Terminate le riprese della nuova fiction per Canale 5 girata nelle Marche, diretta da Simona e Ricky Tognazzi, Colpa dei sensi, con Gabriel Garko e Anna Safroncik.
"È una grande storia d’amore tormentata tra Gabriel Garko e Anna Safroncik, una coppia di successo che abbiamo già diretto nella serie Se potessi dirti addio – ha spiegato Simona Izzo. – Colpa dei sensi, lo dice il titolo, è una narrazione dominata dai sensi che affonda le sue radici in una storia vera, accaduta circa 30 anni fa a una persona a me vicina. Cercavamo un territorio autentico, ricco di ambientazioni belle e diverse, che abbiamo trovato nelle Marche, una regione a cui mi sono sentita subito di appartenere, dove abbiamo scoperto anche tanti bravi attori locali da affiancare al cast principale".
La fiction, scritta da Simona Izzo, Ricky Tognazzi, Graziano Diana e Matteo Bondioli, è una coproduzione RTI - Compagnia Leone Cinematografica, prodotta da Compagnia Leone Cinematografica S.r.l. e realizzata con il supporto di Marche Film Commission.
“Ho conosciuto le Marche in vacanza, le ho scoperte come una grande scenografia a cielo aperto, dove puoi lavorare in location vicine e diversissime, dal mare alla montagna, attraversando paesaggi, storia, arte e tradizioni di grande bellezza - ha aggiunto Ricky Tognazzi -. Qui, oltre a una calorosa accoglienza, abbiamo trovato anche una grande professionalità nelle maestranze locali, un valore fondamentale per una produzione”.
La fiction è stata girata nelle Marche tra la primavera e l’estate, per circa otto settimane tra preparazione e riprese, non continuative a causa di uno stop forzato dovuto a un infortunio di Gabriel Garko.
"Purtroppo l’infortunio mi ha costretto ad abbandonare temporaneamente il set, ma siamo riusciti comunque a finire le riprese con successo e nei tempi previsti - ha detto l’attore Gabriel Garko -. Nella serie interpreto la parte di Davide, un colonnello che ritorna nel suo paese natio per vendere la casa di famiglia e che, per una serie di motivi, cambia completamente i suoi piani. In questa regione ho parecchi amici e vengo spesso: è un territorio ancora tutto da scoprire, che offre un bel mare, una cucina ottima e persone molto piacevoli".
L’attrice ucraina Anna Safroncik interpreta la parte di Laura: "Attraverso il mio personaggio scopriamo il senso di colpa. Laura è una donna complessa, che vive con grande passione e contraddizione un’intensa storia d’amore. Conosco questi bellissimi luoghi: sono figlia di artisti, madre ballerina e padre tenore, entrambi si sono esibiti allo Sferisterio di Macerata, e anche io da bambina sono salita su quel meraviglioso palcoscenico. Colpa dei sensi è una serie complessa che ha bisogno del supporto del territorio: questa è una regione ricca di energia, c’è una magia che si percepisce nell’aria e si sentirà anche nella fiction".
La serie Colpa dei sensi, attualmente in post-produzione, è composta da sei puntate da 50 minuti ciascuna e andrà in onda prossimamente in tre prime serate su Canale 5. Fanno da sfondo alla trama le scenografie naturali, artistiche e urbane dei comuni di Fermo, Porto San Giorgio, Ancona, Genga, Fabriano e Fossombrone.
“La fiction è una nuova straordinaria promozione delle Marche su Canale 5, dove i paesaggi e i gioielli artistici del territorio diventano protagonisti. Un’immagine su tutte: Anna Safroncik nel Teatro dell’Aquila di Fermo mentre spiega ai bambini la storia e il nome del teatro, un perfetto biglietto da visita per la regione – ha affermato Andrea Agostini, presidente di Fondazione Marche Cultura – Marche Film Commission –. Trenta maestranze locali hanno avuto il privilegio di lavorare nella propria terra vicino casa; oltre 250 persone, tra attori, figurazioni speciali e comparse, sono state coinvolte nelle riprese per circa otto settimane di produzione, con una ricaduta economica concreta sull’intera comunità".
Valfornace si prepara ad accogliere uno degli appuntamenti più sentiti e attesi dell’autunno marchigiano: domenica 12 ottobre, presso gli impianti sportivi comunali, si terrà la 30ª Sagra della Castagna, una ricorrenza che da tre decenni celebra il Marrone di Pievebovigliana, i sapori, i colori e le tradizioni del territorio.
L’iniziativa è promossa dal Comune di Valfornace e dall’Associazione Turistica Pro Loco “Pro-Pieve”. Non si tratta solo di una festa gastronomica, ma di una vera e propria celebrazione della montagna, arricchita da un intenso programma di iniziative collaterali tra natura, dibattiti e sport.
Protagonisti assoluti saranno gli stand gastronomici, con le migliori ricette a base di castagne e i piatti tipici della cucina locale. Il menù propone una selezione di specialità per tutti i gusti: tagliatelle con farina di castagne e funghi, polenta con ragù bianco e rosso, cannolo con crema di castagne e arrotolato di castagne.
L’area dell’evento ospiterà inoltre un mercatino di prodotti tipici e artigianato locale, un’occasione unica per scoprire e sostenere le eccellenze del territorio. Non mancheranno giochi, gonfiabili e giostre per i più piccoli.
La giornata di domenica sarà preceduta e accompagnata da numerose attività all’aperto. Alle ore 9 partirà la Passeggiata tra i castagneti, un’escursione tra i boschi autunnali (bus navetta gratuito a disposizione). Seguirà la passeggiata naturalistica “L’anello di Roccamaia”, un percorso guidato immerso nel paesaggio. Alle ore 10, presso l’agriturismo Roccamaia, si terrà un’esperienza di Forest Bathing nei castagneti, per ritrovare equilibrio e benessere a contatto con la natura.
Sempre domenica, alle ore 10, il Centro Polifunzionale “Maria Ciccotti” di Pievebovigliana ospiterà un convegno dedicato al futuro del Marrone di Pievebovigliana e alla valorizzazione del patrimonio naturale locale.
Interverranno Luigi Vezzalini (Associazione Nazionale Città del Castagno), professor Sergio Murolo (Università Politecnica delle Marche), Ambra Micheletti (Amap – Regione Marche) e Ottavio Paoletti (Consorzio Apistico di Macerata). A moderare sarà Augusto Congionti, presidente nazionale di Agriagriturist.
Già da sabato gli amanti della bicicletta potranno partecipare a un tour in e-bike lungo il suggestivo Sentiero Natura 2 del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, che attraversa i castagneti della zona. L’attività è gratuita per chi dispone di una bici propria, con possibilità di noleggio a 50 euro.
Grande entusiasmo da parte del Comune di Valfornace. “Celebrare la 30ª Sagra della Castagna è un traguardo significativo che testimonia la resilienza e l’amore della nostra comunità per le sue radici e i suoi prodotti d’eccellenza, come il Marrone di Pievebovigliana” – dichiara il sindaco Massimo Citracca.
“Quest’anno – aggiunge il vicesindaco Ivan Cecola – abbiamo voluto arricchire il programma per offrire ai visitatori un’esperienza completa: dal gusto della tradizione alla scoperta consapevole della nostra magnifica natura, fino a un momento di riflessione sul futuro dei nostri castagneti. Invitiamo tutti a raggiungerci per un weekend all’insegna dell’autunno autentico delle Marche".
Oltre 4.500 porzioni servite, 30 quintali di mosto impastati e ospiti d’eccezione per i 50 anni della Sagra dei Sughitti che Montecassiano ha celebrato con tre giorni di festa. C’è chi conta le candeline e chi serve i Sughitti: a Montecassiano si è appena chiusa un’edizione storica della sagra dedicata a questo dolce contadino autunnale, che ha festeggiato i suoi 50 anni.
