Politica

Bisonni sulla tecnologia 5G: "L'Arpam acquisisca le indicazioni delle autorità sanitarie"

Bisonni sulla tecnologia 5G: "L'Arpam acquisisca le indicazioni delle autorità sanitarie"

Dopo l’approvazione in Consiglio regionale della sua mozione sulla tecnologia di comunicazione 5G, il capogruppo dei Verdi, Sandro Bisonni, presenta una proposta di legge che ha l’obiettivo di intervenire sulla normativa vigente per dare seguito a quanto proposto nel precedente atto.  Tra gli impegni formulati nella mozione, infatti, figura anche quello che riguarda l'ARPAM chiamata, prima di rilasciare pareri sulle istallazioni con tecnologia 5G, ad acquisire preventivamente le indicazioni delle autorità sanitarie competenti in materia, relativamente ai possibili rischi per la salute della popolazione esposta. L'applicazione della mozione approvata, comporta l'impegno della Giunta alla modifica della legge regionale del 2017 (“Disciplina regionale in materia di impianti radioelettrici ai fini della tutela ambientale e sanitaria della popolazione”), e - considerata la scadenza della legislatura - Bisonni ha ritenuto utile proporla con atto del Consiglio, nella speranza di accelerarne l'iter. “Con questa proposta - evidenzia - vorrei tentare di accelerare l'iter conseguente alla approvazione della mia mozione sul 5G, ovviamente nulla impedisce alla Giunta di provvedere con atto autonomo, l'importante è che si agisca con tempestività  perché è evidente che la modalità di rilascio delle autorizzazioni debba essere esercitata tenendo in considerazione il principio di precauzione, la salute pubblica, la compatibilità ambientale e la tutela del paesaggio”. Da ricordare, inoltre, che nella precedente mozione Presidente e Giunta venivano impegnati ad intervenire presso il Governo italiano ed i ministeri competenti affinché non siano attivati aumenti del valore di attenzione e dei limiti di esposizione previsti dal DPCM del 2003, a sollecitare i Comuni per l’adozione dei Piani delle antenne, così come indicato nella legge regionale del 2017 oltre che a realizzare una campagna informativa sul corretto uso del cellulare.  

15/04/2020 16:40
Macerata, Marchiori: "Niente soldi per i cittadini in crisi: la Giunta deve pagare le spese legali"

Macerata, Marchiori: "Niente soldi per i cittadini in crisi: la Giunta deve pagare le spese legali"

“In piena crisi da Covid-19 l’Amministrazione Comunale di Macerata, con i soldi del bilancio, pagherà spese legali anziché le misure di aiuto per i cittadini. Sborserà infatti una cifra pari a 700 volte lo stipendio di un operaio e 3 volte le centinaia di migliaia di euro ricevuti dal governo per i buoni spesa dell’emergenza per risarcire l’impresa che avrebbe dovuto costruire la bretella di via Trento. E sarà solo la prima rata perché, in totale dovrà risarcire 2.874.633 cui vanno aggiunti i soldi per la parcella degli avvocati che difendono Carancini nel procedimento penale per diffamazione: aveva dichiarato in una intervista che l’amministratore della società con il ricorso voleva spillare soldi ai maceratesi per interessi personali”. Andrea Marchiori annuncia battaglia per domani, mercoledì 15 aprile, quando in consiglio comunale si discuterà l’adeguamento di bilancio imposto alla giunta dai rilievi dei Revisori e della Corte dei Conti. “Una commedia dell’assurdo con i maceratesi che pagano un biglietto carissimo– spiega Marchiori – L’amministrazione ha considerato la bretella di via Trento talmente indispensabile da entrare in società con il costruttore, poi però ci ha rinunciato. L’impresa, contratto alla mano, ha fatto ricorso e, naturalmente, lo ha vinto. Adesso che bisogna pagare dove cercano i soldi i bravi amministratori maceratesi? Non certo nelle tasche del sindaco, dell’assessore ai lavori pubblici Ricotta o dei consiglieri di maggioranza che hanno fatto un errore dopo l’altro in questa vicenda. Li tolgono ai maceratesi che ce li avevano sotto forma di indennizzo assicurativo per i danni dal terremoto e che, con questa crisi, avrebbero potuto essere utilizzati per aiuti alla popolazioneci troveremo senza soldi per aggiustare gli edifici pubblici danneggiati come il Convitto e pure senza soldi che si sarebbero potuti usare per abbassare le tasse comunali, ridurre il costo dei servizi o aiutare famiglie, piccoli artigiani e commercianti. E pagheremo pure gli avvocati a Carancini che, come al solito, ha provato a buttarla in caciara rimediando, stavolta, una bella querela”.  

14/04/2020 18:08
Potenza Picena, Tartabini a Ceriscioli: "Preoccupati per il Santo Stefano, vogliamo chiarezza sui nomi dei positivi"

Potenza Picena, Tartabini a Ceriscioli: "Preoccupati per il Santo Stefano, vogliamo chiarezza sui nomi dei positivi"

Il Sindaco Noemi Tartabini, a distanza di una settimana dalla lettera ufficiale inviata a Luca Ceriscioli, torna a sollecitare con urgenza l’intervento del Presidente della Regione Marche chiedendo “più rispetto e considerazione per i Sindaci che stanno a fronteggiare l'epidemia sui propri territori di competenza, fornendo loro informazioni complete ed adeguate”. La mancanza di una risposta mentre l’emergenza non accenna a cedere, fa ritornare alla carica il primo cittadino potentino. Nel documento inviato al Governatore Ceriscioli si fa riferimento alla piattaforma regionale Cohesion a cui i Sindaci attingono giornalmente i dati sull'andamento dell'epidemia. Dati che andrebbero integrati aggiungendo, per completezza di informazione, i numeri e i nominativi dei residenti o domiciliati sul territorio comunale positivi al Covid-19 che stanno trascorrendo il periodo di isolamento presso le proprie abitazioni, presso ospedali o presso strutture residenziali, come ad esempio il Santo Stefano, e coloro che sono deceduti a causa del coronavirus. "Con la consapevolezza - sottolinea il Sindaco Tartabini - che non può e non deve essere disattesa alcuna garanzia a tutela della riservatezza e della dignità delle persone colpite dalla malattia, credo che il Sindaco debba essere portato a conoscenza di quale sia la situazione reale dell'andamento del contagio sul territorio che rappresenta affinchè possa essere messo nelle condizioni di svolgere al meglio il ruolo di Autorità Sanitaria Locale oltre a quella di sostegno e supporto della popolazione. Non è possibile  - aggiunge la Tartabini rivolgendosi al Governatore della Regione - che un Sindaco venga a sapere dalla stampa i decessi per Covid-19 di suoi concittadini perché non c’è un coordinamento sul passaggio delle informazioni. Vi è forte preoccupazione, inoltre, per la struttura di riabilitazione del Santo Stefano di Porto Potenza Picena che ospita pazienti vulnerabili e dove lavorano centinaia di persone, molte delle quali residenti proprio nel Comune che rappresento. Una preoccupazione evidenziata anche ai vertici dell’Asur e dello stesso Santo Stefano già dal mese di marzo".    

