Politica

Fase 2, Emiliozzi scrive a Colao: "prioritario far riaprire le aziende di fisarmoniche a Castelfidardo"

Fase 2, Emiliozzi scrive a Colao: "prioritario far riaprire le aziende di fisarmoniche a Castelfidardo"

Le aziende della filiera di produzione di Fisarmoniche e accessori della zona di Castelfidardo, Osimo e Recanati “sono un’eccellenza a livello mondiale che dobbiamo tutelare e promuovere come esempio del made in Italy. Ho quindi contattato personalmente il commissario straordinario alla Fase 2, Vittorio Colao, e ho chiesto che siano inserite nel primo blocco di aziende che potranno riaprire già dal 4 maggio o, se possibile, anche prima, subito. Colao e il suo staff mi hanno garantito la loro massima attenzione a questa importante nicchia e hanno assicurato che valuteranno la possibilità di una rapidissima riapertura, purché vengano rispettati i dovuti standard di sicurezza”. A raccontarlo la facilitatrice esterna Marche del M5S, Mirella Emiliozzi, deputata della commissione Affari Esteri della Camera e fin dall’inizio dell’emergenza molto attiva nei contatti tra tessuto produttivo regionale e governo. “Sono certa che questa riapertura a breve, magari anche prima del 4 maggio, potrebbe essere autorizzata, perché stiamo parlando in massima parte di laboratori artigianali con al massimo due o tre persone che lavorano in spazi e botteghe ampie, che i lavoratori raggiungono con mezzi propri. Soprattutto si tratta di realtà chiuse, senza cioè che ci sia un contatto diretto con il pubblico, quindi è molto facile, per loro, il rispetto degli standard richiesti per l’apertura anticipata”. Nessun dubbio neanche sulla strategicità di queste aziende, infatti “costituiscono una nicchia preziosa del Made in Italy, una filiera unica al mondo che serve mercati ai quattro angoli del globo, dall’America alla Cina, dal Nord Europa al Giappone. Soprattutto, sono aziende artigianali che hanno tempi di produzione molto lunghi e che devono evadere gli ordinativi raccolti prima del lockdown, pena la perdita definitiva non solo del loro posizionamento, ma di tutto il loro mercato a favore di competitor esteri”. “La musica è stata una delle poche attività che ci ha permesso di riempire queste giornate di quarantena. Promuovere chi costruisce gli strumenti che permettono di suonarla, di scriverla, di ascoltarla significa aprire alla speranza, alla passione, al futuro. Per questo - conclude Emiliozzi - chiederò anche al ministro degli Esteri Luigi Di Maio e al sottosegretario Manlio Di Stefano, che hanno appena ottenuto un fondo molto importante per la comunicazione straordinaria del Made in Italy, di inserire anche il settore degli strumenti musicali di pregio nelle numerose campagne di promozione che a quanto pare si apprestano a far realizzare”.

22/04/2020 18:43
Corridonia - Revoca dei revisori, il Tar annulla la delibera. La minoranza: "L'Amministrazione si dimetta"

Corridonia - Revoca dei revisori, il Tar annulla la delibera. La minoranza: "L'Amministrazione si dimetta"

"Il Tar delle Marche ha annullato la delibera del Consiglio Comunale per difetto di motivazione e violazione degli artt. 235 e 239 del d.lgs n. 267 del 2000. Dunque i revisori del Comune di Corridonia non dovevano essere revocati. Il controllato non può sbarazzarsi discrezionalmente dal controllore perché quest’ultimo svolge il proprio lavoro". Questo quanto affermano, in una nota congiunta, i consiglieri di minoranza del comune di Corridonia (Corridonia Futura, Per Cambiare Corridonia, Corridonia Domani) in merito a quanto sentenziato dal Tar delle Marche.  "Ricordiamoci che l’organo di revisione è richiesto dalla legge per svolgere la funzione di controllo dell’operato dell’amministrazione - aggiungono -. Ha una funzione di garanzia per la collettività. Già all’indomani dell’assise comunale del 30 luglio 2018, quando la giunta portava all’attenzione del consiglio la delibera con cui chiedeva la revoca dell’organo di revisione, avevamo dichiarato di essere stati testimoni di un delitto nei confronti della democrazia. Oggi possiamo dire che avevamo ragione". "Non sappiamo il costo preciso di questa sciagurata decisione, ma sicuramente poteva essere risparmiato. È stato preso un grosso abbaglio ed un'amministrazione coerente dovrebbe dimettersi. Un atto sbagliato perché attuato contro i principi posti a fondamento della democrazia deve essere fermamente condannato da tutti. Anche da parte di quella “intellighenzia” tanto vicina al nostro primo cittadino" concludono i consiglieri di minoranza.     

22/04/2020 16:59
Marche, Covid-19: approvata la mozione per lo "scudo legale" dei sanitari

Marche, Covid-19: approvata la mozione per lo "scudo legale" dei sanitari

Approvata la mozione per l'istituzione di uno “scudo legale” a tutela del personale sanitario durante la fase di emergenza epidemica. L'atto, oltre ad esprimere la massima solidarietà e gratitudine agli operatori del Sistema sanitario marchigiano, impegna il presidente della Giunta regionale a farsi promotore presso il Governo affinché valuti l’emanazione di una norma di urgenza che preveda la non perseguibilità di medici ed infermieri impegnati nella lotta alla pandemia da Covid-19. Il documento esclude, comunque, i casi di intenzionalità e/o colpa grave, legata a violazioni macroscopiche e ingiustificate dei principi delle professioni sanitarie. Astensione, invece, da parte del Gruppo Pd sulle altre due mozioni relative alla previsione di un compenso straordinario ai lavoratori impegnati nell'emergenza da nuovo Coronavirus, presentate da Italia Viva e Lega «che hanno assunto valore unicamente strumentale», sostiene il presidente Dem, Francesco Micucci. I lavoratori della sanità regionale, in prima linea nella lotta al Coronavirus, oltre a quanto già previsto dall’Accordo tra la Regione Marche e le Organizzazioni sindacali, grazie alla Mozione della Lega, si vedranno riconoscere una  premialità a titolo di una tantum di 1.000 euro. «Il tema, condivisibile – spiega Micucci –, è stato utilizzato, alla luce della discussione, solo per ottenere visibilità da parte dei due partiti, poiché la Giunta ha già assunto decisioni in merito". "Come illustrato dal presidente Ceriscioli – prosegue il capogruppo – l'Esecutivo regionale ha già stanziato 20 milioni per riconoscere un'indennità straordinaria al personale impegnato nell'emergenza Covid-19. Le misure approvate dalla Giunta non riguardano, inoltre, solo gli operatori sanitari e del settore pubblico, ma prevedono anche compensi, ad esempio, per i lavoratori del settore delle pulizie ospedaliere. A queste prime risorse, inoltre, ne seguiranno delle altre. Di fatto, dunque – continua Micucci –, le due mozioni sono inutili, superate e parziali rispetto a quanto stabilito dalla Giunta. È in questo senso che va letta l'astensione del Gruppo Pd».  Cade nel vuoto la proposta del presidente del Gruppo Dem di far convergere i due documenti in un'unica e più completa risoluzione del Consiglio a supporto delle scelte dell'Esecutivo. «Un rifiuto immotivato – riprende Micucci – che avvalora l'ipotesi che l'obiettivo dei due partiti fosse esclusivamente quello di mettersi una medaglietta al petto più che quello di impegnarsi congiuntamente a favore dei lavoratori in questa fase delicata. Una vera forzatura – conclude Micucci – ancora più grave se si considera che il rifiuto ad una soluzione comune è arrivato in primis dal delegato alla Sanità, Federico Talè, firmatario di una delle due mozioni».   

