Politica

Ussita, il consigliere Rossi al Sindaco: "stalle e ricoveri per animali vanno ripristinati"

Ussita, il consigliere Rossi al Sindaco: "stalle e ricoveri per animali vanno ripristinati"

Con una mozione presentata nei giorni scorsi, il consigliere di minoranza al comune di Ussita, Guido Rossi, chiede al sindaco e alla giunta di ripristinare con ordinanze specifiche le stalle e i ricoveri di animali chiusi dopo le disposizioni sia dell'ex sindaco Marco Rinaldi che del Commissario Prefettizio, Mauro Passerotti nominato dal governo dopo le dimissioni di Rinaldi. "Due allevatori di Ussita - si legge nella mozione di Guido Rossi - hanno scritto alla S.V. e a tutti i consiglieri comunali, facendo presente l' attuale situazione delle proprie aziende agricole e la volontà assoluta di espansione delle stesse chiedendo la possibilità di avere assegnati spazi all'interno delle stalle o presso altre strutture dove ricoverare i propri animali, così come concesso ad altri allevatori locali, avere in conclusione quelle opportunità di sviluppo aziendale alle quali aspirano".  Rossi ricorda alla sindaca Bernardini come nelle linee programmatiche del Suo Programma, c'è anche scritto: "Accelerazione della ricostruzione e riattivazione delle strutture pubbliche, cercando laddove possibile la pronta riapertura". "Si auspica - fa presente Rossi - che i giovani possano avere un futuro qui dove sono nati e cresciuti ma, per poter offrire loro un'occupazione è assolutamente fondamentale rilanciare lo sviluppo economico e turistico, per creare nuove opportunità di impiego perchè la naturale proiezione del territorio Ussitano è proiettata verso l'agricoltura, allevamento e turismo". Tenuto conto che  L'Ordinanza del Commissario del Governo per la ricostruzione n.5 del 28.11.20 recita tra l'altro: ”Gli impianti e le attrezzature temporanee delocalizzate a norma della presente ordinanza sono finalizzati esclusivamente ad assicurare il ricovero degli animali e la continuità produttiva per il tempo strettamente necessario alla realizzazione dei lavori di ripristino con miglioramento sismico o ricostruzione", Rossi, nella mozione impegna il sindaco e la Giunta "ad attuare quanto necessario affinché vengano fatte le ulteriori verifiche   tecniche qualora comunque sussistano condizioni di sicurezza; mettere in atto tutte le opere, risorse o iniziative istituzionali necessarie per rendere agibili gli  immobili tuttora dichiarati uno “Non Utilizzabile” e l'altro “Inagibile e inagibile per rischio esterno”, da eseguirsi in ottemperanza ai disposti di legge affinché una simile struttura così importante per l'economia del paese possa essere messa a disposizione degli  allevatori che ne fanno o faranno richiesta nelle condizioni previste dalla legge".  

30/01/2021 16:58
Ospedale Camerino, Falcucci si unisce all'allarme di Sborgia: "Ortopedia va subito ripristinata"

Ospedale Camerino, Falcucci si unisce all'allarme di Sborgia: "Ortopedia va subito ripristinata"

"Mi associo al grido di allarme del collega di Camerino Sandro Sborgia sull’attuale situazione e sul futuro dell’Ospedale di Camerino". È quanto afferma in una nota il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci facendosi anche portavoce dei sindaci di Muccia, Monte Cavallo e Valfornace.  "Attendiamo, e di ciò ne sono certo, un’immediata risposta della Regione Marche - aggiunge Falcucci - volta ad assicurare e a porre in essere tempestive misure tese a ripristinare l’immediata efficienza del reparto di Ortopedia, un’eccellenza da tutti riconosciuta, e dell’importantissimo ruolo che rivesta una storica e preziosa struttura sanitaria per l’entroterra maceratese". "Vogliamo una pari attenzione, giustamente riconosciute ad altre aree omologhe quali Amandola, Urbino e Fabriano, per tutte le popolazioni montane che da sempre vivono una serie di disagi sotto il profilo viario, sanitario, scolastico, sociale ed economico - puntualizza il sindaco di Castelsantangelo sul Nera -. Senza queste necessarie e oggettive garanzie, la stessa ricostruzione post sisma 2016, che tenta di partire quanto prima, verrebbe fortemente compromessa". "Sono altresì certo che nella imminente rivisitazione del Piano Socio Sanitario della Regione questi delicatissimi aspetti verranno affrontati e individuate le soluzioni più idonee per lenire le sofferenze che le popolazioni montane dell’intera regione vivono da troppo tempo" conclude Falcucci.   

30/01/2021 16:29
Macerata, il nuovo segretario Massi è pronto alla sfida: "mi appassionano gli impegni difficili"

Macerata, il nuovo segretario Massi è pronto alla sfida: "mi appassionano gli impegni difficili"

“Il mio lavoro di Segretario Comunale , svolto nei Comuni del fermano e del maceratese fin dal 1984 , insieme con l’impegno politico e istituzionale, che ho terminato nel 2015, mi ha consentito di instaurare un rapporto profondo, direi di ‘amore ancestrale’ , con questa  straordinaria terra e la sua comunità , dai Sibillini al mare". "dirlo è Francesco Massi Gentiloni Silveri che sarà il nuovo segretario comunale di Macerata al posto di Paolo Cristiano che dal capoluogo dirigerà verso a Camerino. "Il lavoro e la politica mi hanno regalato la fortuna e la possibilità di conoscere tanti aspetti sociali, economici ,culturali , istituzionali e tecnici che oggi costituiscono la mia esperienza maturata  sul campo - ha aggiunto - Rimango sempre ‘curioso’  di sapere e di conoscere e, per questo , ogni impegno sempre più difficile mi appassiona. Per tutto questo sono onorato e felice di poter servire il Comune di Macerata , il nostro Capoluogo di Provincia e sono particolarmente grato al Sindaco Sandro Parcaroli per avere scelto me per il ruolo di Segretario Generale." "Mentre mi accingo ad iniziare il lavoro a Macerata, desidero  esprimere la mia commossa gratitudine agli amministratori , ai dirigenti , ai funzionari ed a tutti i dipendenti dei Comuni che , soprattutto dopo il termine del mio impegno istituzionale in Regione , mi hanno consentito di rituffarmi  con entusiasmo nel mio lavoro di Segretario e mi hanno permesso  di maturare i requisiti professionali e l’ esperienza necessari per la designazione alla  sede di Macerata - ha concluso Francesco Massi Gentiloni Silveri -Per questo il mio pensiero di affetto, riconoscenza  e stima lo rivolgo al Commissario Mauro Passerotti di Porto Recanati ( 2015 ) , al Sindaco Luca Giuseppetti di Caldarola ( 2016 ) , al Sindaco Roberto Mozzicafreddo di Porto Recanati ( 2016) , al Sindaco Francesco Fiordomo di Recanati ( 2018 ) , al Sindaco Antonio Bravi di Recanati ( 2019 ) ed al Sindaco Angela Barbieri di Montefano ( 2019 ) . A queste realtà che hanno riempito la mia vita , a livello professionale ed umano , rivolgo gli auguri più sinceri ed ogni successo , nella consapevolezza che il nostro territorio , nella sfida post -terremoto ed in quella Covid e dopo Covid , dovrà essere sempre più unito e coeso , da Macerata Capoluogo al più piccolo comune”.

