Intorno alle 13 una donna a bordo della sua Lancia è uscita fuori strada lungo la strada provinciale potentina, ribaltandosi e finendo in un fosso, vicino a un laghetto. La donna è in buone condizioni.Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, il 118 e la Polizia Municipale di Macerata. (FOTO Si.Sa.)
La Protezione Civile regionale ha emesso un avviso di condizioni meteo avverse valido dalle ore 12 di domani (sabato) fino alle ore 12 di lunedì.Le precipitazioni, a prevalente carattere di rovescio, sono previste a sparse e maggiormente insistenti nelle zone interne nel pomeriggio di sabato 16 con abbassamento del limite delle nevicate fino a quote pianeggianti in serata; fenomeni maggiormente diffusi nella seconda parte di domenica 17, con possibili nevicate anche in pianura e sparsi ed in progressivo esaurimento già dalle prime ore di lunedì 18. La velocità del vento è prevista di maggiore intensità a partire dalla serata di sabato 16. Gelate nei settori interni e collinari domenica 17 e gelate diffuse lunedì 18. Miglioramento delle condizioni meteo dalla seconda parte di lunedì.
Il Comune di Montelupone dice addio al suo Vigile del Fuoco e lo fa attraverso una nota in cui ricorda la dedizione, il coraggio e la professionalità di questo uomo speciale.Scomparso nelle prime ore di ieri mattina, dopo un anno di sofferenza per le gravi ferite riportate durante l’esplosione di un silos avvenuta il 18 giugno del 2014, Torregiani lascia un segno nella comunità delle fiamme rosse e del suo paese, nonché in tutta la città di Macerata.Sulla morte del vigile di soli 47 anni, intanto, indaga la Procura di Macerata che ha disposto per domani l’autopsia, mentre i funerali sono attesi per Domenica ale 11 nella Chiesa di Santa Chiara di Montelupone.Roberto Torregiani riceverà l'onoreficenza di "vittima del dovere", un modo per rendere onore alla memoria dei caduti in servizio di tutte le Forze dell'Ordine, cioè di coloro che hanno sacrificato la loro vita per mantenere alto lo spirito democratico di libertà.L'obiettivo è di sostenere attraverso sussidi economici, i familiari dei dipendenti deceduti e tutti coloro i quali, durante l'espletamento del servizio, hanno riportato ferite e lesioni di tale gravità da precludere loro la normale attività lavorativa.Di seguito riportiamo il saluto del Comune di Montelupone a Roberto Torregiani:“CIAO ROBERTO,avevi scelto di essere un Angelo custode sulla terra e lo sei stato. Ora sei un Angelo custode su dal cielo, è la tua nuova missione.I Vigili del fuoco, i Pompieri, rappresentano un categoria di uomini speciali: sono coraggiosi nei fatti e non con le parole, sono competenti e professionali e sono, soprattutto, solidali. Proteggono il prossimo, sono pronti h 24, come si dice oggi, ad intervenire per ogni emergenza, grande o piccola, e ogni volta affrontano il pericolo come solo loro sono in grado di fare.Un incendio, un’alluvione, un incidente stradale, un pentolino lasciato sul fuoco acceso dalla vecchietta, un bambino rimasto da solo chiuso in casa, intervengono i Pompieri e risolvono tutto con ardimento preparazione e alta professionalità. E in cambio? Stipendi scarsi, effettivi spesso insufficienti.E rischiano la vita. Lo sanno di rischiare, sanno che l’imprevisto è sempre in agguato, perché la loro missione è quella di affrontare situazioni e pericoli, di ogni genere, che nessun altro è in grado di affrontare.Sì, uomini speciali. E Roberto, Roberto Torregiani, giovane e prestante e simpatico giovane uomo di Montelupone, li rappresenta tutti. Il suo stile di vita è stato da Vero Pompiere: nel lavoro realizzato con piena efficienza, o a bordo della propria amata moto, o nella quotidianità in seno alla propria famiglia.Roberto è “caduto sul lavoro”, pur avendo saputo da sempre che, ad ogni missione, il pericolo era lì, al suo fianco. Ma i coraggiosi veri non arretrano, fanno quello che si deve fare. Sono di una categoria superiore.Emozione, commozione, dolore, tristezza a Montelupone. Enfasi? No, assolutamente no. Roberto era un Pompiere e, come i Pompieri non si concedono mai all’enfasi, anche Montelupone soffre dentro un dolore autentico e forte per un proprio figlio, un fiore di figlio, che se ne è andato mentre si dedicava, com’era solito, alla sicurezza degli altri.Nel dolore, Montelupone è anche orgogliosa di aver dato i natali ad un Eroe.Ciao Roberto, un abbraccio forte ai tuoi genitori, a tua sorella, a tutti i tuoi famigliari, ai tuoi amici. E tu sarai sempre nei nostri cuori, non sarai mai dimenticato, perché hai espresso e testimoniato il meglio della nostra comunità.”
