Prosegue con un nuovo workshop di co-progettazione l'importante iniziativa legata a “Il Cammino dei Cappuccini - Un viaggio che cambia l'anima”, un progetto finanziato dal Ministero del Turismo a valere sull'avviso pubblico per lo sviluppo dell'offerta turistica dei cammini religiosi italiani.
Un nuovo atteso laboratorio si terrà mercoledì,19 novembre, dalle ore 17:30 alle 19:30, presso il foyer del teatro comunale Feronia, in piazza del Popolo n. 15.
Il workshop è specificamente dedicato al tema "Esperienze e prodotto turistico" e si concentrerà su due obiettivi chiave: l'individuazione dei target di viaggiatori più in linea con il Cammino e la progettazione di nuove esperienze capaci di arricchire l'offerta dell'itinerario, ponendo particolare attenzione alla sua dimensione spirituale.
Questo momento di confronto e collaborazione è fondamentale per la crescita di un progetto collettivo, inclusivo e sostenibile a beneficio dell’intero territorio attraversato dal Cammino. Il contributo attivo dei partecipanti è cruciale per definire i servizi e le narrazioni che renderanno l’esperienza del pellegrino unica e memorabile.
Le iscrizioni al workshop “Esperienze e prodotto turistico” sono aperte e potranno essere effettuate fino alla giornata di martedì 18 novembre, attraverso il seguente link di registrazione: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSc9r700dGWHTQ3vIEpnHltmE88QwkEnf_EGOKPp5BQG0f4ZXA/viewform
L'evento è promosso dal progetto Il Cammino dei Cappuccini, con il supporto di Marchingegno ed Expirit, e rientra nell'ambito delle iniziative turistiche finanziate dal Ministero e sostenute dalla Regione Marche. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di San Severino Marche.
Domenica 16 novembre il Teatro la Filarmonica di Macerata ha indossato il bianco per celebrare il Gran Galà delle Spose firmato Delsa. Luci viola e musica elettronica hanno fatto da sottofondo ad un evento che ha raccontato la storia dell'azienda e la trasformazione dell'abito da sposa dagli anni '60 fino ai giorni nostri: una metamorfosi che sembra riflettere e incarnare artigianalmente quella della femminilità stessa. La serata si è aperta con una sfilata dei cavalli di battaglia di Delsa: abiti rétro, dai tagli morbidi e dal sapore vintage, intramontabili e ancora attuali.
La raffinatezza dei bustini a frange in stile Charleston e dei modelli boho è stata poi soppiantata dall'accattivante e contemporanea collezione "Appassionante", pensata per l'anno 2026. Si tratta di un debutto in grande stile, che vede l'assortimento di elementi audaci e al tempo stesso eleganti: il guanto a manica lunga viola abbinato al classico abito "a principessa", il filo di perle geometrico e moderno che svetta su un corpetto che strizza l'occhio alla moda ottocentesca.
La passerella si è conclusa con la sfilata delle spose Delsa del 2025 e con l'unanime applauso alle vere protagoniste dell'evento, ossia le sarte e le modelliste che hanno contribuito alla creazione di meravigliose opere d'arte in pizzo, raso, chiffon e strass. Il trio musicale Appassionante ha accompagnato un valzer di chiusura sulle note di arie tratte dal Rigoletto e da La Traviata, per poi proseguire con un concerto serale dopo la pausa ristoratrice del buffet, servito nell'atrio della Filarmonica.
"Delsa è stata fondata nel 1969 da mia mamma, Maria Cristina Craglia, che essendo donna ha dovuto affrontare un percorso molto arduo e pieno di ostacoli legati alla cultura del tempo - ha dichiarato Gianluca Salvucci, direttore creativo dell'azienda - Madre di cinque figli e imprenditrice, con il nostro aiuto è riuscita a cavalcare l'onda dell'economia italiana fino a conquistare i mercati nazionali e internazionali. Oggi siamo qui riuniti per celebrare la nuova collezione 2026, ispirata all'evoluzione della femminilità in tutte le sue forme, che si esprime in ogni abito, in ogni ricamo, in ogni pizzo, cercando così di realizzare quello che è il nostro principale obiettivo, e cioè andare incontro ai gusti delle spose di oggi".
Ospite della serata, Eleonora Venturini Storaro, giovanissima e promettente stilista specializzata nell'ambito del corsetto di alta fattura: un elemento raffinato e rétro che negli ultimi anni sta tornando a calcare le passerelle delle più importanti case di moda, comprese quelle specializzate negli abiti da sposa. Si tratta di un capo senza tempo che arricchisce outfit di qualsiasi tipo, da quelli casual a quelli eleganti, a seconda dell'effetto che si vuole ottenere - uno stile talvolta più gotico, talvolta più ricercato e chic.
Ed è proprio Delsa a mostrare come questo indumento possa essere estremamente versatile anche quando abbinato all'abito più elegante di tutti, quello da sposa: il corpetto rientra a pieno titolo tra i capi indispensabili per chi desidera conservare uno stile sobrio, sofisticato e al contempo esclusivo. Si tratta del perfetto connubio sartoriale tra tradizione e innovazione.
Le dichiarazioni di Gianluca Salvucci lasciano trapelare l'ipotesi di una collaborazione con la fashion designer, nipote del pluripremiato maestro di fotografia Vittorio Storaro: "Eleonora è una professionista preparata e capace, e noi abbiamo sempre cercato giovani leve all'avanguardia, che sappiano guardare il mondo con ottimismo ed entusiasmo, esattamente come fa Delsa".
50 anni di attività in città e provincia, sono quelli che l’Aido di Macerata celebra in un convegno medico sulle attività di prelievo e trapianto di organi, tra solidarietà e impegno scientifico con protagonisti impegnati in prima linea.
L’appuntamento, aperto alla cittadinanza, è il 22 novembre, dalle 9 nella Sala Castiglioni Biblioteca Mozzi Borgetti, in Piazza Vittorio Veneto 2 a Macerata. L’incontro intitolato “Tra-pianti e sorrisi – Lo stato dell’arte”, prevede i saluti delle autorità e della presidente provinciale Aido Loredana Piermattei, seguiti dagli interventi dei past president Elio Giacomelli e Angelo Sciapichetti. Quindi la mattina prosegue con le relazioni sul quadro aggiornato dell’attività di prelievo e trapianto di organi nella provincia di Macerata e nelle Marche.