14/04/2020 17:10
Civitanova, Capponi sul saldo per la mensa scolastica: "sms partiti in automatico, i pagamenti sono sospesi"

Civitanova, Capponi sul saldo per la mensa scolastica: "sms partiti in automatico, i pagamenti sono sospesi"

Gli sms partiti in automatico dagli uffici, quali promemoria nei casi di mancato pagamento delle quote dovute per i pasti consumati almeno due settimane prima della chiusura delle scuole, sono partiti di default dal programma che doveva essere disattivato. Si tratta di un promemoria senza conseguenze né sanzioni che, purtroppo, in questo periodo di emergenza, era semplicemente ancora attivo. Ai molti genitori che hanno già nei giorni scorsi chiesto chiarimenti è stato tranquillamente già risposto di non preoccuparsi perché, come annunciato dal Sindaco sin primo giorno di emergenza sanitaria, tutte le bollette e i pagamenti sono stati immediatamente sospesi. "Ci dispiace per questo disguido. L'invio automatico è stato sospeso dagli uffici che hanno prontamente chiarito a tutti i genitori che li hanno chiamati che non vi sono sanzioni né sono partite, come sarebbe avvenuto ordinariamente, le raccomandate di sollecito pagamenti per chi ha accumulato pasti da pagare quando il servizio era ancora in funzione. Comunque, non intendiamo invitare le famiglie ad uscire per questo motivo e oltre tutto abbiamo come amministrazione sospeso quanto di nostra pertinenza come pagamenti proprio per sostenerle in questo momento difficilissimo.L'amministrazione sostiene i cittadini in ogni modo, garantendo interventi per aiutare chi è in difficoltà. In questo periodo sia come SEF che per il sociale siamo stati occupati su molti fronti: l'attivazione dell'assistenza scolastica da remoto per i ragazzi disabili, la collaborazione costante con gli istituti comprensivi che ha consentito l'erogazione da parte degli stessi di diversi servizi agli studenti, il potenziamento dei pacchi alimentari e l'attivazione di pacchi a nuove famiglie, il progetto straordinario con l'Ant per i malati oncologici, la prosecuzione in forme straordinarie di servizi storici o di nuovi servizi di emergenza nel sociale e ultimo ma non ultimo la volontà di annullare eventi e manifestazioni per la costituzione di un fondo di Euro 1.100.000 circa a sostegno di imprese e famiglie". Commenta l'assessore Capponi.        

14/04/2020 14:22
Crisi Covid-19, Battistoni (FI): "La Regione permetta ai gestori degli stabilimenti di pulire spiagge"

Crisi Covid-19, Battistoni (FI): "La Regione permetta ai gestori degli stabilimenti di pulire spiagge"

"L'emergenza Covid-19 sta per abbattersi in maniera drammatica sulla stagione turistica che è alle porte - dichiara in una nota il senatore Francesco Battistoni, commissario regionale di Forza Italia Marche -. Oltre agli annunci del governo della serie 'faremo qualcosa' ed il rigetto della nostra proposta di deducibilità delle vacanze in Italia, partita dal Sindaco di Numana Gianluigi Tombolini, non stiamo vedendo nulla per il turismo e la sua ripartenza, niente che dia una prospettiva agli operatori del settore". Aggiunge: "A tal proposito, Forza Italia ritiene giusto proseguire nella fase di contenimento del virus, ma riteniamo anche opportuno che sia data la possibilità ai gestori degli stabilimenti balneari di poter tornare nelle proprie attività, per effettuare i necessari ed urgenti lavori nelle aree demaniali in relazione allo smaltimento ed al recupero dei rifiuti che sono ammassati lungo le coste - precisa -. Il maltempo ed il lockdown hanno tenuto lontano i gestori ed i loro dipendenti dalle spiagge, e la situazione di pulizia delle stesse è decisamente grave.Crediamo sia una questione di buon senso ed un modo per tutelare la propria attività, la propria pertinenza e soprattutto la cosa pubblica".Il senatore Battistoni ha concluso la sua nota affermando: "Molte regioni a vocazione turistica hanno messo in campo misure del genere; anche le Marche devono farsi carico di questo problema; ovviamente il tutto rispettando le dovute norme di sicurezza e la massima tutela propria e del personale"

14/04/2020 10:51
Covid-19, Patassini (Lega) replica a Maccioni: "La promiscuità dei percorsi ospedalieri ha favorito i contagi"

Covid-19, Patassini (Lega) replica a Maccioni: "La promiscuità dei percorsi ospedalieri ha favorito i contagi"

“La Lega ha ragione a non abbassare la guardia sulla pandemia in Area Vasta 3 e la conferma arriva dalle maldestre e tardive giustificazioni del direttore Maccioni”. Lo afferma, in una nota,  l’onorevole leghista Tullio Patassini rispondendo al direttore Alessandro Maccioni, il quale aveva parlato di illazioni riguardo alle parole del leghista sulla gestione dell’ospedale di Treia. (Leggi qui) “Ti pare normale, Maccioni – continua Patassini -  rispondere solo il 10 aprile all’appello lanciato dalla Lega il 5 aprile per bocca del segretario provinciale Merlini e del consigliere comunale Sampaolo e da me reiterato il 7 aprile? Se davvero hai attivato il 6 aprile le procedure di tutela, perché non hai tranquillizzato subito i cittadini? Dove stavate mentre il reparto di cure intermedie (lungodegenza) veniva stato chiuso alle visite il 15 marzo e un medico di base negli stessi giorni ha chiesto un tampone che gli avete fatto solo il 30 e che è risultato positivo? Ti pare normale che un alto dirigente della sanità regionale, anche se io non l’ho mai fatto, mi accusi di aver dichiarato che ci sono state vittime da Covid-19 nel complesso ospedaliero di Treia? Ti pare normale definire l’allarme che ho lanciato sugli ambulatori mancata collaborazione e poi ammettere tu stesso che sono utilizzati quotidianamente dai soggetti più a rischio senza che sia stata attivata una task force specifica in modo che non vi circoli più il personale dei reparti?” E ancora “Ti pare normale dire che non collaboro quando ho persino comprato personalmente visiere e camici ai medici di base che non li hanno ricevuto dalla sanità regionale?” L’onorevole Patassini ricorda come lo stesso presidente Ceriscioli nel suo recente report abbia sorvolato sulle criticità dell’Area Vasta 3 per non doverle giustificare. “Non è colpa della Lega se la promiscuità dei percorsi ospedalieri a Civitanova, Camerino, Macerata ha favorito i contagi – conclude Patassini - Persino gli hospices sono stati a rischio. Ora grande attenzione per l’ospedale di San Severino che, destinato a fungere da no-Covid per tutta la provincia, ha problemi a non finire denunciati anche oggi sulla stampa dal sindaco Piermattei”.    

