"La chiusura della scuola Coloramondo avvenuta a distanza di oltre quattro anni dalle scosse del sisma del 2016 dimostra il ritardo della Giunta Tartabini".
È quanto afferma l'ex candidato Sindaco ed oggi capogruppo, in Consiglio Comunale, del Movimento 5 Stelle di Potenza Picena Stefano Mezzasoma, commentando la chiusura della scuola dell’infanzia "Coloramondo" che porterà al trasferimento temporaneo di tutte le classi, insieme ad altre della scuola primaria Sanzio, all’interno dell’istituto “Leopardi”. (leggi l'articolo)
"Con l’obiettivo di ristrutturarle effettuando lavori di miglioramento sismico le Giunte Acquaroli e Tartabini hanno chiuso prima le elementari in Piazza Douhet ed ora la scuola materna, lasciando invece ancora aperte la scuola media di Porto Potenza che il sisma aveva danneggiato e che proprio per questo a differenza delle altre due beneficia di un consistente finanziamento post sisma per la completa demolizione e ricostruzione - tuona il consigliere di minoranza Tutti sanno che la scuola media è stata realizzata negli stessi anni della scuola elementare chiusa, e che ad eventuali test risponderebbe sostanzialmente allo stesso modo. Ma allora perché quell’edifico è ancora aperto mentre gli altri sono stati chiusi?".
"Non solo, perché nell’edificio delle medie sono state spostate diverse classi delle elementari pur sapendo che quella scuola è nelle stesse condizioni di quella di Piazza Douhet? - si domanda Mezzasoma - le Giunte Acquaroli e Tartabini senza obiettivi strategici e senza una pianificazione sull’ edilizia scolastica ha prodotto emergenze, difficoltà e disagi per alunni, insegnanti e famiglie, e maggiori costi per la cittadinanza - conclude - Altro che questioni 'tecniche”' qui stiamo tutti pagando le errate scelte politiche".
"Dopo le prime dieci nomine di commissari comunali ho provveduto anche per altri cinque paesi chiamando a responsabilità gli amici: Gianfranco Tamagnini Pisani come commissario e Francesco Ceresani come presidente a Pollenza, Attilio Calcabrina come commissario a San Ginesio, Graziano Saltari a Corridonia, Michele Codoni a Matelica e Paolo Tiberi a Sarnano".
L’Udc della provincia di Macerata si sta riorganizzando, lo rende noto il Commissario Provinciale Luca Marconi in una nota.
"Con il Senatore Antonio Saccone, commissario regionale del partito, e recentemente nuovo portavoce nazionale Udc, stiamo procedendo all’operazione “Nuova UdC” aperta a tutti i popolari e gruppi civici presenti nelle realtà locali" sottolinea Marconi.
"Anche nella recente vicenda della crisi di governo abbiamo dimostrato fedeltà ai nostri valori democratici e cristiani. Non siamo in vendita per nessun ministero - evidenzia Marconi - e forse siamo il partito che è stato più all’opposizione negli ultimi ventisette anni, nella cosiddetta seconda repubblica: per l’esattezza cinque anni al potere e ventidue anni in minoranza. Siamo un partito di proposte e programmi su temi etici, ambientali e della libertà, portando nelle istituzioni uomini competenti, equilibrati e maturi".
"Denunciamo per questo il grande deficit di competenza e serietà in molti che amministrano con arroganza e superficialità. Su questa linea, i nomi indicati per la ricostruzione delle nostre sezioni comunali vantano storie di impegno gratuito e disinteressato e per questo sono loro particolarmente grato" conclude Marconi.
"Abbiamo inviato una proposta alla giunta affinchè venga erogato un contributo, anche in base all’ISEE, alle famiglie che necessitano del servizio per la prima infanzia, rendendoci disponibili ad una collaborazione nel merito".
È quanto afferma il gruppo consiliare di minoranza “Mogliano313” rappresentato in Consiglio Comunale da Marco Petrelli e Corrado Nardi assieme all’associazione Mogliano313, rappresentata da Dezemona Petrelli, in merito alla delibera 65 dell’11 giugno 2020 con cui l’amministrazione comunale ha dato via all’iter per la “locazione dell’immobile, con vincolo di destinazione ad asilo nido”.
"Con questa scelta, da quest’anno il comune di Mogliano si fa solo affittuario dello spazio, non avendo più alcuna responsabilità nella gestione del servizio per l’infanzia, che viene totalmente delegato al gestore - sottolineano dal gruppo consiliare Mogliano 313 Petrelli e Nardi -. Il costo dell’affitto pertanto, gravando come onere aggiuntivo sulle spalle del gestore, viene ribaltato sulle famiglie con bambini in età pre-scolare. Ciò ha comportato un incremento delle rette dell’asilo nido ed alcune famiglie sono state costrette a rivolgersi a servizi erogati in altri comuni, con comprensibili disagi per le stesse".
"Mogliano313, crede fermamente che i piccoli paesi dell’entroterra come Mogliano, che soffrono lo spopolamento e il calo demografico, debbano tutelare e supportare le famiglie con figli piccoli e le scelte dell’amministrazione, fino ad ora, concretamente si sono dimostrate di segno opposto. Viva i neonati, viva le loro famiglie, vero segno di speranza per il futuro" si conclude nella nota redatta dal gruppo di minoranza.