Il dottor Gianrenato Riccioni, anestesista rianimatore ed ex coordinatore per i trapianti di Macerata, terrà una Lectio Magistralis dal titolo “La storia dell’attività di prelievo e trapianto di organi”. La dottoressa Valeria Zompanti, anestesista rianimatrice e attuale coordinatrice per i trapianti presso l’Ospedale di Macerata, interviene con una relazione su “L’attività di prelievo e trapianto in provincia dopo Una scelta in comune”, riguardo i risultati e le prospettive introdotte dal nuovo sistema di consenso alla donazione.
La relazione del dottor Benedetto Marini, coordinatore del Centro Regionale Trapianti di Ancona, verte su “Risultati raggiunti dal CRT e nuovi traguardi”. La dottoressa Katia Fabi, dirigente medico presso l’Unità Operativa di Neurologia dell’Ospedale di Macerata, parlerà di “Accertamento di morte cerebrale a cuore battente”, approfondendo gli aspetti clinici e deontologici di una fase tanto delicata del percorso donativo.
Infine, alle 11:30, il professor Roberto Scendoni, medico legale e docente associato dell’Università di Macerata, concluderà gli interventi con una relazione su “Cosa prevede la legge italiana per l’attività di prelievo e trapianto di organi”, offrendo una panoramica sul quadro normativo nazionale. In conclusione della mattinata, alle 12:00, segue il dibattito e alcune testimonianze.
Sul russare si fa da sempre ironia, ma non tutti sono a conoscenza del fatto che può non essere solo un “rumore”, bensì anche un problema di salute.
Per questo motivo Fisiomed ancora una volta viene incontro al territorio e lo fa nel modo più comodo e conveniente per i pazienti e gli interessati, vale a dire organizzando una giornata di screening gratuito sul tema.
L’appuntamento è per lunedì 24 novembre, a partire dalle 16.00, presso la sede di Corridonia in viale Trento 21. A ricevere, visitare e prendersi cura dei pazienti sarà la dottoressa Simonetta Calamita, specialista dei disturbi respiratori del sonno, nonché otorinolaringoiatra e foniatra.
“Russare: un rumore nella notte o un problema di salute?” questo il nome dato all’iniziativa, utilissima per approfondire, prevenire o limitare cause e sintomi.
Parliamo d’altronde di un fenomeno assai diffuso, studi epidemiologici hanno evidenziato che l’80% della popolazione tende a russare durante il sonno e incappa in crisi di apnea caratterizzata da cessazione del respiro di diversa entità. La presenza di almeno 5 apnee per ora di sonno caratterizza la cosiddetta sindrome da apnea ostruttiva del sonno o osas.
Chi colpisce
Il sesso maschile in percentuale tripla rispetto alle donne. Tutte le età possono essere interessate, compresa quella adolescenziale con conseguente sonno agitato, secchezza delle fauci, disturbi dell’apprendimento, ritardo della crescita.
Come si manifesta
Il sonno è disturbato da frequenti risvegli, da sensazioni di soffocamento, da reflusso gastro esofageo e da un fastidioso e assordante rumore per il partner che spesso è costretto a cambiare letto.
Effetti e cause
I fattori di rischio sono rappresentati dall’obesità, deposito di grasso al collo, alterazioni anatomiche nel distretto di pertinenza otorinolaringoiatrico, con patologie riguardanti il naso, il palato e la base della lingua.
Il paziente affetto da tale sindrome durante il giorno è stanco, si addormenta dopo pranzo, durante il lavoro, durante la guida dell’automobile. Attenzione, la sonnolenza diurna determinata dalla cattiva qualità del sonno è causa di incidenti sul lavoro e stradali (in Italia il 54% degli incidenti mortali avvengono per colpi di sonno durante la guida).
L’osas rappresenta a sua volta un fattore di rischio rilevante cardiovascolare (ipertensione, ictus, ischemie, insufficienza cardiaca).
Evidente l’importanza di una corretta gestione della sindrome che necessiterebbe di una consulenza otorinolaringoiatrica. Tale specialista con apposita videoendoscopia diurna o notturna (sleep endoscopy) e con apposito monitoraggio cardiorespiratorio o polisonnografia, evidenzia la gravità e la causa di tale sindrome e la corretta terapia che può essere posizionale, medica, chirurgica o protesica.
Dal 21 al 26 novembre 2025, la Palazzina Liberty del Lido Cluana si prepara a ospitare un evento che unisce arte, profonda emozione e solidarietà: "L’Altra Me", la nuova mostra fotografica di Monica Palloni. Con trent'anni di carriera alle spalle, la fotografa dedica questo significativo progetto a tutte le donne e alla loro straordinaria capacità di resilienza, di resistere, cambiare e rialzarsi dopo ogni battaglia.
L'iniziativa, patrocinata dall’amministrazione comunale, va oltre l'aspetto puramente artistico poiché nasce da una storia personale e da un profondo gesto d'amore. "Questo progetto è il mio grazie ad Ant (Associazione Nazionale Tumori), che ha seguito mia madre negli ultimi mesi della sua vita," racconta Monica Palloni. Per questo motivo, una parte del ricavato della mostra sarà devoluta all’associazione, "restituendo qualcosa di importante a chi ogni giorno si prende cura delle persone più fragili" e trasformando il dolore in un gesto concreto di supporto.
Le opere esposte nascono da sessioni fotografiche intime e autentiche, capaci di catturare emozioni che si esprimono attraverso volti, sguardi e mani. Sono storie di donne che raccontano coraggio, desideri e l'identità nella sua forma più vera.
La mostra è concepita come un luogo aperto e accogliente, pensato per creare un punto d'incontro per appassionati, associazioni, realtà culturali e cittadini che vogliano lasciarsi toccare da un messaggio universale: la bellezza della donna nella sua autenticità.
La serata inaugurale, in programma venerdì 21 novembre alle ore 18.30, sarà arricchita da performance di danza, musica e poesia, grazie al coinvolgimento di artiste e artisti civitanovesi che renderanno il momento ancora più intenso e partecipato.
I visitatori potranno sostenere il progetto e l'Ant attraverso donazioni libere, l'acquisto delle fotografie esposte o l'acquisto di pacchetti di sessioni fotografiche speciali offerte dall'artista nel suo Family Studio.
