Politica

Covid-19, Carancini sbotta: "con l'ospedale della Pieve, non saremmo in questa situazione"

Covid-19, Carancini sbotta: "con l'ospedale della Pieve, non saremmo in questa situazione"

“Se il territorio della provincia di Macerata avesse avuto un ospedale di primo livello forse oggi non saremmo in questa condizione”. È quanto afferma il consigliere regionale del Partito Democratico Romano Carancini a seguito dell’approvazione della Risoluzione “Emergenza Covid-19” da parte dell’Assemblea Legislativa delle Marche nella seduta di ieri 9 novembre.  “Se l’Area Vasta 3 fosse stata già dotata di una struttura ospedaliera all’altezza  – continua il consigliere Romano Carancini –, gli effetti della pandemia da Covid-19 in termini di cure, di test e di trattamenti sanitari sarebbero stati notevolmente differenti in quanto avremmo potuto contare su una risposta sanitaria tempestiva, su spazi e risorse adeguati, senza il bisogno di creare dall’oggi al domani ospedali Covid, di esportare unità operative, di trasferire personale sanitario, di interrompere le cure ordinarie come avvenuto per gli ospedali di Camerino, Civitanova Marche e Macerata". "La proposta approvata dalla maggioranza del Consiglio regionale va in particolare ad affossare un percorso condiviso all’unanimità dai sindaci di Area Vasta 3 - aggiunge ancora Carancini -, negando concretamente il diritto dei cittadini della provincia di Macerata di disporre di un ospedale di primo livello che possa far fronte alle situazioni sanitarie più gravi e complicate, in virtù di una visione della Regione Marche che ne aveva designato l’ubicazione in Località Pieve di Macerata e coerente con le norme di legge del Decreto Balduzzi. Qui si tratta di dimostrare che il territorio della provincia e in particolare la città di Macerata, in quanto comune capoluogo e sede della destinazione di ubicazione del presidio ospedaliero di primo livello, non può essere umiliata in questo modo, a discapito della salute dei cittadini e in barba ai soldi pubblici già impiegati". "Ancora più sconcertante – attacca il consigliere regionale dem - che questa decisione venga assunta nel bel mezzo di un’emergenza mondiale, a dimostrazione del fatto che le situazioni sanitarie finora affrontate a livello locale, non senza affanno e talora con ritardi vista l’oggettiva carenza di strutture ospedaliere attrezzate che siano punti di riferimento dei territori, non hanno fatto riflettere i nostri politici di maggioranza, evidentemente troppo concentrati a demolire l’impegno di chi li ha preceduti". "Credo convintamente che il principio della continuità amministrativa vada garantito, senza se e senza ma. A maggior ragione in un momento storico così complicato, nel quale la concretezza tempestiva delle risposte e la tutela dei cittadini devono risultare prioritarie, noi rappresentanti delle Istituzioni dobbiamo tenere ancora più alto quel senso di responsabilità che dovrebbe muovere ogni nostra azione. Non si può arrivare e stravolgere quello che finora è stato costruito perché si tratta di un’enorme violenza le cui conseguenze non vanno a colpire la parte politica di opposizione, bensì le nostre genti e il benessere dei nostri territori". conclude il consigliere regionale Romano Carancini     

10/11/2020 17:02
Marche, l'assessore Latini promuove il Terzo Settore: "realtà indispensabile per la collettività"

Marche, l'assessore Latini promuove il Terzo Settore: "realtà indispensabile per la collettività"

“Il mondo del volontariato per la società è una realtà preziosissima perché è sempre presente in qualsiasi momento e spesso indispensabile nel rispondere alle esigenze della collettività. Sono soddisfatta della pubblicazione delle graduatorie che sostengono i progetti di qualità ricadenti sull’intero territorio regionale promossi da organizzazioni di volontariato e associazioni. Sicuramente le risorse destinate alle realtà associative offriranno sostegno alle attività di interesse generale in tutti i loro settori di intervento e articolazioni tematiche. Siamo orgogliosi di essere al fianco del Terzo Settore, che nella nostra Regione, rappresenta un patrimonio inestimabile”. Così l’assessore regionale al Volontariato Giorgia Latini ha espresso soddisfazione per il sostegno ai progetti di qualità di rilevanza regionale promossi da Organizzazioni di Volontariato e Associazioni di Promozione Sociale. Con Avviso pubblicato dalla Regione Marche sono pervenuti 51 progetti di “categoria A” (ossia con costo complessivo ammesso a finanziamento compreso tra 10mila e 30mila euro e cofinanziamento del 10%) e 18 progetti di categoria B (ossia con costo complessivo ammesso a finanziamento superiore a 30mila euro e cofinanziamento del 20%). Dei 51 progetti della Categoria A, 35 sono risultati ammissibili a finanziamento. Sono state quindi assegnate le risorse ai primi 21 progetti con il miglior punteggio inseriti in graduatoria per un totale di 490mila euro. Attraverso l’integrazione di fondi in attuazione dell’Accordo Stato-Regione Marche 2019, saranno successivamente finanziati, sempre nella categoria A, anche i progetti posizionati dal 22° al 30° posto della graduatoria per un importo di circa 206mila euro. Il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha assegnato alla Regione Marche oltre un milione di euro per finanziare tali progetti. Sul sito istituzionale della Regione è stata pubblicata la graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento riferiti alla Categoria A che si va ad affiancare alla graduatoria della Categoria B pubblicata lo scorso aprile che ha finanziato 14 progetti, ora in corso di realizzazione, per un importo complessivo di circa 796mila euro. Tutti i progetti sono “di rete” che oltre ad affrontare più settori di intervento sono estesi su più Comuni, compresi quelli coinvolti dagli eventi sismici. Le graduatorie e la documentazione del bando sono reperibili ai seguenti link: http://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Bandi?id_7590=2559ehttp://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Sociale/Terzo-settore#15854_Avviso-pubblico-2019-Terzo-Settore-ADV-APS 

10/11/2020 15:39
Covid-19, Marche restano in zona gialla: Acquaroli: "Soddisfazione, ma non è il momento di gioire"

Covid-19, Marche restano in zona gialla: Acquaroli: "Soddisfazione, ma non è il momento di gioire"

Il presidente regionale, Francesco Acquaroli, fa il punto sulla situazione Covid.  Mentre altre cinque regioni passano da gialle ad arancioni nella classificazione per la pandemia Covid, le Marche restano "regione gialla". Commentando le prime notizie circolate, il presidente della Regione Marche sottolinea in Consiglio regionale come questa circostanza costituisca un "primo elemento di soddisfazione e di maggiore tranquillità". Acquaroli lo dice con la "consapevolezza che la crisi è talmente ampia dal punto di vista pandemico che non c'è da gioire o ritenersi sicuri. Sicuramente ci aspettano settimane e mesi duri"; "questo è un primo elemento di soddisfazione e maggiore tranquillità" che è "supportato da un Rt in discesa". (Fonte Ansa)

