Da Simone Livi, segretario politico di Azione in Movimento, riceviamoIn previsione delle elezioni Amministrative che si terranno nella primavera del 2017 a Civitanova Marche, AZIONE IN MOVIMENTO, dopo aver consultato iscritti e base, decide ufficialmente di appoggiare la lista civica VINCE CIVITANOVA.Da mesi siamo stati coinvolti in un percorso comune che ci ha visto protagonisti di un confronto molto franco ed arrivare ad una condivisione progettuale che prevede il ritorno di Civitanova Marche al centro della politica locale da protagonista.L’Amministrazione uscente in questi quattro anni e mezzo ha dimostrato il peggio di se stessa, attraverso una politica inconcludente, che non ha assolutamente dato le risposte che la città si aspettava dopo le tante promesse sbandierate.Con VINCE CIVITANOVA moltissimi sono i punti di convergenza: la sicurezza, la lotta contro il degrado della città, l’aiuto alle famiglie in difficoltà, gli investimenti sulle infrastrutture necessarie per un salto di qualità, il contenimento della pressione fiscale e la riorganizzazione dei servizi.Oltre tutto il nostro Movimento è convinto di appoggiare una lista civica anche in risposta ad un elettorato sempre più sfiduciato dall’inconcludenza dei partiti che anche a livello locale sono spesso arroccati sulle proprie posizioni a discapito della buona politica.AZIONE IN MOVIMENTO "ripone la propria fiducia sulle persone per bene e sui progetti seri per la città. Uniche cose che contano.Per questi motivi riteniamo l’amico Fabrizio Ciarapica un ottimo candidato Sindaco. Una persona onesta, capace e lungimirante che saprà sicuramente fare bene per Civitanova Marche, città che ama profondamente, avendo inoltre già dimostrato di essere un amministratore esemplare.Infine ci fa piacere constatare che anche altre liste civiche abbiano “sposato” il progetto di VINCE CIVITANOVA, segno evidente che si sta operando per il verso giusto e cioè quello di dare risposte ai Cittadini civitanovesi.
Agevolazioni tariffarie per le utenze ricadenti nei comuni colpiti dal sisma. E’ quanto l’Aato 3 Macerata chiede all’ AEEGSI (Autorità per l’energia Elettrica, il gas ed il sistema idrico), dopo il violento terremoto che ha profondamente colpito molti comuni maceratesi, soprattutto con riferimento ai comuni montani e pedemontani.Un ulteriore aiuto concreto, dunque, dopo la sospensione delle bollette di luce, gas e acqua emesse a partire dal 26 ottobre 2016 per tutte le utenze che si trovano nei comuni danneggiati dal sisma.Nel cratere sismico, infatti, ben 32 comuni sui 48 totali che appartengono all’ATO 3 di Macerata: Acquacanina, Apiro, Belforte del Chienti, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Corridonia, Fiastra, Fiordimonte, Fiuminata, Gagliole, Macerata, Montecavallo, Muccia, Pievebovigliana, Pieve Torina, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, San Severino, Sefro, Serrapetrona, Serravalle del Chienti, Tolentino, Treia, Ussita,Visso.“E’ indubbio - spiega Francesco Fiordomo Presidente dell’Aato 3 Macerata - che il sisma abbia provocato un impoverimento del tessuto produttivo locale con conseguente compromissione delle fonti di reddito primarie e, solo grazie ad un efficace meccanismo di agevolazioni tariffarie, da estendere per un congruo periodo temporale, sarà possibile diminuire le ripercussioni negative dovute agli eventi sismici sui bilanci delle famiglie”.L’Ente, dopo una lettera inviata all’ AEEGSI, andrà in missione a Milano per incontrare i responsabili dell’autorità ed ottenere un importante risultato per tutta la comunità maceratese.L’AEEGSI (Delibera n. 618/2016), infatti, a seguito degli eventi sismici del 26 e 30 di ottobre del 2016 che hanno colpito tutto il maceratese, ha disposto la sospensione del pagamento delle bollette per la fornitura di energia elettrica, gas e quelle relative al servizio idrico integrato.“Mi preme ringraziare tecnici e operai – dice il Presidente dell’AAto 3 Francesco Fiordomo – che in questi giorni drammatici stanno lavorando incessantemente per garantire il servizio idrico. Le aziende di gestione operanti nel territorio montano (ASSEM di San Severino Marche e ASSM di Tolentino), in stretto coordinamento con le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e la Protezione Civile si sono prontamente attivate per garantire un adeguato livello dei servizi idrici, non solo nei comuni direttamente gestiti ma in tutte le realtà duramente colpite dal terremoto”.
Venerdì scorso il Teatro comunale di Treia ha fatto da cornice ad un convegno organizzato dal Collegio dei Geometri e dei Geometri laureati della provincia di Macerata. Ricostruire, ripartire, rinascere: in questi termini può essere sintetizzato lo spirito di questa iniziativa che ha richiamato nella Città del gioco del pallone con il bracciale moltissimi tecnici marchigiani.Una iniziativa proiettata al futuro prossimo: leit-motiv indiscusso la voglia di ricominciare e il bisogno di guardare avanti dopo la crisi sismica che ha sconvolto una terra meravigliosa e continua ad angosciare migliaia di persone, molte delle quali hanno dovuto abbandonare il bene più caro: la loro casa, resa inagibile dalle violentissime scosse di agosto e di ottobre.Treia è uno dei tanti comuni duramente colpiti dal sisma ed è stata scelta dal collegio dei geometri per confrontarsi su un tema “caldo”: la ri-nascita delle nostre realtà profondamente ferite dal sisma.Tanti interventi qualificati per avviare un dibattito costruttivo e propositivo, una vera svolta dopo i primi giorni di totale emergenza.Ad aprire i lavori il saluto di Paola Passeri, Presidente del Collegio dei Geometri della provincia di Macerata; a seguire il Sindaco di Treia, Franco Capponi, che ha avviato il dibattito rivolgendo un ringraziamento ai promotori del convegno, per aver colto il bisogno di iniziare a pensare positivo, a distanza di 3 mesi esatti dall’inizio di una devastante stagione sismica.Questo può avvenire non limitandosi ad esaminare la difficilissima situazione, ma individuando subito le procedure per ri-costruire; procedure che, sempre sotto il crisma della legalità, dovrebbero tuttavia essere non farraginose, ma snelle e rapide.La popolazione ha bisogno di messaggi positivi e di tornare a credere nel futuro, come ha sottolineato Capponi. Il legislatore è intervenuto a più riprese sulla emergenza sisma: il decreto legge n. 189/2016, emanato dopo i primi eventi sismici e