"L’Altra Me’ è un grande progetto, che porto nel cuore con responsabilità ed emozione,"aggiunge la fotografa. "È un abbraccio collettivo, un modo per dire che siamo tutte diverse, tutte forti, tutte bellissime. Lo dedico a mia madre, Rosella: la mia guida, la mia radice, la mia più grande ispirazione”.
Il sindaco Fabrizio Ciarapica ha accolto l'iniziativa con sensibilità: “Civitanova accoglie con grande emozione un progetto che unisce arte, sensibilità e solidarietà. Ringrazio Monica Palloni per il coraggio di trasformare una storia personale in un dono per tutta la comunità, sostenendo l’ANT in una sfida difficile con dignità”.
Si è svolto ieri, domenica 16 novembre, a Castelraimondo il raduno dei 60 anni dell’annata 1965, un evento atteso e partecipato che ha riunito persone accomunate dalla stessa generazione e dal profondo legame con la loro comunità.
Una splendida giornata di condivisione, ricca di storie, ricordi, affetti, sorrisi e momenti di autentica amicizia. Fin dal primo incontro, l’atmosfera è stata calorosa e familiare: abbracci ritrovati, fotografie sfogliate con emozione, racconti di vita e aneddoti che hanno riportato indietro nel tempo, celebrando il valore della memoria condivisa.
La giornata ha avuto il suo momento centrale con un pranzo conviviale tutti insieme presso il Ristorante il Veliero di Porto Sant’Elpidio, dove i partecipanti hanno continuato a festeggiare l’importante traguardo dei 60 anni in un clima di serenità, leggerezza e grande allegria. Tra brindisi, sorrisi e racconti, il pranzo si è trasformato in un vero e proprio punto di incontro per ritrovare legami, rafforzare rapporti e condividere emozioni sincere.
Un’occasione preziosa per fermare il tempo e godersi la bellezza dello stare insieme. Il raduno dell’annata 1965 ha confermato ancora una volta quanto sia importante riunirsi, celebrare il percorso fatto e mantenere vivi i rapporti costruiti nel corso della vita, guardando con gratitudine al passato, gioia al presente e serenità al futuro.
Calvino, Dante, San Francesco, Edgar Lee Masters, Rumi, Pavese che dialogano con Louis Armstrong, Paul Simon, Zamfir, Morricone, Mina, Modugno, J. Baez in una corrispondenza senza confini di tempo sui grandi temi della vita. Un’orchestra straordinaria di trenta maestri, con un cuore grande quanto la loro professionalità; gli applausi convinti di centocinquanta persone attente e coinvolte; una tessitura fra musica e poesia con un ordito tanto solido quanto piacevole.
Ecco quello che ha fatto della serata di sabato all’ “Annibal Caro” un vero e proprio evento letterario musicale, grazie alla collaborazione fra l’Orchestra “Insieme per gli altri” e l’Associazione dantesca civitanovese. Sul palcoscenico, insieme ai musicisti, diretti dal maestro Emiliano Bastari, la cantante Sara Vallasciani, le due voci recitanti di Eleonora Brocchini e Mattia Bartolini, e il vicepresidente dell’Associazione dantesca Francesco Sagripanti, che ha condotto la serata. In sala, il presidente del consiglio comunale Claudio Morresi, l’assessore Barbara Capponi, la dirigente comunale Paola Recchi.
Il concerto si è articolato in tre tempi. Le musiche (canzoni e colonne sonore di film celebri) sono state introdotte da commenti e testi letterari che hanno delineato un percorso esistenziale che ognuno, in sala, ha avuto modo di riconoscere come proprio.
Le prime terzine sulla ”selva oscura” dantesca e il testo delle canzoni di Simon e Zanfir hanno descritto la condizione di solitudine, oscurità, tristezza di cui chiunque, in certi momenti, fa esperienza. Calvino, con le sue “Città invisibili”, il Dante della “Tanto gentile …”, la “Califfa” di Bevilacqua, Pavese e il suo “Incontro” insieme al “Postino” hanno testimoniato che solo un incontro, appunto, può tirare fuori dalla “selva”, un incontro “Grande, grande”, per dirlo con Mina. Infine, il risultato, il frutto di questo “incontro” con l’altro e l’altrove, che ognuno può fare nella quotidianità, purché dia retta a Calvino e cerchi intorno a sé, e sappia riconoscere, “chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio”. Nascono da questi incontri uomini come Sacco e Vanzetti che, da innocenti, affrontarono la morte per il loro ideale pacifico di libertà e giustizia sociale.
Nascono così, nel Settecento, i due sacerdoti gesuiti protagonisti di Mission, che in due modi del tutto opposti, combattendo spada alla mano l’uno e guidando una processione con il Santissimo l’altro, offrirono la vita per gli Indios delle reducciones del Paraguay. Nasce così San Francesco e il suo sguardo sul creato come opera di Dio, dove neanche la morte corporale fa più paura, e nasce così anche Louis Armstrong per il quale la realtà è “A wonderful world”, un mondo meraviglioso.
Infine il bis con la colonna sonora di “La vita è bella” di Nicola Piovani: l’incontro fra Guido (Roberto Benigni) e Dora (Nicoletta Braschi), moglie sul set e nella vita, ha reso così grande il cuore di Guido da fargli affermare la positività della vita in un campo di sterminio, il luogo della sua più totale negazione.
La solidarietà, l’impegno civico e il ricordo affettuoso si sono uniti in un gesto di profonda generosità a San Severino Marche. Il Comitato Jake Jam, nato per onorare la memoria di Giacomo “Jake” Bonci, giovane appassionato di basket prematuramente scomparso in un incidente d’auto, ha donato due nuovi defibrillatori semiautomatici esterni (DAE) alla comunità settempedana.
Un Dae è stato destinato ad equipaggiare una nuova ambulanza del Comitato Locale della Croce Rossa Italiana, rendendo il mezzo di soccorso immediatamente operativo con strumentazione moderna, mentre l’altro è stato installato nel vialone centrale del giardino storico monumentale “Giuseppe Coletti”, un punto strategico e di grande affluenza, sempre operativo grazie anche alla connessione wi-fi messa a disposizione dal Comune, per intervenire tempestivamente in caso di emergenza cardiaca.
