“Ieri le passerelle, oggi la doccia gelata. Che fine ha fatto la nuova sede Inrca? Oggi dove avremmo dovuto trovare l’opera conclusa abbiamo avuto il dispiacere di trovare il nulla: è stata persino rimossa la gru di cantiere e apprendiamo che la società Montagna costruzioni di Pesaro ha depositato i libri in tribunale. Il tutto nell’assordante silenzio dell’amministrazione comunale e di quel che resta del partito Democratico. Per quanto ancora voglio prendersi gioco degli appignanesi che non lo meritano e, soprattutto, non possono perdere l’opportunità di vedere ricostruito il presidio ospedaliero.
A denunciare l’incredibile circostanza è Luca Buldorini, responsabile cittadino e capogruppo Lega ad Appignano ricordando come due mesi fa il direttore dell’Inrca dott. Giani Genga abbia rassicurato la cittadinanza addirittura in consiglio comunale sulla prosecuzione dei lavori dopo un primo impasse. Genga aveva giustificato i ritardi con il lockdown e garantito che, entro i primi giorni di luglio, sarebbe arrivata, con l’autorizzazione antisismica del Genio Civile e ‘salvo sorprese’, la ripartenza del cantiere.
“La sorpresa invece c’è stata e pure grossa: da tutto a nulla. L’ex sindaco Messi, protagonista principale dell’operazione, in quel consiglio si sperticò in lodi per il direttore dell’Inrca volendo che tutti i cittadini sapessero che ‘non per piaggeria, il dottor Genga è stata la persona che si è impegnata e ha portato a questo risultato’ – cita testualmente Buldorini – Un risultato clamoroso, non c’è che dire, di cui giunta Ceriscioli e giunte Messi-Calamita, dopo aver promesso la consegna dell’opera per ottobre 2020, hanno tutta la responsabilità”.
Uscire dalle sabbie mobili in cui la nuova sede Inrca è caduta non sarà semplice, ma la Lega è disposta a tendere una mano.
“Ci interessa il bene di Appignano e l’Inrca ne è un elemento importante. Il comune instauri da subito un tavolo tecnico con la Regione Marche che, finalmente, oggi è guidata da persone serie e competenti che hanno come obiettivo quello di rispondere alle istanze dei territori in realtà e non dispensare promesse a puro scopo elettorale – conclude Buldorini – La Lega Appignano è pronta a rispondere al mandato ricevuto dai cittadini nell’ultima tornata elettorale mettendoci la faccia in prima persona e lavorando al fianco della giunta a garanzia dei cittadini. Senza un doveroso cambio di rotta, attiveremo una raccolta firme per chiedere le dimissioni di chi ha strumentalizzato senza scrupoli la buona fede e le legittime aspettative degli appignanesi pur di tenersi la poltrona”.
"Il quarto anniversario della grande scossa del 30 ottobre segna l’ennesimo fallimento della gestione PD del terremoto. Come Lega abbiamo appena presentato un’interrogazione urgente al Ministro dello Sviluppo Economico sulla sospensione di bollette e assicurazioni: entro il 31 ottobre i cittadini devono presentare la richiesta di ulteriore proroga per le utenze dei fabbricati dichiarati inagibili. Invece mancano adesioni perché non è stata pubblicizzata adeguatamente l’opzione. Insomma: il Governo, come al solito, ha dimenticato il sisma 2016. Il Ministro Patuanelli, preveda subito una nuova data per la comunicazione e la possibilità per tutti i cittadini di una rateizzazione più lunga, per un minimo di 60 mensilità”.
Lo chiedono l’onorevole leghista Tullio Patassini, primo firmatario dell’interrogazione presentata con il Commissario Marche on. Riccardo Augusto Marchetti.
“Non basta che, senza interventi, da domani i gestori torneranno a fatturare canoni per immobili inagibili. Il 31 marzo 2021 è prevista l’emissione delle fatture di conguaglio: è lampante che l’importo di tutte le utenze sospese sarà troppo alto da pagare per le famiglie, imprese e professionisti tormentati dalla ricostruzione che ancora stenta a partire e la crisi economica conseguente al sisma aggravata dal Covid – aggiungono i parlamentari marchigiani - La rateizzazione di 36 mesi è insostenibile: che fine ha fatto la volontà espressa dal Ministro il 24 luglio 2020, in risposta ad un’altra interrogazione Lega, ‘di rendere meno difficoltosa la corresponsione delle fatture sospese in parola, al fine di garantire una piena e rapida ripresa della situazione economica delle famiglie e imprese colpite dal sisma del 2016’? Se corrisponde a verità è il momento di dimostrarlo”.
Patassini sottolinea come le uniche risposte concrete in ambito fiscale, tecnico, ed economico siano venute dalla Lega che ha messo da subito la ricostruzione tra le sue priorità con oltre 70 interventi legislativi.
“Perché il governo annuncia fantomatici miliardi domani, ma non consente ai terremotati di sopravvivere oggi? – concludono Patassini e Marchetti - Facile scaricare su cittadini e professionisti ritardi e inadempienze chiedendo loro di sostituirsi a compiti e doveri degli uffici pubblici. Cominci dalla proroga e rateizzazione lunga delle bollette a dimostrare che vuole davvero lavorare per la ricostruzione anche economica dei territori e non per sfilare le competenze a regioni e comuni riconducendo le attività al solito dipartimento-carrozzone”.
Con un provvedimento adottato ieri ai sensi dello Statuto comunale, il presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani ha nominato i componenti delle quattro Commissioni consiliari permanenti. Tra i loro compiti, l’esame delle proposte di atti deliberativi e di mozioni sottoposte all’approvazione del Consiglio e lo svolgimento di attività conoscitive e consultive su temi di interesse comunale.