"Ancora una volta Ciarapica ha un approccio a dir poco superficiale. La Regione, insieme all’ASUR e al mondo del volontariato, ha offerto un’opportunità a tutti i Civitanovesi asintomatici di sottoporsi ad un tampone rapido gratuito. L’organizzazione e’ stata impeccabile, ma purtroppo il Comune di Civitanova non ha fatto la sua parte".
È quanto afferma il capogruppo, in Consiglio Comunale, del partito democratico civitanovese Giulio Silenzi commentando la bassa affluenza della popolazione allo screening gratuito organizzato la scorsa settimana presso il PalaRisorgimento.
"Non ha fatto niente di concreto per sensibilizzare i cittadini e aumentare di molto la partecipazione, che è stata troppo bassa - afferma ancora l'ex presidente della Provincia di Macerata riferendosi all'attuale primo cittadino Fabrizio Ciarapica -. Sono stati infatti 3.679 i civitanovesi, appena l’8.68% dei residenti, che si sono recati al Palarisorgimento e rappresentano poco più della metà del totale delle persone testate pari a 6.384 (lo screening era rivolto anche ai cittadini di Monte San Giusto, Montecosaro e Morrovalle e altri comuni). Civitanova è, purtroppo, anche la città che registra il maggior numero di positivi, 409 ad oggi in provincia di Macerata, e uno dei più alti in regione nel rapporto tra popolazione e contagiati".
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"Al Palarisorgimento sono stati 33 i civitanovesi positivi al Covid, lo 0,90% dei testati - aggiunge Silenzi -. In questo contesto, preoccupante per il numero dei contagi sul territorio, sarebbe stato importante un forte impegno dell’amministrazione comunale per spingere e convincere i cittadini a sottoporsi al tampone, con un’azione organizzata ed efficace. Invece, niente. Nessuna chiamata diretta, nessun manifesto nei quartieri, neanche uno striscione, nessun banner promosso sui social, nessuna campagna pubblicitaria pianificata sui media. Neppure nessuna promozione sul sito del Comune".
"Solo un comunicato e tante foto del sindaco in piedi, seduto e mentre si sottopone a tampone con un appello a poche ore dalla chiusura di domenica - conclude il capogruppo del Pd civitanovese -. Un’importante occasione persa. Evidentemente Ciarapica non ha ancora compreso bene cosa si può fare per contenere il contagio. Eppure il flop della campagna over 65 avrebbe dovuto indurlo a fare qualche riflessione. Per quanto riguarda l’assessore ai Servizi Sociali poi, assenza totale".
“Il PD attacca continuamente l’operato della giunta regionale con critiche pretestuose e strategie inattuabili. Non può disconoscere la capacità della Giunta Regionale di organizzare lo screening di massa in modo capillare su tutto il territorio, allora ne sminuisce l’importanza. Dichiara l’inutilità di 10 milioni di risorse regionali aggiuntive messe in campo dalla giunta di centrodestra per la realizzazione di impianti di aerazione nelle scuole e trasporto pubblico".
Lo dichiarano il presidente del gruppo consiliare Lega in Regione Renzo Marinelli ed i consiglieri Andrea Maria Antonini, Mirko Bilò, Chiara Biondi, Giorgio Cancellieri, Marco Marinangeli, Anna Menghi e Luca Serfilippi sottolineando "l’importanza e l’efficacia a breve e lungo termine" del progetto 'Aria nuova nelle scuole' varato con l’assessore all’Istruzione Giorgia Latini in collaborazione con quello alla Sanità Filippo Saltamartini, entrambi leghisti.
"Le Marche sono in grado di agire in fretta con vaccinazioni per il ritorno alla normalità perché, stavolta, grazie alla Lega e al Centrodestra, sono prime in Italia nella somministrazione dei vaccini con l'89.7% (26.000 dosi su 29.000 consegnate). Il PD marchigiano, invece, tenta di nascondere le colpe sia del governo nazionale, assente in questi mesi, sia della disorganizzazione e della mancata programmazione lasciata dalla precedente giunta regionale" sottolinea il gruppo consiliare del Carroccio.
"Cari signori del PD regionale volete rendervi davvero utili ai marchigiani? - si domandano dalla Lega - Lasciate da parte le polemiche sulla presunta ingerenza di Salvini e Meloni e concentratevi piuttosto nel sollecitare al governo nazionale dei vostri “compagni” l’invio dei vaccini e il rafforzamento dei trasporti che aspettiamo dalla primavera scorsa. Dove siete stati da marzo a settembre 2020? Perché non avete provveduto nei mesi in cui avete governato oltre i limiti di legislatura a predisporre la campagna di screening e la messa a punto sanitaria degli ambienti scolastici in vista della riapertura delle scuole a settembre? Ricordatevi una buona volta di essere marchigiani e mettete da parte il vostro imbarazzante teatrino da notai della politica licenziati dagli elettori”.
“Il servizio sanitario regionale, che mette in campo tutte le scarse risorse umane ricevute in dote dalle giunte PD, oltre a svolgere l’attività ordinaria, è straordinariamente impegnato sul doppio fronte della vaccinazione e dello screening di massa, attività per cui le Marche sono tra le regioni virtuose d’Italia - aggiungono capogruppo e consiglieri regionali della Lega -. Non è ammissibile concepire piani che prevedano studenti di serie A e di serie B come vorrebbero Ricci e Biancani: non ci sono le risorse umane per percorsi totalmente dedicati agli studenti su tutto il territorio marchigiano e per questo gli studenti avranno una corsia preferenziale nell’ambito degli screening già previsti e calendarizzati".