11/04/2020 17:40
Civitanova, Silenzi contro Ciarapica: "Più bravo con i social che nei fatti, polemica inutile sull'ospedale"

Civitanova, Silenzi contro Ciarapica: "Più bravo con i social che nei fatti, polemica inutile sull'ospedale"

Ciarapica tuona giù le mani dal nostro ospedale,  Civitanova Marche non deve diventare un polo stabile Covid’ ed è un post fake senza alcuna attinenza con i fatti. Qual è il documento da cui attinge il Sindaco per lanciare l’ennesima polemica. Non esiste. Così il capogruppo del partito democratico civitanovese, Giulio Silenzi, si è espresso in risposta al sindaco Ciarapica, il quale aveva chiesto rassicurazioni riguardo l’ospedale cittadino, una volta terminata l’emergenza, asserendo che non può diventare un Covid Hospital a vita. “Quello di Ciarapica – continua Silenzi – è un allarme senza fondamento a cui ricorre per distogliere l'attenzione dal fatto che non riesce a trovare mascherine da distribuire ai civitanovesi, che non è riuscito a organizzare prima di Pasqua la distribuzione dei buoni alimentari ai suoi concittadini, esponendoli oltretutto a vergognose file in piazza. Da lui finora solo post e foto per apparire e visto che tra l'altro Civitanova è un Comune che ancora non ha un bilancio 2020, inventa la fake dell’ospedale di covid a vita. Tutto avviene tramite post, e senza alcun atto scritto, terreno su cui Ciarapica ancora una volta dimostra tutta la sua debolezza già emersa nella vicenda dell’ospedale unico con il sindaco di Macerata Carancini che è riuscito a far passare criteri per portare la struttura alla Pieve con il commento giulivo di Ciarapica ‘é una giornata felice’. O nell’altra scandalosa questione del salasso sulle tariffe dell’acqua, pagato in sede di ambito idrico dai civitanovesi, complici gli errori di Ciarapica.  “Anche stavolta – prosegue il consigliere di minoranza -  il sindaco ha dimostrato di essere più bravo con Facebook che nell’attività amministrativa e infatti il 3 aprile, con la sua giunta, ha votato una delibera per concedere alla Regione la Fiera in comodato d’uso gratuito così che possa essere trasformata in maxi ospedale 100 posti terapia intensiva. In quel documento, in cambio dell'apporto generoso che la città stava dando alla soluzione dell’emergenza covid, non è stato inserito nessun documento per chiedere future garanzie alla Regione, per ottenere ad esempio finanziamenti destinati ad ultimare i due piani dell’ospedale e per il suo potenziamento. Un buon amministratore avrebbe fatto un accordo scritto e, se invece di scansarla con disprezzo e supponenza, avesse ascoltato la mia proposta a firmare una convenzione, oggi avrebbe in mano documenti scritti e non vuoti post allarmistici. Ancora una volta il sindaco sceglie di cavalcare la paura per nascondere le sue incapacità, atteggiamento grave e irresponsabile in un momento in cui c’è invece bisogno di rapportarsi con i cittadini con onestà e verità”, conclude Silenzi.  

11/04/2020 16:26
Civitanova, Ciarapica: "Giù le mani dall'ospedale, non sarà polo Covid permanente"

Civitanova, Ciarapica: "Giù le mani dall'ospedale, non sarà polo Covid permanente"

“Civitanova Marche ha dimostrato a tutta la regione, al di là di ogni orientamento e interesse politico, di essere responsabile e generosa nel momento di massima emergenza Covid nel salvare vite umane. Prima ha accettato, come altri Comuni,  la trasformazione del proprio nosocomio in Covid Hospital e poi ha dato, senza esitazione, il via libera alla richiesta pervenuta dalla Regione di trasformare la propria Fiera in un polo di terapia intensiva pronta ad ospitare 100 posti letto. Ora però ci attendiamo garanzie dal Governatore Ceriscioli che tutto ciò sia solo ‘temporaneo’ per superare l'emergenza”. Così il Sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica in merito alle voci che circolano circa le decisioni che la Regione sta assumendo in queste ore per fare di Civitanova Marche un centro unico regionale di cura al Covid 19. “Non accetterò che la mia Città si trasformi in un unico centro Covid in modo permanente, perché ciò avrebbe una serie di ripercussioni sociali ed anche economiche che Civitanova non può permettersi. La Regione, con la stessa velocità e onestà con cui ci siamo mossi noi, si impegni da subito a trovare un’alternativa al nostro ospedale dando certezze e programmando la sanità regionale per rispondere ai malati Covid nel lungo periodo. Civitanova – ha proseguito Ciarapica - è stata disponibile per un periodo transitorio e di emergenza ma non è disponibile a diventare un centro Covid in maniera permanente. Sappiamo tutti che la lotta al coronavirus sarà molto lunga, per questo chiedo, che sia individuato da subito un ospedale alternativo al nostro, magari partendo da una di quelle strutture chiuse di recente”. “Pretendiamo con forza che il nostro ospedale, come specificato in ogni occasione dall’inizio della pandemia, ritorni quanto prima al ruolo originario e riprenda l’ordinarietà indicandoci anche l’utilizzo che si farà dei due piani posti sopra al pronto soccorso e mai utilizzati. Ci sono malati - puntualizza il sindaco - che con patologie molto gravi stanno aspettando la ripresa delle normali attività che al momento sono state sospese, rimandate o dislocate su altri ospedali. La nostra comunità, inutile specificarlo per l’ennesima volta, è la più popolosa della provincia e serve tanti comuni limitrofi della costa e anche dell’entroterra, per questo non può permettersi di rinunciare ad un proprio ospedale.  “Ora mi aspetto che la Regione dia - ‘a stretto giro’ - garanzie scritte nero su bianco. Noi – ha concluso il Sindaco – abbiamo agito sempre nell’interesse e per il bene della collettività, è il tempo che la Regione nei confronti di Civitanova faccia altrettanto e dimostri alto senso delle istituzioni restituendo ciò che ci è dovuto”.     

10/04/2020 17:16
Civitanova, l'assessore Capponi sui buoni spesa:"siamo al lavoro sul campo per accelerare i tempi"

Civitanova, l'assessore Capponi sui buoni spesa:"siamo al lavoro sul campo per accelerare i tempi"

