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Macerata, Acquaroli spegne le candeline nel comizio con Salvini: "I sondaggi ci danno avanti" (FOTO e VIDEO)

Macerata, Acquaroli spegne le candeline nel comizio con Salvini: "I sondaggi ci danno avanti" (FOTO e VIDEO)

A tre giorni dal voto per le elezioni regionali nelle Marche, Macerata è tornata al centro della campagna elettorale. In piazza Vittorio Veneto, tra bandiere e cori, si è svolto il comizio di chiusura del centrodestra con la presenza del presidente uscente Francesco Acquaroli e del leader della Lega, Matteo Salvini.

Ad aprire la serata è stato il sindaco di Macerata e presidente della Provincia, Sandro Parcaroli, che ha ricordato i suoi cinque anni alla guida del Comune al fianco di Acquaroli: "All’inizio non lo conoscevo, ma con il tempo ho imparato ad apprezzarlo. Abbiamo due cose in comune: i piedi per terra e il servizio ai cittadini. Questa linea diretta tra Provincia, Regione e Governo ha portato tanti soldi alle Marche. Mi auguro che continui ancora per altri cinque anni".

Sul palco è poi salito Matteo Salvini, accolto da una piazza gremita nonostante l'aria freddina che ci ricorda che è arrivato l'autunno. Il leader della Lega ha esordito mostrando con orgoglio le sue scarpe marchigiane: "Promuovo il Made in Italy". Salvini ha ricordato le sue frequenti visite in città, compresa quella estiva al Macerata Opera Festival: "Complimenti per come amministrate e tenete in ordine la città. Mancano tre giorni al voto: non restate a casa. Il nostro avversario non è nel centrodestra. Lo Sferisterio è un simbolo che abbiamo difeso con un contributo di 400mila euro, un motivo di orgoglio".

Il ministro dei trasporti e delle infrastrutture ha poi replicato alle accuse di Elly Schlein: "Parla di rischio fascismo? Siamo in democrazia. Se chiedono il voto solo contro qualcuno è perché non hanno un’idea per il futuro delle Marche".

Il leader leghista ha sottolineato che “di sondaggi non si parla”, ma ha ammesso di averne “sbirciato qualcuno”: "Siamo avanti, ma le partite finiscono al novantesimo, quindi andate a votare e fatelo fare anche ai vostri parenti". 

Il presidente uscente Francesco Acquaroli ha sottolineato i risultati del suo mandato, ricordando le sfide affrontate a partire dalla pandemia:
"Abbiamo riscritto gli assetti sanitari, aperto 50 punti salute, sbloccato infrastrutture ferme da decenni. Il nuovo ospedale di Macerata è in via di cantieramento, mentre la Pedemontana ha finalmente un cantiere e un finanziamento. Tutto questo senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini, a differenza di altre regioni".

Poi l’affondo: "Esclusa la Quadrilatero, ditemi un’opera pubblica realizzata negli ultimi 50 anni. Non ve la ricordate perché non è stato fatto nulla".

Acquaroli ha rivendicato anche i dati sulla crescita dell’aeroporto delle Marche, ora tra i primi dieci in Italia per incremento di passeggeri: "Dal 3 novembre ci saranno voli due volte al giorno per Roma e Milano".

Poi il messaggio finale agli avversari: "Non possiamo restituire la Regione a chi l’ha portata al declino. La Zes è uno strumento che ci permetterà di tornare a volare, nonostante venga derisa dall’opposizione".

La serata si è conclusa con un momento più leggero: Acquaroli, che proprio oggi compie 51 anni, è stato festeggiato con una torta sul palco e gli auguri di Salvini, degli amministratori locali e della piazza. L’inno di Mameli ha chiuso il comizio, tra applausi e cori dei sostenitori.

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