10/11/2020 09:15
Regione Marche, commissioni assembleari: eletti presidenti e vice

Regione Marche, commissioni assembleari: eletti presidenti e vice

Dopo la definizione della composizione delle quattro Commissioni assembleari permanenti, ufficializzata nel corso dell’Ufficio di Presidenza del 3 novembre scorso, oggi prima seduta delle stesse per l’elezione dei Presidenti e dei Vice. L’insediamento che, come previsto dal Regolamento interno, avrebbe dovuto essere presieduto dal Presidente dell’Assemblea legislativa, Dino Latini, oggi però assente e sostituito nelle funzioni dal Vicepresidente Gianluca Pasqui. Saranno pertanto i consiglieri Renzo Marinelli (Lega) e Marta Ruggeri (M5S) rispettivamente Presidente e Vicepresidente della Prima Commissione - Affari istituzionali e Bilancio. Gli altri componenti sono Jessica Marcozzi (Fi), Nicola Baiocchi, Carlo Ciccioli (Fdi), Chiara Biondi, Andrea Biancani, Fabrizio Cesetti (Pd). Andrea Putzu (FdI) e Antonio Mastrovincenzo (Pd) Presidente e Vice della Seconda Commissione – Sviluppo economico. Dell’organismo fanno parte Giacomo Rossi (Civitas – Civici), Marco Ausili, Mirko Bilo’, Mauro Lucentini (Lega), Manuela Bora, Fabrizio Cesetti (Pd). Presidente e Vice della Terza Commissione – Governo del Territorio saranno Andrea Maria Antonini (Lega) e Luca Santarelli (Rinasci Marche). In Commissione Giacomo Rossi (Civitas – Civici), Andrea Assenti, Pierpaolo Borroni (Fdi), Luca Serfilippi (Lega), Anna Casini, Micaela Vitri (Pd). Infine, la Quarta Commissione – Sanità sarà presieduta da Elena Leonardi (FdI) mentre il Vice sarà Simona Lupini (M5S). Gli altri componenti  sono Gianluca Pasqui (Forza Italia), Nicola Baiocchi, Carlo Ciccioli, Giorgio Cancellieri, Anna Menghi (Lega), Romano Carancini, Maurizio Mangialardi (Pd).

09/11/2020 18:18
Marche, "stanziati 5 milioni per le aziende agrituristiche": l'annuncio dell'assessore regionale Carloni

Marche, "stanziati 5 milioni per le aziende agrituristiche": l'annuncio dell'assessore regionale Carloni

La Regione Marche stanzia 5 milioni di euro del Programma di sviluppo rurale per sostenere gli agricoltori colpiti dalla crisi causata dal Covid-19. Beneficiarie sono le aziende agricole agrituristiche, le fattorie didattiche e le attività di agricoltura sociale che hanno subito cali di fatturato a seguito della pandemia. I contributi “una tantum”, senza criteri di selezione delle domande, potranno arrivare a 7 mila euro. “Forniamo un sostegno economico agli imprenditori agricoli penalizzati dalle chiusure e dalle restrizioni alla circolazione delle persone che hanno causato un blocco delle attività per diversi mesi e la contestuale disdetta delle prenotazioni ricevute prima della diffusione del contagio - evidenzia il vicepresidente Mirco Carloni, assessore all’Agricoltura – La concessione dell’aiuto sarà legata alla sola stima della perdita di fatturato che dovrà risultare superiore a mille euro”. Le domande potranno essere presentate, a partire da giovedì 12 novembre, attraverso la piattaforma Siar. La perdita di fatturato delle attività agrituristiche e delle fattorie didattiche sarà correlata ai singoli servizi offerti (ospitalità, somministrazione alimenti e bevande, attività formative, servizi sportivi), mentre quella dell’agricoltura sociale ai servizi educativi erogati.

09/11/2020 16:02
Covid-19, Saltamartini: "Sperimenteremo l'uso dell'idrossiclorochina e dell'ozono"

Covid-19, Saltamartini: "Sperimenteremo l'uso dell'idrossiclorochina e dell'ozono"

Si è tenuta questa mattina la terza seduta consiliare dell'undicesima legislatura regionale, completamente dedicata alle comunicazioni della Giunta sull’emergenza epidemiologica da Covid-19. Assente il Presidente dell’Assemblea, Dino Latini, i lavori sono presieduti dal Vice Gianluca Pasqui. Ad illustrare la situazione sul territorio e le misure messe in campo per contrastare il diffondersi dell'epidemia, è stato l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini.  L'elemento principale emerso dalla relazione di Saltamartini è stata la volontà della Giunta di sperimentare l'uso dell'ozono per la purificazione del sangue, di portare a un aumento della banca dati del plasma dei pazienti guariti dalla patologie e di vagliare la possibilità dell'impiego dell'idrossiclorochina per la cura del Covid-19. In quest'ultimo caso si chiederà "all'Aifa una revisione del suo giudizio negativo sull'idrossiclorochina" portando anche l'esempio dell'utilizzo che ne è stato fatto per curare il presidente americano Trump.  FRONTE VACCINI - È stata evidenziata la necessità di reperire 300-400 mila dosi ulteriori di vaccini antinfluenzali, stante la scarsità di quelli prenotati dalla precedente amministrazione regionale, non sufficienti a soddisfare la richiesta dei marchigiani: "Non riusciamo a reperirli sul mercato - ha evidenziato l'assessore -. Contiamo nella solidarietà della altre Regioni che hanno acquistato un numero congruo di vaccini per le loro popolazioni".   FRONTE TAMPONI - "Ad inizio emergenza ne erano stati ordinati 14mila - osserva Saltamartini -,  l'Asur ne ha acquistati altri 12mila ma alla data attuale abbiamo una riserva che ci permetterà di andare avanti soltanto una decina di giorni. Abbiamo, pertanto, sollecitato il commissario Arcuri, il quale, venerdì scorso, ci ha riferito che ne avrebbe trasmessi 17mila alla nostra Regione".  In questo senso Saltamartini aggiunge: "Occorre costituire la Regione Marche come soggetto attuatore dell'emergenza pandemica per andare direttamente sul mercato per acquistare i trattamenti farmaceutici necessari per i tamponi".  Per aumentare gli esecutori dei tamponi, l'assessore vorrebbe estendere la possibilità di effettuazione dei tamponi antigenici rapidi al "maggior numero possibile di medici di famiglia. Attraverso un incontro con le loro rappresentanze, abbiamo anche sondato la possibilità che dentisti e veterinari possano eseguire i tamponi" .  Un incontro è stato fatto anche con i farmacisti che si sono detti disponibili ad eseguire tamponi sierologici ma Saltamartini ha evidenziato come sia "in corso di valutazione la valenza scientifica di questi tamponi in quanto non danno piena contezza della positività di un soggetto".  Riguardo al problema dei posti letto in terapia intensiva (126 totali, la cui metà sono occupati visti i 69 ricoverati), l'assessore sottolinea come la Regione abbia "un gap piuttosto rilevante, che come Giunta stiamo cercando di rimuovere utilizzando il Covid Hospital di Civitanova Marche. Attualmente nel primo modulo di 14 posti è impiegato personale dell'Area Vasta 3: faremo in modo che a questo personale vengano riconosciuti ulteriori emolumenti".   Sulla carenza di personale Saltamartini sottolinea come abbia "esplorato la possibilità di chiedere una deroga per garantire l'assunzione di un numero di dipendenti che garantiscano efficienza nelle strutture ospedaliere. È in corso di ultimazione un concorso per 3mila infermieri della nostra Regione. Abbiamo già dato avviso alle aziende ospedaliere regionali di assumerne il maggior numero possibile attraverso un contratto provvisorio di 3 mesi, in modo da garantire che, a conclusione delle operazioni concorsuali, si possano avere contratti a tempo determinato".  In conclusione del suo discorso Saltamartini ringrazia "gli operatori sanitari che da marzo hanno lavorato rischiando la vita con grande professionalità. Faccio un appello alle organizzazioni sindacali per far sì che si arrivi a un accordo in tempi brevi per far garantire loro i riconoscimenti contrattuali e remunerativi che meritano".       

