I lavori di riqualificazione non procedono, Corridonia Futura e Corridonia Domani: "Calma eccessiva"
Dai gruppi consiliari Corridonia Futura e Corridonia Domani riceviamo
I giochi sono fatti. La richiesta non si può accogliere. L’Amministrazione, nel corso dell’assemblea convocata dai consiglieri di minoranza il 7 novembre, ci ha messo una pietra sopra. Le manutenzioni e la riqualificazione del campo da gioco ex-Enaoli non si faranno. Con buona pace degli oltre 500 cittadini che si sono adoperati per appoggiare e rafforzare la mozione presentata congiuntamente da tutti i gruppi di minoranza del Consiglio del Comune di Corridonia, con la quale si chiedeva che la Giunta Cartechini si impegnasse a sistemare campo da gioco e spogliatoi entro un anno. E sì che anche l’assessore allo sport è stato costretto ad ammettere le gravi condizioni di manutenzione di campo e annessi, smentendo di fatto la versione fornita nel precedente consiglio secondo la quale l’impianto non necessitava di alcun tipo di intervento. Non si è voluto vedere il problema dalla prospettiva che merita, ovvero quello della salvaguardia della sicurezza e della salute. Chissà che il destino del campo non sia già segnato. Forse sarà per questo che due dei consiglieri di maggioranza hanno deciso di astenersi e non votare compatti la scelta politica della loro giunta, ma hanno preferito onorare il proprio senso civico.
Si è tornati anche a parlare di Istituto Manzoni. Seppur riconoscendo al Sindaco di aver adottato un atteggiamento meno rigido e più collaborativo, stando almeno alle sue dichiarazioni, passi avanti se ne sono fatti pochi. La sensazione è quella della calma eccessiva; ci saremmo immaginati un lavoro frenetico, alla ricerca della migliore ubicazione, alla ricognizione delle migliori soluzioni adottate in altre realtà regionali o extraregionali. Ci saremmo immaginati la predisposizione di almeno un piano B, ma non ci sembra ci sia ancora un piano A.
Quanto al progetto Nuovo-Lanzi, stretti tra i vincoli dei tempi e delle relazioni reciproche tra Inail Erap e Comune, si è chiesto al Sindaco, attraverso una mozione, di impegnarsi a trasmettere e far recepire ai progettisti tutte le osservazioni pervenute da parte di professionisti cittadini. Il fatto che il Sindaco stesso abbia definito la scelta dell’ubicazione la “meno peggio” e non la “migliore” possibile, non esime nessuno dalla responsabilità di dover richiedere ed ottenere che, a fronte di un impegno economico trentennale, non ci si ritrovi a riscattare un edificio già vecchio e obsoleto, di cui, una volta entrati in possesso, non si saprà che fare.
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