"Bisogna pianificare progetti fattibili e non lanciare proposte demagogiche solo per nascondere l’assenza di strategia di un governo nazionale che è oggettivamente inerte. Non è il tempo di indulgere alle chiacchiere mentre tutte le Marche patiscono le conseguenze di due disastri: il covid e la cattiva amministrazione regionale del PD che ha privato i cittadini dei servizi sanitari come ha privato gli studenti delle classi aerate a dovere che servono sempre e non solo in tempo di pandemia” concludono dalla Lega.
Tutto il gruppo assembleare del Partito Democratico boccia le modalità stabilite dalla giunta regionale per la riapertura delle scuole e rilancia le proprie proposte.
"Alla luce degli annunci del sempre sorpreso presidente Acquaroli e dell’assessora Latini – spiega il capogruppo Maurizio Mangialardi – siamo costretti a ribadire che la scuola non rappresenta una priorità per la destra al governo della Regione Marche, palesemente eterodiretta dalle segreterie nazionali di Fratelli d’Italia e Lega".
"Se lo slittamento della chiusura fino al 31 gennaio rappresentava una decisione frutto dell’incapacità di presidente e giunta - afferma ancora Mangialardi - e della poca attenzione posta sia alle esigenze dei ragazzi che alla funzione educativa dei docenti, la giravolta di questi ultimi giorni rischia di essere la classica toppa peggiore del buco. Come sempre, quando si improvvisa, e questa giunta nell’improvvisare è maestra, si finisce per produrre non solo proposte raffazzonate e poco chiare, ma, come in questo caso, addirittura pericolose per la sicurezza di chi la scuola la vive quotidianamente”.
In particolare, a finire nel mirino dei dem è il sistema di tracciamento e i fondi annunciati dalla giunta circa lo stanziamento di 3 milioni di euro per la realizzazione degli impianti di areazione nei plessi scolastici.
“Probabilmente la giunta regionale non sa neppure di cosa sta parlando – sottolinea la vice capogruppo Anna Casini – visto che quello stanziamento, suddiviso per le 1200 scuole marchigiane, destina per ogni edificio 2500 euro: una cifra palesemente insufficiente anche per un appartamento di 100 metri quadrati. Inoltre, non solo le risorse non coprono il fabbisogno, ma considerati i tempi dei bandi pubblici e la realizzazione degli eventuali lavori, tali impianti non potranno essere pronti né per l’anno scolastico in corso, né per il prossimo. Quelle risorse, quindi, sarebbe stato meglio destinarle per fare i tamponi e potenziare i trasporti”.
“È da metà novembre – afferma il consigliere Andrea Biancani – che facciamo proposte concrete per riaprire in sicurezza le scuole, ma la giunta regionale e la maggioranza che la sostiene hanno chiuso sempre la porta a ogni tentativo di collaborazione, salvo poi ritrovarsi a non saper come gestire il ritorno a scuola in sicurezza".
"Lo screening di massa, per esempio, poteva essere utile se fosse stato utilizzato anche per testare e tracciare la popolazione scolastica - aggiunge Biancani -. Oggi, che l’iniziativa si sta concludendo, non lo è più. Ciò che serve in questo momento è che studenti, docenti e personale, al pari di altre categorie come come i lavoratori del settore socio-sanitario e delle forze dell’ordine, siano sottoposti a uno screening periodico gratuito, utilizzando i punti drive, i presidi ospedalieri, i medici di base, i laboratori analisi e postazioni ad hoc allestite nelle scuole”.
“Nelle Marche ci sono 77 mila studenti – precisa la consigliera Micaela Vitri – e con i circa 520 mila tamponi avanzati dallo screening di massa, che giacciono inutilizzati in qualche magazzino, si potrebbe testare tre volte l’intero comparto scuola e metterlo in sicurezza. Ma bisogna fare in fretta, è urgente un piano scuole sicure con tamponi obbligatori in più fasi”.
Dubbi sulle risorse annunciate dalla Giunta regionale per gli impianti di areazione e l'acquisto di dispositivi elettronici per la didattica vengono invece sollevati dal consigliere Antonio Mastrovincenzo: “Stiamo verificando gli atti, perché abbiamo il forte dubbio che le risorse del Fondo Sociale Europeo verranno sottratte da quelle stanziate lo scorso luglio dall’Amministrazione Ceriscioli per l’ammodernamento dei laboratori didattici degli istituti secondari superiori. Un grave errore, poiché con il Fondo Sociale Europeo si finanziano progetti innovativi e non attrezzature e dispositivi per cui sono già a disposizione dell'Ufficio Scolastico regionale le risorse del Miur”
“Se dentro una pandemia come quella che stiamo vivendo – conclude il consigliere regionale Fabrizio Cesetti – una Regione non riesce a garantire l’accesso alla scuola, quella Regione ha fallito. Questo perché la scuola è il luogo deputato alla formazione dei giovani e della futura classe dirigente, la stessa su cui graveranno i debiti contratti oggi per salvare e ricostruire il Paese messo in ginocchio dal Covid”.
