Festeggiata una nuova centenaria nel comune di Castelraimondo. Il sindaco Renzo Marinelli, insieme al vicesindaco Patrizio Leonelli e agli assessori Esperia Gregori e Pacifico Liberati, ha portato giovedì pomeriggio gli auguri e le congratulazioni di tutta l'amministrazione comunale e della comunità di Castelraimondo alla signora Angela Tonucci Quero, che ha compiuto cento anni. La signora Angela, nata a Vasto il 26 novembre 1915, dopo aver trascorso l'adolescenza a Macerata ed vissuto alcuni anni nel nord Italia seguendo il consorte Angelo, si è stabilita a Crispiero con la famiglia e i due figli Cosma e Giovanni. “Ad Angela portiamo l'augurio e l'affetto di tutta la nostra cittadina – ha detto il sindaco Marinelli – è un traguardo importante quello che raggiunge oggi. Angela si aggiunge ai tanti centenari, circa quindici, che abbiamo festeggiato con orgoglio e contentezza in questi anni”. L'amministrazione ha voluto donarle un mazzo di fiori ed una immagine sacra con una targa, in ricordo di questo giorno speciale. Angela, in buona forma e con la sua memoria di ferro, ha spento la centesima candelina circondata dall'affetto della famiglia e dei tanti amici e parenti vicini e lontani, nonché dei suoi cari compaesani.
Procedono a ritmo sostenuto i lavori per il risanamento del movimento franoso sulla S.P. Gualdo –Sant’Angelo in Pontano (S.P.n. 56). Si tratta di ripristinare un notevole tratto di strada interessato dallo smottamento verificatosi nel Maggio 2014 ed ulteriormente peggiorato a seguito delle intense precipitazioni del marzo di quest’anno che hanno colpito l'intera Regione Marche. La frana, come si ricorderà, ha provocato un’importante restringimento della sede stradale. La Provincia, intervenuta con estrema urgenza, per rimuovere lo stato di pregiudizio alla pubblica incolumità ha, in prima istanza, provveduto ad allontanare dal bordo della frana il traffico veicolare istituendo un senso unico alternato regolato da un impianto semaforico. L’Ente ha poi appaltato per un importo complessivo di 200 mila euro alla ditta Edilbiangi srl di San Severino Marche i lavori che prevedono la ricostruzione della carreggiata con la realizzazione di un muro in c.a. lungo 55 metri fondato su pali. L’opera, nella sua interezza, comprende anche la realizzazione di alcuni drenaggi, l'installazione di una barriera di sicurezza e la posa in opera dei manti bituminosi di completamento. Sono stati già realizzati i 45 pali di fondazione, la soletta in c.a. e nei prossimi giorni è previsto il getto della parete di elevazione del muro. Il tempo per l’ultimazione dei lavori è di 150 giorni ma si conta di terminare molto prima con grande anticipo rispetto al termine contrattuale.
Come era ampiamente prevedibile, la procura di Ancona ha chiuso l'inchiesta sulle presunte 'spese pazze' per 1,2 milioni del Consiglio regionale fra il 2008 e il 2012, chiedendo il rinvio a giudizio di tutti e 66 gli indagati, 61 politici e 5 funzionari. L'udienza preliminare davanti al Gup è fissata per il 18 gennaio. Fra gli indagati anche due assessori in carica, Moreno Pieroni e Angelo Sciapichetti. Rischiano il processo anche l'ex governatore Gian Mario Spacca e l'ex presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi.La notizia ha subito scatenato il web e i "colpevolisti", anche se va sottolineato che non si tratta assolutamente di una sentenza di condanna che, eventualmente, ci sarà solo a seguito di un processo. Era evidentemente difficile ipotizzare che in un mare magnum così ampio di persone coinvolte, in questa prima fase alcune posizioni potessero essere stralciate e altre invece no. Sarà ora il giudice dell'udienza preliminare a stabilire se e chi dovrà eventualmente andare a giudizio e non è da escludere che già da qui possano arrivare le prime sorprese.Secondo l'Ansa "I magistrati hanno chiesto il giudizio anche per l'ex consigliere e attuale segretario regionale del Pd Francesco Comi e vari consiglieri rieletti nella nuova legislatura. I reati ipotizzati sono peculato o concorso in peculato, per spese ritenute non congrue con l'attività istituzionale: pranzi e cene con sostenitori, onomastici e compleanni festeggiati con i familiari, rimborsi chilometrici 'taroccati', consulenze, regali di Natale, ricariche telefoniche e stampe di manifesti. Migliaia gli scontrini passati al setaccio dalla Guardia di finanza di Ancona, in un'inchiesta cominciata nell'ottobre del 2012, con le prime acquisizioni documentali condotte dalle Fiamme gialle nei palazzi della Regione. Fra le spese più curiose, quella ormai famosa contestata all'ex consigliere della Federazione della Sinistra Raffaele Bucciarelli: l'acquisto di un libro sull'orgasmo femminile: 'Il segreto delle donne' per 16,80 euro".