"Pedalare, pedalare, pedalare". Così l'assessore Capponi descrive l'attività di tutto il settore del sociale in questo momento. Giorni imprevisti ed imprevedibili, che portano nuove problematiche e necessitano flessibilità, nuove strategie e sinergie concrete. Gli uffici sono al lavoro non solo per i buoni spesa, ma per le molte attività che proseguono in tutti i settori pur avendo cambiato veste, e per le nuove emergenze che la situazione Coronavirus fa nascere di continuo. I buoni vengono costantemente distribuiti e nel contempo le centinaia di domande rimanenti vengono processate, ma nell'attesa di riceverli chiunque abbia necessità può contattare nel più totale riserbo il numero appositamente attivato:  347-8911558, o rivolgersi alle assistenti sociali regolarmente in servizio per rappresentare le proprie necessità. Dato l'incremento nella distribuzione dei pacchi alimentari alle famiglie in questo momento così emergenziale, per i rifornimenti si stanno adoperando davvero tutti: istituzione comunale, onlus, associazioni, volontari, ente pastorale, aziende, cittadini. "Tutti al lavoro non solo negli uffici ma direttamente sul campo per coordinare, relazionarci, individuare bisogni, comunicare con gli enti che stanno donando le principali necessità, accelerare tempistiche ove possibile, raccogliere prodotti ad hoc per le diverse fasce di utenza.  Mi sono personalmente relazionata con tanti che ci hanno donato, scandagliando con gli uffici e i volontari le esigenze, essendo presente all'arrivo dei carichi, coordinando le consegne con la Caritas e la Protezione Civile, nostri partner in questa raccolta, per l'arrivo dei prodotti in tempi utili anche per capire cosa manca da acquistare. La Diocesi, che ringrazio fortemente, e l'Assessorato alle Politiche sociali hanno voluto prevedere dei contributi straordinari, e anche con le prime donazioni effettuate è stato possibile acquistare carne e prodotti freschi da distribuire. Mi è caro ringraziare, oltre che il personale amministrativo che sta davvero lavorando sopra le forze data la enorme mole sia di domande per i buoni che di storici servizi e di nuove necessità emergenti,  tutti quelli che hanno collaborato con l'assessorato tramite le loro donazioni per i pacchi alle famiglie o che con il loro servizio e impegno ci stanno aiutando con la logistica. Doveroso citare in primis Caritas Civitanova e Diocesi di Fermo e Protezione civile Civitanova Marche, ma anche le Farmacie comunali Civitanova Marche, SVAU- soccorritori volontari aiuti umanitari, Coldiretti e le aziende di rete Campagna amica, Multi cash Civitanova Marche, la Consulta dei servizi sociali di Civitanova Marche, il comitato di Potenza Picena di Croce Rossa Italiana e naturalmente tutti i cittadini che generosamente riempiono i cestoni della raccolta anche quando ordinano la spesa dal proprio domicilio. Ogni volta i civitanovesi dimostrano il loro incredibile spessore umano, ed è un grande orgoglio fare parte e rappresentare questa comunità, ora ferita, ma che insieme faremo ripartire. " conclude l'assessore Capponi. Le fa eco Barbara Moschettoni, a nome di tutto il direttivo e volontari Caritas e Diocesi: "Diceva Madre Teresa che la nostra generosità è una goccia nel mare del bisogno, ma che se questa goccia non ci fosse il mare ne sentirebbe la mancanza. La gente di Civitanova ha accolto con generosità l'invito a donare la propria “goccia”, per andare incontro alle tante necessità di quanti, oggi, stanno vivendo situazioni difficili. Con i generi di prima necessità e le donazioni in denaro, i Civitanovesi stanno rendendo possibile un aiuto non generico ma in grado di soddisfare le tante diverse necessità di decine di famiglie bisognose. Mediamente in questo periodo stiamo assistendo 350 famiglie, di cui una settantina circa giunte a seguito della chiusura attività economiche. Stiamo lavorando davvero in rete con l'Amministrazione comunale ma anche con tutti i cittadini, associazioni, privati e aziende. Fra due giorni sarà Pasqua: il prendersi cura di chi ha meno di noi è il miglior modo di prepararci a questa festa e di rendere meno dura anche a noi la prova che stiamo affrontando. Papa Francesco, domenica scorsa, ha detto che «siamo al mondo per amare Lui e gli altri. Il resto passa, questo rimane. Il dramma che stiamo attraversando in questo tempo ci spinge a prendere sul serio quel che è serio, a non perderci in cose di poco conto; a riscoprire che la vita non serve se non si serve. Perché la vita si misura sull’amore». Gli auguri alla nostra bella città li facciamo ancora con le parole del Papa: «di fronte a tante certezze che si sgretolano, nel senso di abbandono che ci stringe il cuore, Gesù dice a ciascuno: “Coraggio: apri il cuore al mio amore. Sentirai la consolazione di Dio, che ti sostiene». La raccolta alimentare prosegue anche nelle prossime settimane in moltissimi esercizi commerciali di alimentari, igiene e grande distribuzione, la cui lista aggiornata è pubblicata sul sito del comune di Civitanova. E' possibile donare anche per coloro che non sono costretti per necessità ad uscire quando si ordina la propria spesa da casa, in ottemperanza al decreto e per rispettare la linea guida di uscire il meno possibile. Sono sempre necessari prodotti alimentari a lunga conservazione e prodotti per l'igiene casa e persona.  

10/04/2020 15:43
Treia, la maggioranza: "I tamponi negativi alla casa di riposo rendono più serena la nostra Pasqua"

Treia, la maggioranza: "I tamponi negativi alla casa di riposo rendono più serena la nostra Pasqua"

L'amministrazione comunale di Treia, alla vigilia delle festività pasquali, ha fatto il punto sulla situazione legata all'emergenza Covid-19 in città. La negatività al virus di tutto il personale e degli ospiti della nostra Casa di Riposo rappresenta un importante spiraglio di ottimismo per l'intera cittadinanza così come le iniziative di solidarietà verso i propri dipendenti messe in campo dalla LUBE e da altre aziende del territorio. Quella della negatività dei 47 tamponi effettuati su personale e ospiti della casa di riposo è indubbiamente la notizia più lieta di questo difficile periodo. Come arriva l'amministrazione comunale alla Santa Pasqua?  "Occuparci del sostegno alle famiglie in difficoltà e dell’implementazione delle misure di protezione socio-sanitaria della struttura della casa di riposo è uno dei nostri compiti. Il fatto che i 47 tamponi effettuati a tutto il personale e a tutti gli ospiti della struttura siano risultati negativi all’infezione da coronavirus, ci fa vivere con cuore più leggero le festività Pasquali.  Basta questo dato a rispondere alle sgangherate accuse rivolte all’amministrazione nei giorni scorsi dal segretario provinciale della Lega Merlini che criticava la gestione dell’emergenza al solo fine di buttare discredito sulle strutture comunali. Le nostre lacrime invece vanno alla memoria delle 4 vittime a ai loro familiari che il virus ha provocato in questa città. Questo aspetto funesto ci consente inoltre di richiamare le nostre famiglie e la nostra popolazione a continuare con assiduità a rispettare le norme di distanziamento sociale con cui convivere per molti mesi ancora, anche quando riprenderanno le attività lavorative, speriamo il prima possibile". Chi ha avuto il cuore grande in questa emergenza? "Tutto il personale sanitario ed ausiliare impegnato nelle strutture della Casa di riposo, della Rsa e dell’Inrca. Un grande contributo, anche per i rischi che questo virus comporta, quello dato dai medici di base e dalla protezione civile; un plauso al personale dipendente del Comune che non si e’mai risparmiato in questa brutta vicenda e ai Parroci che hanno fatto sentire la loro vicinanza e celebrato la Pasqua attraverso i social. L’iniziativa dell’azienda LUBE e’ meritoria conoscendo la sensibilità della proprietà, della Famiglia di Luciano Sileoni e dell’amministratore delegato Fabio Giulianelli, in quanto ha contribuito a creare serenità nelle famiglie di tanti treiesi. Ringraziamo inoltre le imprese, i privati e le associazioni che in questo periodo hanno fatto e stanno facendo donazioni al Comune nonché fornito mezzi di protezione individuale ai medici di base, al personale della casa di riposo, alla Protezione Civile e a tutti i cittadini treiesi. In merito alla proposta della lista di opposizione Prima Treia ribadiamo che non ci sono risorse “libere” nel bilancio del comune in quanto l’amministrazione sta proseguendo con l’attuazione delle linee programmatiche e di mandato; la lista Prima Treia quando parla di sostenere le imprese dovrebbe prima convincere alcuni dei suoi componenti, in quanto ricordiamo che gli stessi (che facevano parte della lista di opposizione dell’amministrazione precedente) hanno votato contro le decine di modifiche al prg richieste proprio dalle piccole e medie imprese treiesi, compresa la nuova area di espansione della Lube e che erano determinanti per lo sviluppo delle stesse". Come risponde l'amministrazione alla polemica innescata dall'onorevole Patassini (leggi qui)? "Patassini come parlamentare si occupi dei disastri della Sanità Lombarda nella gestione del COVID e non faccia il menagramo!"