09/11/2020 13:00
Civitanova, contributi emergenza Covid. Silenzi attacca: "Quasi i due terzi non sono stati distribuiti"

Civitanova, contributi emergenza Covid. Silenzi attacca: "Quasi i due terzi non sono stati distribuiti"

"Quasi due terzi dei contributi stanziati in bilancio per aiutare le imprese e le famiglie ad affrontare le difficoltà economiche derivanti dall’emergenza Covid non sono stati distribuiti - ha ammonito il capogruppo del partito democratico civitanovese, Giulio Silenzi - Dei 1.950.000 euro annunciati dalla giunta lo scorso giugno sono stati erogati solo 711.000 euro: 1.239.000 euro sono rimasti nelle casse di Palazzo Sforza". "Una somma importante non ha raggiunto le imprese e la conferma è data dalla risposta fornita correttamente dal nuovo dirigente del settore bilancio a una mia richiesta di accesso agli atti - incalza Silenzi - C’è da chiedersi per quale motivo l’amministrazione comunale non sia riuscita ad erogare nemmeno la metà delle somme stanziate in un periodo di crisi cosa questa grave se consideriamo che alla guida della giunta comunale c’è un sindaco che si erge a critico delle misure del Governo, bollate come insufficienti, e poi nel suo territorio non è capace di erogare i contributi che stanzia" "Detto questo, la priorità ora è utilizzare subito quelle somme perché la seconda ondata Covid e le restrizioni ad essa connesse comporta ulteriori difficoltà e sacrifici per famiglie, lavoratori e imprese - sottolinea - La proposta del gruppo consiliare del Pd è che dei 1.239.000 euro rimasti in cassa almeno la metà, 600.000 euro, vengano utilizzati per finanziare buoni  di solidarietà nei confronti delle 1400 famiglie che lo scorso marzo fecero domanda di accesso al fondo di solidarietà alimentare del Governo certificando uno stato di disagio e bisogno economico -prosegue il consigliere di minoranza - Il resto della somma venga usato per l’abbattimento del costo dell’acqua attraverso la cancellazione dell’ultima rata dei consumi del 2020, operazione questa che il Comune può gestire attraverso la controllata Atac per raggiungere subito le imprese e soprattutto i nuclei familiari per i quali sindaco e giunta non hanno previsto aiuti, magari utilizzando in questo caso dei criteri che vadano a favore soprattutto di quelli in maggiore difficoltà"- "Sulla base della documentazione fornita dall’ufficio finanze, sono state solo 428 le domande delle imprese Civitanovesi di contributo inoltrate al Comune per il pagamento della tassa rifiuti, solo 272 le imprese che hanno chiesto un abbattimento del costo dell’acqua, 150 quelle che hanno inoltrato domanda per sconti sulla tassa di occupazione del suolo pubblico e 82 per l’imposta sulla pubblicità". Conclude Silenzi.  

07/11/2020 17:46
Decreto Ristori bis approvato nella notte: da lunedì i primi bonifici per partite IVA e famiglie

Decreto Ristori bis approvato nella notte: da lunedì i primi bonifici per partite IVA e famiglie

Aiuti raddoppiati per chi sarà costretto a chiudere, e rinvio delle tasse di novembre indipendentemente dalle perdite di fatturato per le attività delle zone rosse. Mentre già lunedì circa 211mila attività inizieranno a trovare sul conto corrente i bonifici dell'Agenzia delle Entrate definiti con il decreto Ristori 1, il governo cerca di chiudere il decreto Ristori Bis, approvato nella notte in Consiglio dei ministri e accelerare anche con il contributo a fondo perduto legati al nuovo Dpcm. Rafforzati obblighi trasparenza dati Covid Con il decreto Ristori bis "sono rafforzati gli obblighi di pubblicità e trasparenza in relazione al monitoraggio e all'elaborazione dei dati epidemiologici rilevanti per la classificazione delle aree del paese destinatarie delle varie misure di contenimento".  Si conferma l'istituzione di "un fondo per compensare le attività delle Regioni che potrebbero venire interessate da future misure restrittive, per erogare futuri contributi in modo automatico". Previste anche norme "per la decisione dei giudizi penali di appello e per la sospensione dei termini" della "prescrizione, nonché dei termini di custodia cautelare nei procedimenti penali" nel periodo dell'emergenza.  Con il provvedimento oltre alle partite Iva ci saranno anche aiuti per le famiglie che avranno i figli a casa già alle medie, con la possibilità di prendere il congedo al 50% o di utilizzare altri 1000 euro di bonus babysitter. I tecnici hanno lavorato senza sosta per scovare tra i risparmi di vecchie misure e gli ultimi margini di deficit circa 7 miliardi in tutto per dare sollievo alle categorie coinvolte dalle misure sempre più restrittive messe in campo per frenare la curva dei contagi: dopo i 5 miliardi e mezzo del primo decreto, infatti, ora sul tavolo ci sarebbero circa 2 miliardi da destinare da un lato alle nuove attività che si dovranno fermare a livello nazionale (come i musei o i negozi dei centri commerciali nel weekend) e dall'altro da chi si ritroverà in zone ad alto o a massimo rischio, in un nuovo lockdown 'soft'. Altre 19 categorie ammesse ai contributi a fondo perduto tra il 100% e il 200% previsti dal decreto ristori 1: lo prevede la bozza della tabella dei codici Ateco aggiornata, che sarà allegata al decreto ristori bis. Compaiono molte delle categorie che avevano lamentato l'esclusione in questi giorni: avranno contributi al 100% i bus turistici e anche i trasporti lagunari, i fotoreporter, chi fa corsi di danza, le lavanderie industriali, i negozi di bomboniere i traduttori e anche i produttori di fuochi d'artificio. Al 200% arriveranno invece guide alpine, musei, biblioteche, monumenti e anche orti botanici e zoo. Incluse anche la ristorazione senza somministrazione, come rosticcerie e pizzerie al taglio, e gli internet point, che avranno un ristoro al 50% di quanto già avuto in estate. Contributo raddoppiato rispetto all'estate per 57 nuove categorie di attività che dovranno chiudere perché operano nelle 'zone rosse': lo prevede la bozza del decreto Ristori Bis, che aumenta dal 150% al 200% il ristoro per bar, pasticcerie e gelaterie che si trovino in zone rosse o arancioni. La nuova lista di codici Ateco allegata al provvedimento include i negozi (dall'abbigliamento agli elettrodomestici fino ai sexy shop), gli ambulanti (visto che anche i mercati sono chiusi), gli estetisti e gli altri servizi alla persona, compresi chi fa piercing e tatuaggi. Nella lista anche i servizi per gli animali (canili, dogsitter, toelettatura) e le agenzie matrimoniali. Il meccanismo, però, è stato affinato fino all'ultimo per cercare di mantenere il più possibile l'automatismo, che consente all'Agenzia delle Entrate rapidità nell'erogazione. Il decreto bis conterrà, come ha spiegato il premier Giuseppe Conte, "un fondo ad hoc per mettere risorse in caso di variazioni tra zone gialle, arancioni e rosse", così da evitare di dover ricorrere al decreto legge a ogni 'cambio di fascia' delle Regioni. (Fonte: ANSA)