E' arrivato in Italia 23 anni fa dalla Macedonia e da allora vive in un piccolo paese dell'entroterra maceratese. Ha sempre lavorato nel ramo dell'edilizia con regolari buste paga. Per garantire un futuro a se stesso e ai suoi due figli, dopo qualche anno dal suo arrivo nel nostro Paese e aver risparmiato qualche migliaio di euro decide di accendere un mutuo per acquistare la casa dove vive. Gli viene consigliato di andare in un istituto di credito radicato sul territorio, solido, sicuro: Banca Marche. Il mutuo gli viene concesso, ma contestualmente gli viene consigliato di acquistare azioni dello stesso istituto per ipotetiche maggiori garanzie che avrebbero consentito di accelerare la pratica. Da lunedì mattina si trova a dover continuare a pagare il mutuo, ma le azioni non valgono più niente.https://www.youtube.com/watch?v=CaPzFmDcc2wDa quanto tempo sei in Italia? "Poco meno di venticinque anni. Sono arrivato dalla Macedonia che ero giovanissimo insieme a mia moglie. Qui sono nati i miei figli e qui ho voluto costruire il mio e il loro futuro"Hai trovato subito lavoro? "Sì, in poche settimane ho trovato lavoro come muratore e mi hanno messo in regola. A quei tempi si lavorava tanto, ma si guadagnava anche abbastanza bene. Dopo poco, anche mia moglie ha trovato un lavoro e potevamo permetterci di risparmiare tutti i mesi delle discrete cifre"Cosa è successo dopo? "Dopo qualche anno, avevamo messo da parte una bella sommetta e a quel punto ci siamo decisi a fare il grande passo: far diventare nostra la casa dove vivevamo e dove stavamo crescendo i nostri figli. Ci hanno consigliato di rivolgerci a Banca Marche e questo è quello che abbiamo fatto. Dopo un paio di incontri con il direttore della filiale, ci hanno detto che la documentazione era praticamente a posto, ma sarebbe stato preferibile che avessimo acquistato anche diverse migliaia di euro di azioni della banca. In questo modo, il mutuo sarebbe stato ulteriormente garantito e noi saremmo diventati soci, piccoli soci della banca stessa. Ci hanno lasciato intendere piuttosto chiaramente che, se avessimo comprato le azioni, l'iter per accendere il mutuo sarebbe stato decisamente più semplice e veloce. Abbiamo chiesto consiglio in giro e chiunque ci ha detto che non ci sarebbero stati problemi. Anzi, con le azioni potevamo avere qualcosa in più di interessi rispetto agli investimenti tradizionali"Invece, così non è stato... "No. Circa tre anni fa, degli amici hanno iniziato a dirci che la banca era in difficoltà. La situazione è precipitata e quando abbiamo chiesto di vendere le azioni, ci è stato detto che era impossibile perchè erano state congelate in quanto la banca era commissariata. Domenica sera, alla fine, ci siamo trovati in mano un pugno di mosche. Non abbiamo più i soldi che avevamo investito nelle azioni, su consiglio della banca, ma dobbiamo continuare a pagare un mutuo da 750 euro al mese. E di questi tempi, si tratta di una cifra veramente alta. Ci rivolgeremo a qualche associazione per cercare di riavere almeno una parte di quello che era nostro e che, senza nessuna colpa mia e della mia famiglia, oggi non abbiamo più".
Dal movimento politico Voce alla Città riceviamo:Se si dovesse giudicare dalle foto sorridenti di Ceriscioli & co e dai titoloni dei giornali si potrebbe dire che l'operazione conclusa nei giorni scorsi in relazione al crak della Banca delle Marche è stato un successo.Con un decreto lampo, varato di domenica pomeriggio!, il Governo ha infatti provveduto al salvataggio di quattro banche italiane tra cui quella di casa nostra. Questa mossa, a carico del sistema bancario nazionale ma con garanzia della Cassa Depositi e Prestiti e quindi solo in teoria SENZA AIUTI DI STATO, vale quasi 4 miliardi di euro e scorpora le attività sane da quelle malate delle quattro Banche “salvate”. Tutto sembrerebbe essere andato per il meglio ma a ben guardare si può affermare che “l'operazione è riuscita ma l'ammalato è morto”, la Nuova Banca delle Marche nasce infatti "sacrificando" la pelle di circa 43 mila piccoli risparmiatori che hanno visto i loro gruzzoletti ridotti a carta straccia.E come loro anche le Fondazioni azioniste hanno perso in questo modo circa 400 milioni di euro, risorse che provenivano da lasciti e sacrifici di intere generazioni di marchigiani ed utilizzate da sempre per finanziare la sanità, la cultura e sostenere attività in favore di persone indigenti e deboli.Uno dei più grandi disastri finanziari dai tempi dei casi Calvi e Sindona: la gestione incompetente, irresponsabile, e dolosa per certi aspetti, di amministratori, dirigenti e consulenti ha aperto una falla che nel giro di due anni si è trasformata in una voragine spaventosa.Poco consola che questi soggetti ora siano indagati per associazione a delinquere, appropriazione indebita, corruzione e falso in bilancio.Di fronte a questa vicenda disastrosa per l'economia della nostra regione noi ci chiediamo: oltre un anno di commissariamento a cosa è servito? Gli organi deputati al controllo del comportamento delle banche dove erano? I responsabili delle malefatte risponderanno in tempi certi del loro operato? Quale società per azioni “punisce” così drasticamente quelli che rappresentano oltre il 35% del capitale sociale? Di questo fallimento la politica e per meglio dire il Pd si sente minimamente responsabile oppure come nel caso MPS non ha nulla da dire dichiarandosi estraneo nonostante l’appoggio silenzioso di gestioni scellerate?Temiamo che le nostre domande rimarranno senza risposta e che l'intero tessuto economico della nostra regione, fatto da piccoli imprenditori e sostenuto da tanti risparmiatori, difficilmente si riprenderà da questo duro colpo né tantomeno sarà confortato dalla soddisfazione del Governatore Ceriscioli per il provvedimento del Governo che, a suo dire, “ha tutelato i consumatori e preservato posti di lavoro”.Da parte nostra condividiamo e sosteniamo per quanto possibile il percorso giudiziario a sostegno dei risparmiatori promosso da Adiconsum mirato alla ricerca di meccanismi per la conversione delle azioni e delle obbligazioni subordinate al fine di evitare la perdita totale del risparmio ed attenuare quello che da più parti viene definito come un “esproprio di Stato”.
