Il festival PieveToridens approda a Casavecchia, davanti al Bar Pompei, locale storico del territorio. Giovedì 31 luglio sarà di scena Enrico Zambianchi con il suo cabaret surreale, raccontando la realtà che ci circonda tutti i giorni sotto una luce stravolta ed esilarante.
«Sarà una serata di comunità in cui si potranno degustare prodotti tipici e assistere a un divertente spettacolo comico» sottolinea il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci. «Feste di comunità in un contesto ambientale incontaminato rappresentano il valore aggiunto degli eventi di Pieve Torina che perseguono un fine più ampio di valorizzazione turistica e promozione di tutto il territorio».
PieveToridens si afferma come un appuntamento di qualità dell’estate pievetorinese con artisti di grande valore che spaziano dalla comicità all’arte circense, all’illusionismo. «Anche quest’anno» prosegue Gentilucci «abbiamo organizzato un calendario estivo ricco di eventi e adatto a tutti, con musica, teatro, sfilate, mercatini, cene a tema. Un’offerta ampia e variegata che, insieme alle nostre principali attrazioni, il percorso kneipp e la piscina benessere, sta catturando l’interesse di molti visitatori». L’appuntamento con Enrico Zambianchi è per le ore 21.30 a Piè di Casavecchia, lungo la strada provinciale 209. L’evento è a ingresso libero con possibilità di cenare in loco.
È stato inaugurato con una partecipazione calorosa e sentita il nuovo Parco Girone – Parco della Rimembranza, uno dei luoghi più simbolici e amati di Loro Piceno, restituito alla comunità dopo un importante intervento di restauro e valorizzazione.
I lavori sono stati resi possibili grazie a una serie di finanziamenti ottenuti sia attraverso il bando O.C.S.R. n. 48/2018 che ha finanziato l'arredo e le opere connesse, sia tramite i fondi del Programma di Sviluppo Rurale Marche 2014/2020, nell’ambito del Progetto Integrato Locale "La Valle del Fiastra luogo di esperienze" per il restauro ed il risanamento conservativo del parco (Bando Misura 19.2.7.6A), sia con la misura dedicata all’azione di sistema che ha puntato alla sua valorizzazione in una visione più ampia (Bando Misura 19.2.7.5A).
Nel pomeriggio di venerdì, tanti cittadini hanno voluto essere presenti per scoprire in prima persona il nuovo volto del Parco Girone, trasformato in uno spazio che coniuga la memoria storica del luogo con una nuova idea di bellezza e fruibilità. L’evento è stato arricchito da un momento particolarmente atteso: per la prima volta sono stati aperti al pubblico anche i giardini del Castello di Loro Piceno, che hanno offerto uno scenario esclusivo all’inaugurazione.
Il progetto di riqualificazione ha seguito una visione chiara e condivisa, grazie alla progettazione dell’architetto Anastasia Mochi, che ha saputo interpretare il parco come luogo di raccoglimento, identità e benessere collettivo. Fondamentale è stato il sostegno del Gruppo di Azione Locale GAL Sibilla, con il presidente Sandro Simonetti, che ha finanziato e accompagnato concretamente il progetto. L’intervento ha anche previsto un importante lavoro di ricerca storica e valorizzazione culturale, affidato all’associazione Wikiloro, che ha curato i contenuti del nuovo percorso informativo all’interno del parco.
Alla riuscita dell’intervento hanno contribuito, con passione e competenza, anche molte figure del territorio. Fabio Rossi ha curato l’installazione della nuova illuminazione, restituendo al parco una dimensione serale accogliente e sicura. Il nuovo logo che identifica Parco Girone è stato ideato da Giovanni Emilio, mentre Alessio Menchi ha lavorato con cura e attenzione alla sistemazione della vegetazione. Anche la recinzione è stata oggetto di recupero, grazie all’intervento di Giuseppe Calvigioni, che ha realizzato una parte ex novo e sta completando la sistemazione di quella già esistente. A questi si affiancano gli uffici comunali e i dipendenti del Comune, che hanno operato con impegno e dedizione per portare a termine ogni fase del progetto.
Il pomeriggio inaugurale si è svolto in un clima di festa e partecipazione, accompagnato dalle note del corpo bandistico di Loro Piceno e dalla presenza delle autorità locali. Ma i veri protagonisti sono stati i cittadini, che con entusiasmo e senso di appartenenza hanno affollato il parco, riconoscendone il valore simbolico e comunitario.
Il Parco Girone, o Parco della Rimembranza, torna oggi ad essere non solo uno spazio verde rigenerato, ma anche un luogo carico di significato, pensato per accogliere, unire e ricordare. Un angolo prezioso del paese, ora restituito alla collettività con nuova vita e nuovo slancio.
Una serata da incorniciare quella di ieri sera in piazza Unità d'Italia a Montecassiano grazie alla voce potente e all’anima intensa di Noemi, protagonista della tappa del suo "Nostalgia Tour", reduce dal successo dell’ultimo Festival di Sanremo.
In esclusiva regionale, il concerto ha saputo unire intensità artistica, qualità musicale e un’atmosfera di grande emozione. Noemi ha conquistato il pubblico con la sua voce potente e il suo carisma inconfondibile, ripercorrendo i momenti più significativi della sua carriera e regalando una performance di altissimo livello carica di grinta, classe e passione, interpretando i suoi successi più amati insieme ai brani più recenti, tra ovazioni, cori e applausi incessanti.
Montecassiano si conferma sempre più come punto di riferimento capace di proporre ospiti di spicco sul piano nazionale e internazionale come già capitato con De Gregori, Irene Grandi, Stefano Massini, Paolo Fresu, Ascanio Celestini, Edoardo Prati. Grande la soddisfazione da parte dell'amministrazione comunale, che ha voluto fortemente questo evento e che continua a investire sulla valorizzazione del territorio attraverso la cultura e la musica.
«È stata una serata davvero indimenticabile – ha detto il sindaco Leonardo Catena – Il bellissimo concerto di Noemi di ieri sera ha chiuso questa edizione del Macsi Festival. Un’altra serata 'storica' per Montecassiano e la nostra Pro loco Montecassiano a cui va un grandissimo ringraziamento. Con ieri sera abbiamo allungato l’elenco di artisti e intellettuali di rilievo a livello nazionale e internazionale che hanno animato l’estate montecassianese e contribuito a far conoscere il nostro Comune e a valorizzare il nostro borgo. Montecassiano è cambiato davvero in questi anni e continueremo a lavorare ancora per far crescere la cultura, l’arte e i momenti ricreativi e di divertimento».