07/11/2020 16:30
Porto Recanati, erosione costiera e difesa del litorale: sopralluogo dell'assessore regionale Aguzzi

Porto Recanati, erosione costiera e difesa del litorale: sopralluogo dell'assessore regionale Aguzzi

Entra subito nell'agenda politica della nuova amministrazione regionale il tema dell'erosione costiera e degli interventi di difesa del litorale. Nella serata di venerdì, il neo assessore regionale Stefano Aguzzi, accompagnato dalla consigliera regonale Elena Leonardi e dai tecnici dell'Ente, si è recato sul litorale portorecanatese per effettuare un primo sopralluogo. “Voglio ringraziare l'assessore Stefano Aguzzi per aver raccolto subito il mio invito – dichiara Elena Leonardi - ed aver voluto verificare in prima persona la situazione di Porto Recanati. Siamo partiti dall'intervento di realizzazione delle scogliere emerse sul tratto sud del nostro litorale: i lavori sono sospesi da alcuni mesi quando manca la posa di pochi tratti di barriere per il completamento del progetto. Lo stanziamento previsto per le scogliere è terminato prima del completamento dell'opera, con i tecnici regionali ed i partner RFI e Provveditorato alle Opere Pubbliche si stanno cercando le soluzioni migliori per superare lo stallo e poter finalmente portare a termine un intervento così importante per il nostro litorale.” La visita è proseguita fino a Scossicci, il tratto ora più in sofferenza della costa portorecanatese, nella scorsa invernata la furia del mare era arrivata a lambire la strada provinciale facendo crollare un tratto di marciapiede i cui lavori di ripristino sono attualmente in corso. “Per proteggere Scossicci servono risorse importanti – ricorda Leonardi – nel Piano di difesa delle aree costiere approvato lo scorso anno dalla Regione si prevede un costo di almeno 23 milioni di euro, per questo il progetto è stato inserito fra quelli che potrebbero trovare copertura con le risorse del Recovery Fund.” “Un incontro sicuramente costruttivo – conclude Elena Leonardi – chi come me segue il problema da diversi anni sa che non ci sono facili e rapide soluzioni ma che serve un lavoro costante, la ricerca di finanziamenti nazionali ed europei per dare risposte definitive all'annoso problema dell'erosione ma anche interventi mirati a garantire l'attività turistica, cardine della nostra economia.”

07/11/2020 14:56
Mascherine per i bambini delle scuole Primarie, Latini: "Sarebbe assurdo imporre l'obbligo"

Mascherine per i bambini delle scuole Primarie, Latini: "Sarebbe assurdo imporre l'obbligo"

L’assessore regionale all’Istruzione Giorgia Latini interviene sulla questione delle mascherine al banco per i bambini e le bambine della scuola primaria a seguito dell’entrata in vigore del DPCM 3 novembre 2020 che, secondo alcune interpretazioni, obbligherebbe i bambini sopra i sei anni ad indossarle sempre, anche al banco e nonostante il rispetto di tutte le altre disposizioni di sicurezza previste. “Sarebbe  assurdo e privo di spiegazioni logiche pretendere di far indossare la mascherina ai bimbi delle scuole primarie per tutta la durata delle lezioni scolastiche anche quando viene mantenuta la distanza di sicurezza”.  La parte del nuovo DPCM che allarma l’assessore Latini è quella in cui si dispone che ‘L’attività didattica ed educativa per la scuola dell’infanzia, il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza, con uso obbligatorio di dispositivi di protezione delle vie respiratorie’. “Spero si faccia chiarezza al più presto su questa impostazione così generica e poco comprensibile – dichiara l’assessore - a tutela dei bambini e delle fasce più deboli della comunità già duramente provata dai tanti problemi causati dall’emergenza sanitaria”.  Del resto, ricorda Latini, il Ministero dell’Istruzione – Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione, ha emesso una nota dove ha chiarito che il decreto pone l’obbligo di avere sempre la mascherina al chiuso ma ‘comunque con salvezza dei protocolli e linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali . La nota specifica che: ‘nell’ambito della scuola primaria, per favorire l’apprendimento e lo sviluppo relazionale, la mascherina può essere rimossa in condizioni di staticità (bambini seduti al banco) con il rispetto della distanza di almeno un metro e l’assenza di situazioni che prevedono la possibilità di aerosolizzazione (es. canto)’. “Dunque, per quanto riguarda l’uso della mascherina alla scuola primaria, auspico che nulla cambi: si continuano a rispettare le disposizioni già approvate quali igienizzazione delle mani e degli ambienti, misurazione della febbre, distanziamento, ecc. ma ritengo del tutto sbagliato imporre l’obbligo di utilizzo della mascherina anche al banco per i bambini e le bambine della scuola primaria.  Chiediamo che si faccia chiarezza” conclude l’assessore all’Istruzione.  

