È stata definita la nuova stagione del Teatro “Giuseppe Verdi” di Pollenza organizzata dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con AMAT per gli spettacoli di prosa, con l’Associazione Culturale Lagrù di Fermo per la rassegna “Che spettacolo ragazzi!” giunti alla quarta edizione e con l’Associazione Culturale e Teatrale Massimo Romagnoli per la rassegna “Celebriamo il dialetto”, sulla scia del successo registrato negli anni scorsi.
Saranno cinque, di cui uno fuori abbonamento, gli spettacoli di prosa che verranno portati in scena “tutti scelti pensando di accontentare i molteplici gusti di una platea di affezionati che negli anni si è consolidata e che contiamo di ampliare” citando le parole della consigliera comunale delegata alla cultura Alessandra Petrini.
Si inizierà mercoledì 8 gennaio 2025 con “Trappola per topi” di Agata Christie con Ettore Bassi per la regia di Giorgio Gallone.
Il secondo appuntamento giovedì 6 febbraio 2025 con “Chi è io?” di Angelo Longoni, con Francesco Pannofino ed Emanuela Rossi, per la regia di Angelo Longoni.
La stagione proseguirà martedì 25 febbraio 2025 con “Din, Don, Down” di Paolo Ruffini, con Paolo Ruffini e la Compagnia Mayor Von Frinzius, per la regia di Lamberto Giannini (spettacolo fuori abbonamento organizzato in collaborazione con l’Associazione La Brigata degli Unicorni di Pollenza).
Il quarto appuntamento martedì 11 marzo 2025 alle ore 21,15 “Plaza Suite” di Neil Simon, con Corrado Tedeschi e Deborah Caprioglio per la regia di Ennio Coltorti.
La stagione terminerà con l’ultimo appuntamento di venerdì 4 aprile 2025 con lo spettacolo “Lucio Battisti. Emozioni!” di Federica De Bernardis con Cesare Bocci ed il Duo Saverio Mercandante.
Info e prenotazione telefonica:
Botteghino del teatro 0733.549936 oppure dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19 dei giorni feriali 349.4730823
– hipnoticaservice@gmail.com .
Rinnovo abbonamenti:
Nei giorni 29 e 30 novembre, 1 e 7 dicembre 2024 dalle ore 17,00 presso il Botteghino del Teatro in
Piazza della Libertà n. 16.
Vendita nuovi abbonamenti:
L’acquisto dei nuovi abbonamenti può avvenire nei giorni 14, 15, 20, 21 e 22 dicembre 2024 recandosi
presso il Botteghino del Teatro dalle ore 17 alle ore 20.
Si ricorda che tutti gli spetttacoli AMAT possono essere prenotati anche online su www.vivaticket.it esclusivamente DAL 23 DICEMBRE 2024.
In occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra il 25 novembre, la consigliera comunale di Macerata, Sabrina De Padova, organizza un evento di grande rilevanza per sensibilizzare la comunità sul tema della violenza di genere, un problema sociale che purtroppo non accenna a diminuire. Da anni impegnata nella lotta contro le discriminazioni di genere, sia come presidentessa del Consiglio delle Donne che come consigliera comunale, Sabrina De Padova ha sempre posto l’accento sull’importanza di educare fin dalle scuole alla parità di genere e al rispetto reciproco.
Quest'anno, per dare ulteriore forza al messaggio, l'evento si concentrerà sulla proiezione del film "Non sono quello che sono", diretto e interpretato dall'attore, sceneggiatore e regista Edoardo Leo, che esce nei cinema oggi,14 novembre. La pellicola è una traduzione in chiave moderna dell’Otello di Shakespeare, riscritta in dialetto romano e napoletano, e affronta temi universali e ancora drammaticamente attuali, come la violenza domestica, la gelosia patologica, il razzismo, il maschilismo e il patriarcato. In un’epoca in cui i notiziari quotidianamente riportano notizie di femminicidi, il film offre uno spunto di riflessione sulla natura tossica di molte relazioni e sul pericolo che queste possano sfociare in tragedie fatali.
Un film che riflette sul maschilismo inconsapevole
"Non sono quello che sono" non si limita a raccontare una storia di violenza, ma cerca di indagare a fondo anche sulle dinamiche psicologiche che portano un uomo a compiere atti violenti. Edoardo Leo, attraverso una visione originale del classico shakespeariano, induce lo spettatore a riflettere sul maschilismo inconsapevole e sui comportamenti patriarcali che spesso sono interiorizzati, ma che non vengono riconosciuti come tali. La tragica vicenda di Otello e Desdemona, infatti, trova paradossalmente un parallelo con le violenze quotidiane che molte donne subiscono nelle relazioni moderne, e mostra come la gelosia, la possessività e la disuguaglianza possano trasformarsi in atti di violenza.
Sabrina De Padova ha voluto sottolineare l'importanza che sia un uomo, come Edoardo Leo, a prendere la parola su un tema così delicato, in quanto la riflessione deve coinvolgere tutta la società, e non solo le donne. "Ogni individuo, uomo o donna che sia, ha una responsabilità nel riconoscere e contrastare il problema della violenza di genere," ha dichiarato la consigliera. "Questo film ci invita a guardare dentro di noi, a comprendere come spesso siamo inconsapevoli dei meccanismi di oppressione che perpetuiamo."
Un incontro per riflettere insieme
L’evento, organizzato in collaborazione con Monica Perugini, titolare del Cinema Multiplex di Piediripa, avrà luogo il 18 novembre e offrirà un'occasione di riflessione collettiva sulla violenza di genere. La serata si aprirà alle ore 20.00 con un incontro che vedrà la partecipazione della psicologa Luciana Del Grosso, che affronterà la tematica della violenza di genere, analizzando le sue radici psicologiche e sociali. A seguire, alle ore 20.30, ci sarà l'intervento da remoto di Edoardo Leo, che dialogherà con il pubblico per approfondire il messaggio del film e le problematiche legate alla violenza sulle donne.
Alle 21.10, infine, verrà proiettato il film "Non sono quello che sono". Un’occasione per riflettere insieme su una problematica che, purtroppo, non è ancora stata adeguatamente superata, e che continua a colpire quotidianamente donne in tutto il mondo.
Il mese di novembre, con le sue giornate più corte e fredde, porta con sé anche un appuntamento che scalda i cuori di molti: la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Sabato 16 novembre, si rinnova un evento che è diventato, negli anni, un simbolo di solidarietà concreta e necessaria, soprattutto in un periodo in cui le difficoltà economiche si fanno sentire sempre di più.
Nelle Marche, la povertà ha ormai assunto un volto familiare. I dati parlano chiaro: l'11% dei cittadini vive al di sotto della soglia di povertà, e dal 2019 al 2021 le persone senza fissa dimora sono aumentate del 13,6%. Dietro queste cifre ci sono volti, storie di famiglie che lottano per arrivare a fine mese, di anziani soli, di giovani che si confrontano con la precarietà. Per tanti di loro, il Banco Alimentare rappresenta un punto di riferimento, un aiuto concreto che porta un po’ di sollievo nelle loro vite.