Tutti gli studenti, insegnanti e personale scolastico ATA, a partire da oggi, potranno recarsi, come già preannunciato dalla Giunta regionale nei giorni scorsi, nei punti già operativi sul territorio regionale dello screening “Marche Sicure” per effettuare i tamponi rapidi prima e durante il rientro in presenza nelle scuole superiori.
Lo rende noto l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini che ha sottolineato: “La Regione Marche ha esteso questo servizio agli studenti, agli insegnanti e a tutti i lavoratori della Scuola nell’ambito di un preciso programma, mirato al rientro in sicurezza nei plessi scolastici. È una opportunità che si aggiunge all’operazione di screening rivolta già a tutti i cittadini ed è mirata all’imminente ritorno in classe delle scuole superiori in maggiore sicurezza".
"Siamo ben consapevoli che la Scuola non costituisce un pericolo in sé - aggiunge l'assessore - e siamo pienamente convinti che responsabilmente i dirigenti scolastici avranno predisposto tutte le misure necessarie a far svolgere le lezioni in presenza in tranquillità, ma allo stesso tempo sappiamo che il virus è in circolazione e a ciascuno di noi è demandata una grande responsabilità individuale e collettiva".
"Il tampone rapido per rilevare eventuali casi è un utile strumento di prevenzione e invitiamo tutti gli studenti, i docenti e il personale ad usufruire di questa possibilità. Per questo abbiamo ampliato l’accesso gratuitamente e su base volontaria al servizio di screening, senza necessità di prenotazione, per cui basterà presentarsi ai punti dove è già in corso lo screening” conclude Saltamartini.
SCREENING PER STUDENTI, DOCENTI E PERSONALE SCOLASTICO ATA
PROVINCIA DI MACERATA
- Recanati - dal 20 al 22 gennaio Centro Polisportivo in via Aldo Moro dalle ore 8.00 alle ore 20.00
- Castelraimondo - Dal 24 al 26 gennaio al Lanciano Forum dalle ore 8:00 alle ore 20:00
- Pieve Torina - il 25 e il 26 gennaio presso Poliambulatorio in località Caselle dalle 14 alle 20
- Tolentino - dal 28 al 30 gennaio Presso Palazzetto dello Sport viale della Repubblica dalle 8 alle 20
- Corridonia - dal 2 al 4 Febbraio Tensostruttura Via Enrico Mattei dalle 8 alle 20
- Sarnano - 3-4 febbraio Palazzetto dello Sport in via del Colle dalle 14 alle 20
Da oggi (martedì 19 gennaio) gli agricoltori possono prelevare, presso i distributori abilitati, l’anticipo del gasolio agricolo. Il Siar (Sistema informativo agricolo regionale) rende possibile l’erogazione automatica del 50 per cento massimo del quantitativo di carburante prelevato lo scorso anno, senza l’obbligo di presentare la richiesta.
Lo prevede una delibera adottata dalla Giunta regionale, su proposta del vicepresidente Mirco Carloni, assessore all’Agricoltura.
Introdotta a titolo sperimentale e poi confermata come misura di contenimento del Covid, evitando agli agricoltori di recarsi nei Centri di assistenza delle organizzazioni agricole o in Regione per la rendicontazione preventiva dei fabbisogni, la semplificazione amministrativa di assegnazione del gasolio fiscalmente agevolato è operativa anche nel 2021.
“Il permanere dello stato di emergenza suggerisce di continuare con l’anticipo al 50 per cento della quantità prelevata nel 2020. Questo per evitare assembramenti negli uffici e per garantire una misura di sostegno indiretta agli agricoltori, rappresentata dalla semplificazione delle procedure di assegnazione. Un provvedimento caldeggiato dalle stesse organizzazioni agricole per l’immediatezza di esecuzione. Praticamente con una telefonata al proprio fornitore, l’agricoltore può ricevere la metà del gasolio stabilito dal Siar”, spiega il vicepresidente Carloni.
L’assegnazione annuale definitiva avverrà entro il 30 giugno. Dovrà essere preceduta dalla dichiarazione di avvenuto impiego del gasolio agevolato del 2020. L’agricoltore è tenuto a verificare che il proprio parco macchine e la situazione aziendale non abbiano subito, nell’anno precedente, variazioni tali da determinare una riduzione dei fabbisogni di carburante agevolato oltre il 30 per cento.
In liquidazione 137 mila euro ai lavoratori cassaintegrati che hanno fatto richiesta dei sussidi al Comune, usufruendo del bando che l’Amministrazione comunale ha pubblicato nel mese di dicembre 2020 per aiutare le categorie maggiormente colpiti dall’emergenza Covid-19.
Ne dà notizia oggi l’assessore al Bilancio Roberta Belletti, sentiti i responsabili dell’Ufficio Ragioneria che stanno in queste ore ultimando le procedure relative alle 137 richieste pervenute. Le prime domande sono state inoltrate all’Ente in data 18 dicembre, l’ultima il 28 e ciascun richiedente riceverà in questi giorni mille euro.
Per quanto rigurda invece i lavoratori autonomi, sono pervenute al protocollo 393 domande, per un totale di 195 mila euro che saranno distribuiti (500 euro a ciascun lavoratore); nei prossimi giorni sarà effettuata la liquidazione anche per questa categoria.