Alla cerimonia di donazione, benedetta dal sacerdote don Aldo Romagnoli, hanno preso parte il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, l’assessore Michela Pezzanesi e il consigliere comunale Alberto Capradossi.
Il sindaco Piermattei ha espresso la commozione e la gratitudine dell'Amministrazione comunale, sottolineando il valore della donazione per l'intera collettività: “L'inaugurazione di due nuovi dispositivi semiautomatici esterni donati dal Comitato Jake Jam è qualcosa di unico – ha ricordato, sottolineando - Un sentito ringraziamento va al Comitato Jake Jam, che da anni onora la memoria del caro Giacomo Bonci, 'Jake' per gli amici, un giovane la cui passione e il cui spirito continuano a vivere attraverso queste splendide iniziative. Questa donazione rappresenta un contributo fondamentale al progetto di rendere la nostra città sempre più 'cardio-protetta', è un gesto concreto di amore verso la comunità. Attraverso il Comitato, la famiglia e gli amici di Giacomo trasformano il dolore in azione positiva, lasciando un'eredità di sicurezza e speranza. Ricordare Giacomo con atti di generosità così significativi è il modo più bello per celebrarne la vita”.
La famiglia Bonci, rappresentata dalla mamma Catia Carminelli, ha condiviso il messaggio di speranza che guida le iniziative di Jake Jam: “Le uniche cose che restano sono l’amore dato, l’amore donato. Ringraziamo Giacomo che ci ha uniti nella volontà di donare, nella speranza che resti memoria indelebile”.
Le famiglie del papà e della mamma di “Jack”, Bonci e Carminelli, hanno voluto anche ricordare le donazioni precedenti che hanno lasciato un segno nel territorio e oltre: un sostegno a “Tutti per l’Emmanuel” per la cura dei bimbi con disabilità, agli amici settempedani dei “Sorrisi per l’Etiopia” per l’acquisto di una pompa d’acqua, e l’acquisto di carrelli per la medicazione per l’Hospice di San Severino.
La donazione dei due Dae da parte del Comitato Jake Jam si inserisce pienamente nel progetto più ampio che mira a rendere San Severino un "Comune cardioprotetto".
Grazie all'impegno congiunto del Comune, dell'Auser, della Croce Rossa e di operatori economici locali, la città ha già visto l'installazione di diversi Dae di ultimissima generazione in punti nevralgici, facilmente individuabili tramite appositi totem. Altri defibrillatori sono stati posizionati in passato in viale Bigioli (all'incrocio con via Eustachio), all'ingresso dei giardini pubblici del rione Settempeda (in via Padre Giuseppe Zampa) e lungo la Septempedana (all'altezza dell'incrocio con via Aristide Merloni).
Questa diffusione capillare dei dispositivi salvavita è accompagnata dall'impegno nella formazione, con volontari della Croce Rossa che tengono periodicamente corsi gratuiti aperti a tutti per spiegare l'utilizzo del Dae, garantendo che i cittadini siano pronti a intervenire in attesa dei soccorsi sanitari.
A un anno dalla conversione in legge del Decreto Legge 92/2024, l’Associazione Laureati dell’Università di Macerata (ALAM) propone un incontro di approfondimento per riflettere sulle criticità e sulle opportunità emerse nell’attuazione delle nuove disposizioni. L’appuntamento è in programma per venerdì 21 novembre alle ore 17:00 nella Sala Conferenze di Piazza Strambi 1, al terzo piano.
Il DL 92/2024, che ha introdotto significative novità in materia di giustizia e sistema penitenziario, continua a suscitare un ampio dibattito tra operatori del diritto, istituzioni e società civile. L’incontro offrirà un’occasione di confronto tra esperienze e prospettive diverse, a partire da chi quotidianamente vive e gestisce le implicazioni della riforma.
Dopo i saluti introduttivi della presidente di ALAM, Daniela Gasparrini, interverranno Roberto di Caterino, comandante della Scuola di Polizia Penitenziaria di Parma, Mario Paciaroni, già procuratore della Repubblica di Macerata, e Giancarlo Giulianelli, garante dei diritti dei detenuti della Regione Marche. A moderare il dibattito sarà Francesco Bernabucci, vicepresidente di ALAM.
L’iniziativa è aperta al pubblico e si inserisce nel percorso di incontri promossi dall'ALAM per favorire il dialogo tra il mondo accademico, le professioni e le istituzioni, con l’obiettivo di stimolare una riflessione condivisa sui temi più attuali della giustizia e della società contemporanea.
In questo anno denso di appuntamenti, dopo la “Poliphonica Don Fernando Morresi” tenutasi a marzo, il Concerto spirituale “Sul Tuo cammino” nel mese di aprile e il concerto estivo dello scorso luglio, irrinunciabile evento dell’estate maceratese, l’associazione Pueri Cantores “Domenichino Zamberletti” prosegue con i festeggiamenti per il 65° anno di Fondazione del coro con altrettante iniziative da non perdere.
Si inizia domenica 23 novembre 2025 alle 17:30, presso la Chiesa Cattedrale di San Giovanni a Macerata con il concerto “Cantate Domino” che vedrà impegnata un’insolita compagine di circa sessanta ex-Pueri, tra i quali il M° Simone Polacchi, nel ruolo di direttore. In rappresentanza dei circa 1000 che hanno fatto parte del coro dei Pueri Cantores, nei 65 anni di attività trascorsi, questo gruppo di affezionati ex cantori vuole condividere quanto di bello e di buono ha ricevuto, ripercorrendo in musica la storia e la vita dell’associazione, per essere memoria viva dell’importanza che questa realtà ha avuto per loro e che ancora continua ad avere per molti ragazzi e giovani, maceratesi e non solo.