06/11/2020 17:40
Macerata, porte girevoli in Provincia: esce Paolo Renna, entra Sonia Dignani

Macerata, porte girevoli in Provincia: esce Paolo Renna, entra Sonia Dignani

Sonia Dignani, consigliere comunale di Tolentino, è il secondo rappresentante della Lega Salvini Premier a sedere nell’assise della Provincia di Macerata per la lista "Centrodestra Macerata". Prenderà il posto di Paolo Renna, a seguito dell'incompatibilità della carica di consigliere provinciale con quella di assessore comunale di Macerata. Dignani lavorerà fianco a fianco con Rossella Ruani, già rappresentante della Lega nel consesso provinciale. Lo comunicano il responsabile provinciale della Lega, Simone Merlini, e l’assessore tolentinate Giovanni Gabrielli, responsabile del tesseramento sottolineando come "l’ingresso di una leghista di esperienza quale è Sonia Dignani potrà dare un apporto qualificato all’attività provinciale in uno scorcio di legislatura vissuto anche tra i mille problemi della pandemia".    

05/11/2020 16:30
Dpcm - Marche in zona gialla, Acquaroli: "Surreale aspettare la conferenza di Conte per saperlo"

Dpcm - Marche in zona gialla, Acquaroli: "Surreale aspettare la conferenza di Conte per saperlo"

“È surreale dovere aspettare le conferenze stampa di Conte per venire a sapere ufficialmente che le Marche sono in zona gialla". È il commento del presidente della regione Marche Francesco Acquaroli, che per altro, non avendo potuto seguire la diretta del premier, apprende dall'Ansa della collocazione della regione nella fascia che prevede uno scenario di minor gravità rispetto alla pandemia da Covid 19. Acquaroli aveva saputo però informalmente che per le Marche "non ci sarebbe stato bisogno di ordinanze specifiche". "Non si possono accentrare i dati della sanità, che vengono dai territori. Speriamo che sia un sistema che funzioni - conclude -, intanto ci prendiamo questo giallo".   (Fonte Ansa) 

05/11/2020 09:33
Dpcm, Marche inserite nella zona gialla: misure in vigore da venerdì 6 novembre

Dpcm, Marche inserite nella zona gialla: misure in vigore da venerdì 6 novembre

In una conferenza stampa, il premier Giuseppe Conte ha illustrato le misure contenute nel nuovo Dpcm firmato nella notte. Il decreto entrerà in vigore da venerdì 6 novembre fino al 3 dicembre prossimo.  "Rispetto alle persone contagiate sale il numero degli asintomatici, diminuisce in percentuale il numero di persone ricoverate ma c'è l'alta probabilità che molte regioni superino le soglie delle terapie intensive e mediche", ha detto il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa serale in cui ha illustrato le misure del nuovo dpcm. "Se introducessimo misure uniche in tutta Italia produrremmo un duplice effetto negativo, non adottare misure veramente efficaci dove c'è maggior rischio e imporremo misure irragionevolmente restrittive dove la situazione è meno grave".  La regione Marche viene inserita nella zona gialla con criticità moderata insieme ad Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, presenti anche Toscana, Molise, Sardegna e Friuli Venezia Giulia, come pure il Veneto e le provincie di Trento e Bolzano.  Nella zona gialla sono valide le misure stabilite dal Governo per tutto il territorio nazionale, senza le ulteriori restrizioni, dunque, volute per differenziare queste regioni da quelle considerate più a rischio. Tra le norme essenziali ci sono: l’obbligo di indossare la mascherina quando si esce di casa e il divieto di uscire da casa tra le 22 e le 5 (si può uscire esclusivamente per motivi di lavoro, di salute o casi di necessità). Stabilita anche la chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, ma rimangono aperti al loro interno i negozi alimentari, le farmacie, parafarmacie ed edicole. Chiuse anche mostre, musei e sale bingo. Per quanto riguarda i mezzi pubblici, confermata su tutto il territorio la capienza ridotta del 50%, mentre la scuola sarà in didattica a distanza dalle superiori. Restano consentiti gli spostamenti sia all’interno del proprio Comune sia fuori. Permesso anche raggiungere un’altra regione purché anch’essa inserita in fascia gialla. Per quanto riguarda lo sport, è consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all'aperto, anche nelle aree attrezzate e parchi pubblici, ovviamente dove questi siano accessibili e comunque nel rispetto della distanza di sicurezza. Restano aperti nella fascia gialla anche i circoli sportivi, ma è vietato l'uso degli spogliatoi. Restano chiuse, invece, piscine e palestre.  "Nell'area arancione, con criticità medio alta, ci sono Puglia e Sicilia". "Lombardia, Piemonte, Calabria, Valle D'Aosta rientrano nell'area rossa", ha spiegato Conte.  "Le ordinanze del ministro della Salute non saranno arbitrarie o discrezionali perché recepiranno l'esito del monitoraggio periodico effettuato congiuntamente" con i "rappresentanti delle Regioni", ha sottolineato il premier in conferenza stampa. "Già questa settimana porteremo in Consiglio dei ministri, dovremo farcela già domani sera, un nuovo decreto legge" per i ristori.  "Una volta condiviso l'impianto" delle misure restrittive "le conseguenze sono automatiche, perché basate su criteri predefiniti e oggettivi che sfuggono da qualsiasi contrattazione. Non si può negoziare o contrattare sulla pelle dei cittadini, non lo farà Speranza né i presidenti delle singole regioni, il contraddittorio ci sarà, perché le ordinanze vengono fatte sentito il presidente, ma non negoziato con il presidente".  "In questo momento non le anticipo una cifra, è chiaro che alla Ragioneria stanno lavorando ma sicuramente ci sono adeguati stanziamenti per il decreto. Potrebbero essere in un ammontare di 1,5-2 miliardi", ha detto Conte in conferenza. "Se ci fosse necessità di disporre ulteriore risorse dobbiamo essere pronti anche a presentarci in parlamento per un eventuale nuovo scostamento ma non lo abbiamo ancora deciso perché, a quanto mi hanno detto, gli stanziamenti ci sono", aggiunge. "L'autocertificazione è collegata ai divieti. Nelle zone rosse quando si esce di casa va l'autocertificazione, così come tra Regioni e Comuni", ha spiegato il presidente del Consiglio in conferenza stampa da Palazzo Chigi. "La scuola deve essere un presidio, quindi tra quelle misure il fatto di mandare in Dad degli studenti è un fatto che pesa molto al governo. E appena la curva rientrerà sotto controllo una delle prime misure sarà restituire la didattica in presenza a quanti più alunni possibili", ha detto ancora il premier. "Devo dire che il passaggio di lunedì alle Camere hanno offerto qualche segnale di novità. Le opposizioni hanno fatto una scelta di rifiutare un tavolo di confronto, non parlo di cabina di regia - ha spiegato Conte -, che potrebbe far pensare alla condivisione di tutte le responsabilità invece ho detto che se ci ripensano il tavolo di confronto ci sarà ma il governo si assume le proprie responsabilità, state tranquilli. Con piena distinzione dei ruoli". "Ma avvertiamo l'esigenza che in una sfida così drammatica tutti possano quantomeno condividere informazioni, cogliere lo spirito e le finalità delle proposte poi spetta alle opposizioni decidere, l'invito è sempre lì", aggiunge. "Se, all'esito delle misure, una Regione dovesse rientrare in condizioni di stabilità per 14 giorni, con rischio più basso, potrà essere assoggettata a un regime di misure meno restrittive, ce lo auguriamo tutti". Nelle zone rosse "è l'uscita di casa che va motivata ma in ogni caso, al di là del divieto, c'è sempre la raccomandazione nelle aree gialle di non andare in altre abitazioni dove ci sono non conviventi", ha concluso il presidente del Consiglio.                     