Resta alta la tensione sulla vicenda relativa al salvataggio di Banca Marche. ''Situazione critica agli sportelli di Banca Marche'', i clienti ''si sentono traditi'' e i dipendenti dell'istituto sono esposti ''a rischi anche personali'': questo è quello che scrivono i sindacati aziendali al presidente e all'amministratore delegato di Nuova Banca delle Marche spa, segnalando problemi soprattutto con i clienti ''detentori di azioni e obbligazioni subordinate", ovvero quelli che hanno perso tutto con l'operazione di salvataggio di Banca Marche vedendosene azzerato il valore.
A seguito di una prolungata attività di indagine condotta dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona, gli investigatori dell’Arma hanno individuato numerosi oggetti di chiara provenienza chiesastica in possesso di un ex antiquario di San Benedetto del Tronto. L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ascoli Piceno – Pm Lorenzo Maria Destro, ha così consentito di sequestrare 241 oggetti di natura ecclesiastica (dipinti, statue, tabernacoli, candelieri), 142 dei quali sottratti da varie chiese delle Marche.Agli accertamenti e riscontri hanno collaborato i funzionari della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio delle Marche di Ancona e gli uffici per i beni culturali delle diocesi interessate nonché l’ufficio per i beni culturali dalla Cei. I riscontri hanno così consentito di appurare che molti beni d’arte appartenevano a chiese situate nelle diocesi di Fermo, Ascoli Piceno e Macerata. Alcuni dipinti del ’600 e ’700 raffiguranti immagini sacre, una pala d’altare, tabernacoli, paliotti, statue in cartapesta, oggetti liturgici, saranno così restituiti alle rispettive diocesi e ricollocati nei luoghi originari ove erano esposti. Uno dei dipinti sequestrati, raffigurante “La deposizione di Gesù”, della fine del ’600, è stato rubato da un’abitazione privata in provincia di Lecco nel 1995. All’individuazione si è arrivati confrontando le foto inserite nella Banca Dati del Comando Tutela Patrimonio Culturale di Roma, fornite a suo tempo dal derubato nel momento della denuncia di furto.Nell’ambito delle medesime indagini, sviluppando alcune risultanze investigative, è stato recuperato un busto in terracotta, raffigurante “Il Redentore”, asportato da una abitazione privata di Reggio Emilia nel 1989. I Carabinieri del Tpc hanno seguito le tracce di tale bene che nel corso degli anni è passato da varie proprietà: è stato dapprima trattato da un antiquario di Teramo, poi da due altri antiquari di Roma e successivamente è giunto in Inghilterra. Da qui è stato di nuovo trasportato in Italia dove è stato sequestrato all’ultimo detentore, un antiquario romano che appena avuto contezza dell’origine illecita del bene lo ha messo a disposizione dei Carabinieri. La scultura, una preziosa terracotta della fine del ’400 di “scuola toscana”, sarà presto restituita ai legittimi proprietari.Purtroppo, nonostante le ricerche, non è stato possibile individuare l’originaria collocazione di alcuni dipinti in sequestro: verosimilmente però questi potrebbero provenire da edifici di culto o religiosi ed alienati indebitamente prima della relativa catalogazione.Al momento sono state indagate otto persone, alle quali sono state attribuite responsabilità per vari reati che vanno dalla ricettazione all’illecita alienazione e al riciclaggio, poiché infatti uno dei dipinti è stato smembrato in quatto parti, tre delle quali recuperate.
Domenica ci sarà la giornata nazionale del tesseramento all'Anpi. LL'associazione è aperta, oltre che agli ex partigiani, a chiunque condivida i valori della Resistenza. Essa aderisce alla Federazione Internazionale dei Resistenti. Le località nel maceratese dove l'Anpi sarà presente con i gazebo sono: Cingoli (domani in piazza Vittorio Emanuele dalle ore 9 alle 11); Camerino (domenica al centro sociale "Urbano Albani" ore 21); Macerta e Tolentino domenica dalle 10 alle 19 in piazza della Libertà.
Da Jessica Marcozzi, capogruppo Forza Italia alla Regione Marche, riceviamo:Il Governo e i disinformati plaudono al salvataggio di Banca Marche. Ma c’è ben poco da esultare. Anzi. Con un provvedimento senza precedenti sono state azzerate tutte le azioni di Banca Marche e il prestito obbligazionario distruggendo in un istante parte dei risparmi di quarantamila azionisti marchigiani e gettando nella disperazione di migliaia di risparmiatori che avevano sottoscritto le obbligazioni subordinate di Banca Marche sicuri di ottenere la restituzione del prestito e giusti interessi. Tutto questo è avvenuto in una sera di domenica ma certamente nel segreto l’operazione era preparata da tempo. Nella lettura di una nota della Banca di Italia, il governatore Ceriscioli, ha parlato di rischio di impresa. Ora per azzerare il patrimonio della Banca sono stati svalutati da parte dei Commissari di Banca d’Italia tutti i crediti in sofferenza del 80%! Percentuale che non trova riscontri in altre situazioni bancarie, considerando che la maggior parte dei crediti è garantita da ipoteca sugli immobili. Chi ha stabilito l’80% e non il 60% o 70% che avrebbe permesso di salvare le obbligazioni e gli azionisti di Banca Marche? Tutto ciò è avvenuto nel più totale riserbo, senza coinvolgere gli azionisti e le fondazioni bancarie di Pesaro, Fano Jesi e Macerata. Tutto il mondo del volontariato e del welfare che aveva un grosso sostegno dalle erogazioni delle Fondazioni andrà certamente in crisi con un gravissimo danno per l’intero sistema marchigiano. Ma dov’era la Banca d’Italia quando gli ispettori nelle loro ispezioni non rilevavano sostanziali criticità? Dov’era la società di revisione che certificava la regolarità dei Bilanci e delle valutazioni? E ancora dov’erano i Sindaci e gli Amministratori che certificavano e firmavano il Bilancio? Dove sono oggi Ceriscioli e il sindaco di Pesaro Matteo Ricci che, non avendo capito nulla, plaudono “al salvataggio” di Banca Marche? Ma quale salvataggio. L’affare lo faranno coloro che acquisteranno la “Bad bank” con tutti i crediti in sofferenza (ma con sostanziose garanzie patrimoniali) svalutati dell’80%! Il nostro Governo, da Renzi a Padoan, non è stato capace di difendere gli interessi nazionali dinanzi all’Europa quando invece il Governo tedesco e quello spagnolo sono intervenuti con fondi statali per salvare le proprie banche. Qui in Italia era pronto il Fondo interbancario che è privato ma sembra che ci sia stato il veto dell’Europa o era forse interesse di tutti (Governo e Banca d’Italia) mettere una pietra sopra per cancellare eventuali responsabilità degli stessi organi? Per non parlare dell’effetto a catena che l’operazione provocherà con un timore diffuso tra tutti colo che hanno i loro risparmi nelle altre 9 Banche a rischio. Questo potrebbe comportare un fuggi fuggi generale degli azionisti dagli Istituti bancari “a rischio”. Ora il Parlamento e quanti hanno a cuore gli interessi dei risparmiatori marchigiani e dell’intera economia della Regione devono intervenire per annullare questa scellerata scelta e tornare alla soluzione del Fondo interbancario che avrebbe salvaguardato il valore delle obbligazioni subordinate e non avrebbe azzerato il valore delle azioni.
