Aggiornato alle: 20:01 Martedì, 26 Novembre 2024 cielo coperto (MC)
Politica Macerata Monte San Giusto Potenza Picena

Morgoni al veleno: "Sulla vicenda Pettinari tutta l'ipocrisia di un partito penoso come il Pd"

Morgoni al veleno: "Sulla vicenda Pettinari tutta l'ipocrisia di un partito penoso come il Pd"

"Personalmente ritengo che la scelta di Pettinari non sia sostenibile. E ad oggi nessun dirigente o amministratore del Partito Democratico ha mai detto che dobbiamo convergere su Pettinari. Se questo non è vero, che qualcuno mi smentisca. Se l'indicazione è invece questa e non viene detto chiaramente, allora io dico che tutti coloro che la avallano sono degli ipocriti e si cerca di turlupinare i cittadini": parole e musica del senatore Mario Morgoni che non le manda di certo a dire e prende una posizione netta, inequivocabile, durissima anche contro il suo partito che, nella riunione di lunedì sera, avrebbe scelto di puntare sul presidente uscente della provincia di Macerata, sbugiardando la segreteria provinciale che solo ventiquattro ore prima annunciava di volere un sindaco del Pd alla guida della nuova provincia di Macerata.

"Ieri pomeriggio (lunedì, ndr) ho parlato personalmente con Lorenzo Guerini e smentisco categoricamente che Renzi abbia dato indicazioni su Pettinari. Guerini molto più semplicemente mi ha detto 'sbrigatevela voi' con i vertici regionali del partito, da Ceriscioli a Comi. Io personalmente ho ribadito a Guerini che la scelta di Pettinari non è sostenibile. Aggiungo anche che il tavolo regionale della coalizione non ha nessuna funzione nel dare direttive: sarebbe una prevaricazione intollerabile. Il tavolo può fare ragionamenti e analisi: non decide un bel niente.

La provincia oggi diventa area vasta e questa trasformazione radicale ha portato funzioni nuove e un ridimensionamento del profilo politico dell'ente. Questo dovrebbe indurre i partiti ad avere un ruolo non preponderante. Capito questo e capito che la trasformazione l'ha voluta il Pd all'interno della riforma costituzionale, è lo stesso Partito Democratico che deve rivendicare la guida di questa nuova entità e non consegnarla a chi ha ostacolato il percorso delle riforme. Non può esserci continuità, altrimenti questa operazione prende il nome di trasformismo. Dobbiamo dire no alla politica dell'ambiguità e del sotterfugio. E bisogna anche interrogarsi sul profilo etico di un partito. In questo passaggio c'è in gioco il profilo etico dei dirigenti del Partito Democratico.

L'operazione deve essere trasparente: se la scelta è quella di Pettinari, che lo si dica chiaramente. Così è tutto troppo comodo: ognuno si prenda le sue responsabilità. Giulio Silenzi, Sara Giannini, cosa dicono? Pensano che Pettinari sia il candidato migliore? Io non voglio sacrificare la mia dignità per questi giochi. Sono sempre più convinto che serva una forte spinta innovativa al nostro. partito. In provincia di Macerata, il Partito Democratico soffre dei mali della vecchia politica con logiche che sono estranee ai cittadini e agli elettori. C'è bisogno di un grande cambiamento anche in questo nostro Pd. Io a 62 anni non sono di certo in cerca di prospettive per me, ma la passione non si può affossare. Ritengo che anche la delegittimazione del segretario provinciale Settimio Novelli porti a riflettere: magari qualcuno pensava di avere in mano uno strumento docile da usare a proprio piacimento, ma non è così e ieri è stato oggetto di denigrazione anche da parte di chi prima lo aveva sostenuto.

Serve un ripensamento totale del partito in provincia di Macerata: oggi è penoso. Oggi siamo penosi, perchè anch'io sto dentro il Pd. Diciamo le cose come stanno, perchè stiamo facendo brutte figure verso l'opinione pubblica.

Io continuo la mia battaglia. Anzi continuo e la rilancio perchè, alla luce di quanto sta accadendo negli ultimi giorni, la situazione è peggiore di quanto potessi immaginare. L'operazione Pettinari non è sostenibile e non ha avallo. Si sta interessando della questione anche Lorenzo Cesa: significa che anche le mummie del museo di Torino hanno possibilità di un ritorno a una breve sopravvivenza... Non ci dimentichiamo che lo stesso Cesa è uno dei promotori del comitato per il No al referendum. Queste cose le ho dette chiaramente anche in coalizione e non ho ottenuto grandi consensi, ma non me ne preoccupo. Ho sempre preferito essere amato e rispettato dai cittadini. Ma continuo e continuerò a non prendere ordini da nessuno. Paradossalmente neanche da Renzi". E per chiudere, Morgoni comunica che Lorenzo Guerini, dopo aver letto l'articolo di Picchio News (qui) gli ha detto chiaramente che ieri ha parlato solo con lui.

Prendiamo ovviamente atto delle dichiarazioni di Guerini e Morgoni, confermando però quanto abbiamo scritto nell'ennesimo capitolo di una saga che sembra non chiudersi e che sta animando l'estate politica maceratese.

Commenti

Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.
Registration Login
Sign in with social account
or
Lost your Password?
Registration Login
Registration
Comuni