30/01/2021 15:29
Inrca Appignano, Buldorini si rivolge al Prefetto: servizio di "Striscia la Notizia" sul caso

Inrca Appignano, Buldorini si rivolge al Prefetto: servizio di "Striscia la Notizia" sul caso

“Certamente farebbe comodo all’Amministrazione appignanese che gli oppositori si chiamassero “Giù la testa”, perché a testa bassa gli occhi guarderebbero in basso e non vedrebbero troppe situazioni”. Così Luca Buldorini esponente di “Su la testa Appignano” - gruppo di minoranza al Consiglio comunale - torna sulla questione riguardante  l’Inrca e la mozione presentata dallo stesso consigliere , giudicata poi inammissibile dalla maggioranza (Leggi qui). “Gli appignanesi, specialmente quelli socialmente più fragili – continua Buldorini - sono stati privati di 900mila euro, una cifra importante considerando che a oggi sono stati spesi dal Comune più di 345mila euro per i nostri anziani, dimenticando i non autosufficienti, rimasti completamente a carico delle famiglie con tutte le complicazioni di ordine materiale, economico e psicologico, annesse connesse”. “Se fossimo entrati in possesso di quella fideiussione non sarebbero stati usati fondi pubblici e avremmo ancora denaro in avanzo da destinare ai nostri cittadini che versano in condizione di fragilità”, spiega il Consigliere. “Però così non è stato e in Consiglio comunale il Sindaco Mariano Calamita, a chi vuole avviare un’azione legale civile, amministrativa e penale, anche risarcitoria, ha cercato di tappare la bocca lasciando affermare al Segretario Comunale che la nostra mozione era degradata in interrogazione”. Degradata in interrogazione? E su quali basi essendo questo un atto sconosciuto all’attività della Pubblica Amministrazione, perciò palesemente illegittimo? – domanda Buldorini nella nota - .  Oltretutto l’intervento non è compito del Segretario Comunale ma sono i Consiglieri comunali ad avere il diritto d’iniziativa su ogni questione sottoposta alla deliberazione del Consiglio comunale e che hanno, inoltre, il diritto di chiedere e di presentare interrogazioni e mozioni. I contratti ci sono per essere rispettati ed è evidentissimo che quello concernente l’INRCA non è stato rispettato! Ci domandiamo: “Come si fa ad alienare un bene della Comunità senza pretendere alcuna garanzia?” Citiamo un documento della Fondazione Falconi scritto in risposta alla richiesta di atti e informazioni presentata dal capogruppo consiliare Luca Buldorini:  Non è possibile consegnare copia della polizza fideiussoria di cui all’atto di compravendita tra questa Istituzione e l’Inrca di Ancona in quanto essa non è stata consegnata da Inrca”. Cioè: la polizza fideiussoria non esiste – incalza il consigliere -  e noi dovremmo abbassare i toni” Buldorini fa sapere, inoltre,  che lo scorso 29 gennaio si sono rivolti al Prefetto di Macerata, “spiegando dettagliatamente al Dottor Flavio Ferdani quanto accaduto in Consiglio comunale, al quale erano presenti i Carabinieri della stazione di Appignano”.     Nel frattempo, anche il noto programma satirico "Striscia la Notizia" si è interessato al caso Inrca, e nella puntata che andrà in onda questa sera - come annunciato dallo stesso Buldorini -  ci sarà un servizio servizio da Appignano dedicato alla “casa di riposo fantasma".

30/01/2021 10:11
Mogliano, Consiglio comunale dei Ragazzi: elezioni online per scegliere il futuro giovane sindaco

Mogliano, Consiglio comunale dei Ragazzi: elezioni online per scegliere il futuro giovane sindaco

il Consiglio comunale di Mogliano ha approvato all’unanimità il Nuovo Regolamento per l’istituzione del Consiglio comunale dei Ragazzi. Al fine di evitare assembramenti sono previste sia le presentazioni delle liste dei candidati sindaci e consiglieri sia le elezioni sempre in modalità da remoto, viste le condizioni di emergenza, quale è quella attuale. Le elezioni in condizioni di emergenza si svolgono on-line in orario extrascolastico, in un’unica giornata. Al termine delle operazioni di voto da remoto, fissate per il giorno 22 febbraio, gli scrutatori, che saranno due Amministratori, in collaborazione con il prof. Roberto Sagripanti (Coordinatore del Progetto) e con la Prof.ssa Monica Meloni (Referente dell'Educazione civica), docenti di Lettere dell’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” di Mogliano, si occuperanno dello spoglio delle schede. Saranno proclamati componenti del Consiglio Comunale dei Ragazzi i due candidati di ogni classe che avranno ottenuto il maggior numero di voti. In caso di parità, verrà eletto il ragazzo maggiore di età. E sarà eletto Sindaco dei Ragazzi del Comune di Mogliano lo studente che avrà ottenuto il maggior numero di voti. In caso di parità, verrà eletto il ragazzo maggiore di età. I risultati delle elezioni saranno comunicati al Dirigente scolastico della Scuola Secondaria di primo Grado e pubblicati all’albo on line  del Comune di Mogliano nei giorni immediatamente successivi le elezioni, con atto formale del Sindaco di Mogliano. “Con molta soddisfazione ringrazio tutti i Consiglieri comunali - comunica il Sindaco Cecilia Cesetti - che hanno sostenuto e approvato all’unanimità questo Nuovo Regolamento del Consiglio comunale dei Ragazzi, che sicuramente è uno dei primi ad essere stato elaborato e pensato per vincere tutte le difficoltà comunicative cui ci ha esposto l’emergenza”. Il Prof. Roberto Sagripanti ha salutato i ragazzi con un discorso inaugurale delle attività amministrative dei piccoli cittadini, ai quali ha ricordato che ora la loro voce può giungere nei luoghi delle Istituzioni, dentro le aule del Consiglio comunale, che rappresentano una sorta di piccolo parlamento nazionale, dove si parla e si discute delle soluzioni da adottare nel presente e delle idee e visioni per il futuro. (la foto allegata è riferita alla cerimonia di insediamento del Consiglio Comunale dei Ragazzi avvenuta ad inizio 2020)

29/01/2021 16:00
Enti locali per la pace, Parcaroli: "spesa per l'adesione oltre i 600 euro. Erogati 82mila in 6 anni"

Enti locali per la pace, Parcaroli: "spesa per l'adesione oltre i 600 euro. Erogati 82mila in 6 anni"

"Pensare che Macerata sia la città della Pace solo grazie all’adesione a un coordinamento crediamo sia poco rispettoso nei confronti della sensibilità dei nostri concittadini. Avere, ogni giorno, rispetto dell’altro e desiderare il bene della comunità non crediamo si dimostri aderendo a un coordinamento ma piuttosto con la capacità di informare, sensibilizzare e mettere in campo iniziative volte a quel fine. Sperperare denaro pubblico ha poco a che vedere con il considerarsi rispettosi dell’altro". A dirlo è il sindaco Sandro Parcaroli in relazione alla questione sollevata dall’opposizione sulla disdetta di adesione, da parte del Comune di Macerata, al Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani. Il sindaco fa inoltre alcune precisazioni di carattere economico: "La spesa relativa all’adesione, in questi anni, è stata enormemente superiore ai 600 euro annui. Infatti, solo dal 2011 al 2016 sono stati erogati, complessivamente, per iniziative legate all’adesione al predetto Coordinamento, più di 82mila euro che, in media, corrispondono a 13mila euro l’anno. Nel 2002 inoltre è stato costituito un Coordinamento provinciale per gli enti locali per la pace di cui non si hanno tracce da circa 20 anni!. !L’adesione umana al concetto di pace non può prevedere patenti o certificati di garanzia derivanti dall’appartenenza a questa o quella associazione – ha aggiunto il sindaco Parcaroli -. Che una somma sia superflua e allo stesso tempo esigua non ci autorizza a elargire denaro pubblico senza consapevolezza. La città di Macerata, sembra anche ridondante doverlo sottolineare, è chiaramente a favore della pace senza che un’associazione sia pagata per dirlo". "Ci impegneremo, sempre, per continuare a sensibilizzare sui temi del rispetto dell’altro e della solidarietà - supportando iniziative che vanno in questa direzione - senza il bisogno di conseguire patenti che lo dimostrino" ha concluso il sindaco.  