"Grazie alla rete costruita da Banco Alimentare Marche con oltre 290 enti caritativi, ogni anno si riescono a sostenere più di 43.000 persone. Tuttavia, le necessità continuano a crescere e le scorte non sono mai sufficienti a coprire tutti i bisogni", si legge in una nota del Banco Alimentare. È qui che entra in gioco la Colletta Alimentare: un’occasione fondamentale per rifornire i nostri magazzini e offrire un aiuto tangibile a chi si trova in difficoltà. Giunta alla sua 28ª edizione, questa iniziativa non è solo un gesto di donazione, ma un’esperienza di comunità che arricchisce tutti, coinvolgendoci in un autentico spirito di gratuità".
"L'entusiasmo dei giovani è uno dei segnali più positivi. In molte città marchigiane, scuole e istituti superiori collaborano con noi per sensibilizzare gli studenti al valore del dono e alla lotta contro lo spreco alimentare. Per questi ragazzi, partecipare alla Colletta significa non solo donare, ma anche comprendere più a fondo le sfide sociali che ci circondano. - spiega ancora il Banco alimentare - Quest'anno, oltre 5.000 volontari saranno presenti in 390 supermercati delle Marche. A loro va il nostro più sincero ringraziamento: sono loro a invitare i clienti ad acquistare alimenti non deperibili — olio, legumi, conserve di pomodoro, tonno, carne in scatola, alimenti per l’infanzia — da donare a chi vive nell'incertezza del prossimo pasto. In un contesto segnato dall’inflazione, che ha ridotto il potere d’acquisto di molte famiglie, ogni confezione di cibo raccolta rappresenta un atto di speranza e di resistenza".
"Nella provincia di Maacerata, abbiamo coinvolto 93 punti vendita, che vedranno l’entusiasta partecipazione di circa 1000 volontari. Questi ultimi saranno presenti per accogliere i clienti e raccogliere le donazioni, dimostrando ancora una volta come il nostro territorio risponde con generosità e spirito di solidarietà. Un grande impegno collettivo che trasformerà una semplice spesa in un gesto concreto di aiuto verso chi è in difficoltà".
"Vorrei sottolineare che questa grande mobilitazione non sarebbe possibile senza il supporto di tante realtà locali: l’Esercito, l’Aeronautica Militare, Poste Italiane, la Croce Rossa, i Lions Club, il Rotary, protezioni civili comunali e molte associazioni territoriali sono unite a noi in questo sforzo collettivo. tra queste l’azienda Ciccioli HR di Corridonia che, come è ormai tradizione da alcuni anni, mette a disposizione tutto il proprio magazzino per lo stoccaggio provvisorio degli alimenti proveniente dai supermercati che avvalendosi di molti volontari tra i quali spiccano numerosi dipendente della ditta Ciccioli HR stessa che gratuitamente donano il proprio alla sistemazione nei pallet che poi in tarda serata con due TIR anche questi offerti gratuitamente trasporteranno gli alimenti al magazzino del Banco alimentare di San Benedetto del Tronto". "È la prova che, unendo le forze, possiamo fare davvero la differenza per chi è più vulnerabile".
"Grazie al sostegno di aziende e volontari, solo nell’ultimo anno siamo riusciti a distribuire oltre 3.600 tonnellate di alimenti nella nostra regione, sostenendo mense per i poveri, case-famiglia, e centri di accoglienza. Questo dimostra che la Colletta non è solo una risposta immediata alle emergenze, ma parte di un impegno costante per combattere lo spreco alimentare e trasformare eccedenze in risorse per chi non ha nulla."
"Quest’anno, aderiamo anche alla Giornata Mondiale dei Poveri, un’iniziativa lanciata da Papa Francesco per ricordarci che la solidarietà non ha confini e deve partire da ciascuno di noi per raggiungere una dimensione più ampia e universale".
"In chiusura, vorrei rivolgervi un invito speciale: sabato 16 novembre, prendiamoci un momento per fermarci e fare un gesto di solidarietà. Che si tratti di una confezione di tonno, di un barattolo di legumi, o del vostro tempo come volontari, ogni contributo conta. Se non potete partecipare di persona, ricordate che fino al 30 novembre sarà possibile fare donazioni online. La generosità non ha bisogno di grandi gesti, ma di semplici scelte fatte con il cuore".
Il docu-film Un confuciano occidentale in Oriente, dedicato alla figura di Matteo Ricci, gesuita italiano che visse in Cina nel periodo della dinastia Ming, ha riscosso grande successo nello stesso stato dell'Asia orientale e in altri Paesi. Prodotto dal Kuangchi Program Service (Kps) in collaborazione con China Central TV (CCTV), il documentario ripercorre la vita e l'opera di Ricci, che si distinse per il suo approccio rispettoso verso la cultura cinese, integrando i valori locali con l'annuncio del Vangelo, un esempio di "inculturazione" ante litteram. Dopo il successo dell’opera in lingua cinese prodotta nel 2020, la versione italiana del documentario televisivo in quattro parti, dedicato al gesuita nato a Macerata il 6 ottobre 1552 e morto a Pechino l’11 maggio 1610, verrà presentata nella serata di oggi, 14 novembre, al Teatro Quirino di Roma.
Ricci è noto per aver studiato la lingua cinese, pubblicato opere in cinese, e creato il primo mappamondo che poneva la Cina al centro. La sua opera ha aperto ponti tra Oriente e Occidente, contribuendo alla diffusione della cultura scientifica e religiosa in Cina. Nonostante il successo, le sue metodologie furono inizialmente criticate all'interno della Chiesa, ma successivamente rivalutate, anche grazie agli sviluppi del Concilio Vaticano II.
Il documentario, che include riprese in vari Paesi, racconta anche il contesto storico e culturale del tempo e l'importanza di figure come Paolo Xu Guangqi, amico di Ricci. Il progetto ha lo scopo di valorizzare l'eredità dei gesuiti che hanno contribuito al progresso culturale e scientifico in Cina, offrendo oggi un esempio di dialogo tra culture.
Questa mattina, alle ore 9:00, a Civitanova Marche, alla presenza delle più alte cariche civili e militari della Provincia, nonché di numerosi cittadini, presso l'omonimo parco comunale sito nella zona sud della città, si è tenuta la cerimonia di commemorazione di Calogero Zucchetto, vittima della mafia, barbaramente ucciso ad appena soli 27 anni il 14 novembre 1982.
L’evento commemorativo è stato organizzato dalla Questura di Macerata e dal Comune di Civitanova Marche in memoria di "Lillo", medaglia d’oro al valor civile, che immolò la propria vita per servire fedelmente lo Stato e sconfiggere il cancro della mafia che, all’epoca dei fatti, insanguinava le strade di Palermo.
In memoria di "Lillo" Zucchetto, all’interno del parco a lui intitolato il 6 novembre 2018 alla presenza del Capo della Polizia, è stata posta una scultura che al termine della cerimonia è stata benedetta dal Cappellano della Polizia di Stato don Adam Baranski.