POTENZA PICENA – Continuano i servizi di vigilanza ambientale sul territorio provinciale da parte delle Guardie Venatorie Volontarie della Sezione Provinciale Federcaccia di Macerata, attività svolta sotto il coordinamento della Polizia Provinciale, come previsto dalla legge regionale n. 7/95.
Durante uno dei controlli periodici, in località Torrenova nel comune di Potenza Picena, nei pressi del cavalcavia dell’autostrada e nelle adiacenze della Strada Statale Regina, è stato rinvenuto un ingente abbandono di rifiuti. In particolare, si trattava di numerosi mobili in legno gettati lungo una scarpata, in un’area visibilmente non idonea allo smaltimento.
Il Presidente della Sezione Provinciale Federcaccia di Macerata, Nazzareno Galassi, ha commentato con fermezza l’accaduto: "Si tratta di gesti incivili e inqualificabili. In ogni comune è presente un’isola ecologica dove questi rifiuti possono essere conferiti in modo corretto e gratuito. Abbandonarli nell’ambiente non solo è illegale, ma rappresenta un grave danno al decoro del territorio e all’ecosistema".
L’episodio è stato prontamente segnalato alla polizia provinciale, che provvederà alla rimozione dei rifiuti e all’avvio delle indagini per risalire agli autori del gesto. La collaborazione tra cittadini, enti e volontari resta fondamentale per contrastare questi fenomeni. L’invito, ribadisce Galassi, è alla responsabilità e al rispetto delle regole, per la tutela del paesaggio e della salute pubblica.
La Città di San Severino Marche si prepara ad accogliere un evento di grande fascino e suggestione, parte del cartellone estivo "Summer Time": sabato 2 agosto, alle ore 21:15, il piazzale degli Smeducci, a Castello al Monte, sarà il palcoscenico di "Cinecittà", il nuovo concerto-show della straordinaria artista Mafalda Minnozzi. L'ingresso all'evento è libero, offrendo a tutti l'opportunità di immergersi in un tributo ai grandi compositori del cinema italiano e internazionale.
Nel concerto “Cinecittà”, la voce di Mafalda Minnozzi condurrà il pubblico in un viaggio emozionante attraverso temi e canzoni che hanno fatto la storia del cinema. Lo spettacolo celebra i capolavori di maestri come Ennio Morricone, Nino Rota, Luis Bacalov e altri compositori che hanno lasciato un'impronta indelebile nell'immaginario collettivo. Il palco si trasformerà in un'emozionante macchina del tempo, dove la potenza evocativa della musica e l'arte interpretativa di Mafalda risveglieranno in ogni spettatore ricordi, emozioni e immagini, senza bisogno di schermi o proiezioni. Le indimenticabili melodie che hanno accompagnato i capolavori del cinema italiano e internazionale prenderanno nuova vita, dimostrando come queste note siano ormai parte del nostro patrimonio emotivo condiviso. Ad accompagnare Mafalda sul palco di Castello al Monte saranno le chitarre di Paul Ricci e la fisarmonica di Antonino De Luca.
Quella tra Mafalda Minnozzi e la Città di San Severino Marche è una relazione speciale e consolidata nel tempo. Sebbene nata a Pavia, Mafalda si è trasferita a San Severino Marche da bambina, crescendo in questa comunità che l'ha "adottata" e che lei stessa considera la sua casa. Questo legame profondo è testimoniato dai numerosi ritorni dell'artista nella "sua" San Severino, dove ha sempre ricevuto un'accoglienza calorosa e appassionata.
San Severino Marche la considera una delle sue grandi figlie, un'ambasciatrice della musica italiana nel mondo che non dimentica le sue radici settempedane, come dimostrato anche dalla sua costante presenza nel cartellone estivo. La sua capacità di reinventare ogni performance, anche di fronte a imprevisti, ha sempre dimostrato il suo coraggio e la sua straordinaria sensibilità, rendendo ogni concerto un'esperienza unica e indimenticabile per il pubblico locale.
È andata in scena il 29 luglio, nell'ambito del Macerata Opera Festival, la Carmen in versione flamenco, celebre balletto nato dalla collaborazione tra Antonio Gades e Carlos Saura. Un adattamento coreografico che reinterpreta l’opéra comique di Georges Bizet, ispirata alla novella omonima di Prosper Mérimée e rappresentata per la prima volta a Parigi nel 1875. Un’opera rivoluzionaria per l’epoca, che segnò una svolta nel teatro musicale e che ancora oggi è considerata una delle pietre miliari del repertorio lirico mondiale.
Nella lettura flamenca firmata da Gades, la passione e la sensualità di Carmen diventano il centro pulsante della scena. Le celebri arie - dalla Seguedilla alla Habanera, fino al coro del Toreador - sono conservate e valorizzate, intrecciate con sapienza a brani popolari del repertorio flamenco. Questa fusione tra la tradizione lirica e la musica popolare andalusa esalta ulteriormente la carica emotiva e simbolica dell’opera, mettendo in luce le sfumature più erotiche e innovative del personaggio di Carmen.
Proprio lei, Carmen, appare sul palco dello Sferisterio come incarnazione di libertà e autodeterminazione. Sensuale, indomabile, profondamente umana. Una figura che non si limita più al cliché della femme fatale, ma che danza — letteralmente — la propria identità contro ogni convenzione. Ad interpretarla, una magnetica Esmeralda Manzanas, la cui presenza scenica e forza espressiva hanno dominato la serata, sostenute dal duende e dall’energia tipici del flamenco più autentico.
Accanto a lei, Álvaro Madrid nel ruolo di Don José, tragico simbolo di una mascolinità incapace di accettare l’autonomia femminile, e Jairo Rodríguez nei panni di un Escamillo vigoroso e affascinante.
Particolarmente efficace, dal punto di vista simbolico e visivo, è la scena dell’imprigionamento di Don José. In questo adattamento, la prigione non è più un luogo fisico fatto di cemento e sbarre, ma uno spazio chiuso delimitato da specchi. Un'idea scenica potente, che trasforma la detenzione in una condizione interiore: José è imprigionato non tanto da altri, quanto da sé stesso, dalla sua incapacità di accettare la libertà dell’amata, dai suoi conflitti irrisolti e dal suo desiderio possessivo.
La compagnia Antonio Gades, sotto la guida artistica di Stella Arauzo, propone una coreografia essenziale ma potentissima. I passi battuti con forza, le mani che raccontano, la tensione fisica dei corpi: ogni elemento contribuisce a costruire un linguaggio scenico che supera il racconto e diventa esperienza. Il dialogo musicale tra la partitura originale di Bizet e le composizioni dei collaboratori di Gades, amplifica la tensione drammatica e rende lo spettacolo un incontro vivo tra culture, epoche e linguaggi.