04/11/2020 20:21
Macerata, Cicaré attacca il vescovo e don Leonesi: "Disertate la parrocchia dell'Immacolata"

Macerata, Cicaré attacca il vescovo e don Leonesi: "Disertate la parrocchia dell'Immacolata"

"Macerata non è don Leonesi. Siamo molto più di questo". Così Alberto Cicarè, capogruppo della lista civica "Strada Comune" in Consiglio Comunale, interviene in merito alle parole pronunciate da don Andrea Leonesi, vicario del vescovo Nazzareno Marconi e parroco della frequentata chiesa dell'Immacolata.  "Le sue affermazioni sono assolutamente inopportune - evidenzia Cicarè -: è di cattivo gusto il richiamo alla Polonia; è terribile l'attacco frontale contro il diritto all'aborto, che garantisce la libertà di scelta della donna e la sua tutela contro gli abusi; ma fin qui, potremmo dire che non condividiamo la posizione ma non sorprende che un membro della curia decida di usare il proprio pulpito per fare politica e proselitismo". "Ma altre cose le troviamo semplicemente inaccettabili per una comunità come quella che abita la nostra città. Una città, Macerata, che da troppi anni vede politici e personaggi pubblici speculare con aggressività e odio - aggiunge Cicarè -. Inaccettabile è il tono con cui Leonesi si rivolge a cittadine e cittadini trattati alla stregua di stupidi ignoranti. Inaccettabile è la banalizzazione prossima all'insulto con cui si colpisce il movimento femminista e che da decenni lotta per i diritti delle donne e delle minoranze. Inaccettabile è sostenere che l'aborto sia peggiore della pedofilia: un paragone che sembra fatto proprio per “alleggerire” crimini commessi contro i bambini dentro l'istituzione ecclesiale. Crimini che proprio Papa Francesco sta piano piano facendo emergere senza paura". "Ancor di più, se possibile, è inaccettabile quanto dichiarato rispetto alla figura della donna, che “deve essere sottomessa al marito” - rincara il capogruppo di "Strada Comune" -. Un'affermazione che nessuna donna può accettare. La donna sottomessa al marito: un'idea che è la matrice di ogni violenza contro le donne, la pretesa di inferiorità e subalternità a una figura maschile da cui dipendere. In questo senso, le dichiarazioni del vescovo Marconi risultano alla stessa stregua totalmente inconcepibili, perché giustificano e legittimano la violenza verbale di Leonesi, tacendo la gravità delle affermazioni sulla donna e sulla pedofilia". Alla luce di tutto questo, gli attivisti di Strada Comune e Potere al Popolo, assieme al loro consigliere comunale Alberto Cicaré, chiedono alle istituzioni cittadine di dissociarsi e condannare fermamente le dichiarazioni di Leonesi contro le donne. In particolare, si chiede al sindaco Sandro Parcaroli e all'assessore Francesca D'Alessandro (assessore con delega alle pari opportunità) di esporsi pubblicamente condannando l'accaduto che sta macchiando l'immagine della città di Macerata in tutta Italia. "Invitiamo le cittadine e i cittadini a partecipare al presidio indetto da Non Una di Meno per sabato 7 novembre alle ore 15:30 a Piazza Vittorio Veneto. Inoltre, invitiamo cittadine e cittadini a isolare e disertare la parrocchia dell'Immacolata in ogni modo finché non saranno formalizzate delle scuse all'intera comunità cittadina: cambiamo parrocchia, rifiutiamoci di cambiare, non ascoltiamo omelie pronunciate da Leonesi" conclude Cicarè.   

04/11/2020 11:42
Camerino, Pennesi a Pasqui: "3 rianimatori del nostro ospedale a Civitanova, chi è in Regione ci tuteli"

Camerino, Pennesi a Pasqui: "3 rianimatori del nostro ospedale a Civitanova, chi è in Regione ci tuteli"

“Nessuno dice che 3 rianimatori del nostro nosocomio verranno trasferiti a Civitanova, quindi noi rimarremo sprovvisti di queste unità”. Si espresso così, in un post facebook,  il consigliere comunale di maggioranza Riccardo Pennesi in merito alla decisione presa dalla Regione Marche di non riconvertire l’ospedale di Camerino per aprire un nuovo modulo al Covid Hospital di Civitanova (Leggi qui). "Tale scelta è stata presa anche grazie all’intervento del nostro Sindaco Sandro Sborgia - scrive Pennesi – il quale ha incontrato la direttrice generale dell’Asur Nadia Storti". Riccardo Pennesi nel post chiama in causa anche il consigliere regionale camerte Gianluca Pasqui: “Ora, ciò che devono fare i nostri rappresentanti in Regione, è evitare che qualcuno (in tutto il territorio della zona montana) abbia bisogno di essere rianimato, oppure, di garantire almeno la rianimazione a Camerino e farsi dare la garanzia che non ci siano futuri ridimensionamenti”, conclude.

03/11/2020 17:43
Emergenza Covid-19, Acquaroli avverte: "al vaglio l'ipotesi di micro-zone rosse nelle Marche"

Emergenza Covid-19, Acquaroli avverte: "al vaglio l'ipotesi di micro-zone rosse nelle Marche"

"Nelle Marche non è esclusa al momento la creazione di zone rosse in quei territori particolarmente colpiti dal Covid-19. Lo ha detto il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, a margine della seduta odierna del consiglio regionale. "Le Marche non sono considerate nelle fasce con contagio piu' alto, ma questo non deve tranquillizzarci- dice Acquaroli-. Nel Dpcm o anche in valutazione degli uffici regionali ci potrebbe essere la possibilita' di chiudere i centri commerciali sabato e domenica per evitare assembramenti e ci potrebbero essere limitazioni alla viabilita' per alcune realta' dove l'indice puo' essere piu' elevato quindi la creazione di micro zone rosse dove si accede e si esce solo per motivi di lavoro o salute". Il governatore marchigiano specifica però che al momento non e' stata presa alcuna decisione ufficiale: "Sono ancora ipotesi che se sara' necessario potranno essere messe in campo- conclude Acquaroli-. Speriamo di no perche' significherebbe avere zone con rischio contagio piu' elevato". (Fonte: Agenzia Dire)

03/11/2020 16:05
Didattica solo a distanza nelle Università e capienza dei bus al 50%: nuova ordinanza di Acquaroli

Didattica solo a distanza nelle Università e capienza dei bus al 50%: nuova ordinanza di Acquaroli

Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha firmato una nuova ordinanza per il contenimento del contagio da Covid-19.  In vigore dal 4 novembre al 4 dicembre incluso, l’ordinanza prevede la didattica a distanza al 100% nelle Università e per la formazione professionale oltre che il 50% della capienza consentita nei mezzi del Trasporto Pubblico Locale. “L’obiettivo è quello di rafforzare le misure di contenimento già prese - ha affermato il governatore -. Le Marche sono per ora sotto controllo secondo i parametri previsti dall’ISS, ma non possiamo permettere che si alzi l’indice di rischio. Monitoriamo ora per ora la situazione e non è escluso che nei prossimi giorni si interverrà ulteriormente”.       Le condizioni che hanno determinato il prolungamento dello stato emergenziale conseguente alla diffusione pandemica di SARS-CoV-2 si manifestano ad oggi con rilevante livello di espressione e significatività anche nella regione Marche, come rilevabile anche dal progressivo aumento dei casi diagnosticati. È questo il principale motivo che ha indotto il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, ad adottare nuove misure di contenimento attraverso un’ordinanza, la n. 41, che entrerà in vigore dalla mezzanotte del 4 novembre fino al 4 dicembre.   Ecco in dettaglio le disposizioni:   Attività didattiche delle Università La didattica e le attività curriculari, comprese quelle di verifica (esami di profitto e verifiche intermedie), delle Università dovranno svolgersi con modalità a distanza al 100 per cento rimettendo al Comitato Universitario Regionale di riferimento i relativi piani di organizzazione. Sono esclusi dalla formazione a distanza i tirocini formativi abilitanti e sono fatte salve le specifiche esigenze degli studenti con disabilità. Le disposizioni di cui al presente articolo si applicano, per quanto compatibili, anche alle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica. Formazione professionale Le agenzie formative e gli istituti professionali statali in regime di sussidiarietà adottano, per i percorsi di Istruzione e formazione professionale (IeFP) anche in modalità duale finalizzati al conseguimento di qualifica e diploma professionale, la didattica digitale integrata al 100 per cento delle attività con la possibilità di svolgere in presenza le attività pratiche, laboratoriali, le verifiche scritte e gli esami finali. É in ogni caso garantita la frequenza per gli alunni con bisogni educativi speciali e per gli alunni con difficoltà di collegamento telematico dal proprio domicilio. I soggetti che erogano percorsi di formazione professionale non in diritto dovere sono di seguito elencati: - percorsi di formazione superiore nell’ambito del sistema educativo regionale (IFTS e ITS); - percorsi di educazione degli adulti e formazione permanente - percorsi di formazione regolamentata erogati nell’ambito del sistema educativo regionale; - percorsi di formazione continua erogati nell’ambito del sistema educativo regionale; - percorsi di formazione in materia di sicurezza e salute sul lavoro ai sensi del D. Lgs. 81/2008; - percorsi di formazione linguistica e musicale; adeguano la propria didattica a quanto previsto dal presente articolo. Sono pertanto consentite in presenza le sole attività pratiche, laboratoriali, le verifiche scritte e gli esami finali. Queste disposizioni non si applicano per le attività formative che possono essere svolte in forma individuale tra docente e discente.  Trasporto pubblico locale automobilistico regionale Sui mezzi adibiti a trasporto pubblico locale automobilistico urbano ed extraurbano, nonché sui servizi sostitutivi ferroviari mediante autobus, è consentito un coefficiente di riempimento non superiore al 50% dei posti previsti dalla carta di circolazione dei mezzi stessi. Ogni variazione sull’organizzazione dell'eventuale didattica in presenza, delle entrate e delle uscite da scuola, inerenti orari e quantità di studenti che abbia effetti sulla domanda potenziale di mobilità, andrà preventivamente concertata con i soggetti esercenti i servizi di trasporto pubblico regionale.  Sono revocate le disposizioni delle precedenti ordinanze regionali inerenti il trasporto pubblico passeggeri, laddove in contrasto con le disposizioni di cui al presente atto. Si richiamano i gestori del servizio del Trasporto Pubblico Locale ad un puntuale rispetto delle misure di sanificazione indicate nell’allegato 5 al DPCM del 13 ottobre 2020. Deroga consegna tesserini riepilogativi relativi al prelievo in deroga delle specie storno La “restituzione” delle schede riepilogative contenute nel tesserino venatorio regionale, relative al prelievo venatorio in deroga dello Storno (Sturnus vulgaris) per l’anno 2020, agli Ambiti territoriali di Caccia da parte dei cacciatori abilitati, da svolgere in data 6 novembre 2020, come già previsto dalla DGR 834 del 29 giugno 2020, dovrà essere effettuata esclusivamente per via telematica (scansione/immagine) o a mezzo FAX ai recapiti dell’ATC competente. La trasmissione potrà essere realizzata anche da soggetti terzi. Ugualmente, la restituzione delle schede riepilogative per il prelievo venatorio in deroga delle specie Colombo di città (Columba livia forma domestica) e Tortora dal collare (Streptotelia decaocto) per l’anno 2020, agli Ambiti territoriali di Caccia da parte dei cacciatori abilitati, da svolgere in data 4 dicembre 2020, dovrà essere effettuata esclusivamente per via telematica. Sanzioni Il mancato rispetto delle misure di contenimento è punito, salvo che il fatto costituisca reato, con la sanzione amministrativa del pagamento della somma di € 400,00.       

02/11/2020 20:28
Abbonamenti bus, l'assessore Castelli: "Ristori per gli studenti costretti alla didattica a distanza"

Abbonamenti bus, l'assessore Castelli: "Ristori per gli studenti costretti alla didattica a distanza"

Abbonamenti al Trasporto Pubblico Locale per gli studenti costretti in didattica a distanza: la Regione sta valutando la possibilità di mettere in campo delle misure di ristoro con la collaborazione delle aziende. “Purtroppo la seconda ondata dei contagi – afferma l’assessore ai Trasporti, Guido Castelli – ci ha imposto l’adozione di misure di cautela che hanno ulteriormente ridotto l’utilizzo del trasporto pubblico nelle Marche. Questo scenario, a prescindere da quello che deciderà il Governo, ci impone di ristorare le famiglie che si trovano nella condizione di non poter usufruire degli abbonamenti precedentemente acquistati”. “Le misure adottate dalla Giunta infatti – spiega Castelli – hanno portato alla riduzione della didattica in presenza per le scuole secondarie di secondo grado e della capacità massima di carico del sistema del trasporto pubblico locale. Queste misure, a prioritaria tutela della salute dei marchigiani, hanno portato nuovamente ad un non pieno utilizzo degli abbonamenti scolastici che le famiglie avevano acquistato ad inizio anno scolastico, dimostrando un buon livello di fiducia verso il settore. La Regione non vuole tradire questa fiducia e, pertanto, si stanno già valutando misure di ristoro degli utenti, nonostante si sia ancora nella scia dei rimborsi disposti dal DL Rilancio dello scorso maggio per il primo lockdown. A prescindere da quello che il Governo deciderà la Regione intende riconoscere un ristoro”. Al fine di sollecitare il panorama nazionale sull’argomento, vista l’entità delle risorse messe in gioco, l’Assessore Castelli nel suo intervento nell’audizione delle Regioni presso la Commissione competente della Camera dei Deputati dello scorso mercoledì, ha già posto il problema sollecitando soluzioni nazionali. Inoltre ha chiesto che di questa problematica venga discusso nella prossima Commissione Trasporti della Conferenza delle Regioni per confrontarsi con i colleghi. “In ambito regionale – aggiunge l’assessore Castelli – si sono invece attivate le interlocuzioni con i gestori dei servizi di trasporto per quantificare meglio l’entità del fenomeno, anche per valutare coperture locali qualora dovesse mancare l’intervento del Governo”. La raccomandazione per tutti gli utenti è di conservare gli abbonamenti che nel frattempo fossero scaduti.

