Montelupone: "Torregiani era un vero Pompiere". In programma domani l’autopsia
Il Comune di Montelupone dice addio al suo Vigile del Fuoco e lo fa attraverso una nota in cui ricorda la dedizione, il coraggio e la professionalità di questo uomo speciale.
Scomparso nelle prime ore di ieri mattina, dopo un anno di sofferenza per le gravi ferite riportate durante l’esplosione di un silos avvenuta il 18 giugno del 2014, Torregiani lascia un segno nella comunità delle fiamme rosse e del suo paese, nonché in tutta la città di Macerata.
Sulla morte del vigile di soli 47 anni, intanto, indaga la Procura di Macerata che ha disposto per domani l’autopsia, mentre i funerali sono attesi per Domenica ale 11 nella Chiesa di Santa Chiara di Montelupone.
Roberto Torregiani riceverà l'onoreficenza di "vittima del dovere", un modo per rendere onore alla memoria dei caduti in servizio di tutte le Forze dell'Ordine, cioè di coloro che hanno sacrificato la loro vita per mantenere alto lo spirito democratico di libertà.
L'obiettivo è di sostenere attraverso sussidi economici, i familiari dei dipendenti deceduti e tutti coloro i quali, durante l'espletamento del servizio, hanno riportato ferite e lesioni di tale gravità da precludere loro la normale attività lavorativa.
Di seguito riportiamo il saluto del Comune di Montelupone a Roberto Torregiani:
“CIAO ROBERTO,
avevi scelto di essere un Angelo custode sulla terra e lo sei stato. Ora sei un Angelo custode su dal cielo, è la tua nuova missione.
I Vigili del fuoco, i Pompieri, rappresentano un categoria di uomini speciali: sono coraggiosi nei fatti e non con le parole, sono competenti e professionali e sono, soprattutto, solidali. Proteggono il prossimo, sono pronti h 24, come si dice oggi, ad intervenire per ogni emergenza, grande o piccola, e ogni volta affrontano il pericolo come solo loro sono in grado di fare.
Un incendio, un’alluvione, un incidente stradale, un pentolino lasciato sul fuoco acceso dalla vecchietta, un bambino rimasto da solo chiuso in casa, intervengono i Pompieri e risolvono tutto con ardimento preparazione e alta professionalità. E in cambio? Stipendi scarsi, effettivi spesso insufficienti.
E rischiano la vita. Lo sanno di rischiare, sanno che l’imprevisto è sempre in agguato, perché la loro missione è quella di affrontare situazioni e pericoli, di ogni genere, che nessun altro è in grado di affrontare.
Sì, uomini speciali. E Roberto, Roberto Torregiani, giovane e prestante e simpatico giovane uomo di Montelupone, li rappresenta tutti. Il suo stile di vita è stato da Vero Pompiere: nel lavoro realizzato con piena efficienza, o a bordo della propria amata moto, o nella quotidianità in seno alla propria famiglia.
Roberto è “caduto sul lavoro”, pur avendo saputo da sempre che, ad ogni missione, il pericolo era lì, al suo fianco. Ma i coraggiosi veri non arretrano, fanno quello che si deve fare. Sono di una categoria superiore.
Emozione, commozione, dolore, tristezza a Montelupone. Enfasi? No, assolutamente no. Roberto era un Pompiere e, come i Pompieri non si concedono mai all’enfasi, anche Montelupone soffre dentro un dolore autentico e forte per un proprio figlio, un fiore di figlio, che se ne è andato mentre si dedicava, com’era solito, alla sicurezza degli altri.
Nel dolore, Montelupone è anche orgogliosa di aver dato i natali ad un Eroe.
Ciao Roberto, un abbraccio forte ai tuoi genitori, a tua sorella, a tutti i tuoi famigliari, ai tuoi amici. E tu sarai sempre nei nostri cuori, non sarai mai dimenticato, perché hai espresso e testimoniato il meglio della nostra comunità.”
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