Alla cerimonia di stamattina hanno partecipato il questore Gianpaolo Patruno, il prefetto Isabella Fusiello, il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica, il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Raffaele Ruocco, il vice comandante provinciale della Guardia di Finanza Francesco Mirarchi, il comandante della Capitaneria di Porto di Civitanova Marche Chiara Boncompagni, il comandante della Polizia Stradale di Macerata Alberto Valentini oltre a rappresentanti delle forze dell'ordine locali, dei vigili del fuoco, dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato e dall’Associazione Nazionale Carabinieri.
La cerimonia ha avuto inizio con la deposizione di una corona di alloro presso il monumento dedicato a Calogero Zucchetto in servizio negli anni Ottanta presso la Squadra Mobile di Palermo e stretto collaboratore del vice questore Ninni Cassarà, dirigente della sezione investigativa.
Parole di profonda gratitudine per la giornata commemorativa sono state espresse dal questore Gianpaolo Paturno il quale, in una giornata piovosa che ha reso ancora più suggestiva la cerimonia, con il suo intervento ha ringraziato tutti i presenti ed in particolare il sindaco della città Fabrizio Ciarapica per la fattiva collaborazione nell'organizzazione dell'evento.
Il questore di Macerata ha voluto sottolineare che "Calogero Zucchettto rappresenta un esempio di alta fedeltà allo Stato e ai valori che esso incarna come la Giustizia, la Democrazia e la Libertà, per tutti coloro che vengono chiamati ogni giorno a svolgere il proprio dovere vigilando sulla corretta osservanza delle leggi e sulla sicurezza dei cittadini".
Il monumento, realizzato da Paola Tassetti, così come interpretato dall'artista, è costituito da due tronchi di faggio che fuoriescono dal manto erboso, a ricordare le salde radici di Calogero verso la propria terra. "Lillo" saluta la sua Sicilia, che si espone colorata, lasciando l’Italia nello sfondo, per rafforzare il suo grande impegno per la sua terra Madre, ma soprattutto per l’Italia intera.
La Silhouette di Calogero Zucchetto sulla sinistra (nella sua posizione più conosciuta di saluto e cordialità) si pone in stretta relazione alla sua terra. Ambedue i tronchi sono direzionati verso il Mare e ruotati l’uno verso l’altro, come a cercarsi, guardarsi e ricordarsi della loro profonda unione.
È in partenza un percorso innovativo e multidisciplinare rivolto ai ragazzi e alle ragazze tra 11 e 16 anni che desiderino esplorare la scrittura creativa, l’improvvisazione teatrale e il racconto per immagini. Il corso è organizzato all’interno del progetto "Civitanova Città con l’Infanzia" dall’Assessorato ai Servizi Sociali, Educativi e Formativi in collaborazione con Dibbuk Produzioni e si propone di accompagnare i partecipanti in un viaggio espressivo per sviluppare abilità relazionali, emotive e creative.
Il progetto, che intende promuovere una partecipazione attiva e consapevole alla cultura dell’immagine, rappresenta un’occasione unica per i giovani di esprimere il proprio vissuto e condividere emozioni in modo originale, contrastando l'uso passivo e spesso superficiale dei social media.
"È fondamentale rendere concreta la valorizzazione di ciascun giovane con iniziative che davvero ne esaltino il talento e l'unicità – ha sottolineato l’assessore ai Servizi Sociali, Educativi e Formativi, Barbara Capponi. È per questo che proseguiamo anche con questa bellissima iniziativa di creatività e crescita personale ed emotiva, che al contempo diviene veicolo di socializzazione, fornendo una risposta vera al bisogno dei nostri ragazzi di essere ascoltati e di creare qualcosa di proprio. Lo strumento del teatro è un mezzo potente e la gratuità di tutte le iniziative dell'Assessorato perseguono la direzione di arrivare a tutti, creando quella comunità sempre più attenta a fare sì che nessuno resti escluso. Ringrazio Leonardo Accattoli e Laura Marziali per la loro professionalità e soprattutto per la passione e la cura che da anni dimostrano nei confronti dei nostri ragazzi, per cui sono diventati importanti figure di riferimento educative, e per aver saputo creare con loro relazioni positive importanti per tutti i partecipanti e le loro famiglie".
Sotto la guida di Leonardo Accattoli e Laura Marziali, il gruppo sarà invitato a utilizzare dispositivi comuni, come smartphone e una telecamera dedicata, per esplorare il proprio mondo e raccontarlo da diverse prospettive, scoprendo l’espressione visiva come veicolo di comunicazione autentica. In un contesto dinamico e partecipativo, i ragazzi sperimenteranno la realizzazione di scene, inquadrature e brevi racconti visivi che confluiranno in un progetto finale: un film/documentario collettivo che sarà proiettato in un evento pubblico di presentazione.
Il corso, si terrà nel periodo dicembre 2024 - aprile 2025 ed offrirà laboratori di scrittura, esercizi di improvvisazione e un’introduzione all’educazione all’immagine, guidando i ragazzi nel trasformare le loro esperienze e visioni in un racconto audiovisivo. É possibile chiedere informazioni e iscriversi al corso, inviando una mail a dibbuk.produzioni@gmail.com o via WhatsApp al 3392016560.
È stata una serata di grande partecipazione quella di mercoledì 13 novembre al Verde Caffè di Macerata, che ha inaugurato un nuovo ciclo di eventi convivali dedicati ai sapori stagionali, con "Le tradizioni d'autunno". L'iniziativa, guidata dallo Chef Felice Prosperi e dal Sommelier Dott. Gabriele Cardinali, ha offerto agli ospiti un'esperienza culinaria volta a celebrare i piatti tipici della tradizione marchigiana, perfettamente in sintonia con l'atmosfera autunnale.
La serata ha proposto un ricco menù che ha saputo esaltare i prodotti tipici del territorio. Si è iniziato con pane bruschettato con Olio Nuovo, affiancato da un'insalatina di ceci e olive taggiasche, seguito da uno sformatino di zucca arricchito da crema di taleggio, nocciole e pancetta croccante. Il piatto forte sono state la pinciarelle , un primo piatto tipico delle Marche, preparato con l'impasto avanzato del pane.
Una tradizione quasi dimenticata che lo Chef Prosperi ha voluto riscoprire e valorizzare: "Abbiamo riportato alla luce un piatto che in molti non conoscono o hanno dimenticato. La sua particolarità sta nell'impasto a base di pane, che gli conferisce un sapore unico. Trattarlo in modo adeguato è fondamentale per esaltarne il gusto, rispettando la delicatezza del lievito presente", ha spiegato lo Chef durante la serata, aggiungendo dettagli sui metodi di preparazione e sulla storia del piatto.
A seguire, una gustosa strapazzata d'uovo con cipollotto, mentuccia e salsiccia, e infine una selezione di formaggi accompagnata da crudité di verdure. Per concludere in dolcezza, la crema della nonna servita con vino cotto, un classico che ha saputo conquistare i presenti. La serata si è chiusa con una degustazione di caffè in moka, tra cui spiccava un caffè arabico della torrefazione Perfero Caffè di Marina di Altidona.