E’ arrivata puntuale, come annunciato dagli esperti, la prima neve anche a Camerino. A dire il vero qualche fiocco s’era già fatto vedere nella primissima mattinata di lunedì, ma questa mattina la città ducale si è presentata coperta da un leggerissimo velo bianco. Tanto freddo, ma comunque nessun disagio per un territorio abituato a fare i conti con precipitazioni di ben altro tipo. Tutte le arterie viarie sono ancora pulite e la circolazione procede regolarmente, con l’ufficio tecnico del Comune di Camerino, così come quello degli altri comuni della montagna, che comunque è pronto a far scattare il piano neve adottato nelle scorse settimane dalla giunta. L’impressione, però, è che l’ondata di freddo dovrebbe mitigarsi nelle prossime ore e che, almeno a sentire gli esperti, non si registreranno nevicate di particolare intensità. Sulle strade, comunque, si raccomanda la massima prudenza e, soprattutto, l’uso di attrezzatura adeguata, con l’obbligo di pneumatici invernali già entrato in vigore lo scorso 15 novembre.
Pronostico, di vittoria facile, rispettato, consegne, evitare di disperdere inutili energie, eseguite alla perfezione. La Cucine Lube Banca Marche ha travolto il fanalino di coda Milano in un ora e un quarto di gioco infilando la settima perla stagionale e mantenendo la leadership in Superlega. Domenica all'Eurosuole Forum, annunciato già al gran completo, arriverà Modena, seconda forza del campionato. Per la partita in quel di Castellanza coach Blengini ha optato per un sestetto versione mezzo centrale e mezzo schiacciatore italiani. Al posto di Podrascanin è sceso in campo Cester mentre Cebulj ha rilevato Parodi nel ruolo di schiacciatore ricevitore. Ecco disegnata una Lube con Christenson in palleggio, Miljkovic, schiacciatore opposto, Cebulj e Juantorena, schiacciatori ricevitori, Stankovic e Cester, al centro, Grebennikov, libero. Partita in discesa per la capolista Lube trascinata dalle grandi doti tecniche dei suoi singoli campioni. Nel primo set break avvenuto con il servizio di Juantorena ed i tanti errori dei padroni di casa. Nel secondo parziale è stato Christenson e suonare la carica dai nove metri con tre realizzazioni personali, nel terzo Milano non ha praticamente oppposto resistenza ad una Lube che ha il grande merito di rendere facili le cose difficili. Una Lube che vince, diverte e si diverte in campo.GIANLORENZO BLENGINI,allenatore della Lube, sono state rispettate le consegne date? “E’ stata una partita in cui abbiamo sviluppato importanti temi tecnici e di mentalità. La squadra deve pensare a crescere anche durante le gare, perché contano di più e sono sempre complicate se non si approcciano nel modo giusto. Non era un match semplice da approcciare, per tanti motivi, ma lo abbiamo fatto nel modo giusto. Sono soddisfatto del risultato e di come la squadra ha affrontato la gara sin dall'inizio. Ha giocato Cester, un titolare a tutti gli effetti che ha fatto un'ottima partita. Ho a disposizione tantissime soluzioni in squadra, vedi anche Cebulj che finora ha giocato poco. Tutti i giocatori rappresentano una risorsa importante per la nostra formazione. La partita con Modena? Si presenta da sola. Sono incontri che hanno un significato importante, gli emiliani ambiscono come noi ad obiettivi importanti ed hanno grande qualità. Sarà un match ricco di adrenalina, da preparare al meglio e nel quale servirà sicuramente la nostra miglior prestazione per conquistare la vittoria".CLEMEN CEBULJ, è osddisfatto del suo esordio da titolare in Superlega? " Logicamente si. Siamo entrati in campo con una concentrazione e determinazione tali come se Milano fosse una delle prime della classifica, senza mollare mai e spingendo dal primo all'ultimo punto. Il 3-0 è stato un risultato che volevamo, e penso sia meritato. Mi sto integrando bene in questa squadra, sono felice di giocare con grandi campioni e spero di vincere insieme a loro. Ci stiamo allenando proprio per questo. Domenica c'è Modena, formazione molto forte, e dobbiamo entrare in campo con positività e grinta, giocando la pallavolo che piace a noi, divertendoci. In questa Lube ognuno da il 100% anche in allenamento, non solo in partita". Svelati tutti i segreti di un gruppo vincente che, come dice coach Blengini si allena e migliora giocando dal momento che il calendario impone una partita ogni tre giorni. Molto soddisfatto anche l'altro esordiente, da titolare, in casacca Lube. ENRICO CESTER, è stato tutto veramente così facile? "Mi son fatto trovare pronto visto che sono stato chiamato in causa sin dall’inizio. Ho due super centrali in squadra e cerco sempre di imparare qualcosa da loro. Mi trovo bene in questa Lube, dove bisogna dare sempre il meglio come abbiamo fatto stasera con Milano. E ora con Modena dovremo esser bravi a scendere in campo con la stessa determinazione. Sappiamo che ci aspetta una partita molto difficile e vogliamo dare il massimo". IL TABELLINO REVIVRE MILANO: 0 CUCINE LUBE BANCA MARCHE CIVITANOVA: 3 Revivre Milano: Milushev 13, Gavenda n.e., Alletti 5, Sottile 1, Sbertoli 1, Skrimov 4, Russomanno, Tosi (l), De Togni, Rivan (l) n.e., Baranek 7, Galaverna n.e., Burgsthaler 2, Marretta n.e.. All. Monti. Cucine Lube Banca Marche Civitanova M.: Fei 1, Gabriele n.e., Parodi, Juantorena 10, Vitelli n.e., Stankovic 6, Christenson 6, Cester 10, Grebennikov (l), Miljkovic 11, Corvetta, Cebulj 13, Podrascanin n.e.. All. Blengini. Arbitri Goitre (To); Braico (To).. Parziali: 13-25 (20’); 18-25 (26’); 16-25 (27’). Note: 1939 spettatori, incasso:5959 Euro. Milano: 9 battute sbagliate, 0 aces, 6 muri vincenti, 42% in attacco, 54% in ricezione (33% perfette). Lube: 11 b.s., 8 aces, 7 m.v., 65% in attacco, 64% in ricezione (44% perfette). Votato miglior giocatore: Christenson.