29/01/2021 14:32
Inrca Appignano: dichiarata inammissibile la mozione della minoranza, ma è polemica

Inrca Appignano: dichiarata inammissibile la mozione della minoranza, ma è polemica

Inrca di Appignano: respinta in Consiglio comunale la mozione presentata dalla minoranza. Si è svolto il 28 gennaio il Consiglio Comunale Straordinario richiesto dal gruppo consiliare di minoranza “Su la Testa”, con all’ordine del giorno una mozione con la quale:  da un lato impegnava il Sindaco Mariano Calamita, la Giunta e i consiglieri tutti ad un avvio di azione legale civile, amministrativa e penale, anche risarcitoria, tramite denuncia  alla Procura della Repubblica per tutelare le ragioni della comunità appignanese, la difesa del patrimonio e l’interesse pubblico; dall’altro veniva chiesto al Sindaco di revocare le deleghe dell’Assessore al bilancio, Osvaldo Messi e del Consigliere con delega ai rapporti con la Fondazione Falconi, Danilo Monticelli. A seguito di  questo, il Gruppo di maggioranza si è avvalso del parere tecnico del Segretario Comunale Avv. Fabio Trojani, quale organo di garanzia del  comune di Appignano e garante dei gruppi consiliari stessi, in merito all'effettiva possibilità di accogliere la mozione così come presentata. Il Segretario Comunale , dopo un approfondimento della questione, ha formulato un suo parere tecnico, secondo il quale la mozione così come presentata risultava inammissibile. “Il nostro gruppo, non volendosi sottrarre comunque ad una discussione riguardo la stessa, ha proposto al capogruppo di minoranza di modificare la mozione in interrogazione, strumento con il quale maggioranza e minoranza si sarebbero potute comunque confrontare” – spiega il primo cittadino Mariano Calamita - . Oppure lo stesso avrebbe potuto tranquillamente presentare un emendamento alla mozione e discutere la stessa, eliminandone le cause ostative. Il capogruppo di “Su la Testa”  - continua il Sindaco -  ha formulato invece un vero e proprio attacco ai principi di democrazia, contestando il parere tecnico del segretario e accusando la maggioranza di arroccarsi in un silenzio per non discutere la questione. Il dubbio che solleviamo allora è che lui stesso non si voglia confrontare secondo i principi di democrazia, rispettando le regole e i diritti di tutto il consiglio comunale, a garanzia del quale è preposta proprio la figura del Segretario Comunale”. il Sindaco Calamita successivamente  ha annunciato un prossimo Consiglio Comunale aperto sulla questione  Inrca, che verrà convocato per il prossimo 11 Febbraio. “ Siamo certi che i cittadini potranno chiarirsi le idee ascoltando come si sono svolti i fatti, dalla stessa voce di chi c'era, ponendo direttamente domande ed esponendo dubbi e perplessità. Perché è agli appignanesi che vogliamo dare risposte, perché per troppo tempo abbiamo ascoltato accuse urlanti, assistito a show mediatici, offese, contro chi ha lavorato per difendere un'operazione nata come una semplice ristrutturazione del vecchio stabile del valore di circa 900.000 euro e che oggi nonostante tutte le difficoltà, prevede invece un appalto per una costruzione ex novo di uno stabile a destinazione socio sanitaria, del valore di circa 7.000.000 di euro. L’appalto di ricostruzione ha permesso al nostro paese di far si che l’Inrca non cambiasse destinazione di interesse” – afferma il primo cittadino - . “È importante – sottolinea Calamita -  tener conto anche dei ruoli svolti dai soggetti protagonisti di questa questione e sottolineare il fatto che il Comune dal 2008, a seguito della trasformazione dell’IPAB Ente Falconi in Fondazione, soggetto giuridico di diritto privato, ha perso la possibilità di esercitare alcun tipo di controllo, che comunque fino a quella data, risultava essere stato esercitato. Da qui il paradosso delle accuse al Consigliere Monticelli, il quale ha una semplice delega ai rapporti con la Fondazione Falconi da maggio 2019, delega che non gli consente alcun tipo di controllo o di esercizio di potere nei confronti della stessa. A gran voce sottolineiamo poi che l’Assessore Messi, Sindaco di Appignano dal 2009 al 2019, ha svolto in tutti questi anni un profondo lavoro di mediazione politica, tramite continue sollecitazioni in Regione, che hanno portato poi la Regione stessa nel 2012 ad autorizzare l’Inrca alla stipula del mutuo necessario per iniziare l’opera di ricostruzione. Dopo quella data, è stato compito dell’Inrca quello di indire la gara per l’affidamento del servizio finanziario, quella per l’affidamento dei lavori e il Comune ha dovuto attendere il 2016, per rilasciare il permesso a costruire, richiesto dall’Inrca stessa. I lavori iniziati a febbraio 2019 sono momentaneamente sospesi a seguito del fallimento della ditta aggiudicataria del bando di gara. Attualmente è in corso la fase istruttoria  per l’affidamento dei lavori alla successiva avente diritto”. “Davanti a questi numeri e a questi fatti, ci auguriamo – prosegue il sindaco -  che il gruppo di minoranza “Su la Testa” abbassi fortemente i toni, smetta di ricorrere a sterili attacchi mediatici, smetta di fare politica urlata, smetta di cercare di intasare i Tribunali e si rimbocchi le maniche per una reale e leale collaborazione al fine di poter portare a compimento l'opera. Siamo convinti che, pur su fronti diversi, la collaborazione sia il motore che possa portare Appignano ad avere risultati e non il rincorrere colpevolezze e presunte azioni legali senza fondamento alcuno. Noi continueremo a fare la nostra parte, offrendo quanta più partecipazione possibile, fino a quando non vedremo l’opera realizzata, continueremo ad informarvi non appena avremo delle novità e saremo sempre disponibili a collaborare con i gruppi consiliari di minoranza. Quando finalizzeremo l’obiettivo tutto questo sarà il successo non di un gruppo, non di un singolo, ma di una comunità, la nostra”. Luca Buldorini  (Su la testa Appignano) non ci sta: “La mozione è stata degradata con un procedimento singolare a interrogazione. Può essere ritirata o modificata ma non degradata. Nel suo parere non si fa cenno a nessuna norma né disposizione data dall’amministrazione. Quel suo parere di per se stesso ha una valenza molto relativa e di dubbia legittimità. Alla luce della dottrina e della giurisprudenza la mozione è diretta al Consiglio comunale. L’ammissibilità quindi spetta solo al Consiglio comunale. A voi invece spetta valutare solo i presupposti per presentare la mozione, non è previsto che entriate nel merito dell’oggetto”. E aggiunge “È solo questione di tempo, tireremo fuori chi ha sbagliato.

29/01/2021 10:29
Il tempo delle consultazioni e il "fuori tempo massimo" degli italiani

Il tempo delle consultazioni e il "fuori tempo massimo" degli italiani

Gli italiani non possono più attendere: i loro tempi sono oramai scaduti. Con le dimissioni del Presidente del Consiglio Conte si è aperta ufficialmente la crisi di governo, nell’aria da un paio di mesi. Ora è il Presidente della Repubblica che, attraverso le consultazioni delle forze politiche, giungerà ad una soluzione, scegliendo chi possa avere la fiducia delle Camere. Aperte le consultazioni: una partita a poker. A carte coperte si cerca di stanare l’avversario Conte, da una parte, l’avversario Renzi dall’altra. Il senatore di Forza Italia, Luigi Vitali, ieri sera aveva annunciato di lasciare Forza Italia per sostenere il Conte ter, annunciando il passaggio nel neonato gruppo al Senato degli Europeisti. Ma nella notte ci ripensa. Sembrerebbe che le telefonate intercorse con Silvio Berlusconi prima e con Matteo Salvini poi, l’avrebbero convinto a non lasciare Forza Italia. Lo slogan del partito Italia Viva di Renzi è “ consultazioni senza veti”, che diventa ancor più sibillino nel suo proseguire: “Non metteremo veti su Conte, ma non c'è solo lui. Andremo al Colle senza fare nomi ma per discutere di temi". Intanto Zingaretti, alla direzione PD: "Chiedo mandato per proporre reincarico a Conte”.  Luigi Di Maio, conferma l’intenzione del MoVimento 5 Stelle di salire al Colle in occasione delle consultazioni facendo come "unico nome quello di Giuseppe Conte" ma sembrerebbe che all’interno del Movimento non manchino i favorevoli a riaprire il dialogo con Italia Viva. Salvini dalla Lega fa sapere: "La prima opzione che portiamo al Colle venerdì è il voto, ma non è l'unica". "Elezioni subito" resta la posizione di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia. Berlusconi: “Esecutivo di unità o voto. Forza Italia è nel centrodestra". E gli italiani? Moltissimi in cassa integrazione da marzo 2020. Da marzo sì...ma il primo pagamento (pari all’80 % con il limite di un massimale, ricordiamolo, non sulla busta paga) è arrivato per molti nel mese di giugno, e con tali irregolarità e ritardi continua ad arrivare (o a non arrivare!). Ciò a causa del numero delle domande, più che raddoppiate nel corso dell’ultimo anno, e del solito problema tutto italiano, di una macchina burocratica lenta dalle procedure confuse, cristallizzata ormai da decenni a causa dell’incapacità dei precedenti governi di centro sinistra e di centro destra, di attuare una riforma di ammodernamento del sistema della pubblica amministrazione, a partire dalla digitalizzazione. Ci sono i 50enni che sono costretti a farsi aiutare dagli anziani genitori, gli anziani genitori che passano le notti in bianco preoccupati dalla nuova improvvisa precarietà economica dei loro figli oramai adulti. Mutui che sono stati contratti in “tempi non sospetti” da pagare, affitti che non si riescono ad onorare, scadenze. E tutte le migliaia di famiglie in cui uno solo lavorava e uno solo portava a casa lo stipendio, che non possono contare sui genitori anziani perchè magari non ci sono più, e quest’anno hanno dovuto aspettare 9 mesi per ricevere 900 euro, come sopravvivono? Serve subito un Governo forte per parlare di queste cose ed iniziare a risolverle. Le vite degli italiani sono congelate, mentre le consultazioni “proseguono”. La realtà di questo grande pasticcio a cui stiamo assistendo è che ancora non si riesce a vederne la soluzione: senatori che entrano a far parte degli europeisti e poche ore dopo si pentono e tornano indietro, altri che dichiarano una cosa e nel loro retropensiero c’è tutt’altro. Sembra di assistere ad un film giallo la cui soluzione sarà chiara solo all’ultimo momento. Il povero italiano che ha davanti a sè i gravi problemi della sua esistenza può augurarsi soltanto che tutto finisca prestissimo e nel miglior modo per tutti noi.