21/04/2020 20:00
Quota zero contagi Marche, Pieroni sulle stime dell'Osservatorio: "Pioggia di disdette per il turismo"

Quota zero contagi Marche, Pieroni sulle stime dell'Osservatorio: "Pioggia di disdette per il turismo"

"Mi hanno chiamato gli operatori turistici per dirmi che in poche ore sono state effettuate tantissime disdette. Penso che in alcuni momenti se c'e' stata incapacita' servano anche delle denunce". Lo ha detto l'assessore regionale al Turismo delle Marche, Moreno Pieroni, nel corso del consiglio regionale, riunitosi oggi in videoconferenza, commentando le notizie diffuse ieri dall'Osservatorio nazionale sulla salute delle regioni secondo cui le Marche, insieme alla Lombardia, saranno l'ultima Regione a raggiungere quota zero contagi da Coronavirus in Italia. Una notizia smentita dal governatore Luca Ceriscioli secondo cui, in base ai dati in mano all'amministrazione regionale, si prevede che le Marche arrivino a zero contagi entro fine maggio. "Dall'osservatorio che ho, come assessore al Turismo, posso dire che quella notizia ha creato una serie di gravi criticita' a tutto il sistema economico ed in particolare al comparto turistico- spiega Pieroni-. Occorre essere piu' attenti quando si fanno uscire questi comunicati che, in alcuni casi, vengono fatti uscire solo per apparire".  (Agenzia Dire) 

21/04/2020 18:43
Tolentino, il sindaco annuncia: "Entro venerdì completeremo la consegna dei buoni spesa"

Tolentino, il sindaco annuncia: "Entro venerdì completeremo la consegna dei buoni spesa"

"Entro venerdì prossimo completeremo, attraverso la mirabile azione del nostro personale interno insieme ai ragazzi della Protezione Civile, la distribuzione dei buoni spesa alle famiglie che ne hanno fatto richiesta". Questo l'annuncio fatto dal sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, in merito alla consegna dei buoni spesa pensati dal Governo per alleviare l'emergenza economica connessa al coronavirus.  Saranno 168 le famiglie interessate, che vanno ad aggiungersi alle 200 che hanno beneficiato degli aiuti prima della Santa Pasqua per un totale di 368 famiglie e di 118.000 euro erogati. "Grazie alla nostra squadra di 'angeli', per primi in Regione - afferma Pezzanesi - abbiamo erogato una serie di servizi a supporto delle persone in stato di necessità (persone in quarantena comprese), quali la consegna a domicilio di medicinali, della spesa, l'accompagnamento e da ultimo il prelievo di contanti laddove necessario, il tutto nel più ampio rispetto delle normative vigenti sotto l'aspetto precauzionale sanitario".      

21/04/2020 18:36
Macerata, Merlini: "Subito caccia di selezione ai cinghiali per sostenere i coltivatori"

Macerata, Merlini: "Subito caccia di selezione ai cinghiali per sostenere i coltivatori"

“Subito un aiuto concreto all’agricoltura riavviando le attività di controllo e contenimento dei danni fatti dai cinghiali. Si stanno sommando alla crisi da Covid e si rischia di buttare a mare il prezioso lavoro svolto finora”. Lo chiede il responsabile provinciale della Lega Macerata Simone Merlini che dà voce all’allarme lanciatogli da tanti agricoltori alle prese con la recrudescenza del problema cinghiali dovuta alla sospensione delle misure di contenimento. “I dati dell'Ambito Territoriale di Caccia Valdichienti parlano di danni triplicati tra il 2017 e il 2018 e di un continuo aumento da lì in avanti per l’impossibilità di utilizzare anche Guardie Venatorie Volontarie ed operatori faunistici a seguito della pronuncia della Corte Costituzionale su una legge regionale del 1995 – spiega Merlini –. È necessario che la regione fronteggi ora il problema consentendo la caccia limitata alle specie in soprannumero ai privati e alla caccia di selezione. La Lega, dal canto suo, si attiverà per emendare l'art. 19 della Legge Nazionale n. 157 del 1992 così da poter fronteggiare in modo sistematico il problema crescente di danni alle colture tornando ad utilizzare anche Guardie Venatorie Volontarie ed operatori faunistici”.  

21/04/2020 16:45
Fase 2, i dubbi del Popolo della Famiglia Marche: "se i genitori lavorano, con chi restano i figli?"

Fase 2, i dubbi del Popolo della Famiglia Marche: "se i genitori lavorano, con chi restano i figli?"