recante interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite, è ora in fase di conversione in legge e il relativo disegno di legge contiene novità interessanti. Il via libera del Senato fa presagire tempi rapidi, indispensabili per ripartire subito nell’opera di ricostruzione o di riparazione degli edifici danneggiati. Il modello amministrativo per la ricostruzione individuato sembra essere speditivo e le richieste di modifica avanzate da Anci Marche sono state prese in considerazione.Molto interessanti le novità introdotte dal “decretone” terremoto che accorpa il d.l. n. 189/2016 e il d.l. n. 205/2016: di grande impatto, per tutte le conseguenze che ne derivano, è la lista dei nuovi 69 comuni del cratere che si aggiungono ai 62 precedenti, per arrivare ad un totale di 131 comuni.Altre novità previste sono la c.d. “busta paga pesante”, al lordo delle trattenute, per i lavoratori dipendenti fino a dicembre del prossimo anno e la sospensione di alcuni pagamenti (polizze assicurative, canone Rai ecc.).Una misura di grande rilievo, già proposta da Franco Capponi nella sua lettera aperta di qualche giorno fa, consiste nella ricerca di alloggi in vendita, nuovi o in ottimo stato, da destinare agli sfollati; soluzione che movimenterebbe il mercato, consentirebbe di dare subito una casa sicura agli sfollati, al posto dei container e rianimerebbe i centri cittadini; si prospetta, inoltre, la verifica della vulnerabilità sismica degli ospedali nei territori colpiti dal sisma e la defiscalizzazione delle erogazioni liberali a favore dei comuni danneggiati.Ai principi sulla ricostruzione già applicati in passato, si aggiungono nuovi elementi, fra cui una corsia privilegiata per la ricostruzione privata di abitazioni ed edifici produttivi. In tale ultimo caso se l’immobile necessita solo di interventi di immediata riparazione, il proprietario può procedere al ripristino immediato dell’agibilità dell’edificio, sulla base di un progetto asseverato da un tecnico abilitato, previa valutazione del danno, a condizione, ovviamente che sia dimostrato il nesso di causalità fra sisma e danno. Confermato uno degli aspetti cardine: contributo del 100% per la ricostruzione per le prime case e le seconde case dentro il cratere.Una significativa ventata di ottimismo per i cittadini, prima di tutti, ma anche per i tecnici che potranno contare su un apparato normativo che, pur nella complessità della situazione, mira a semplificare la fase della ri-partenza.Il Sindaco di Treia si è infine rivolto al Collegio provinciale dei geometri per lanciare l’idea di adottare delle Linee guida nuove nel ri-costruire, tenendo conto del fatto che la straordinaria intensità sismica è ineluttabilmente destinata a cambiare anche le regole del costruire.Quanto alle tecniche di costruzione, è necessario tener presente che il sisma in molto casi non ha prodotto lesioni evidenti alle strutture portanti degli edifici ma ha distrutto tramezzi, divisori e piastrellature. Le schede AEDES sono di tipo B e comportano risarcimento, mentre le schede di tipo A non danno diritto a risarcimento dei danni subiti. Si tratta, comunque, di danni ingenti.E’ auspicabile la creazione di un fascicolo del fabbricato e la ricostruzione con l’obiettivo di tessere reti di buone pratiche.Una mattinata intensa e interessante in cui si sono susseguiti, fra gli altri, gli interventi del Capo della Protezione Civile della Regione Marche Cesare Spuri, del Presidente A.Ge.Pro. - Associazione Nazionale Geometri Volontari Protezione Civile Giuseppe Merlino, del Consigliere nazionale Enrico Rispoli.A conclusione dei lavori un interessante dibattito con la folta platea che ha riempito il bellissimo Teatro comunale di Treia.
Dopo questi giorni di temperature sopra la media stagionale, la nostra regione si prepara all’arrivo dell’aria fredda che proviene dalla Finlandia e ha attraversato i Balcani. I primi refoli di bora stanno iniziando a soffiare sui settori costieri delle Marche centro settentrionale accompagnati da una nuvolosità intensa che favorisce deboli rovesci di pioggia.Nel pomeriggio di oggi l’aria fredda farà il suo definitivo ingresso, con temperature di -1/-2 in quota. Ne conseguirà un progressivo abbassamento della quota neve che dagli iniziali 1200-1300 metri si porterà alle ore 20:00 attorno ai 500-700 metri. I fenomeni avranno un carattere intermittente nella zona collinare e appenninica, mentre lungo la costa, la bora continuerà a soffiare in maniera sempre più intensa.Durante la notte si raggiungerà l’apice dell’afflusso di aria fredda con temperature di -6/- 8 dai 1350 metri in su. Non mancheranno rovesci nevosi, specie a ridosso del comparto appenninico e sul settore collinare. I rovesci a carattere nevoso interesseranno soprattutto la dorsale montuosa specie il settore del Catria e i versanti orientali dei Sibillini, con punte anche di 15-20 cm a 1400 metri, mentre nella zona collinare si ipotizzano accumuli variabili tra i 2-3 cm fino localmente 5-10 cm oltre i 500-600 metri di quota.Dal pomeriggio di domani lo spostamento dell’aria fredda verso la Grecia porterà ad un miglioramento ma bisognerà fare attenzione al fenomeno delle gelate specie mercoledì e giovedì mattina.(Foto Geometeo.it)
Un appello accorato. La legittima richiesta di non essere dimenticati. A lanciarlo è la dottoressa Nadia Moreni, abitante di Muccia che nella sua qualità di farmacista locale ben interpreta anche lo sgomento di chi vuole continuare ad espletare il suo prezioso servizio alla popolazione pur tra mille difficoltà.I ritardi nell'arrivo dei moduli, per non parlare dell'oscura tempistica delle pubblicizzate casette di legno, stanno allontanando le speranze di ripresa e soprattutto il ritorno della popolazione da quello che sempre più sembra un esodo forzato e senza prospettive."La mia situazione" spiega la dottoressa Moreni "è la stessa di molte altre degli abitanti dei piccoli comuni limitrofi, Pievebovigliana, Pieve Torina, Visso, Castelsantangelo sul Nera, Ussita...Mi sento di lanciare questo appello perché, ad un mese dal sisma, l'attenzione mediatica che ci era stata riservata è decisamente diminuita.Purtroppo non possiamo dire che siano diminuite anche le nostre necessità... anzi, le situazioni drammatiche sono aumentate con l'aumentare della consapevolezza che "la normalità a cui eravamo abituati" forse non tornerà più... le nostre vite sono radicalmente cambiate in quei pochi