Il pubblico ha risposto con entusiasmo: applausi scroscianti e un’attenzione costante hanno scandito tutta la performance. Il finale, fedele nella sua essenza alla drammaturgia originale, è stato accolto da un silenzio sospeso, quasi catartico, prima di esplodere nell’ovazione finale.
Quella portata in scena allo Sferisterio non è una semplice Carmen: è un rituale. Un’esperienza immersiva dove danza, musica e passione si fondono in un grido potente di libertà.
(foto di Francesco Silla)
Venerdì 1 agosto, dalle ore 18.30 presso il Teatro Comunale con la conferenza speciale “Dalle origini al borgo medievale: primi risultati dello scavo archeologico in Piazza del Municipio” saranno illustrate le recenti scoperte che, nel cuore del borgo di Penna San Giovanni, ha riportato alla luce non solo le antiche pavimentazioni, ma anche frammenti preziosi della storia sepolta del paese.
Le strade del centro storico, silenziose custodi del tempo, sono oggi protagoniste di un intervento che ha visto l’unione di rigore tecnico e amore per l’identità culturale.
Il progetto, promosso dall’Amministrazione comunale, ha interessato la sistemazione delle principali vie del centro, con particolare attenzione alla conservazione della storica pavimentazione in pietra arenaria, alla sostituzione dei sottoservizi obsoleti e alla messa in sicurezza delle cavità ipogee sottostanti. Ma ciò che ha reso questo intervento straordinario è stata la scoperta, durante i lavori, di importanti evidenze archeologiche nella centrale Piazza del Municipio.
Nel silenzio del sottosuolo, sono emersi resti di strutture murarie antiche, frammenti di ossa umane, e – con grande emozione – una pavimentazione a mosaico policromo databile alla prima età romano-repubblicana. Un ritrovamento che getta nuova luce sulle origini del borgo e che invita a rileggere la sua storia a partire dai dettagli più minuti e significativi: una tessera, una pietra, una geometria.
Con rigore e sensibilità, il progetto ha rispettato le tecniche costruttive tradizionali, conservando quanto più possibile i materiali originali. Le strade sono state riconfigurate nel rispetto della loro forma storica, a "schiena d’asino", per garantire il corretto deflusso delle acque. Le zone simboliche del borgo, come Piazza del Municipio e il sagrato della Chiesa di San Giovanni Battista, sono state valorizzate con disegni concentrici ed eleganti, evocativi dell’importanza sociale e culturale di questi luoghi.
“Questo intervento”, commenta il primo cittadino Stefano Burocchi, “non è stato solo un’azione tecnica importante, fortemente voluta e necessaria al mantenimento e ottimizzazione della struttura del borgo di Penna San Giovanni, ma un gesto di cura verso un tessuto urbano che ancora pulsa di memoria. Il valore ambientale, culturale e identitario di Penna San Giovanni ne esce rafforzato, con uno sguardo attento al futuro ma ancorato con rispetto e gratitudine alle proprie radici.”
Il ritrovamento archeologico, studiato e seguito anche dalla Soprintendenza, apre scenari inaspettati e affascinanti per la comunità e i visitatori, rendendo questo restauro un vero e proprio cantiere della memoria. Un ponte tra epoche diverse, tenuto insieme dalla pietra viva di una terra che non smette mai di raccontare.“Dalle origini al borgo medievale: primi risultati dello scavo archeologico in Piazza del Municipio”, conferenza evento che avrà luogo questo venerdì 1 agosto dalle ore 18.30 presso il Teatro Comunale, sarà l’occasione per condividere le preziose informazioni emerse lungo questo cammino di recupero: con i saluti del sindaco Stefano Burocchi e gli interventi preziosi del Soprintendente Arch. Giovanni Issini, della dott.ssa Nicol Tiburzi e del dott. Michele Mariani saranno svelate le vere origini del borgo e l’importanza di queste ancor più antiche radici venute alla luce negli ultimi mesi.
Un evento imperdibile e aperto a chi ama le Marche, la storia di questa regione e dei suoi affascinanti borghi storici.
Da questo weekend inizia per il gruppo folk un agosto stile “riposo non ti conosco”.
Dal mare all’interno, in provincia o fuori regione, l’associazione di Montecosaro che recupera, diffonde e valorizza le tradizioni musicali e culturali contadine sarà davvero presente a tante iniziative.
La quantità di inviti ricevuti attesta la bravura e la capacità di attirare curiosità ed interesse. Anche perché le chiamate giungono da Comuni, borghi, enti di promozione ma pure da imprenditori per feste private e persino da villaggi turistici dove il bacino d’utenza è palesemente più giovane e magari fatto di stranieri.
Il lungo elenco di esibizioni comincia questo sabato 2 agosto quando Li Matti de Montecò saranno a Castelfidardo per la 10° rievocazione storica “Tracce di ottocento”. Domenica 3/8 ci si trasferirà a Magliano di Tenna, nel fermano, per partecipare alla prima Festa della trebbiatura.
Venerdì 8 festa privata a Montegranaro, il giorno dopo esibizione alla Sagra della sporbatura di Petritoli e il 10 tappa alla rievocazione della trebbiatura a Montegiberto. Per la vigilia di Ferragosto invece si scenderà in Abruzzo, alla festa patronale “Le antiche terrate” di Vallelonga, nel territorio dell’aquilano.
Intanto luglio si è chiuso con due importanti presenze, il gruppo folk infatti è stato invitato in Abruzzo e poi nel Lazio, manifestazioni importanti con tanto di gruppi folclorici dalla Polonia e pure da Colombia ed Ecuador.
Prima c’è stata la 24° Rassegna internazionale del folklore a Capistrello, provincia de L’Aquila. Poi il 19° Incontro internazionale del folklore a Pescorocchiano, provincia di Rieti. Due appuntamenti prestigiosi dove Li Matti de Montecò hanno promosso il saltarello e le tipicità della tradizione popolare marchigiana.
Nei giorni scorsi presso la struttura sportiva dell’Oratorio Don Bosco della parrocchia di S.Anna di Porto Potenza Picena, si è svolta la seconda edizione del torneo benefico “Un gol per la vita”.
Il torneo, organizzato dalla 114ª Squadriglia Radar Remota dell’Aeronautica Militare, dalla Croce Rossa Italiana, Comitato Territoriale di Porto Potenza Picena coadiuvato dall’Associazione festa di S. Anna e dal Comitato Rione Musicisti, e dal Comando dell’Arma dei Carabinieri di Porto Potenza Picena ha visto il sodalizio tra le varie istituzioni le cui delegazioni si sono sfidate in un torneo di calcio a 5.
