Il Partito Comunista: "L'abolizione delle province? Una bufala di Renzusconi"
Da Alessandro Belardinelli, coordinatore del Partito Comunista Italiano della provincia di Macerata, riceviamo
Abolizione delle Province: un’altra legge truffa del governo Renzi-Boschi finalizzata ad escludere i Cittadini dal voto popolare. Quante volte, sino alla nausea, abbiamo sentito il presidente del consiglio annunciare la soppressione delle province? Così non è. Si tratta di un’altra bufala di Renzusconi. LE PROVINCE NON SONO STATE SOPPRESSE. DOMENICA 28 AGOSTO SI VOTERA’ PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA DI MACERATA. Due le novità: Non si chiamerà più provincia ma bensì AREA VASTA. Non saranno più i Cittadini a votare per la nomina del Presidente e dei Consiglieri ma i Sindaci ed i Consiglieri dei Comuni appartenenti. Ciò in netto contrasto con l’articolo 1 della Costituzione il quale recita “.....LA SOVRANITÀ’ APPARTIENE AL POPOLO......”
Il Partito Comunista Italiano denuncia l’evolversi in forma autoritaria delle proposte del governo Renzi-Boschi a partire dalla riforma della nostra Costituzione (più volte definita la più bella del mondo), dalla proposta di riforma elettorale (Italicum) e dalla stessa legge n. 56 del 2014 cosiddetta di soppressione delle province in quanto alle stesse rimangono competenze, personale e un gruppo dirigente (Presidente e Consiglieri). Vogliono farci credere che il tutto sia finalizzato al risparmio economico ma così non è. Le poltrone non si toccano e tutti si rincorrono (scalpitando) per occuparle. L’esempio più eclatante e significativo, si è avuto nei giorni scorsi allorché per sedare gli animi all’interno del PD provinciale sono dovute intervenire le forze dell’ordine.
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