10/04/2020 15:21
Obiettivo Civitanova: "No all'ospedale unico alla Pieve, perché accelerare ora?"

Obiettivo Civitanova: "No all'ospedale unico alla Pieve, perché accelerare ora?"

"In un momento di grave emergenza globale non riteniamo prioritario ratificare il progetto dell'ospedale unico; sorge il dubbio che si tratti di una strategia politica che vede un’accelerazione in prossimità delle elezioni regionali". Così interviene Euro Ginobili, coordinatore di "Obiettivo Civitanova" in merito all'approvazione del piano economico relativo all'ospedale unico da realizzare alla Pieve. "Ci sorprende un aspetto - sottolinea Ginobili -: come mai è stata ribadita e rimarcata in Regione la favorevole posizione geografica di Civitanova per la realizzazione della struttura sanitaria temporanea, destinata alla gestione dell'emergenza COVID-19 presso la fiera, e tale vantaggio non possa essere considerato valido in condizioni di ordinaria gestione della sanità?" "Non si tratta di allarmismo, allora, sostenere l’affermazione del sindaco Ciarapica sulla volontà progettuale di smantellare l'ospedale di Civitanova Marche - aggiunge Ginobili -, approfittando della richiesta di organizzare una riconversione a centro COVID-19, senza precise garanzie per l'immediato futuro del nostro nosocomio". "La situazione attuale sta evidenziando in maniera drammatica come i tagli alla sanità degli ultimi decenni e l'accorpamento dei servizi ospedalieri in uniche strutture si rivelino fallimentari in situazioni di emergenza - dice ancora Ginobili -; sulla base di questo ci domandiamo su quali principi economici e sanitari il nostro presidente Ceriscioli intenda proseguire con queste stesse politiche non rispondenti alle reali esigenze dei cittadini. La nostra riflessione non nasce da un mero campanilismo, ma dall'incertezza che tale struttura unica sia in grado di soddisfare i bisogni reali dell'intera comunità. L'attuale amministrazione regionale non sembra fornire chiarimenti, né sembra dare risposte ai cittadini marchigiani, nella fattispecie civitanovesi".  "Non solo ci opponiamo fermamente ad ogni progetto di ospedale unico sito in località Pieve ma, data la portata epocale di questa emergenza, chiediamo che la struttura civitanovese non venga ridotta bensì potenziata nel personale e strutture magari con la creazione di un nuovo reparto adiacente l’ospedale destinato alle malattie infettive che operi in modo permanente così da diventare una risorsa sanitaria di eccellenza fondamentale sia in situazioni ordinarie che epidemiche" queste le richieste provenienti della lista civica "Obiettivo Civitanova".  

10/04/2020 11:37
Recanati, il Comune distribuisce 350 pranzi di Pasqua alle famiglie in difficoltà

Recanati, il Comune distribuisce 350 pranzi di Pasqua alle famiglie in difficoltà

Continua la “social catena” a Recanati. Molte sono le azioni concrete di solidarietà che il Comune e i cittadini stanno organizzando in questi giorni per aiutare le famiglie più in difficolta a causa dell’emergenza coronavirus, tra le ultime “Il pranzo di Pasqua”.  Grazie alla rete di solidarietà instaurata tra il Comune di Recanati, gli Assessorati alla Protezione Civile e ai Servizi Sociali con gli esercizi commerciali della città, verranno distribuiti 350 pranzi di Pasqua alle famiglie che risentono maggiormente la crisi in atto. In prima linea nell’ideazione e nella preparazione del delizioso regalo pasquale Marco Menghini del Ristorante Tonino in collaborazione con la rete di operatori commerciali che offrono i generi alimentari, formata dai supermercati della catena Si con Te di Villa Teresa di Michele Principi e de Le Grazie, di Jacopo Zannini, dei panifici Giorgini e Donnini Manzotti, della pasta fresca D'Andrea Giovanni, l’azienda agricola 3 Filari di Recanati e Negozio we Marche. “Ancora una volta Recanati dimostra di avere una straordinaria rete di solidarietà che nei momenti importanti emerge in tutta la sua forza con un grande cuore . – ha detto il Sindaco Antonio Bravi - Siamo tutti uniti nella lotta contro questo nemico invisibile, ho una lunga lista di concittadini da ringraziare personalmente a partire dagli operatori sanitari in primissima linea, le forze dell’ordine, i dipendenti comunali, gli operatori commerciali, le aziende e  utti coloro che restando a casa ci permettono di far fronte giorno per giorno alle emergenze, arginando il più possibile l’espandersi dell’epidemia.” Sarà Marco Menghini ad aprire appositamente la cucina del Ristorante Tonino per preparare i 350 pranzi pasquali previsti con i cibi freschi offerti dagli operatori commerciali di Recanati per le circa 100 famiglie identificate da un elenco predisposto dai servizi sociali del Comune. Menù del pranzo pasquale: lasagne, arista, pane, contorno, frutta, colomba e uovo pasquale accompagnati da una bottiglia di vino. La distribuzione dei pranzi pasquali, grazie all’ausilio di volontari, avverrà domenica tra dalle ore 10:30 alle 12, in due punti della città: davanti al Ristorante Tonino per le famiglie il cui cognome inizia con le lettere dalla A alla H e presso la Parrocchia Cristo Redentore per le famiglie il cui cognome inizia con le lettere dalla I alla Z. Tra le altre iniziative di solidarietà,  la donazione da parte della dall’azienda multinazionale Somacis di Castelfidardo di 400 mascherine al Comune di Recanati che provvederà a distribuirle all’Ospedale di Comunità, alla RSA e alla Casa di Riposo e la donazione di 100 mascherine e 100 tute AntiCovid al personale medico e alla Croce Gialla da parte dell’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti. Nel frattempo il Comune di Recanati  ha già provveduto alla distribuzione dei “buoni spesa multiuso” nei due giorni successivi all’arrivo dei 120 mila euro stanziati dal governo  per le misure urgenti di solidarietà alimentare, consegnati direttamente a casa di  tutti i cittadini che ne hanno fatto richiesta e alle famiglie già sotto la tutela  dei servizi sociali.    Domani, venerdì Santo, non potendosi tenere la tradizionale processione che attraversa Recanati, Padre Roberto Zorzoloterrà una breve funzione religiosa sul sagrato della Chiesa di San Vito che potrà essere seguita da casa su Radio Erre.                                          

09/04/2020 18:10
Il gruppo Prima Treia lancia una proposta:"Il Comune crei un fondo per le microimprese cittadine"

Il gruppo Prima Treia lancia una proposta:"Il Comune crei un fondo per le microimprese cittadine"