I festeggiamenti proseguiranno, quindi, con uno speciale concerto in preparazione al Natale, “Alzati, viene la tua luce” che si terrà lunedì 22 dicembre 2025 alle 21:15, presso la Chiesa Cattedrale di San Giovanni a Macerata: un concerto per Soli, coro e orchestra, che sotto la direzione del M° Gian Luca Paolucci, offrirà una meditazione sul tema della Luce e della Pace, spaziando dalla musica barocca di Haendel e di Bach, alla musica romantica di Mendelssohn, per giungere al repertorio contemporaneo europeo e italiano. A coronamento finale di tutte le iniziative realizzate, avrà luogo l’immancabile tradizionale Concerto di Natale, giovedì 25 dicembre alle ore 17:00, presso la Chiesa del SS. Sacramento (Frati Cappuccini) a Macerata, che ospiterà l’Associazione a seguito dei lavori di ristrutturazione della Chiesa del S. Cuore: un’occasione di gioia che i giovani cantori offriranno a tutti coloro che vorranno intervenire
Degustazioni, eventi culturali e di approfondimento, iniziative dedicate ai bambini e intriganti spettacoli di cucina tenuti da chef stellati locali. Tutto questo è stata l’edizione ‘zero’ di Leopardi Gourmet, la festa della cucina leopardiana che Recanati ha ospitato con successo di pubblico nei suoi luoghi più significativi, non solo per omaggiare il poeta nel suo lato meno conosciuto di palato fine ma anche e soprattutto per far scoprire al grande pubblico di cittadini e visitatori le eccellenze enogastronomiche del territorio. Organizzato dal Comune di Recanati e sostenuto da Regione Marche, Uni.Co. – Unione Confidi, Confartigianato Macerata-Ascoli Piceno-Fermo e Tipicità, l’evento ha costituito il lancio di un modo nuovo di mettere in rete le istituzioni locali con i produttori, in una connessione proficua con il sistema culturale cittadino e regionale.
“Leopardi Gourmet ha saputo ispirare e coinvolgere tanti visitatori che sono venuti a Recanati per assistere agli eventi di alta cucina – ha commentato il sindaco Emanuele Pepa, che si è personalmente speso per la realizzazione della due giorni -. La classe e l’eccellenza degli chef presenti, oltre alla qualità delle pietanze proposte dai produttori locali, hanno attratto e lasciato il segno. Con soddisfazione ho riscontrato l’interesse verso un brand in crescita e lavoreremo per ampliare ancora il format nei prossimi anni”.
Leopardi Gourmet si era aperto ufficialmente ieri,sabato 15 novembre, con un convegno partecipato dallo stesso Pepa, dal presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e dagli stakeholder istituzionali che hanno partecipato alla realizzazione della manifestazione. Significativa la partecipazione in videomessaggio del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida. La cucina è stata poi protagonista assoluta del pomeriggio-sera, con lo show-cooking dello chef Errico Recanati davanti ad un pubblico numeroso e coinvolto nel processo di preparazione di una rielaborazione delle quarantanove ricette leopardiane, il carciofo alla brace.
Oggi il fitto programma degli eventi è proseguito in modo diffuso in tutta la città, a partire dalla centralissima Piazza Leopardi, che ha visto gli show-cooking degli chef Alessandro Rapisarda e Andrea Bertini. Rapisarda, in particolare, ha valorizzato le tipicità locali cucinando un piatto a carattere stagionale, il riso al burro con castagne e limone, rielaborando dunque la ricetta leopardiana del riso al burro in chiave contemporanea ma senza perdere il senso della tradizione. Stesso principio, questo, che ha guidato la proposta dei ristoratori e delle aziende agricole del territorio, che hanno proseguito il tour degustazione e gli ‘Aperigusto’ sotto il loggiato del Palazzo Comunale e nei locali aderenti al circuito di Confartigianato. I visitatori hanno potuto acquistare un carnet di assaggi tutti ispirati alle ricette di Leopardi, in un vero e proprio viaggio multisensoriale nel gusto e nel piacere della buona tavola.
Nel segno dell’intreccio tra poesia, cultura ed enogastronomia, si sono succeduti convegni, incontri e laboratori destinati ad un pubblico interessato ad approfondire il mondo della cucina leopardiana anche attraverso giochi multisensoriali destinati ai più piccoli e alle famiglie. Significativo il fatto di aver messo in rete i principali luoghi della cultura leopardiana e cittadina, dai Musei civici all’Orto del Colle dell’Infinito. Per i più piccoli sono stati pensati laboratori a Villa Colloredo Mels e una divertente escape room al Museo dell’Emigrazione Marchigiana. Musei, peraltro, aperti tutto il giorno a prezzi speciali, con i residenti a Recanati e i minori di 13 anni che hanno potuto visitare le eccellenze culturali gratuitamente. L’Orto, inoltre, ha visto una lezione botanica, a cura del FAI, da parte del suo giardiniere e curatore, che ha dato ai visitatori una prospettiva diversa del luogo senza dimenticare lo sfondo letterario che lo caratterizza.
Ancora in Piazza Leopardi, Giaconi Editore ha presentato il libro ‘Legumi affettivi’ della food editor Ilaria Cappellacci, che descrive oltre 30 ricette di legumi e tutti i migliori modi per cucinarle. Nel pomeriggio è seguito un dialogo tra il prof. Carlo Pongetti, l’architetto Carlo Brunelli e la dottoressa Alessandra Troilo sul rapporto tra paesaggio leopardiano, la sua poetica e la ricerca agricola e letteraria che caratterizza il Colle dell’Infinito, dal titolo ‘Sul paterno giardino – Tra ricerca, poesia e tradizione’. In serata, chiusura nel segno delle risate e della riflessione con il monologo dell’attore marchigiano Piero Massimo Macchini, “Scena muta”, a cura di Giaconi Editore.
Quarantanove ricette indicate come prelibatezze da gustare. A scriverle, alla stregua di un ricettario dato all’amico Ranieri a Napoli, un’insospettabile figura della letteratura italiana e mondiale, Giacomo Leopardi. Un lato certamente poco noto e più ‘umano’ del Poeta, che il Comune di Recanati ha voluto valorizzare nel ciclo di eventi ‘Leopardi Gourmet’. L’edizione ‘zero’ dell’iniziativa ha preso il via nel pomeriggio di oggi (sabato 15 novembre, ndr) e ha già fatto registrare una grande partecipazione di pubblico, grazie ad una serie di eventi nell’evento pensati per coinvolgere grandi e piccoli, cittadini e non solo, in percorsi multisensoriali, nell’ottica di favorire un turismo esperienziale legato indissolubilmente alle eccellenze enogastronomiche del territorio. Ed è anche per questo motivo che a mobilitarsi a sostegno di ‘Leopardi Gourmet’ sono state istituzioni regionali che hanno fornito supporto economico e logistico, dalla Regione Marche a Uni.Co – Unione Confidi, da Confartigianato Macerata-Ascoli Piceno-Fermo a Tipicità.