Intensa, in questa fine d'anno, l'attività della Provincia nei lavori pubblici. Molti i cantieri aperti. Tra le diverse opere inderogabili per la loro urgenza stanno trovando una soluzione anche i problemi che si erano venuti a creare nel marzo scorso sulla provinciale del Fiastrone nel Comune di Camporotondo a seguito delle intense precipitazioni che hanno interessato non solo la nostra provincia ma l'intera nostra regione. Sono iniziati da qualche settimana, sulla arteria in questione, i lavori di ripristino della sede stradale appaltati per un importo complessivo di 200 mila euro alla ditta Gatti e Purini snc di San Severino Marche. Intervento questo, come altri altrettanto urgenti, che è stato possibile attuare soltanto dopo che la Provincia è riuscita ad ottenere un finanziamento regionale nel luglio scorso. Il risanamento della frana che aveva provocato molti disagi alle popolazioni ed alle imprese era più che mai urgente ed indifferibile. Infatti il dissesto aveva causato un'importante restrizione della sede stradale tale da creare un senso unico alternato con il divieto di transito ai mezzi con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate. I lavori, con cui si mette in sicurezza l'intero tratto, prevedono la costruzione di un muro in cemento armato lungo cinquanta metri, la successiva ricostruzione del corpo stradale con l'istallazione di una barriera di sicurezza. I lavori dovranno essere ultimati dall'impresa appaltatrice entro il 31/03/2016. Al momento sono stati già realizzati tutti i 42 pali delle fondazione, costruita la soletta in cemento armato ed è iniziata l'elevazione del muro di contenimento.
Vincenzo Galiè è l'abate parroco della parrocchia di S. Bartolomeo di Campofilone, ma soprattutto è una sorta di Sherlock Holmes dell'archeologia. Cultore di storia locale marchigiana, soprattutto dei periodi romano e medievale, attraverso documenti di archivio, testimonianze di storici, ricerca di testi archeologici ed uso del georadar ha cercato di ubicare città, villaggi, anfiteatri romani e castelli medievali. Ha individuato per primo l'esatta localizzazione della città romana di Truentum, successivamente certificata dagli scavi della Soprintendenza di Chieti, ed ha all'attivo 83 pubblicazioni riguardanti tali argomenti. Nonostante ciò, in pochi conoscono i suoi studi e le sue intuizioni: l'ambiente accademico ed il mondo dell'archeologia locale, in particolare, sembrano volersi disinteressare degli appelli di Don Vincenzo. "Come ricercatore - afferma l'abate - sono circondato dal silenzio, dall'indifferenza, dalla noncuranza del mondo scientifico preposto alla ricerca e alla diffusione del sapere. Forse, la paura che i miei studi possano fare centro motiva tali deprecabili trascuratezze, ma il danno non è per me. Il danno è per la collettività che non vede tutelata la propria memoria storica per piccoli motivi di poltrone, di interessi personali".https://www.youtube.com/watch?v=aYUebZOp_mc"Da anni, ormai - continua Don Vincenzo Galiè - mi sono accorto che manca uno studio serio e completo del territorio: uno studio approfondito sulla continuità del mondo romano fino ai giorni nostri attraverso lo studio dei catasti, dei documenti, degli atti di donazione, dei toponimi, delle strade e dei nomi antichi". Gli studi di Galiè, invece, si basano su un metodo di ricerca che trova la sua essenza proprio nel rigoroso e corretto esame di documenti ufficiali, atti notarili, mappe catastali e toponimi: "connetto le varie informazioni tra loro, incrocio i dati, disegno un territorio caratterizzandolo con dettagli che viaggiano in ambiti diversi: dalla curia vescovile del '500, alla strada disegnata dagli agrimensori romani, agli atti di donazione medievali, ai manoscritti di un abate del '600, agli atti di donazione delle suore dell'XI secolo". Con il controllo del georadar, poi, si ottiene la prova madre definitiva in grado di dare, anche senza che lo scavo venga effettuato, l'esatta ubicazione della città o di un monumento: "utilizzo tale macchinario d'indagine su decine e decine di località, sono in grado di affermare di non essere mai rimasto deluso: nascosti magari fino a cinque metri di profondità, sono apparsi molteplici insediamenti rivelando presenze di vici e città a forma di reticolato romano o di scacchiera. Ho individuato tre grandi forme ellittiche che hanno rilevato la presenza sotterranea di tre anfiteatri romani al Girfalco di Fermo e nelle città romane di Pausulae ed Helvia Ricina".Tra le intuizioni più eclatanti avute da Don Vincenzo Galiè, sono almeno da nominare quelle riferite a Truentum, la città romana descritta da Sillio Italico, a Novana, sepolta e citata da Plinio il Vecchio, alla romana Helvia Ricina con il relativo anfiteatro. Non solo: l'abate si è anche occupato di Interamnia Picena, una città romana completamente sconosciuta agli studiosi, che doveva sorgere presso l'attuale Comunanza; ha dedicato degli studi alla storia della città di Potentia, nella zona tra Recanati e Potenza Picena; ha effettuato ricerche sulla probabile derivazione dell'attuale Civitanova da Cluentum.