“Per tornare alla normalità dopo l’emergenza Covid, ancora una volta risulta determinante e risolutiva l’azione responsabile del privato rispetto ad uno stato che annuncia liquidità che si incaglia in un mare di carte bollate. Prima Treia, che ha proposto la creazione di un fondo a sostegno delle microimprese cittadine alimentato dalle economie per la mancata attuazione della programmazione comunale, plaude alla determinazione della Cucine Lube grazie alla quale centinaia di famiglie, treiesi e non, vivranno una Pasqua un po’ più serena”. Lo dichiara il gruppo consiliare Prima Treia a commento della decisione dell’azienda cuciniera treiese di integrare gli stipendi dei propri dipendenti, per la prima volta in cassa integrazione in 53 anni di storia aziendale. Poiché la cassa integrazione eroga solo parte dello stipendio, sarà l’azienda, con propri fondi (che saranno pure tassati dallo Stato)  a pagare la differenza consentendo ai propri addetti di percepirlo per intero. “Sono in tanti ad attendere ancora quel filo di ossigeno promesso dal primo decreto Conte e mai arrivato - continua Prima Treia – A Treia, una sorta di isola felice dal punto di vista dell’economia prima della pandemia, crescono disagio sociale e preoccupazione per un possibile ritardo al ritorno alla normalità per i nuovi contagi. Pesano sul morale fiaccato da 4 morti, alcuni ricoverati gravi i nuovi focolai dell’RSA, dell’Inrca e della Casa di Riposo che rischiano di innescare nuovi focolai domestici. I dati diffusi oggi dall’amministrazione Comunale (che escludono i ricoverati, 4 morti e il personale sanitario non residente)  riferiscono di 42 persone in isolamento e 24 positivi dopo che già 80 persone sono uscite dalla quarantena”

09/04/2020 16:00
Fiducia al decreto "Cura Italia", Salvini cita il gruppo Lube nel suo discorso al Senato (VIDEO)

Fiducia al decreto "Cura Italia", Salvini cita il gruppo Lube nel suo discorso al Senato (VIDEO)

Oggi, al Senato, si terrà il voto di fiducia al Governo sul decreto "Cura Italia", che stanzia 25 miliardi per far fronte all'emergenza coronavirus. Per tutto il corso della mattinata, in aula, si sono susseguiti gli interventi degli esponenti della maggioranza e della minoranza. Questi ultimi hanno annunciato il voto contrario in maniera compatta. Nel suo discorso di 6 minuti il segretario della Lega Matteo Salvini, nell'annunciare il suo "no" al decreto, ha citato le misure di sostegno messe in campo dal Gruppo Lube per aiutare i propri dipendenti, a produzione ferma.  "Ci sono alcuni imprenditori illuminati che stanno pagando gli stipendi agli operai, pur essendo a casa - afferma Salvini -. Una fra le tante aziende, la Lube, nelle Marche che integrerà - per scelta dei datori di lavoro - ai propri collaboratori la differenza tra cassa integrazione e stipendio pieno. Ebbene lo Stato, chiederà le tasse sulla quota di differenza fra la cassa integrazione e lo stipendio pieno. Detassate almeno quello che gli imprenditori versano ai loro lavoratori in tempo di emergenza. Almeno questo chiediamo".  Ecco il video del discorso integrale di Matteo Salvini al Senato: 

09/04/2020 14:50
San Severino, Consiglio comunale in streaming: un minuto di silenzio per le vittime del Coronavirus

San Severino, Consiglio comunale in streaming: un minuto di silenzio per le vittime del Coronavirus

Un minuto di silenzio e raccoglimento per ricordare le vittime del Covid-19. Si è aperta così l’ultima seduta del Consiglio comunale di San Severino Marche che, a causa dell’emergenza in corso, si è tenuta in via telematica con assessori e consiglieri collegati da casa. La registrazione della seduta è stata poi resa disponibile sulla piattaforma https://transcripts.gotomeeting.com/?utm_source=recordingReadyNotification&utm_medium=email#/s/f73acb5aac0f6449da9f92c63e6d800426b2a0e9ce699ffffd3f47f030204b69 Il sindaco, Rosa Piermattei, ha introdotto il suo intervento con un nuovo appello: “Vorrei approfittare di questa occasione, anche in questa sede istituzionale, per ricordare quanto sia necessario, oggi più che mai, stare a casa, evitando uscite inutili e, soprattutto, ogni forma di assembramento. Usciremo da questa situazione, sono certa che ce la faremo, ma tutti insieme dobbiamo continuare a seguire le raccomandazioni degli esperti per evitare il più possibile ogni possibile forma di contagio. L’emergenza che stiamo vivendo è un’emergenza mondiale che ha fatto migliaia e migliaia di vittime e che, solo nella nostra città, ha visto già piangere due persone in una stessa famiglia”. Poi, subito dopo il minuto di raccoglimento, sempre dalle parole del primo cittadino è arrivato un “simbolico abbraccio anche ai familiari dei malati, a chi sta lottando in ospedale e a chi, sempre in ospedale, sta lavorando in trincea e in prima linea cercando di salvare vite umane e mettendosi a disposizione, ogni giorno, della nostra collettività. Con loro - ha proseguito il sindaco Piermattei - vorrei ringraziare i medici di famiglia, i tanti volontari, le forze dell’ordine”. Poi la conta dei numeri: a San Severino Marche sono 17 i casi positivi al Covid-19, tra questi diversi pazienti che restano ricoverati in ospedale, e altre 15 le persone seguite in assistenza sanitaria domiciliare dall’Asur. Già iniziata la distribuzione dei buoni spesa. Ne hanno fatto domanda un centinaio di persone mentre sono 14 le imprese che hanno accolto l’invito del Comune al ricevimento degli stessi. Il Comune di San Severino Marche ha anche attivato un fondo di solidarietà dove tutti potranno fare donazioni a sostegno delle famiglie settempedane. Le donazioni potranno essere versate del conto corrente bancario intestato a Comune di San Severino Marche IBAN: IT 28 C 03111 69150 000000007432 UBI BANCA SPA – Filiale di San Severino Marche – indicando come causale del versamento “Fondo di Solidarietà Comune San Severino M. – Emergenza Covid-19”.