Mosto d’uva, farina di polenta, noci e un programma ricchissimo che ha preso il via venerdì, in un clima di festa tra risate e racconti: protagonista della serata il brillante 'Doppiatore Marchigiano', che ha regalato momenti esilaranti al pubblico. insieme a Natasha Stefanenko, per la presentazione del suo nuovo libro. Sabato è stato il momento del gusto, con lo show cooking firmato dal Grand Tour di Tipicità, dove i riflettori si sono accesi sui sapori autentici del territorio, rielaborati in chiave creativa. Ma anche del divertimento, per i più giovani, con lo spettacolo "I Love Formentera" di Radio 105.
Fino al gran finale di domenica quando il palco ha ospitato una madrina speciale, l’attrice Milena Miconi, che ha portato eleganza e simpatia nel cuore della festa. Cinquant’anni portati con entusiasmo e voglia di rinnovarsi anche in nuove vesti come il gelato ai Sughitti, diventato ormai immancabile, nonostante le temperature quasi invernali.
«Un ringraziamento speciale va alla Pro Loco di Montecassiano, motore instancabile della manifestazione e a tutti i volontari che hanno lavorato da mesi per questa edizione - ha detto il sindaco Leonardo Catena - Dietro a questi tre giorni ci sono tanto impegno passione, competenza e spirito di squadra. Cinquant'anni sono un traguardo importante, frutto di un lavoro collettivo e dimostrazione concreta che quando una comunità si unisce, può costruire qualcosa di bello, duraturo e capace di dare valore alle proprie radici senza rinunciare a guardare avanti con nuovi stimoli».
«Questo mezzo secolo della Sagra dei Sughitti non vogliono essere un punto di arrivo, ma un nuovo punto di partenza – ha detto con un sorriso Giuseppe Principi, presidente della Pro Loco –. Due anni fa siamo anche stati insigniti del titolo di “Sagra di qualità”, un premio che abbiamo ricevuto in Senato e che dà lustro al nostro lavoro e a Montecassiano e da domani iniziamo a lavorare alla prossima edizione».
Venerdì 10 ottobre, alle ore 18,15, presso la Sala Consiliare del Palazzo Comunale di Civitanova Marche, si svolgerà la proiezione del documentario del progetto europeo ImproLANDS, co-finanziato da Europa Creativa e guidato da Accademia56.
L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Civitanova e rappresenta un momento significativo di restituzione pubblica del percorso biennale che ha messo al centro il teatro d’improvvisazione come strumento di rigenerazione culturale, benessere e coesione comunitaria.
Il progetto ha coinvolto territori di quattro Paesi: Italia, Spagna, Grecia e Romania, attraverso residenze artistiche, laboratori, performance e produzioni partecipative, ponendo l'accento su come l'improvvisazione possa alimentare creatività, fiducia collettiva e memoria condivisa.
ImproLANDS ha dimostrato come territori marginalizzati, segnati da spopolamento e traumi collettivi, possano trovare nell’arte condivisa uno strumento di ascolto, trasformazione e benessere.
Durante la residenza italiana, numerose realtà locali dei Comuni di Belforte Del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona, sono state parte attiva.
Il documentario partecipativo prodotto da Studio 8zero (editing di Paolo Strologo) fonde riprese professionali e materiali amatoriali girati dai partecipanti stessi, raccontando con uno sguardo corale il percorso vissuto dalle comunità coinvolte. Seguirà un breve dibattito aperto con il team di progetto.
L’appuntamento di Civitanova del 10 ottobre si inserisce nella fase successiva di disseminazione, con l’obiettivo di condividere i risultati del progetto anche con le comunità marchigiane e favorire un dialogo tra territori interni e costieri. La proiezione sarà preceduta alle 17,30 da un incontro in Comune con i giornalisti.
Il TEAM ImproLANDS è formato da Emanuela Del Savio (coordinamento generale e dimensione europea del progetto), Mario D’Ingianna (coordinamento operativo e logistico interno), Fabio Ambrosini (direzione artistica), Gianluca Budini (artista esperto – senior – di improvvisazione), Daniele Pettinari (organizzazione degli eventi di disseminazione e del coinvolgimento degli stakeholder locali) e Studio 8Zero, con editing a cura di Paolo Strologo.
È stato presentato questa mattina, nei moderni spazi del Social@b, il programma ufficiale del Macerata Humanities Festival 2025, che dal 14 al 17 ottobre, con anteprime già dal 10 ottobre, trasformerà la città in un laboratorio diffuso di idee, arte e partecipazione. Quattro giornate dense di incontri, spettacoli, mostre, workshop e riflessioni per esplorare il tema di quest’anno, “La forza del dialogo. Saperi e pratiche per la vita comune”, un invito a riscoprire il valore del confronto come chiave per ricucire le fratture del nostro tempo.
Tra i protagonisti di questa edizione figurano Stefano Fresi, Domenico Iannacone, Catherine Dunne, Rossella Miccio, Gino Cecchettin, Cristina Bellemo, Veronica Ruffato, Barbara Poggio, Elena Mil, Ado Hasanović e Azra Nuhefendić, in un programma che conta oltre cinquanta appuntamenti diffusi tra teatri, biblioteche, sedi universitarie e spazi pubblici della città. Il Festival, promosso dall’Università di Macerata con il patrocinio di Regione Marche, Comune di Macerata e Fondazione Marche Cultura, è sostenuto da iGuzzini, BCC Recanati e Colmurano, Fior di Grano, BPER Banca e Lube.
Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti il rettore John McCourt, la delegata del rettore Fabiola Falappa, la presidente di Eum Simona Antolini e il direttore dell’Accademia di Belle Arti di Macerata Piergiorgio Capparucci, insieme ai rappresentanti dei partner economici Gerardo Pizzirusso e Davide Celani per la BCC e Massimiliano Frapiccini per BPER Banca.
Nel suo intervento, il rettore John McCourt ha ricordato che «la forza del dialogo è al centro del nostro Festival delle Humanities proprio perché oggi abbiamo bisogno di imparare di nuovo ad ascoltarci. Viviamo in un tempo in cui tutti parlano e pochi ascoltano: per questo abbiamo costruito un programma di oltre cinquanta eventi dove l’ascolto e il confronto diventano una pratica viva, aperta a studenti, cittadini e visitatori, senza barriere d’ingresso».
La delegata del rettore Fabiola Falappa ha sottolineato come «il dialogo rappresenti una via capace di aprire nuove possibilità in un’epoca segnata da individualismo e conflitti. Il Festival non si limita alla teoria, ma propone esperienze dirette: incontri, laboratori, mostre e spettacoli che mettono realmente in relazione persone e saperi».
Le anteprime del Festival partiranno venerdì 10 ottobre con l’inaugurazione della mostra “Il soldatino pensò che era la pace” di Veronica Ruffato, ispirata al libro di Cristina Bellemo e curata dall’Accademia di Belle Arti e da Ars in Fabula presso Palazzo Lazzarini (ex Banca d’Italia). La sera, alle 21.15 al Teatro Lauro Rossi, sarà la volta di Stefano Fresi con “Dioggene”, spettacolo ironico e profondo che attraversa epoche e linguaggi per esplorare l’animo umano. Domenica 13 ottobre, al Teatro della Filarmonica, Roberta Biagiarelli porterà in scena “Figlie dell’epoca. Donne di pace in tempo di guerra”, dedicato al primo congresso internazionale femminile del 1915, simbolo di dialogo e riconciliazione.
L’apertura ufficiale del Festival avverrà martedì 14 ottobre con un workshop alla Lube Academy dedicato al “Dialogo intergenerazionale e cultura del lavoro”, occasione per riflettere sulle nuove forme di collaborazione tra generazioni in azienda e sul valore del confronto come leva di innovazione. Nel pomeriggio, alle 18, all'Orto dei Pensatori, si terrà la cerimonia inaugurale che segnerà l’avvio delle quattro giornate di incontri e dibattiti.