"Nell’attesa dell’imminente Fase 2, che deciderà quando e come le attività produttive potranno riprendere la loro attività, forse ancora non è stata presa in considerazione una problematica che non è affatto marginale" - questo ha dichiarato Gabriele Amadei, dirigente regionale del Popolo della Famiglia, riflettendo su alcune situazioni che potrebbero verificarsi quando  l'inizierà la fase 2 dell'emergenza Corona Virus - L’attività scolastica ormai sarà riattivata, molto probabilmente non prima di settembre - ha continuato-. Pertanto tutta la popolazione in età scolare dovrà obbligatoriamente rimanere confinata in casa. Come faranno i genitori, se entrambi lavoratori, a lasciare i propri figli soli in casa?" "E’ vero che è stata prospettata una facilitazione e un ampliamento del congedo parentale (15 giorni), ma questo strumento, validissimo, è difficile da utilizzare nella realtà delle piccole e medie imprese o nell’artigianato dove spesso il personale è composto da poche unità, e l’assenza anche di una sola persona può comprometterne l’attività" "Normalmente l’assistenza dei minori è sostenuta dai nonni, quando ci sono e se disponibili o dalle baby-sitter. Ma nella situazione attuale, sia i nonni, che altre persone della famiglia o estranee potrebbero rappresentare un possibile pericolo di diffusione del virus. E’ alto il rischio che i nipoti, anche asintomatici, possano trasmettere la malattia ai nonni, con conseguenze drammatiche per la loro suscettibilità alle forme più gravi; c’è anche il pericolo che un soggetto giovane – la baby-sitter – possa trasmettere, tramite i bambini, la malattia a tutta una famiglia o infettarsi ella stessa" E’ lo stesso problema che è stato posto, all’inizio della quarantena, per la sicurezza dei soggetti disabili o con malattie gravi da coloro che dovevano accudirli – i caregiver – e a cui non sembra sia stata data ancora una risposta. >> (https://www.disabili.com/lavoro/articoli-lavoro/emergenza-covid-e-disabilita-una-mamma-caregiver-racconta-le-difficolta-di-una-famiglia). "Nell’approssimarsi della data di apertura delle attività produttive – ha concluso- diventa urgente trovare soluzioni per tutte queste situazioni. Non bisogna lasciare ancora una volta completamente abbandonate a loro stesse le famiglie delle persone affette da patologie, incompatibili ad un comune raffreddore (gli immuno-carenti); i disabili, per cui questa patologia potrebbe rappresentare una ulteriore aggravante, ma anche le famiglie che hanno i figli in età scolare" Una possibile soluzione potrebbe consistere in tre azioni da implementare al più presto: - Dovrebbe essere immediatamente reso disponibile un sollievo economico sia per chi ha bisogno di assistenza giornaliera per invalidità, sia per le famiglie che necessitano della baby-sitter (il congedo parentale copre al massimo 15 giorni). - Anche con l’utilizzo dei test sierologici (che mettono in evidenza la presenza di anticorpi formati dopo una malattia anche asintomatica), pur con tutti i limiti di affidabilità e di sicurezza di test ancora non ufficialmente validati dagli organi istituzionali, si potrebbero individuare con buona approssimazione le persone che rappresenterebbero un rischio se venissero in contatto con i nuclei familiari che ne hanno bisogno. - L’emissione di protocolli di comportamento adeguati e la fornitura dei presidi necessari (mascherine, guanti, soluzioni disinfettanti, ecc.), rappresenterebbero una giusta soluzione per permettere una ripresa economica e lavorativa più serena per tante famiglie che hanno subito, oltre alla segregazione coatta, anche un danno economico. Alla luce di quanto scritto, si invitano il Governatore Ceriscioli e i Sindaci dei Comuni marchigiani a prendere gli opportuni provvedimenti a tutela delle famiglie e dei cittadini più deboli".    

21/04/2020 15:28
Macerata, la proposta del centrodestra: "Un fondo di mutuo soccorso per aiutare le famiglie"

Macerata, la proposta del centrodestra: "Un fondo di mutuo soccorso per aiutare le famiglie"

“Ciò che conta in questo momento e’ il mantenimento sociale di chi si trova in difficoltà , ecco perché  è importante , così come stanno facendo diversi Comuni d’Italia, che anche il Comune di Macerata costituisca un Fondo di Mutuo Soccorso destinato ad aiutare, nell’immediato, coloro che più di altri sono messi in difficoltà dalla diffusione del Coronavirus e, successivamente, a sostenere la ripresa delle attività cittadine con interventi più strutturali che dovranno sostenere la ricostruzione del tessuto socio economico”. È la proposta degli esponenti del centrodestra maceratese Deborah Pantana, Riccardo Sacchi, e Anna Menghi, e del cooordinatore provinciale del nuovo Cdu Mattia Orioli, i  quali fanno un’analisi della situazione. “In questi due mesi la vita ci è stata sconvolta per davvero  - affermano - nel nostro Paese hanno approvato decreti emergenziali volti a ridurre al più possibile i contatti sociali tra le persone, siamo stati privati delle più  basilari libertà individuali, inclusa quella di fare una passeggiata o di poter fare la spesa senza mascherina e guanti. Se la speranza, per molti, è quella di un rapido ritorno alla routine, diversi analisti dipingono un quadro molto più inquietante, qualunque rilassamento delle restrizioni finirebbe per far rialzare la curva dei contagi, quindi è inutile darsi una scadenza temporale per il ritorno alla normalità; di sicuro, non sarà il 4 maggio” (data indicata attualmente come termine della quarantena italiana).  “Dobbiamo essere sinceri – continuano - : la spiazzante velocità con cui sono cambiate le nostre vite compromette la nostra capacità di accettare che l’uscita da questa crisi non sarà rapida quanto è stato il suo ingresso; uno scenario che soltanto due mesi fa avremmo considerato lunare – le code ai supermercati, la polizia per le strade a controllare chi esce di casa, le scuole chiuse, le rivolte e i morti nelle carceri, i treni che non partono, l’impossibilità di vedere i propri cari – oggi è la nostra vita quotidiana. Quando l’Italia e il mondo “riapriranno”, ci metteranno un bel po’ per tornare dove erano prima. E non è detto che ci riescano del tutto, ci e’ stato detto che per fermare il coronavirus dovremo cambiare radicalmente quasi tutto quello che facciamo: come lavoriamo, facciamo esercizio fisico, socializziamo, facciamo shopping, gestiamo la nostra salute, educhiamo i nostri figli, ci prendiamo cura dei nostri familiari. La maggior parte di noi probabilmente non ha ancora capito, e lo farà presto, che le cose non torneranno alla normalità dopo qualche settimana, o addirittura dopo qualche mese. Alcune cose non torneranno mai più.  Credo che non ha senso dunque illuderci che lo stop a cui siamo sottoposti sia di breve termine. Di sicuro ciò che ci sta capiterà nei prossimi 18 mesi non ha precedenti nell’ultimo secolo, e ci muoveremo in terra incognita. Qualunque programma importante abbiamo nel cassetto in questo lasso di tempo (matrimonio, figli, viaggi, cambio di lavoro, etc.) dovrà tenerne conto. Persino le scuole potrebbero restare chiuse, in mezzo Occidente, con effetti sui bambini mai osservati prima. L’Unione europea e altre istituzioni sovranazionali dovranno cambiare radicalmente per non perire. Ma, anche se non si sa esattamente quando, la parte più cruda del conflitto finirà”. “Dobbiamo, tuttavia metterci nell’ottica di un nuovo stile di vita e nuovi modi di consumo che coinvolgeranno innumerevoli settori, proseguono gli esponenti del centrodestra maceratese.  Probabilmente ci dovremo abituare nei prossimi anni ad ordinare tutto da casa, online, già  in ascesa prima del coronavirus; si dovrà sviluppare la capacità dei singoli Paesi di produrre da sé attrezzature mediche, kit di tamponi e farmaci senza dipendere da complesse catene di approvvigionamento e dai capricci del mercato. Com’è facile immaginare, il costo maggiore di questa rimodulazione della società in senso “spartano” sarà a carico delle fasce più povere e deboli: anziani e immunodepressi che dovranno essere collocati altrove durante le crisi, oppure i poveri che avranno più alte probabilità di venire infettati, perché costretti a lavorare in ogni caso o a vivere in case troppo affollate. La sfida futura sarà definire regole e sistemi di controllo che bilancino protezione delle vite umane e rispetto per la loro dignità. Questa è la sfida che dovremo affrontare tutti noi – concludono -  nel frattempo che proviamo ad adattarci al mondo nuovo”.  