28/01/2021 20:00
Incontro a Roma per l'assessore Latini: "In vista accordo quadro su valorizzazione patrimonio immateriale"

Incontro a Roma per l'assessore Latini: "In vista accordo quadro su valorizzazione patrimonio immateriale"

Si è svolto oggi a Roma, un incontro tra il Direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del MiBACT, Leandro Ventura e l’assessore regionale alla Cultura, Giorgia Latini. Al centro dei temi in dibattito l’avvio di una collaborazione che porterà ad un accordo quadro tra l’Istituto e la Regione Marche. “Si tratta di un’originale e importante iniziativa – ha spiegato Giorgia Latini - per la valorizzazione, la tutela e la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale e etnoantropologico della nostra Regione: la prima in Italia a sperimentare questa interessante collaborazione, che darà grande spazio ai nostri borghi e alla promozione dei territori. Una iniziativa che si inserisce perfettamente negli obiettivi del progetto che stiamo costruendo per valorizzare i borghi marchigiani. Un modo per sperimentare la capacità di saper connettere l’innovazione tecnologica e la tradizione culturale, la sapienza dei processi produttivi e la creatività.“ “Le Marche - ha concluso l’assessore - vantano già un patrimonio museale demo-etnoantropologico unico nel panorama nazionale sia in termini di quantità, ben 56 sparsi su tutto il territorio regionale e per lo più nelle aree interne, sia in termini di qualità come rarità e originalità delle raccolte che restituiscono uno spaccato delle storie di vita quotidiana e di lavoro. Questo accordo rappresenterà un’ulteriore opportunità per rendere più riconoscibile e quindi più visibile la nostra regione attraverso le peculiarità che la distinguono e quindi una valorizzazione anche sotto il profilo turistico. Sappiamo, ad esempio, che l’Unesco riconosce patrimonio dell’Umanità anche la cultura immateriale di un Paese, ebbene sono sicura che le Marche potrebbero candidarsi a questo riconoscimento attraverso le forti e radicate tradizioni artigiane". 

28/01/2021 18:49
Marche, i 100 giorni della Giunta Acquaroli: "stiamo preparando la fase successiva all'emergenza"

Marche, i 100 giorni della Giunta Acquaroli: "stiamo preparando la fase successiva all'emergenza"

“Questi primi 100 giorni sono trascorsi molto velocemente e credo siano stati principalmente due i settori che hanno caratterizzato tutto il periodo di lavoro – ha esordito il Governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli che ha oggi stilato un primo bilancio di quanto fatto fino ad ora alla guida dei marchigiani– mi riferisco alla gestione dell’emergenza Covid e la programmazione dei grandi temi che sono tra l’altro quelli in cui abbiamo focalizzato le nostre energie per inizare a portare un cambiamento nella nostra regione”. “Non sono state giornate normali per via della pandemia– ha spiegato - basti pensare che il dpcm dove si inserivano le fasce di rischio per le regioni è stato emanato poco dopo il nostro insediamento; un impatto quindi subito rilevante che ha testato la nostra capacità politica. Vedere oggi che siamo passati ad oltre 5mila tamponi giornalieri processati  è un numero di cui oggettivamente andiamo fieri senza poi dimenticare lo screening di massa tuttora in atto che rappresenta un’azione molto incisiva in termini di prevenzione”. “In un mese abbiamo isolato 3-4mila persone che avrebbero potuto essere potenziali veicoli di contagio – ha dichiarato Acquaroli - sono numeri che hanno consentito al  nostro indice Rt di stabilizzarsi sotto 1 dal 15 di novembre e questo è un risultato che ci va molto piacere perché giunge  all’interno della risoluzione di un problema molto complesso”. Non è stata solo l’emergenza Covid ad impegnare la Giunta Acquaroli: “In questi tre mesi abbiamo sottoscritto un accordo senza precedenti riguardante il corridoio adriatico – ha aggiunto – è stato sancito insieme ai presidenti delle Regioni Abruzzo, Molise e Puglia ed è un patto che rappresenta una richiesta al Governo Nazionale per una maggiore attenzione rispetto alla 3 corsie sull’A14 e all’alta velocità dal punto di vista ferroviario. Uno dei temi della campagna elettorale è stato l’isolamento istituzione di cui le Marche è stata vittima per tanti anni e oggi per la prima volta una filiera del medio e basso adriatico si è unita per chiedere con forza di un intervento al Governo”. Sono tutti aspetti che si uniscono ad un bilancio di previsione che approvato prima della scadenza dell’anno e ciò non era per nulla scontato – ha illustrato il Presidente della Regione Marche – in quel documento sono state scritte delle chiare indicazioni che ora stiamo strutturando; come l’Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione, una realtà innovativa nella nostra regione ma che ci vede ancora indietro rispetto alle altre,  e la volontà di trasformare la Svim in un ente che possa valorizzare le politiche europee nel nostro territorio marchigiano”. “Tutto ciò è stato possibile grazie al lavoro svolto in sinergia tra tutti i componenti della giunta – chiosa Acquaroli - in un momento in cui il rischio maggiore era quello di concentrarsi totalmente dall’emergenza noi, oltre alla gestione della stessa, abbiamo anche  associato delle altre azioni che nelle prossime settimane si tradurranno in atti legislativi e creazione di strumenti fondamentali per il rilancio della nostra regione”. La ripartenza economica del tessuto sociale marchigiano è stato sicuramente uno dei punti più attesi di cui ha parlato, durante la confernza dei '100 giorni' il  Vice Presidente della Giunta Mirco Carloni: “Dopo l’epidemia si aprirà un periodo molto difficile – ha annunciato - mi riferisco soprattutto al settore terziario, gli artigiani e molte altre attività economiche legate ai servizi. Abbiamo elargito contributi a circa 450 imprese che hanno generato investimenti per circa 20 milioni di euro cercando altresì di agevolare le semplificazioni come avvenuto per il regolamento del commercio ambulante – ha proseguito l'Assessore con delega al Commercio – è stato sboccato il gravame burocratico di cui viveva il settore dell’agricoltura accelerando quindi i pagamenti inerenti al Piano delle Sviluppo Rurale che sono di fatto quadruplicati nell’ultimo quadrimestre.  Il Presidente ci ha dato la missione di semplificare tutte le procedure che in passato hanno reso difficile tutte le attività degli agricoltori e su questo punto ci stiamo impegnando davvero – ha chiosato Carloni - Vogliamo dare la certezza ai cittadini che la regione Marche non sta aspettando la fine dell’emergenza sanitaria ma si sta preparando già alla fase successiva; vale a dire quella in cui bisognerà aiutare i cittadini imprese a ripartire con coraggio e forza”. Altro tema caldo è stato quello sviscerato da Filippo Saltamartini che ha raccontato da assessore alla Sanità tutto una parte dell’iter della gestione dell’emergenza epidemiologica sul territorio marchigiano “Da 115 posti in terapia intensiva siamo passati a 233, affrontando i temi dei protocolli clinici come quello relativo alla terapia con l’idrossiclorichina – ha iniziato -su questo punto sono stato molto criticato e voglio ricordare che la medicina non è una scienza ma una disciplina che si applica sulla base dell’esperienza quindi mi è sembrato utile aprire le porte ad una sperimentazione che veniva già fatta all’estero. I numeri dello screening di massa ci dicono che siamo l’unica regione d’Italia a somministrare 200mila stick e rilevare molti positivi asintomatici per questo credo che il tracciamento sia stata un opera straordinariamente importante. In merito ai vaccini sono stati somministrati alla metà della popolazione degli operatori sanitari ed ora stiamo attendendo altre dosi ma non trovo niente di male nel sostenere che dovremmo essere noi a produrli magari proprio nella nostra regione – ha sottolineato - Infinte stiamo investendo molto sui servizi educativi ai minorenni e per la prima volta abbiamo finanziato le attività degli oratori – ha terminato Saltamartini -  sull’autismo stiamo lavorando per la costruzione di due centri, uno a nord e uno a sud delle Marche, perché si tratta di una tematica molto seria”. Tra gli interventi dei vari assessori non è mancato quello di Guido Castelli che ha illustrato lo stato dell’arte della ricostruzione post-sisma: “In breve tempo e in piena emergenza abbiamo messo insieme l’approvazione del consuntivo, l’assestamento e il bilancio di previsione – ha spiegato l'assessore con delega alla ricostruzione -  una macchina amministrativa deve funzionare e in questo momento storico la regine necessita di un recupero di efficienza. Voglio ricordare i quasi 12 milioni che abbiamo trovato per garantire le primalità covid invece per quanto riguarda il terremoto quando ci siamo insediati viaggiavamo su circa 50 pratiche di danni lievi evase al mese ora solo a novembre ne abbiamo processate  1900. Al momento ne mancano 4000 che vogliamo decretare entro il 2021 così da consentire a centinaia di marchigiani di tronare a casa – ha incalzato-  metteremo mano anche alle opere pubbliche che richiedono una assoluta velocizzazione e per farlo avremo 70 unità aggiuntive nel personale addetto, che saranno impiegate perimplementare gli uffici gare – ha concluso Castelli - mi auguro che tutto ciò possa essere il miglior viatico per sostenere il mio motto ‘senza fretta ma senza sosta’".    