“L’Amministrazione comunale già a novembre ha messo in campo numerosi aiuti nei confronti di lavoratori fragili, cassaintegrati e società sportive - ha dichiarato l’assessore Belletti -. Una manovra di ristori per circa un milione e mezzo di euro dedicata alle imprese e alle famiglie che stanno subendo gravi conseguenze economiche a seguito dell’epidemia da Covid-19. Manovra, questa di novembre, a cui va aggiunto oltre un milione di euro che i Civitanovesi, in questa situazione drammatica, hanno ricevuto dal Comune sotto forma di sussidi per le mense e asili nido, esonero da Tassa rifiuti e altri tributi comunali, contributi per bollette dell’acqua e sotto forma di buoni alimentari. A breve riapriremo inoltre i bandi per i lavoratori autonomi professionisti, utilizzando i fondi residui non maturati per diversi motivi dai precedenti avvisi”.
"La questione sollevata dalla Lega su alcuni mancati adempimenti del Comune e del Concessionario sono di fatto riferite tutte ad attività manutentive programmate in corso di realizzazione, quali nello specifico: l'aggiornamento della pratica antincendio presso il Comando dei Vigili del Fuoco, a seguito degli interventi di ammodernamento degli spazi museali realizzati da Sistema Museo nelle prime annualità del contratto; la riparazione dell'impianto di rilevazione antincendio resasi necessaria dopo i recenti danni provocati da un fulmine; l'aggiornamento del piano di emergenza del Museo".
Così l'Amministrazione Comunale di Recanati replica alle osservazioni presentate dai consiglieri della Lega Benito Mariani e Pierluca Trucchia in merito alla presenza di un impianto antincendio non funzionante a Villa Colloredo Mels, la maestosa e imponente villa nobiliare recanatese che prende il nome dalla famiglia friulana, i Colloredo Mels, proprietari dell’immobile nella metà del ‘700 è dal 1998 la sede del Museo Civico di Recanati.
"Come da normativa sono vigenti polizze assicurative a garanzia della regolare esecuzione del contratto con la ditta concessionaria e di responsabilità civile verso terzi, altre assicurazioni dedicate vengono attivate da Sistema Museo durante eventi e mostre" aggiungono dalla Giunta recanatese.
Il Museo oggi si sviluppa su tre piani, al piano nobile si trovano una sezione dedicata a Giacomo Leopardi e la Pinacoteca, a sua volta composta dalle sezioni medievale e rinascimentale con le grandi opere di Lorenzo Lotto, al piano terra sono allestite una sezione archeologica, una storica e una moderna.
"I progetti di restauro e di riqualificazione funzionale ad uso museale di Villa Colloredo Mels risalgono agli anni '80 - ricorda l'Amministrazione comunale -. I lavori di riqualificazione furono realizzati negli anni novanta con l'inaugurazione della nuova Pinacoteca Comunale nel 1998, in occasione del bicentenario dalla nascita di Giacomo Leopardi. Il Museo Civico di Villa Colloredo Mels è stato gestito dai primi anni 2000 al 2017 dal Comune in piena collaborazione con la Cooperativa Spazio Cultura. Dal 2017 ad oggi il Museo è gestito dalla Cooperativa Sistema Museo, a seguito dell'affidamento dell'appalto di project financing denominato "Infinito Recanati".
"Le attività gestionali e manutentive del Museo, così come la redazione dei piani di emergenza, la stipula di assicurazioni, e gli investimenti previsti nel contratto, ricadono nei compiti del Concessionario Sistema Museo - si specifica dalla Giunta -. Il Comune di Recanati ha sempre collaborato fattivamente con la ditta concessionaria, sia nell’ambito dell’area tecnica per la gestione del patrimonio pubblico sia nella programmazione culturale, nel rispetto dei termini contrattuali, per il perseguimento delle progettualità e dei servizi museali e turistici contenuti nella finanza di progetto".
"Ciò che è successo ieri sera a Corso Cavour non è un fatto trascurabile: si tratta di un pestaggio di un ragazzo ora in terapia intensiva con la vita appesa a un filo, non esattamente una 'banale aggressione'. C’è una famiglia in difficoltà, la sua compagna con una figlia nata da due mesi che non hanno sentito la vicinanza delle istituzioni tutte".
È quanto sottolinea la segreteria del Partito Democratico di Macerata, in una nota nella quale evidenzia la propria vicinanza alla compagna dell'uomo aggredito (leggi la notizia) che si trova da sola in città visto il resto della sua famiglia è lontana, in quanto la vittima è di origini venete.
"Ci siamo già attivati per darle il supporto necessario - aggiungono nella nota dal Pd Macerata -, auspicando che anche l’amministrazione in carica, nella figura soprattutto dell’Assessora ai servizi sociali, esprima vicinanza e supporto, morale logistico e fisico. Esprimiamo pertanto anche tutta la nostra solidarietà a questa giovane famiglia della nostra comunità, sperando che il papà possa tornare dalla sua bambina".
"Siamo venuti a conoscenza del fatto che presso il Museo Civico di Villa Colloredo Mels l’impianto antincendio non sia funzionante e che non sia presente un aggiornato piano di sicurezza in congruità con le disposizioni di legge e che tale problematicità è in essere fin dal primo giugno 2017, data di stipula della convenzione d’insediamento del concessionario Società Cooperativa Sistema Museo".
È quanto affermano i consiglieri comunali della Lega Salvini Premier di Recanati, Benito Mariani e Pierluca Trucchia nel presentare una specifica interrogazione al Sindaco Antonio Bravi e alla Giunta per verificare tale situazione.
