila euro (interessi calcolati forfettariamente per tutto il periodo) e le spese del contenzioso – ha illustrato -. Una condanna che, ci tengo a chiarire, non produce effetti negativi sul bilancio comunale perché questa somma è coperta dai fondi che noi avevamo previsto.” “I fatti inoltre sono tutti, e ripeto tutti, relativi al periodo precedente al mio insediamento – ha chiarito il primo cittadino -; noi abbiamo ereditato il tutto perché non c’è un solo atto che riguarda la Giunta Carancini (l’ultimo è del marzo del 2010). La NVT chiede inoltre una condanna a otto milioni di euro e sono state riconosciute solo un terzo delle somme. La partita non è finita: questo è solo il primo tempo. Inoltre la realizzazione della Bretella tra via Trento e la parte sottostante non ha alcun rilievo rispetto alla condanna.” “Le convenzioni stipulate nell’accordo di programma del progetto, tramite il piano di recupero, prevedevano nel 2002, in termini di volume, 66mila metri cubi, 35mila metri cubi fuori terra e 31mila metri cubi interrati, per un valore di 7 milioni di euro – ha illustrato nel dettaglio Carancini -.Tra questi benefici pubblici c’era la Bretella che doveva essere in rilevato. Oggetto della condanna sono l’edificio a punta (C) e la bretella contigua. La parte sottostante della palazzina e la presenza della Bretella (che era anche in pendenza), essendo entrambe interrate, non facevano volume (una impostazione tra l’altro approvata anche nel progetto). La Bretella in questo modo non era però in regola.” “Nel 2007 – prosegue il primo cittadino – viene modificato il piano di recupero e quindi anche la previsione contrattuale della Bretella che da essere contigua viene spostata. I metri cubi interrati quindi non erano più gli stessi e si sarebbe dovuto comunicate a NVT che il piano era stato modificato. Nel marzo del 2010 NVT chiede il permesso a costruire sulla base del progetto iniziale e non si accorge delle discrasie. Il Collegio, nella sua decisione, ha stabilito che l’opera è abusiva, per 100 mila metri cubi, quindi non commerciabile e non vendibile. In questo senso si configura il danno.” “L’opera però non può essere abusiva perché non è completata – osserva Carancini -: nonostante l’Amministrazione Comunale sostenga questa tesi, il Collegio se ne infischia. Oltre a ciò, nelle pagine della sentenza, il Collegio stabilisce che se la palazzina dovesse diventare commerciabile, il Comune non dovrebbe pagare la somma a NVT: una condanna quindi condizionata e relativa, oltre che ipotetica dato che l’opera non è stata completata.” “L’Amministrazione Comunale inoltre non aveva le fideiussioni ed è strano che il Collegio si sia dimenticato di questo e si sia anche dimenticato di decidere sull’ordine di rilascio delle stesse – ha proseguito il Sindaco -. Anche il professionista che ha redatto il progetto doveva accorgersi che le cose erano cambiate.” “Credo che il Collegio non abbia compreso la vocazione di quel progetto privato e alcuni errori penso possano essere scaturiti dalla formazione di un Giudice civile che ha arbitrato su un caso amministrativo” ha osservato il primo cittadino. “L’Amministrazione deve reagire in maniera equilibrata rispetto al fatto che quel piano di riqualificazione non esiste – ha concluso Carancini -. Noi siamo qui con il nostro solito spirito di collaborazione e certamente impugneremo la sentenza davanti alla Corte d’Appello di Ancona, chiedendo la sospensione esecutiva della stessa. In conclusione anche il fatto che le spese legali siano state compensate credo che rappresenti un’ulteriore discrasia sull’esito, provvisorio, della vicenda.” IL CENTRODESTRA: "SI DIMETTA"

27/07/2019 14:40
Macerata, centrodestra unito contro Carancini: "Disposti a dimetterci subito, se il sindaco va a casa"

Macerata, centrodestra unito contro Carancini: "Disposti a dimetterci subito, se il sindaco va a casa"