L’evento, che rientrava nel più ampio progetto "Potenza Picena città cardio-protetta", ha avuto l’obiettivo di raccogliere fondi per l’acquisto di un ulteriore defibrillatore da collocare in punti strategici della città. Inoltre è stata allestita una mostra statica congiunta con esposizione di assetti dell’Aeronautica Militare, dell’Arma dei Carabinieri, e della Croce Rossa.
Per l’occasione, la 114ª Squadriglia Radar Remota, per il tramite dell’organizzazione di volontariato "Oltre le nuvole", ha messo a disposizione della collettività due simulatori di volo ludici, che hanno regalato ai cittadini la possibilità di “volare” su un velivolo M- 346 delle Frecce Tricolori e di simulare missioni di Ricerca e Soccorso (S.A.R.) in ambiente montano e marittimo con un elicottero HH139.
Il Capitano Luciano Speranza, comandante della 114ª Squadriglia Radar Remota, Matteo Carlocchia, presidente della locale Croce Rossa, il maresciallo capo Alessio Alberigo comandante dei Carabinieri di Porto Potenza, don Massimo Fenni, parroco della parrocchia di S.Anna hanno espresso profonda soddisfazione per la riuscita dell’evento e al termine della manifestazione, è stato consegnato all'assessore del comune di Potenza Picena, Michele Galluzzo il defibrillatore acquisito con il contributo volontario dei partecipanti all’evento.
Il rappresentante dell'amministrazione comunale ha ringraziato tutti gli Enti coinvolti nell’ evento, sottolineando che queste attività contribuiscono ad incrementare la sicurezza e la tutela della salute e auspicando che iniziative del genere possano rappresentare delle opportunità di collaborazione istituzionale a tutela della comunità e dei cittadini potentini.
La Giostra de le Castella compie 35 edizioni e la Pro Loco di Caldarola celebra il traguardo con un libro di foto e testimonianze di coloro che hanno fatto la storia di una delle manifestazioni più care ai caldarolesi. Un volume presentato venerdì scorso al teatro comunale, nel corso di una serata fatta di ricordi, racconti e sguardi al passato e al futuro. Il coordinamento dell’evento - così come del libro - è stato di Tiziana Riccardi che da sempre porta avanti l’eredità progettuale di don Paolo Mercorelli, parroco storico di Caldarola e fondatore della Pro Loco e della Giostra. Sul palco, insieme a lei, l’attuale presidente della Pro Loco, Daniele Piani, la giornalista Giulia Sancricca che ha curato le interviste e i testi del volume, e Mauro Capenti, primo Capitano del popolo al corteo della Giostra del 1983, ex sindaco e appassionato di storia locale.
«Siamo qui per celebrare una signora - le parole di Riccardi riferendosi alla Giostra - che come ogni donna ha scelto di diminuirsi gli anni: ne ha 42 ma ne dichiara 35 (edizioni, ndr). Siamo qui per celebrare la nostra storia e la nostra comunità».
A spiegare il motivo della nascita del libro il presidente Piani: «Abbiamo sentito il bisogno di raccontarci, di guardarci indietro non per nostalgia, ma per comprendere come siamo riusciti a portare avanti un progetto che, negli anni, ha rappresentato e custodito le radici più profonde della nostra identità. Questa 35esima edizione ci ha fatto sentire il dovere di raccogliere, in questo libro, le testimonianze di chi ha contribuito alla manifestazione, in ogni sua forma. Il libro è dedicato a tutte le persone che, con cuore e mani, hanno fatto vivere la Giostra de le Castella. Il grazie più grande va al gruppo meraviglioso della Pro loco, a tutti i soci e volontari di oggi e di ieri che con il loro impegno hanno scritto la storia di questa associazione».
Poi il lavoro illustrato da Giulia Sancricca: «Il libro nasce grazie a tutti coloro che hanno aperto i cassetti dei loro ricordi - le sue parole - e ci hanno raccontato come la Giostra è nata ed è arrivata fino a oggi. Nel 1983 non ero nata e, proprio per questo, ho deciso di porre le domande agli intervistati come portavoce di una generazione desiderosa di conoscere chi eravamo e chi possiamo essere ancora».
A Mauro Capenti è toccato l’excursus storico dal contesto in cui nacque la Giostra fino ai fatti storici che l’hanno ispirata. Dal suo discorso appassionato è arrivato l’omaggio al professore Rossano Cicconi e all’impegno che mise nella ricerca storica legata a Caldarola e ai Cardinali Pallotta. Una ricerca da cui emerge l’apertura e l’accoglienza che ha da sempre contraddistinto il paese e dimostrata ancora oggi sia dall’impegno del presidente Piani di collaborare con le Pro Loco dei quattro Comuni vicini (Belforte del Chienti, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona) ma anche dalle sinergie nate dopo il sisma con i gruppi della Pandolfaccia di Fano e della Pro Loco di Urgnano (intervenuti alla presentazione di venerdì in videocollegamento).
Così, dopo il primo weekend della 35esima edizione della Giostra avviato proprio con la presentazione del libro, Caldarola si prepara ad altri tre giorni di iniziative: venerdì alle 18 è in programma il Palio dei bambini e dalle 19.30 in piazza Vittorio Emanuele II la Taverna della Luna e lo spettacolo del gruppo Kronos Acrobatic Theater. Sabato la serata vedrà l’esibizione dei Sambene prima e del gruppo Gams poi con Il Conte di Montecristo e domenica, dopo il corteo storico e le gare dalle 16 (dove a contendersi il palio saranno le squadre di Caldarola, Croce, Pievefavera, Valcimarra e Vestignano), lo spettacolo serale sarà di nuovo a cura del Kronos Acrobatic Theater con La Divina Commedia e il finale affidato al Dj Dok.
Il 2 e 3 agosto, la città Alta ospita la terza edizione dell’iniziativa Antichi suoni nel borgo, con musiche e danze rinascimentali nella casa di Annibal Caro. Il Festival è promosso dall'associazione musicale Accademia Mugellini con il patrocinio del comune di Civitanova Marche, dell'Azienda dei Teatri e della Pinacoteca Moretti e vede la direzione artistica della prof.ssa Maria Grazia Pierluca.
Il borgo antico di Civitanova Alta, il giardino della casa di Annibal Caro rappresentano lo scenario naturale e privilegiato per la valorizzazione e riscoperta in chiave musicale e coreutica di Annibal Caro e dell'ambiente rinascimentale Civitanovese in cui lo scrittore si è formato.