Commissione consiliare 1°: Affari istituzionali. Lorella Benedetti di Fratelli d’Italia, Alessandro Bini di Sandro Parcaroli Sindaco, Roberto Cherubini di Movimento 5 Stelle, Ninfa Contigiani di Partito Democratico, Maurizio Del Gobbo di Partito Democratico, Roberto Fabiani di Lega Salvini Macerata, Francesco Luciani di Lega Salvini Macerata, Paola Pippa di Lega Salvini Macerata.
Commissione consiliare 2°: Programmazione economica, Organismi partecipati e Attività produttive. Pierfrancesco Castiglioni di Fratelli d’Italia, Alberto Cicarè di Strada Comune e Potere al Popolo, Antonella Fornaro di Unione di Centro, Romina Leombruni di Sandro Parcaroli Sindaco, Sandro Montaguti di Forza Italia, Ulderico Orazi di Italia Viva – PSI - DEMOS, Giovanni Pianesi di Lega Salvini Macerata, Narciso Ricotta di Partito Democratico.
Commissione consiliare 3°: Ambiente, Territorio e funzioni di Polizia locale. Aldo Alessandrini di Lega Salvini Macerata, Andrea Blarasin di Lega Salvini Macerata, Andrea Boccia di Movimento 5 Stelle, Claudio Carbonari di Lega Salvini Macerata, Cristina Cingolani di Sandro Parcaroli Sindaco, Stefania Monteverde di Macerata Bene Comune, Andrea Perticarari di Partito Democratico, Paolo Virgili di Fratelli d’Italia.
Commissione consiliare 4°: Servizi sociali, Cultura e Istruzione. Barbara Antolini di Forza Italia, Marco Bravi di Fratelli d’Italia, Sabrina De Padova di Sandro Parcaroli Sindaco, Elisabetta Garbati di Macerata Rinnova, Alessandro Marcolini di Partito Democratico, David Miliozzi di Macerata Insieme, Laura Orazi di Lega Salvini Macerata, Giordano Ripa di Lega Salvini Macerata.
Le quattro commissioni, convocate per la prossima settimana dal presidente del Consiglio Francesco Luciani, si riuniranno nella sala consiliare del Comune in piazza della Libertà 3, alle ore 18 in prima convocazione e alle 18.30 in seconda, per procedere al loro interno all’elezione del presidente e del vice presidente.
In particolare, la Commissione prima si riunirà martedì 3 novembre, la seconda mercoledì 4, la terza giovedì 5 e la quarta venerdì 6. Le quattro sedute saranno trasmesse in diretta nella web tv del sito comunale all’indirizzo www.webtv.comune.macerata.it
"Riteniamo opportuno fornire all’opinione pubblica quelle che sono le nostre opinioni in relazione a quanto si sta verificando nella frazione di Valle Cascia". Così il consigliere comunale di minoranza del comune di Montecassiano Ludovico Giaconi interviene in merito alla realizzazione di un nuovo insediamento produttivo nella frazione.
"È oramai visibile da qualche settimana come siano iniziati i lavori di sbancamento - osserva Giaconi -. Lo stupore della gente e anche nostro è stato tanto, anche se dobbiamo ammettere tutti che di tale situazione si incominciava a parlarne già da molto tempo".
Il consigliere della lista "Centro destra unito per Montecassiano" fa due osservazioni all'Amministrazione Comunale: una di natura politica e l'altra di natura tecnica.
A livello politico viene ritenuto non giustificabile "il comportamento che il primo cittadino ha tenuto nei riguardi degli abitanti di Valle Cascia".
"Se già il 25 settembre 2019 è stata presentata una domanda telematica al SUAP di Montecassiano - aggiunge Giaconi -, è gravemente immorale che il Sindaco non abbia in alcun modo informato i residenti della zona fino a quando proprio questi ultimi hanno richiesto chiarimenti a riguardo (famoso incontro dei 15 residenti ammessi all’incontro pubblico). Inoltre, consideriamo infondate e decisamente mistificatorie tutte le dichiarazioni che il Sindaco ha rilasciato nei diversi mezzi di comunicazione con le quali ha sempre cercato di sgravarsi da qualsiasi responsabilità usando la frase “le carte sono tutte apposto”. Tale affermazione ci è sembrata fin troppo riluttante perché è impensabile che un Sindaco non abbia le competenza e non possa dare un proprio parere in un discorso del genere. Comunque se qualcuno crede a questo è libero di farlo".
"In realtà ci sono tante cose che il sindaco avrebbe potuto provare a fare, e non ha fatto - dice Giaconi -. Per prima cosa nel momento in cui, i committenti dell’opera hanno presentato la domanda il 25 Settembre 2019 al SUAP e/o sono venuti a chiedere la fattibilità di tale intervento prima della presentazione della domanda telematica al SUAP, lei avrebbe dovuto mettere in primo piano le problematiche della frazione di Valle Cascia (ex. Fornace, Giustozzi, Dalmazi) e indicare altre aree più idonee e lontane da un centro abitato. In secundis al rifiuto di tale invito avrebbe potuto provvedere immediatamente ad una variante al PRG facendo arretrare l’area di completamento in area agricola. Infine, avrebbe potuto mettersi dalla parte dei cittadini, convocarli appena questa possibilità gli è stata resa nota e trovare tutti insieme una soluzione alternativa mediante la forza della collaborazione".
A livello tecnico il consigliere di minoranza ritiene "doveroso far chiarezza sulla legittimità della procedura e sulla normativa vigente inerente, che ha portato l’amministrazione di Montecassiano a rilasciare il suddetto atto autorizzativo".