Da quel momento, Macerata si trasformerà in un grande spazio condiviso di partecipazione e confronto. Università, scuole, associazioni e istituzioni culturali animeranno la città con iniziative dedicate alla sostenibilità, alla giustizia, al cambiamento del lavoro e al ruolo del dialogo nelle scienze e nelle arti. Tra i tanti protagonisti, la scrittrice irlandese Catherine Dunne, la prorettrice dell’Università di Trento Barbara Poggio, il regista Ado Hasanović e la giornalista Azra Nuhefendić, con le loro testimonianze artistiche e civili sul dialogo tra memorie e culture. Uno dei momenti più attesi sarà l’incontro del 15 ottobre con Gino Cecchettin, che insieme al rettore McCourt e a Barbara Poggio, con intermezzi musicali di Elena Mil, rifletterà su come “trasformare il dolore per rinnovare la vita comune”.
Parallelamente si svolgerà la Fiera dell’Editoria Universitaria BooksUp, curata da Eum – Edizioni Università di Macerata, punto di riferimento nazionale per le University Press. Come ha spiegato Simona Antolini, «BooksUp vuole riflettere sul ruolo dell’editoria accademica nell’università contemporanea e nel mondo dell’open access. Due tavole rotonde affronteranno il tema del dialogo e dell’impatto dell’accesso aperto nella ricerca e nella didattica, fino alla stesura di un Manifesto delle University Press italiane, sottoscritto da rettori e prorettori di numerosi atenei».
Accanto agli incontri, non mancheranno le mostre e gli eventi artistici che accompagneranno l’intera manifestazione. La rassegna “Meru Tales” dell’artista keniota Anne Mwiti offrirà uno sguardo sull’Africa contemporanea intrecciando pittura e narrazione orale, mentre l’esposizione “Scrittori in dialogo” del Centro Bibliotecario di Ateneo esplorerà il ruolo della traduzione come pratica viva di mediazione tra culture. All’interno della Sala Sbriccoli, l’Expo Libri curato da La Bottega del Libro metterà in mostra le pubblicazioni delle University Press italiane e un’ampia selezione di opere in open access.
Ogni sera, i teatri cittadini ospiteranno spettacoli e concerti pensati come esperienze collettive di riflessione e bellezza. Martedì 14 ottobre, il Toudion Ensemble proporrà “Dialogo con la comunità”, concerto per coro femminile, arpa e corni con musiche di Brahms e Britten. Il 15 ottobre, al Teatro della Filarmonica, andrà in scena “Critone”, riscrittura del celebre dialogo platonico sul senso della giustizia, seguita dall’incontro con Cecchettin e Poggio. Giovedì 16 ottobre sarà la volta della Premiazione del Concorso Letterario Humanities, dedicato allo studente e poeta Pietro Polverini, con la partecipazione di Catherine Dunne, Andrea Pierdicca e le musiche di Lorenzo Sbarbati. Il Festival si chiuderà venerdì 17 ottobre al Teatro Lauro Rossi con Domenico Iannacone e il suo toccante spettacolo “Che ci faccio qui in scena”, una riflessione profonda sulla forza della parola e dell’incontro come strumenti di verità.
Tutti gli eventi del Festival sono a ingresso libero fino a esaurimento posti. Per lo spettacolo di Iannacone i biglietti gratuiti saranno disponibili presso la biglietteria dei teatri dal giorno precedente. Il programma completo con tutte le informazioni è disponibile sul sito www.unimc.it/mhf.
Come ha ricordato in chiusura il rettore McCourt, «questo Festival appartiene a tutta la città e al territorio: è un invito al dialogo, alla partecipazione e all’ascolto reciproco. Solo insieme, attraverso la forza delle parole e delle idee, possiamo costruire una vita comune più giusta e consapevole».
Si è svolta questa mattina, nella Sala Consiliare del Comune di Camerino, la presentazione ufficiale della XX edizione del Premio Ugo Betti per la drammaturgia, uno dei più importanti riconoscimenti italiani per il teatro contemporaneo. Il bando è stato predisposto dal Centro studi teatrali e letterari Ugo Betti, organo di studio, programmazione e organizzazione nell’ambito delle attività teatrali e culturali in genere che opera per conto dell’Amministrazione comunale e approvato con Deliberazione della Giunta Comunale n. 135/2025.
Dopo i saluti del vicesindaco e assessore alla Cultura Antonella Nalli, che ha sottolineato l’importante lavoro svolto dal gruppo di lavoro, Francesco Rosati, direttore tecnico-scientifico del Centro studi, ha illustrato le novità dei premi, unitamente ad Angela Amici e Sonia Cavirani, componenti del Centro studi unitamente a Carla Carotenuto.
“Questa Amministrazione ha sempre sostenuto le attività volte alla riscoperta di un personaggio straordinario qual è Ugo Betti – ha detto il vicesindaco Antonella Nalli - e attraverso il Centro studi a lui dedicato, che ringrazio per l’ottimo lavoro svolto in questi anni, crea opportunità di conoscenza e approfondimento della sua immensa produzione letteraria. Nel corso dell’anno sono state organizzate e continueremo ad organizzare iniziative rivolte alla cittadinanza, e con questi importanti Premi, che coinvolgono gli autori di teatro e i giovani delle scuole delle Marche, portiamo l’autore ben oltre i confini della sua amata Camerino”.
Il Premio, intitolato al celebre drammaturgo e magistrato camerte Ugo Betti, è aperto ad autori italiani e stranieri viventi e prevede un unico vincitore, che riceverà un premio in denaro di 3.000 euro e la pubblicazione dell’opera nella collana bettiana.
Il tema scelto per questa edizione è “La Solitudine”, suggestione centrale nella produzione letteraria di Betti, che gli autori dovranno sviluppare attraverso opere teatrali inedite. La scadenza per l’invio dei testi è fissata al 16 marzo 2026.
La giuria, composta da esponenti di spicco del panorama teatrale e accademico, è presieduta da Paolo Quazzolo, professore associato di Storia del Teatro presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste e ne fanno parte anche Anna Sica, docente ordinario in Discipline dello Spettacolo – Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Palermo, Maddalena Giovannelli, docente di Storia del Teatro e Comunicazione Teatrale presso l’Università della Svizzera Italiana, Graziano Graziani, scrittore, critico teatrale e conduttore di Fahrenheit (Rai Radio 3), Sergio Lo Gatto, docente di Teatro e Scrittura – Metodologie della critica del teatro e dello spettacolo presso l’Università Sapienza di Roma, critico teatrale, direttore responsabile della testata Teatro e Critica, drammaturgo e Gilberto Santini, presidente dell’AMAT (Associazione Marchigiana Attività Teatrali).
La cerimonia di premiazione si svolgerà a Camerino il 6 giugno 2026.
Nel corso della conferenza è stato inoltre presentato il “Premio Ugo Betti per i Giovani”, concorso parallelo dedicato alle scuole della Regione Marche, nato per valorizzare la creatività delle nuove generazioni attraverso la scrittura, l’arte e i linguaggi multimediali.
Gli studenti, con la guida dei docenti, dovranno ispirarsi al tema “La Città”, sviluppato attraverso tre suggestive citazioni tratte dagli scritti di Betti, differenziate per grado scolastico (primaria, secondaria di I e secondaria di II grado).
Ciascun partecipante (individualmente o in gruppo) potrà concorrere con una sola opera inedita, scegliendo tra produzione letteraria, artistica o multimediale.
La scadenza per la presentazione dei lavori è fissata al 28 febbraio 2026. La cerimonia di premiazione si terrà a Camerino il 4 giugno 2026.
I premi assegnati consisteranno in una targa e un assegno di €250,00 per ciascun ordine di scuola. Sarà inoltre conferita la menzione speciale “Domenico Cavallaro”, in memoria del promotore del Premio per i giovani.