Il Sommelier Gabriele Cardinali ha curato con attenzione la selezione dei vini, proponendo un Onirocep dell'azienda Pantaleone e un Merlot dell'azienda Gagliardi. “Abbiamo scelto l'Onirocep per la sua capacità di esaltare i sapori autunnali dei piatti proposti, mentre il Merlot, giovane ma strutturato, si sposa perfettamente con la pinciarella”, ha commentato il Sommelier. “Per finire, abbiamo servito la crema della nonna con un vino cotto di alta qualità, un abbinamento che ha reso omaggio alla tradizione”.
Gabriele Micarelli, titolare del Verde Caffè, ha espresso soddisfazione per il successo della serata: “È stata la prima di una serie di iniziative che intendiamo proporre per la città di Macerata, specialmente durante le serate infrasettimanali d'inverno. Vogliamo offrire un'occasione piacevole per ritrovarsi tra amici e assaporare piatti della nostra tradizione”.
Verde Caffè si sta confermando come uno dei locali più attivi di Macerata, con proposte diversificate a seconda delle varie occasioni. A tal proposito, Micarelli ha parlato anche della sfida di gestire un locale con diverse anime: “Il nostro obiettivo è quello di adattarci alle esigenze dei clienti, offrendo un pranzo a base di piatti leggeri e veloci per chi lavora, mentre la sera ci immergiamo nella movida maceratese con i giovedì firmati Klorophilla. E, con l'arrivo del weekend, ci dedichiamo al pesce, una specialità che ormai ci contraddistingue. Ci stiamo aprendo anche al mondo dell’università con delle convenzioni speciali e speriamo che tutte queste proposte vengano assorbite dal mercato".
Tutto ciò, in perfetta continuità con il nome del locale, che come ci spiega il titolare: “Per noi, 'Verde' non è solo un riferimento al Green come politica di sostenibilità, ma rappresenta anche il legame con le nostre radici, la montagna e l'entroterra. Vogliamo trasmettere questo senso di autenticità e di rispetto per la tradizione attraverso ogni piatto che proponiamo".
La serata si è rivelata un successo, lasciando soddisfatti i partecipanti e ponendo solide basi per le prossime iniziative che il Verde Caffè ha in serbo per i mesi invernali. Una formula che promette di diventare un appuntamento fisso per gli amanti della buona cucina marchigiana, desiderosi di riscoprire i sapori genuini di una volta in un contesto conviviale e accogliente.
Il Centro Commerciale Val di Chienti è lieto di annunciare una celebrazione speciale per il suo anniversario, che si terrà domenica 17 novembre alle ore 17:00. L'evento, aperto a tutti i clienti, vedrà la partecipazione straordinaria di Ezio Greggio, celebre conduttore televisivo, comico e attore italiano.
Ezio Greggio ha iniziato la sua carriera televisiva nel 1978 partecipando a programmi come "La sberla" e "Tutto compreso". La svolta arriva nel 1983 con "Drive In", programma che lo consacra al grande pubblico. Dal 1988 è il volto storico di "Striscia la notizia", telegiornale satirico di grande successo. Oltre alla televisione, Greggio ha recitato in numerosi film, collaborando con registi come Carlo Vanzina e Mel Brooks. È anche fondatore del Monte-Carlo Film Festival de la Comédie e promotore di iniziative benefiche a favore dei neonati prematuri.
Durante la festa, Ezio Greggio intratterrà il pubblico con la sua inconfondibile ironia, offrendo momenti di spettacolo e divertimento per tutti.
"Siamo entusiasti di celebrare il nostro anniversario con un ospite d'eccezione come Ezio Greggio", ha dichiarato Gianluca Tittarelli, direttore del Centro Commerciale Val di Chienti. "Invitiamo tutti i nostri clienti a partecipare a questa serata speciale, pensata per ringraziarli della loro fiducia e del loro supporto nel corso degli anni".
L'ingresso all'evento è gratuito. Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito ufficiale del Centro Commerciale Val di Chienti o contattare il servizio clienti al numero dedicato.
Il Teatro Annibal Caro ospita sabato 16 novembre, alle ore 18:00, la cerimonia di premiazione del 1° Concorso di Poesia "Città di Civitanova Marche" organizzato nell’ambito della rassegna teatrale nazionale "Caro Teatro" (edizione 2024) dall’associazione culturale Piccola Ribalta APS con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Civitanova Marche. Ingresso libero.
L’iniziativa è stata inserita come parte integrante della rassegna storica, su input del direttore artistico, Antonio Sterpi, che spiega lo stretto legame tra il mondo della poesia e la Piccola Ribalta.
"Il primo lavoro realizzato dalla compagnia teatrale civitanovese è stato la realizzazione, nel 1993, di un cofanetto di audio cassette dal titolo 'La Poesia Italiana dal XIII al XX sec.' in cui si proponevano, in forma antologica, poeti e poesie che hanno inorgoglito la cultura letteraria del nostro Paese. Sono poi susseguite, negli anni collaborazioni con poeti emergenti e di chiara fama", ha riferito Sterpi.
Sono arrivati decine di componimenti tra i quali sono state scelte le prime dieci poesie finaliste (diventate poi quattordici per i parimerito), concorrenti da diverse regioni. Un’apposita giuria formata da Carlo Molinari (poeta con una ventina di testi pubblicati e ideatore di "Poeti 2000" che riunisce in rete migliaia di poeti in tutto il mondo), Eliana Montebello (poetessa, scrittrice, traduttrice e critico letterario), Giulia Zocca (poetessa e impegnata in campo fotografico e musicale), Barbara Cerquetti (scrittrice, titolare della libreria “Il Maestro e Margherita” di Civitanova Marche ed impegnata per la valorizzazione del territorio marchigiano, per l’amicizia e il rispetto della natura) ed infine Antonio Sterpi (regista e attore teatrale in rappresentanza della Piccola Ribalta promotrice dell’evento) ha determinato i nomi dei finalisti ed individuato il vincitore del Concorso.
Nella cerimonia di premiazione, Antonio Sterpi, Rita Trobbiani e Emilia Bacaro reciteranno le poesie dei poeti finalisti: Pietro Catalano (Roma), Giovanni D’Alessando (Lugo – RA), Paolo Polvani (Barletta – BT), Gianni Palazzesi (Treia – MC), Cinzia Petrucci (Roma), Dorina Bedini (Civitanova Marche – MC), Gessica Giorgetti (Civitanova Marche – MC), Gianna Costa (Villafranca di Verona – VR), Lolita Rinforzi (Assisi – PG), Silvia Gelosi (Sarnano – MC), Carla Gismondi (Spinetoli – AP), Miriam Agar Secci (Torino), Marco Squarcia (Amandola – FM) e Paolo Borsoni (Ancona).
Il maestro Samuele Dutto, titolare di MusicaInsieme, accompagnerà la lettura delle poesie e porterà con sé una gradita sorpresa. Alla conclusione della Cerimonia verrà proclamato il vincitore del Concorso che riceverà un premio di 500 euro.