Secondo Giaconi "il Sindaco, il Responsabile dello Sportello Unico Attività Produttive e l’ufficio Urbanistica hanno dato un’interpretazione personale all’art. 20 (Zone di Completamento) DB che va contro a quello che è espressamente scritto nello stesso articolo. Nel suddetto articolo, infatti, al comma 1 si parla di insediamenti produttivi esistenti, mentre nel secondo comma sono citati ampliamenti di strutture esistenti o nuove strutture ma sempre riferite a insediamenti produttivi esistenti (comma 1). In poche parole se la fornace Smorlesi fosse stata ancora in attività e avesse voluto ampliarsi o costruire un nuovo capannone in quell’area lo avrebbe potuto fare, in quanto sarebbe stata un insediamento produttivo già esistente in quella zona, ma in questo caso a richiedere questa nuova edificazione è stato un insediamento produttivo non esistente nella zona".
"Sempre per quanto riguarda l’aspetto tecnico - prosegue Giaconi - facciamo notare che il Comune di Montecassiano, a differenza della maggior parte dei comuni della provincia di Macerata, ha inserito ed individuato all’interno del proprio territorio delle aree per industrie insalubri. Da tali considerazioni, non possiamo far altro che osservare come l’amministrazione che continua a sventolare la bandiera di una Montecassiano più green ed ecologica, nel concreto ha seguitato a tollerare situazioni pregresse e peggio ancora a legittimarne delle nuove in barba alle normative vigenti che regolano la materia".
"Invitiamo il Sindaco a revocare in autotutela il titolo unico e garantire nel concreto il suo appoggio a tutta la frazione di Valle Cascia - conclude il consigliere -. Sbagliare è umano, ammettere di aver sbagliato è per pochi".
Giovedì prossimo (29 ottobre) torna a riunirsi il Consiglio dell’Unione Montana Potenza Esino Musone di San Severino Marche. Tra gli argomenti all’ordine del giorno della seduta convocata dal presidente, Matteo Cicconi, figurano la presa d’atto della convenzione con il Comune di Castelraimondo per il conferimento delle funzioni relative alle entrate di natura tributaria, l’approvazione dello schema di convenzione con il Comune di Castelsantangelo sul Nera per il conferimento sempre delle funzioni relative alle entrate di natura tributaria, la salvaguardia degli equilibri di bilancio e le variazioni di assestamento dell’esercizio finanziario 2020, la presa d’atto dell’insussistenza dell’obbligo di redazione del bilancio consolidato relativo all’anno 2019, l’estinzione anticipata di un mutuo acceso con la Cassa depositi e prestiti per l’impianto fotovoltaico di Apiro e, in conclusioni, alcune comunicazioni del presidente dell’ente comunitario
Nella puntata di "Striscia la Notizia" andata in onda nella serata di ieri su Canale Cinque, l'inviato Pinuccio è tornato ad occuparsi dell'inchiesta "Candidopoli" e della civica "L'altra Italia" che, nelle amministrative del 2019, ha presentato 27 liste in tutta Italia "con la maggior parte dei candidati residenti nel salentino e nel foggiano".
A sottolinearlo, nel corso del servizio, è Massimo Bosco, esperto e studioso di “liste civetta”. Tra queste 27 liste, 3 sono state quelle presentate - a poche ore dalla scadenza dei termini di legge - nei comuni della provincia di Macerata: Camporotondo di Fiastrone, Poggio San Vicino e Cessapalombo.
Tra i vari candidati presenti sotto le insegne de "L'Altra Italia", è saltato all'occhio il caso di una signora di 91 anni, residente a Lecce, candidata ed eletta a Camporotondo di Fiastrone in provincia di Macerata. Come sottolinea Bosso nel servizio di Striscia, "è piuttosto strano che una signora così anziana scenda in campo per andare ad amministrare un comune che non è il suo".
Purtroppo, la donna è venuta a mancare ad agosto scorso e al suo posto in consiglio comunale è subentrata un’altra signora di 82 anni, che vive a Uggiano la Chiesa, in provincia di Lecce, ben a 600 chilometri di distanza dal Comune che dovrebbe amministrare.
L'inviato di "Striscia La Notizia" nel suo servizio ha calcolato come, per arrivare a Camporotondo la signora dovrebbe sostenere ben 16 ore di viaggio.
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Ricorrono oggi i quattro anni dalle devastanti scosse del 26 ottobre 2016, che hanno sconvolto molti comuni dell'entroterra marchigiano.
“È una data significativa per la nostra regione e per l’intero centro Italia – ha affermato il governatore Francesco Acquaroli –. Le Marche contano il 62% del danno complessivo dell’intero cratere sismico, con oltre 46 mila edifici danneggiati, 30 mila sfollati. Decine di migliaia di nostri concittadini che quotidianamente affrontano, con un esemplare senso di appartenenza e grande determinazione, le lungaggini burocratiche e i ritardi finora accumulati e che meritano risposte. Faremo tutto ciò che è in nostro potere affinché la ricostruzione post-sisma abbia un significativo cambio di passo, concertandoci con senso di responsabilità con tutta la filiera istituzionale, a partire dal commissario Legnini, e tutti gli attori coinvolti, gli enti locali e le categorie professionali”.
La ricostruzione è stata una delle priorità assolute con cui il presidente Acquaroli e la nuova amministrazione regionale si sono presentati ai marchigiani.
“Quello da affrontare è un lavoro immane – ha affermato l’assessore con delega alla ricostruzione, Guido Castelli – e lo vogliamo fare d’intesa con i sindaci e con le professioni, che sono i due grandi interlocutori che in questi anni non sono stati resi partecipi del processo fattivo della ricostruzione. L’impostazione che vogliamo darci è quella dell’ascolto e della condivisione".
"A questo scopo stiamo convocando due incontri, rispettivamente con i sindaci e con i rappresentanti delle categorie professionali - aggiunge Castelli -. È il momento di curare la concreta operatività e applicazione dell’apparato normativo sia della ricostruzione pubblica che di quella privata, significativamente innovato dalle recenti ordinanze commissariali. Bisogna che questo impegno si traduca in realizzazione".