21/04/2020 13:23
Forza Italia plaude al lavoro di Bertolaso: "Covid-Center di Civitanova opera strategica"

Forza Italia plaude al lavoro di Bertolaso: "Covid-Center di Civitanova opera strategica"

“Un grande plauso a Guido Bertolaso per il lavoro che sta svolgendo nella realizzazione del nuovo "Covid Center" di Civitanova Marche. A distanza di pochissimi giorni dalla ripresa dalla malattia, è riuscito a ridare un grande impulso ai lavori di riconversione della Fiera. Noi non avevamo dubbi, forti della convinzione che Bertolaso sia, in assoluto, la migliore figura per la gestione delle emergenze in Italia”. Lo afferma, in una nota,  Francesco Battistoni, commissario di Forza Italia Marche. “Per noi – continua l’esponente forzista - quella del buon andamento dei lavori, è una notizia importante, in quanto tutto il centrodestra, ad inizio pandemia, aveva chiesto una struttura unica di riferimento regionale. Questa potrà servire ad affrontare eventuali emergenze sanitarie nei prossimi mesi e consentirà all'ospedale cittadino di Civitanova e, presumibilmente agli ospedali di tutto il territorio regionale, di tornare alle proprie consuete attività sanitarie e dare risposte a 360 gradi ad ogni singola patologia. La sinergia tra Bertolaso, la sua struttura e l'amministrazione del comune di Civitanova Marche, è un fulgido esempio di quanto sia importante lavorare con serietà e competenza, per il bene del territorio”, conclude Battistoni.

20/04/2020 13:31
"Macerata Bene Comune": "Si abbia il coraggio di fare scelte per il futuro della città"

"Macerata Bene Comune": "Si abbia il coraggio di fare scelte per il futuro della città"

“Il Consiglio Comunale di Macerata si riunisce per la prima volta dentro la più drammatica crisi mondiale del dopoguerra e tutto quello che lascia ai cittadini è la reazione scomposta del capogruppo della Lega, di fronte al nostro richiamo al rispetto delle misure di contenimento del contagio, a cui tutti responsabilmente siamo tenuti e la bagarre sollevata dal capogruppo e dal segretario del Pd offesi perché il loro ordine del giorno per riaprire la ZTL del centro non è stato discusso, senza dire che il numero legale lo hanno fatto mancare proprio i consiglieri del Pd. Siamo alle solite, mentre ora più che mai serve una classe politica all’altezza del momento, capace di dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini”. Così, in una nota, gli esponenti del gruppo A Sinistra per Macerata bene Comune, Lina Caraceni e Michele Verolo riguardo le questioni solevate nell’ultimo Consiglio Comunale. “La priorità – affermano -   non è solo affrontare l’emergenza, ma è soprattutto pensare il futuro con una mente aperta capace di progettare con coraggio una città sostenibile dopo che sarà passata la tempesta. Sull’emergenza bene sta facendo l’Amministrazione con tanti progetti: Buoni spesa, il supporto alimentare per i residenti che grava sui fondi statali; Macerata Vicina, attenta alle persone sole, il progetto #SOSteniamoci per la raccolta alimentare e di donazioni (questo il link per aderire: https://www.gofundme.com/f/sosteniamoci -nessuno-si-salva-da-solo) rivolto a quanti non hanno altro tipo di sostegno e che abbiamo contribuito come gruppo a far partire (già sono state accolte e soddisfatte 38 richieste di persone in situazione di necessità, ma non residenti e, pertanto, non aventi diritto al sostegno istituzionale). Ma servono più fondi per il sociale da parte del Governo”.  “Questo è anche il tempo per progettare il dopo, spiegano. Dobbiamo investire sul lavoro, sulla ripresa delle attività economiche in tutti i settori, sulla riorganizzazione della vita sociale e sulla scuola. Il punto di partenza sono gli investimenti pubblici: la spesa pubblica non può essere tagliata e non deve sacrificare oltremodo i settori che sono la vocazione di Macerata, in particolare la cultura e il turismo, ambiti in cui dall’Università di Macerata escono quei giovani che aspettano il lavoro. È pura miopia dire che adesso bisogna tagliare la cultura. E si deve parlare di scuola che oggi rischia di diventare il luogo dove le disuguaglianze crescono. Occupiamoci della ripresa: si abbia adesso il coraggio di fare le scelte per il futuro di Macerata”, concludono.      

18/04/2020 19:11
Civitanova, la minoranza sul bilancio 2020: "Poche risorse utilizzate per affrontare l'emergenza"

Civitanova, la minoranza sul bilancio 2020: "Poche risorse utilizzate per affrontare l'emergenza"