27/01/2021 19:26
Pillola abortiva, è bagarre. Pd: "Mai caduti così in basso". Lega: "Donne libere di scegliere"

Pillola abortiva, è bagarre. Pd: "Mai caduti così in basso". Lega: "Donne libere di scegliere"

In coda alla seduta del Consiglio regionale andata in scena ieri, la maggioranza ha bocciato la proposta di mozione, di cui prima firmataria era la consigliera Manuela Bora del Partito Democratico, in materia di interruzione volontaria della gravidanza. Nella proposta di mozione, l'ex assessore Bora chiedeva alla giunta di monitorare l’effettività dei diritti sanciti dalla legge 194 del 1978 e far sì che essi siano concretamente esercitabili da tutte le donne marchigiane, in particolare attraverso la presenza di una percentuale sufficientemente alta di personale sanitario non obbiettore di coscienza, capace di garantire l’interruzione volontaria della gravidanza entro i termini consentiti dalla medesima legge. “Mai come ieri, a nostra memoria, l’Assemblea legislativa delle Marche era caduta così in basso". Questo il commento del gruppo assembleare del Partito Democratico sulla bocciatura della mozione. "Se però qualcosa di positivo c’è in questa giornata assolutamente da dimenticare, è il fatto che la maggioranza al governo della Regione Marche ha calato finalmente la maschera - aggiungono i Dem -, mostrando il suo volto reazionario e misogino. Vogliamo dirlo chiaramente: se il subdolo intento dell’Amministrazione è procedere al progressivo smantellamento dei consultori e cancellare i diritti sanciti dalla legge 194, il gruppo del Partito Democratico si batterà per evitare che la nostra regione torni indietro di decenni, a un lugubre passato fatto di aborti clandestini, di donne morte per mancanza di assistenza medica, di ginecologi e ostetriche arricchitisi sulla loro pelle e sul loro dramma”. Il Partito Democratico nel suo mirino ha, in particolare, l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini: "Saltamartini ci ha fatto sapere che la pillola Ru 486 non sarà distribuita nei consultori marchigiani, a dispetto di quanto previsto dalle più recenti linee guida del ministero della Sanità e a quanto avviene in tutta Europa. Non da meno è stato il grande ispiratore della politica sanitaria della giunta regionale, ovvero il capogruppo di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli, il quale, sempre più in difficoltà nel contenere i suoi primordiali istinti ideologici e mostrando tutto il suo dispregio per la donna, è arrivato a tirare in ballo l’identità nazionale, la capacità di riproduzione, la sostituzione etnica; tutti temi attinti a pieni mani dalla retorica del Ventennio e dalle più strampalate teorie complottiste. Sulle sue gravi dichiarazioni annunciamo fin da ora che depositeremo un’interrogazione”.  Dall'altro lato della barricata sono arrivate le dichiarazioni della Lega e dell'Udc. Il "Carroccio" si è espresso per tramite del Commissario Regionale, l'onorevole Riccardo Augusto Marchetti: “In merito a temi etici come quello dell’aborto, la Lega non ha mai preso una posizione, nell’assoluta convinzione che la libertà è un diritto inviolabile e che ognuno deve poter scegliere per sé stesso stiamo portando avanti una politica a favore della vita, e la Regione Marche è già al lavoro per stanziare dei fondi a sostegno della natalità, ma questo che non significa essere contrari all'aborto. Intendiamo mettere in campo ogni azione necessaria per sostenere le donne, affinché l'interruzione volontaria di gravidanza sia una scelta consapevole e non obbligata da ragioni di natura economica”. "L'aborto è una questione etica e ogni posizione va rispettata, - ha ribadito Marchetti - quello che come Lega vogliamo evidenziare, proprio perché rispettiamo le donne e vogliamo salvaguardarne la salute, è la necessità di un controllo medico di almeno 24 ore dopo l'assunzione della pillola abortiva. La Lega ha sempre agito a tutela delle donne, tanto da essere stata promotrice del Codice Rosso - ha ricordato Marchetti - ogni nostra azione è volta a difendere le donne, la loro libertà e anche la loro salute".  Ancora più trionfalistici i toni utilizzati dal capogruppo Udc Dino Latini: "Esprimo piena soddisfazione per la compattezza della maggioranza che ha respinto in blocco l’applicazione della direttiva ministeriale in quanto contraddice la 194: questa legge infatti prescrive che l’aborto debba essere fatto in ospedale e l’aborto chimico della RU486 non è una semplice pillola del giorno dopo, ma una vera interruzione di gravidanza avviata e quindi, come l’aborto chirurgico, deve essere fatto in ospedale". "Il consiglio ha quindi stabilito la difesa di una prerogativa dell’autonomia regionale nel rispetto della gerarchia delle fonti giuridiche; troppe volte l’attuale governo cerca la scorciatoia dell’atto amministrativo saltando il Parlamento, come sta facendo con i decreti ministeriali nella gestione dell’emergenza sanitaria Covid19" aggiunge Latini.  Anche la sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo economico, Alessia Morani (Pd), è intervenuta sulla questione con un post su Facebook: "La maggioranza di destra della regione Marche nega il diritto alla interruzione volontaria di gravidanza per evitare la sostituzione etnica. A me sembrano dichiarazioni folli. Folli davvero".  "Sono posizioni assurde - aggiunge Morani -. La destra nega i diritti delle donne. Non possiamo che stigmatizzare e contrastare questa furia ideologica che vuole riportare le Marche al Medioevo dei diritti".    