"Purtroppo dobbiamo aggiungere che non è stata mai stipulata la polizza di assicurazione a garanzia dei rischi di gestione delle opere d'arte in affidamento come previsto all'articolo 11 comma 5 della convenzione tra Sistema Museo e il Comune - aggiungono Mariani e Trucchia -. Di fatto emerge una inadempienza contrattuale. Inoltre ci risulta che la stessa Amministrazione non abbia assicurato opere d'arte di proprietà e chissà se l'Ircer abbia provveduto in proprio visto che ha delle opere d'arte esposte nello stesso museo di Villa Colloredo Mels".
"Ci meraviglia molto il fatto che l'amministrazione e lo stesso assessore alla cultura non si siano presi cura di accertarsi che i lavoratori di Sistema Museo e Spazio Cultura lavorassero in piena sicurezza, così come i turisti che accedevano presso il sito museale di Villa Colloredo Mels e, ancor più grave, che l'assessore alle culture non si sia accertata che le opere d'arte di enorme valore, in mostra presso i nostri musei, non fossero tutelate e assicurate contro eventuali danneggiamenti" sottolineano i consiglieri leghisti, che nel caso in cui i documenti di agibilità fossero mancanti richiedono anche "la chiusura al pubblico del Museo Civico di Villa Colloredo Mels" e che la stessa Amministrazione comunale "si attivi immediatamente per l’espletamento dei lavori di adeguamento e ripristino necessari, anche con riferimento alla gestione della sicurezza”.
“Gravissima e vergognosa l’accusa mossa dal Pd al presidente Acquaroli e all’assessore Saltamartini: essere degli untori per aver organizzato lo screening di massa Covid. Per il Pd sarebbe stato funzionale all’aumento dei contagi e non al tracciamento e alla conseguente prevenzione di focolai potenziali”. Così, in una nota, il commissario Riccardo Augusto Marchetti e il capogruppo consiliare della Lega in regione Renzo Marinelli, replicano alle critiche mosse dal consigliere Pd Romano Carancini, riguardo la gestione della pandemia da parte della Giunta Acquaroli. (Leggi qui)
“Vogliamo credere che un’affermazione così palesemente falsa e tendenziosa da parte del PD sia frutto dello stato confusionale in cui versa per i miasmi biliosi frutto della sconfitta elettorale e della ventata di aria nuova portata nella sanità regionale dalla Lega al governo delle Marche con il Centrodestra – dichiarano gli esponenti del Carroccio- . Spiegherebbe il cortocircuito tra le accuse formulate per bocca del consigliere maceratese Romano Carancini ed il plauso allo screening dichiarato a più riprese da rappresentanti di spicco del PD come i sindaci Ricci e Mancinelli ed il vicepresidente del Consiglio regionale Biancani. In caso contrario tornerebbe ‘attualità il titolo del famoso trattato del Manzoni dove viene definito “infame” l’immotivato processo ad un commissario di sanità tacciato di essere un untore da una popolana”.
“Ormai non c’è freno al dilagare di fake news che il Pd sparge a tutta colonna sui media e sui social, il che non impedirà alla Lega e al Centrodestra di portare avanti il programma di cambiamento”.
“Il Pd ci spieghi, se può: perché Ricci e Biancani invocano lo screening di massa come strumento fondamentale per riaprire le scuole in sicurezza se è solo una pericolosa azione di marketing politico? – aggiungono i consiglieri del gruppo Lega in Regione Andrea Maria Antonini, Mirko Bilò, Chiara Biondi, Giorgio Cancellieri, Marco Marinangeli, Anna Menghi, Luca Serfilippi – Verità è che il PD ha detto una sciocchezza colossale smentita dalle sue stesse affermazioni. Se davvero lo screening avesse ridotto l’attenzione alla prevenzione da parte dei cittadini, perché non dovrebbe succedere la stessa cosa con gli studenti facendo delle scuole potenziali bombe epidemiche?”
Sono state 526 le richieste pervenute in Comune di Potenza Picena relative all’accesso ai contributi economici messi a disposizione a favore di famiglie, imprese, attività professionali e istituzioni sociali a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19. “Visto il protrarsi dello stato di emergenza, non solo sanitaria – ha precisato l’Assessore al Bilancio e Finanze, Marco Mazzoni – abbiamo ritenuto necessario rafforzare ulteriormente le misure di sostegno a quelle fasce di popolazione particolarmente colpite.
Nello specifico le domande di contributo registrate al 31 dicembre, data di scadenza delle richieste, hanno riguardato 184 famiglie, 313 tra imprese ed attività professionali e 29 per quel che concerne il settore delle istituzioni sociali, sportive e non. Si procederà ora alla verifica dei requisiti e alla conseguente erogazione dei contributi agli aventi diritto”.
Sono previsti 1.000 euro a beneficio delle famiglie monoreddito e 400 euro per quelle non monoreddito, 1.400 euro per ogni impresa che abbia interrotto integralmente la propria attività nel periodo emergenziale e 700 euro per tutte le altre, 1.000 euro in favore di soggetti individuali e titolari di partita Iva per lo svolgimento di attività a titolo principale, un massimo di 1.000 euro per le istituzioni sociali.