"Siamo disposti a dimetterci anche ora, se questo servisse a mandare a casa il sindaco Carancini". È un centro-destra compatto quello che si presenta in conferenza stampa per commentare la pronuncia del Collegio Arbitrale sul contenzioso tra il Comune di Macerata e la Nuova Trento spa (leggi qui). Al Bar "Mercurio" di Macerata erano presenti: Riccardo Sacchi (Forza Italia), Paolo Renna (Fratelli d'Italia), Anna Menghi (Comitato Anna Menghi), Francesca D'Alessandro (Macerata è nel cuore), Mattia Orioli (Nuovo CDU) e Simone Livi (Azione in Movimento). Un'unione di intenti che non si vedeva da tempo, come dichiarato dagli stessi esponenti: "Anche coloro che non sono qui oggi appoggiano la nostra linea, siamo uniti come mai prima".  Ad esordire è Riccardo Sacchi, che entra nel particolare della vicenda legata alla Nuova Via Trento: "Pensavamo che il caso legato alla piscina fosse la madre di tutti i fallimenti, ma la madre adesso ha fatto anche un figlio. La decisione dell'arbitrato, a quanto sappiamo, è immediatamente esecutiva e prevede l'esborso di 2,8 milioni di euro più oneri e interessi per un totale di quasi 4 milioni. A questa cifra si aggiungano una serie di spese a carico del comune per il pagamento di avvocato, arbitro e consulenze varie per un totale di circa 300 mila euro. Carancini dimostra di essere il protagonista di un'amministrazione insipiente e personalistica, che ha fallito su tutta la linea. La bretella della Nuova Via Trento, che avrebbe dovuto sgravare parte del traffico in via Murri era prevista da due convenzioni (n.3131 del 2002 e n.1804 del 2004, ndr)  firmate tra Comune e NVT STU, per le quali vigeva l'obbligo di realizzazione. Ora ci troviamo a dover pagare 4 milioni non per realizzare l'infrastruttura, ma per non averla".  "Ci troviamo evidentemente di fronte a un danno erariale, per cui mi riservo di leggere attentamente il lodo per presentare esposto alla Corte dei Conti" conclude Sacchi.  A seguire prende la parola Paolo Renna, consigliere comunale e provinciale di Fratelli d'Italia: "Chiediamo le dimissioni dell'intera giunta, bisogna azzerrare il governo di questa città. Le scelte del sindaco non sono solo sue, ma vengono avallate dall'intera maggioranza che ogni volta abbassa le orecchie. I cittadini si troveranno sul groppone questo fallimento anche nei prossimi anni. Personalmente non ho partecipato all'approvazione dell'ultimo bilancio, in quanto - dopo averlo attentamente letto - ho riscontrato diverse problematicità. Qua i soldi dei cittadini vengono letteralmente buttati al vento. Carancini non amministra come un buon padre di famiglia, ma seguendo ripicche personali: siamo di fronte a un fallimento totale della sua linea politica. Dovrebbe dimettersi, così come fa un allenatore nel calcio quando i risultati della propria squadra non arrivano".  "Vorrei concentrarmi su tre punti - sottolinea Mattia Orioli (Nuovo CDU) -. Il primo riguarda l'aspetto ideologico: il Pd propone una politica che ostracizza i privati. Una linea d'azione che porta alla perdita di credibilità della città nei confronti degli investitori. Come possono pensare di venire nella nostra città, se il Comune non rispetta i propri impegni? Infine, si materializza un danno nei confronti dell'intera cittadinanza. Da parte del centro-destra c'è la volontà di liberare la città".   "Si tratta di errori gravi - gli fa eco Simone Livi (Azione in Movimento) - che ricadono nelle tasche di tutti i cittadini. Avremo un debito fuori bilancio che saranno proprio loro a pagare".  "È la solita storia - commenta Francesca D'Alessandro  (Macerata è nel cuore)-. La Giunta Carancini non è incapace, tutt'altro. È capacissima di provocare danni alla collettività. I revisori dei conti avevano messo nero su bianco le problematicità presenti nel bilancio, ma la maggioranza non ha dato loro la minima considerazione approvandolo senza batter ciglio. Come se il sindaco amministrasse qualcosa di privato. La città sta soffrendo tantissimo".  Anna Menghi è l'ultima ad intervenire e chiosa: "Tutti i nodi vengono al pettine. Non si è minimamente ascoltato il parere dei revisori dei conti, un fatto gravissimo: si tratta di professionisti specchiati. La soddisfazione riguarda il fatto di vedere come in Consiglio ci sia una coesione all'interno del centro-destra che non si vedeva da tempo. L'ultimo consiglio comunale, prima delle vacanze estive, sarà fondamentale". L'appuntamento, dunque, è per lunedì 29 luglio per una seduta che si preannuncia infuocata.  LA DIFESA DI CARANCINI: "SENTENZA PIENA DI ERRORI"  