27/01/2021 15:45
Crisi di Governo, Acquaroli dopo le dimissioni del Premier Conte: "occorre ridare parole agli elettori"

Crisi di Governo, Acquaroli dopo le dimissioni del Premier Conte: "occorre ridare parole agli elettori"

"Preferisco, da figura istituzionale territoriale, non commentare quelle che sono le possibili evoluzioni nazionali però io credo sempre che in democrazia, quando non c'e' una certezza, occorre ridare la parola agli elettori". Così il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha commentato la crisi di Governo che, questa mattina, ha portato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a dimettersi. Il governatore marchigiano ritiene fosse: "imprevedibile una crisi in piena pandemia o meglio era prevedibile ma si sperava prevalesse il senso istituzionale in un momento cosi' complicato" (Fonte: Agenzia DIRE)

26/01/2021 17:29
"Recanati trattata come salotto personale": Fratelli d'Italia attacca la Giunta sul Grottino Cafè

"Recanati trattata come salotto personale": Fratelli d'Italia attacca la Giunta sul Grottino Cafè

"Una vicenda a tratti imbarazzante". Così i consiglieri comunali del gruppo Fratelli d'Italia Recanati definiscono la questione che riguarda i locali dell’ex-Grottino, divenuto - con l’assegnazione dell’area del Colle dell’Infinito alla cooperativa Calzoni Spa di Perugia - un punto di informazione turistica. La decisone fu presa in Consiglio comunale l’11 giugno 2018, quando si votò all’unanimità una mozione nella quale si intendeva destinare l’area a finalità turistiche e culturali, "escludendo invece attività di ristorazione o ricreative" sottolineano da Fratelli d'Italia. Nel ripercorrere i fatti gli esponenti del partito ricordano  come "tra i consiglieri che votarono quella mozione ci furono anche Carlotta Guzzini (Vivere Recanati) e Sergio Bartoli di Idee in Comune, la stessa lista con la quale si è candidata alle scorse comunali Alice Mariani, che oggi gestisce il Grottino Café Recanati, che, come si evince dal nome non è esattamente un punto di informazioni turistiche, almeno non solo". "Ma come ha fatto la “Giunta favolosa” a far quadrare tutto, vigendo la delibera dell’11 giugno 2018?- si chiedono da Fratelli d'Italia - Semplice! Con una 'modifica ad integrazione della convenzione', nella quale si parla, tra i potenziali servizi della struttura, di un 'servizio di somministrazione bar con degustazione di prodotti del territorio'. A nulla è servito presentare varie interrogazioni in Consiglio comunale nelle quali si è fatto notare che pensare a un 'Servizio di somministrazione bar con degustazione' fosse decisamente in contrasto con la delibera del 2018, essendo questo molto affine con l’attività di ristorazione". "Lo stesso Sindaco Antonio Bravi rispose all’interrogazione scrivendo che il servizio sarebbe stato sottoposto ad autorizzazione amministrativa e pertanto l’ente – ovvero il Comune – si sarebbe preso cura di valutare le attività svolte, escludendo a priori attività di ristorazione vere e proprie. A giudicare dagli Scampi alla Catalana promossi dalla pagina Facebook dello stesso Grottino Café (!) Recanati - che peraltro si autodefinisce "Wine Bar" nella descrizione della pagina - o dall'aperipranzo "alla greca" con la salsa tzatziki, o persino dalla possibilità di ordinare da asporto sembra che quantomeno la situazione sia sfuggita di mano all’Amministrazione" aggiungono i consiglieri di FdI.  "Oppure esistono punti di informazioni turistiche che offrono servizi da asporto? Ricordiamo inoltre che il Grottino Café sembra essersi impadronito anche dei bagni pubblici, dal momento che bisogna chiedere ai titolari la chiave per potervi accedere. Un servizio per i turisti o un modo per aggirare la norma che prevede l'obbligatorietà dei bagni per poter avviare un'attività di quel tipo? Solo noi notiamo una chiara mancanza di rispetto nei confronti di tutte le altre attività di ristorazione recanatesi - attaccano ancora dall'opposizione -? Dov’è la sana e libera concorrenza che dovrebbe sussistere tra i lavoratori del settore?" "Noi siamo sempre stati per la libertà di impresa e per la promozione enogastronomica, ma non riusciamo proprio a digerire questa presa in giro; quello che ci preme segnalare è come ancora una volta si faccia un uso clientelare della cosa pubblica, mischiandola con l’interesse privato di amici e candidati, tra l'altro stavolta totalmente alla luce del sole. Sintomo di una Giunta e di un Sindaco che sono ormai senza vergogna nel trattare la città che dovrebbero amministrare come il loro salotto personale" concludono gli esponenti di Fratelli d'Italia.  

26/01/2021 09:42
Marche, gli assessore Latini e Aguzzi: "Supporto al settore dello spettacolo, ecco come"

Marche, gli assessore Latini e Aguzzi: "Supporto al settore dello spettacolo, ecco come"

"Le iniziative che la Regione Marche sta portando avanti sono quelle di poter canalizzare le risorse e far lavorare le compagnie marchigiane attraverso iniziative strutturali nel tempo, quali il Festival dei Borghi e il Cura Teatri.  Sul Festival dei Borghi siamo intervenuti con 150mila euro e interverremo con altri fondi per realizzare anche una promozione turistica e offrire un circuito culturale, mentre con il Cura Teatri vogliamo rimettere al centro i teatri soprattutto quelli più piccoli. Sicuramente attraverso la programmazione triennale potremmo dare un bel supporto al settore dello spettacolo incentivando il lavoro e non creando assistenzialismo". Queste le parole dell'assessore alla Cultura Giorgia Latini che insieme all'assessore al Lavoro Stefano Aguzzi, ha incontrato in videoconferenza le associazioni sindacali del Spettacolo (Cgil-Slc, Fistel-Cisl, UilCom Cam, Assoartisti e Agis Marche) per esaminare le criticità del settore, approfondire il tema dei ristori e illustrare le proposte inerenti la modifica di legge sullo spettacolo ferma dal 2009. “Anche se sul fronte dei ristori ci sono delle criticità  - ha continuato l'assessore – affronteremo con le associazioni sindacali le soluzioni migliori, invece per quanto riguarda la rivisitazione della legge sullo spettacolo abbiamo colto da parte vostra buoni spunti e suggerimenti per sostenere questo importante settore. Altro obiettivo sarà quello di creare un Osservatorio sui vari settori culturali”. “Dopo circa un anno di pandemia – ha sottolineato Aguzzi - la situazione si sta aggravando e voi che appartenete al mondo dello spettacolo avete sofferto di più rispetto ad altre categorie in quanto siete fermi da molto tempo. La Regione cercherà di rilanciare e sostenere il settore dello spettacolo incoraggiando le iniziative che metterete in campo”. Gli operatori hanno espresso soddisfazione per l’incontro voluto dall’assessore e hanno garantito la loro disponibilità nel creare un percorso comune rafforzando la filiera del settore Spettacolo che conta diverse decine di professionisti.  

26/01/2021 09:22
Crisi di Governo, domani si dimette il Premier Conte: aperti tutti gli scenari

