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Decreto sisma, lettera di Ceriscioli a Conte: "Un suo intervento può cambiare le cose"

Decreto sisma, lettera di Ceriscioli a Conte: "Un suo intervento può cambiare le cose"

Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha diffuso sulla propria pagina Facebook una lettera aperta con destinatario il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il messaggio riguarda le modifiche al Decreto sisma, appena approvato dalla Camera dei Deputati. 

"Con la Sua visita a Castelsantangelo sul Nera - esordisce Ceriscioli rivolgendosi a Conte - e la dichiarazione di assumere in prima persona la responsabilità della ricostruzione del centro Italia colpito dal sisma si era riaccesa una speranza. A tre anni dal sisma, per imprimere la svolta che ancora non c'è stata, i contenuti normativi del Decreto Legge n.123/2019, in conversione, sono di vitale importanza".

"Il testo approvato dalla Camera dei deputati, tuttavia, non contiene le misure necessarie ad un’accelerazione della ricostruzione privata e pubblica. Eppure basterebbe accogliere tre emendamenti scritti da quegli stessi tecnici che negli USR hanno visionato migliaia di pratiche e che hanno piena consapevolezza di ciò che serve " prosegue Ceriscioli, che poi entra nel dettaglio degli emendamenti citati. 

Il primo emendamento riguarda l'autocertificazione. "La norma relativa all’autocertificazione, come è stata scritta nel decreto legge, infatti, non serve a nulla, non verrà utilizzata, rimarrà tutto come oggi con tempi lunghissimi di presentazione e istruttoria dei progetti di ricostruzione privata. Il testo presentato dalle Regioni - afferma Ceriscioli -come prima cosa, elimina le responsabilità su eventuali difformità fra lo stato di diritto e quello di fatto che il professionista privato teme nell'attività di autocertificazione. Solo grazie a questa impostazione diviene possibile rendere tale autocertificazione obbligatoria, accorciando enormemente i tempi di ricostruzione per 40.000 unità abitative solo nelle Marche".

"Il secondo emendamento riguarda la ricostruzione pubblica, rendendola ancora più semplice, applicando i limiti europei sulla procedura di gara negoziata, accorciando di mesi i tempi delle procedure già allo stato di progettazione o addirittura prossimi all’appalto".

"Il terzo emendamento, infine, riguarda chi oggi lavora nei Comuni e negli USR alla ricostruzione con contratti a termine, con la previsione di una deroga ai limiti contrattuali. Una ricostruzione di questa portata non può perdere l'esperienza, la competenza e la passione di questi ottimi tecnici". 

L'appello di Ceriscioli si impregna di un contento ancor più personale quando richiede modifiche in sede di discussione al Senato: "Prima che si chiuda la partita, solo un Suo intervento può cambiare il corso della ricostruzione: come Presidente del Consiglio dei Ministri, come colui che ha preso su di sé la grande responsabilità della ricostruzione, ma soprattutto perché ho visto in che modo ha guardato negli occhi e stretto la mano agli sfollati nelle casette delle Marche".

 

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