Un'ondata di entusiasmo e solidarietà ha invaso la Riserva naturale dell'Abbadia di Fiastra domenica scorsa per la settima edizione de "La forza del cammino - Mille passi cominciano sempre da uno", l’iniziativa promossa dall’associazione Le Orchidee Ets di Corridonia in occasione di ottobre rosa, il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno.
Sono stati 474 i partecipanti che hanno preso parte alla camminata, un momento di condivisione e consapevolezza dedicato alla salute, alla prevenzione e al movimento come alleato del benessere. L’evento, ormai divenuto un appuntamento fisso per l’associazione, ha voluto lanciare un messaggio forte: camminare insieme significa sostenersi a vicenda e ricordare l’importanza della diagnosi precoce.
Come ogni anno, la manifestazione è stata resa possibile grazie a una rete di collaborazioni e sostegni che hanno contribuito al successo dell’iniziativa.Presente anche il dottor Nicola Battelli, direttore del reparto di Oncologia dell’Ast di Macerata, che da sempre accompagna con sensibilità le attività de Le Orchidee. In collaborazione con la LILT Macerata e la dottoressa Caramanti, sono state offerte visite senologiche gratuite, un gesto concreto di prevenzione a disposizione delle partecipanti.
Ad affiancare l’organizzazione anche gli istruttori di Macerata Nordic Walking, che hanno guidato con entusiasmo i partecipanti lungo il suggestivo percorso immerso nella natura della riserva, e l’azienda Oro della Terra, che ha donato i frutti distribuiti nel consueto "sacchetto della salute" al termine della camminata.
Un grazie va anche alla Fondazione Giustiniani-Bandini, che ha concesso gli spazi della Riserva, e alla Croce Rossa Italiana, sempre presente per garantire sicurezza e supporto, oltre ad aver collaborato alle attività sanitarie sul posto.
Fondamentale, come sempre, l’impegno delle volontarie de Le Orchidee Ets, che con passione e dedizione hanno curato ogni dettaglio dell’organizzazione. "La forza del cammino ci ricorda che muoversi insieme fa bene non solo al corpo, ma anche al cuore - sottolineano dall’associazione -. Un piccolo passo, ripetuto mille volte, può davvero fare una grande differenza".
È stato un fine settimana all’insegna della cultura e della partecipazione quello appena trascorso a Pieve Torina, dove il festival MarcheStorie ha riscosso un grande successo di pubblico e di critica. La presenza del presidente della Fondazione Marche Cultura, Andrea Agostini, ha sottolineato l’importanza della rassegna e la qualità delle iniziative proposte nel borgo dell’entroterra maceratese.
Due gli appuntamenti teatrali che hanno animato la manifestazione: le rappresentazioni della Compagnia della Marca e dello Sperimentale Teatro A, con le regie rispettivamente del giovane pievetorinese Nicolò Pelagalli, capace di emozionare il pubblico, e della talentuosa Allì Caracciolo, che ha firmato un’altra prova di grande sensibilità artistica.
A tracciare un bilancio positivo dell’evento è il sindaco Alessandro Gentilucci, che sottolinea come la cultura possa essere motore di coesione e sviluppo per il territorio.«La partecipazione del presidente della Fondazione Marche Cultura, Andrea Agostini, al festival MarcheStorie di Pieve Torina, è un ulteriore segno della qualità delle proposte che abbiamo presentato questo fine settimana a una platea numerosa e interessata – afferma Gentilucci –. Due spettacoli teatrali diversi, ma complementari, dedicati alla storia del territorio, messi in scena dalla Compagnia della Marca e dallo Sperimentale Teatro A, con le regie rispettivamente del giovane pievetorinese Nicolò Pelagalli, che ha fortemente emozionato il pubblico, e della lodevole Allì Caracciolo, hanno sancito il successo dell’apertura autunnale della stagione culturale pievetorinese».
Il primo cittadino evidenzia anche l’efficacia della formula che unisce spettacolo e tradizione enogastronomica. «Come sempre – aggiunge – abbiamo accompagnato le rappresentazioni con momenti di degustazione di prodotti locali e offerto ai partecipanti la possibilità di visitare il Museo della Nostra Terra, raccogliendo riscontri più che positivi. Il binomio cultura e cibo di qualità è vincente e continueremo a percorrerlo valorizzando le nostre tradizioni, le nostre bellezze naturali, le nostre tipicità perché ciò rappresenta il futuro dell’entroterra maceratese, sempre più legato a un turismo consapevole e responsabile, e alla presenza di servizi adeguati. Bene, dunque, il festival MarcheStorie perché rappresenta un’ulteriore opportunità di crescita per il territorio».
Si è aperta nel segno dell’emozione e della partecipazione la nuova edizione di “Fuori Misura – Premio Giovanni Soldini”, la rassegna nazionale di teatro integrato organizzata dalla compagnia Gli Smisurati di Treia.
Domenica 5 ottobre, il Teatro Feronia di San Severino Marche ha accolto un pubblico numeroso e coinvolto per una serata che ha saputo unire arte, comunità e inclusione, sotto la direzione artistica di Francesco Rapaccioni, che ha condotto con ispirazione e sensibilità l’evento inaugurale.
Sul palco, la Compagnia Mayor Von Frinzius di Livorno ha emozionato con lo spettacolo “Sfiorarsi – toccarsi è complicato”, un lavoro intenso, ironico e poetico che ha alternato momenti di grande leggerezza ad altri di profonda riflessione.
Diretti da Lamberto Giannini, insieme a Rachele Casali, Silvia Angiolini, Allegra Sartoni e Sofia Puccini, i quaranta interpreti hanno dato vita a una drammaturgia coraggiosa e toccante, capace di raccontare la bellezza e la fragilità dell’incontro umano, ricevendo lunghi applausi da parte del pubblico.
Alla serata inaugurale hanno partecipato numerose autorità e rappresentanti delle amministrazioni che sostengono il progetto Fuori Misura.Per il Comune di San Severino Marche erano presenti la sindaca Rosa Piermattei e l’assessora alla Cultura Vanna Bianconi, che hanno espresso orgoglio per l’apertura della stagione teatrale cittadina con un evento di così alto valore umano e artistico.
Sono intervenuti anche Giuseppe Fabbroni, sindaco di Caldarola; Ilenia Cittadini, assessora di Castelraimondo; Alessandra Petrini, assessora di Pollenza; Federico Teloni, docente dell’Istituto comprensivo “Egisto Paladini” di Treia; e Gabriele Soldini, in rappresentanza del comitato parrocchiale di Santa Maria in Selva.
Un sentito ringraziamento è stato rivolto a tutte le amministrazioni comunali e alle realtà associative che collaborano alla rassegna, tra cui la Provincia di Macerata, l’Unione Montana Potenza Esino Musone, i Comuni di Caldarola, Castelraimondo, Montefano, Pollenza, San Severino Marche e Treia, il CSV Marche con il progetto C’entro, l’Ente Disfida del Bracciale e la compagnia Fabiano Valenti.
Un riconoscimento speciale è andato al comitato parrocchiale di Santa Maria in Selva, da sempre cuore pulsante e sostenitore dell’iniziativa.
Durante la serata è stato svelato anche il programma della sesta edizione del festival, che si svilupperà da ottobre 2025 ad aprile 2026 attraversando sei teatri comunali del territorio.
Le prossime tappe porteranno Fuori Misura a Castelraimondo, Treia, Montefano, Pollenza e Caldarola, fino all’evento conclusivo con le premiazioni del Premio Giovanni Soldini, in programma nel 2026 in occasione della tradizionale Disfida del Bracciale.
L’apertura al Feronia ha confermato ancora una volta che Fuori Misura non è soltanto un festival teatrale, ma un laboratorio di umanità, dove l’arte diventa strumento di incontro, crescita e libertà condivisa.