Nella tarda mattinata di ieri sono stati rinvenuti due fucili dai dipendenti di un’impresa stradale impegnati lungo la superstrada SS77, all’altezza dello svincolo Piediripa-Macerata. Il ritrovamento delle armi è avvenuto mentre si stava lavorando alla rimozione di alcuni container. Sul posto è intervenuta la polizia che, una volta effettuati gli accertamenti, ha constatato che entrambi i fucili risultavano oggetto di un furto messo in atto da ignoti in una abitazione di Corridonia nello scorso mese di luglio.
Un boato verso le 4 di questa mattina, poi l'esplosione: è quanto successo questa notte a Treia, allo sportello bancomat delle Poste, preso di mira da ignoti che lo hanno fatto letteralmente saltare in aria. Talmente tanta la potenza della carica di esplosivo, che anche una parte dell'ufficio è stata distrutta. I malviventi sono fuggiti con diverse migliaia di euro, e molte delle banconote sono state macchiate e bruciate dal sistema di sicurezza che si è attivato in seguito all'esplosione. Le indagini sono affidate ai carabinieri di Macerata e di Treia.Sempre nella notte, a Treia, si è verificato un furto in un'abitazione privata, dove sono state rubate due autovetture di piccola cilindrata. Quest'ultimo fatto potrebbe ricollegarsi all'assalto alle Poste.
Dal Segretario Politico di Azione in Movimento, Simone Livi, riceviamo quanto segue: Purtroppo ci troviamo a registrare gli ennesimi tagli da parte della Regione Marche che, dopo la cancellazione di alcuni servizi sanitari essenziali per la nostra provincia, ha deciso di ridurre gli investimenti anche nel comparto sociale. L’Amministrazione di centro sinistra guidata da Ceriscioli, attraverso i decreti di riparto regionale, ha pressoché dimezzato i fondi destinati agli Ambiti Sociali necessari al mantenimento di alcuni servizi di vitale importanza. Parliamo di servizi destinati principalmente ai disabili, agli anziani, agli asili nido ed alle famiglie in difficoltà. A subire questa ulteriore “mannaia” saranno soprattutto i Comuni dell’entroterra che non hanno risorse di bilancio disponibili per compensare il gap che si verrà a creare. Giustamente alcuni Amministratori Locali e molti Cittadini hanno immediatamente capito la gravità della questione e reclamano a gran voce una revisione della decisione presa dalla Regione. A nostro parere tale scelta scellerata deve immediatamente essere rivista dalla Giunta Regionale, ripristinando per il 2016 tutti i fondi tolti dall’annualità relativa al 2015. AZIONE IN MOVIMENTO chiede al Presidente in persona di impegnarsi a ristabilire lo stato delle cose e risolvere questo serio problema, esigendo una risposta concreta quanto prima. Siamo stanchi dei continui soprusi perpetrati nei confronti di una Comunità che non può essere presa in considerazione solo nello svolgersi delle campagne elettorali, per poi essere abbandonata al proprio destino nei cinque anni di legislatura. Questo Governo Regionale in soli sette mesi ha già dimostrato ampiamente una incapacità di amministrare o, ancora peggio, una strisciante malafede che va a colpire tanti Cittadini disgraziatamente considerati di “fascia inferiore”. Noi queste battaglie le faremo sempre, senza se e senza ma.