secondi e sarà davvero dura ritornare come eravamo.Ero stata intervistata il 31 ottobre da un referente AGI e tuttora continuo la mia battaglia. Non potrei fare altrimenti... il mio servizio costante ai clienti, soprattutto in questo momento di maggiore bisogno, è imprescindibile.L'emergenza non è affatto finita. Sono riuscita ad ottenere dalla Federfarma nazionale un piccolo container da posizionare nell'area allestita a Muccia e in cui trasferirò l'attività di somministrazione dei farmaci. La stessa area diventerà il nuovo centro del paese, ospitando anche la scuola elementare, il municipio, l'ufficio postale, la banca e l'ambulatorio medico...Nonostante ciò, ad un mese dal sisma, parlare di normalità è davvero difficile. La gente che è tornata dalla "deportazione" lungo le coste è davvero poca. Questa spiacevole situazione" dice ancora la dottoressa Moreni "ha fatto sì che molti abbiano scelto definitivamente di trasferirsi altrove: chi per aprire la propria attività commerciale (chi aveva la struttura danneggiata ha pensato che visto la scarsità di clienti, sarebbe stato inutile acquistare/noleggiare un container), chi per iscrivere i propri figli alle scuole di Loreto, Recanati, Civitanova Marche, ed evitare che essi frequentino l'anno scolastico in un tendone.La situazione di incertezza che ci pervade ci fa sentire davvero abbandonati dalle istituzioni. Ancora non sappiamo quando verranno consegnati moduli abitativi, figuriamoci le casette di legno. Chi può, si sta organizzando a proprie spese acquistando o costruendosi una casetta sul proprio terreno. Gli altri, come ho detto prima, si sono già trasferiti in cerca di un "nuovo futuro" - altrove.Un'altra immensa emergenza è quella degli anziani non autonomi. Molte case di riposo/accoglienza sono state lesionate e hanno lasciato senza tetto i propri ospiti, come mia madre Felicetta: costretta a letto da metà ottobre per una frattura al bacino, è stata inizialmente spostata in una mensa (ormai in disuso - della ditta che stava eseguendo i lavori della superstrada) e poi trasferita in una sala convegni insieme a molti altri sfollati. Purtroppo tale sistemazione non è definitiva, il responsabile della struttura ha già posto un termine al suo soggiorno forzato e Felicetta, che ora inizia a muovere i primi passi con il girello, non riesce ancora a trovare un tetto sicuro dove poter stare tranquilla. Così come lei anche molti altri suoi analoghi, i cui parenti hanno la casa lesionata e non possono permettersi di ospitare i loro cari, non avendo loro stessi un posto dove andare. Aiutateci a fare in modo che su questa nostra situazione possa riaccendersi un faro".
Fisco e banche soffocano le piccole e micro imprese. L’associazione Tutela Impresa pronta a difendere gli imprenditori vessati. “La situazione è drammatica, il 90% degli accertamenti fiscali sono fatti nei confronti delle piccole aziende perché sono le meno protette e le meno reattive, quindi le più facili da colpire. E’ una vessazione, bisogna dire basta.” A lanciare il grido d’allarme è il Presidente dell’Associazione Tutela Impresa Giuseppe Tosoni in apertura della conferenza “Fisco, Equitalia e Banche. La soluzione per una legittima difesa” che si è tenuta a Grottammare nella sala congressi dell’Hotel Parco dei Principi. Secondo il Rapporto del Contribuente 2015 la metà delle piccole e medie imprese, già strangolate dalla crisi, non superano i controlli fiscali e sono costrette a chiudere, per questo è necessario adottare delle misure in loro difesa. “E’ ora di finirla – sostiene Tosoni – lo Stato non può continuare a fare controlli su redditi presuntivi, ritenuti validi solo sulla base di indizi. E soprattutto ogni accertatore deve rispondere in proprio nel caso in cui il suo operato risulti illegittimo”.Per questo l’Associazione Tutela Impresa ha anche stilato un accordo con lo studio romano dell’avvocato Carlo Taormina per intentare delle cause legali contro gli accertatori che svolgono il loro lavoro senza rispettare pienamente la legge in materia. “Il Governo dice che Equitalia non c’è più ma è solo un’operazione di facciata – sostiene l’avvocato Taormina – la sostanza purtroppo rimane invariata. Deve avvenire un cambio di paradigma, lo Stato non può operare solo in una logica repressiva, dovrebbe invece affiancare l’imprenditore in difficoltà nel tentativo di risollevarlo rispetto ad un quadro economico devastato dalla crisi.” E se il fisco ci va giù duro con le piccole imprese le banche non si comportano diversamente costringendo gli imprenditori a pagare gli interessi sugli interessi. “Il Governo sta andando a braccetto con le banche a scapito degli imprenditori – ha detto Andrea Broglia, Delegato provinciale di Associazione Tutela Impresa – l’anatocismo, ovvero il pagamento degli interessi sugli interessi era stato abolito ma da ottobre a causa di una modifica di legge è stato parzialmente reintrodotto. Noi cercheremo di tutelare le imprese con tutte le nostre forze, contro una logica scellerata che vede gli interessi aumentare di anno in anno”. Le micro e piccole imprese rappresentano da sempre l’ossatura economica portante del nostro Paese. Per questo, al contrario di quanto sta avvenendo, occorrerebbe sostenerle. “Noi dell’Associazione Tutela Impresa vogliamo aiutare le PMI in difficoltà – ha detto il Delegato nazionale Marco Romano – partiamo da un’attenta analisi dell’azienda che versa in difficoltà, dopodiché proponiamo all’imprenditore la strategia migliore, in termini di risanamento e ristrutturazione, per uscire dalla crisi anche grazie al coinvolgimento di players nazionali e internazionali di assoluto pregio”.https://www.youtube.com/watch?v=MLGx734l3RA
