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Elezioni Civitanova: i top e i flop della prima tornata elettorale

Elezioni Civitanova: i top e i flop della prima tornata elettorale

È arrivato  notte fonda il dato definitivo delle 40 sezioni totali scrutinate sull'intero territorio comunale. Il verdetto delle urne ha decretato il ballottaggio tra il sindaco uscente di centrodestra, Fabrizio Ciarapica, e la candidata del centrosinistra, Mirella Paglialunga. In sintesi i top e i flop della prima tornata elettorale, in attesa del secondo turno in programma domenica 26 giugno. 

Fratelli d’Italia è risultato essere il primo partito in città, nonché, unica lista ad andare sopra il tetto delle 2 mila preferenze (2.115), seguito dal Pd (11,8%) e dalla sorprendente performance della civica in appoggio a Ciarapica Civitanova Unica (11,6%), unici altri due gruppi a sfondare il tetto del 10%. 

Nella lista Civitanova Unica spicca l’exploit dell’assessore ai lavori pubblici uscente Ermanno Carassai, recordman di preferenze con 389. All’interno della coalizione di centrodestra, il risultato meno convincente è quello della Lega, che non va oltre il 5,9% e che finisce dietro pure al partito del sindaco uscente Forza Italia (7,6%) che dalla civica di Fausto Troiani Vince Civitanova (8,1%), con il vicesindaco che però viene battuto nella sfida interna dall’assessore al bilancio Roberta Belletti (234 a 220). 

In quota FdI, l’assessore ai servizi social Barbara Capponi risulta essere la seconda più votata in coalizione con 335 preferenze, che precede con ampio divario l’assessore al commercio Francesco Caldaroni (191 voti) e il consigliere uscente Roberto Pantella (168).  Nel partito Forza Italia bene il presidente del consiglio comunale Claudio Morresi (186 voti), mentre all’interno della lista Insieme per Civitanova, dove il più votato risulta Ferdinando Nicoletti (104 voti). Buon risultato anche per il candidato di Vittorio Sgarbi Gianluca Crocetti che ottiene 129 preferenze (ma potrebbero non bastare per sedere in Consiglio comunale). 

Nel centrosinistra exploit del  leader di Dipende da Noi  Roberto Mancini che totalizza, infatti, ben 368 preferenze, secondo assoluto. Bene anche l’ex consigliere regionale Francesco Micucci del Pd (330 voti) Alle loro spalle ci sono l’ex sindaco Tommaso Corvatta (244 preferenze a fare da traino alla sua creatura, Futuro in Comune) e il capolista de La nuova città Piero Gismondi (240), segue Letizia Murri (198 voti) per Ascoltiamo la città. 

Nei dem  macina voti  il consigliere uscente Yuri Rosati (207 preferenze), più staccate la segretaria cittadina del Pd Lidia Iezzi e Vera Spanò (134 voti a testa). Fuori a prescindere da come andrà il ballottaggio Pier Paolo Rossi, leader di Civitanova Cambia, sorpassato in casa da Paola Formica (124 voti a 112).

Nella coalizione di Silvia Squadroni, emerge  il flop del Movimento 5 Stelle, cui non è bastata nemmeno la visita in città  di Giuseppe Conte a far invertire la rotta. La lista  totalizza appena 433 voti, per un misero 2,6%: 74 le preferenze ottenute dal consigliere uscente Stefano Mei. Nella coalizione a sostegno di Silvia Squadroni  due soli candidati superano quota 100: Lavinia Bianchi (165) e Giuseppe Lepretti (125).

 

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