Il primo appuntamento è sabato 2 agosto, alle ore 18:30, nelle stanze della Pinacoteca Moretti di Civitanova Alta con una passeggiata tra le opere d’arte, accompagnata da musiche e danze rinascimentali. Alle 21:15 ci sarà il concerto a cura di Chiara Marangoni, voce soprano, e Vincenzo Ruggiero al Liuto. Verranno eseguite musiche su testi originali di Annibal Caro.
Il programma proseguirà domenica 3 agosto, alle ore 18:30, con lo stage di danze rinascimentali e si concluderà con lo spettacolo teatralizzato “Danza a corte”, musica e danza antica su Guglielmo Ebreo da Pesaro, che condurrà gli spettatori nell'ambiente delle corti rinascimentali attraverso la musica (dalle ore 21:15). Gli artisti che realizzeranno l'evento sono specializzati e formati nella musica antica con particolare interesse alle danze e agli strumenti antichi originali dell'epoca. Ingresso libero
Tappa a Macerata per i ragazzi e le ragazze in cammino da Loreto a Roma per il Giubileo dei giovani. Ad accogliere i circa 300 partecipanti provenienti da tutta la regione Marche è stato il vescovo di Macerata mons. Nazzareno Marconi, accompagnato dagli assessori Paolo Renna e Katiuscia Cassetta. A supervisionare il tragitto e a garantire la sicurezza dei pellegrini durante l’arrivo in centro storico gli agenti della polizia locale guidata dal comandante Danilo Doria.
"È stato bellissimo vederli arrivare dalla salita di Santo Stefano, dai cosiddetti 'Cappuccini vecchi', così da accompagnarli poi lungo l’ultimo tratto, la strada delle fonti, quella che era la strada che un tempo percorrevano i contadini per giungere in città - ha detto il vescovo Marconi -, li ha accolti nel suo abbraccio, in piazza Strambi, la chiesa della Mater Misericordiae, per poi giungere in piazza della Libertà, attraversando una parte significativa di Macerata".
Il nutrito gruppo si è poi spostato verso la Casa Salesiana, dove alle 19 lo stesso mons. Marconi ha celebrato per loro la Santa Messa. "La testimonianza di fede che hanno offerto questi giovani è stata davvero significativa - ha spiegato ancora il vescovo -, noi adulti dovremmo trarre esempio da loro: quando si trova la motivazione per camminare, passo dopo passo, verso una meta comune si impara parecchio, così come ci indica l’esperienza del Sinodo. Camminando si parte capendo le cose con i piedi e si continua imparando col cuore: questa credo sia l’esperienza che lascia ogni Gmg, ogni giornata dei giovani e, in particolare, che lascerà questo Giubileo".
"Personalmente - ha concluso mons. Marconi - di incontri così ne ho vissuti tantissimi negli anni Ottanta ed è bello vedere questi giovani oggi a Macerata e lungo la via Lauretana che rappresentano un po’ i figli e i nipoti di quanti hanno vissuto per primi questa esperienza. È una storia che continua e siamo certi che andrà avanti".
Dopo il ritrovo di lunedì 28 luglio alla Santa Casa di Loreto, 334 giovani marchigiani sono partiti in pullman alla volta di Roma; mentre i 300 pellegrini giunti a Macerata stanno percorrendo proprio da Loreto la prima metà del percorso a piedi fino a Tolentino per 62 km. Emozionante e di profonda comunione sarà il momento pensato per il tardo pomeriggio di venerdì 1° agosto quando i pellegrini “a piedi” arriveranno a Roma e si ritroveranno con gli altri già presenti da giorni nella Capitale.
Il 2 agosto sarà il giorno del cammino verso Tor Vergata, dove la sera stessa si svolgerà la Veglia e la Messa il giorno successivo, alle ore 9, col Santo Padre. A Tor Vergata confluiranno anche 160 giovani iscritti soltanto per il weekend e 125 giovani partecipanti al Campo Ecumenico, per un totale di circa 900 partecipanti da tutte e tredici le Diocesi marchigiane.
In un clima di piacevole convivialità e grande serenità ieri sera, grazie all’ospitalità di Samuele Giustozzi, proprietario di Villa Giustozzi a Pollenza, si è festeggiato il sempre più solido rapporto d’affetto e collaborazione tra le migliori forze intellettuali ed economiche del territorio ed il suo simbolo nel mondo, lo Sferisterio, grazie alla grande cena che ha raccolto a Villa Giustozzi sia i Cento Mecenati, tra volti ben conosciuti per il loro rapporto ormai fidelizzato con il Macerata Opera Festival, e nuovi sostenitori, sia i grandi sponsor.
Accolti da tutta la dirigenza del Mof, incluso tutto il Consiglio d’Amministrazione, mecenati e sponsor hanno dunque celebrato un sodalizio che rimane tra i punti di forza più importanti di questa fondamentale istituzione culturale a dimostrazione dello spirito collaborativo che anima la regione di fronte alle sfide più importanti e che non conosce flessioni, anche nei momenti di difficoltà.
Nello splendido parco si è avuta inoltre l’occasione di approfondire la conoscenza tra la nuova Sovrintendente Lucia Chiatti, giovane donna ben conosciuta nel territorio, e il nuovo Direttore Artistico Marco Vinco e coloro che sono il nerbo portante dell’istituzione maceratese, mecenati e grandi sponsor, grazie anche alla presenza di un nutrito gruppo di media locali.
Grande coinvolgimento anche da parte del Sindaco di Macerata e Presidente dell’Associazione Sferisterio, Sandro Parcaroli, presente al tavolo con il Direttore Generale di Banco Marchigiano Massimo Tombolini, l’alta dirigenza dello storico sponsor e l’Assessore alla Cultura, Istruzione e Alta Formazione Katiuscia Cassetta: “I mecenati sono persone che stanno vicino e si sentono partecipi al Macerata Opera Festival. Essendo mecenate anch’io, insieme alla mia famiglia, credo profondamente nel valore di quello che questa figura rappresenta”.
Ai nostri microfoni, la Sovrintendente Lucia Chiatti ha sottolineato: “Un grande segnale di presenza e vicinanza della città e dei cittadini, non solo delle aziende, allo Sferisterio. Credo sia fondamentale perché lo Sferisterio è un’anima del territorio. Non è meramente legato all’amministrazione comunale, ma ha un respiro provinciale, nazionale e internazionale. Per poter essere così forte, riconoscibile e con uno spessore che vogliamo rafforzare, la presenza di privati, sia persone fisiche che aziende, rafforza l’identità dello Sferisterio e ci incoraggia in questo lavoro di squadra".