Dopo 40 giorni dall’approvazione in giunta, avvenuta il 10 marzo, approda in consiglio comunale un bilancio 2020 che non ha nessuna attinenza con la realtà e con la grave emergenza sanitaria e economica, e ci arriva corretto da un emendamento che rende disponibili solo 800 mila euro su 44 milioni di euro”. Lo affermano, in una nota  congiunta, i consiglieri di minoranza del Comune di Civitanova riguardo all’approvazione del bilancio 2020.  “Si poteva fare molto di più per le famiglie – proseguono -  e per le attività economiche della città, ma l’amministrazione Ciarapica non è stata in grado di reperire altre somme né di dare indicazione di come verranno spese. Un ritardo vergognoso in tempi di pandemia, quindi drammatici, in cui la gente è stata costretta a mettersi in fila in piazza per fare richiesta di buoni spesa del Fondo alimentare dello Stato che la giunta di destra non ha integrato con nemmeno un euro delle sue risorse. Questa, in sintesi, la fotografia del bilancio 2020 perché tutte le proposte fatte dalla minoranza, dalla distribuzione gratuita di mascherine e gel igienizzante a tutti i civitanovesi, fino a non far pagare l’ultima rata delle bollette della tari e dell’acqua, non sono state prese in considerazione sebbene misure possibili da attuare in considerazione delle risorse disponibili in bilancio. Per questo motivo ci siamo astenuti nel voto sull’emendamento, perché comunque sono utili 800 mila euro per le famiglie”. Avremmo voluto vedere – spiegano i consiglieri -  una amministrazione più capace e coraggiosa nell’uso delle finanze per sostenere i cittadini e le imprese, procedimenti di cui non c’è nessuna traccia, motivo per cui abbiamo votato contro un bilancio che non è all’altezza della sfida che l’emergenza richiede, dal quale siamo stati completamente esclusi perché quando abbiamo offerto al sindaco la nostra collaborazione ha risposto che ‘non aveva tempo da perdere’ con noi. Ma dal 10 marzo ad oggi un emendamento che libera solo 800.000 mila euro è quello che ha prodotto una maggioranza arroccata, incapace di offrire servizi adeguati alla popolazione, ma molto burocratica tanto è vero che ad oggi i buoni spesa consegnati non raggiungono nemmeno la metà delle richieste presentate e sì che dal primo aprile hanno la disponibilità dei 262.000 mila euro del fondo alimentare mentre il termine per presentare le domande si è chiuso il 7 aprile. Non hanno potuto spendere i soldi dello Stato perché non hanno fatto una variazione di bilancio e tra l'altro fanno pagare un supplemento del 5% a favore di una ditta di Bologna solo perché il Comune non ha voluto rendicontare  direttamente i buoni .Per tutto questo la minoranza, unita, si è astenuta sull’emendamento e poi ha votato contro il bilancio”.  I consiglieri di minoranza lamentano, inoltre,  risposte poco consone durante il dibattito. “Noi facciamo come ci pare’ è il senso degli interventi di tutti gli alleati del sindaco, autore di interventi lunghissimi e zeppi di imprecisioni e bugie perché durante il confronto consiliare si è parlato anche del progetto della Fiera Covid e Ciarapica ha riferito che il 31 luglio la struttura verrà restituita alla città perché questo - ha detto -  è quello che ha firmato nella convenzione con la Regione. Ciarapica mente sapendo di mentire”, concludono.         

18/04/2020 18:03
San Severino, Fratelli d'Italia sull'istallazione del 5G: "Il Sindaco chiarisca la sua posizione"

San Severino, Fratelli d'Italia sull'istallazione del 5G: "Il Sindaco chiarisca la sua posizione"

"In un momento storico in cui il tema della salute ha necessariamente monopolizzato l'attenzione collettiva, riteniamo sia doveroso da parte del Sindaco quale responsabile della salute di cittadini, rendere nota la sua posizione riguardo alle richieste di autorizzazione -già formalizzate da Vodafone e Hightel Towers- all'installazione di antenne 5G nel territorio comunale - dichiara in una nota  Tiziana Gazzellini, coordinatrice di Fratelli d'Italia San Severino Marche -. Tale prospettiva desta non poche preoccupazioni, giustificate dal fatto che diversi e autorevoli studi condotti su scala internazionale, hanno dimostrato il nesso tra le radiofrequenze 5G e lo sviluppo di alcune forme di tumore - sottolinea - A tal proposito è lo stesso Comitato scientifico sui rischi sanitari della Commissione europea ad affermare che 'il 5G lascia aperta la possibilità di conseguenze biologiche'". Gazzellini continua il suo intervento affermando: "A nostro parere appare condivisibile la scelta adottata da diversi comuni; da ultimo quello di Potenza Picena di negare, almeno fino a quando la scienza non abbia fatto chiarezza riguardo ai possibili effetti cancerogeni sulla salute pubblica, ogni forma di installazione e sperimentazione di impianti di questo tipo -conclude  - Confidiamo pertanto nel senso di responsabilità del primo cittadino e attendiamo di conoscere la sua opinione in merito".  

18/04/2020 09:30
Paolo Cristiano è il nuovo segretario generale del Comune di Macerata

Paolo Cristiano è il nuovo segretario generale del Comune di Macerata

E’ Paolo Cristiano il nuove segretario generale del Comune di Macerata. Cinquantasei anni, di origini napoletane, Cristiano, laureato in giurisprudenza e iscritto all’ordine degli avvocati, prenderà servizio a maggio grazie a una convenzione che Macerata ha stretto con il Comune di Tolentino, dove Cristiano ricopre la stessa carica dal 2017.  Paolo Cristiano, nello stesso anno, per breve tempo, svolse sempre a Macerata le funzioni di segretario generale pro tempore su indicazione del Ministero dell’Interno in attesa della nomina di Claudia Tarascio. Il nuovo segretario generale, che lavorerà a Macerata quattro giorni alla settimana, martedì, mercoledì, giovedì e sabato, è stato componente del Consiglio di Amministrazione dell’agenzia regionale umbra per la gestione dell’Albo dei Segretari comunali e provinciali. Nella sua carriera è stato Segretario a Plesio, Introbio e Patruro nel comasco, a Preci e Corciano in provincia di Perugia. Successivamente ha svolto le mansioni di Segretario generale a Gubbio e Orbetello, in Toscana. E’stato membro del nucleo di valutazione e responsabile del settore gare e appalti in diversi comuni. Nel 1997 è stato coordinatore delle attività amministrative susseguenti agli eventi sismici nel Comune di Preci. E’consulente di vari enti e relatori a importanti meeting e convegni ed esperto di sistemi gestionali e direzionali integrati per favorire l’innovazione nelle Pubbliche Amministrazioni.    

17/04/2020 14:48
Marche, prorogato il Piano Casa fino al 2022: ecco cosa prevede, in attesa del voto d'Aula

Marche, prorogato il Piano Casa fino al 2022: ecco cosa prevede, in attesa del voto d'Aula

Un contributo utile a fronteggiare la grave crisi economica che si sta delineando sullo sfondo dell’emergenza sanitaria arriva dalla Terza Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Andrea Biancani (Pd), che, in seduta telematica, ha approvato la proposta di legge, ad iniziativa del consigliere Francesco Giacinti (Pd), anche relatore di maggioranza sul provvedimento (relatore di minoranza, Sandro Zaffiri, Lega). La legge, che presto passerà al voto d’Aula, contiene alcune misure per il riavvio delle attività edilizie e la difesa dell’occupazione, con particolare riferimento al Piano Casa, rispetto al quale è prevista un’ulteriore proroga della sua validità a tutto l’anno 2022.  Attraverso la proroga si prolunga il termine entro il quale famiglie e imprese potranno programmare ed effettuare interventi di ristrutturazione e riqualificazione di immobili di proprietà. Il provvedimento rappresenta inoltre un'opportunità significativa per il settore edilizio per uscire dal periodo di stagnazione del comparto e superare le ulteriori difficoltà causate dallo stallo determinato dall’emergenza sanitaria. Importante anche l’aspetto relativo alla riqualificazione con cambio di destinazione d’uso di immobili non residenziali. Infatti, con le modifiche introdotte dalla legge, si potrà intervenire con le regole del Piano Casa su edifici destinati ad un uso non residenziale, ma ubicati all’interno di zone residenziali, in stato di inutilizzo almeno dal gennaio 2018, potendone anche successivamente definire il cambio di destinazione.  “Modifiche importanti – ha affermato il relatore di maggioranza Francesco Giacinti – sia quella relativa alla valutazione della doppia conformità, che è stata condivisa con il Dipartimento degli Affari regionali, che per quanto riguarda l’aspetto della proroga di due anni del Piano casa, che, infine, quello relativo al termine di riferimento per il cambio di destinazione d’uso degli immobili ad uso non residenziale. Interventi che si calano perfettamente in una realtà pesantemente inficiata dall’emergenza Covid e che vanno incontro agli interessi dei cittadini che intendono ristrutturare e delle imprese del settore edilizio”. Soddisfatto anche il relatore di minoranza, Sandro Zaffiri, per un provvedimento “sollecitato e sostenuto dalla Lega”. “Una proroga – ha rilevato – essenziale per l’economia e vitale per le tante piccole imprese del settore edilizio che avevano cominciato a respirare in occasione della prima proroga e che così potranno continuare ad avvalersi del provvedimento per altri due anni”.  