27/07/2019 14:21
Caos Via Trento, Arrigoni e Marchiori (Lega): "Carancini e il Pd lasciano ai maceratesi i danni da pagare"

Caos Via Trento, Arrigoni e Marchiori (Lega): "Carancini e il Pd lasciano ai maceratesi i danni da pagare"

Dopo le beffe si contano i danni in milioni e milioni di euro. Ai maceratesi l’ennesima vergognosa prova di amministratori arroganti, supponenti, responsabili di danni irreparabili per la comunità. Altro che brochures trionfalistiche: l’eredità di Carancini e del suo PD mostra la sua vera essenza di degrado amministrativo e morale. Con la Lega la rivoluzione del buonsenso si può e si farà anche a Macerata” Lo dichiarano all’unisono il senatore Paolo Arrigoni, responsabile della Lega Marche e il consigliere Andrea Marchiori, autorevole figura del centrodestra cittadino che ha scelto il partito di Matteo Salvini per continuare la sua battaglia contro anni di malgoverno cittadino. “La Lega raccoglie l’appello dei maceratesi stufi di un degrado che è andato crescendo e pervade ogni settore. Gli effetti sono devastanti e frutto della pervasiva distorsione del concetto stesso di amministrazione da parte del PD maceratese – dice Marchiori – Macerata è diventata una centrale dello spaccio frequentata da criminali di ogni sorta e colore che sono arrivati a squartare una ragazza, la città della pace in cui i negozianti, per le manifestazioni pro-migranti, sono stati costretti a barricarsi letteralmente nei loro esercizi? Carancini continua a giustificare la scellerata e redditizia politica di accoglienza gestita con quel GUS che ora sotto inchiesta. Macerata in quasi vent’anni non riesce a costruire le nuove piscine già appaltate? Pronto il risarcimento all’appaltatore il cui avvocato, coincidenza, è la moglie del sindaco. Macerata festeggia il 25 aprile ancora carica di tensione, paura e dolore per l’efferata morte di Pamela Mastropietro? L’Amministrazione fa finta di non vedere che, per far divertire i bambini, in piazza si inscena una piccola Piazzale Loreto con tanto di fantoccio appeso a testa in giù. È il segno estremo di un’amministrazione abituata a chiudere gli occhi al bisogno, specie se degli amici. Vogliamo ricordare come all’ex rettore Corradini, astro nascente del PD sonoramente sconfitto dal candidato leghista nella corsa alla Camera dei Deputati, si sia offerta ogni deroga per la ricostruzione della sua casa nei pressi di una storica fonte sotto lo Sferisterio? La Lega lo ha documentato con un blitz il 14 agosto dello scorso anno e sta ancora aspettando la risposta su come siano andate le cose”. “La Lega comincia simbolicamente la campagna elettorale per la rivoluzione del buonsenso per Macerata ora che il PD tenta il tutto per tutto per restare in sella inscenando una resa dei conti interna – conclude il senatore Arrigoni – Al partito del sindaco Carancini che si riserva ’48 ore per riflettere’ la Lega ricorda che chi governa deve riflettere prima, non dopo che ha fatto il misfatto. In ballo ci sono i soldi dei cittadini e il rispetto delle istituzioni democratiche, ripetutamente calpestate da una politica che invece di costruire ha distrutto”.  