Il direttore artistico Marco Vinco ha voluto ringraziare con calore il pubblico presente: “I mecenati sono fondamentali per rendere lo Sferisterio grande nel mondo. È primo nella classifica dei teatri di tradizione italiana: un motivo di orgoglio che senza il vostro contributo non avremmo potuto presentare al Ministero. Condivido con voi la gioia di una stagione che sta andando alla grande, con numeri di botteghino superiori allo scorso anno. Siamo soddisfatti della sfida della Vedova allegra, che sta registrando tutto esaurito fino all’ultimo spettacolo. Rigoletto sta andando benissimo, confermando il successo, e Macbeth, un po’ sfortunato, si rifarà nelle prossime tre recite per cui prevediamo grande affluenza. La stagione sta andando a gonfie vele. L’Aeronautica ci ha assicurato che andrà tutto bene, quindi si farà anche la Carmen. Ringrazio i collaboratori, tecnici, musicisti... e a sorpresa, i cantanti ci delizieranno con la loro voce”.
La serata è caduta a metà della stagione festivaliera di quest’anno, peraltro già molto premiata da pubblico e critica, e il contagioso entusiasmo ha coinvolto anche ospiti inattesi dell’evento, come lo Studio Tributario Pasquali di Sergio Pasquali che da Civitanova Marche non solo ha goduto della splendida serata, ma ha anche voluto, seduta stante, diventare nuovo Mecenate, dimostrando quanto il fascino dello Sferisterio sia contagioso in tutta la Regione.
Dopo un brindisi di benvenuto, con degustazioni di Colli Maceratesi DOC Ribona della Cantina Sant’Isidoro (Corridonia) e di Verdicchio di Matelica DOC Spumante delle Cantine Belisario (Matelica), La serata si è conclusa con un piacevole fuori programma: tre giovani e talentuosi protagonisti del Macerata Opera Festival hanno offerto un “mini-concerto” a sorpresa per i mecenati e i numerosi ospiti di Villa Giustozzi. Il baritono Alberto Petricca, che indossa i panni del Barone Mirko Zeta nella Vedova allegra, il tenore Oronzo D’Urso, Malcolm nel Macbeth, e il soprano Laura Esposito, che ha il doppio ruolo di Sylviane nella Vedova allegra e del Paggio della Duchessa in Rigoletto, hanno deliziato i presenti intonando celebri arie liriche, dal “Toreador” della Carmen a “Ah la paterna mano” del Macbeth, fino al gran finale con il popolare brindisi della Traviata “Libiamo nei lieti calici”.
NUOVI MECENATI
Simone Ansovini
Paola Cassese
Confartigianato Imprese Macerata Ascoli Piceno Fermo
Elettronica SpA
Enrico Falistocco
Isabella Giuliano in memoria della mamma Francesca Stricchiola
Giacomo Mengoni
Radicci Automobili
Sardellini Pierluigi
Sardellini Tobia
Università degli studi di Roma UnitelmaSapienza
Georg Von Kriegsheim
MECENATI CHE COMPIONO 10 ANNI
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Orietta Maria Varnelli
Verrà riproposta lunedì 25 agosto la rappresentazione “Di Guerra e di Pace”, una produzione originale dei Teatri di Sanseverino nata da un’idea di Francesco Rapaccioni, rinviata nei giorni scorsi a causa del maltempo. L'evento si terrà, come previsto, presso il parco archeologico di Septempeda.
La rappresentazione, organizzata dal Comune di San Severino Marche nell'ambito del cartellone estivo "Summer Time", vedrà la partecipazione amichevole e le letture di Gabriela Eleonori e Giovanni Moschella come voci recitanti, affiancati dalle letture dell'associazione Sognalibro. L'atmosfera sarà arricchita dall'accompagnamento musicale e dal dj set di BMas60°
Lo spettacolo si inserisce nell'ambito del prestigioso festival regionale TAU – Teatri Antichi Uniti, promosso con il supporto di un'ampia rete di collaborazioni che include la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, il Ministero della Cultura, la Regione Marche, Amat Associazione Marchigiana Attività Teatrali, Anas, gruppo comunale di Protezione Civile e Pro Loco di San Severino Marche, il Cai sezione di San Severino Marche e il Comitato del Quartiere Settempeda.
Al termine dello spettacolo, sarà possibile partecipare a una visita guidata gratuita al parco archeologico di Septempeda, un'opportunità unica per esplorare le vestigia romane sotto le stelle.
Per favorire la sostenibilità e la fruizione dell'area, è prevista una zona ciclopedonale nel parco archeologico di Septempeda dalle ore 20:30 alle ore 23. Sarà inoltre disponibile un servizio di mobilità alternativa e sostenibile con e-bike da piazza del Popolo alle terme romane. Le prenotazioni e le informazioni per le biciclette elettriche possono essere richieste a Francesco Mosciatti (telefono 333 7981184).
Ulteriori info presso la Pro Loco di San Severino Marche al numero 0733 638414, aperta da martedì a domenica dalle 9 alle 12:30 e dalle 16 alle 19.
Il teatro Annibal Caro ha ospitato sabato scorso la serata finale del Premio Letterario Unitre Civitanova Marche sul tema del "Rispetto", organizzato dall’Università delle Tre Età di Civitanova Marche in collaborazione con il circuito delle Unitre nazionali e il patrocinio del Comune di Civitanova e dell’Azienda Teatri e del Consiglio regionale Marche.
Il vincitore della settima edizione del concorso è Luca Fazio di Gualdo Tadino con il racconto “Nel grande giardino”. Secondo classificato: Fabiano Pirozzi (Tortoreto) con “Baldassarre e il rispetto” e terzo classificato il testo “Keishin mori” dell’autrice Veronica Lucarelli di Ripe San Ginesio. Menzioni speciali a “Perché”, di Matteo Isone (Pisa) e “L'ultima opportunità” dello scrittore Ruggiero Dellisanti di Barletta.
La serata, presentata da Daniela Gurini, è stata allietata da Federico D'Annunzio, cantautore e musicista, dal M° Fabio Capponi, dall'attrice Pamela Olivieri, emozionante interprete dei brani finalisti.