Un progetto che unisce territori, istituzioni e persone, mostrando come il teatro possa essere, ancora oggi, una forma autentica di dialogo e di comunità.
Si è concluso con grande partecipazione e soddisfazione il quinto Torneo di Padel e Tennis organizzato dal Rotary Club Macerata Matteo Ricci, ospitato presso il Centro Team Padel Torresi.
L'edizione 2025 ha registrato un significativo incremento nella formula organizzativa, introducendo per la prima volta sia il torneo misto che quello maschile di padel, affiancati dal torneo di tennis doppio. Complessivamente si sono registrate 92 iscrizioni per un totale di 84 giocatori partecipanti, alcuni dei quali hanno preso parte a più di una competizione.
L'evento sportivo, il cui service è stato interamente destinato a sostenere la Fondazione ANFFAS, presieduta da Marco Scarponi, è stato realizzato grazie alla proficua sinergia tra l'organizzatore Rotary Club Macerata Matteo Ricci, il maestro Giovanni Torresi, la Fondazione ANFFAS e il contributo determinante di Patrizia Magnante.
Quest'anno il Club ha voluto coinvolgere anche l'Università di Macerata, offrendo agli studenti la possibilità di partecipare a condizioni agevolate.
Tra i partecipanti al torneo, due ospiti d'eccezione amici del mondo ANFFAS: Antonio Pisu, attore, regista e creatore del seguitissimo profilo Instagram atletadelpadel, e Tiziana Foschi, attrice e membro del celebre Quartetto La Premiata Ditta.
Le competizioni hanno visto trionfare: per il Padel Maschile la coppia Bora-Aranci, per il Padel Misto la coppia Caldarelli-Migliorelli e per il Tennis Doppio la coppia Lalla-Mancini.
All'evento sono intervenuti il presidente del CONI Marche Fabio Luna, l'assessore allo Sport del Comune di Macerata Riccardo Sacchi e il fovernor del Distretto 2090 del Rotary International Roberto Calai, accompagnato dalla consorte Simona. Calai ha espresso apprezzamento per l'iniziativa, per un progetto duraturo, capace di coniugare diverse realtà del territorio a favore della pratica sportiva e di stili di vita sani. L'assessore Sacchi ha particolarmente sottolineato il valore per la comunità sportiva maceratese di questo appuntamento annuale promosso dal Club Rotary.
Il presidente del Rotary Club Macerata Matteo Ricci Tobia Sardellini ha ringraziato tutti i partecipanti, gli organizzatori e i partner per il successo dell'iniziativa, ribadendo l'impegno del Club nel promuovere attività che uniscano sport, socialità e solidarietà sul territorio maceratese.
E’ stata inaugurata ieri mattina “Agricoltura in festa”, la manifestazione organizzata da Copagri Marche che, fino a stasera, 5 ottobre, animerà l’Abbadia di Fiastra tra i comuni di Tolentino e Urbisaglia.
Un evento ormai consolidato che celebra il mondo agricolo marchigiano attraverso una due giorni ricca di appuntamenti, degustazioni, convegni, laboratori. La rassegna si è ufficialmente aperta con il taglio del nastro del mercato de “Le piazzette dei mestieri e dei sapori” con aziende selezionate allestito nella zona pedonale all’ingresso dell’Abbadia di Fiastra.
Subito dopo l’inaugurazione si è svolto il primo convegno della due giorni su “Il Distretto biologico marchigiano: conoscerlo per sostenerlo”. L’incontro si è aperto con la lettura del messaggio del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, che non ha potuto partecipare per impegni istituzionali precedentemente assunti.
"Vi giunga il mio personale saluto e l’incoraggiamento del presidente del Consiglio Giorgia Meloni a proseguire nel lavoro che Copagri e i suoi associati svolgono per tutto il mondo agricolo. L’Italia ha saputo stabilire un record storico anche grazie al vostro straordinario contributo superando i 70 miliardi di euro di export agroalimentare. Sapere che il reddito medio degli agricoltori è cresciuto di oltre il 10 per cento ci rende più certi di poter tagliare molti altri traguardi insieme. In questi anni abbiamo messo a disposizione del comparto oltre 15 miliardi di euro per investimenti in filiere e per modernizzazione delle imprese. In Europa l’Italia continuerà a difendere con fermezza la Politica agricola comune. Il Governo Meloni è al vostro fianco".
Ci sono stati poi i saluti del presidente Copagri Marche Gian Luigi Silvestri: "Siamo felicissimi di questa festa. Ci sono presidenti di Copagri di altre regioni. Ci soffermeremo su tanti temi nel corso delle due giorni partendo dal Distretto Biologico Marche, per passare alla biodiversità agraria patrimonio culturale, al grano italiano una sfida resiliente ad altri argomenti. Anche in agricoltura arriva l’intelligenza artificiale. Potranno anche arrivare i robot, ma senza agricoltori che si prendono cura della terra non si andrà da nessuna parte".
Ferruccio Luciani della direzione agricoltura e sviluppo rurale, funzionario referente regionale per i distretti delle Marche ha illustrato il quadro normativo di riferimento per la costituzione di distretti biologici, le finalità, chi può promuoverli, chi ne può far parte. Riconosciuto ufficialmente dalla Regione Marche nel 2021, il Distretto Biologico Marche intende valorizzare la sua grande vocazione territoriale con circa 92 mila ettari investiti in agricoltura biologica. Il distretto unisce 2000 imprese agricole. Oggi oltre il 26% della superficie agricola regionale è condotta con metodo biologico, coinvolgendo oltre 2 mila operatori su un totale di oltre 4 mila. Si stima che il volume di affari del biologico nelle Marche è di 340 milioni di euro su un totale di 6,5 miliardi a livello nazionale.
"Abbiamo cercato, ognuno con le proprie esperienze, ha spiegato Andrea Passacantando, presidente Distretto Biologico Marche - di arrivare alla costituzione del Distretto. Nel 2019 abbiamo fatto tutto l’iter e negli anni successivi c’è stato il riconosciuto del ministero. Con il Distretto abbiamo costruito una bella scatola, ora occorre riempirla. L’obiettivo è portare in questo contenitore tutti gli operatori del bio. Lavoreremo per consolidare il ruolo del Distretto come laboratorio di sostenibilità e modello di sviluppo agroalimentare, in dialogo costante con i produttori, le istituzioni, i cittadini e i consumatori".
E’ stato finanziato un progetto di promozione del Distretto, della durata di due anni, che mira a mettere a terra, entro fine 2026, una serie di attività per diffondere la cultura del biologico come modo di pensare e di produrre, con ai primi posti la qualità del cibo, la salute e il benessere, l’etica del lavoro e il rispetto della biodiversità.
"Finanziato per 400 mila euro, il progetto – ha continuato - prevede azioni di informazione, attività di consulenza e promozione delle produzioni biologiche, sia alle imprese aderenti e non, con l’obiettivo di diffondere le conoscenze scientifiche sui prodotti biologici e il metodo di produzione, rafforzando così l’identità del marchio ‘Bio’ e conquistando sempre più la fiducia dei consumatori. Le Marche hanno tutte le carte in regola per diventare un modello di riferimento in Italia e in Europa".
Giacomo Packer, dottorando sui bio-distretti dell’Università di Bologna, ha fatto una panoramica sui bio distretti sparsi in Europa. Il vice presidente di Copagri nazionale Giovanni Bernardini ha ricordato il momento della costituzione del Distretto Biologico Marche, in quanto impegnato direttamente. "E’ il più grande d’Europa, siamo riusciti in tutta la regione ad avere un’unica rappresentanza con tutte le organizzazioni. Ad “Agricoltura in festa”, come in tutte le iniziative, promuoviamo e sosteniamo la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco".