Si è svolto questa mattina un altro blitz da parte delle forze dell'ordine all'interno dell'Hotel House. L'operazione ha visto coinvolti Carabinieri, Polizia (municipale e provinciale), Guardia di Finanza, Corpo Forestale di Recanati e Vigili del Fuoco, coordinati tutti dal Dottor Andrea Innocenzi. Durante il blitz è stato arrestato un giovane pakistano, evaso dagli arresti domiciliari per una condanna di possesso e spaccio di sostanze stupefacenti. ll tribunale ha ripristinato l'ordine di custodia in carcere. Sono stati prelevati anche quattro stranieri per accertamenti riguardo la loro identità.
Dopo l'antipasto dei giorni scorsi sulle montagne maceratesi, giovedì i primi fiocchi della stagione dovrebbero scendere anche in pianura. Secondo le previsioni de ilmeteo.it, il tempo inizierà a peggiorare già dalla serata di mercoledì a partire dal settore tirrenico del nostro Paese.Nelle prime ore di giovedì le precipitazioni saranno abbondanti al centro-sud e sulle regioni adriatiche dalla Romagna in giù, con neve che, date le basse temperature, cadrà anche a 300 metri sull'appennino tosco-emiliano e romagnolo e a 500 metri su quello abruzzese. Nel tardo pomeriggio e in serata il peggioramento andrà ad interessare le Marche e la Puglia, "con massima intensità sull'Abruzzo e Molise in serata, quando la neve cadrà copiosa o addirittura copiosissima, anche a quote bassissime".Questo ciclone mediterraneo di fine autunno fungerà come una calamita nei confronti delle discese di aria artica che come missili polari si fionderanno verso l'Italia valicando le Alpi all'inizio di dicembre, fin verso il Ponte dell'Immacolata.
Riportare a Passo di Treia la Torre al centro del villaggio. Parafrasando un vecchio proverbio e data l'importanza avuta nello sviluppo cittadino, la sua origine risale, infatti, tra la fine del XIV e gli inizi del XV secolo, nelle scorse settimane la struttura è stata oggetto di confronto da parte di alcuni cittadini, riunitisi ora in un gruppo di lavoro allo scopo di porre fine all'attuale stato di sottoutilizzo. Dalle varie ricerche scientifiche e dall'importante opera di recupero compiuta a metà degli anni Novanta, all'interno e negli spazi adiacenti la Torre del Mulino fortificato si sono alternate numerose iniziative, sia pubbliche che legate alle associazioni locali, che, tuttavia, non sono riuscite a garantire una stabilità e una continuità al di là degli eventi realizzati con merito durante l'anno. Ciò è dovuto alla mancanza di una progettualità condivisa, al centro delle finalità del gruppo, nato dapprima spontaneamente sui social network, che vuole riunire professionalità e persone di buona volontà attraverso un concorso di idee concrete e finanziabili da proporre all'Amministrazione comunale nell'interesse della collettività oltre le naturali opere di manutenzione. Definiti anche i principi che animano i promotori: ribadire la valenza identitaria del luogo; renderlo un contenitore eterogeneo di proposte; evidenziarne l'importanza storica, affinché diventi un importante istituto deputato al mantenimento del patrimonio immateriale del territorio “in riva Potentiae”; consentire la massima fruibilità a cittadini, scuole e associazioni secondo la progettualità successivamente definita e i limiti previsti dalla legge; ricavare, dove possibile, uno spazio laico di aggregazione da restituire alla cittadinanza. A tal scopo, sarà presto comunicata la data del primo incontro operativo, aperto a chiunque voglia offrire il proprio personale contributo alle finalità individuate (o suggerirne di ulteriori), dando origine a un positivo confronto. Si tratta, perciò, di un'azione in positivo, completamente civica, senza interessi di parte se non quello che pone in cima all'ambizioso impegno la storia passata, presente e futura di Passo di Treia.