“Questo ‘anno zero’ di Leopardi Gourmet, progetto che abbiamo voluto sin dalla campagna elettorale, si è aperto con molte soddisfazioni, tra cui la gratificazione di aver offerto a cittadini e visistatori un’esperienza diversa e un modo nuovo di conoscere Leopardi – ha sottolineato il Sindaco di Recanati Emanuele Pepa -. Siamo intenzionati a lavorare affinché diventi un appuntamento fisso nei prossimi anni, in grado di unire l’identità leopardiana della nostra città con le eccellenze della enogastronomia, grazie al coinvolgimento di quelle che sono le nostre peculiarità: le risorse culturali e quelle dell’accoglienza dei nostri produttori locali. Voglio ringraziare i partner che hanno creduto in questa bella iniziativa e che ci hanno sostenuto nella preparazione dell’evento, dalle istituzioni regionali agli esercenti locali senza i quali tutto questo non sarebbe stato possibile”.
Ad aprire ‘Leopardi Gourmet’ sono stati i saluti delle istituzioni nel talk inaugurale, cui hanno partecipato lo stesso Pepa, il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida, intervenuto con un videomessaggio. Lollobrigida, in particolare, ha lodato l’iniziativa per la sua capacità di mettere in rete cultura ed enogastronomia, proprio quella cultura “che sa trasformare la semplicità in eccellenza”. Sono poi seguiti gli interventi dei rappresentanti degli stakeholder della manifestazione, sotto la moderazione del giornalista Gioacchino Bonsignore, che hanno fatto emergere le peculiarità economico-sociali delle imprese enogastronomiche marchigiane.
Poi subito spazio alla cucina protagonista, rappresentata dallo chef stellato Errico Recanati, vera eccellenza locale che ha ricevuto dalle mani del sindaco il primo Premio Leopardi Gourmet ‘Le stelle all’Infinito’. Lo chef Recanati ha poi tenuto davanti ad un folto pubblico il primo dei tre showcooking della due giorni, un vero e proprio spettacolo di cucina che ha dimostrato ai tanti presenti come nasce una pietanza gourmet dalle stesse mani di chi l’ha pensata. Ai fornelli, Errico Recanati ha pensato di ricreare la ricetta dei carciofi alla brace con burro acido, uova di trota e aringa affumicata.
In contemporanea si è dato ufficialmente il via, sotto il loggiato del Palazzo Comunale, ai tour degustazione delle ricette leopardiane, proposte dai ristoratori e dalle aziende agricole locali coordinati da Confartigianato, che hanno reinterpretato le pietanze attualizzandole, ma senza perdere quel fascino consegnato dalla tradizione di cui lo stesso Leopardi si era così invaghito. I visitatori hanno potuto acquistare un carnet di assaggi selezionati, vera e propria immersione nella poesia del gusto, dalla ‘purèe di fagiuoli’ al ‘bodin di latte’. Le porte dei ristoratori e degli esercizi commerciali enogastronomici si sono inoltre aperte per l’iniziativa ‘Aperigusto’, il circuito di Confartigianato che ha riunito i locali aderenti per un itinerario dei sapori leopardiani. Ristoranti, bar, pasticcerie e forni: ciascuno di loro ha proposto una delle ricette leopardiane ai propri clienti, rielaborate per incontrare i palati moderni.
Nel frattempo, al Museo civico di Villa Colloredo Mels è andato in scena “La poesia dei cinque sensi”, laboratorio dedicato ai bambini tra i 5 e i 10 anni. Attraverso la lettura di alcuni passi de ‘Il sabato del villaggio’, si è tenuto un percorso sensoriale fatto di emozioni, colori e sensazioni. Con tanti materiali da toccare e parole da disegnare, la poesia si è trasformata in elemento tangibile, lasciando nei partecipanti gli elementi più importanti di una composizione poetica: le emozioni.
Gli eventi di sabato si sono conclusi, prima di lasciare campo libero alle gioie del palato di ‘Aperigusto’, con la presentazione del libro “Gustosissimo. Favole, ricette, emozioni da impastare” di Claudia Brattini e Carolina d’Angelo, edito da Giaconi Editore. La pubblicazione ha portato all’attenzione del pubblico l’importanza del mangiar sano, dell’attenzione agli alimenti e ai prodotti tipici del territorio.
Ma Leopardi Gourmet non finisce qui: il programma degli eventi prosegue per tutta la giornata di domenica, con nuove iniziative pensate per unire gastronomia e cultura, consapevolezza sul cibo e sul paesaggio leopardiano per allacciare indissolubilmente territorio ed eccellenze locali.
Questa mattina nell’aula magna dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Divini” di San Severino Marche si è tenuto un incontro particolarmente significativo per gli studenti delle classi quinte. Ospite d’eccezione il giornalista Roberto Tallei, vice caporedattore di Sky TG24, che ha dialogato con i ragazzi sul tema “Uno sguardo sulla crisi globale”, offrendo una riflessione ampia e approfondita sulle grandi questioni che attraversano il mondo contemporaneo.
Tallei ha aperto il suo intervento parlando del ruolo dell’informazione nella società odierna, un’informazione “urlata” e spesso banalizzata in un mondo sempre più complesso, in cui la comunicazione corre sui social e dove l’immediatezza sembra prevalere sulla qualità e sulla profondità dei contenuti. Il giornalista ha sottolineato l’importanza di sviluppare uno spirito critico e di saper distinguere tra notizie attendibili e fake news, fenomeno sempre più diffuso e pericoloso soprattutto tra i giovani, principali consumatori di informazione digitale.
Il cuore dell’incontro si è poi concentrato sulle crisi globali che stanno segnando il nostro tempo: dal conflitto in Ucraina alla situazione in Medio Oriente, passando per la crisi climatica, un’emergenza che riguarda in modo diretto il presente e il futuro delle nuove generazioni. Non sono mancati riferimenti alle nuove sfide di oggi, come quella dell'intelligenza artificiale, e agli attori internazionali che influenzano gli equilibri mondiali, tra cui figure politiche di grande impatto mediatico come il presidente Trump.
L’incontro, inserito tra le attività di educazione civica promosse dalla scuola, si è concluso con un ampio spazio dedicato alle domande degli studenti, che hanno dimostrato interesse e una partecipazione attiva. Un appuntamento formativo che ha offerto ai partecipanti non solo informazioni preziose, ma anche spunti di riflessione per comprendere meglio il presente e immaginare il futuro con una nuova consapevolezza.