Crisi di Governo, domani si dimette il Premier Conte: aperti tutti gli scenari

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte salirà al Quirinale domani, dopo un passaggio in cdm per comunicare le sue intenzioni di rassegnare le dimissioni. Prima il premier lo comunicherà in un Consiglio dei ministri convocato per domattina alle 9. "E' convocato per domani mattina alle ore 9 il Consiglio dei Ministri nel corso del quale - si legge in una nota di Palazzo Chigi - il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, comunicherà ai ministri la volontà di recarsi al Quirinale per rassegnare le sue dimissioni. A seguire, il Presidente Conte si recherà dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. M5s fa quadrato sul presidente del Consiglio dopo la diffusione della nota. "Il passaggio per il cosiddetto Conte ter - si legge in una nota dei capigruppo M5s di Camera e Senato Davide Crippa ed Ettore Licheri - è ormai inevitabile ed è l'unico sbocco di questa crisi scellerata. Un passaggio necessario all'allargamento della maggioranza. Noi restiamo al fianco di Conte, continueremo a coltivare esclusivamente l'interesse dei cittadini, puntiamo a uscire nel più breve tempo possibile da questa situazione di incertezza che non aiuta. Dobbiamo correre sul Recovery, seguire il piano vaccinazioni, procedere immediatamente ai ristori per le aziende più danneggiate dalla pandemia. Il MoVimento c'è, ed è pronto a fare la sua parte". Del resto le voci di una sua imminente salita al Quirinale si sono rincorse per tutta la giornata così come il pressing, già da ieri, da parti della maggioranza ma anche da parlamentari indicati come possibili 'responsabili' è andato in scena il pressing per possibili 'dimissioni-lampo' del premier e l'avvio di un Conte ter. In serata le riunioni dei ministri Pd con Nicola Zingaretti e di Vito Crimi con i ministri pentastellati. "Il M5S - dice in una nota Vito Crimi - è convintamente al fianco del presidente Conte in questo momento estremamente difficile per il Paese. Siamo la colonna portante di questa legislatura: come sempre ci assumeremo le nostre responsabilità, avendo come riferimento il bene dei cittadini, e ci faremo garanti dei passaggi delicati che attendono la nostra Repubblica". Intanto è sceso in campo anche Silvio Berlusconi: "Nessuna trattativa - ribadisce - è in corso, né ovviamente da parte mia, né di alcuno dei miei collaboratori, né di deputati o senatori di Forza Italia, per un eventuale sostegno di qualunque tipo al governo in carica". "La strada maestra è una sola: rimettere alla saggezza politica e all'autorevolezza istituzionale del Capo dello Stato - dice - di indicare la soluzione della crisi, attraverso un nuovo governo che rappresenti l'unità sostanziale del Paese in un momento di emergenza oppure restituire la parola agli italiani". "Mi auguro che il Presidente del Consiglio sia consapevole dell'ineludibilità di questa strada". Tra poco è prevista una riunione dei membri del governo M5S con il capo politico M5S Vito Crimi. La riunione si terrà in videocall. "L'Udc rimane fuori dai giochi dei 'responsabili'. E' questa la posizione condivisa dai parlamentari Udc in una riunione che si è svolta stamane nella sede nazionale del partito. I tre senatori dello Scudo crociato hanno votato all'unanimità no alla fiducia del Governo e voteranno, in maniera compatta, no alla relazione del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede", si legge in una nota diffusa dall'Ufficio stampa del partito. "Si parla di dimissioni di Conte? Avrebbe già dovuto darle. C'è un piano vaccinale fermo, le scuole sono aperte in una città sì e una no, ci sono due milioni di posti di lavoro a rischio, e noi stiamo in ballo sugli umori di Conte, Di Maio, Zingaretti, e sulle trattative di Tabacci e Mastella. È irrispettoso, disgustoso, volgare, deprimente", ha detto Matteo Salvini lasciato il Palazzo di Giustizia di Torino dove oggi ha preso parte all'udienza del processo in cui è chiamato in causa per vilipendio dell'ordine giudiziario. (Fonte: ANSA)

25/01/2021 19:51
Macerata fuori dagli enti locali per la pace, Sciapichetti a Parcaroli: "Scelta incomprensibile, ci ripensi"

Macerata fuori dagli enti locali per la pace, Sciapichetti a Parcaroli: "Scelta incomprensibile, ci ripensi"

Tiene ancora banco a Macerata la questione relativa alla delibera della Giunta Parcaroli di recedere dal "Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace". A tal proposito è intervenuto il fondatore del circolo “Aldo Moro”, ed ex assessore regionale,  Angelo Sciapichetti, attraverso una missiva rivolta proprio al sindaco Sandro Parcaroli. "Scrivo come semplice cittadino che ha fondato, dopo l’attentato alle torri gemelle del 2001 il gruppo Pax Christi di Macerata di Don Tonino Bello e ha ospitato negli anni come Circolo Aldo Moro, incontri con Mons. Luigi Bettazzi vero profeta sul tema della Pace e ha promosso insieme ad altre associazioni cittadine la scuola di pace che ha operato in Città per tanti anni” – esordisce Sciapichetti nella lettera aperta destinata al sindaco - . “Ho letto, che nei giorni scorsi, con una delibera di Giunta ha deciso di uscire dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace motivando la sua decisione con il fatto  che a seguito della grave crisi economica e dell’emergenza covid è necessario procedere alla riduzione della spesa pubblica del Comune e quindi  ritiene necessario tagliare le 600 euro che servivano annualmente per l’adesione al Coordinamento degli enti locali per la pace.  Se pur condivisibile la necessità di procedere al taglio delle spese cosiddette improduttive della pubblica amministrazione, non posso credere che il sindaco  possa pensare  di poter dare un segnale in questo senso, partendo dal taglio di 600 (euro da un bilancio comunale di oltre 100 milioni. Non può essere questa la vera motivazione”. “In diverse occasioni Parcaroli  ha affermato giustamente, di voler essere il Sindaco di tutti, anche di chi, come il sottoscritto non l’ha votato; vorrei capire pertanto, quali sono le vere motivazioni che l’hanno spinto a prendere una decisione di questo genere” – prosegue Sciapichetti - . "Ho immaginato  che  fossero motivazioni politiche; sono andato a vedere quali città potessero fregiarsi del titolo di  “Città della pace” come Macerata e con mia enorme sorpresa ho scoperto che sono centinaia i comuni  di ogni regione e di ogni schieramento politico  che aderiscono al coordinamento nazionale degli Enti locali per la pace. Quindi non sono motivazioni politiche”. Non possono essere certamente motivi dettati da quella fede religiosa che sia io che lei signor Sindaco, abbiamo ricevuto in dono  perché già nel 1920 Papa Benedetto XV promulgò la prima Enciclica sulla pace “La Pacem Dei Munus Pulcherrimum”,  poi nel 1963 Papa Giovanni  XXIII  con la “Pacem in Terris”, Paolo VI nel 1967 con la “Populorum Progressio” , Giovanni Paolo II con la “Sollecitudo Rei Socialis” invocarono con proprie Encicliche la pace; Papa Francesco fa appelli quasi quotidiani in tal senso. Non possono essere certamente motivi di ordine educativo perché credo sia dovere prioritario  di tutti noi, impegnati in vario modo nel sociale, quello di inculcare ai giovani, anche con semplici atti simbolici, una cultura della pace, del dialogo, del rispetto, dello sviluppo, della cooperazione e della solidarietà internazionale tra i popoli per combattere lo sfruttamento, la miseria e le guerre che stanno insanguinando il mondo nel quale viviamo. Lei più volte Signor Sindaco,  ha detto di voler promuovere iniziative che facciano conoscere in Europa e nel mondo la nostra città, bene: quale miglior biglietto da visitàa per quella  Civitas Mariae che noi tutti amiamo di poter continuare a definirsi “Città della Pace”? – domanda il fondatore del circolo “Aldo Moro - . "Ci faccia conoscere  sindaco quali sono  i veri motivi  che l’ hanno spinto a prendere una decisione di questo genere  che ferisce la sensibilità di molti maceratesi che Lei rappresenta e se può,  ritorni sulla sua decisione. Gliene saremmo grati”. "La pace si costruisce giorno dopo giorno anche con gesti umili e semplici” ,conclude Sciapichetti.

25/01/2021 11:44
Enti locali per la pace, Macerata esce dal coordinamento. Cicarè: "mancano i soldi? li troviamo noi"

Enti locali per la pace, Macerata esce dal coordinamento. Cicarè: "mancano i soldi? li troviamo noi"

"E' evidente che il problema di un bilancio comunale non possono essere 600 euro annui, per cui dietro la decisione ci saranno sicuramente motivazioni di natura politica: forse non si vuole che Macerata sostenga la pace? Forse non si vuole che i bambini apprendano la cultura della fratellanza tra i popoli? Forse serve per giustificare le tante guerre che i Governi finanziano nel mondo? - sono queste le domande che si pone il Consigliere Comuale di Strada Comune Alberto Cicarè in relazione alla delibera della Giunta Parcaroli di recedere dal "Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace"  sostenendo la necessità di "ridurre la spesa pubblica" evitando di pagare la quota annuale di iscrizione al Coordinamento che è di 600 euro. "Nel dubbio abbiamo deciso di fidarci delle spiegazioni date da Sandro Parcaroli e dalla sua giunta secondo cui  è un problema di soldi - sostiene Cicarè - Per cui, siccome noi siamo molto pratici e crediamo nell'impegno di ciascun cittadino e cittadina per cambiare la città di Macerata, abbiamo deciso di lanciare la nostra proposta: i soldi li raccogliamo noi - annuncia - A partire da oggi è fino a Mercoledì raccoglieremo donazioni da cittadine e ciitadini per arrivare ai 600 euro necessari per l'iscrizione di Macerata al Coordinamento Nazionale degli enti locali per la pace". "Per donare ci sono 2 modi: l'ipotesi preferibile è quella di fare un bonifico all'indirizzo Iban:  IT75B3608105138293648993656 inserendo nella causale "Macerata per la pace"; oppure in alternativa chi volesse donare la propria quota di persona può contattarci attraverso la pagina facebook "Alberto Cicarè Consigliere Comunale di Macerata" - spiega  Specifichiamo che i soldi donati saranno messi a disposizione del Comune unicamente per l'iscrizione al "Coordinamento degli enti locali per la pace". Qualora il Comune dovesse decidere comunque di non attuare l'iscrizione al "Coordinamento degli enti locali per la pace" o nel caso in cui non si raggiungesse la cifra di 600 euro i soldi saranno investiti per sostenere i cittadini e le cittadine di Macerata in difficoltà, tramite supporto alle spese, acquisto di beni di prima necessità, recupero di luoghi abbandonati - conclude Cicarè - Per garantire la piena trasparenza, da oggi e fino a giovedì, aggiorneremo quotidianamente tramite i nostri canali social sull'ammontare delle somme ricevute e sulle risposte del Comune di Macerata alla nostra richiesta".