Una normale uscita con gli amici, un po' di musica e qualche bicchiere di troppo... e per una giovane 30enne del circondario di Tolentino la serata si conclude in ospedale. Fin qui niente di strano, se non fosse che i genitori della ragazza, questa mattina, non avendo ancora visto rientrare a casa la figlia, e non avendo ricevuto alcuna notizia da amici e conoscenti, allertano immediatamente i carabinieri della compagnia locale. Partono subito le ricerche: poco dopo la ragazza viene trovata all'ospedale di Civitanova, dove era stata ricoverata infatti la sera prima. Una volta fatti tutti gli accertamenti del caso, la giovane è stata dimessa e i genitori hanno potuto tirare un sospiro di sollievo.
Arriveranno davvero il freddo e la neve nel weekend? A fare chiarezza è Francesco Cangiotti che, sul sito geometeo.it, avverte del transito di "un'isoterma di -8/-10 gradi alla quota di 1300 metri, che interesserà maggiormente le Marche nella giornata di domenica e nelle prime ore di lunedì". Questo farà sì che, oltre al netto abbassamento delle temperature, assisteremo anche a quello della quota neve sui settori delle aree appenniniche e collinari centrali."Data questa situazione quindi il freddo in arrivo alle varie quote darà una buona energia per forti contrasti con formazione di precipitazioni convettive a tratti anche continue e di una certa entità che saranno accentuate maggiormente sul settore collinare centrale e sui versanti orientali dello spartiacque appenninico grazie ad un deciso effetto stau indotto dalle tese correnti nord-orientali. Su questi settori (aree appenniniche e collinari centrali per capirci fino ad Urbino, Cingoli, Tolentino e Ascoli) la quota neve visto anche il rovesciamento verso il basso dell’aria fredda ad opera dei rovesci, risulterà molto bassa se non addirittura prossima al piano".Sempre secondo questa fonte, invece, "stando principalmente all'effetto della Bora, le probabilità di vedere neve e per giunta con accumulo lungo la costa risultano ridotte; questo non vuol dire che durante i rovesci più intensi, specie domenica, quando il freddo in quota risulterà maggiore, non si possano osservare brevi fioccate o fenomeni di pioggia mista a grauplen".
Due colpi di pistola in una zona rurale di Mogliano, piccolo comune di cinque mila abitanti del maceratese, hanno sconvolto la tranquilla vita di alcuni abitanti.Ieri sera verso le 8 di sera, due ladri, sulla quarantina, erano da poco entrati in una casa posta sul ciglio della strada, quando il figlio dei due proprietari passando davanti casa dei genitori ha notato qualcosa di strano.I genitori, non erano in casa in quel momento. “Ho visto le luci accese in casa - racconta l’uomo - e le finestre aperte, da fuori ho visto un uomo che frugava nell’armadio”.Subito dopo l’uomo decide di chiamare i vicini e insieme a loro, in sei persone, aspettano fuori casa che i due ladri escano. La paura era tanta, ma quando sono usciti qualcosa è andato storto. I due ladri, viste le persone davanti all’abitazione, si sono messi a correre. Uno dei due è riuscito a scappare, mentre la fuga dell’altro è stata interrotta dalla recinzione dell’abitazione dei vicini.Sentitosi braccato dalle sei persone che lo avevano rincorso, il ladro deve aver perso il controllo e ha detto: “Io sparo”. Il figlio delle due persone anziane derubate ha risposto: “Va bene”, pensando che nulla potesse succedere.Invece, proprio in quel momento, il ladro ha estratto la pistola in segno di minaccia e sparato due colpi in aria.Lo spavento ha preso il sopravvento e nella confusione generale l’uomo con la pistola in mano è riuscito a fuggire.Intanto, i carabinieri che erano stati chiamati, sono arrivati circa mezz’ora dopo sul posto, quando ad attenderli c’erano solo persone spaventate.