17/04/2020 10:54
Corridonia, la minoranza attacca il Sindaco: "Poca presenza e zero iniziative in questa fase di emergenza"

Corridonia, la minoranza attacca il Sindaco: "Poca presenza e zero iniziative in questa fase di emergenza"

"Torniamo a parlare ai nostri cittadini dopo una pausa responsabile e deliberata, attuata per non avvelenare il clima politico in un momento così delicato e critico - spiegano in una nota congiunta i tre gruppi di minoranza del comune di Corridonia -. Ora però sentiamo forte la necessità di fare sentire la nostra voce e quella di tutti i cittadini che non si sono sentiti adeguatamente rappresentati e debitamente tutelati durante questa fase emergenziale" "In questa fase di emergenza COVID-19, nella quale il ruolo dei Primi Cittadini è divenuto ancor più centrale, si è rivelata la fragilità della squadra dell’Amministrazione Comunale - sottolineano i rappresentati -. Poche informazioni, ma soprattutto poca presenza e nessuna iniziativa, del Sindaco prima di tutto, ma anche di tutta la sua maggioranza. Quando ovunque si sono moltiplicati gli sforzi per far sentire la presenza attiva di una macchina amministrativa consapevole dell’emergenza, organizzata e presente, a Corridonia sono stati cittadini e componenti della minoranza a sollecitare le iniziative e a reclamare la presenza rassicurante degli Amministratori - e precisano - L’attività di informazione si è limitata quasi esclusivamente alla mera pubblicazione dei numerosi decreti Nazionali e Regionali, e ai cupi bollettini della Prefettura sui contagi da COVID-19".  "Fin da subito abbiamo chiesto a più riprese ai colleghi di maggioranza di stabilire un canale di informazione continuo con la cittadinanza, ci siamo messi a disposizione, abbiamo chiesto alla giunta di coordinare ed organizzare le forze di volontariato presenti sul territorio, abbiamo suggerito esempi di sostegno alla cittadinanza; dagli aiuti alimentari, prima dei buoni spesa del governo, al sostegno psicologico, al differimento dei tributi locali. Nessuna risposta! - tuona la minoranza-  Ad oggi le sole iniziative che funzionano sono quelle in cui i privati si sono messi a disposizione e quelle che vedono protagonisti la Caritas e la Parrocchia. A loro va il nostro più sentito ringraziamento - continua la nota - . Crediamo che con il Comune parte attiva i risultati raggiunti sarebbero stati sicuramente migliori" Il comunicato termina con delle domande rivolte all’attuale Sindaco: "Nel prossimo futuro l’amministrazione come si comporterà con i tributi locali? E’ prevista una sospensione? Per i genitori che hanno già pagato i servizi legati all’anno scolastico e previsto un rimborso? Per la fase due il sindaco sarà più presente e pensante oppure continuerà a rimanere in penombra?"  

16/04/2020 16:05
Macerata, La Nostra Città': "usciamo da questa emergenza consapevoli di aver imparato"

Macerata, La Nostra Città': "usciamo da questa emergenza consapevoli di aver imparato"

La pandemia, che ha colpito il mondo in questo periodo e che ha visto l’Italia, la nostra regione e la nostra città pienamente coinvolta, ci ha costretto a fare i conti con una terribile minaccia,  cambiando le nostre abitudini, costringendoci a riorganizzare le giornate, mutare l’organizzazione del lavoro, le relazioni e il modo di studiare. Abbiamo dovuto soffocare sentimenti, contenere tradizioni e culture, attenuare, se non in certi casi annullare, i nostri diritti fondamentale dettati dalla Costituzione. Lo stiamo facendo con forza e convinzione per il bene nostro ma soprattutto della nostra comunita’. Lo stiamo facendo con speranza che quanto prima si possa superare questo terribile periodo che ci ha stravolto la nostra vita  portandoci via anche tante persone care. Il laboratorio di idee “LA NOSTRA CITTA’ “ nato all’inizio dello scorso anno allo scopo di mettersi al servizio della propria comunità attraverso un impegno costante e quotidiano su quei temi che se curati e rafforzati possono diventare fondamento a migliorare la "cosa pubblica", riunitosi via skype in data 8 e 15 aprile 2020, - esprime preoccupazione per la situazione generale in cui versa la nostra comunità; - manifesta vicinanza e solidarietà a tutte le famiglie ed i malati da Covid-19 in particolare alla dott.ssa Marina Lombardello membro importante del nostro laboratori di idee colpita dal Covid-19 ; ci auguriamo che quanto prima possa guarire e ritornare punto di riferimento per noi tutti; - vicinanza e gratitudine a tutte quelle persone impegnate in prima linea a combattere questa terribile pandemia; - auspica che l’attuale momento porti tutti, in particolare la politica,  al senso di responsabilità tralasciando polemiche e strumentalizzazioni di ogni genere e si lavori all’unisono per il bene di tutti i cittadini. Dopo lunga e proficua discussione, il nostro laboratorio di idee “La Nostra Città’ ” e’ stato unanime nel sostenere che questa situazione ha mostrato in maniera cruda le tante disfunzioni presenti nel settore della sanità e non solo; c’e’ l'assoluto bisogno di uscire da questa situazione, non solo con l’occhio critico verso le cose che non funzionano, ma con la nuova consapevolezza di aver “IMPARATO” tante cose. Imparato che la Sanità, insieme alla scuola e la sicurezza, è uno dei pilastri fondamentali di una società democratica e che lo stato non può delegarla a nessuno; Imparato che la sanità regionale ha bisogno di un serio tagliando rivedendo tutte le articolazioni periferiche e la loro funzionalità; Imparato che nella nostra realtà c’è assoluto bisogno di un ospedale di eccellenza già individuato in zona Pieve di Macerata, nei confronti del quale c’è necessità di profondere il massimo impegno, con la consapevolezza che un ospedale è solo un anello della catena sanità e non è fatto solo di edificio ma di contenuti, professionisti, attrezzature, percorsi rieducativi, studi e ricerca; Imparato che il potenziamento della medicina territoriale, deve essere il punto di partenza di un serio impegno sulla salute dei cittadini; che i medici di famiglia devono ritornare ad essere il pilastro fondamentale di un sistema funzionante, dotati dei necessari strumenti di diagnostica di base; Imparato che i nostri anziani sono un patrimonio e una risorsa per la nostra società bisognosi di ricevere attenzione e sviluppo dei servizi a loro indirizzati,  specialmente in quelli affetti da patologie croniche; che le farmacie comunali devono essere inserite nella catena funzionale della sanità; Imparato che, anche se la mortalità è maggiore per il sesso maschile, sono le donne a soffrire di più per sopperire alle attività di cura. Sono loro che maggiormente si prendono carico della gestione degli ammalati, sia nei luoghi preposti che all’interno delle famiglie, pensiamo a tutta la popolazione in isolamento a domicilio. Questa epidemia può accentuare la disparità di genere e non possiamo permettere che ciò avvenga. Ragioniamo quindi ad un futuro utilizzo di strumenti efficaci di policy come il ‘Gender Responsive Budgeting’; Imparato che nesuno può vincere da solo come egoisticamente e strumentalmente vuol far credere qualcuno.  Infine, così come ci chiedono tanti amici e simpatizzanti, abbiamo analizzato l’opportunità di dare gambe politiche al nostro impegno creando eventualmente una lista civica denominata “LA NOSTRA CITTA’” da presentare alle prossime elezioni comunali . La presentazione dei punti di programma che contraddistinguono il nostro impegno sarà nostra cura renderlo pubblico non appena le condizioni lo renderanno possibile