L’assessore Castelli ricorda, in conclusione, come la ricostruzione post-sisma dovrà essere un asset strategico fondamentale del Recovery Plan affinché sia anche riconosciuto il centro-Italia terremotato come una priorità nazionale mai più rimandabile.
Modificare il dpcm del 24 ottobre, delegando ai sindaci l'apertura o chiusura di palestre, centri sportivi, piscine e attività di ristorazione. È quanto approvato in una delibera dalla Giunta municipale di Tolentino questo pomeriggio, su proposta del sindaco Giuseppe Pezzanesi.
"Ancora una volta vengono ingiustamente penalizzate le attività culturali - sottolineano dall'Amministrazione comunale tolentinate -, sportive e di ristorazione già pesantemente colpite dal precedente lockdown le quali, inoltre, hanno dovuto adottare numerose misure per ottemperare a tutte le prescrizioni previste dal Governo nel rispetto del distanziamento sociale".
I ristori economici per tutte le categorie colpite dalle nuove misure annunciati dal premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa di ieri secondo il sindaco Pezzenesi "non potranno mai compensare le spese, gli investimenti e gli ingenti sacrifici già effettuati per ottemperare agli obblighi normativi conseguenti all'emergenza Covid-19".
Pertanto, da Tolentino, si richiede esplicitamente al Governo di modificare il dpcm, "delegando se necessario i sindaci a responsabilizzarsi su azioni da apportare nei settori delle attività culturali, sportive e di ristorazione, in quanto gli stessi conoscono più di altri le specifiche realtà locali; di prendere atto che in caso di inerzia o di mancato ascolto da parte del Governo molte attività culturali, sportive e di ristorazione saranno costrette alla chiusura definitiva".
Maggiore trasparenza sui dati giornalieri dei positivi al Covid- 19 a Macerata e le relative misure adottate dall’amministrazione comunale per contenere il contagio e sostenere chi è in difficoltà.
È l’oggetto di un’interrogazione presentata dal consigliere di minoranza David Miliozzi alla Giunta Parcaroli.
Il leader della lista Macerata Insieme chiede, inoltre, all’amministrazione comunale “se si è adoperata per conoscere il numero di contagiati da Coronavirus, dei pazienti in attesa di tampone e dei cittadini in isolamento fiduciario in città e se quindi può fornire tali dati alla cittadinanza per dovuta trasparenza e informazione”.
Miliozzi domanda inoltre al Comune “se può adoperarsi per aggiornare e riferire alla cittadinanza tali dati regolarmente, per renderla consapevole dell’evolversi della situazione in città”.
Nell’interrogazione si pone l’attenzione, altresì, “su quali iniziative siano state intraprese dalla Giunta Parcaroli “per aumentare la consapevolezza dei cittadini ed agevolare il contenimento del contagio anche in mancanza di adeguato tracciamento dei contatti, promuovendo l’auto-isolamento fiduciario in caso di sintomi o sospetto di contagio ad integrazione della quarantena obbligatoria”.
Il consigliere di minoranza chiede inoltre informazioni: “Sul tipo di iniziative intraprese per sostenere le persone sole o le famiglie che trovandosi in isolamento o quarantena non sono in grado di provvedere alle necessità primarie (spesa, medicine, etc.).
Se e come intende, il Comune, attenzionare le persone anziane parzialmente autosufficienti sintomatiche, ma non ancora da ricovero ospedaliero”.
La Giunta regionale intende favorire la ripresa economica post Covid-19 puntando sugli investimenti innovativi, finanziati con un bando in uscita, dedicato alle attività produttive. A disposizione delle piccole, medie e grandi imprese ci sono 1,3 milioni di euro.
“Dobbiamo già ragionare sulla ripartenza e trovarci pronti a far ricrescere il nostro tessuto produttivo”, è quanto ha dichiarato il vicepresidente Mirco Carloni, assessore alle Attività produttive. “Si avvicina una nuova fase difficile per le Marche e per il Paese. Oltre a garantire il ristoro alle attività danneggiate, la difesa della liquidità delle piccole imprese e i redditi dei lavoratori, dobbiamo agire subito per creare le basi per una nuova fase di crescita. Dobbiamo dare, sin da ora, un sostegno alle imprese che hanno piani di investimento e puntano sulla crescita e sul futuro, generando nuova occupazione. Per questo è in uscita un bando che sosterrà piani di investimento per l’insediamento di nuove unità produttive, significativi ampliamenti o riattivazione di impianti produttivi in disuso”.
Il bando per gli investimenti produttivi si rivolge a quelle imprese regionali o provenienti da fuori regione che presentano progetti industriali di rilancio produttivo: “Il bando vuole dare un segnale di fiducia al tessuto produttivo più dinamico, in grado di trainare l’economia regionale. Parte con una dotazione di 1,3 milioni di euro di risorse regionali, ma c’è la volontà di integrare queste risorse e dare seguito a questo intervento nei prossimi mesi”, assicura Carloni. Il meccanismo sarà a sportello (valutazioni secondo l’ordine cronologico di presentazione) e gli interventi che verranno proposti dovranno essere in stato avanzato di cantierabilità. La Regione chiederà un impegno occupazionale di 20 addetti addizionali per la fine del progetto (ridotti a 10 nel caso di una elevata quota di laureati o di investimento rilevante ai fini dell’economia circolare). Lo sportello aprirà il 12 novembre.
“Il Governo provveda subito a ristorare e sostenere le attività chiuse forzatamente che hanno visto e vedranno ridotte o azzerate le loro possibilità di lavorare”. A dichiararlo è il presidente regionale Francesco Acquaroli, in merito al nuovo Dpcm firmato nella giornata di oggi dal premier Giuseppe Conte.