“Ho avuto paura, non avevo mai visto una cosa del genere in vita mia” - confessa uno dei vicini che ha assistito alla scena dell’inseguimento, e sua moglie aggiunge - “mio figlio di sei anni non dorme più, perché ha paura”.Quello avvenuto ieri sera non è l’unico furto verificatosi nella zona. “Da circa un anno la situazione qui è cambiata e c’è quasi un furto al giorno”, spiega un ragazzo che abita vicino alla casa presa di mira dai ladri, un’abitazione che negli ultimi anni ha subito più di un furto.L’Assessore allo Sport del Comune di Mogliano, Alessandro Quarchioni, ha assicurato che l’amministrazione sta provvedendo ad installare un sistema di videosorveglianza e che vigilerà sulla sicurezza dei suoi cittadini.https://www.youtube.com/watch?v=aAnxNqnkYUg Alessandro Quarchioni, Assessore Sport Comune di Mogliano
I fatti risalgono al 18 giugno, quando Pietro Sarchiè, un commerciante di pesce di San Benedetto del Tronto, è stato ucciso e bruciato in una frazione di Camerino. Anche durante la mattina del suo ultimo giorno di vita, Pietro, dopo aver fatto colazione e aver salutato sua moglie, si è diretto nel mercato ittico di Porto San Giorgio per poi iniziare, con il suo furgone carico di pesce, il solito giro di vendite nei vari paesi e cittadine dell'entroterra maceratese. Mentre percorreva la strada provinciale di Sellano, una frazione di Camerino, una Y10 rossa, gli ha sbarrato la strada e Sarchiè è stato così costretto a fermarsi. Purtroppo, per il pescatore che non avrebbe mai fatto del male nemmeno ad una mosca, il suo destino si sarebbe compiuto nel giro di pochi minuti perchè in quella macchina erano presenti coloro intenti a togliergli la vita con una calibro 38, dalla quale sono partiti sei colpi di cui l'ultimo mortale alla testa. Dopo essere stato ucciso brutalmente, gli assassini, hanno trasportato il corpo di Pietro in una zona abbandonata, Valle dei Grilli, per poi dargli fuoco e hanno smontato il suo furgone pezzo per pezzo presso il capannone di un'azienda edile a Castelraimondo. Il corpo del povero Pietro è stato trovato il 5 luglio, 17 giorni dopo la scomparsa.Esposti striscioni e cartelli in cui si chiede giustizia fuori dal Tribunale di Macerata, dove oggi è attesa la sentenza per Giuseppe e Salvatore Farina, padre e figlio, entrambi accusati dell'omicidio di Sarchiè, i quali hanno trascorso queste ultime ore nel carcere di Camerino.
Nella notte e nella mattina appena trascorsa i carabinieri della Compagnia di Macerata, hanno eseguito un controllo straordinario del territorio al termine del quale hanno denunciato alla procura maceratese tre persone tutte residenti nella zona e con trascorsi penali.I militari del Nucleo Operativo Radiomobile, durante la notte, hanno fermato e controllato un uomo di 40 anni dall'atteggiamento sospetto. A fronte di questo, i carabinieri hanno perquisito l'automobile dell'individuo trovando un coltello a serramanico e due arnesi da scasso. L'uomo è stato denunciato per porto abusivo di arma e possesso di arnesi da scasso.Invece, i carabinieri di Corridonia, hanno perquisito l'abitazione di un 60enne del posto con il sospetto che l'uomo potesse possedere armi in casa. Dopo la perquisizione, i militari hanno rinvenuto circa 170 cartucce di vario calibro non denunciate. L'uomo è stato successivamente denunciato dai carabinieri per possesso di munizionamento non dichiarato.Infine, i militaru di Mogliano e quelli del Nucleo Operativo, hanno perquisito l'abitazione di un 22enne del posto con il sospetto che il giovane potesse possedere sostanze stupefacenti in casa. Infatti, dopo la perquisizione, i militari, hanno trovato oltre 30 grammi di sostanze stupefacenti come "marijuana" e anche un bilancino di precisione.
