Antenna 5G a Sforzacosta, Quattrini dice no: "Dalla sinistra alla destra, ma cosa cambia?"
"A Macerata un’amministrazione di Centro Destra, simile se non uguale a quella di Centro Sinistra. Ci si è vantati di essere il “Cambiamento”, ma quando il cambiamento è seguire le politiche delle Lobby, le direttive Europee e del Governo giallo-rosso, più che cambiamento è un vero servire gli interessi delle Multinazionali del web e della globalizzazione. La richiesta di istallare una nuova antenna 5G a Sforzacosta, frazione di Macerata, da parte della multinazionale Iliad ci trova nettamente contrari".
È quanto dichiara Tonino Quattrini, coordinatore regionale del Fronte Verde Ecologisti Confederati, sottolineando la sua ferma contrarietà alla tecnologia 5G in quanto "non si tratta della semplice evoluzione dell’attuale rete 4G, perché ha caratteristiche tecniche completamente diverse, si tratta di un modo diverso di gestire le comunicazioni e la copertura, con frequenze, antenne e tecniche di trasmissione differenti rispetto al passato".
"La prospettiva più accreditata ipotizza una velocità 10 volte più elevate al 4G, per non perdere il segnale, dovranno essere istallate più antenne, le antenne saranno più vicine e dovranno coprire più celle, cioè porzioni di territorio - aggiunge Quattrini -. Quando parliamo di antenne, non bisogna pensare solo al classico enorme traliccio, ma a tutti i dispositivi simili a delle scatole di dimensioni ridotte, che verranno applicati ad esempio sui lampioni, palazzi e semafori. La loro moltiplicazione sarà necessaria perché le onde 5G viaggia a frequenze molto elevate, sono più fragili e hanno una minore capacità di diffondersi attraverso l’aria, superando ostacoli quale la vegetazione e gli edifici".
"I campi elettromagnetici aumentano la possibilità che insorga il cancro? Non ci sono attualmente prove scientifiche sufficienti a sostenere un rapporto diretto di causa, ma la comunità scientifica concorda sul fatto che sono necessari ulteriori studi" puntualizza il coordinatore regionale degli Ecologisti Confederati.
"Non si può sperimentare sulla pelle dei cittadini. Già nel passato gli esperti parlavano di prodotti di qualità, che non avevano controindicazioni, è già avvenuto con l’amianto, la triste esperienza del cemento Eternit, ci si è fidati, la gente che si opponeva o sollevava dubbi, veniva descritta complottista, di generare allarmismi e contro il progresso. Ma sappiamo “purtroppo” come è finita: malati e morti da amianto. Riteniamo come Fronte Verde Ecologisti Confederati di sospendere ogni autorizzazione e di richiedere garanzie certe sulla sicurezza e non nocività delle onde elettromagnetiche e applicare il “Principio di Precauzione”, aspettando dati certi" conclude Quattrini.
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