02/11/2020 19:30
Nuovo Dpcm, Emiliozzi (M5S): "alcuni politici soffiano sul fuoco della rivolta in maniera becera"

Nuovo Dpcm, Emiliozzi (M5S): "alcuni politici soffiano sul fuoco della rivolta in maniera becera"

“Il discorso di questa mattina del presidente Conte è stato chiarissimo: gli interventi anti-pandemia saranno commisurati al rischio, non c’è più bisogno di misure generali come a marzo, quando non sapevano quasi nulla di questo virus, e soprattutto serve la collaborazione di tutti per far fronte alla situazione causata dal Covid-19. Giusto quindi l’appello all’unità e la scelta di parametrare gli interventi sulle necessità dei singoli territori”. Ad affermarlo è Mirella Emiliozzi, deputata del M5S e facilitatrice regionale Marche.“Questo virus è un nemico insidioso e pericoloso, ma lo sviluppo di una malattia prescinde la volontà delle persone: il Covid 19 - sottolinea Emiliozzi - ha infettato tutto il mondo, questa ormai è la situazione reale, il resto sono dietrologie. Ora dobbiamo mettere in campo delle iniziative per fronteggiare la situazione e su questo sfido chiunque a far qualcosa di diverso o di migliore da quanto indicato da Conte. Riguardo alle manifestazioni di piazza di questi giorni, invece, ripenso a chi, anche la scorsa settimana a Civitanova, era in piazza a protestare contro l’ultimo Dpcm: non mi riferisco ai cittadini o agli operatori economici preoccupati, ma a quegli esponenti politici che in maniera becera continuano a soffiare sul fuoco del malcontento e della paura, come se il loro obiettivo fosse sobillare la piazza contro la pandemia. Non si può fare manifestazioni contro un virus. Per capirci: preferisco che le persone protestino perché non possono uscire la sera, piuttosto che perché non trovano posto in ospedale: questo è il punto”. “Non è questo il momento del gioco al rinfaccio: è tempo di far fronte all’emergenza, di tutelare i cittadini, di ristorare le attività economiche e anche la cultura, che è il comparto strategico che sta pagando il prezzo più alto di tutti a questo virus. Il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, ha parlato di ‘via della prevenzione da percorrere’ e di ‘confronto costruttivo avviato’: ben venga, peccato che sia l’unico o quasi nel centrodestra a dirlo. Questo - conclude Emiliozzi - è l’atteggiamento che il Movimento 5 Stelle mantiene di fronte a ogni scelta: tutelare il bene dei cittadini in ogni circostanza anche a costo di perdere consensi elettorali”.    

02/11/2020 18:07
Civitanova, deciso il dopo Borroni: Francesco Caldaroni nominato nuovo assessore al Commercio

Civitanova, deciso il dopo Borroni: Francesco Caldaroni nominato nuovo assessore al Commercio

Il Sindaco Fabrizio Ciarapica ha provveduto questa mattina alla nomina del nuovo assessore al Commercio e Attività produttive, in sostituzione di Pierpaolo Borroni, primo degli eletti in Fratelli d'Italia nel 2017, dimessosi ad ottobre per ricoprire la carica di consigliere regionale con la Giunta Acquaroli. Borroni sarà sostituito da Francesco Caldaroni, consigliere comunale di FdI dal 27 giugno 2017, di professione pescatore, nato il 12 agosto del 1973 e residente nel quartiere di Fontespina. Caldaroni è anche presidente del Consiglio direttivo Marinerie d'Italia e d'Europa e membro del Consiglio di Amministrazione Associazione produttori piccola pesca e pesca costiera. Il Sindaco Ciarapica ha aggiunto il "Porto", alle deleghe Sviluppo Economico e Attività Produttive (Coordinamento delle politiche e delle progettualità per lo sviluppo economico – Commercio e attività produttive – Pesca – Politiche giovanili – Gemellaggi) a riprova di dove punterà la bussola di fine mandato, chiedendo unità e coesione alla squadra amministrativa per porre a segno importanti risultati sul fronte dello sviluppo economico e commerciale della città. Su questo settore, che già distingue in maniera rimarchevole la città Civitanova da altre realtà regionali per l'elevato numero di nuove licenze ed investimenti, si focalizzerà in particolare l'attività del 2021 dell'Amministrazione, in vista di una florida ripresa al termine della terribile pandemia ancora in atto. "Nel dare il benvenuto a Francesco Caldaroni, uomo concreto e di esperienza che sono certo sarà determinante nel farsi portavoce di un comparto chiave come quello che oggi va a guidare – ha dichiarato Ciarapica – torno a ringraziare l'ex assessore Borroni per la collaborazione fattiva alla Giunta e l'impegno instancabile nel portare alto il nome della sua città. Una volta individuati i programmi e gli obiettivi da portare avanti, c'è stato subito l'accordo sul nome di Caldaroni che dovrà pilotare, con la nuova delega al Porto, la riqualificazione sia sul fronte commerciale che turistico, con conseguente messa in sicurezza e ammodernamento della struttura, intercettando fondi regionali e ministeriali". Caldaroni nella seduta del prossimo Consiglio comunale, lascerà il posto in consiglio a Roberto Pantella, coordinatore comunale del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, al quale vanno i miei migliori auguri per questo nuovo ruolo. "Ci tengo ad esprimere gratitudine al sindaco Ciarapica per la fiducia che mi ha accordato e al mio partito – ha detto Caldaroni – Sono onorato di ricoprire questo ruolo, per il quale mi impegnerò al massimo sin da ora. Sono felice di mettermi al servizio, insieme al sindaco e agli altri assessori, di Civitanova e dei miei concittadini, che mi auguro di non deludere".  Gli incontri con le forze di maggioranza proseguiranno in questi giorni per la messa a punto della nuova giunta.

02/11/2020 14:06
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