Considerata la situazione che riguarda l’attraversamento che va dai Cancelli ai Giardini Diaz, l’assessore all’Urbanistica del comune di Macerata Silvano Iommi ha iniziato a valutare delle soluzioni progettuali per la realizzazione di rampe pedonali e/o sistemi automatizzati in alternativa alle sole scale oggi esistenti per l’accesso nel sottopassaggio di piazza Garibaldi.
Sottopasso che è stato già oggetto di rivalorizzazione nel periodo natalizio con il progetto di allestimento delle vetrine rimaste vuote.
"Il sottopasso è stato inaugurato nel 1965 e il problema è sempre stato quello dell’attraversamento delle persone anziane o con disabilità, delle mamme con i passeggini e delle biciclette – ha sottolineato l’assessore Iommi –; da allora poco o nulla è stato fatto per incentivarne e agevolarne l’uso. Purtroppo oggi vediamo che sempre più persone, molti anche giovani, cercano di attraversare la piazza direttamente in superficie nonostante sia pericoloso".
"Dato che esistono presso i servizi tecnici comunali studi di fattibilità rimasti nei cassetti - ha aggiunto l’assessore all’Urbanistica -, mi sono attivato per cercare di affrontare questa problematica riattualizzando, in particolare, i progetti preliminari redatti dagli architetti Paoloni e Pavoni che oggi non sono più in servizio presso il nostro Ufficio Tecnico Comunale".
"Il progetto sul quale sto lavorando, interessando anche il redesign della piazza, dovrà coniugarsi con il progetto elaborato dall’Università di Macerata che, di fronte all’ex bar King (caffè letterario di Palazzo Ugolini), intende realizzare un dehors esterno integrato con l’area verde circostante" ha concluso Iommi.
"Far cadere un governo adesso sarebbe completamente inspiegabile, irragionevole, irresponsabile e incomprensibile se non fosse che ad averlo fatto è stato Matteo Renzi, uno che ha costruito la sua vita politica sui paradossi, sulle falsità e sui tradimenti".
Con queste parole l'onorevole marchigiana Mirella Emiliozzi, deputata del Movimento Cinque Stelle nonché facilitatrice regionale per le relazioni esterne dello stesso partito pentastellato, commenta la scelta del leader di Italia Viva di far ritirare dall'esecutivo Conte le due ministre Teresa Bellanova ed Elena Bonetti e il sottosegretario Ivan Scalfarotto.
"Ho ascoltato attentamente la conferenza stampa con cui Matteo Renzi ha annunciato l’uscita di Italia Viva dal governo - commenta Emiliozzi - e il dato principale che ne è emerso è che Renzi proprio non sopporta Conte e quindi ha agito fregandosene del fatto che stiamo vivendo il momento più delicato dal dopoguerra a oggi. L’Italia è in piena pandemia, c’è la campagna vaccinale da gestire, abbiamo la presidenza del G20, ci sono tantissimi impegni internazionali in agenda e soprattutto c’è un Recovery Plan da definire, sul quale Renzi ha ricevuto ben più di una proposta e di un’apertura al dialogo e al confronto. Ciononostante, ha agito come ha agito. E’ davvero assurdo".
"In questo momento quello che so per certo è che personalmente sto con Conte, come fa tutto il resto della maggioranza - sottolinea la deputata marchigiana -. Spero veramente che si possa andare avanti continuando sulla strada già imboccata e lavorare come gli italiani si aspettano che facciamo in questo momento.
Venendo invece alla nostra situazione regionale il dato che mi preoccupa tanto è che le Marche rischiano di entrare in zona arancione. Significa che la situazione si sta aggravando e pensare di dovermi preoccupare dell’egocentrismo di un mitomane piuttosto che di questo mi sconcerta.
"Il tamponamento di massa deciso dall'Assessore alla sanità delle Marche ha certamente contribuito all'aggravarsi della situazione epidemiologica della regione con la retrocessione verso il colore arancione, perché quello screening ha contribuito a rilassare le attenzioni delle tante persone risultate negative al tampone veloce rispetto ai comportamenti delle ultime settimane".
Così Romano Carancini, consigliere regionale del Pd ed ex sindaco di Macerata, critica lo screening di massa predisposto in gran parte della Regione dalla nuova Giunta Acquaroli, pochi minuti dopo l'ufficialità dell'inserimento delle Marche in zona arancione sino al 31 gennaio.
"La scelta improvvisa di effettuare il tampone veloce ai cittadini marchigiani (sostanzialmente fallita) è stata esclusivamente una mera operazione di marketing politico - incalza Carancini -, perché quella scelta non ha contribuito a proteggere la popolazione e non è frutto di una qualche strategia di studio e/o di raccolta dati funzionali all'analisi del rapporto tra popolazione marchigiana e covid utile in futuro".
L'ex sindaco maceratese ne ha anche per l'attuale governatore Francesco Acquaroli, visto che ritiene inaccettabile che "nella fase gialla, non spieghi agli studenti delle Marche e alle loro famiglie sulla base di quali elementi abbia deciso di non aprire le scuole al 50% di presenza e d'altro canto faccia la voce grossa contro le decisioni del Governo per il rigore nell'applicazione dei parametri".