“L'Unitre ringrazia tutti gli artisti per aver reso speciale questa edizione – ha detto il presidente Marisa Castagna. Inoltre ringraziamo la giuria degli studenti del Liceo classico I.I.S. “Leonardo da Vinci” rappresentata da Lattanzi Leonardo Aidan (4°A classico), Maddalena Regoli (4°B classico), Sofia Pascucci (3°A classico), Elena Viola Zefferini (3°A classico) e Beatrice Sbrascini (4°A classico). Si ringrazia anche la giuria tecnica, che ha selezionato i vincitori composta dalla prof.ssa Maria Grazia Baiocco, docente di lettere e Presidente della giuria, il prof. Giuseppe Rivetti, docente Universitario, lo scrittore Vittorio Graziosi, la Docente e scrittrice Lucia Tancredi, Luca Pantanetti editor agente letterario e il gruppo di lettura dell'associazione Libri Amo. Un doveroso ringraziamento all’Amministrazione comunale, all'assessore all’Istruzione Barbara Capponi, all'Azienda Teatri di Civitanova Marche, all'I.I.S. Leonardo da Vinci, alla direttrice della Pinacoteca Marco Moretti Enrica Bruni, ai collaboratori dell'Unitre e alla giuria Lettori Libri Amo e grazie a tutti i presenti che hanno condiviso con noi questo momento speciale”.
Uno speciale omaggio al maestro Ennio Morricone dal titolo “Musiche da Oscar” con le più celebri colonne sonore, selezionate tra le oltre 400 musiche da film, dagli esordi con Sergio Leone, Elio Petri, Bernardo Bertolucci, fino alle più recenti collaborazioni con Tornatore e Tarantino. Si terrà venerdì 1 agosto, ore 21.30 all'arena Beniamino Gigli di Porto Recanati.
Ospite speciale della serata e straordinaria interprete, la soprano italo-svedese Susanna Rigacci, che da vent'anni interpreta nei concerti e nelle incisioni la musica del maestro. Figlia di Bruno Rigacci, direttore e compositore fiorentino, si è formata al Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze per poi divenire una delle voci più conosciute al mondo. Insignita nel marzo 2020 a Modena del primo 'Buk Film Festival Award’, la soprano, ha “mirabilmente congiunto la sua voce alle note e alle immagini di pellicole che hanno fatto la storia del cinema contemporaneo”.
Susanna Rigacci chiude il concerto con i celebri brani dedicati alla collaborazione tra Morricone e Sergio Leone tra cui “Giù la testa”, “C’era una volta il west” e “L’estasi dell’oro”. In apertura i brani pop del compositore sono affidati alla voce solista di Angelica De Paoli. Protagonista strumentale del concerto sarà l’Ensemble LE MUSE, che ha rappresentato l’eccellenza musicale italiana all’inaugurazione del semestre di presidenza italiana presso l’Unione Europea. Diretto al pianoforte dal suo fondatore, il maestro Andrea Albertini, l’ensemble ci conduce attraverso un viaggio emozionale nell’universo creativo di Morricone.
Musiche che diventano immagini, tanto sono radicate nella memoria collettiva le scene di alcuni film che le colonne sonore di Morricone hanno contribuito a far diventare celeberrimi. “C’era una volta il west”, “Il Buono il brutto” e il cattivo, “Giù la testa”, le magiche atmosfere di “Mission”, le tinte più moderne di “Malena”, “Nuovo cinema Paradiso”, per approdare a “The hateful eight”, la colonna sonora che gli ha fatto vincere l’Oscar nel 2016. Ascolteremo anche un Morricone che forse non ci aspettavamo, e cioè il Morricone autore di canzoni come “Se Telefonando” (portata al successo da Mina) e “Here’s to you” (cantata da Jon Baez).
Nonostante le condizioni meteo incerti, il concerto di Noemi in programma questa sera a Montecassiano, in Piazza Unità d’Italia, è confermato. L’attesa serata musicale avrà inizio con l’apertura delle porte alle ore 20:00, mentre il live della cantante prenderà il via alle 21:30. Per chi non avesse ancora acquistato il biglietto, sarà possibile farlo direttamente in piazza a partire dalle 19:00.
Per garantire lo svolgimento in sicurezza dell’evento, il Comune ha disposto alcune modifiche alla viabilità: a partire dalle 8:00 di questa mattina, la piazza è stata chiusa al transito veicolare, mentre dalle 17:30 anche il passaggio pedonale sarà interdetto, con accesso consentito solamente ai possessori del biglietto d’ingresso. Queste misure sono state adottate per assicurare un ambiente sicuro e organizzato, sia per il pubblico che per gli artisti.
L’amministrazione comunale invita quindi tutti a rispettare le indicazioni e a collaborare con il personale presente per vivere al meglio questa serata che si preannuncia ricca di emozioni e grande musica nel cuore del centro storico di Montecassiano.
Prosegue l’edizione 2025 di IncantoMarche, il festival musicale promosso dalla rete RisorgiMarche, con tre nuovi appuntamenti che promettono di incantare attraverso l’incontro tra musica, paesaggio e sperimentazione artistica.
La prima data è in programma giovedì 31 luglio sul Monte Torrone, a Ussita (MC). La giornata si aprirà alle 6:00 del mattino con un suggestivo concerto all’alba del Quartetto Angelico, formato da musicisti dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini. Le sonorità intime e raffinate degli archi accompagneranno il sorgere del sole, per un’esperienza immersiva tra silenzi, natura e musica.
Nel tardo pomeriggio, alle 18:00, sempre sul Monte Torrone, salirà sul palco la BabelNova Orchestra, ensemble multiculturale che fonde ritmi e melodie provenienti da ogni latitudine. Erede della celebre Orchestra di Piazza Vittorio, BabelNova proporrà una vera e propria festa di suoni dal mondo, mescolando suggestioni mediterranee, echi africani e ritmi sudamericani in un’atmosfera coinvolgente e festosa.
Il festival tornerà poi domenica 3 agosto con un evento che unisce escursionismo e musica nei paesaggi dei Monti Sibillini. A Muccia (MC) si terrà il concerto-escursione "Diasilla" con Matteo Paggi (trombone) e Matteo Stella (elettronica). Il progetto, ispirato al profondo legame con le montagne marchigiane, trasforma il cammino in un'esperienza sonora immersiva, tra fiati, campionamenti e paesaggi acustici, dando vita a un palcoscenico naturale dove la musica si fonde con l’ambiente.
Ogni appuntamento di IncantoMarche rappresenta un invito a vivere la musica nella sua forma più autentica: qualità artistica, paesaggi unici, rispetto per l’ambiente e il piacere di camminare insieme tra le meraviglie delle Marche.
Biglietti disponibili su: www.ciaotickets.com/it/incantomarcheInfo e programma completo: www.incantomarche.it
Come da tradizione, tornano i Concerti nel Chiostro a Civitanova Alta, giunti alla 35esima edizione ed organizzati dall’associazione Pier Alberto Conti APS in collaborazione con l’Azienda dei Teatri e il Comune di Civitanova: artisti internazionali e grande musica saranno i protagonisti dei tre concerti estivi, in programma il 4, 9 e 12 agosto 2025, con inizio alle 21.15.