Caro teatro concluderà la sua 26esima edizione domenica 17 novembre alle ore 17:00 presso il Teatro Annibal Caro di Civitanova Marche con le premiazioni dei concorsi delle compagnie che si sono distinte nel corso della Rassegna e lo spettacolo "C’era una volta a Varsavia" di e per la regia di Gianni Della Libera rappresentato dalla Compagnia Colonna Infame di Conegliano su invito della Piccola Ribalta.
Tanti applausi e risate hanno accolto Michele Mirabella, protagonista dello spettacolo "Curriculum, è intelligente ma non si applica", andato in scena al Teatro Ex Cinema di Penna San Giovanni in occasione del Festival Storie. Un evento speciale che ha celebrato non solo l'inimitabile ironia e la carriera del regista e attore pugliese, ma anche l'importanza della cultura e dei piccoli teatri locali.
Mirabella, padrone della scena, ha saputo intrattenere il pubblico con il suo caratteristico umorismo, raccontando aneddoti di una carriera lunga 50 anni, ad accompagnarlo sul palco ed impreziosire la serata il Duo Mercadante, composto da Leo Binetti al pianoforte e Rocco Debernardis al clarinetto. Ironico anche il titolo dello spettacolo, "Curriculum, è intelligente ma non si applica", che come lui stesso ha spiegato al pubblico, nasconde un curioso messaggio: "Se volete mantenere un segreto, scrivetelo nel curriculum, perché nessuno lo leggerà mai".
Con questa battuta, Mirabella ha strappato un sorriso alla platea, dimostrando ancora una volta la sua capacità di cogliere con arguzia le piccole e grandi contraddizioni della nostra società. Durante la serata, il regista ha raccontato momenti indimenticabili della sua vita, tra cui il primo incontro con alcuni dei più grandi protagonisti del teatro e del cinema italiano come Massimo Troisi, Eduardo De Filippo e Vittorio Gassman.
"Con questo spettacolo - ha dichiarato Mirabella - festeggio i miei 50 anni di carriera con il mio pubblico", sottolineando l’importanza del legame che si crea tra artista e spettatore, un legame che va oltre il palcoscenico. In un altro momento particolarmente bello, Mirabella ha voluto omaggiare il territorio e le Marche, dimostrando un apprezzamento sincero per la regione e per il Festival Storie.
"Siete la regione con più teatri d’Italia, ma soprattutto li sapete valorizzare", ha dichiarato, riconoscendo l'impegno e la passione con cui i piccoli centri marchigiani preservano e promuovono le proprie strutture culturali. E la valorizzazione dei teatri nei piccoli borghi è proprio l'obiettivo che da sempre si pone il Festival Storie, un progetto culturale sostenuto dalla Regione Marche, che mette in rete 12 borghi del Fermano e del Maceratese.
Parole che hanno risuonato come un invito alla riflessione sul ruolo centrale che i teatri possono avere, specialmente nelle realtà locali, dove diventano luoghi di aggregazione e custodi della memoria collettiva.
Con questa serata il Festival Storie si conferma dunque un appuntamento che non solo porta cultura di alto livello, ma anche un'occasione per celebrare la storia e il talento italiano. La presenza di Mirabella ha rappresentato un momento di grande valore artistico e umano, un tributo alla cultura e al mestiere del teatro che, anche nei piccoli borghi, trova un pubblico attento e caloroso.
Lo spettacolo si è concluso tra gli applausi e il sorriso del pubblico e la cordialità di un Mirabella soddisfatto, che ha salutato il pubblico tra strette di mano e parole di ringraziamento. “Se nelle Marche gli spettacoli iniziassero un po' prima e non ci fosse tutta questa nebbia – ha scherzato Mirabella a fine serata – adesso potevamo cenare tutti insieme, ma devo tornare a Roma".
E non perde l'occasione il sindaco Stefano Burocchi, che ha fortemente voluto questo evento nel suo Comune, per ringraziare il Festival Storie e invitare il maestro Mirabella alla prossima riapertura del teatro Comunale, un piccolo gioiello nel cuore del paese, l'unico teatro interamente in legno rimasto in provincia di Macerata, nonché uno dei pochi in tutta Italia.
Per il centenario della nascita di Fausto Paci (1924-2024) collezionista e raffinato cultore dell'arte, si organizza un'interessante ed originalissima mostra di "mail art" o arte postale: essa consiste nel realizzare cartoline postali contenenti vere e proprie opere d'arte.
L'evento "Amici Geniali", è organizzato e curato da Lucia Spagnuolo, Pier Roberto Bassi, Gianni Romeo, Anna Boschi Cermasi, Roberto Formigoni e Ruggero Maggi con il patrocinio della Regione Marche e del comune di Porto San Giorgio.
Presenti, tra gli altri, la storica dell’arte Daniela Simoni e Fabrizio Moscoloni collezionista e scrittore, i quali interverranno con vari ricordi dell'artista sangiorgese. Reading di poesie di Onorina Lorenzetti, Gianni Marcantoni, Angela Mazzanti, Lucia Nardi; accompagnamento musicale della professoressa Maria Letizia Papiri. Testi critici di Anna Boschi, Ruggero Maggi, Leo Strozzieri.
La mostra vuole inoltre rendere omaggio a Guglielmo Achille Cavellini in arte GAC (1914-1990), personaggio di spicco che ha contribuito alla diffusione in Italia della mail art. Centottanta artisti da varie parti del mondo hanno aderito alla convocazione postale, dalla quale è scaturita "Amici Geniali", la cui inaugurazione avverrà sabato 23 vovembre alle ore 17 a Villa Santa Maria al Poggio di Porto San Giorgio e sarà visitabile fino al 30 novembre.
La serata si apre con un po’ di ritardo, ma la sala dello Sferisterio di Macerata è gremita di spettatori curiosi e appassionati. Il Maestro Dante Ferretti, tre volte premio Oscar, è l’ospite d’onore della conferenza organizzata dall’associazione Praxis "Cinema e psiche", ma prima di iniziare, il Maestro si rivolge al pubblico chiedendo: "Il sindaco?". La sua domanda resta sospesa nell’aria, poiché il primo cittadino non è presente, e il vuoto istituzionale viene colmato solo dalla presenza dell’assessore ai servizi sociali e vicesindaco Francesca d'Alessandro, che, insieme al presidente dell’associazione Praxis Paolo Scapellato, apre l’incontro con un caloroso ringraziamento al Maestro per la sua disponibilità.
L'inaugurazione del mese della prevenzione psico-pedagogica prende vita con un programma ricco di emozioni e ricordi. Con la moderazione dello scrittore David Miliozzi, biografo di Ferretti e autore del suo prossimo libro "Bellezza imperfetta. Io e Pasolini", si dipana un racconto intenso e personale. Ferretti ripercorre la sua straordinaria carriera, un cammino che ha avuto inizio con un evento tragico: il bombardamento della sua casa a Macerata il 3 aprile 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale. "L'errore è fondamentale nella vita, come nell'arte", ha affermato il Maestro, ricordando il fatto che ha segnato profondamente la sua esistenza.