Erano presenti, tra gli altri, l’onorevole Irene Manzi, il consigliere regionale Silvia Luconi, il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi e di Urbisaglia Riccardo Natalini, il comandante legione carabinieri Marche generale di brigata Nicola Conforti, il maggiore Giulia Maggi comandante della Compagnia di Tolentino, il vice presidente della Camera di commercio Marche Giorgio Menichelli, il presidente della Fondazione Giustiniani Bandini Renato Poletti.
Nel pomeriggio di ieri si è tenuto il secondo convegno “Biodiversità agraria: patrimonio culturale e risorsa scientifica”. Dopo i saluti di Renato Frontini vice presidente Amap Marche sono intervenuti Andrea Passacantando, Oriana Porfiri e per il Gruppo biodiversità agraria dell’Amap Marche Ambra Micheletti. L’evento è stato coordinato dall’agronomo Riccardo Tassi. A seguire c’è stata la proiezione del docufilm “Il mangiastorie alla scoperta della biodiversità”.
Oggi seconda giornata per “Agricoltura in festa”. Ricco anche per oggi il programma. Alle 10, si è dibattuto su “Il destino del grano italiano: una sfida resiliente” con ospite Angelo Frascarelli, Unipg ed esperti scientifici e tecnici, quali Antonella Petrini del Cermis. Sono intervenuti i referenti del pastificio Mancini, Rocca Madre, Gran de’Marca, Terra delle Marche.
Ha moderato Oriana Porfiri, agronomo. Nel pomeriggio, alle 15.30, seguirà l'incontro su “Parole che restano, messaggi che viaggiano. Dai libri ai social: un viaggio al servizio della natura e delle aziende” con ospite Beppe Convertini attore e presentatore televisivo; Nadia Stacchiotti del blog "Racconti di Marche"; Luca Tombesi del blog "I racconti dello stomaco"; il team di Agridipendenza e Sara Ventura dell'agriturismo Il Rifugio dei Marsi; a moderare questo viaggio nel mondo della comunicazione e dello storytelling la giornalista Alessandra Pierini.
Al termine showcooking a cura dello chef Enrico Mazzaroni. Dalle 10 saranno in mostra trattori, vespe, lambrette e 500 d’epoca, ci sarà anche il Laboratorio per bambini: “di tintura” a cura di Hort; seguiranno alle 11 l’itinerario del gusto: “scoperta e sapori del miele” a cura di Amap; alle 16 itinerari del gusto: “conosciamo i formaggi del pellegrino” con degustazione; alle 17 presentazione del libro: “Basilico e pomodori, letture e laboratorio creativo dell’albo illustrato”; alle 19 “Ginevra ne vale la pena”, una lezione spettacolo su corteggiamento e cavalleria di e con Cesare Catà nella chiesa di Abbadia di Fiastra. E per tutta la giornata, come ieri, nella zona ingresso pedonale di Abbadia di Fiastra ci sarà il mercato de “Le piazzette dei mestieri e dei sapori” con aziende selezionate per tipologia; nella sala ex ospizio si potrà ospitare la mostra “Pellegrini di speranza tra Roma e Loreto” a cura di Antonio Volpini.
“Agricoltura in festa” è ormai un appuntamento fisso per operatori del settore, famiglie e appassionati che desiderano conoscere da vicino le realtà agricole delle Marche e scoprire le storie di chi ogni giorno lavora la terra con passione e competenza. Un evento che unisce divulgazione, cultura, gusto e tradizione, valorizzando il patrimonio agricolo e ambientale del territorio marchigiano. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti e si svolgeranno anche in caso di pioggia. Per degustazioni, laboratori e lo spettacolo in chiesa, la prenotazione è obbligatoria.
Inaugurato ieri il totem del centro commerciale naturale “Cassero 2.0” in piazza Dante a Castelraimondo. Con l’occasione è stato anche presentato questo nuovo progetto. “Cassero 2.0” con dieci imprese e La Birreria di Rossetti e Orazi in qualità di capofila è recentemente risultato tra i progetti vincitori del bando della Regione dedicato alle attività commerciali della somministrazione e all’artigianato artistico.
Presenti all’evento il vicesindaco di Castelraimondo Roberto Pupilli, il presidente di Confartigianato Macerata-Fermo-Ascoli Enzo Mengoni, il neo rieletto consigliere regionale Renzo Marinelli e la responsabile della divisione finanza agevolata per Confartigianato Emanuela Fiorani.
Soddisfazione per il vicesindaco di Castelraimondo Roberto Pupilli: “Porto i miei saluti a nome dell’intera amministrazione comunale e del sindaco Leonelli. Ci tengo a complimentarmi con tutti i commercianti per aver aderito a questo progetto e alla Confartigianato, qui rappresentata dalla figura di Fiorani, per aver portato e gestito il bando della Regione Marche dalla vincita all’inaugurazione”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere regionale Renzo Marinelli: “Queste misure della Regione Marche sono fondamentali per far sì che possano essere sviluppate nuove idee, mettendo in condizioni piccoli borghi e piccole attività, cosicché siano sempre più a misura di turista”.
Il presidente di Confartigianato Enzo Mengoni ha aggiunto: “Mi complimento con Emanuela Fiorani, con l’amministrazione comunale e con tutti i commercianti di Castelraimondo che hanno aderito, per aver creduto in questo progetto, tra l’altro il primo dei sette, ad essere inaugurato”. La responsabile per Confartigianato Emanuela Fiorani ha illustrato il percorso del bando: “È stato fatto un grande lavoro, come Confartigianato siamo sul territorio e disponibili a nuove opportunità in grado di far crescere queste belle realtà dell’entroterra”. È intervenuto inoltre Endri Azizi, uno dei commercianti, il quale oltre ad essere titolare della pizzeria “La Lanterna”, ha contribuito nello sviluppare la piattaforma interattiva collegandola ai siti istituzionali e alle pagine social delle varie attività.
Trentaquattro appuntamenti in quattro cartelloni principali, più una sezione extra “Altri percorsi” con almeno dieci ulteriori date. Sono i numeri della nuova stagione teatrale 2025/2026 del Teatro comunale di Caldarola, presentata in conferenza stampa e per la prima volta pensata non solo per il paese, ma per l’intero territorio dei cinque Comuni coinvolti: Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona.
L’organizzazione, affidata alla Compagnia Teatrale Fabiano Valenti di Treia, porta in scena una proposta senza precedenti per varietà e quantità, capace di soddisfare pubblici di tutte le età.
Il cartellone si apre con la 14ª edizione di “Dialettiamoci”, la rassegna di teatro dialettale che proporrà dieci spettacoli fino a dicembre. Segue la seconda edizione di “Brillanti a Teatro”, con la direzione artistica di Francesco Facciolli, sette appuntamenti più un fuori abbonamento, accompagnati da aperitivi a base di prodotti locali nella Sala Tonelli.
Due le novità assolute: “Ragazzi a Teatro”, con quattro appuntamenti domenicali pensati per bambini e famiglie, e i “Caffè letterari”, dodici incontri con autori e scrittori del territorio ospitati nei locali dei cinque Comuni.
Il presidente della Compagnia Valenti, Fabio Macedoni, ha sottolineato il valore di una stagione costruita insieme: «Da quest’anno tutti i cinque Comuni hanno aderito a tutte le iniziative del teatro, a dimostrazione della dimensione territoriale del progetto. E per i premi di Dialettiamoci, oltre alle targhe ci sarà anche un piccolo contributo economico per valorizzare le compagnie».
Orgoglio anche da parte del sindaco di Caldarola, Giuseppe Fabbroni: «Questa presentazione così partecipata dimostra che fare squadra porta risultati concreti. È il segno di un teatro non solo di Caldarola, ma dei cinque Comuni».