Sono due gare che Rosichini deve fare a meno del suo opposto Cantagalli che è ancora out per infortunio. Al suo posto come nella precedente gara contro Dolciaria Rovelli, Rosichini schiera Furiassi. I locali partono subito forte perché vogliono a tutti i costi i 3 punti stasera visto che affrontano una squadra che è ancora a quota zero in classifica. Al primo break subito vantaggio della Paoloni 8-4 che poi subisce un po' il ritorno degli umbri fino al 11-11; poi però De Silvestre e compagni riacquistano fiducia e perfezionando gli attacchi, riguadagnano terreno 16-12 e si aggiudicano agevolmente il parziale 25-18. Nel secondo parziale i maceratesi sembrano un po' calati e così gli ospiti cominciano a tener botta e il set va avanti punto a punto; ma al primo tempo tecnico si va con il punteggio di 8-6. Rosichini non ci sta proprio e con i giusti consigli carica i suoi che cominciano a macinare bel gioco e grazie agli attacchi incisivi di Recine, Furiassi e Di Silvestre non regalano più nulla agli avversari 16-8 e 25-11 e anche il secondo set è in cassaforte. Terzo set un po altalenante ma sempre tenuto sotto controllo dalla Paoloni 8-6 16-11 i due break tecnici. La giovane squadra umbra sembra proprio che non riesca a tenere testa ai ragazzi di Rosichini che chiudono set 25-15 e incontro per 3-0. Ora la testa dei ragazzi andrà sicuramente alla delicatissima partita di sabato prossimo sempre al Fontescodella, dove la Paoloni affronterà la capolista Medea Montalbano. Si spera in bel bel derby fra le due formazioni maceratesi e soprattutto la Paoloni spera di recuperare Cantagalli per questa gara.PAOLONI - INTEGRACONADTANTUCCI PG 3-0 ( 25-18 25-11 25-15 )PAOLONI : Recine, Santambrogio, Storani, Furiassi, Bussolari, Di Silvestre P, Larizza J, Larizza T, Trillini, Calistri (L). All. Rosichini - V.All. PaparoniINTEGRACONADTANTUCCI PG: Noveski, Vindice, Rosone, Grillo (L), Mema, Piumi, Cascio, Corso, Longo, Stamegna, Mamone, Laudicina, Pico, Mele. All. ScappaticcioARBITRI: STAZIO DANIELE ( AN ) - CASCIATO YURI ( AN)
Sono tante le persone che sto conoscendo e tante le cose che ho visto nei giorni trascorsi con la gente nei luoghi disastrati. Un’umanità composita, ma ricchissima di storie. Piccole, magari apparentemente insignificanti, in condizioni normali. Ma che assumono un valore straordinario ed inestimabile in situazioni particolari come questa del terremoto. Storie che, vivendole in prima persona, ti entrano dentro la carne viva. Ti accompagnano, di ritorno in macchina, nell’ormai sbiadita luce della sera e ti inducono a riflettere su di un sacco di cose.Quella che sto per raccontare è una di queste ed è capitata proprio l’altro giorno a Castelsantangelo. Siamo lì già dal mattino presto perché vorremmo vedere e documentare le condizioni della strada che sale fino al valico e quindi condurre a Castelluccio. Chiediamo ai vigili e pazientemente aspettiamo che il nostro “angelo custode” ci prenda in consegna, come ogni volta, per accompagnarci in quella zona rossa. Incontriamo pure i geologi della Sapienza, immersi fino alla vita nelle acque del Nera. Ci salutiamo, lei mi fai i complimenti per il pezzo dell’altra volta (stavolta si lasciano fotografare), quindi vado a “molestare” i tecnici della regione appena dieci metri più in alto, intenti nella stessa operazione.I vigili del fuoco ci danno appuntamento per le 14.30. Con puntualità svizzera siamo lì all’orario convenuto, ma la sorpresa e l’amarezza prendono subito il sopravvento. Con il cambio turno, sono cambiate pure le modalità. Insomma per oggi salta tutto. Imbarazzati i vigili del fuoco ci dicono che c’è un recupero oggetti nella parte alta del paese e se i proprietari ci autorizzano possiamo assistere. Partiamo dal campo base con tre mezzi: noi con i vigili del fuoco e loro in automobile. Un loro conoscente ha portato pure un furgone per portare via gli oggetti più grandi. La strada più breve è impraticabile per pericolo di crolli, quindi occorre passare dalla frazione di Nocria. Al volante della campagnola c’è Claudio di Pistoia, nemmeno trent’anni, al suo fianco Tomislav di Prato, solo un paio di anni di meno. Saliamo su per la strada, di qua e di là i grossi massi caduti dalla montagna ci costringono ad una specie di gimkana. In alto svetta il Monastero di san Liberatore, completamente inagibile. Da nemmeno troppo lontano da dove ci fermiamo, possiamo vedere un notevole crollo del muro di cinta. Poi parte la processione silenziosa verso la casa, e guidata dai vigili del fuoco. I proprietari sono lì per la prima volta e non sanno, se non dai racconti di qualche amico, come è conciata la loro abitazione. Sono marito e moglie piuttosto anziani, c’è la loro figlia con il marito ed il loro figlio quindicenne. Tre generazioni che camminano sull’erba bagnata, scavalcano recinti e scansano pietre per poter recuperare qualche bene. Noi restiamo indietro in disparte. Una secca svolta a sinistra e ci appaiono due abitazioni costruite in aderenza. Alla prima è crollato interamente il tetto. Il crollo ha provocato danni pure alla seconda casa. Ma la seconda casa – che sarebbe poi quella dei signori – è completamente sventrata. Praticamente manca la facciata davanti. Si vede il letto ed il pavimento sottostante è visibilmente pericolante. Aspettiamo dai vigili l’ordine di dietro front. In queste condizioni già sostare nei pressi dell’edificio può essere pericoloso. La signora anziana ha i capelli biondi ed indossa un piumino imbottito beige. Dice che a lei interessano solo due fichi di alabastro. Sono un ricordo importante. Ha la voce rotta e quando comincia a raccontare quello che per lei rappresentano, si commuove. C’è un silenzio pesante, la tensione emotiva, si taglia con il coltello. Ci guardiamo negli occhi con i vigili del fuoco, poi Claudio di Pistoia ci fa un cenno come a dire: “aspettate” ed in un balzo è dentro al primo piano. È un susseguirsi di sguardi, espressioni, volti che non pronunciano una sillaba. Abbiamo tutti netta la sensazione che pure il suono di una parola potrebbe far crollare da un momento all’altro tutto l’edificio. Solo il click della macchina fotografica rompe, ogni tanto, quel surreale silenzio che ci ha stretto a tutti un nodo alla gola.Quindi Claudio esce e si dirige verso Tomislav. Parlottano tra di loro poi, assieme e contemporaneamente, scompaiono dentro quel buco nero che li ingoia.Si sentono rumori, i passi degli scarponi rimbombano. Ecco Tomislav con un comodino. Esce impolverato, cammina tra le pietre e lo appoggia sul giardino. Rientra dentro, chiede alla signora dove deve andare. Nell’armadietto che gli è stato indicato non trova niente. Però – dice – è caduto ed il contenuto potrebbe stare per terra. Claudio è salito al secondo piano. Cerca un album fotografico con un portamatite. Entrambi degli inizi del secolo scorso. Sta bene attento a non appoggiarsi sul pavimento. Da fuori si vede tutto. E sappiamo che se dovesse venire anche una piccola scossa, per quei due ragazzi potrebbe essere fatale.Le scosse nel silenzio delle zone rosse fanno paura. Sono un colpo secco che vibra, più o meno lungo. Poi ti paralizzi per un po’ come un cane da caccia. Aspetti di