La serata prosegue con il racconto di Ferretti delle sue esperienze professionali e artistiche al fianco di grandi registi come Pier Paolo Pasolini, con il quale ha lavorato in ben otto film, da Il Vangelo secondo Matteo (1964) a Salò (1975), prima della tragica morte di Pasolini. "Abbiamo perso il più grande intellettuale italiano", ha commentato il Maestro, che non ha mancato di elogiare anche i suoi lavori con registi internazionali come Martin Scorsese, Federico Fellini e Tim Burton.
Il tema della bellezza, tanto imperfetta quanto potente, è stato il filo conduttore della serata, con Macerata sempre presente nel cuore e nei ricordi di Ferretti. "Questa è la mia città, è qui che è iniziato tutto", ha detto il Maestro, condividendo con il pubblico la sua profonda connessione con la città che lo ha visto crescere.
Il libro Bellezza imperfetta. Io e Pasolini, curato da David Miliozzi e in uscita a Natale per i tipi della Pendragon, è un omaggio alla sua carriera e ai grandi incontri che hanno segnato il suo percorso.
Alla fine dell'evento, il pubblico ha potuto incontrare il Maestro per foto e dediche, sempre disponibile e affabile. "Ci vediamo presto. È sempre un piacere tornare a Macerata", ha concluso Dante Ferretti, lasciando un segno indelebile nella memoria di chi ha partecipato alla serata.
Dopo aver ospitato Emis Killa lo scorso 26 ottobre, il Brahma Clubship di Civitanova si prepara ad accogliere un altro dei protagonisti indiscussi della scena rap italiana. Sabato 16 novembre, infatti, arriverà Tedua, che si esibirà in un imperdibile DJ set live.
Con 74 dischi di platino e 39 dischi d’oro, Tedua è ormai considerato un trendsetter della scena rap italiana. Noto per il suo stile inconfondibile e le sue liriche profonde, l'artista genovese ha conquistato il cuore di migliaia di giovani in tutta Italia. Le sue performance dal vivo sono uniche nel loro genere: Tedua sa come coinvolgere il pubblico, facendo sentire ognuno parte integrante della sua musica.
Nella sala principale del Brahma, accanto a Tedua, si alterneranno i DJ Mattiascani e Gianmariascani , accompagnati dalla voce di Alex Sblendorio. Nella Second Room, invece, spazio a Luca Moretti.
Si avvicina il week end della quattordicesima edizione di “Cantine e castagnata a Pollenza”, l’evento enogastronomico dell’autunno che richiama nel centro storico di Pollenza tanti giovani. Il 15, 16 e 17 novembre saranno aperte le tradizionali cantine disseminate per i vicoli più suggestivi del paese con menù tipici del territorio marchigiano. Tanti e per tutti saranno gli eventi e gli spettacoli di questi tre giorni, dagli spettacoli circensi alle degustazioni di prodotti tipici, il tutto accompagnato da musica varia e di qualità.
Gli spettacoli musicali, infatti, saranno disseminati in tutto il centro storico: in Piazza della Libertà venerdì 15 alle ore 22.30 ci sarà la serata in collaborazione con la discoteca “Much More” di Matelica, per una musica tutta anni ’90, mentre sabato 16 alle ore 23.30 sarà la volta del “Wine House Party”: un evento musicale immersivo che unisce generi di musica elettronica, offrendo un’esperienza unica e travolgente. Domenica 17 alle ore 16,30, alle 17,30 ed alle ore 19, sempre in Piazza della Libertà, assisteremo allo spettacolo circense del Circo Notevoli.
Ci sarà spazio poi per tanti eventi musicali anche all’interno delle varie cantine: il Decantatore, Leopò, La Scimmia, Lu Missile, Il Cinghiale, Le Merenne, Lu Sfizzittu saranno quelle che ospiteranno musica di ogni genere, dal karaoke alla musica dal vivo passando per il DJ set, con grandi ospiti locali: Emiliano Effe Dj Set, Dj Silvio, Blitzer, Multiradio, Deppu Dj, Last Mile Rock & Blues, Armonie Pensate duo live, La Creme Dj Set, Tea Fonzi e il suo spettacolo “La sibilla e il suo popolo”; a queste si affiancheranno le cantine dove sarà possibile degustare tipicità del territorio: La Semenza, Da Paolina, il Castagnaro, Magnece lo Pà, la Nuttola, Lu Ciammellottu.
Soprattutto ci sarà spazio agli stand gastronomici in cui non mancheranno le ricette più complesse e tradizionali, accanto allo street food più veloce e sfizioso. Tutto questo in una manifestazione organizzata dalla Pro Loco “Corporazione del Melograno” APS in collaborazione con l’AVIS sezione di Pollenza, l’Ass. Carabinieri “Salvo d’Acquisto”, l’AIDO, il Comitato Festeggiamenti Cantagallo e con il patrocinio del Comune di Pollenza che vede l’intervento spontaneo di tanti cittadini volenterosi e custodi di un patrimonio culinario che caratterizza il nostro territorio anche agli occhi dei turisti.
L’apertura serale delle cantine sarà a partire dalle 19,30, mentre domenica apriranno alle 16,00. Tutti gli spettacoli della manifestazione sono ad ingresso gratuito. Potete trovare tutte le informazioni utili con gli aggiornamenti tramite i canali social dell’evento.
Giovedì 14 novembre, alle ore 17:30, presso la Biblioteca civica "Romolo Spezioli", all'interno della rassegna del Comune di Fermo Letture Fermane, ci sarà la presentazione del libro di Barbara Trasatti e Barbara Suigo, "Gettami in pasto ai lupi e tornerò alla guida del branco".
Presente una delle due scrittrici, Barbara Trasatti: "Per noi è più di un semplice libro: lo definiamo un manuale per gli eroi di tutti i giorni, spiega. È un invito a riscoprire la nostra forza interiore e ad affrontare la vita con autenticità e coraggio. In un mondo che ci spinge spesso a conformarci e a nascondere la nostra vera essenza, questo libro vuole essere una guida per tutti coloro che desiderano riscoprire se stessi, un passo alla volta, apprezzando le piccole cose e valorizzando la propria unicità".
"È un percorso che ho avuto il privilegio di intraprendere insieme a Barbara Suigo, (milanese esperta di carisma) e il nostro desiderio è che le nostre parole possano accompagnare il lettore come un amico fidato, pronto a sostenere e ispirare nei momenti di difficoltà e nelle sfide quotidiane. È una condivisione delle nostre esperienze quotidiane" .
Venerdì 15 novembre, invece, il libro verrà presentato a Jesi, all'interno del progetto di crescita personale attraverso la forza delle parole promosso dall'associazione Activamente, con un intervento musicale di Marco Santini.
Nel loro libro, con un tocco di leggero umorismo, Suigo e Trasatti offrono spunti di riflessione importanti: sottolineano la necessità di rilasciare rancori per abbracciare la bellezza dell’esistenza, promuovono un cambiamento guidato dalla volontà che allinea l’universo ai nostri desideri, e invitano a valorizzare le meraviglie del mondo per attirare positività. Incoraggiano a sperimentare, ricordandoci che ogni tentativo è un’occasione di scoperta e arricchimento, e celebrano l’amore puro e incondizionato come la più nobile delle esperienze umane.