“Ieri pomeriggio io, il vicepresidente Mirco Carloni e altri assessori siamo stati videocollegati in una lunga Conferenza Stato-Regioni per parlare del nuovo Dpcm, spiega Acquaroli. I presidenti delle Regioni avevano mostrato perplessità su alcuni aspetti legati alle chiusure totali di palestre, piscine, cinema e teatri, e sulla chiusura pomeridiana e serale di ristoranti e bar. Queste perplessità riguardano soprattutto il fatto che non esiste alcuna evidenza scientifica, almeno conosciuta, che il virus si possa diffondere più rapidamente in alcune di queste attività rispetto che in altre”.
“In tanti pensano che il rispetto delle norme, a partire dal distanziamento interpersonale, l'uso delle mascherine, l'igiene delle mani, e anche tutte le procedure e i protocolli stabiliti in questi difficili mesi, possano essere sufficienti al contenimento del contagio. Delle perplessità rappresentate, il Governo non ha ritenuto di tenere conto, e il Dpcm pubblicato in Gazzetta non ha recepito queste segnalazioni, continua il presidente regionale.
L'evoluzione epidemiologica è sicuramente molto delicata in tutto il Paese, e presuppone la massima attenzione prima di tutto per la sicurezza e la salute dei cittadini, che devono avere la precedenza”.
"Il supporto dell’Amministrazione comunale a tutte le attività commerciali che risentiranno delle restrizioni sarà massimo e faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità. Così il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli si è espresso in merito alle misure da adottare, dopo il nuovo Dpcm firmato oggi dal premier Giuseppe Conte, che di fatto penalizza soprattutto le attività della ristorazione e dei bar, costretti a chiudere alla 18. (Leggi qui il nuovo Dpcm)
Siamo già al lavoro - ha spiegato il primo cittadino - per cercare di aprire la Ztl in centro storico dando respiro a bar, pizzerie, ristoranti e gelaterie negli orari di apertura consentiti dal Dpcm".
Altro tema caldo affrontato da Parcaroli è quello relativo al focolaio Covid, venutosi a creare presso la Rsa di Villa Cozza, dove sono risultati positivi 50 ospiti (Leggi qui).
"Sono in contatto già da diversi giorni con il direttore dell’Ircr di Macerata Francesco Prioglio per monitorare la situazione che sta interessando Villa Cozza - ha affermato il sindaco - . C’è un confronto costante con l’Asur per fare in modo che all’interno della struttura ci sia una presenza fissa e costante di medici: Villa Cozza, a seguito dei casi di Covid-19 registrati all’interno deve, nel più breve tempo possibile, diventare una struttura sanitaria e stiamo lavorando tutti insieme in questa direzione".
"Doveva essere la Giunta dell’ascolto e del confronto come metodo nuovo e discontinuo rispetto all’amministrazione di Romano Carancini, accusata troppe volte di essere autoreferenziale e di prendere le decisioni più importanti, per il futuro della nostra città, autonomamente. Non vi è traccia di questo nuovo metodo nel primo, significativo, provvedimento varato dalla Giunta". Così Andrea Maurilli, Leonardo Piergentili e Michele Verolo, in quanto membri dell'assemblea provinciale di 'Sinistra Italiana', commentano la decisione del neo sindaco di Macerata Sandro Parcaroli di stoppare il progetto di accoglienza migranti "Macerata Sicura".
Un atto che definiscono "politicamente miope ed irresponsabile perché parla alla pancia del paese rivelandosi una semplice mossa propagandistica che non cerca una reale soluzione alla questione".
"Il Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati (progetto SIPROIMI) - spiegano Maurilli, Piergentili e Verolo - prevede un'accoglienza inclusiva delle persone e si rivolge, in particolare, ai minori non accompagnati ed coloro che sono inseriti nel sistema di protezione nazionale. Insomma: si tratta di quanto di più lontano si possa avere dall’immigrazione irregolare di cui ha parlato il Sindaco. Riteniamo che la decisione presa dalla Giunta sia profondamente errata in quanto si basa sulla percezione di un fenomeno e non sulla realtà dei fatti: il progetto SIPROIMI coinvolge pochi migranti perché si fonda sull’idea che solo con un’accoglienza diffusa si possa arrivare ad un’effettiva inclusione di queste persone nel nostro tessuto sociale".
"Con questa delibera Macerata rinuncia ad avere voce in capitolo in materia di accoglienza: restano, infatti, in piedi i progetti gestiti dalla prefettura, che vengono gestiti in maniera parallela ed autonoma rispetto ai singoli comuni. Auspichiamo - concludono i rappresentanti di 'Sinistra Italiana' - che la Giunta faccia al più presto chiarezza su quali siano le sue linee programmatiche su questo tema: riteniamo che la migrazione sia, già da tempo, un fatto centrale dei nostri tempi e che come tale vada affrontato: non basta un tratto di penna che, tra l’altro, cancella un progetto che crea occupazione a chi lavora in questo settore e, soprattutto, non crediamo che una città meno inclusiva sia una città più sicura".
"Ritengo inopportuno il primo intervento di Romano Carancini nel ruolo di consigliere regionale, che ha lanciato un'accusa senza precedenti ad una professionista stimata come la dottoressa Corsi e alla dirigenza, nella persona della dottoressa Nadia Storti". Così il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica replica alle dichiarazioni fatte dall'ex sindaco di Macerata riguardo la nomina della dottoressa Daniela Corsi a responsabile del Dipartimento di Emergenza Urgenza dell'Area Vasta 3.