27/07/2019 12:45
Ussita, Vincenzo Marini Marini si dimette da sindaco: clamorosa decisione

Ussita, Vincenzo Marini Marini si dimette da sindaco: clamorosa decisione

Non c'è pace per il comune di Ussita. È di oggi la notizia delle dimissioni del sindaco Vincenzo Marini Marini. Il dimissionario primo cittadino era stato eletto appena lo scorso anno, prima di lui il Comune era stato retto da un commissario, per via delle  dimissioni del precedentente sindaco, Marco Rinaldi.  Ha maturato la decisione nel tempo, come spiega in una nota, e oggi l’ha formalizzata. Tra i motivi, spiega, "il fatto che non gli è possibile essere presente nella cittadina se non una volta a settimana, ma anche le critiche dello scorso gennaio su di un contributo offerto al Comune per la realizzazione del centro di comunità Papa Francesco". Il primo cittadino dimissionario si dice "rammaricato e deluso sia perché  avevo sinceramente creduto, e con forza, nell’incarico di sindaco di Ussita, sia perché queste dimissioni sono la presa d’atto dell’insuccesso di una iniziativa (quella del centro di comunità Papa Francesco), ma ritengo che quando si constata, come per me è avvenuto, che non sì riesce a realizzare ciò che si voleva, se ne debba prendere atto e trarne con determinazione le conseguenze". "Il nuovo sindaco- continua Marini - troverà un Comune senza disavanzo e con la possibilità di utilizzare pressochè liberamente le consistenti somme rivenienti dal risarcimento assicurativo per i danni da terremoto".   

26/07/2019 20:24
Spazio verde rione settempeda, Borioni all'attacco: "Prevale la cassa e non la valorizzazione del patrimonio"

Spazio verde rione settempeda, Borioni all'attacco: "Prevale la cassa e non la valorizzazione del patrimonio"