sentire un rumore di ciottoli che cadono e l’odore di polvere di pietra. Per esorcizzare la paura, riprendi a camminare e ci fai qualche battuta sopra. Loro due però stanno ancora dentro, accidenti... E pensi che dovrebbero starci il meno possibile. E allora mandi al diavolo le regole, le direttive impartite, le disposizioni di sicurezza da rispettare. Ci guardiamo negli occhi con il ragazzo del furgone e ci mettiamo pure noi a lavorare. Un passamano veloce e silenzioso. Con i vigili che ci ordinano di allontanarci, mentre continuano a passarci sedie e scatole di plastica.Infine eccolo Tomislav con i due fichi di alabastro. Claudio, di sopra ha trovato pure l’album fotografico e la scatola di legno. Escono tutti impolverati, ma sorridono.La signora si lancia al collo di Tomislav per abbracciarlo in un pianto dirotto. Tutti guardano altrove, si sentono solo i singhiozzi ed il tirare su con il naso. Fa freddo e cielo è coperto da una leggera foschia.Poi la signora prende l’album fotografico. È uno di quelli vecchi con la copertina di pelle e le pagine nere. “Questo è il primo proprietario di questa casa – ci dice, indicando la prima foto, adesso che si è pure calmata un po' – questo è il secondo e quindi il terzo che è mio padre. I fichi di alabastro sono il ricordo di mio bisnonno per l’acquisto di questa casa ed io sentivo il dovere di trasmettere questi oggetti a quelli che vengono dopo di me.” Il nipote gironzola lì attorno e, da quell’altezza forse ignaro di tutto, guarda il panorama di sotto di un paese devastato dalle scosse di terremoto. Sua madre raccoglie una pietra dalle macerie e se la mette in borsa. Strappo un ramo di rosmarino piantato proprio vicino alle mura castellane crollate e le dico che potrebbe piantarlo a Roma e riportalo qui il giorno che avrà riparata la casa. Mi sorride e mi dice che forse il rosmarino non attecchisce una volta strappato dalla terra.Le rispondo che se anche non è vero, ci deve credere: qui oggi, grazie a Caudio di Pistoia e Tomislav di Prato ho visto il passato diventare futuro. La speranza va coltivata. A volte ne vale la pena...
Nel tardo pomeriggio di ieri 25 novembre 2016, i Carabinieri di Camerino guidati dal Capitano Vincenzo ORLANDO, nel corso di specifici servizi antisciacallaggio, di concerto con il superiore Comando Provinciale di Macerata, su tutto il territorio colpito dalle recenti scosse sismiche, hanno individuato e successivamente bloccato un’autovettura Volkswagen Golf con a bordo cinque persone, tre uomini e due donne, tutti di origine romena e residenti fuori regione, che erano stati notati aggirarsi con fare sospetto, prima nei comuni di Pioraco e Castelraimondo e successivamente in quello di Matelica.Immediatamente identificati e sottoposti a perquisizione personale e veicolare, i Carabinieri hanno trovato a bordo del mezzo diversi prodotti specifici per autoveicoli (lattine di olio motore, liquido lavavetri, additivi vari per carburanti) che da successivi accertamenti risultavano provento di un furto perpetrato qualche ora prima presso un distributore di benzina situato nella zona di Pioraco. Gli stranieri, pertanto, tutti gravati da diversi precedenti di polizia, specie per reati contro il patrimonio, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Macerata per furto aggravato in concorso e sottoposti, tramite la Questura di Macerata, alla misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno, per tre anni, in tutto il territorio colpito dal terremoto. La refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato in visita ad Ussita per dimostrare la sua vicinanza a questo territorio profondamente ferito dal sisma.Dopo la visita a Camerino il 2 novembre, in cui aveva dichiarato “Prometto lavoro e impegno fino alla fine”, questa mattina è sceso dall’auto nella piazza di Ussita e poi è salito per la via che porta al municipio. Di fronte a ciò che resta del comune Mattarella si è fermato in un religioso silenzio, poi ha fatto una piccola passeggiata ai confini della zona rossa."Siate forti, non vi abbandoneremo e ricostruiremo tutto". Così il presidente della Repubblica si è rivolto alla gente che lo stava aspettando. "Non ho più niente se non l'orgoglio di essere italiano" ha detto al presidente un anziano del paese con le lacrime agli occhi. Mattarella l'ha rincuorato sussurrandogli di resistere tenendogli le mani. Il presidente, dopo un giro nel centro di Ussita, si è recato in visita all'azienda Roana che produce acque minerali. Il capo dello Stato ha voluto accogliere l'invito per dare un segno di vicinanza alle imprese del luogo messe a dura prova dal sisma."Al presidente Mattarella chiediamo di aiutarci a creare un modello Ussita finalizzato a una fiscalità che permetta la rinascita economica e imprenditoriale del nostro territorio": a dirlo è il sindaco Marco Rinaldi in occasione della visita del capo dello Stato nelle zone terremotate. "Chiediamo la possibilità di imbastire un tavolo tecnico con i ministeri preposti - aggiunge il sindaco - in cui si individuino le soluzioni per una fiscalità privilegiata che preveda la detassazione per le imprese che vorranno investire qui e agevolazioni per quelle già presenti".Presenti anche molte autorità politiche regionali ad accompagnare il capo di Stato: Il commissario straordinario Vasco Errani, il presidente della giunta regionale Luca Ceriscioli, l'assessore alla protezione civile Angelo Sciapichetti, Antonio Mastrovincenzo, presidente del consiglio regionale, Francesco Micucci, consigliere regionale, assieme a molti altri sindaci del territorio.[video width="576" height="320" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/11/video-1480065102.mp4"][/video]