"Dispiace leggere certe considerazioni da parte di chi ha fatto l'amministratore - aggiunge Ciarapica -, e che quindi dovrebbe conoscere bene cosa significhi fare delle scelte e individuare le persone giuste per determinati ruoli strategici. Oggi l'amico Romano è in Regione a rappresentare il territorio e non per fare campanilismo per il 'suo' ospedale. È triste che etichetti una scelta, fatta in piena autonomia dalla direttrice sanitaria in base alle competenze e alla professionalità, come una cambiale elettorale".
"La dottoressa Corsi è stata scelta per l'esperienza che ha maturato - sottolinea il primo cittadino civitanovese - e per la grande competenza sul campo. Da Sindaco di Civitanova posso dire di conoscerla personalmente e so quanto impegno e quanta capacità ha dimostrato soprattutto nel periodo di emergenza del Covid perché ho lavorato ogni giorno a stretto contatto. E quindi penso che sia la persona più giusta non per Civitanova, ma per tutto il territorio".
"Dispiace davvero che chi ha esperienza politica e che ha amministrato il capoluogo possa uscire con giudizi di questo tipo. Mi unisco quindi all'assessore Saltamartini nel condannare le parole che vanno a denigrare una professionista e un medico stimato da tutta la comunità" conclude Ciarapica.
"Cosa c'è dietro la sconcertante scelta della Dott. Nadia Storti - direttore generale di ASUR Marche ed attuale reggente della direzione di Area Vasta 3 - con il sigillo del nuovo assessore alla Sanità della Regione Marche sul nuovo responsabile del Dipartimento di Emergenza Urgenza della Area Vasta 3 nel preferire la Dott. Daniela Corsi al Dott. Ermanno Zamponi?". Questo quanto si chiede - in tono polemico - il consigliere regionale ed ex sindaco di Macerata Romano Carancini riguardo la recente nomina dirigenziale nella sanità maceratese.
Una sanità definita da Carancini "parallela, fatta dal potere delle amicizie. Le influenze di singoli soggetti o di mini cordate di potere che marcano territori, la "sanità dei poteri" a discapito delle competenze, della autorevolezza, della democrazia e del rispetto delle regole. Oltre che l'indifferenza rispetto alla tutela della salute dei cittadini".
"Il capo dipartimento sanitario è una figura di coordinamento - sottolinea Carancini -, di rappresentanza, di organizzazione, di qualificazione e miglioramento della efficienza ed umanizzazione della sanità dei cittadini (non dei poteri) e lo si sceglie chiamando a votare il personale ospedaliero e non, con una espressione di coloro che lavorano sul campo".
"E allora perché la Dott. Nadia Storti ha mortificato e umiliato i tanti operatori sanitari e non, chiamati a proporre il nuovo Direttore dopo l'uscita per pensionamento del Dott. Giuseppe Tappatà?" si chiede sardonicamente Carancini, che aggiunge "È la "cambiale" che la Dott. Nadia Storti, con la lunga mano e il via libera dell'assessore alla Sanità, ha pagato alla "sanità dei poteri", la stessa che l'inedito duetto SS (Storti-Saltamartini ndr) ha confezionato per la scelta, poche settimane fa, del nuovo direttore sanitario dell'Ospedale di Macerata".
Il riferimento è alla nomina, come nuovo direttore sanitario AV3, di Carlo Di Falco: "Si è deciso di scegliere una figura che non è del territorio - attacca Carancini -, ha esperienze in altre regioni, non conosce ambiente, a breve andrà in pensione, così ritrovandoci da capo, piuttosto che dare una stabilità ad un ruolo fondamentale in ambito sanitario, per certi aspetti determinante quanto il Direttore di Area Vasta. Una decisione - quella del direttore sanitario - di appartenenza partitica cara alla Dott. Nadia Storti e alla nuova compagine di governo regionale".
"Ma c'è una seconda risposta dietro al filo nero, resistente e oscuro, delle scelte del duetto SS (Storti-Saltamartini). Indebolire progressivamente, fare terra bruciata, attorno all'ospedale di Macerata, dopo che negli ultimi anni si era finalmente trovato un equilibrio nell'ambito dei centri decisionali sanitari dell'area Vasta 3; ma soprattutto preparare il terreno per rimettere in discussione la realizzazione dell'Ospedale di 1° livello alla Pieve" conclude Carancini.
"La realizzazione di una nuova scuola e di servizi al turismo nella zona Fontespina-IV Marine sacrificata dalla giunta Ciarapica alla logica della cubatura commerciale. L’opposizione dice no a questa idea di riqualificazione dell’ex liceo scientifico si esprimono con queste parole i quattro consiglieri di minoranza, Pier Paolo Rossi (Civitanova cambia), Stefano Mei (Movimento 5 Stelle), Giulio Silenzi e Mirella Franco (Pd).
"Si presentava l’occasione per condividere e programmare con i residenti lo sviluppo dell’unica parte della città che può essere ancora dedicata al turismo e alle attività ricettive ad esso legate. Invece, il centro destra ha piazzato supermercati anche qui, come nella zona sud della città (vedasi lottizzazione all’uscita della superstrada e nella zona ex Pellegrini). La chiamano riqualificazione, ma è solo riempire ‘vuoti urbani’ con ciò che richiede il miglior offerente, a volte palazzi, più spesso superfici commerciali - spiegano nella nota - Nel progetto che la giunta andrà a varare non c’è, al contrario di quel che annuncia Ciarapica, nessuna grande opera infrastrutturale ma giusto una rotonda, scontata e comunque prevista anche dall’accordo precedente, oltre che accessi asserviti alle nuove strutture. Nel progetto non è previsto nessun parcheggio utile ai civitanovesi e/o ai turisti, ma un parcheggio privato a servizio dei clienti del supermercato e insufficiente allo stesso, comunque di superficie doppia (3.740 mq) rispetto a quello a destinazione pubblica (1.846 mq), in cui a mala pena vi potranno posteggiare una quarantina di auto e che sarà anche questo praticamente ad uso dei clienti del discount.".