La città di San Severino Marche è torna a celebrare la Giornata del ricordo dei Caduti, militari e civili, nelle missioni internazionali per la pace in una data, il 12 novembre, dal valore profondo per l’Italia intera poiché coincide con l’anniversario dell'attentato di Nassiriya del 2003. In quel tragico evento 19 italiani persero la vita: 12 erano carabinieri, 5 militari dell’esercito e 2 civili.
Come ha ricordato il sindaco, Rosa Piermattei, durante il suo intervento "Nassiriya resta una ferita aperta nella nostra memoria collettiva, un episodio che ci ricorda quanto sia preziosa la pace e quanto alto sia il prezzo che spesso viene pagato per difenderla".
Nel suo discorso, il primo cittadino settempedano ha sottolineato il valore del sacrificio dei caduti nelle missioni di pace, definendoli "ambasciatori di valori universali come la solidarietà, la libertà e il rispetto dei diritti umani" e ha espresso "il più profondo e sentito ringraziamento nei confronti di tutti gli uomini e le donne che, con coraggio e dedizione, si impegnano ogni giorno in questo genere di missioni. Tra queste figure – ha sottolineato - ci sono anche nostri concittadini che svolgono un ruolo prezioso. Questi uomini e donne, militari e civili, rappresentano i valori più nobili del nostro Paese".
Facendosi portavoce di tutte le istituzioni il sindaco ha poi indicato la necessità di educare le nuove generazioni alla pace: "In un tempo in cui la pace sembra sempre più fragile e i conflitti si moltiplicano in diverse aree del mondo, è nostro dovere continuare a educare soprattutto voi giovani alla solidarietà, al rispetto e alla comprensione reciproca. Dobbiamo insegnarvi che la pace non è solo assenza di guerra, ma una costruzione costante che richiede sforzo, dialogo e capacità di ascolto. La memoria dei nostri caduti deve essere per voi giovani un faro di speranza e un monito affinché sappiate sempre quanto è preziosa e fragile la pace".
Durante la cerimonia, introdotta dal ricordo della strage di Nassiriya e degli eroi che ne rimasero vittime e conclusasi con l’intervento del sindaco, è stata deposta una corona d’alloro subito dopo l’alzabandiera. Si è provveduto poi a una benedizione e alla recita della preghiera del carabiniere.
La Giornata del ricordo dei caduti nelle missioni internazionali per la pace ha visto la presenza, tra gli altri, del presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, del vice sindaco e assessore alla Cultura, Vanna Bianconi, del consigliere comunale Alberto Capradossi e di quello provinciale e comunale Tiziana Gazzellini insieme a quella del comandante della locale stazione dei Carabinieri, luogotenente carica speciale Massimiliano Lucarelli nonché di una rappresentanza dei militari in servizio in città, del comandante della Polizia Locale, sostituto commissario Adriano Bizzarri, insieme a diversi agenti in servizio, del presidente della locale sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri, maresciallo maggiore cavalier Decio Bianchi, dei volontari dell’Anc, di quelli del gruppo comunale di Protezione Civile con il coordinatore Dino Marinelli, una rappresentanza della Croce Rossa Italiana, dell’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria, con la presenza dei soci settempedani della sezione “Ludovico Censi”, di una rappresentanza di volontari dell’Associazione Nazionale Granatieri oltre che del Gonfalone della città.
Alla cerimonia hanno preso parte, infine, gli studenti delle scuole settempedane. La rappresentanza di alunni dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi” oltre ai docenti era accompagnata dal dirigente scolastico, Catia Scattolini.
Torna Civitarcana, il percorso teatrale tra le leggende e i misteri di Civitanova Alta. La settima edizione dell’appuntamento, ad ingresso libero e senza bisogno di prenotazioni, è a calendario sabato 16 novembre dalle 18 fino a dopo le 23.
Come sempre, Civitarcana ripercorre nella narrazione storie e leggende legate alla città alta: racconti che sono stati raccolti dall'autore Enrico Tassetti nel corso degli anni dalla voce di coloro ai quali essi sono stati tramandati e che rivivono grazie alle performance degli allievi della Scuola Comunale di Recitazione Enrico Cecchetti nei vicoli dove esse stesse hanno avuto origine, con la regia di Vanessa Spernanzoni.
Cinque le postazioni dove immergersi in suggestioni tenebrose, tra arcano e popolare. Sono: chiostro di Sant’Agostino (“Le streghe dei crocicchi”, con spettacolo alle 18 e repliche alle 19, 20, 21, 22); porta Zoppa (“La leggenda del lupo mannaro”, alle 18.15 e repliche alle 19.15, 20.15, 21.15, 22.15); scuola di recitazione all’ex liceo classico (“La dama bianca” alle 18.30 e repliche alle 19.30, 20.30, 21.30 e 22.30); campetto sportivo (“I venti indemoniati del mare” alle 18.45 e repliche alle 19.45, 20.45, 21.45, 22.45); chiostro di San Francesco (“Il drago, il santo e la donzella” alle 18 con repliche alle 19, 20, 21,22). Il pubblico potrà così strutturare come meglio crede il proprio itinerario… da brivido. Previsti anche tre punti ristoro e la possibilità di bus navetta dalle 18 alle 24 per e da i parcheggi del cimitero e dell’Itcg.
Domenica 17 novembre torna la Festa di San Martino, giunta quest’anno alla nona edizione. La Pro loco di Caldarola ha lavorato a un programma speciale per l’evento che punta sempre a crescere e ad animare il paese in occasione della festa del patrono.
All’ormai tradizionale mostra mercato in viale Umberto I, si uniscono infatti nuovi appuntamenti per grandi e piccini e la novità di quest’anno è la sinergia con le Pro loco e le associazioni dei paesi che vengono spesso riuniti sotto l’appellativo dei "Cinque Comuni", vale a dire Belforte del Chienti, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Serrapetrona e, appunto, Caldarola.
«Lavorare insieme per promuovere il territorio - dice Daniele Piani, presidente della Pro loco di Caldarola - deve rappresentare un impegno comune. La sinergia non può che essere un valore aggiunto per tutte le associazioni che operano con lo stesso obiettivo di far vivere le comunità locali e di renderle attrattive per chi arriva da fuori. Così abbiamo pensato, con il nostro direttivo, di fare da apripista per una collaborazione con i colleghi dei Comuni vicini che ci auguriamo possa proseguire anche in maniera più concreta nei prossimi mesi».
«Hanno tutti risposto con entusiasmo al nostro invito di partecipare con un proprio stand alla mostra mercato che si terrà per tutta la giornata di domenica in viale Umberto I - prosegue Piani -. Belforte porterà il pacco natalizio con le specialità dei produttori di MagnaForte; Camporotondo con l’associazione Movida 2009 proporrà la degustazione di un dolce tipico e la Pro loco di Cessapalombo preparerà la polenta sulla spianatora. Per la Pro loco di Serrapetrona, impegnata con Appassimenti aperti, sarà difficile partecipare all’iniziativa, ma il gruppo è comunque pronto a mantenere vivo questo inizio di collaborazione».