Il regista e attore Francesco Facciolli ha posto l’accento sulla rassegna dedicata ai più giovani: «Educare al teatro è fondamentale: i pubblici stanno invecchiando e spesso non sono abituati a frequentare le sale. Parlare ai ragazzi è una sfida necessaria per il futuro».
A chiudere l’incontro, il presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, Giampiero Feliciotti, ha ricordato come l’esempio del Teatro di Caldarola debba fare scuola: «Questa sinergia per la cultura può diventare un modello anche per altri settori».
Un cartellone fitto e di alto profilo accompagna l’autunno della città di San Severino Marche. Il programma, promosso dal Comune con la collaborazione della Pro Loco e delle associazioni cittadine, offre appuntamenti che spaziano dal teatro alla musica, dallo sport alla valorizzazione del patrimonio artistico e naturalistico.
«Siamo entusiasti di presentare un programma così ricco e variegato – sottolinea l’Amministrazione comunale – ogni evento è un tassello fondamentale per la rinascita e la promozione del territorio. San Severino si conferma un luogo vivo, capace di investire in cultura e aggregazione, grazie anche alla collaborazione di tutte le associazioni cittadine».
Il calendario autunnale si apre domani, domenica 5 ottobre, con la Caccia ai Tesori Arancioni (ore 10:30, piazza del Popolo) e con lo spettacolo teatrale “Sfiorarsi. Toccarci è complicato”, in scena al teatro Feronia alle 17:30 per la rassegna Fuori Misura – Premio Giovanni Soldini.
Il weekend dell’11 e 12 ottobre sarà dedicato allo sport e alla cultura con l’Orienteering “Memorial Alessandro Lucarelli” e le Giornate FAI d’Autunno, che apriranno al pubblico la chiesa di Santa Chiara, Santa Caterina e San Giuseppe. Sempre l’11 ottobre, alle 18:30, al teatro Italia, la presentazione del romanzo “Insieme…Oltre il Traguardo”.
Sabato 18 ottobre si terrà Parcoscenico2025 – Oltre il palco, dentro la natura alla Riserva del Monte San Vicino e Canfaito (ore 14:30), seguito dallo spettacolo di circo contemporaneo “Sic Transit” al teatro Feronia (ore 21).
Il 19 ottobre piazza del Popolo ospiterà la Pittarosso Pink Parade (ore 9:30), mentre il 22 ottobre la stagione di prosa dei Teatri di Sanseverino porterà in scena “Crisi di Nervi. Tre atti unici di Anton Cechov” (ore 20:45). A fine mese, venerdì 31 ottobre, spazio a Happyween!, festa di Halloween per grandi e piccoli in piazza.
Il cartellone proseguirà anche a novembre con appuntamenti di grande richiamo: il 2 novembre l’Orchestra Filarmonica Marchigiana eseguirà “Beethoven – Mendelssohn”; il 7 novembre sarà la volta dello spettacolo “Dalle Marche con Amore” con Natasha Stefanenko e il Doppiatore Marchigiano; l’8 novembre i Riverberi di RisorgiMarche proporranno lo spettacolo “Jim Morrison: Fantasie di un poeta rock”.
La stagione di prosa continua con “La Vedova Scaltra” (9 novembre) e lo spettacolo di circo contemporaneo “Tangle … in the Womb of a Juggler” (15 novembre). A chiudere il mese, il 29 novembre, il 1° Festival Regionale Teatro Amatoriale con “Da Giovedì a Giovedì” e il 30 novembre il mercatino “Una Piazza d’Altri Tempi”.
Parallelamente, saranno visitabili diverse mostre: a palazzo comunale la rassegna “Rinascimento Marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma”; nell’ex chiesa di Santa Maria della Misericordia, dal 25 ottobre al 30 novembre, la mostra d’arte “L’Idea. Segni nelle Marche dal Primo al Secondo Novecento”. Tornerà inoltre Marchestorie – Poesia di Teatri, con appuntamenti il 25 e 26 ottobre e il 2 novembre.
Per conoscere nel dettaglio il programma degli eventi, il Comune invita i cittadini a consultare i canali informativi ufficiali e quelli della Pro Loco.
Dal 10 al 12 ottobre torna il Marche Trail, l’evento di bikepacking che ogni anno porta ciclisti da tutta Europa alla scoperta della regione. La ottava edizione presenta una novità: il One Shot Social Gravel, percorso giornaliero di 100 chilometri dedicato agli amanti della gravel bike.
L’evento, organizzato dall’associazione Marche Bikepacking, prenderà il via dal Marche Trail Village, situato nella riserva naturale dell’Abbadia di Fiastra, tra Tolentino e Urbisaglia. Il villaggio base offre sentieri immersi nella natura, aree pic-nic e camper attrezzati, percorsi ciclistici e ippici, oltre a spazi per parcheggi e servizi.
I partecipanti del Marche Trail avranno a disposizione tre campi base: a Colmurano, dove pernotteranno la sera prima della partenza; ad Ascoli Piceno, per ammirare la città di notte; e al Natural Village Resort di Porto Potenza Picena. Gli organizzatori ricordano che ognuno può scegliere di pernottare anche in strutture ricettive locali, valorizzando così il turismo e l’economia del territorio.
Due i percorsi principali dell’evento: il Classic 300, che attraversa borghi, campagne e scorci marini, e il Wild 400, più impegnativo, che tocca le aree isolate dei Sibillini e dell’Appennino marchigiano. Lo spirito rimane “unsupported”: ogni partecipante sceglie la propria andatura, senza tempo limite.
Il Marche Trail attraverserà quattro province e oltre trenta città, da Urbisaglia a Monte Ascensione, passando per borghi storici, la costa adriatica e parte del Cammino Lauretano. Si tratta di uno dei maggiori eventi bikepacking d’Italia, supportato da numerosi partner tra cui Radio Linea, Cingolani Bike Shop, Pasol, MSP Italia, Sete Track, IBeer, Miss Grape e Krono.
La novità 2025, One Shot Social Gravel, partirà il 12 ottobre dall’Abbadia di Fiastra: un percorso ad anello di un solo giorno, lungo circa 100 chilometri tra le strade bianche e le colline del Maceratese, pensato per chi non può affrontare l’intero Marche Trail. L’iniziativa è aperta a tutti, con iscrizioni entro il 10 ottobre sul sito www.machetrail.it sezione One Shot. Il finale sarà animato dal concerto del gruppo Jupiter all’Abbadia di Fiastra, per chiudere la giornata di avventura in musica.
Gli organizzatori ricordano: “Il Marche Trail non è una gara, ma un’avventura. La vera sfida è con se stessi, tra natura, borghi e tradizioni locali, in una delle stagioni più suggestive dell’anno”.
L’Assessorato alle Politiche sociali ed educative del Comune di Civitanova Marche organizza giovedì 9 ottobre, nella Sala del Consiglio comunale, un convegno gratuito aperto alla cittadinanza dal titolo “Accoglienza un bene per tutti”. L’incontro, a cura di Famiglie per l’Accoglienza, si inserisce nel progetto Civitanova Città per l’Infanzia.
Alle ore 21.15, i lavori saranno aperti dall’assessore Barbara Capponi, che porterà i saluti dell’Amministrazione comunale e un contributo sul percorso di orientamento e informazione all’affido familiare.
Il convegno offrirà spunti di riflessione teorica e pratica: interverranno Marco Giordano, direttore scientifico del “Centro Studi Affido”, e Massimo Orselli, presidente dell’Associazione Famiglie per l’Accoglienza. Saranno inoltre presentate testimonianze dirette di famiglie accoglienti e dei referenti delle associazioni Movimento per la Vita e Famiglia Nuova.
«Prosegue concretamente il lavoro dell’assessorato per la costruzione di una comunità più coesa e formata, che sappia aprirsi all’altro valorizzandolo come risorsa per tutti – afferma l’assessore Capponi –. L’accoglienza può essere intesa come un atteggiamento culturale, possibile anche per chi non può aprire le porte di casa propria, ma sa aprire mente e cuore alla valorizzazione dell’altro e alla potenza dei piccoli gesti».
