Piste da sci chiuse, Castelli: "In arrivo 4.5 miliardi per la stagione compromessa"
“La metodologia che è stata applicata nella decisione di ieri sera di non aprire le piste da sci ha fatto emergere che qualcosa non ha funzionato. Infatti, il ministro al Turismo Massimo Garavaglia ci ha comunicato che il Cts aveva in possesso i dati da martedì scorso e probabilmente le vicissitudini legate alla creazione del nuovo Governo hanno fatto emergere i dati solo ieri e per questo si è presa la decisione di non aprire".
Così l’assessore regionale Guido Castelli in videoconferenza ha incontrato i sindaci dei comprensori sciistici marchigiani e i gestori degli impianti informandoli sulle determinazioni economiche-finanziarie dopo il provvedimento firmato dal ministro Speranza che ha vietato le attività sciistiche amatoriali fino al 5 marzo.
"Questo fattore dovrebbe legittimare l’erogazione non di un ristoro, bensì di un indennizzo in quanto tutte le spese affrontate a partire da mercoledì scorso possono essere il frutto di una condotta negligente. Si partirà da 4,5 miliardi di euro sul veicolo del Decreto Ristori 5 e la somma riguarderà non solo l’attività scioviaria e impiantistica, ma anche gli albergatori, esercenti, ristoratori e maestri di sci di tutta Italia. In sede di Conferenza delle Regioni vogliamo che la voce delle Marche sia una voce in sintonia con chi vive il mondo dello sci per poter alimentare un’adeguata richiesta al fine di acquisire risorse finanziarie”.
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