09/04/2020 11:38
Emergenza Covid-19, la proposta del gruppo "Per Matelica": "creare un fondo di solidarietà straordinario"

Emergenza Covid-19, la proposta del gruppo "Per Matelica": "creare un fondo di solidarietà straordinario"

Queste alcune delle proposte del Gruppo “Per Matelica” all’Amministrazione comunale. I consiglieri: “Ci aspettiamo risposte concrete ed immediate, senza ingerenze politiche e polemiche sterili” In questo momento particolarmente delicato abbiamo provato con profondo senso istituzionale a deporre “le armi di guerra” politica e amministrativa e abbiamo dato la nostra massima disponibilità a collaborare per il bene della città.  Abbiamo richiesto la convocazione urgente della commissione Sanità e Servizi Sociali per discutere di una nostra proposta rivolta in particolar modo alle famiglie in difficoltà, alle piccole imprese, micro impresa, attività commerciali, ricettive e di ristorazione,  artigiani e liberi professionisti che in questi mesi sono messi a dura prova. Abbiamo presentato in veste ufficiale una proposta dettagliata su possibili risparmi da parte dell’amministrazione comunale, risparmi per attività che purtroppo al momento sono sospese liberando risorse che possano essere reinvestite per l’immediata necessità e per la ripartenza.  La proposta che il gruppo di “Per Matelica” ha posto all’attenzione del Sindaco, dell’assessore Procaccini e della Commissione Sanità e Servizi Sociali sarà valutata nel dettaglio anche da una prossima commissione consiliare dedicata al Bilancio, ci auguriamo che venga analizzata nello specifico senza ingerenze politiche ma solo tecnicamente, la città e i cittadini si aspettano azioni concrete, decisioni immediate, speranza per il futuro e sostegno delle istituzioni. Non possiamo permetterci un’apatia istituzionale come quella attuale, non possiamo perdere oltre 40 giorni per comprare mascherine da donare alla cittadinanza, lo abbiamo chiesto ma non verrà fatto, ogni cittadino si deve comprare la propria mascherina.  Non possiamo abbandonare gli operatori e i degenti e tutti i fruitori del nostro Ospedale senza fornire loro solidarietà, assistenza e vicinanza lasciando tutto questo solo ai volontari. Abbiamo richiesto in commissione una particolare attenzione alla struttura e la fornitura di tutti i presidi necessari per una maggiore tranquillità del personale medico, paramedico e dei degenti. L’Amministrazione comunale giustamente si fa promotrice di tutte le raccomandazioni ministeriali, invitando i cittadini matelicesi ad uscire il meno possibile e convoca la commissione consiliare in presenza, e non in modalità telematica, pur avendolo esplicitamente richiesto ci hanno risposto che non si è pronti, dopo oltre un mese il comune di Matelica non si è ancora dotato di un sistema di comunicazione video per le riunioni e ce ne sono moltissimi anche gratuiti. La nostra idea è quella di creare un fondo straordinario nel bilancio comunale dove far confluire, al netto di possibili perdite economiche come minor incasso di multe o rette, i fondi delle economie di questi mesi, minor spesa di riscaldamento di scuole e di strutture sportive, rimodulare i finanziamenti per le attività sportive sospese, e i finanziamenti annuali per la gestione di strutture comunali  che hanno purtroppo  interrotto  il servizio attuando una solidarietà verso chi è in sofferenza.  Nel fondo potrebbero trovare spazio anche una parte dei finanziamenti inizialmente previsti per manifestazioni culturali e sportive e di spettacolo dal vivo che purtroppo non si potranno effettuare a causa dell’emergenza sanitaria e riconvertirli in aiuti per settore sport e cultura in termini di sostegno a coloro i quali erano impegnati in suddette attività ma anche ai lavoratori dei settori dell'indotto che essi generavano. Purtroppo ora abbiamo visto solo pressapochismo, gravi mancanze, opportunismo politico e atteggiamenti alquanto imbarazzanti da parte dell’amministrazione comunale, questa emergenza ha portato a galla le grandi lacune dei rappresentanti di “Matelica Futura” evidenziando ancora una volta l’incapacità amministrativa di un gruppo politico.   Non possiamo permetterci di perdere tempo, la comunità ha bisogno di risposte concrete, immediate, tutti dobbiamo fare la nostra parte, tutti stiamo rinunciando a qualcosa, tutti stiamo facendo sacrifici, tutti dobbiamo dare una mano, amministratori, cittadini, associazioni, imprenditori, per ripartire più forti di prima. Ci auguriamo che il nostro contributo sia preso in seria considerazione e che vengano inserite nel prossimo bilancio le misure economiche e sociali necessarie per la città.

09/04/2020 09:12
Emergenza Covid-19, Arrigoni (Lega):"la Regione consenta ai gestori delle spiagge di recarsi negli stabilimenti"

Emergenza Covid-19, Arrigoni (Lega):"la Regione consenta ai gestori delle spiagge di recarsi negli stabilimenti"

“Ad oggi ai gestori degli stabilimenti balneari marchigiani è proibito svolgere attività di manutenzione e di allestimento delle spiagge. Per molti di loro questo blocco, dovuto alle disposizioni governative per il contrasto al Coronavirus, rischia di essere un vero e proprio colpo di grazia in vista dell’eventuale apertura della stagione turistica. Per questo motivo la Lega ha depositato in Consiglio Regionale una mozione per richiedere alla Giunta regionale che almeno un operatore per stabilimento possa lavorare, in sicurezza e indossando adeguati dispositivi di protezione, alle manutenzioni e alle sistemazioni necessarie all’apertura dell’attività”. Lo dichiara il Sen. Paolo Arrigoni, Segretario della Lega Marche per Salvini Premier, insieme ai consiglieri regionali Sandro Zaffiri, Mirco Carloni, Luigi Zura Puntaroni e Marzia Malaigia. “Impedire il montaggio delle strutture e le attività preparatorie, che richiedono almeno un mese di tempo, significa infatti ritardare ulteriormente l’apertura estiva in un momento che già appare di devastante crisi per il settore balneare”, aggiungono gli esponenti della Lega. “Visto anche lo scarso interesse del Governo relativo ai problemi legati a tutto il settore del turismo, chiediamo al Presidente Ceriscioli e alla sua Giunta di fare né più né meno di quanto già disposto nei giorni scorsi in alcuni comuni costieri, come Vieste e Chioggia, e soprattutto in Emilia Romagna, dove la Regione ha specificato con una propria ordinanza che negli stabilimenti balneari e nelle relative aree di pertinenza l’accesso è consentito solo al personale impegnato in comprovate attività di manutenzione e vigilanze”. “Considerando la vocazione fortemente turistica della regione Marche e in particolar modo dei comuni della costa si tratterebbe di un intervento di buon senso da emanare con assoluta urgenza”, conclude la Lega.

08/04/2020 19:00
Belforte, l'ex sindaco Paoloni:"ambiente e qualità dell'aria sono fattori decisivi nella diffusione del Covid-19"

Belforte, l'ex sindaco Paoloni:"ambiente e qualità dell'aria sono fattori decisivi nella diffusione del Covid-19"