Il presidente Luca Ceriscioli ha incontrato consiglieri e segretari regionali di partito (Francesco Comi, Antonio Pettinari e Lorenzo Catraro) della maggioranza sul tema della sanità in merito alla delibera di trasformazione delle 13 case della salute, ridefinite ospedali di comunità, e della rete dei trasporti di emergenza territoriale. Delibera che non ha ancora concluso il suo iter e che dovrà tornare alla giunta una volta acquisito il parere della commissione consigliare regionale della Sanità."Gli ospedali di comunità" si legge in una nota "sono un punto importante per far partire concretamente la riorganizzazione della medicina del territorio favorendo l'implementazione di modelli associativi di medicina generale (rete, medicina gruppo ed equipe territoriali) ed è finalizzata all'erogazione dei servizi di assistenza primaria compresa la continuità dell'assistenza, organizzazione che garantisce la presenza di medici h24 in tutte queste tredici strutture, come prevede già la delibera. Un percorso che non prevede tagli ma investimenti e implemento di budget fino a tre milioni di euro complessivamente su tutto il territorio regionale. Un paradosso per chi parla di impoverimento delle aree interne".La maggioranza ha ribadito "la necessità di andare avanti con il percorso di riforma del sistema sanitario. Avanti dunque con l'obiettivo di trasformare le strutture in ospedali di comunità, soprattutto alla luce della cornice delle normative nazionali, accompagnando il percorso così come il presidente aveva ribadito ai dirigenti.Due i punti che verranno puntualizzati nella delibera.Tutte le strutture saranno a disposizione degli utenti h 24. Un sistema molto più strutturato del ppi, erroneamente definito pronto soccorso, che per legge è temporaneo. Ci sarà il medico di continuità assistenziale h24 e il 118 e, dove persiste la lungodegenza, il medico del reparto potrà intervenire in caso di emergenza.Inoltre nella delibera verrà specificato che la lungodegenza resterà in attesa di entrare a regime con le cure intermedie. Un passaggio che verrà sancito da una verifica".
Rapina a mano armata questo pomeriggio a Passo Sant'Angelo. Intorno alle 18.30 un malvivente si è presentato all'interno della tabaccheria Giusy di Giuseppina Cardinali e, pistola alla mano, senza profferire parola, si è letteralmente impossessato del registratore di cassa.Il malvivente, si è poi dato alla fuga a bordo di una Fiat Uno con un complice che lo aspettava all'interno in direzione Abbadia di Fiastra. E' proprio qui che i carabinieri hanno trovato l'auto pochi minuti dopo: era stata rubata nel primo pomeriggio a Corridonia.Al momento della rapina all'interno della tabaccheria non c'era nessun cliente. Da chiarire se la pistola fosse giocattolo o vera.Il bottino complessivo ammonta a circa duemila euro. Indagano i carabinieri.
Anche una delegazione di Tolentino e San Severino, sta partecipando alla manifestazione di protesta in corso di svolgimento ad Ancona, di fronte al palazzo del consiglio regionale, contro la riforma del sistema sanitario.Numerosi i cittadini che si sono dati appuntamento da tutte le Marche per chiedere che la riforma non venga applicata con cartelli e striscioni inneggianti perlopiù al diritto alla salute.