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi sarà nelle Marche il 30 novembre.Lo si è appreso dal sindaco di Pesaro e vice presidente del Pd Matteo Ricci. Il programma della visita del premier è ancora da definire, ma stando a indiscrezioni Renzi dovrebbe fare un incontro istituzionale nel centro sud della regione, focalizzato sul terremoto e la ricostruzione, e un altro incontro sul referendum.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato dal Gruppo PD."La somministrazione di vaccini diminuisce. Il rischio di diffusione di malattie infettive aumenta. Per contrastare questo trend, che nella regione Marche segna un preoccupante primato, arriva una contromisura normativa: è la proposta di legge del Gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale che vincola l'accesso ai nidi e ai centri per l'infanzia pubblici e privati accreditati alla somministrazione dei vaccini obbligatori (Difterite, Tetano, Poliomielite, Epatite B) e che è stata presentata oggi ad Ancona con una conferenza stampa.“È convinzione di tutto il Gruppo PD – ha spiegato il Presidente del Gruppo PD e primo firmatario della pdl, Gianluca Busilacchi – che serve un segnale forte per l'emergenza del calo vaccini. Già lo scorso anno avevamo presentato una mozione per intervenire contro la riduzione della copertura vaccinale. Anche per il 2015 i vaccini per Morbillo, Parotite e Rosolia, ad esempio, si sono confermati sotto l'80%, ben lontano dall'obiettivo di copertura nazionale del 95%. E scendere sotto tale soglia, come ha richiamato anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità, è pericoloso per l'intera comunità. Noi – ha evidenziato Busilacchi – possiamo intervenire laddove possiamo legiferare. Per quanto riguarda le vaccinazioni cosiddette 'obbligatorie', per il mancato rispetto delle quali di fatto non sono previste misure sanzionatorie, vogliamo introdurre un forte disincentivo a chi va contro la legge nazionale: il bambino non vaccinato non potrà accedere all'asilo nido, evitando così di mettere in pericolo la salute degli altri. Dobbiamo ricordare che le libertà individuali possono essere esercitate fino a quando non limitano la libertà degli altri. Se troppe persone scelgono di non vaccinarsi mettono a rischio la salute della collettività. Per questo la nostra pdl prevede anche delle sanzioni”.“Questa tematica è tornata prepotentemente alla ribalta perché c'è stata una sostanziale flessione delle vaccinazioni – ha detto il Presidente della Commissione regionale Sanità, Fabrizio Volpini, protagonista di questo impegno legislativo –. Malattie che erano state debellate sono tornate alle nostre latitudini. È di questi giorni la notizia che in Italia c'è stato un caso autoctono di difterite. Preoccupa anche la campagna di controinformazione portata avanti incessantemente da parte di gruppi 'anti-vax', che associano i vaccini ad altre malattie, tra cui quelle dello spettro autistico, ma senza alcun fondamento scientifico. Il valore della vaccinazione a cui si riferisce questa pdl non è solo un atto di protezione individuale, ma un atto di responsabilità verso la comunità, per il cosiddetto 'effetto gregge', per cui maggiore è il numero delle persone che si vaccinano, minore è il rischio di diffusione di malattie infettive. Ed è così che si possono proteggere anche coloro che per motivi di salute non possono sottoporsi a vaccinazione. Il nostro è un atto di responsabilità istituzionale rispetto ad un problema di sanità pubblica. Credo che la nostra Regione abbia le carte in regola per invertire la tendenza”.Francesco Micucci, consigliere regionale PD e firmatario della pdl ha auspicato che “su questo tema non ci sia speculazione politica. È un provvedimento spinto, duro, ma è un segnale che non può venir meno, perché la tendenza è allarmante. Il segnale che deve passare è che c'è una Regione unita per affrontare una questione importante, perché la salute è un valore al di sopra di tutto”.“Per noi l'ideale sarebbe che fossero i genitori a scegliere liberamente di vaccinare i loro figli – ha detto il consigliere PD e sottoscrittore della proposta normativa, Enzo Giancarli –. Invece i dati ci costringono ad intervenire. E questa battaglia per le vaccinazioni la facciamo sia come Gruppo consiliare che come Partito Democratico, rispondendo anche all'appello lanciato dai Giovani Democratici per una campagna di vaccinazione nelle Marche”.Presente alla conferenza anche Giuliano Tagliavento, dirigente del servizio Prevenzione e promozione della salute nei luoghi di vita e di lavoro dell'ARS (Agenzia Regionale Sanitaria). “Come tecnico – ha detto – ringrazio la parte politica che si sta facendo carico di un problema che stiamo seguendo da tempo e che oggi richiede contromisure forti. La cosa che preoccupa, oltre al dato di copertura vaccinale – che nelle Marche per i quattro vaccini obbligatori è del 92%, sotto l'obiettivo di copertura –, è la disomogeneità dei territori. Nella provincia di Pesaro-Urbino, ad esempio, siamo abbondantemente sotto il 95% ed oggettivamente il rischio che possa venir meno l'immunità di gregge è reale. Servono misure chiare. Questa legge va in tale direzione”.I dati delle somministrazioni vaccinali nelle Marche parlano di una flessione netta. Nel 2015, le vaccinazioni per Morbillo/Parotite/Rosolia, ad esempio, hanno fatto registrare uno scostamento del 15,1%, per quanto riguarda la prima dose di somministrazione (13-15 mesi d'età), attestandosi al79,9%; la seconda dose (5-6 anni) degli stessi ha avuto una copertura dell'87,9%, scostandosi del 7,1%. Peraltro, dati in flessione anche rispetto agli anni precedenti: -7,9% rispetto al 2013 e -4,1% rispetto al 2014, per la prima dose; -4% in riferimento al 2013 e -1,3% sul 2014, per la seconda dose. Un trend decrescente valido per la quasi totalità delle vaccinazioni (come Difterite/Tetano/Pertosse, Poliomielite, Epatite B, Emofilo B, Pneumococco...). Tutte comunque si discostano dall'obiettivo di copertura del 95%.La proposta di legge, depositata nei giorni scorsi negli uffici dell'Assemblea legislativa delle Marche, è stata sottoscritta da tutti i consiglieri regionali del Gruppo PD".
Tra gennaio e agosto 2016 i viaggiatori stranieri nelle Marche sono stati 945 mila, quasi il doppio dell'anno precedente (546 mila), il miglior risultato degli ultimi 5 anni.Emerge da un'analisi della Coldiretti su dati della Banca d'Italia. Se il trend dovesse proseguire, il 2016 potrebbe diventare un anno da record ma il primato è messo a serio rischio dal terremoto. Le scosse hanno determinato una vera e propria fuga di turisti, disdette delle prenotazioni, presenze praticamente azzerate e previsioni "disastrose", sostiene Coldiretti, in vista delle festività natalizie.Nel versante marchigiano colpito dal sisma sono attivi circa 180 agriturismi. La maggior parte, 120, si trova in provincia di Macerata, mentre una trentina di strutture a testa sono nelle province di Ascoli Piceno e Fermo. Proprio gli agriturismi rappresentano il fulcro dell'attività ricettiva in queste zone, assieme a BeB e alberghi. Ma la psicosi da terremoto minaccia di incidere anche sulle zone in realtà sicure (ANSA).