"Recentemente abbiamo avuto modo di ascoltare e leggere versioni e accuse riguardanti la vicenda INRCA di Appignano - comunica in una nota il primo cittadino Mariano Calamita - E’ soltanto il frutto di un attacco politico pretestuoso e portato da una minoranza del Consiglio Comunale, che ha come unico scopo di creare una spaccatura nel Gruppo di maggioranza “Costruiamo Insieme Calamita Sindaco”'. (leggi l'articolo)
"Quanto si è ascoltato e letto negli ultimi 10 giorni fa sì che l’intero gruppo consiliare Costruiamo Insieme, fermamente unito, è pronto a rispondere in modo civile e rispettoso nelle sedi istituzionalmente previste - sottolinea - Per questo motivo, l’Amministrazione Comunale ha scelto di evitare repliche che potessero essere frutto di impulsività, approfondendo l’intera questione e le tematiche esposte nella richiesta di mozione, ivi incluse le asserite responsabilità a carico di alcuni membri del gruppo di maggioranza, che appaiono inconsistenti, per come si sono svolti i fatti".
"Essendo stata richiesta la convocazione del Consiglio Comunale, si è preferito quindi evitare di fare repliche sui social e mezzi di informazione, riservandoci di rispondere dettagliatamente sulla vicenda davanti ai cittadini, dimostrando che non siamo affatto intimoriti da quanto si è cercato di mettere in risalto nei vari canali di comunicazione recentemente utilizzati - precisa il Sindaco - Pertanto, quale migliore occasione se non quella da parte della cittadinanza di seguire la discussione del Consiglio Comunale di imminente convocazione, nel corso della quale verranno analizzati i fatti accaduti e le azioni intraprese, che hanno interessato il periodo che va dal 2005 fino ad oggi".
"Il fatto certo e inconfutabile, come si avrà modo di chiarire nel corso della discussione consiliare, è che l’INRCA, anche su impulso dell’Ente/Fondazione Falconi, nonché del Comune di Appignano, non ha abbandonato il nostro territorio e non ha disatteso gli impegni assunti con il contratto sottoscritto con l’Ente Falconi nel 2005, ma al contrario sta investendo risorse ben più consistenti rispetto a quelle originariamente previste": Conclude Calamita
Con circolare 12 gennaio, n. 61 è prorogato alle ore 12:00 del 13 marzo il termine per presentare i progetti a valere sull’Avviso pubblico finalizzato alla selezione di iniziative imprenditoriali nel territorio dell’area di crisi industriale complessa del “Distretto delle pelli-calzature Fermano-Maceratese” tramite ricorso alle risorse nazionali della legge n. 181/1989.
“Abbiamo tenuto fin dalla fase precedente le festività natalizie – dichiara l’Assessore con delega alle aree di crisi Guido Castelli - un confronto serrato e costante con le istituzioni e le associazioni di categoria locali, da un lato, e con il Ministero dello sviluppo economico e Invitalia, dall’altro, per monitorare lo stato di presentazione delle domande e valutare l’opportunità di una proroga del termine di scadenza".
"La decisione di posticipare di 60 giorni il termine - continua l’Assessore Castelli – è stata condivisa da tutti gli attori del territorio e dai soggetti sottoscrittori dell’Accordo, tenendo conto della concomitanza della pausa natalizia, della perdurante fase di emergenza Covid e, elemento non secondario, del fatto che la data di avvio è stata più volte posticipata in attesa della registrazione dell’Accordo di Programma da parte della Corte dei Conti".
"Il nostro obiettivo – conclude Castelli - è di assicurare la massima partecipazione delle aziende interessate ad investire e il pieno impiego delle risorse, pari a 15 milioni di euro, contribuendo al rilancio e allo sviluppo dell’area e all’incremento delle opportunità occupazionali per i disoccupati e i giovani del territorio”.
"Ho definitivamente appreso dalla conferenza Stato Regioni di questa mattina che il criterio prevalente di valutazione per l’assegnazione del colore alle regioni non è più solo quello dell’indice RT, ma soprattutto quello della valutazione del 'rischio' - a dirlo è il Governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli - cioè in base allo stato di occupazione delle terapie intensive, delle strutture ospedaliere, alla stima dei focolai e altri fattori".
"Quindi non è bastato abbassare le soglie RT per l’assegnazione delle fasce, ma hanno ritenuto di andare anche oltre - tuona - Questi continui e repentini cambi dei metodi di valutazione creano disorientamento. Dunque, di fatto, se anche le Marche domani avranno l’indice RT sotto ad 1, rischiano seriamente di finire in fascia arancione - annuncia Acquaroli - Queste osservazioni le ho poste stamattina nell’incontro con le Regioni e i Ministri competenti, e ho chiesto ancora una volta un confronto su scelte così impattanti per tutti noi. Anche perché, alla luce del voto favorevole in Parlamento avvenuto ieri dopo l’informativa del Ministro Speranza, potremo essere vincolati a queste restrizioni per lunghe settimane".
"Questo deve essere fin da subito chiaro a tutti - sottolinea - Deve anche essere chiaro che sono preoccupato per l’evolversi della pandemia e non voglio essere superficiale, per questo chiedo da settimane un confronto che non si basi solo sulla mera lettura dei numeri, che dicono tanto ma non raccontano tutto. Oltre a questa preoccupazione, c'è anche la consapevolezza dell'esasperazione e della difficoltà di tenuta del sistema socio-economico, già sottoposto ad una pressione prolungata. La salute e la sicurezza sono imprescindibili ma esse sono anche legate alle esigenze concrete della quotidianità - conclude Acquaroli - Spero che il Governo tenga conto di quanto richiesto, ora restiamo in attesa delle decisioni definitive".