All’evento ha partecipato anche il Dirigente Scolastico prof. Sandro Luciani.
Nuovo appuntamento con la diciannovesima edizione dei Martedì dell’Arte, ormai tradizionale rassegna curata dall’Associazione Arte e promossa con il Comune e l’Azienda Teatri.
Martedì 18 novembre, alle 18, al cine-teatro Cecchetti, ci sarà la lectio di Mauro Perugini su “Madonne, Streghe, Sante, Pute e Badesse”.
L’edizione 25/26 vedrà 30 incontri e relatori di altissimo profilo. Sono: Roberto Mancini, Andrea Baffoni, Laura Colò, Michele Fofi, Giulio Vesprini, Mauro Perugini, Giancarlo Trapanese, Stefano Papetti, Roberto Cresti, Paola Ballesi, Peppe Barbera.
Anche quest’anno la presenza agli appuntamenti verrà riconosciuta dal Mur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
La prossima edizione del Gran Galà delle Spose Delsa (in programma domenica 16 novembre) si preannuncia come un evento all'insegna del lusso, della creatività e del dialogo tra diverse espressioni artistiche. L'azienda ha annunciato con entusiasmo la presenza di Eleonora Venturini Storaro, giovane e talentuosa fashion designer, nota per le sue raffinate collezioni di corsetteria e i lussuosi couture corsets.
Eleonora Venturini Storaro porta con sé un’eredità artistica prestigiosa: è infatti nipote di Vittorio Storaro, il maestro della fotografia cinematografica tre volte Premio Oscar per capolavori come Apocalypse Now, Reds e L’Ultimo Imperatore. Un legame che, secondo Delsa, aggiunge un ulteriore tocco di magia ed evocazione all'evento.
La designer, che si sta affermando nel panorama della moda grazie a una meticolosa ricerca sulle linee del corpo femminile e sull'estremo dettaglio artigianale, condivide un percorso formativo con il direttore creativo di Delsa, Gian Luca Salvucci: entrambi hanno frequentato il rinomato Istituto Marangoni di Milano.
Durante la serata di gala Venturini Storaro, 29 anni, indosserà un abito della linea Delsa Boutique. L'abito, di un vibrante color smeraldo, è descritto come una vera e propria "scultura sul suo corpo, pensata per esaltare la femminilità e la sensualità di una giovane donna intraprendente e creativa".
L'incontro tra i due creativi sembra già aver acceso una scintilla per future collaborazioni. Gian Luca Salvucci ha espresso grande ammirazione per il lavoro della designer: «Considero le sue creazioni di corsetteria semplicemente stupende – ha dichiarato Salvucci – e il fatto di incontrarci oggi, in un momento particolare della vita professionale di entrambi, mi fa pensare che da questa conoscenza possa nascere qualcosa di nuovo e interessante da portare anche alle spose Delsa».
La presenza di Eleonora Venturini Storaro, che unisce l'alta moda con la suggestione del grande cinema, si allinea perfettamente allo spirito della nuova collezione Delsa, “Appassionante 2026”, pensata per spose che desiderano un vestito in grado di raccontare storie, passioni e una personalità unica. Il Gran Galà delle Spose si conferma così un crocevia tra arte, artigianato e l'innovazione della moda nuziale italiana.
Sabato 15 novembre, torna la Giornata nazionale della Colletta Alimentare. L’iniziativa, organizzata dalla Fondazione Banco Alimentare onlus, prevede la presenza di volontari presso i punti vendita aderenti della grande distribuzione organizzata per invitare le centinaia di migliaia di persone che vanno a fare la spesa a donare una parte della propria spesa per le persone in difficoltà.
L’obiettivo è quello di sensibilizzare la società civile sul problema della povertà, richiamando ai concetti di condivisione, gratuità e carità e raccogliere alimenti attraverso le donazioni delle persone che vi partecipano secondo il principio educativo “Condividere i bisogni per condividere il senso della vita”.
L’iniziativa è stata illustrata nel dettaglio dall’assessore ai Servizi sociali Barbara Capponi, presenti Angelo Gaglioppa organizzatore Colletta Alimentare e Fabio Gatti per la Caritas diocesana, associazione che usufruirà dei pacchi raccolti insieme alle Vincenziane e Comunità educativa San Giorgio.
“Anche quest'anno, la nostra città si popola di volontari, giovani e adulti, che con i loro servizio renderanno possibile sostenere tante famiglie, anche del territorio. La colletta alimentare rappresenta un atto caritativo e un momento culturale che valorizza lo sguardo all'altro e la sussidiarietà. Ringrazio tutti per il loro servizio, segno chiaro di una comunità attenta e attiva – ha dichiarato l’assessore ai Servizi sociali Barbara Capponi".
A Civitanova Marche la raccolta si farà presso dalle ore 08,30 alle ore 19,00 presso: Coop di via Ungaretti, Coal di via Carducci, Eurospin di via Colombo 632, Conad di via Zavatti 6, Eurospin di via Fontanella, Tigre di via Marche 2, Spazio Conad di via San Costantino, Lidl di via Silvio Pellico, Si Con Te di via Dalla Chiesa 2/A, Conad di via Saragat.
Nel 2024, la Fondazione Banco Alimentare ha raccolto e distribuito 93.745 tonnellate di alimenti, coinvolgendo 7.645 partner territoriali. 1.755.857 le persone aiutate. A Civitanova Marche sono 7.887 i chilogrammi di alimenti raccolti, nove i punti vendita coinvolti (in provincia di Macerata sono 57.763 kg).
Prenderanno parte all’iniziativa i volontari di: Comunione e liberazione, Protezione civile, Caritas, Vincenziane, Comunità educativa San Giorgio, Scout san Marone Civitanova 1, Savio club, Focolarini, Terzo ordine francescano, Croce verde, studenti del grafico Bonifazi, Ipsia Corridoni, Rotary club, Lions club, Alpini e Carabinieri.
La città di San Severino Marche ha deciso di condividere e sostenere due iniziative che hanno come destinatario finale l’Unicef, realtà che da sempre si adopera per promuovere il rispetto dei diritti dei minori, per soddisfare le loro esigenze primarie e per migliorare le loro opportunità.