Stanno intervenendo in queste ore i vigili del fuoco di Macerata in varie zone della provincia, a causa delle forti raffiche di vento che da questa mattina interessano tutta la regione. Gli oltre venti interventi, attuati soprattutto nei comuni di Camerino, Castelraimondo, Matelica e Tolentino, riguardano perlopiù piante e rami pericolanti che, vista l'intensità del vento, destano grande preoccupazione e potrebbero causare gravi danni a persone ed abitazioni. Nella zona di Macerata, inoltre, sono salite a quota tre le segnalazioni dei residenti per problematiche legate all'instabilità dei pali della telefonia. "Stiamo lavorando per cercare di risolvere i problemi che ci vengono segnalati - rassicurano i vigili del fuoco -. Per ora, fortunatamente, non si sono verificati incidenti particolari".
"Se la sposteranno ancora una volta sarò costretto a ricorrere all'autorità giudiziaria": queste sono le parole del sindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini, dopo che per l'ennesima volta la manifestazione per la sicurezza di fronte alla Prefettura a Macerata è stata spostata.Stavolta era stata fissata per domenica 17 gennaio ed è stata anticipata a sabato 16 gennaio alle ore 15.30."Questa volta, il motivo per il quale l'hanno spostata, sarebbe la processione verso la Porta Santa del Giubileo" afferma il primo cittadino di Cingoli, aggiungendo "fino ad ora non è mai stato formalizzato il divieto di manifestare, ma è stato sempre chiesto in via bonaria ed io ho aderito. Di fronte alla prospettiva di un impedimento anche per sabato, ho chiesto che questa volta il provvedimento fosse formalizzato, riservandomi il ricorso all'Autorità Giudiziaria... comunque la manifestazione è programmata per sabato 16 gennaio alle ore 15,30 in piazza della Libertà a Macerata" conclude Saltamartini.
E' proprio il caso di dire che le previsioni non hanno sbagliato: le forti raffiche di vento preannunciate la settimana scorsa non si sono fatte attendere e stanno sferzando le Marche. L'avviso di condizioni meteo avverse per il vento resterà in vigore fino alle 12 di domani. Le elevate temperature, ben al di sopra delle medie stagionali, che si stanno percependo in questi giorni sono dovute proprio al garbino, che porterà con sè anche precipitazioni sparse.Dopo un avvio di settimana all'insegna della variabilità, da mercoledì è previsto l'arrivo del freddo invernale. La nuova perturbazione in arrivo dall'Atlantico, infatti, colpirà tutta la Penisola e,porterà con sè correnti fredde, comportando così un generale abbassamento termico. Nel corso del weekend di sabato 16 e domenica 17 gennaio, sull'Italia arriverà un'imponente irruzione di aria gelida dai comparti russo-siberiani. Sono previste inoltre nevicate fino a quote molto basse. Che si possa finalmente tornare a sciare sulle piste dell'Appennino maceratese?
Presentata sabato scorso nel palazzo comunale di Caldarola la Seconda Rassegna Nazionale di Teatro Brillante “Il Gusto del Teatro”.La rassegna, organizzata dalla Compagnia Valenti e dal Comune di Caldarola, prevede quattro spettacoli in lingua italiana, di natura brillante, divertente ed esilarante. La rassegna, nella sezione legata all’enogastronomia e alle tipicità locali, è stata presentate al pubblico dagli studenti e dell'Istituto Alberghiero Varnelli di Cingoli.“Abbiamo ridato grande fiducia a questa rassegna che l’anno scorso ha prodotto effetti veramente notevoli di affluenza e di gradimento del pubblico – ha dichiarato Luca Giuseppetti, sindaco di Caldarola – ed abbiamo anche voluto ribadire le collaborazioni eccellenti che hanno fatto de “Il Gusto del Teatro” un’occasione ricercata e gradita.Inoltre, l’abbinamento alle tipicità gastronomiche e la maniera con cui saranno offerte agli spettatori rientrano nell’evento di “Momenti del Gusto”.La rassegna è sostenuta dalla Regione Marche, dal Consiglio Regionale delle Marche e dall’Unione Montana Monti Azzurri.La rassegna, alla quale quest’anno si aggiungono anche altri tre spettacoli non in abbonamento, è stata presentata dal direttore artistico Francesco Facciolli: “Una rassegna con spettacoli belli e differenti con quattro compagnie che garantiscono un livello molto elevato di performance; quattro appuntamenti briosi, qualitativi e decisamente accattivanti. Credo che sarà una bella occasione di piacevole divertimento”.