Il via è al teatro Annibal Caro lunedì 4 agosto, con il ritorno della pianista russo-ucraina Daria Parkhomenko, strepitoso talento della tastiera pluripremiato in concorsi internazionali e che già riscosse un enorme successo nella sua precedente apparizione a Civitanova.
Sabato 9 agosto ci si sposta allo spazio Multimediale San Francesco, dove si esibisce il Quartetto d’archi dell’orchestra sinfonica Rossini, con un programma che prende spunto proprio dal grande compositore pesarese. infine, martedì 12 agosto, la rassegna termina all’Annibal Caro con un concerto del famoso sassofonista Federico Mondelci e del celebre trombonista Massimo Morganti, insieme all’Orchestra italiana di sassofoni con un programma molto vario che spazia dal repertorio classico alla musica da film.
“Il nostro impegno per la cultura a Civitanova continua puntualmente - le parole del direttore artistico, il maestro Bruno Bizzarri -, anche in questa estate in cui non si potrà usufruire del chiostro di Sant’Agostino, bloccato per tutta la stagione a causa dei necessari lavori di restauro. I “Concerti nel Chiostro” escono quindi dal loro luogo usuale, ma rimanendo sempre fedeli alla causa di valorizzare la storia e l’arte del nostro borgo antico”.
Biglietti su www.ciaotickets.com e in tutti i punti vendita del circuito, nonché alla biglietteria del teatro Rossini e del teatro Annibal Caro. Sarà possibile acquistare i biglietti anche sul posto il giorno dell’evento a partire dalle 19.30.
Inaugurato oggi, lunedì 28 luglio, a Macerata il Museo della devozione Mariana. Aperta in contemporanea la mostra giubilare “Immagini di maternità - La bellezza della vita che nasce”, allestita al suo interno, nella cripta della Basilica della Misericordia: la mostra è parte integrante del progetto per il Giubileo 2025 “Pellegrini di speranza” promosso dalla Conferenza Episcopale Marchigiana (CEM), patrocinato e sostenuto dalla Regione Marche. Il taglio del nastro è avvenuto nel pomeriggio, alle ore 17, alla presenza del vescovo di Macerata, mons. Nazzareno Marconi, del sindaco di Macerata Sandro Parcaroli e dalla vice sindaco Francesca D’Alessandro, dei consiglieri regionali Romano Carancini e Pierpaolo Borroni, numerose autorità civili e militari della città e del territorio, tra le quali Luca Marconi, gli assessori Laura Laviano, Paolo Renna, Andrea Marchiori e Silvano Iommi.
Il Museo della devozione Mariana è caratterizzato da un percorso costituito da documenti e pubblicazioni sulla sua storia e con opere mariane inedite provenienti dalle chiese chiuse per eventi sismici. Non solo, sono presenti doni ed ex-voto per grazia ricevuta offerti dai fedeli nel corso dei decenni e le testimonianze di alcune confraternite dedicate alla Vergine.
«L’idea è nata tre anni fa dalla mostra “Ma-donna”, che esponeva qui alcune immagini di devozione mariana – ha detto durante la cerimonia inaugurale il vescovo Marconi –, a partire da quella base di opere, abbiamo ristrutturato e perfezionato questo nostro piccolo Museo che, a ben vedere, non diventa più tanto ridotto se connesso in maniera armonica con la visita alla soprastante Basilica della Mater Misericordiae. Questa, infatti, è un vero scrigno di devozione e di arte mariana, con opere che coprono stili e epoche molto diverse».
In particolare, all’interno del museo è possibile ammirare una scultura proveniente da Treia e attribuibile al sec. XI, la Madonna orante del Sassoferrato, la lunetta della deposizione di Vincenzo Pagani e varie incisioni della famiglia del Piani e una piccola collezione di opere selezionate di autori contemporanei locali.
«Il museo si articola oggi in una prima sezione, in cui al centro è la devozione alla Mater Misericordiae, con opere e arredi sacri che ampliano quanto si è già potuto apprezzare nella visita alla Basilica superiore – ha spiegato ancora il Vescovo –, segue una seconda sezione dedicata agli ex-voto o alle opere donate alla Mater Misericordiae, tra autori anonimi ed artisti affermati, abbiamo una breve esempio di queste offerte d’arte, che spaziano dal 1500 agli ultimi anni del 1900. Una terza sezione, presenta alcune opere di devozione mariana provenienti da tutta la Diocesi, che la chiusura delle chiese a motivo del sisma, manterrebbe ancora nascoste nei depositi in cui sono state ricoverate. In questa terza sezione una sala è dedicata alla devozione alla Vergine Lauretana, vero centro della devozione mariana di tutte le Marche».
La mostra "Immagini di maternità" è altresì un tassello importante di quanto organizzato nella forma di un museo diffuso per il Giubileo all'interno di 14 strutture diocesane marchigiane, con allestimenti dedicati alla maternità e opere che raccontano la vita e la speranza attraverso i secoli. A Macerata, nella sezione riservata sono esposte quattro opere del XVII secolo attribuite al pittore anconetano Gian Battista Foschi che rappresentano l’Annunciazione, la Visitazione, la Natività, la Fuga in Egitto. Le quattro tele esposte provengono dal Duomo di Treia attualmente chiuso a causa del terremoto.
«La scelta dell’autore è anche determinata dal fatto che, con la riapertura della Cattedrale di San Giovanni, sono di nuovo visibili altri tre dipinti nella volta di questa chiesa monumentale dedicati alla vita di Sant'Ignazio di Lojola – ha proseguito mons. Marconi -, nella stessa chiesa la bellissima Cappella Razzanti, che brilla dopo il recente restauro in tutta la sua bellezza, presenta tutta la decorazione murale opera dello stesso pittore. Con l’esposizione di queste quattro tele e la visita seguente alla Cattedrale di San Giovanni, i turisti hanno ora la possibilità di riscoprire una parte significativa della produzione artistica del Foschi nel contado maceratese».
Sul valore delle opere sono intervenuti anche i curatori della mostra Ivano Palmucci e Denise Tanoni: «Giambattista Foschi è un artista "ritrovato" - hanno affermato -, per il quale si apre una stagione di ricerca e di studio finalizzata alla sua valorizzazione e a un giusto riconoscimento storico e critico. Per la scelta delle opere si è voluto privilegiare sia quei beni che gli eventi sismici ormai da quasi un decennio hanno oscurato e reso invisibili, sia l’elemento della novità, che in questo caso riguarda il pittore, il cui nome compare sporadicamente nelle fonti locali, in modo da rendere giustizia ad un patrimonio dimenticato».