Cento anni di vita vissuti tra fede, sacrifici e l’amore incondizionato di una maxi famiglia. Sono stati festeggiati ieri mattina a Montecassiano nella casa di riposo Romolo Murri dove Luigia Paciaroni ha ricevuto i fiori e gli auguri di parenti e del sindaco Leonardo Catena. Si tratta del terzo centenario festeggiato nel corso di quest’anno, segno che genetica e ambiente rappresentano un felice connubio. Ma anche la tempra non è da meno, non per nonna Luigia che in un secolo di vita ha affrontato difficoltà, lutti e sfide con coraggio e determinazione. Nata il 23 novembre del 1915 a Pollenza, sin da subito si era dovuta occupare dei cinque fratelli più piccoli. Con il padre affetto da problemi respiratori, era stata Luigia a svolgere i lavori più pesanti. Trascurando la propria vita affettiva, avendo altre priorità ben più stringenti, ha aiutato la famiglia fino a 40 anni, poi, dopo tanti sacrifici, ha incontrato quello che sarebbe stato l’uomo della sua vita, Mario Massera. Scoperto l’amore, i sacrifici però non sono finiti. Di dieci anni più grande Massera era vedovo e già padre di otto figli, ma Luigia Paciaroni, abituata alle sfide e ai sacrifici, non ci ha pensato due volte e si è dedicata totalmente alla nuova famiglia, occupandosi della crescita in particolare dei quattro figli più piccoli (gli altri infatti erano già grandi e sposati). Da Rambona la nuova famiglia si era trasferita a Verdefiore di Appignano, poi begli anni ’70 i coniugi si sono spostati con i due figli più piccoli a Vallecascia di Montecassiano. Negli anni, in quella casa, sono rimasti i due coniugi, un figlio, sua moglie e la nipotina Manuela.La fede è stata l’altra caratteristica che ha accompagnato la vita di Luigia e che le ha consentito di affrontare tre terribili lutti, quello del figlio nell’81 (in un incidente sul lavoro), del marito Mario dieci anni più tardi (morto in un incidente stradale a 86 anni e nel 2000 la perdita della nuora (a causa di una malattia). Per dieci anni nonna Luigia ha accudito la nipote Manuela come una figlia, dandole amore e protezione, poi l’amore è stato ricambiato quando, nel 2010, ha accusato i primi problemi di salute. Da febbraio del 2012 la supernonna è tra gli ospiti della casa di riposo. Supernonna non solo per l’età ma anche per la progenie con: otto figli (di cui sette viventi), 15 nipoti (di cui uno scomparso), 29 pronipoti e 13 pro pronipoti a cui si aggiungono due in arrivo. Ieri (domenica 22 novembre) approfittando del giorno di festa, è stata festeggiata al Parco Hotel di Pollenza da figli, nipoti e pronipoti, alcuni arrivati da fuori regione per ricambiare tutto l’amore che Luigia ha donato loro nel corso della sua vita. In totale una settantina di persone. Nel giorno del suo compleanno, la festa è proseguita alla casa di riposo.
Titolo forte ma in tutte le pagine sportive dei media nazionali e non viene dato risalto al sorpasso della Cucine Lube Banca Marche Civitanova, ai danni di Modena. La Lube è capolista in Superlega ed ha lanciato la sfida ai modenesi che domenica verranno ospitati in un Eurosuole Forum che si annuncia stacolmo e caldo di tifo e sana passione. Tutti gli appassionati di pallavolo si stanno stingendo intorno alla capolista ed anche i curiosi, coloro che si avvicinano per la prima volta al volley, recandosi per la prima volta all'Eurosuole Forum rimangono come stregati da questo sport e dalle acrobazie che compiono i giocatori. Dopo sei giornate la classifica dice che la Lube è l'unica squadra imbattuta del Campionato. Tra i tanti numeri uno in onore al centrale serbo Podrascanin a 4 punti dai 2000 in Campionato. La squadra di Blengini è pronta a un blitz in Lombardia contro l’unico sestetto ancora in cerca della prima vittoria stagionale nelle sei giornate finora disputate. Anche i due precedenti della passata stagione non sono incoraggianti per i meneghini che non hanno mai battuto i marchigiani in SuperLega UnipolSai. Quest'anno non c'è proprio tempo per gustarsi le vittorie ed il primato perchè il calendario impone ritmi impressionanti. Si gioca ogni tre giorni. Anche per sopperire ad un eventuale stanchezza psico fisica, piuttosto che mentale, dei giocatori, domenica l'Eurosuole Forum dovrà essere il classico settimo uomo in campo per trasportare la squadra oltre la vetta della classifica. Prima di pensare a Modena, però i biancorossi dovranno superare l'ostacolo Milano. Per la Lube sarà un mercoledì in trasferta, contro il fanalino di coda Milano. COACH BLENGINI mette in guardia i suoi giocatori sui "rischi" che potrebbero correre a Milano. “La partita con Milano in trasferta sarà complicata dal punto di vista dell’approccio - dice l'allenatore della Lube - sappiamo bene che se c'è differenza di qualità tra squadre si vede solo se ci si esprime al massimo. Dobbiamo giocare bene senza pensare al match di domenica prossima con Modena. La Revivre giocherà col braccio sciolto ed è una formazione che, secondo me,è in crescita e ci darà del filo da torcere. Con grande maturità dobbiamo interpretare al meglio la gara finché non cadrà a terra l’ultimo pallone”. E' ipotizzabile che il tecnico biancorosso operi una sorta di turn over magari facendo rifiatare chi, come Juantorena, è stato maggiormente sotto pressione in questo periodo. Al suo posto potrebbe giocare Cebulj con Cester, centrale italiano, che andrebbe a rilevare uno tra Podrascanin e Stankovic per bilanciare la presenza degli italiani in campo. MATTEO BURGSTHALER, centrale di Milano, campione d'Italia con Trento ora a Milano, è una partita così scontata per la Lube? “La gara sulla carta è quella dal pronostico più scontato. Dato che il nostro limite maggiore è tenere un livello costante di gioco, l’obiettivo credo debba essere quello di non concedere nulla. Di sicuro il divario è ampissimo e loro sono migliori sotto ogni punto di vista. Magari però se sottovalutano la partita, visto che giocano ogni 3 giorni e potrebbero essere stanchi e fare qualche cambio, noi dovremo provare ad approfittarne”. ARBITRI: Braico e Goitre. PRECEDENTI: 2 (2 successi Civitanova) EX: non ci sono ex tra queste due formazioni. A CACCIA DI RECORD: In Regular Season: Simone Parodi – 12 attacchi vincenti ai 1500 (Cucine Lube Banca Marche Civitanova). In Campionato: Simone Parodi – 6 punti ai 2500, Marko Podrascanin – 4 punti ai 2000 (Cucine Lube Banca Marche Civitanova). In Campionato e Coppa Italia: Kamil Baranek – 1 partita giocata alle 100 e – 18 punti ai 1000 (Revivre Milano). SETTIMA GIORNATA: Perugia - Monza, Milano – Civitanova, Molfetta - Trento, Ravenna - Latina, Modena - Piacenza, Verona – Padova (giovedì ore 20,30 diretta Tv Rai Sport). CLASSIFICA: Civitanova 16, Modena 15, Trento 14, Perugia 12, Verona 11, Molfetta 10, Latina 8, Monza e Ravenna 7, Piacenza e Padova 3, Milano 2.