L’associazione culturale Les Friches, in collaborazione con DUMA, e con il patrocinio del Comune di Macerata e dell’Università degli Studi di Macerata, ha organizzato nei giorni 25.26.27. novembre un piccolo festival di design fatto a mano, microMACRO.Da anni Les Friches promuove la creatività e la manualità attraverso la progettazione di attività formative e laboratoriali per bambini e adulti. Grazie a questa esperienza quotidiana di ricerca, approfondimento e sperimentazione l’associazione ha sempre portato avanti, in parallelo, un dialogo sull’artigianato e il design, sulla ricerca e selezione dei materiali di riuso (creando un’interessante rete sul territorio) e sul bambino visto come soggetto attivo e costruttore di conoscenze e apprendimenti. Queste coordinate l’hanno portata verso il lancio di un settore di design che coniuga l’aspetto ludico con quello estetico, l’essenziale con il funzionale, la pedagogia con l’ambiente.Nasce così Les Friches | fattoamano, etichetta di prodotti di eco-design, “pezzi unici” ideati, progettati e realizzati a mano da loro. Tutti gli “oggetti” di Les Friches | fattoamano fuoriescono da processi creativi: la ricerca e la scelta dei materiali da utilizzare (di origine naturale, di post consumo o scarti di lavorazione), principalmente legno, carta, cartone e tessuto; il rispetto delle caratteristiche fisiche e dimensionali dei materiali di riuso; l’elaborazione giocosa delle idee e la sperimentazione delle intuizioni. Per far conoscere il mondo di Les Friches | fattoamano l’associazione maceratese ha organizzato un piccolo festival che parla di artigianato, riuso, persone, creatività, bambino e territorio.Dal 25 al 27 novembre gli spazi espositivi del Duma (Macerata) “microMACRO|design fatto a mano” ospiterà in mostra altri ospiti “contaminanti”. Marco Biancucci, presente in mostra con il progetto DI VOLTO_IN VOLTO, è un fotografo talentuoso dall'animo gentile ha sempre indagato il nostro territorio, e non solo, con uno sguardo limpido e curioso. Le radici, le manie, la storia, le bizzarrie delle persone e dei luoghi diventano iconici, quasi ideali. Giordano Viozzi, titolare dell’agenzia di comunicazione SUSHI ADV, è un videomaker originale e schietto, osservatore dell’animo umano e del tessuto sociale. Punta la sua telecamera sulla persona e le sue tante, tantissime nature. Gaia Segattini, designer e blogger appassionata di creatività ed handmade, vera star “social”, è perfettamente in sintonia con il concept del festival. Scrive su VanityFair.it e nel suo blog Vendetta Uncinetta, di lei ti conquistano il sorriso e la semplicità delle idee e delle soluzioni che adotta con ironia per rivisitare alcuni oggetti, soprattutto tessili. Cioverchia Artigiani Curiosi, sono artigiani di seconda generazione con una grande esperienza nel fare a mano mista a curiosità e intraprendenza. microMACRO|design fatto a mano non è solo una mostra, ma un festival con piccoli momenti di confronto e condivisione.Nella sezione persone cose territorio, che vuole indagare la realtà attraverso diversi linguaggi, sabato 26 alle 18.30 saranno ospiti Marco Biancucci e Giordano Viozzi, con due loro progetti comuni, DI VOLTO_IN VOLTO (in mostra) e Babelici. Il primo è un progetto video-fotografico che vuol percorrere in lungo e in largo il fermano con lo scopo di scovare quei “fenomeni” che fanno di un territorio qualcosa di familiare e condiviso. Sarà un incontro multisensoriale in quanto uno dei personaggi raccontati nel reportage è presente con una degustazione di alcuni suoi prodotti agricoli, parte integrante delle sue manie. Babelici è frutto di un incontro rivelatore con l’antropologo savonese Gabriele Mina e i suoi “costruttori di Babele”, una ricerca sul campo (e un sito-archivio, un libro, un viaggio…) che traccia, dal 2009, la mappa di un museo diffuso fatto di architetture fantastiche, realizzate in Italia da «muratori dell’immaginario»: misconosciuti artisti autodidatti che hanno dedicato decenni della loro vita alla costruzione di un’opera totale, un castello visionario, un giardino di sculture… Babelici quindi traccia una geografia anarchica, sempre in bilico fra accumulo e crollo, fatta di pietra, cemento, materiali di recupero.Domenica 27 alle 17 ci sarà il workshop Creatività e apprendimento con gli interventi della dott.ssa Paola Nicolini, Docente di Psicologia dello sviluppo e Psicologia dell'educazione presso l’Università degli Studi di Macerata con Pensare con le mani, ragionare con i piedi: corpo, ricerca e soluzioni, la dott.ssa Marzia Fratini Coordinatrice pedagogica nei servizi per la prima infanzia e Psicologa Psicoterapeuta con Gioco e creatività: materiali, autonomia e libertà e Les Friches con ESTROgeni: materiali nudi iniettori di creatività. Che relazione esiste tra gioco e autonomia,tra bambino e creatività, tra libertà e apprendimento? Come possiamo agevolare i processi creativi? Queste ed altre domande saranno alla base di questo incontro formativo. Le sere saranno accompagnate da dei momenti musicali. Il venerdì Agostino Maria Ticino (Irma Record), producer di lungo corso e collezionista di vinili è il "prescelto" per la selezione musicale dell’ aperitivo. Rarità, oldies, sorprese e tanto affetto per un aperitivo dal gusto inconfondibile. Mentre sabato 26, alle 22.00, sarà presente il giovane fanese Stefano Gasparini con brani tratti dall'ultimo album "Don Juan" e da "JollyJollyDoowacker". La sua musica è caratterizzata dallo spirito cantautoriale e da influenze post-grunge, brit-pop, folk blues e psychedelic. Durante i tre giorni del festival è possibile fare gratuitamente la tessera 2017 dell’associazione culturale Les Friches. Tutti gli eventi saranno ad ingresso gratuito.
La CNA Provinciale di Macerata organizza, per il prossimo lunedì 28 novembre, l’incontro dal titolo “La riforma costituzionale e il procedimento legislativo”.L’appuntamento è per le ore 18, nella sala riunioni della CNA di Macerata, in via Zincone n.20.Dopo l’introduzione di Alberto Brandi, vice presidente provinciale CNA, interverranno il magistrato Vito D’Ambrosio e la parlamentare Lara Ricciatti.D’Ambrosio ha fatto parte del Consiglio Superiore della Magistratura, nel 1990 è stato nominato sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione, sostenne l’accusa contro la mafia al maxiprocesso di Palermo, dal 1995 al 2005 è stato Presidente della Giunta Regionale delle Marche.L’onorevole Ricciatti è componente della X Commissione Parlamentare per le attività produttive, commercio e turismo; ha recentemente proposto un emendamento alla legge di Bilancio attraverso cui istituire una zona franca nelle aree del sisma per consentire ai lavoratori autonomi e alle micro imprese, localizzati nei comuni del cratere, di beneficiare di agevolazioni fiscali per ripartire.INFO: CNA Associazione Provinciale di Macerata, 0733/27951
L'emergenza legata al sisma non si arresta. E se da un lato prosegue quella legata ai molti aspetti della vita da "sfollato", dall'altro sono numerose le problematiche legate alla ricostruzione.Una ricostruzione che deve passare per la compilazione delle schede AEDES, senza valutazione delle quali non si può effettuare nessun intervento. Schede che a loro volta devono essere compilate da tecnici qualificati che operano in maniera del tutto volontaria e che sono un numero irrisorio rispetto all'estensione del territorio da verificare.Ora l'emergenza legata a questi tecnici che, ricordiamo, devono provenire da fuori regione per non entrare in conflitto con le successive assegnazioni legate alla ricostruzione, assume anche altri connotati. Vengono segnalati, infatti, alcuni tecnici che hanno rilasciato ai cittadini biglietti da visita e contatti di ditte edilizie o studi tecnici e questo è un aspetto della vicenda assolutamente fuori controllo.I tecnici, infatti, non dovrebbero assolutamente operare in maniera commerciale, ma semplicemente compilare la scheda di valutazione AEDES. L'appello che arriva anche dagli ordini professionali è, per questo motivo, di non affidarsi a chiunque capiti in casa e di segnalare eventuali situazioni non chiare all'indirizzo e-mail sismacentroitalia2016@gmail.com.