Nell’ultimo Consiglio Comunale sulla delibera dell’alienazione dello spazio verde in rione settempeda e sulla conseguente variazione di destinazione d'uso, il gruppo Censtrosinistra per San Severino, rappresentato dal consigliere Francesco Borioni, si è astenuto perché "si è ritenuto che tale argomento meritasse maggiore chiarezza e trasparenza da parte dell'amministrazione. Abbiamo chiesto dettagli e spiegazioni, non ne abbiamo avute. Il minimo che si potesse fare era astenersi dal prendere precipitosamente una decisione definitiva e impattante per la città. È bene precisare in via generale, interessi economici a parte, che le aree verdi non sono spazi superflui. Rappresentano una risorsa fondamentale per la sostenibilità e la qualità della vita in città. Oltre alle note funzioni estetiche e ricreative, esse contribuiscono a mitigare l’inquinamento delle varie matrici ambientali: aria, acqua, suolo. Svolgono un ruolo fondamentale, e poi, non meno importante, appartengono alla comunità, e sono parte integrante del valore delle aree residenziali in cui questa si sviluppa." "L'area di rione settempeda è il biglietto di ingresso della nostra città, e come se non bastasse si trova in una posizione cruciale: sulla via provinciale, a due passi da un ponte dell’Intagliata dai risaputi limiti in termini di sicurezza e funzionalità - prosegue Borioni -. Al proposito non risulta che sia stato chiesto un parere all’Anas, ente gestore della Strada Statale 361, per conoscere se la vendita dell’area potesse impattare negativamente e in maniera irreversibile sull’ampliamento e l’urgente messa in sicurezza del transito pedonale. Quindi se proprio dovesse essere sacrificata, almeno che lo sia per ottenere un miglioramento per la comunità, per una ragione più che concreta."   "Date le dimensioni, si ipotizza (e certo, perché di dichiarato sull'operazione commerciale che sta dietro a questa storia non c'è nulla) che debba svilupparsi un'attività imponente. Ciò è dimostrato dalla disponibilità economica messa in campo per la proposta di acquisto dell’area. Al di là di sterili polemiche sul chi e cosa, perché per una volta non ci si sofferma a ragionare sul come? Serve così fortemente un parcheggio proprio in quell’area? I capannoni in disuso adiacenti non potevano fungere da parcheggio multipiano? E soprattutto è stata vagliata la possibilità di realizzarlo sotto il livello di strada mantenendo in superficie una copertura verde, come avviene in tutte le città d’arte che si rispetti? E la nostra lo è sicuramente - continua il consigliere di minoranza -.  Oltretutto qui si vuole eliminare un’area, sottraendo alla collettività i benefici che questa porta con sé, senza definire in via netta le opere compensative a favore della comunità su cui tale intervento insiste." "Stiamo parlando, è bene ricordarlo, di un quartiere trasformato, snaturato dal recente terremoto che ha visto ridisegnare il suo tracciato urbano e sociale, già privato in passato di altre aree verdi: a questa comunità andrebbe restituito per prima il beneficio di questa operazione. Emerge, e va tenuta in considerazione, la necessità di ristabilire occasioni di contatto e relazione tra i suoi abitanti ed ex abitanti, locali di riunione e di continuità delle abitudini e tradizioni. In ultima istanza, non possiamo esimerci dalla riflessione sull'impatto di un nuovo e imponente impianto commerciale. Va bene lo sviluppo economico e commerciale, ma occorre che l'amministrazione vigili in maniera attenta, è un suo dovere, che ciò non avvenga a discapito delle altre aziende presenti in città, col rischio di generare una ricaduta occupazionale. Nei settori a cosiddetta bassa marginalità l’esasperata concorrenza si riflette inevitabilmente sui lavoratori e sui fornitori" osserva Borioni. "San Severino Cambia, ormai è certo. E cambia anche il suo aspetto, ma quella che non cambia mai è la logica di fare prevalere la cassa alla valorizzazione del patrimonio, tra l’altro in un periodo in cui la “cassa comunale” è in ottima salute come non mai" conclude il rappresentante di Centrosinistra per San Severino.

26/07/2019 17:15
Scuola vicina all'inceneritore: "il Comune di Tolentino dimentica di segnalarla"

Scuola vicina all'inceneritore: "il Comune di Tolentino dimentica di segnalarla"

Nuovo inceneritore in zona Rancia a Tolentino, il Comune di Tolentino, nei documenti ufficiali del 31 maggio scorso, non segnala la presenza di una scuola nella zona dove dovrebbe essere realizzata la struttura.  A denunciare questa strana “dimenticanza” è il consigliere regionale Sandro Bisonni che nei giorni scorsi ha depositato (anche per conto del comitato NO inceneritore - Tolentino) presso la Provincia di Macerata numerose osservazioni, contenenti i motivi ostativi all’installazione dell’inceneritore. Tra questi anche la presenza del Liceo classico a meno di 400 metri in linea d'aria, mentre la normativa impone che gli inceneritori siano allocati almeno a 1.000 metri dalle scuole.  “Alla mia domanda del perché la Provincia non avesse rigettato la pratica vista la vicinanza della stessa scuola - spiega il consigliere regionale - è stato semplicemente risposto che il Comune di Tolentino non aveva segnalato tale situazione. Un fatto di una gravità inaudita sia per il Comune sia per la la stessa Provincia che dovrebbe ben sapere dove è situato un istituto superiore”.  Bisonni ritiene, inoltre,  che sono da prendere in considerazione tre possibilità in grado di spiegare perché il Comune abbia “dimenticato” di fare la segnalazione.  “La prima considerazione è che si sia trattato - stigmatizza - di una dimenticanza o di una svista. Ipotesi comunque gravissima, perché la vicinanza della scuola al sito è dirimente ai fini del rilascio e avrebbe dato la possibilità alla Provincia di chiudere la pratica sul nascere. Come seconda possibilità è da evidenziare l'incapacità del sindaco Pezzanesi di gestire la situazione, incapacità che del resto si è già palesata in altre occasioni, basti pensare alla ricostruzione post sisma. Infine il dubbio che, al di là degli annunciati intenti come quelli contenuti nella nota politica congiunta contro l’inceneritore, non si voglia nei fatti ostacolare la realizzazione di tale impianto”. La soluzione a questo stato di cose potrebbe essere dietro l’angolo. “Ho pensato di rimediare a tale situazione indicando, nelle osservazioni che ho depositato, la presenza della scuola. Ad ogni modo a tagliare la testa al toro – conclude Bisonni – potrebbe pensarci la proposta di legge da me presentata, che ponendo la distanza a 5 Km dai centri abitati e dalle funzioni sensibili (scuole, ospedali, ecc) nei fatti allontanerà definitivamente la possibilità di installare questi impianti in tutte le Marche. Arriverà in Consiglio regionale nella seduta prevista per il 17 settembre. Non resta che augurarci la sua approvazione”.      

