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Tolentino città abbandonata dopo il terremoto, PD: “È solo colpa dell’amministrazione”

Tolentino città abbandonata dopo il terremoto, PD: “È solo colpa dell’amministrazione”

"La Regione non ha colpe". Il Partito Democratico di Tolentino prende posizione dopo la nota stampa diffusa dal “Comitato 30 ottobre”, riguardante un incontro avutosi tra i rappresentanti dei terremotati con i funzionari della regione e con l’assessore Angelo Sciapichetti.

"Facciamo presente che se Tolentino è abbandonata a se stessa" tuonano gli esponenti democrat "è solo ed esclusivamente colpa di questa Amministrazione Comunale. Facciamo a tal proposito rilevare che il sindaco più volte e in tutte le sedi istituzionali e non, ha affermato di aver fatto una scelta ben precisa: NO alle SAE (casette)!

Infatti il Comune di Tolentino ha optato per l’acquisto di appartamenti e non ha più ordinato casette anche se in un primo momento le aveva previste.

Nelle Marche l’ente regionale ERAP ha pubblicato n.2 bandi per l’acquisizione di appartamenti in sostituzione delle casette, il cui esito è stato quello di avere a disposizione, a Tolentino, solo n.23 appartamenti.

Ha ragione Sciapichetti a dire: “bussate al Sindaco”, in quanto le competenze e le scelte, ancorché sciagurate, sono di competenza dei comuni.

 

Ricordiamo che il Comune dopo i primi due bandi ERAP, ha ritenuto di insistere con l’acquisizione degli appartamenti da realizzare in 6/8 mesi, pubblicando un bando con Delibera n.201 del 19 maggio che ha visto la partecipazione di diverse imprese. La regione Marche ha ritenuto di sostenere il comune di Tolentino mettendo a disposizione una ingente somma (sei milioni di euro) proveniente dal proprio bilancio. A fronte di varie offerte, la scelta del Comune è stata quella di realizzare n.46 appartamenti (inizialmente erano 57) in un capannone industriale sito in zona Castello della Rancia. Nonostante la scelta fosse stata da noi contestata per vari seri motivi, tra i quali l’ubicazione dell’immobile, il Comune ha ritenuto di andare avanti e purtroppo, tra solo due anni avremo a disposizione i 46 appartamenti previsti.

Ma il problema degli alloggi per le famiglie che hanno avuto le loro abitazioni gravemente danneggiate dal terremoto, si è fatto ancora più pressante e grave quando a fronte di circa 118 famiglie aventi diritto, vista la graduatoria del Comune, almeno altre 80 famiglie hanno presentato successivamente domanda.

In considerazione che ad oggi risultano pervenute molte altre domande, il fabbisogno degli alloggi per le famiglie aventi diritto, sarà sicuramente intorno a 200.

 

Sulla base di quanto sopra esposto, preoccupati per il futuro della nostra città, sentiti il presidente Ceriscioli e l’assessore Sciapichetti abbiamo, con una mozione presentata in consiglio comunale, chiesto al sindaco di impegnarsi per verificare se si potevano ancora ordinare alla protezione civile un determinato numero di casette per poter far fronte alla drammatica situazione in cui si trovano i nostri concittadini; ma la risposta è stata un secco no, nonostante la nostra disponibilità ad impegnarci insieme all’Amministrazione Regionale per trovare idonee soluzioni riguardanti il sisma". 

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