E a proposito di promozione del territorio, domenica a Caldarola si inizia alle 9 con "Laghi e castelli", la passeggiata in e-bike, mountain bike e gravel bike a cura di Impatto Zero Lifestyle. Alle 10 c’è "5 Castelli in Abarth", il raduno di 500 Abarth moderne e storiche a cura d Abarth Club Marche.
Due iniziative che permetteranno di unire la passione per il movimento e per i motori alle bellezze che il territorio può offrire. Presenti poi oltre 40 bancarelle e stand gastronomici con la possibilità di degustare sul posto arrosticini, panini, fritti, stracciaporte, castagne e vin brulè.
Per il pranzo il piatto forte sarà il polentone per il quale è prevista l'opzione dell'asporto su prenotazione. Divertimento assicurato anche per i più piccoli: dalle 15 è in programma "Magica Nadia", il laboratorio e spettacolo di magia per bambini; si esibiranno i Tamburini di Caldarola e non mancheranno musica e balli popolari con "La Martinicchia".
Sabato 16 e domenica 17 novembre il Centro Studi Storici Maceratesi organizzerà nella Sala Verde dell’Abbadia di Fiastra il 59° convegno annuale, con la partecipazione di diciotto relatori che tratteranno il seguente tema: “Viaggi nelle Marche e dalle Marche. Itinerari di fede, di cultura e di conoscenza”.
Anche questo convegno, com’è da sempre nella tradizione del Centro Studi, si propone come un evento di alto contenuto scientifico, per la cura delle indagini svolte dai relatori, per l’assoluta attenzione alla documentazione rinvenuta, per lo più inedita, e per la competenza degli studiosi che vi partecipano. Il prof. Carlo Pongetti, docente di Geografia presso l’Università di Macerata, terrà la prolusione al convegno e parlerà di pratiche di viaggio tra identità e alterità, prendendo spunto da un'espressione tratta da un portolano del Quattrocento “Terre tochate chon mano et vegiute colli ochi”.
Verranno illustrati e commentati diari di viaggio, rinvenuti di recente, riguardanti passaggi e soste nel Maceratese e nelle Marche di vari viaggiatori, come mercanti, pellegrini, ambasciatori, migranti, monaci e gente comune, ma non mancheranno studi concernenti viaggi effettuati dalle Marche verso altre terre, vicine e lontane, da studiosi, missionari e perfino da esploratori e scienziati. Si parlerà di curiosità come la presenza di marchi e tatuaggi sui corpi dei pellegrini diretti a Loreto e a Gerusalemme, ma anche di mappe antiche di viaggi nelle Marche e dalle Marche e di mezzi di trasporto e di oggetti necessari ai viaggiatori del passato. Al proposito nei locali attigui alla sala del convegno verrà allestita una mostra di cartografia e di oggetti da viaggio della collezione di Antonio Volpini.
Verranno ricordati illustri personaggi che hanno viaggiato attraversando le Marche come Michel De Montaigne e Valery Larbaud, altri che dal Maceratese sono partiti per terre lontane come il gesuita Giovanni Laureati di Montecosaro, missionario in Cina, l’abate Antonio Cosimi di Mogliano, viaggiatore del Grand Tour, il maceratese Bartolomeo Lucioli diretto in Perù, e ancora, saranno ricordati Antonio Cecchi, Elio Adolfo Perogio, Pietro Moretti e Silvio Zavatti, diretto verso i ghiacci del Polo, e migranti artistici come Lauro Rossi e Clorinda Corradi. Verrà ricordato il maceratese Giuseppe Tucci e saranno presentati recenti studi sui francescani marchigiani viaggiatori. Si parlerà anche della dimensione del viaggio che emerge dalle lettere di padre Matteo Ricci e di una singolare ambasceria di principi giapponesi lungo al Via Lauretana.
Il convegno sarà organizzato in collaborazione con la Regione Marche, la Fondazione Vaticano II, la Fondazione Giustiniani-Bandini e I Cammini Lauretani. I lavori saranno aperti da una introduzione al tema del convegno a cura del prof. Alberto Meriggi, presidente del Centro Studi Storici Maceratesi, a cui faranno seguito i saluti delle autorità presenti. Durante il convegno la Segreteria sarà a disposizione per nuove iscrizioni e per la consegna ai soci in regola del volume 58, contenente gli atti del precedente convegno su “Il Maceratese e le Marche centro-meridionali tra Impero e Papato (Secc. X-XII)”.
Domenica 10 novembre la città di Matelica ha celebrato la festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, occasione che si ripete ogni anno per onorare anche i caduti di tutte le guerre. Grazie alla partecipazione della banda cittadina, delle forze dell’ordine, delle associazioni di riferimento e di tanti cittadini, la celebrazione è stato un bel momento molto partecipato e sentito.
Il gruppo, con in testa l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Denis Cingolani e dalla "baby" sindaco del consiglio comunale dei ragazzi, si è spostato tra piazza Mattei e i giardini pubblici per due momenti distinti davanti ai monumenti per i Caduti. Significativa la presenza di tanti giovani, questo anche grazie alla collaborazione con gli istituti scolastici cittadini che hanno presenziati con diversi insegnanti e alunni. L’amministrazione comunale ringrazia tutte le associazioni coinvolte e le forze dell’ordine che ogni giorno dedicano la loro vita alla sicurezza pubblica.
"A distanza di qualche giorno dal 4 novembre, ci ritroviamo per celebrare l'Unità Nazionale, le Forze Armate e i Caduti delle guerre, una data che ogni anno ci invita a fermarci un momento per riflettere sul sacrificio e sul valore di coloro che, con la loro vita e con il loro impegno, hanno reso possibile la nostra libertà e la nostra unità - ha detto il sindaco durante il suo intervento di saluto -. Il 4 novembre del 1918, infatti, l’Italia ottenne la vittoria nella Prima Guerra Mondiale, ma al prezzo di un dolore immenso: la perdita di milioni di vite, tra cui molti dei nostri cari concittadini".
"Qui, davanti a questi monumenti, siamo chiamati a ricordare e a onorare il sacrificio di chi ha combattuto per un’Italia unita e per la costruzione di una Nazione che, prima del conflitto, non esisteva ancora come entità forte e coesa. Molti giovani matelicesi, come tanti italiani provenienti da ogni angolo della nostra penisola, sono partiti per il fronte senza sapere se sarebbero mai tornati - ha proseguito Cingolani -. Alcuni di loro appunto non sono più tornati, restando per sempre in quella terra di guerra, senza una tomba che li accolga. A loro dobbiamo il nostro ricordo e la nostra gratitudine, non solo per il sacrificio che hanno fatto, ma anche per la speranza che hanno dato alla nostra Nazione, che, con la fine della guerra, ha visto finalmente compiersi il suo sogno di unità".