Discorso Draghi al Senato, Federcontribuenti: "Silenzio assordante sui terremotati"
"Ci aspettavamo consapevolezza da chi si appresta a governare il Paese ma nel suo lungo e appassionato discorso, da Mario Draghi c'è stato un silenzio assordante sui terremotati. Ricordiamo al premier che se non si pone rimedio con poteri speciali e attuare subito la ricostruzione, questi paesi, queste montagne moriranno nel silenzio perché lo spopolamento è dietro l'angolo".
È il commento, al discorso di Mario Draghi in Senato, di Maria Teresa Nori segretario di Federcontribuenti Marche che, pur apprezzando "l'amore per l'Italia" espresso da Draghi ne critica la "dimenticanza" verso le zone terremotate, invitandolo a visitare i paesi all'interno del cratere.
Nori ricorda al premier che “la cosa più brutta dei terremoti è il dopo. Perché non è il mostro che si è scatenato dal ventre della terra annunciato da un rombo che nulla aveva di umano, non sono i muri sbriciolati e accantonati sul ciglio della strada. Non è nemmeno l'alternarsi dei giorni, delle settimane e dei mesi, scandito dal passare delle stagioni. No, caro professore Draghi, lei ha parlato di 'ricostruzione' intendeva quella per la grave emergenza sanitaria, ma le voglio ricordare che nei paesi spazzati come birilli dal sisma, a vincere è il silenzio avvilente, che avvolge le anime e che, insieme alla solitudine della mente, impedisce alle persone di sentirsi essere umani".
"Questi cittadini prof. Draghi - conclude Maria Teresa Nori - non devono diventare i ‘silenti del terremoto’, ma protagonisti della speranza per riprendersi la loro terra".
Commenti