16/04/2020 15:33
Civitanova, la maggioranza a Ceriscioli: "Quale futuro avrà l'ospedale? Vogliamo risposte chiare"

Civitanova, la maggioranza a Ceriscioli: "Quale futuro avrà l'ospedale? Vogliamo risposte chiare"

"Dalla Giunta Regionale vogliamo risposte certe e in tempi brevi, non solo perché in autunno ci saranno le elezioni, ma perché è necessario ora più che mai che venga fatta un’assunzione di responsabilità in tal senso anche nel caso in cui, come affermano gli esperti, ci dovesse essere una ricaduta autunnale con i contagi da Covid-19". Questa la richiesta formulata dai consiglieri di maggioranza del comune di Civitanova Marche in una nota stampa in cui si chiedono chiarimenti sul nuovo ospedale alla Fiera e sul nosocomio comunale.  "Siamo a conoscenza del fatto che tra qualche giorno - scrivono i consiglieri - dovrebbero iniziare i lavori presso la fiera di Civitanova Marche che, nel giro di due settimane, trasformeranno il suddetto stabile di proprietà del Comune nel centro regionale Covid-19 per un totale di 90-100 posti di terapia intensiva e semi-intensiva, allo scopo di liberare dai malati di coronavirus tutti i posti di rianimazione e i reparti dedicati a ciò negli ospedali della regione. In questo modo, pertanto, gli stessi potranno riprendere la loro attività ordinaria".  "Non abbiamo sentito, però, dare indicazioni dal Presidente Ceriscioli, il quale è anche Assessore regionale alla Sanità, relativamente al futuro del nosocomio civitanovese attualmente Covid Hospital: dove verranno poi ricoverati questi malati per la degenza post-intensiva? Ci giunge voce di alcune notizie che - proseguono dalla maggioranza -, se fossero vere, risulterebbero disastrose per la nostra città; infatti si vorrebbe utilizzare l’ospedale di Civitanova Marche a tale scopo, cioè a farlo rimanere Covid Hospital". "Se così fosse, la nostra città avrebbe ben due ospedali: uno per la terapia intensiva, l’altro per la degenza ma comunque entrambi destinati ai malati di Covid. Oltre al danno la beffa - accusano i consiglieri -: abbiamo messo a disposizione della collettività regionale, in maniera del tutto gratuita, una struttura per liberare gli ospedali e veniamo poi oltremodo penalizzati nell’attività sanitaria  ordinaria privandoci del nostro ospedale". La maggioranza comunale formula al Presidente Ceriscioli delle richieste precise:   - L’ospedale di Civitanova deve seguire lo stesso iter di tutte le altre strutture, ovvero devono essere liberate le terapie intensive ed anche i reparti di degenza attualmente occupati dalla quasi totalità di degenti provenienti da fuori comune i quali dovranno essere trasferiti negli ospedali delle reciproche città di residenza; l’ospedale cittadino deve riprendere al più presto la sua ordinaria attività. Nel caso in cui si ritenga più opportuno gestirle in un unico ospedale esclusivamente destinato a questo, si chiede la riapertura di una di quelle strutture dismesse di recente ma comunque adeguate e subito utilizzabili a tale scopo. Stiamo assistendo alla vergogna del disservizio e dell’indecente gestione dei malati (gravi) oncologici, diabetici, cardiologici di tutti coloro che stanno attendendo un intervento chirurgico e che non sanno quale destino li attende nell’immediato futuro! A tutti questi cittadini vanno date risposte concrete  in tempi brevi. - I due piani costruiti alcuni anni fa con grande impegno di risorse pubbliche ed ancora inutilizzati del nostro ospedale vengano ultimati al più presto così da poter essere usati anche in caso di emergenza come accade ora per la pandemia, evitando di bloccare le attività ospedaliere che sono così necessarie alla vita e alle cure delle persone; - L’attenzione all’ospedale di Civitanova e al territorio non deve essere limitata solo ai periodi di emergenza: se la città è baricentrica per la realizzazione della struttura Covid, ancor più lo deve essere in condizioni ordinarie perché Civitanova rappresenta il centro più popoloso della provincia, perché è il bacino d’utenza ospedaliera e commerciale più grande a livello provinciale e regionale, perché rappresenta uno snodo viario e ferroviario unico nelle Marche centro-sud e, pertanto non deve essere depotenziata delle sue strutture sanitarie ma semmai potenziata per poter offrire un servizio efficiente ai cittadini di queste zone.    