"E la domanda da porsi è quale funzione turistica possa mai avere, visto che nella zona non vi è un sottopasso diretto al mare, opera che la giunta potrebbe realizzare con i 700/800 mila euro degli oneri di urbanizzazione, che invece ha deciso di utilizzare per un’altra zona della città, per la rotonda di Costamartina - tuonano i componenti dell'oppsizione - Nella decantata riqualificazione hanno dimenticato anche il verde pubblico, o quasi, visto che parliamo di 1.590 mq di standard obbligatori, praticamente un giardinetto, oltretutto neanche così vicino alle abitazioni. Non c’è nessuna modernità nell’idea di città di Ciarapica e del centro destra e non c’è alcun rispetto per la qualità della vita nel quartiere; è solo politica delle varianti ad hoc asservite alla tendenza del mercato immobiliare e ai desideri dei loro grandi elettori".
“La settimana prossima inizierò le consultazioni di tutti i gruppi che compongono la maggioranza in vista della formazione della nuova squadra”, così Sindaco Fabrizio Ciarapica, a tre giorni dalle dimissioni dell’Assessore Paolo Borroni, annuncia l’imminente accelerazione per completare la compagine di governo cittadino.
“Sarà mia premura confrontarmi ed ascoltare le istanze e i progetti – continua Ciarapica - che a breve, a medio e lungo termine devono essere messi in campo per il futuro e per il bene della nostra comunità, senza dimenticare i punti cardini del programma su cui i cittadini hanno deciso di posizionarci alla guida della Città più di tre anni fa".
"Al termine delle consultazioni, le idee e le progettualità verranno sintetizzate in modo collegiale e saranno le condizioni necessarie per individuare le migliori personalità e professionalità che andranno a comporre la nuova giunta - prosegue il sindaco Ciarapica -. Un governo della città che si ispirerà agli ideali del centrodestra, ma aumenterà ulteriormente il dialogo con la società civile, con i produttori, i lavoratori, gli imprenditori, gli operatori del turismo e del terzo settore. C'è bisogno di una giunta forte e coesa per portare a termine le opere necessarie all'intera collettività, ma è fondamentale la condivisione delle proposte. Se emergerà da parte dei gruppi la determinazione a portare avanti progetti condivisi, l'accordo sui nomi dovrà essere solo una logica conseguenza”.
Il Sindaco coglie l’occasione per fare un grosso in bocca al lupo a Pierpaolo Borroni, andato a ricoprire la carica di consigliere regionale dopo la vittoria del presidente Acquaroli. “Voglio pubblicamente ringraziare Pierpaolo Borroni per il lavoro svolto a Civitanova, e augurargli di proseguire al meglio il suo compito a Palazzo Raffaello, conservando una attenzione particolare per la sua città”.
“In questo momento siamo di nuovo in piena emergenza Covid - conclude Ciarapica -. I numeri sono spaventosi e stiamo lavorando in maniera serrata per agire sia fronte sanitario con la riapertura del Covid hospital, che sul fronte sicurezza per il rispetto delle norme. Senza perdere di vista questa priorità, però, è arrivato il momento di ricostruire la Giunta affinché ritorni alla sua piena funzionalità, solo così potremo tornare ad essere forti e concludere bene il mandato. Sono certo che dopo aver ascoltato i componenti della maggioranza e aver chiarito i punti che vogliamo portare avanti, arriveremo insieme e presto ad una sintesi, al fine di realizzare le proposte necessarie per il bene della città. Non è questo il tempo per disperdere le energie: è il tempo per ritornare all'essenziale e far sentire la vicinanza delle istituzioni ai cittadini in difficoltà, obiettivo che noi crediamo sia il vero compito della politica”.
"Adesso non mi aspetto le scuse di nessuno ma almeno il silenzio di quanti hanno criticato nei mesi scorsi senza fare un minimo sforzo di approfondimento.So bene che nessuno sarà disposto a ricredersi neanche in parte, perché coloro che ci hanno 'crocifisso' mai vorranno fare lo sforzo di contestualizzare o valutare effettivamente fino in fondo i pro e i contro di un'operazione fatta sul campo di battaglia". Così' l'ex assessore Angelo Sciapichetti si era espresso, attraverso una nota stampa, in merito alla riapertura del Covid Center di Civitanova Marche (leggi l'articolo)
A tali dichiarazioni ha prontamente replicato la parlamentare civitanovese del Movimento 5 Stelle, Mirella Emiliozzi: “La situazione epidemica nelle Marche non può non preoccupare tutti, ma le prese di posizione dell’ex assessore Angelo Sciapichetti mi sanno tanto di speculazione politica su una vicenda, quella del Covid center di Civitanova, che ha diversi punti oscuri, primo fra tutti la scelta dell’ubicazione della struttura”.
Fu proprio lei infatti una tra le prime a denunciare che la collocazione della struttura è “sbagliata e dannosa, perchè - sostiene oggi come a maggio scorso - il centro è collocato in piena zona commerciale di Civitanova, un’area molto trafficata a ogni ora del giorno e ad alta affluenza di persone. Quindi ribadisco quello che abbiamo sempre sostenuto come Cinquestelle marchigiani: il Covid Center non doveva essere installato dove è stato fatto, ma a Civitanova, doveva essere collocato nella struttura vuota dell’ospedale pubblico”.