“Abbiamo un territorio con tanti teatri e dobbiamo estendere queste iniziative, che a Caldarola hanno dato frutti splendidi, anche su altri comuni; - ha dichiarato Giampiero Feliciotti, presidente dell'Unione Montana Monti Azzurri - vogliamo diversificare ed al tempo stesso rimanere fedeli alla formula che sta dando ragione all’organizzazione”.Oltre alla collaborazione con l'IPSSART Varnelli ci sarà anche una sinergia con il liceo Filelfo di Tolentino per un concorso di recensione delle opere in cartellone. Venti studenti, segnalati dalla scuola, scriveranno il loro articolo ed una giuria lo valuterà; al termine vi saranno tre premi, in materiale didattico, messi a disposizione dalla Libreria Del Monte: “Con grande piacere partecipiamo a questo evento – ha dichiarato Annalisa Del Monte- perché ci ritroviamo nel nostro mondo e nel mondo della cultura, che è indispensabile alla nostra società”.“Gli studenti sono le eccellenze migliori che abbiamo – ha detto Fabio Macedoni, vice presidente della compagnia Valenti – e non possono non convivere col teatro. Dobbiamo continuare a cercare tutti i modi migliori per favorire questo incontro tanto che diventi una buona, sana ed irrinunciabile abitudine”.
Solo in questi primi giorni dell’anno - con la pubblicazione dei decreti di riparto regionali delle risorse per i servizi sociali - si è potuta avere piena consapevolezza dell’entità dei tagli per i cittadini dei 13 Comuni dell’Ambito Sociale 18 Camerino.L’adozione di criteri iniqui (non in linea con la legge regionale 32/2014 che, recependo finalmente la Legge 328/2000 di riforma dell’assistenza, doveva dare stabilità al sistema) è stata fortemente contestata dal presidente dell’ATS, Alessandro Gentilucci, insieme al altri Presidenti dell’entroterra montano delle Marche. Gentilucci evidenzia che l’Ambito di Camerino è quello che subisce maggiormente l’effetto dei criteri adottati: a fronte di una riduzione regionale annunciata del 6,5%, l’ATS di Camerino ha una diminuzione di oltre il 37% nei trasferimenti del 2015 rispetto all’anno precedente. Già nel settembre scorso, i Comuni dell’Ambito avevano aumentato del 40% la loro quota di finanziamento per mantenere il servizio assistenza scolastica ai minori disabili. “Oltre all’interruzione di risorse per importanti servizi - afferma Gentilucci – come ad esempio gli interventi per la povertà e l’inclusione lavorativa, gli interventi per la popolazione giovanile, per il carcere e l’inclusione degli ex detenuti, il recupero scolastico, sono ridotti a poco più di un terzo le risorse per l’aiuto economico alle famiglie in difficoltà e dimezzate quelle per gli asili nido. Il taglio del 56% del Fondo indistinto mette poi in seria difficoltà una serie di servizi essenziali per i cittadini, e rende anche difficilmente realizzabile l’attivazione dell’Unità Socio Sanitaria e del Punto Unico di Accesso, previsti dalla normativa regionale. In particolare, con l’inizio del 2016, non sono potuti ripartire due servizi importanti e fortemente richiesti: il Taxi Sociale per anziani soli, che ha oltre 300 iscritti che vi ricorrono per recarsi a visite mediche o commissioni urgenti, e il servizio di Trasporto Piccoli Atleti, per accompagnare 55 bambini e bambine dell’entroterra alla pratica delle attività sportive, prevalentemente presso il polo sportivo di Camerino. La prossima settimana l’Unione Montana, capofila dell’Ambito, valuterà tutte le possibilità per consentire la ripartenza di servizi minimi essenziali, ritenendo però necessario un rapido cambio di rotta nelle decisioni regionali per l’anno 2016, indispensabile per mantenere livelli minimi essenziali di risposta ai bisogni sociali anche alla popolazione dell’area montana”.