26/07/2019 16:37
Civitanova, Silenzi risponde al sindaco Ciarapica: "Non accetta il confronto, è in affanno"

Civitanova, Silenzi risponde al sindaco Ciarapica: "Non accetta il confronto, è in affanno"

Dopo il duro affondo con cui il sindaco Fabrizio Ciarapica ha replicato alle perplessità espresse dalla minoranza sul progetto di riqualificazione del centro di Civitanova Marche, il consigliere Giulio Silenzi ha scelto di tornare sulla questione rinnovando alcune domande all'attuale amministrazione comunale.  "La replica sgangherata, densa di falsità e rancorosità di Ciarapica, svela il suo vero volto. Un sindaco che non accetta il confronto e risponde con odio a chi contesta lui e il suo operato, spesso e volentieri poco cristallino. Parole, le sue, che mostrano un sindaco in affanno mentre la città rigetta il suo progetto del park interrato al varco con annessa maxi zona blu. Sul piano lavorativo ho già smontato i tentativi dei suoi sodali di screditarmi, perché per quanto mi riguarda non ho scheletri nell’armadio, mentre maldestramente assistito dal suo staff-propaganda, Ciarapica ricorre a quella stanca macchina del fango che però non fa più presa perché il ‘sappiamo come fare’ non funziona se si governa male e resta solo il vuoto di risposte elusive dei temi che interessano i civitanovesi". TUTTE LE PERPLESSITA' DI SILENZI - "Perché Ciarapica sponsorizza un progetto che deturperà il varco sul mare e si tradurrà in più tasse (parcometri)? Perché lo vota in giunta e non lo comunica a nessuno? Perché per mesi tiene il progetto nel cassetto gestendolo con pochi intimi e violando il patto di trasparenza con i cittadini che tutte le informazioni le hanno avute dall’opposizione? Neanche uno di questi temi affronta il sindaco, ossessionato dal passato e dal palas che torna a criticare dimenticando che quella struttura che oggi gli permette di pavoneggiarsi con la Lube (Campione d’Italia e d’Europa) e che in queste settimane ha ospitato la nazionale italiana di volley, ai civitanovesi non è costata un euro mentre per il suo parcheggio-mostro al varco la città i civitanovesi pagheranno per 35 anni milioni di euro (derivanti dagli introiti dei parcometri) a un privato".LA QUESTIONE PALAS - Uno dei nodi del contendere tra Silenzi e Ciarapica è senza dubbio l'iter che ha portato alla costruzione del palazzetto che attualmente ospita i campioni d'Italia della Lube: "Parlare di palas a Ciarapica non conviene visto che quella vicenda lo consegna alla storia come il sindaco che si è avvalso della facoltà di non rispondere contrariamente a quanto avvenuto per il sottoscritto per il quale il pm, dopo averlo ascoltato e aver verificato che non vi era nessun elemento per agire, ha deciso di chiedere l’archiviazione sottoscritta poi dal Gip. E’ grave che un amministratore, sempre che non abbia qualcosa da nascondere, non collabori con la giustizia. Almeno il suo costoso staff dovrebbe evitargli di toccare certi terreni scivolosi e consigliargli di stare invece sul presente benché scomodo viste le proteste che va raccogliendo il progetto sul varco. Non è con gli insulti all’opposizione che si esorcizza lo scontento, tra l’altro attraverso comunicati zeppi di livorose sciocchezze e così ideologici da dimenticare che il palas e il varco (altro che rom!) sono opere che hanno cambiato il volto della città più di quanto il centro destra abbia fatto nel ventennio del suo governo"."E non esiste che la zona più bella della città, il varco sul mare, venga affogata nel cemento e deturpata con un parcheggio interrato dallo scellerato progetto di Ciarapica, che nemmeno la sua maggioranza vuole. E mentre la città si ribella a questo scempio il sindaco arranca e nel patetico tentativo di spostare l’attenzione si aggrappa al solito ‘e allora il Pd?’, che sarebbe un po' come rinfacciare al neoleghista Ciarapica le beghe giudiziarie di qualche ‘sibillino’ senatore salvianiano indagato per l’uso che ha fatto di donazioni destinate ai terremotati. Pessima strategia, sindaco, quella di gettare fango, dimostrazione di debolezza e assenza di argomenti. La città la aspetta…al varco" conclude il consigliere Giulio Silenzi.