Cesare Spuri è stato nominato dalla giunta regionale direttore dell'Ufficio speciale per la ricostruzione post sisma 2016. Spuri manterrà ad interim l'incarico della Posizione di funzione Dipartimento per le politiche integrate di sicurezza e per la protezione civile, e si occuperà di tutti gli adempimenti relativi alla ricostruzione. Spuri ha maturato una grande esperienza tecnica in materia di protezione civile.Ha ricoperto l'incarico di Commissario delegato per gli interventi di protezione civile dal 2 ottobre 1997 al 31 ottobre 1998. Fino al 2005 ha diretto l'unità operativa di Muccia (Genio civile sisma Province di Macerata e Ascoli Piceno) e ad interim l'ufficio Difesa del suolo presso il servizio decentrato opere pubbliche e difesa del suolo di Ancona (genio civile Provincia di Ancona). Dal primo dicembre 2015 al 31 marzo 2016 ha ricoperto l'incarico di posizione di funzione Attività tecniche di Protezione civile. (Ansa)
Anche se con alcune difficoltà dovute al sisma, continuano gli incontri che anche quest'anno la Polizia di Stato (Questura e Polizia Postale di Macerata) ha intrapreso con gli studenti delle Scuole Superiori di primo grado in collaborazione con il Dipartimento per le Dipendenze Patologiche dell'Asur Area vasta 3 di Macerata.Detti incontri formativi si collocano nell’ambito di una campagna di prevenzione di “Educazione alla Legalità” che si rivolge alla fasce deboli, tra cui appunto i minori, con lo scopo di sensibilizzarli ai fenomeni sociali/criminali che li vedono come potenziali vittime.Oggi è stata la volta dell’Istituto Comprensivo “Beniamino Gigli” di Recanati con il coinvolgimento di 200 ragazzi i quali hanno assistito interessati alla lezione di Educazione alla Legalità.Dopo la presentazione dell'iniziativa agli alunni da parte del Dirigente Scolastico, il Questore di Macerata dr. Giancarlo Pallini, si è presentato agli studenti illustrando loro l’importanza del progetto e la valenza dello stesso per la prevenzione dei reati di cui i minori sono purtroppo spesso vittime. E’ stato con l’occasione ricordato che Recanati è candidata a Capitale italiana della cultura 2018; l’auspicio è vedere riconosciuto alla città di Leopardi l’ambito riconoscimento.Per quanto concerne la Polizia Postale, è stata posta l’attenzione sui pericoli dell’anonimato in rete e il pericolo dell’adescamento di vittime, spesso minori, da parte di soggetti che mascherati dal web, fingono sulla loro identità nel tentativo di diventare “amici”. Il personale della Questura ha dibattuto sull’importanza del rispetto delle regole da parte di tutti a cominciare dai giovani che rappresentano il futuro della nostra società. Sono stati illustrati fenomeni come il bullismo, uso di droghe o di alcool, reati e cattive abitudini che potrebbero essere addirittura amplificate attraverso un uso scorretto di internet e dei social oggi tanto in voga tra i giovani. L’ASUR invece ha messo in luce gli aspetti che riguardano i fenomeni di dipendenza patologica connessi ad un uso scorretto e esagerato della rete come il gioco d’azzardo o la dipendenza da videogiochi.Numerose sono state le domande poste ai relatori da parte dei ragazzi che si sono dimostrati interessatissimi agli argomenti trattati dai relatori come il bullismo, la droga e l’abuso di alcool nonché all’approfondimento dei principi legati al concetto di legalità, dimostrando di essere preparati con riguardo il mondo del web ma talvolta anche all’oscuro dei pericoli che sono stati loro illustrati e di cui potrebbero essere vittime.
Sempre più nero il bilancio della campagna olivicola nelle Marche. Un'analisi Coldiretti sugli ultimi dati Unaprol rivede al ribasso le già pessime stime produttive, con un crollo del raccolto del 56%, il dato peggiore registrato in tutta Italia. I nuovi risultati che vengono dall'attività dei frantoi confermano il 2016 come una delle annate peggiori di sempre, con rese crollate addirittura fino all'8%, rispetto al 16-18% che si registra in situazioni di normalità.Unica parziale consolazione - riferisce una nota - il fatto che l'Ismea abbia rilevato buoni riscontri sulla qualità dell'olio ottenuto. Naturale il boom dei prezzi, con le quotazioni alla vendita dell'extravergine marchigiano che si aggirano sui 10-12 euro. Al di sotto di questa cifra - ammonisce Coldiretti - difficilmente si tratta di prodotto regionale. Degli aumenti non beneficiano però gli agricoltori (ANSA).
Un Gruppo di Acquisto Solidale per essere concretamente vicini a contadini e artigiani danneggiati dal terremoto e sostenerli nella ricostruzione delle filiere produttive e delle reti sociali spezzate dal sisma: è l'iniziativa promossa da Slow Food Friuli Venezia Giulia, insieme alle cinque condotte della regione.I soci Slow Food, ma l'iniziativa è aperta a chiunque voglia contribuire a sostenere la ripresa delle aree terremotate, potranno acquistare (per 25 euro) due prodotti tipici abruzzesi (una forma di pecorino amatriciano e un trancio di guanciale) e un prodotto d'eccellenza marchigiano (le lenticchie di Colfiorito). Le aziende sono La Mascionara di Campotosto (L'Aquila) e le Fattorie Subrizi di Castelsantangelo sul Nera (Macerata). I prodotti - si apprende dalla condotta Slow Food di Trieste - saranno consegnati a metà dicembre (ANSA).