24/01/2021 12:23
Bisonni: "Il forno crematorio di Tolentino arriva a Bruxelles grazie all'europarlamentare D'Amato"

Bisonni: "Il forno crematorio di Tolentino arriva a Bruxelles grazie all'europarlamentare D'Amato"

L'ex Consigliere regionale di Europa Verde Sandro Bisonni continua la battaglia contro il forno crematorio che l'Amministrazione comunale di Tolentino vorrebbe realizzare presso il cimitero.  “Voglio esprimere un sincero ringraziamento - dichiara Bisonni - all'europarlamentare Rosa D'Amato del gruppo dei Verdi Europei, alla quale ho illustrato la catastrofe che incombe sulla nostra piccola Comunità e la situazione in generale delle Marche, per aver immediatamente preso a cuore la situazione.” L'europarlamentare D'Amato ha infatti depositato un'interrogazione inerente al tema. Nell'interrogazione dopo una disamina della situazione nazionale si illustra quanto in particolare sta accadendo nelle Marche dove, in assenza di regole e garanzie chiare, si è sviluppata una corsa all’installazione di crematori nei piccoli comuni, come ad esempio quello di Tolentino, con una corsa da parte di privati, attraverso la finanza di progetto, per tentare di occupare quanto più rapidamente possibile i territori privi di pianificazione. L'interrogazione chiede di procedere ad un’armonizzazione delle normative sia in ambito cimiteriale che ambientale per i forni crematori. “Rivolgo un accorato appello – continua Bisonni – alla Giunta regionale e al Presidente Acquaroli affinché le Marche si dotino quanto prima del Piano di coordinamento regionale previsto dalla legge 130/2001, ad oggi mai realizzato, affinché questo tipo di impianti così altamente inquinanti e pericolosi per la salute, siano regolamentati al più presto”. "Nelle Marche ad oggi sono presenti già tre forni crematori che soddisfano pienamente il fabbisogno regionale. Un altro forno crematorio – conclude Bisonni – non serve e quello di Tolentino si troverebbe a ridosso del centro abitato; l'ostinata follia di questo progetto voluto dall'amministrazione comunale ora ha travalicato i confini nazionali, per giungere sino a Bruxelles, speriamo che qualcuno si ravveda.”

23/01/2021 16:48
Civitanova, Ciarapica incontra Pasqui: "Nuove sinergie fra istituzioni"

Civitanova, Ciarapica incontra Pasqui: "Nuove sinergie fra istituzioni"

In tarda mattinata il Vice Presidente del Consiglio regionale di Forza Italia, Gianluca Pasqui, ha avuto un incontro con il Sindaco Fabrizio Ciarapica a Palazzo Sforza. Un incontro informale in cui si è parlato delle esigenze del territorio e della crisi pandemica. Il consigliere ha fatto i complimenti al primo cittadino per la vivacità della città che nonostante le difficoltà del momento continua ad avere una sua peculiare forza di reazione. ‘Con la mia presenza voglio testimoniare la vicinanza del Consiglio regionale alle realtà territoriali raccogliendo direttamente dai sindaci le istanze locali. Faccio i miei complimenti al sindaco Ciarapica anche per la campagna di screening realizzata dal comune a titolo gratuito diretto agli studenti che fra qualche giorno riprenderanno le attività al 50% in presenza e al tutto il personale scolastico, così come fatto nel mese scorso per gli over 65’. Ha dichiarato il Consigliere Pasqui. ‘Iniziative importanti in questo momento per il contenimento del virus e in questo senso Ciarapica è stato uno dei primi ad attivarsi anche per l’impegno dimostrato nella prima ondata mettendo a disposizione gli spazi fieristici per l’allestimento del Covid Center che si è dimostrato fondamentale per la salute di tanti cittadini della nostra comunità. Rimango a disposizione affinché questo legame intrapreso oggi sia continuo e nell’interesse del bene dei cittadini civitanovesi’.  Ha concluso il Vice Presidente Pasqui. Anche il sindaco Fabrizio Ciarapica si è detto soddisfatto dell’interlocuzione iniziata con il Consigliere. ‘Ringrazio Pasqui per l’attenzione dimostrata venendo direttamente a trovarci in municipio, questo incontro potrà solo apportare miglioramenti nell’interesse di tutti i cittadini. Le sinergie fra istituzioni sono ben venute e io ci ho sempre creduto profondamente, tanto più in un momento delicato come quello che stiamo affrontando’. Ha dichiarato il sindaco Ciarapica.  

22/01/2021 18:41
Civitanova, il Consiglio Comunale del 27 gennaio dedicato al "Giorno della Memoria"

Civitanova, il Consiglio Comunale del 27 gennaio dedicato al "Giorno della Memoria"

Il Consiglio comunale di Civitanova Marche è convocato in seduta aperta mercoledì 27 gennaio, alle ore 09:30, in diretta streaming, nella ricorrenza internazionale delle vittime dell’Olocausto e in ottemperanza alla Legge 211/2000 con la quale la Repubblica italiana ha istituito il "Giorno della Memoria", in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. L’Amministrazione comunale ha organizzato una cerimonia ricca di appuntamenti e testimonianze, che si aprirà alle ore 8:30, con la deposizione di una corona di alloro all’ex ghetto ebraico, ubicato in vicolo della Luna a Civitanova Marche Alta. Il Sindaco Fabrizio Ciarapica ed il Presidente del Consiglio Comunale Claudio Morresi, nel rispetto delle disposizioni anti-Covid, si raccoglieranno in silenzio vicino alla pietra d’inciampo, posta lo scorso anno insieme all’Anpi sul selciato dove c’erano i cancelli che delimitavano i confini del ghetto. Terminata la cerimonia nella Città Alta, si aprirà la seduta del Consiglio comunale con l’introduzione del Presidente Claudio Morresi, cui seguiranno gli interventi del sindaco Fabrizio Ciarapica e dell’assessore dei Servizi Socio-Educativi Barbara Capponi. Quest’anno, le riflessioni sulla storia e sulle atrocità accadute nei campi di sterminio nazisti, saranno a cura di Carla Mascaretti, ex direttore della Biblioteca comunale Silvio Zavatti e autrice del libro “Frammenti di Storia” e del generale Terenzio Morena con la sua testimonianza su Italo Servi, ultimo componente di una famiglia di ebrei vissuti a Recanati morto di recente per Covid all’età di 98 anni. Morena è il diretto testimone della vita di questa famiglia, protetta durante gli anni 40 nel pieno delle leggi razziali, non solo dal padre ma da tutta la cittadinanza recanatese. Seguiranno i lavori degli alunni delle scuole della Città, che parteciperanno alla diretta streaming. La parola passerà poi ai Consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione. Durante il Consiglio Comunale nella Sala Consiliare si svolgerà, nel rigoroso rispetto delle disposizioni anti-Covid, una cerimonia per la consegna da parte del Prefetto di Macerata dott. Flavio Ferdani di medaglie d’onore ai familiari di tre cittadini Civitanovesi deportati: Cameli Concetto, Cicarelli Ulderico e Massi Celestino. La cittadinanza e gli studenti sono invitati a seguire la videoconferenza collegandosi al link: https://www.civitanovamarchetv.com/

22/01/2021 12:27
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