"Sono sempre più convinto che l'aspetto ambientale e della qualità dell'aria possano essere stati dei fattori importanti per la diffusione di questa pandemia - esordisce in una sua riflessione l'ex sindaco e attuale capogruppo di minoranza Roberto Paoloni di Belforte del Chienti -. Diversi scienziati stanno iniziando a studiare la correlazione tra la presenza di numerose sostanze nocive nell'aria in quelle zone che risultano essere le maggiormente colpite dal Covid-19 - spiega - . La pianura Padana è la zona più inquinata d'Europa rispetto a numerosi studi, risulta pertanto possibile una correlazione rispetto ai tanti casi di contagio che ha permesso una così massiccia e veloce diffusione del virus. Non si parla solo di polveri  sottili e inquinati come vettore della pandemia, teoria che deve avere una valenza di tipo scientifico ben dimostrata, ma del fatto che in quelle zone di alto inquinamento le persone che ci vivono hanno i polmoni e tutte le vie aeree superiori sottoposte da tempo a grandi sforzi che li rendono più sensibili e vulnerabili". Inoltre mette in luce un ulteriore dato: "I continui sforamenti delle polveri, proprio in pianura Padana, possono aver contribuito a creare una parte di popolazione decisamente più debole. Se notate la cartina dei contagi e dei focolai si trovano principalmente nelle zone più industrializzate d’Italia e di maggiore concentrazione di traffico veicolare e pesante" Una teoria quella illustrata da Paoloni che sta prendendo decisamente piede: "Dobbiamo capire pertanto che quella rivoluzione Green deve essere accelerata, e non fermarsi a seguito della crisi economica che ora avverrà sicuramente dopo questo shock economico causato dal covid. Un luogo dove si respira meglio potrebbe sicuramente creare dei cittadini più forti, non per questo immuni a dei virus così aggressivi, ma decisamente con dei polmoni più sani che gli  permetterebbero di affrontare meglio questi stati di contagio, sopratutto questo è fondamentale rispetto alle future generazioni - sottolinea -. La cartina è molto chiara, la diffusione del virus parte da quelle zone più inquinate per poi scendere verso sud, sino a quando l'isolamento, a cui gli italiani si sono giustamente dovuti sottoporre, sta pian piano fermando il contagio. Paoloni ha concluso la considerazione dichiarando: "Tutto questo ci deve far accelerare il processo che guarda alla riduzione delle polveri sottili e degli inquinanti e magari capire che la diffusione delle tecnologie ecocompatibili, del risparmio energetico e delle energie rinnovabili devono diventare fondamentali non solo sul piano ambientale ed industriale ma soprattutto sul piano della salute e di tutto ciò che è connesso a questo - e infine aggiunge - ovviamente morti e malattie e di conseguenza tutti i costi sanitari che le varie Regioni devono affrontare. Io credo che un discorso su questo vada fatto urgentemente sia sul piano scientifico che politico".      

08/04/2020 18:10
Civitanova, Silenzi: "Per ogni cittadino due mascherine, ecco come fare"

Civitanova, Silenzi: "Per ogni cittadino due mascherine, ecco come fare"

"Dotare gratuitamente tutti i cittadini che vivono a Civitanova di due mascherine chirurgiche". È questa la proposta che Giulio Silenzi, capogruppo del Partito Democratico, suggerisce al sindaco Fabrizio Ciarapica per "far fronte alla richiesta crescente di questo presidio indispensabile per la tutela della propria e altrui salute". "Cosa fattibile, visto che già in altri Comuni lo fanno e visto che Civitanova ha 6 Farmacie Comunali che nella giornata di ieri ci hanno fatto sapere di averle in vendita (il costo per i cittadini di una singola mascherina è di 1,50 euro) - afferma Silenzi, che aggiunge -. Le mascherine potrebbero essere donate direttamente dal Comune tramite l’Atac (Atac che anche quest’anno realizzerà degli utili) o acquistate dal Comune utilizzando gli utili dell’Atac". "Ogni mascherina chirurgica ha una efficacia di circa 5/6 ore e può essere - essendo in tessuto - sanificata e riutilizzata per un massimo di 10 volte (naturalmente se correttamente sanificata). Le due mascherine potrebbero essere sigillate in una bustina di cellophane e consegnate a casa dai volontari che vanno istruiti allo scopo. Questo sarebbe un aiuto concreto - conclude il consigliere - per tutti i cittadini che vivono a Civitanova ed e' auspicabile che avvenga nel piu' breve periodo". 

08/04/2020 16:45
Patassini (Lega): "A Treia bomba Covid annunciata, ora azioni d'urto per circoscrivere contagio"

Patassini (Lega): "A Treia bomba Covid annunciata, ora azioni d'urto per circoscrivere contagio"

“Basta giocare con la salute dei cittadini dell’Area Vasta 3: Treia è l’emblema di quanto sia esplosivo, in piena emergenza Covid, mettere la testa sotto la sabbia per settimane. Subito percorsi controllati e screening con ogni mezzo anche per i fruitori esterni delle strutture per circoscrivere un contagio che rischia di coinvolgere l’intero sistema di medicina di base, le persone più fragili e le loro famiglie". L’onorevole leghista Tullio Patassini richiama ai propri doveri la sanità regionale che, in provincia di Macerata, evidenzia criticità nella gestione dell’emergenza  e l’Amministrazione di Treia per aver sottovalutato il problema dell’ospedale cittadino. “Mentre Covid si fa largo nelle mura delle strutture sanitarie al punto che il presidente della regione Ceriscioli esclude Area Vasta 3 dal suo report al consiglio ieri, che cosa stanno facendo il direttore Maccioni e quello dell’Inrca Genga che, all’ospedale di Osimo, alle prese con una situazione analoga, sta chiudendo i reparti? La rete di sicurezza nel trasferimento dei malati Covid da un ospedale all’altro è stata fin dal primo momento a maglie più che larghe: non si contano i contagi avvenuti per la promiscuità a Civitanova, San Severino, Camerino, Macerata. Questa nuova tegola di Treia e Appignano (dove ci sono contagi all’Inrca, ndr) fa emergere una criticità su cui la Lega chiede attenzione da tempo, che nasce dalla promiscuità dei percorsi e sta esplodendo tra i medici e con i servizi erogati alla popolazione non ricoverata”. È lo stesso Patassini a ripercorrere le tappe della vicenda treiese: - intorno al 15 marzo nella RSA di Treia è stato chiuso alle visite dei parenti il reparto di lungodegenza, ufficialmente per proteggere i pazienti dal contagio esterno. Ieri hanno dichiarato che 7 pazienti, 3 operatori e un medico risultano contagiati; - negli stessi giorni un medico di base, che opera come altri negli ambulatori al piano terra della struttura, ha richiesto il tampone per aver curato malati Covid. L’Asur glie lo ha fatto dopo settimane ed è stato ufficialmente dichiarato positivo quasi 30 giorni dopo la richiesta. Se non ha infettato nessuno si deve solo al senso di responsabilità con cui ha scelto di auto-isolarsi; - mentre casi di contagio e morti sospette nella RSA di Treia venivano denunciati alla stampa dai parenti, hanno continuato a funzionare senza particolari accorgimenti gli ambulatori per i prelievi, la medicazione, la gestione delle patologie croniche di cui è necessario il monitoraggio (tipo quelle da trattamenti con anticoagulanti). Insomma: almeno metà della popolazione treiese è entrata in contatto con la struttura riportandone potenzialmente le conseguenze all’interno delle proprie mura domestiche. - Ad oggi la sede treiese dell’Inrca, divisa dal reparto di lungodegenza chiuso per contagio solo da una porta antipanico, sta continuando a funzionare senza che si abbia notizia di precauzioni in atto. “Il silenzio della sanità regionale è assordante e non è accettabile perdere ancora tempo prezioso dietro a fiere e algoritmi sul picco di contagio mentre la popolazione rischia la pelle per un prelievo – conclude l’onorevole leghista – Quali misure si stanno prendendo in concreto e tempestivamente per tutti i medici di base e per le realtà come quelle di Treia, città che ha già pianto 4 morti e in cui il contagio sta toccando anche la Casa di Riposo comunale, Appignano e altre città della provincia?”

08/04/2020 16:02
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