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Marcozzi: "Su Banca Marche si torni alla soluzione del Fondo interbancario"

Marcozzi: "Su Banca Marche si torni alla soluzione del Fondo interbancario"

Da Jessica Marcozzi, capogruppo Forza Italia alla Regione Marche, riceviamo:

Il Governo e i disinformati plaudono al salvataggio di Banca Marche. Ma c’è ben poco da esultare. Anzi. Con un provvedimento senza precedenti sono state azzerate tutte le azioni di Banca Marche e il prestito obbligazionario distruggendo in un istante parte dei risparmi di quarantamila azionisti marchigiani e gettando nella disperazione di migliaia di risparmiatori che avevano sottoscritto le obbligazioni subordinate di Banca Marche sicuri di ottenere la restituzione del prestito e giusti interessi. Tutto questo è avvenuto in una sera di domenica ma certamente nel segreto l’operazione era preparata da tempo. Nella lettura di una nota della Banca di Italia, il governatore Ceriscioli, ha parlato di rischio di impresa. Ora per azzerare il patrimonio della Banca sono stati svalutati da parte dei Commissari di Banca d’Italia tutti i crediti in sofferenza del 80%! Percentuale che non trova riscontri in altre situazioni bancarie, considerando che la maggior parte dei crediti è garantita da ipoteca sugli immobili. Chi ha stabilito l’80% e non il 60% o 70% che avrebbe permesso di salvare le obbligazioni e gli azionisti di Banca Marche? Tutto ciò è avvenuto nel più totale riserbo, senza coinvolgere gli azionisti e le fondazioni bancarie di Pesaro, Fano Jesi e Macerata. Tutto il mondo del volontariato e del welfare che aveva un grosso sostegno dalle erogazioni delle Fondazioni andrà certamente in crisi con un gravissimo danno per l’intero sistema marchigiano. Ma dov’era la Banca d’Italia quando gli ispettori nelle loro ispezioni non rilevavano sostanziali criticità? Dov’era la società di revisione che certificava la regolarità dei Bilanci e delle valutazioni? E ancora dov’erano i Sindaci e gli Amministratori che certificavano e firmavano il Bilancio? Dove sono oggi Ceriscioli e il sindaco di Pesaro Matteo Ricci che, non avendo capito nulla, plaudono “al salvataggio” di Banca Marche? Ma quale salvataggio. L’affare lo faranno coloro che acquisteranno la “Bad bank” con tutti i crediti in sofferenza (ma con sostanziose garanzie patrimoniali) svalutati dell’80%! Il nostro Governo, da Renzi a Padoan, non è stato capace di difendere gli interessi nazionali dinanzi all’Europa quando invece il Governo tedesco e quello spagnolo sono intervenuti con fondi statali per salvare le proprie banche. Qui in Italia era pronto il Fondo interbancario che è privato ma sembra che ci sia stato il veto dell’Europa o era forse interesse di tutti (Governo e Banca d’Italia) mettere una pietra sopra per cancellare eventuali responsabilità degli stessi organi? Per non parlare dell’effetto a catena che l’operazione provocherà con un timore diffuso tra tutti colo che hanno i loro risparmi nelle altre 9 Banche a rischio. Questo potrebbe comportare un fuggi fuggi generale degli azionisti dagli Istituti bancari “a rischio”. Ora il Parlamento e quanti hanno a cuore gli interessi dei risparmiatori marchigiani e dell’intera economia della Regione devono intervenire per annullare questa scellerata scelta e tornare alla soluzione del Fondo interbancario che avrebbe salvaguardato il valore delle obbligazioni subordinate e non avrebbe azzerato il valore delle azioni.

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