“A giugno - continua Emiliozzi - facemmo un sopralluogo di quella struttura e ci fu spiegato proprio dai tecnici della regione che quella collocazione sarebbe stata comunque idonea al Covid Center. Questo avrebbe risolto tre problemi: evitare la presenza di un Covid center in un’area affollata, avere un’eccellenza terapeutica per emergenze direttamente collocata in un ospedale ma con ingresso separato e ‘percorso sicuro’ per i malati di Covid e una mobilità intra-strutturale più facile del personale medico e sanitario, di cui c’è grave carenza. Questo solo per parlare degli aspetti pratici. Per quanto riguarda invece l’impiego di fondi pubblici, vorrei ricordare a Sciapichetti che non sono stati soltanto i suoi avversari politici a sollevare dubbi, ma anche la Procura della Repubblica di Ancona che ha inviato la Guardia di Finanza e ha aperto un’indagine che speriamo possa chiarire cosa è realmente successo in quei giorni terribili di primavera. Fino a quel momento - conclude Emiliozzi - sarebbe il caso che a restare in silenzio fosse l’ex assessore, cui i cittadini marchigiani hanno chiaramente fatto capire che i suoi servizi non sono più richiesti”.
Approvato oggi dalla Giunta il Piano triennale dei lavori pubblici 2021/2023, uno strumento di fondamentale importanza con cui l’Amministrazione Parcaroli ha individuato, in tempi brevissimi, ad appena un mese dal suo insediamento, gli interventi e le opere strategiche che delineano la nuova visione di città, con cronoprogrammi e risorse destinate ai lavori da eseguire.
Frutto di un lavoro di squadra, portato avanti con grande impegno e collaborazione da parte sia dell’Esecutivo sia dei servizi coinvolti, quello tecnico e quello finanziario, il Piano è “fedele al programma politico, non è di facciata ma di autentico valore per la città” come sottolinea l’intera Giunta.
Nel Piano, che per il 2021 prevede interventi per un totale di circa 8 milioni di euro, la programmazione include importanti opere di edilizia cimiteriale che comprendono lavori di manutenzione straordinaria, da tempo necessari e ma mai attuati, ma anche di ampliamento della struttura civica per far fronte alle esigenze prossime.
Spazio anche alle manutenzioni relative agli impianti sportivi cittadini con particolare attenzione all’approfondimento delle linee progettuali e reperimento fondi per la realizzazione del campo da rugby, una promessa anche questa a cui l’intera Giunta vuole fortemente mantenere fede.
Sul fronte degli edifici scolastici oltre alle manutenzioni sulle varie strutture, un posto di rilievo lo ricopre l’intervento previsto per il Convitto nazionale con l’obiettivo di restituirlo alla città come polo scolastico.
Previste anche misure importanti di intervento per ciò che concerne il dissesto idrogeologico che interessa diverse zone della città, come Collevario, via Pancalducci e Madonna del Monte - Sambucheto. Gli investimenti programmati nel Piano triennale delle opere pubbliche riguardano anche, in un’ottica più ampia di visione di città, la riqualificazione di via Zorli nel quartiere Pace mentre sul fronte viabilità un’accelerazione forte verrà data al collegamento via Mattei La-Pieve.
Spazio anche alla realizzazione di piazza Li Madou al posto dell’attuale largo Donatori del sangue in via Don Minzoni e al percorso delle fonti comunali.
Il Piano triennale delle opere, una volta trascorso il periodo tecnico di deposito previsto, passerà all’attenzione del Consiglio comunale
Attraverso una conferenza stampa straordinaria, il presidente regionale Francesco Acquaroli ha annunciato le nuove misure messe in atto dalla neonata Giunta per contenere il contagio da Coronavirus.
"I dati epidemiologici delle ultime settimane rilasciano un trend in ascesa - esordisce Acquaroli - che nonostante un numero di asintomatici prevalente, registra un numero alto di positivi (oggi si è superata quota 300 nuovi casi). Per tali ragioni, abbiamo ritenuto importante prendere dei provvedimenti di prevenzione, importanti per evitare scenari peggiori. La tutela della salute e della sicurezza del territorio sono le priorità. Inoltre vogliamo scongiurare un nuovo lockdown" - spiega il governatore regionale - .
"Ho emesso una nuova ordinanza per mettere in campo tutte le azioni preventive senza condizionare le attività economiche.
La prima riguarda la didattica, dove il vero problema è il sovraffollamento dei mezzi pubblici - sottolinea il presidente - .
Le classi terze, quarte e quinte superiori adotteranno la didattica a distanza al 50%. Il nostro obiettivo è potenziare il trasporto pubblico Locale, per poter poi tornare tutti a lezioni in presenza. Per le scuole l'ordinanza entrerà in vigore sabato mattina" (domani lezioni normali).
Un'altra misura riguarda le attività economiche, in special modo la grande distribuzione.
"Nei centri commerciali, in ottemperanza alle norme sul distanziamento, sarà consentita la presenza di una persona ogni 10 metri quadrati - annuncia - e all'interno di queste attività sarà fatto divieto il consumo di cibi e bevande . Chiusura, inoltre, alle ore 21 di sale giochi e Bingo.
Altro provvedimento messo in atto è la riduzione del 60% del trasporto pubblico locale, dall'80% attualmente in vigore. Per piscine e palestre è importante rispettare tutte le norme di distanziamento e anti assembramento, nonché quelle relative alla sanificazione. I provvedimenti presi - evidenzia Acquaroli - sono stati assunti d'intesa con il Ministero della Salute.
"Raggiungere un livello di autodisciplina importante, rispettare le regole, il distanziamento, la mascherina le regole d'igiene, è fondamentale nella lotta al contagio - conclude il governatore - . La ratio dei provvedimenti presi è intervenire, laddove non è possibile da soli, al fine di garantire il rispetto delle regole.
Per quanto rigurada il calcio ci sarà uno slittamento di tre settimane per Prima e Seconda categoria e per il Calcio a 5 Eccellenza C1 e C2".
L'ordinanza resterà in vigore fino al 15 novembre.