Accogliendo una proposta del Consiglio comunale dei Ragazzi, che insieme a tutto l’Istituto comprensivo “Padre Tacchi Venturi” è da anni impegnato nel progetto “Scuole per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza” proposto dal ministero dell’Istruzione e del Merito e dalla stessa Unicef, l’Amministrazione settempedana ha concesso l’uso del loggiato di piazza Del Popolo per domenica (16 novembre), dalle ore 16 alle 19, per l’organizzazione di un Mercatino di economia circolare. Il ricavato delle offerte raccolte sarà destinato all’Unicef.
Inoltre giovedì 20 novembre, in occasione della Giornata mondiale dei diritti dei bambini, la facciata del Municipio, in piazza Del Popolo, sarà illuminata di azzurro. Sulla piattaforma simbolo della Città di San Severino Marche dalle ore 17,30 alle 19 del 20 novembre interventi, flash mobe ed altre attività ricorderanno le battaglie a favore dei bambini e degli adolescenti. Sempre il 20 novembre gli alunni delle quarte classi del Comprensivo incontreranno la presidente provinciale dell’Unicef, dottoressa Patrizia Scaramazza.
Grande fermento a Matelica per l’appuntamento in programma martedì 18 novembre alle ore 21.15 al Teatro Piermarini di Matelica “Ci siamo persi! (ma possiamo ritrovarci...)", lo spettacolo-formazione che esplora con ironia, emozione e verità le relazioni nell'era digitale, mettendo a confronto due mondi: quello online, guidato da Daniela Zepponi (digital strategist e scrittrice) e quello offline, rappresentato da Juan Luca Sacchi (arbitro e formatore).
Sì tratta di un evento promosso dall'Assessorato alla Cultura e all'Istruzione del Comune di Matelica. Mediante dialoghi, immagini, video e momenti esperienziali con il pubblico, i due protagonisti raccontano come il digitale stia cambiando il modo in cui docenti, genitori e adulti si relazionano con gli altri e con sé stessi.
Il filo conduttore è senza alcun dubbio la ricerca di equilibrio e la gestione dell'errore e del fallimento: perché possiamo disconnetterci dal Wi-Fi, ma non dalle emozioni. Sul palco per i saluti il sindaco della Città di Matelica Denis Cingolani e l’assessore alla Cultura e all’Istruzione Barbara Cacciolari. Per i docenti è previsto un attestato di partecipazione rilasciato da Associazione Italiana Maestri Cattolici Marche.
L’ingresso all’evento è gratuito ma è necessaria la prenotazione del posto su Eventbrite al seguente link (https://www.eventbrite.it/e/biglietti-ci-siamo-persi-ma-possiamo-ritrovarci-relazioni-emozioni-e-speranza-1963023551285).
L’’assessore alla Cultura e Istruzione del Comune di Matelica Barbara Cacciolari ha dichiarato: “In un mondo in cui la comunicazione si sposta sempre più nel digitale, è fondamentale creare momenti in cui ritrovarsi, riflettere e riconnettersi come comunità. Questo incontro nasce per offrire strumenti, consapevolezze e speranza: un modo per ricordarci che, anche quando ci sembra di perderci, abbiamo sempre la possibilità di ritrovarci attraverso l’ascolto, l’educazione e il dialogo”.
Questa mattina, alle ore 11.00, a Civitanova Marche, alla presenza delle più alte cariche civili e militari della Provincia, dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato, nonché di numerosi cittadini, presso l’omonimo parco comunale sito nella zona sud della città, si è tenuta la cerimonia di commemorazione di Calogero Zucchetto, agente di Polizia vittima della mafia, barbaramente ucciso ad appena soli 27 anni il 14 novembre 1982.
L’evento commemorativo è stato organizzato dalla Questura di Macerata e dal Comune di Civitanova Marche in memoria di “Lillo”, medaglia d’oro al valor civile, che immolò la propria vita per servire fedelmente lo Stato e sconfiggere il cancro della mafia che, all’epoca dei fatti, insanguinava le strade di Palermo.
In memoria di “Lillo” Zucchetto, all’interno del parco a lui intitolato il 6 novembre 2018 alla presenza del capo della Polizia, è stata posta una scultura che al termine della cerimonia è stata benedetta dal cappellano della Polizia di Stato don Adam Baranski. La cerimonia ha avuto inizio con la deposizione di una corona di alloro presso il monumento dedicato a Calogero Zucchetto in servizio negli anni Ottanta presso la Squadra Mobile di Palermo e stretto collaboratore del vice questore Ninni Cassarà, dirigente della sezione investigativa.
Il questore di Macerata Luigi Mangino ha voluto sottolineare che “Calogero Zucchetto rappresenta un esempio di alta fedeltà nei confronti dello Stato e ai valori che esso incarna come la giustizia, la democrazia e la libertà, per tutti coloro che vengono chiamati ogni giorno a svolgere il proprio dovere vigilando sulla corretta osservanza delle leggi e sulla sicurezza dei cittadini”.
Ill 23 novembre, dalle 16.00, il borgo di Civitanova Alta si prepara a vivere una giornata all’insegna della storia, della convivialità e dei sapori d’autunno. La Società Operaia "G. Garibaldi", in collaborazione con diverse associazioni del territorio, promuove un doppio appuntamento che unisce la scoperta del patrimonio storico locale ai piaceri della tradizione enogastronomica.
La manifestazione prenderà il via nella mattinata con una Camminata Storica guidata tra i suggestivi vicoli e le antiche mura del borgo. Un percorso pensato per far riscoprire angoli nascosti, aneddoti e racconti che hanno contribuito a costruire l’identità di Civitanova Alta nel corso dei secoli.
Nel pomeriggio, l’atmosfera si farà più calda e conviviale nella cornice del Chiostro del Complesso di San Francesco, dove si terrà la tradizionale castagnata accompagnata da vin brulé. Un momento di festa pensato per condividere i profumi e i sapori dell’autunno, in un luogo simbolo della memoria civitanovese.
Gli eventi rappresentano un importante esempio di collaborazione tra le realtà associative locali, una sinergia nata ufficialmente con l’incontro tenutosi l’8 e 9 novembre presso l’Asd La Marina di Civitanova Marche, che ha posto le basi per questo e altri progetti di valorizzazione del territorio.