“Il dividi et impera non passa, il latino lo abbiamo studiato anche noi. Se pensano che siamo analfabeti, solo perché nati in montagna, la nostra risposta non può che essere l’indifferenza”. Il presidente dell’Unione montana delle Alte Valli del Potenza e dell’Esino di San Severino Marche, Gian Luca Chiappa, torna ad intervenire sul dibattito che continua ad animare politica e società in tema di sanità e, in particolare, sulla questione della chiusura dei Punti nascita.“I sindaci del territorio sono più che mai uniti per la difesa del dipartimento materno infantile presso l'ospedale “Bartolomeo Eustachio” – sottolinea Chiappa, che aggiunge - Chi afferma il contrario o vive su un altro pianeta o recita una parte. Ci sono principi basilari, che sono riconosciuti e difesi dalla nostra Costituzione come diritti dei cittadini, su cui, nell’ambito della nostra Unione, abbiamo fatto documenti e riunioni su riunioni, dibattiti e interventi pubblici. Il mio riferimento è ad argomenti come l’emergenza sanitaria, la prossimità delle cure e la tempestività dei soccorsi. Il mio riferimento è ad argomenti come l’emergenza sanitaria, la prossimità delle cure e la tempestività dei soccorsi. Su questi stessi argomenti di cosa dobbiamo discutere? Non si può trattare su punti che devono essere fermi come la risposta alle emergenze sanitarie h24. Quanto alla riforma in atto personalmente ho sempre pensato che essa sia sbagliata e che la 735 fosse già obsoleta il giorno in cui se ne scriveva la sola premessa, figuriamoci il resto. Chi era chiamato a decidere si doveva prendere quattro o cinque mesi, doveva discutere con i territori e poi assumere le decisioni alla luce anche delle leggi nazionali. Questo doveva fare la Giunta regionale, questo doveva fare il governatore Luce Ceriscioli. Invece la politica ha abdicato e ha delegato tutto ai dirigenti. Non doveva farlo. Non dico questo – prosegue il presidente dell’Unione Montana delle Alte Valli del Potenza e dell’Esino - con l’atteggiamento di chi si piange addosso. Oggi le leggi, persino i bandi europei, differenziano gli interventi da mettere in atto prevedendo, apertamente, tutele per le aree interne. Il Consiglio regionale delle Marche non affronta la situazione, addirittura non ne parla. Non ne parla per la sanità, non ne parla per i trasporti, non ne parla per il sociale. E’ la politica, invece, che deve decidere per il mantenimento di certi tipi di servizi. L’apertura mentale verso certe rimodulazioni c’è sempre stata e il territorio lo ha sempre dimostrato. Non siamo fermi come dice qualcuno. E sbaglia pure chi afferma che è mancata una strategia condivisa. Il coinvolgimento di chi fa parte dell’Unione – conclude Chiappa - c’è già tanto che domani, martedì 12 gennaio, tornerà a riunirsi il Comitato dei sindaci per affrontare l’argomento sanità e gli scenari nuovi apertisi sul tema dei servizi sociali alla luce dei forti tagli imposti dalla Regione. A giugno il governo Ceriscioli ci diceva che avrebbe trovato tutte le risorse ma già allora era matematicamente impossibile. Noi lo abbiamo denunciato. Oggi, a sei mesi di distanza, ci dicono che manca il 30% delle risorse. Lo sapevamo e ci siamo cautelati. Questo è fare politica che è quello che non ha fatto la Regione Marche”.