Nell'universo del consumismo e della ricerca del guadagno ad ogni costo c'è anche chi riesce ancora a fare scelte etiche. Antieconomiche, forse, ma certamente forti e di grande impatto sociale. Serena Cerescioli da qualche tempo gestisce il Pop Caffè di Camerino e fin da subito si è distinta per la sua determinazione contro il gioco d'azzardo. La giovane, da quando è subentrata nella gestione del bar, ha fatto la scelta di togliere le slot-machine, presenti nelle precedenti gestioni, per varie ragioni: "Ho scelto di non mettere le slot, perchè non voglio quelle macchinette 'sfascia famiglie' nel mio locale. Il gioco d'azzardo è una dipendenza e non non mi sembra giusto contribuire a questo circolo vizioso. Chi è affetto da questa patologia passa parecchio tempo davanti alle slot, togliendo del tempo prezioso alla famiglia, ai suoi impegni e magari alla ricerca di un vero e proprio lavoro, senza stare a sperare nella manna dal cielo, perchè, nel gioco d'azzardo, sono più i soldi che si perdono che quelli che si vincono. Molti rappresentanti che arrivano nel mio locale, mi consigliano di mettere le macchinette per aumentare gli incassi, ma tutto ciò va contro i miei principi e la mia morale: non mi piace fare soldi facili, soprattutto in questo modo, approfittandomi di qualcuno che sta passando momenti difficili derivanti da una dipendenza e arricchirmi sopra le sue debolezze. Un'altra ragione per la quale non ho contribuito a questo circolo vizioso è per un fattore di sicurezza: gli affetti da azzardopatia, quando non vincono, si irritano e diventano pericolosi, quindi ho deciso di tutelare me e i miei dipendenti".Il Pop Caffè di Camerino è stato anche protagonista di uno "Slotmob": una manifestazione di cittadinanza che ha previsto un aperitivo di massa e un flashmob da fare nei bar che hanno fatto la scelta di rinunciare alle slot-machine e ai loro cospicui guadagni. L'evento all'interno del locale, è stato ricco non solo di aperitivi ma anche di giochi sani con lo scopo di socializzare. Lo Slotmob ha rappresentato una forma di sensibilizzazione e prevenzione contro il gioco d'azzardo patologico.
"Da questa mattina le mie azioni di Banca Marche sono carta straccia. In una giornata hanno mandato in fumo quasi tutti i miei risparmi": il signor Mario (nome di fantasia perchè, per ovvie ragioni, ha richiesto la massima riservatezza sulla sua identità) ha 68 anni e vive in un paese vicino a Macerata. E' uno dei 40mila piccoli azionisti di Banca Marche che, dopo il decreto legge di ieri con il quale il Governo e Bankitalia hanno salvato i depositi, i conti correnti e le obbligazioni ordinarie, ha visto azzerato il valore delle sue azioni. Suona alla porta della nostra redazione e chiede di poter parlare con qualcuno. Vuole sfogarsi, vuole esternare tutta la sua rabbia, la sua delusione, la sua amarezza. "Con l'operazione di ieri, hanno scaricato le perdite sui piccoli azionisti. Avevo acquistato diverse migliaia di euro di azioni con i soldi della liquidazione, perchè mi è sempre stato consigliato di differenziare gli investimenti. Oggi quei soldi non li ho più. Mi resta qualcosa da parte che avevo investito in obbligazioni ordinarie, ma chi mi ridarà il mio denaro? Voglio che la mia storia venga conosciuta da tutti, perchè mi pare che si stia facendo passare sotto silenzio la verità su di me e sugli altri piccoli azionisti che, nel giro di una notte, hanno perso tutto. Oggi in giro non ho sentito altro che osannare l'operazione del Governo e plaudire a un qualcosa che è costato caro a tanta gente. Hanno salvato la banca? E a noi chi ci salva? Tutti i cori di osanna e di compiacimento non dicono mai che ci sono persone che hanno dovuto comunque pagare in prima persona i danni fatti da gente che se ne sta a casa con milioni di euro sul conto corrente. Dovete dirle queste cose! Dovete farle sapere. Almeno questo ce lo dovete, voi come stampa che in questi giorni non avete fatto altro che dire bravi a chi ha azzerato il valore dei nostri risparmi. Perchè dobbiamo pagare noi le speculazioni e la mala gestione che hanno contrassegnato Banca Marche negli ultimi anni? Perchè? Hanno salvato i correntisti e gli obbligazionisti, ma non hanno salvato noi piccoli azionisti, uniche vittime di questa tristissima storia. Scrivete tutto, scrivete la verità, non solo quello che viene comunicato per interessi di parte. Io non mi arrendo: valuterò tutte le possibilità perchè questa è un'ingiustizia troppo grossa da accettare".Mario se ne va, dimenticando l'ombrello che aveva portato con sè. Quando tornerà a riprenderlo rileggerà la storia sua che è anche quella di un piccolo universo di 40mila persone che in una notte hanno visto andare in fumo, non certo per loro colpa, parte dei risparmi e che non vuole rassegnarsi e dichiara di voler lottare per ottenere giustizia.[widgets_on_pages id=2]