Aggressione in pronto soccorso a Macerata, Saltamartini: "Non si resta silenziosi se uno spacca tutto"
Questa mattina, durante la conferenza stampa della fondazione Carima in cui è stato illustrato il piano di donazioni destinato all'azienda sanitaria territoriale di Macerata, il vicepresidente della regione Marche Filippo Saltamartini ha rilasciato la seguente dichiarazione in merito agli atti di violenza avvenuti al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata: "Per contrastare gli episodi di aggressione ai danni degli operatori sanitari ho dato indirizzo all'Ast di Macerata di rafforzare le misure di sicurezza in ospedale, implementando i sistemi di monitoraggio affinché medici, infermieri e tutti gli operatori della sanità, insieme ai cittadini, possano sentirsi al sicuro".
Saltamartini, in mattinata, ha incontrato - insieme al direttore generale dell'Ast di Macerata Marco Ricci - parte del personale sanitario del pronto soccorso dell'Ospedale di Macerata, al quale "ha portato la solidarietà e il sentimento di vicinanza e gratitudine" propri, "del Presidente della Regione Marche Acquaroli e di tutta la Giunta".
"Il personale ci ha rappresentato il proprio sentimento di turbamento per l'accaduto, anche per questo in mattinata ho incontrato il Prefetto di Macerata al quale ho chiesto di aumentare i servizi di vigilanza da parte delle forze dell'ordine anche in orario notturno" spiega "affinché gli ospedali siano sempre di più luoghi di cura sicuri". "Questi episodi sono gravissimi - aggiunge - e come Giunta li condanniamo con fermezza, per questo ci impegniamo a rafforzare le misure di sicurezza, anche passiva, che l'Azienda Sanitaria Territoriale sta predisponendo d'intesa con le Forze dell'Ordine".
Ha poi concluso: "Mi piacerebbe che ci sia anche una reazione. Se un cittadino al pronto soccorso usa la violenza, mi piacerebbe che gli astanti potessero anche esprimere il disappunto. Non è che si resta silenziosi se uno spacca tutto o si scappa come conigli. Non chiedo di intervenire perché questa è un'attività propria delle forze dell'ordine, ma esprimere il dissenso su certi comportamenti credo sia un dovere civico che io sollecito nei riguardi delle persone".
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