16/04/2020 15:24
Civitanova, dialogo tra Comune e Regione per rilanciare il turismo

Civitanova, dialogo tra Comune e Regione per rilanciare il turismo

Il settore turistico è in ginocchio e la gravità della situazione richiede la convocazione di un tavolo tecnico urgente con la Regione per studiare e concordare le nuove misure del prossimo rilancio. Questo, in sintesi, l'appello espresso per via epistolare dall'assessore al Turismo Maika Gabellieri all'assessore regionale Moreno Pieroni, inviato il 14 aprile dal Comune di Civitanova in qualità di Ente Capofila del protocollo d'intesa “Noi Marche” e quindi in condivisione e rappresentanza di tutti i Comuni ad esso aderenti. “Pur comprendendo il difficile momento di emergenza sanitaria, con gravissime ripercussioni sulle attività economiche e sociali del Paese – scrive l'assessore Gabellieri - con la presente intendiamo richiamare la Sua attenzione sulla drammatica situazione in cui versa il Turismo che, in questo momento, risulta essere indubbiamente il settore più colpito. In ragione di ciò e al fine di discutere quanto evidenziato, auspichiamo la necessità di un urgente confronto con la  per analizzare e condividere idee, proposte e strategie operative nonché azioni concrete a sostegno del territorio e degli operatori”. Pronta risposta da parte dei vertici della Regione, che hanno fatto sapere di aver molto apprezzato la richiesta, provvedendo a calendarizzare subito un tavolo di lavoro in videoconferenza per mercoledì mattina.   “Pur in un clima ancora decisamente emergenziale – ha commentato l'assessore Gabellieri che di recente ha partecipato ad un'altra riuscita videoconferenza del settore organizzata da “Tipicità” con esperti di settore regionali e nazionali - iniziamo però ad assaporare “lievi” miglioramenti dei dati sanitari che, in questa fase, costituiscono presupposto e stimolo per iniziare a riflettere e ragionare sulle modalità da attuare per il rilancio dei nostri territori – alcuni dei quali già duramente colpiti anche dal terremoto – e per l’avvio e la ripartenza dell’economia turistica. Sono a lavoro da settimane con le categorie e c'è desiderio di ripartenza, garantendo la sicurezza dei turisti. Si rende necessario a questo punto un confronto diretto con la Regione e ringrazio l'assessore Pieroni per aver dato pronta disponibilità. “Siamo a disposizione della Regione Marche – conclude Gabellieri - per individuare e definire nuove regole e protocolli per porre in essere concrete azioni di sostegno di rilancio del turismo. Le Amministrazioni rappresentate da “Noi Marche” quotidianamente si adoperano per prestare supporto alle varie realtà territoriali, raccogliendo il continuo grido di allarme e le istanze degli operatori di tutte le categorie che chiedono informazioni, sostegno e collaborazione per fronteggiare questa crisi senza precedenti, nonché informazioni e modalità per ripartire”. L'assessore Gabellieri riferisce anche un prossimo tavolo che avrà luogo lunedì con tutte le categorie della città per un brainstorming.    

16/04/2020 13:10
Lega Marche a Ceriscioli: "Si attivi per consentire il take away a bar e ristoranti"

Lega Marche a Ceriscioli: "Si attivi per consentire il take away a bar e ristoranti"

“Quello della ristorazione è di certo tra i settori più colpiti dalle misure di contenimento dovute all’emergenza del Codiv-19: dall'inizio dell'anno queste imprese hanno già perso 12 miliardi di euro e, a fine anno, la perdita stimata sarà di circa 21 miliardi di euro.  Sono a rischio 50.000 imprese tra bar, ristoranti, catering, intrattenimento, stabilimenti balneari, con ricadute preoccupanti per l'occupazione che rischia di perdere 300.000 lavoratori e lavoratrici. Per cercare di scongiurare questo scenario drammatico, la Lega raccoglie e condivide le richieste degli operatori e delle loro associazioni di categoria e chiede al Presidente Ceriscioli di spendersi con il Governo nazionale per consentire il “take away” a queste attività”. Lo chiedono, con una lettera indirizzata al Presidente della Regione Marche, il Segretario regionale della Lega Sen. Paolo Arrigoni, insieme ai parlamentari marchigiani Giorgia Latini, Giuliano Pazzaglini, Luca Paolini e Tullio Patassini e i consiglieri regionali Sandro Zaffiri, Luigi Zura Puntaroni, Marzia Malaigia e Mirco Carloni. “Molti paesi europei come Francia, Germania, Danimarca, Regno Unito, Irlanda, Lituania, Malta, Svizzera, Turchia, Olanda e Finlandia permettono ai ristoranti, ai bar e ai pubblici esercizi, oltre alla consegna a domicilio, la vendita di piatti e prodotti pronti per l'asporto – continuano gli esponenti della Lega – una scelta che è assolutamente opportuno copiare perché non solo sarebbe positiva per il settore dal punto di vista economico, ma consentirebbe anche di offrire un’ulteriore alternativa ai cittadini, riducendo le code nei supermercati e nei negozi”. “Su questi aspetti la Regione Marche non può derogare al decreto nazionale – chiarisce la Lega - ma chiediamo al Presidente Ceriscioli di farsi subito interprete verso il Governo per portare avanti questa proposta, indispensabile per generare opportunità di lavoro e permettere la loro sopravvivenza delle attività di ristorazione. Naturalmente l’attivazione del “take away” dovrà avvenire nel rispetto delle norme di sicurezza sanitaria e di distanziamento, esattamente come accade nella maggior parte dei paesi europei”. “Visti anche i ritardi dei provvedimenti attesi per sostenere il comparto, occorre fare tutto il possibile per non far morire la ristorazione italiana che rappresenta non solo un importante segmento della nostra economia nazionale e regionale, ma anche un motivo di vanto per l’intero Paese”, concludono.    (Foto di repertorio)

16/04/2020 12:59
"Per Matelica": "Potenziato il reparto di radiologia dell'ospedale"

"Per Matelica": "Potenziato il reparto di radiologia dell'ospedale"

“Mantenuti tutti gli impegni presi tra l’amministrazione precedente e il direttore dell’area vasta 3 Alessandro Maccioni , infatti è arrivato presso l’ospedale di Matelica un’importante apparecchiatura mobile per eseguire delle radiografie in proiezioni particolari il cosiddetto " Telecomandato" il quale è estremamente utile specie per situazioni di pazienti con problematiche motorie”. Così, in una nota, il gruppo consiliare “Per Matelica” guidato dall’ex sindaco Alessandro Delpriori, riguardo al potenziamento del reparto di radiologia dell’ospedale cittadino. “Grazie all’impegno della precedente amministrazione vediamo oggi potenziato il nostro ospedale di comunità – prosegue il gruppo di minornaza -  che oltre alla radiologia ha visto recentemente , nel mese di Febbraio un consistente aumento di posti letto che sono saliti complessivamente a 28 di cui 16 di cure intermedie. Il prossimo traguardo oramai sarà l’imminente avvio dei lavori a piano terra non appena le condizioni sanitarie in Italia si regolarizzeranno. L’impegno politico e la serietà amministrativa del direttore dell’area vasta 3 hanno portato finalmente ad ottenere un potenziamento significativo per la nostra comunità”.  

16/04/2020 11:10
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