26/07/2019 16:26
Macerata, Carancini nella bufera: contestato maxi risarcimento per via Trento (Ora chi paga?)

Macerata, Carancini nella bufera: contestato maxi risarcimento per via Trento (Ora chi paga?)

Il Comune di Macerata condannato a pagare 3.830.151,07 di euro alla Nuova Via Trento spa: una vera e propria batosta per l’Ente pubblico. Il Collegio Arbitrale infatti, in merito alla vicenda relativa alla riqualificazione di via Trento, ha riconosciuto alla Società, più nello specifico a Domenico Intermesoli, il risarcimento. La richiesta, presentata oltre un anno fa dalla Società, ammontava a circa 8 milioni di euro. Il Collegio arbitrale ha accolto parzialmente il ricorso presentato dalla Nvt e ha condannato il comune al pagamento di 2,8 milioni di euro per la mancata realizzazione della bretella, a cui si aggiungo gli interessi maturati per una cifra complessiva che sfiora i quattro milioni (i sopracitati 3.830.151,07 di euro, ndr). Un vicenda che risale agli anni 2000, quando sedeva sulla poltrona di primo cittadino Giorgio Meschini. La Nvt venne costituita per trasformare l’arredo urbano e il primo Presidente del Consiglio di Amministrazione era l’avvocato Renato Perticarari. Facevano parte della Società anche il Comune, alcuni imprenditori, tra cui Intermesoli, e tre istituti di credito. Gli accordi erano quelli di provvedere alla riqualificazione di via Trento e alla creazione di tre palazzine. Mentre quest’ultimo progetto veniva portato avanti, il primo invece “si è bloccato”. L'allora neoeletto Sindaco Romano Carancini vende allora le quote della Società che erano in mano al comune (il 20%, ndr) ed è nel 2017 che la Nvt chiede un risarcimento per 8 milioni di euro. Il Sindaco dichiara in merito che la bretella non è più necessaria, vista l'apertura della Galleria delle Fonti, e che non spetta al Comune la responsabilità della realizzazione. È arrivata mercoledì la decisione del Collegio arbitrale che ha condannato il Comune (e i maceratesi) al pagamento di circa 4 milioni di euro. Un bagno di sangue per le casse comunali in vista del bilancio del 2019 e degli anni a venire.  Il Sindaco Romano Carancini si è dichiarato non d'accordo con la decisione del Collegio Arbitrale, manifestando la volontà di impugnare la sentenza.  

26/07/2019 15:44
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