L’iniziativa fa parte del progetto “Educare in Comune – La famiglia colonna portante della comunità e del domani”, promosso dall’Assessorato alla Famiglia e alle Politiche Educative del Comune di Civitanova Marche, con il contributo del Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
“Percorsi di pace. Dalla Siria all’Onu dei popoli” è il titolo dell’incontro pubblico in programma a Civitanova, martedì 7 ottobre alle ore 21.15, presso la Palazzina Sud del Lido Cluana. L’evento è organizzato dalla Rete cittadina Civitanova per la pace e dall’Università della Pace Marche, nell’ambito delle iniziative preparatorie alla Marcia Perugia-Assisi del 12 ottobre.
Ospite dell’incontro sarà Robert Chelhod, referente in Siria dei progetti “Semi di speranza” dell’associazione AMU – Azione per un Mondo Unito. Al suo fianco, il giornalista del TGR Marche Alessandro Trevisani guiderà il dibattito sulle azioni concrete di solidarietà e sulla costruzione di una cultura della pace e della fraternità in aree del mondo, come il Medio Oriente, segnate da conflitti e genocidi.
Chelhod si trova in Italia per partecipare all’Assemblea dell’Onu dei popoli, in programma a Perugia dal 9 all’11 ottobre, dal titolo “Imagine all the people living in peace”. L’evento rappresenta un momento di confronto e scambio tra delegati provenienti da diverse parti del mondo, per promuovere azioni concrete di pace e resistere alle ingiustizie globali, dall’escalation in Ucraina al genocidio di Gaza, fino alle crisi in Sudan e altrove.
L’incontro civitanovese offrirà anche l’opportunità di approfondire i progetti di solidarietà locale e di favorire la collaborazione con scuole e altre realtà cittadine impegnate sul fronte internazionale. L’Onu dei popoli, ispirato dall’appello di Papa Francesco “Disarmare le parole per disarmare le menti per disarmare la terra”, punta a costruire un’alternativa concreta alle guerre e alle violenze attraverso il dialogo, la formazione e lo scambio di esperienze.
Nuovo appuntamento con la diciannovesima edizione dei Martedì dell’Arte, ormai tradizionale rassegna curata dall’Associazione Arte e promossa con il Comune e l’Azienda Teatri.
Martedì 7 ottobre, alle 18, al cine-teatro Cecchetti, ci sarà la lectio del professor Roberto Mancini su “L’Europa della liberazione: Karl Marx”.
L’edizione 25/26 vedrà 30 incontri e relatori di altissimo profilo. Sono: Roberto Mancini, Andrea Baffoni, Laura Colò, Michele Fofi, Giulio Vesprini, Mauro Perugini, Giancarlo Trapanese, Stefano Papetti, Roberto Cresti, Paola Ballesi, Peppe Barbera.
Anche quest’anno la presenza agli appuntamenti verrà riconosciuta dal Mur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
A nove anni dagli eventi sismici del 2016, che segnarono profondamente il centro Italia e in particolare la comunità tolentinate, il Rotary Club Tolentino – guidato dalla presidente Iole Rosini – promuove un momento di confronto e riflessione sul presente e sul futuro della città.
Giovedì 10 ottobre, alle ore 21, il teatro Nicola Vaccaj ospiterà il convegno “Tolentino a nove anni dal sisma. Riflessioni socio-economiche e prospettive per un futuro sostenibile”, un appuntamento di rilievo patrocinato dal Comune di Tolentino.
Relatore principale sarà Alessandro Calzavara, urbanista ed esperto in pianificazione territoriale e rigenerazione urbana. Al suo fianco interverrà il commissario straordinario per la ricostruzione post sisma 2016, senatore Guido Castelli, figura centrale nelle politiche di rilancio dei territori colpiti dal terremoto. Lo svuotamento del centro storico: la sfida più grande
Nel suo intervento, Calzavara porrà l’attenzione su una delle questioni più delicate: lo svuotamento del centro storico di Tolentino. Un processo che, pur radicato in dinamiche comuni a molte città italiane, ha subito una drammatica accelerazione a seguito del sisma.
«Il problema è capire ed identificare le cause che hanno portato allo svuotamento del centro», spiega l’urbanista. «Serve una strategia correttiva, costruita dall’amministrazione comunale attraverso scenari e politiche che mettano in dialogo tutti gli attori coinvolti per un obiettivo comune».
Calzavara sottolinea l’urgenza di politiche attive e coordinate per valorizzare gli immobili ristrutturati, rilanciare il commercio, riaprire le scuole e sperimentare formule innovative come l’albergo diffuso.
«Il centro storico è un patrimonio culturale e il suo recupero è un dovere», conclude. «Se coordinati, questi sforzi possono far risorgere il cuore pulsante della città». Un Rotary vicino al territorio
All’organizzazione del convegno contribuisce anche Francesco Losego, socio del Rotary Club Tolentino e legato da una lunga amicizia con Calzavara. Con questa iniziativa, il Rotary ribadisce il suo impegno nel promuovere progetti di forte impatto sociale e culturale, ponendosi come interlocutore attivo nel percorso di rinascita del territorio.
Montecassiano si prepara a vivere tre giorni di festa, profumi d’autunno e sapori autentici con la 50ª edizione della Sagra dei Sughitti, storica manifestazione che dal 3 al 5 ottobre colorerà il borgo con il calore della tradizione e la vivacità del presente. Un traguardo importante per una delle feste popolari più amate della provincia, nata per celebrare il dolce della vendemmia, i sughitti, ma cresciuta nel tempo come punto di riferimento per chi ama la buona tavola, la cultura popolare e il divertimento.
L’edizione 2025 è stata presentata oggi nel palazzo della Provincia di Macerata, alla presenza della vice sindaca Katia Acciarresi, che fino alle prossime amministrative svolgerà le funzioni del primo cittadino in seguito all’elezione in consiglio regionale del sindaco Leonardo Catena.
Sarà un’edizione speciale, un omaggio ai cinquant’anni di storia, con un programma ricco di taverne, spettacoli, mostre, laboratori, musica, sfilate e appuntamenti culturali. Protagonisti assoluti saranno come sempre i sughitti, dolce povero a base di mosto cotto, farina di mais e noci, simbolo della vendemmia e dell’ingegno contadino. A
ttorno a questo piatto identitario ruoterà un’offerta gastronomica imponente, con tre diverse taverne che proporranno piatti tipici marchigiani e menu a tema vendemmia, crescie farcite, primi gustosi, ricette tradizionali come fagioli co’ le cotiche, fave in salsa verde, baccalà sotto la cenere, dolcetti, vino cotto e gelato ai sughitti.
Il programma della festa prenderà il via venerdì 3 ottobre con la Cena della vendemmia “A cena co’ lo lesso”, su prenotazione, accompagnata dallo spettacolo del gruppo folkloristico “Grazie Grazià”. La serata proseguirà con la presentazione del libro Dalle Marche con amore, con Natasha Stefanenko e il Doppiatore Marchigiano, seguita da un dj set.
Sabato 4 ottobre sarà il giorno della Fiera d’autunno, dello show cooking Sughit... parade! con Erika Mariniello e dell’arrivo di Radio 105 con “I Love Formentera”, il format dance più ballato d’Italia. Domenica 5 ottobre il gran finale vedrà la 33ª Marcialonga della Solidarietà, i carri allegorici e la partecipazione dell’attrice Milena Miconi come madrina. Non mancheranno laboratori, spettacoli per famiglie, la “vendemmia in piazza”, concerti, dj set e numerosi altri appuntamenti.
Spazio anche alla cultura con la mostra La dolce storia dei sughitti: 50 anni di tradizione in immagini e alla creatività dei più piccoli con la 3ª Marguttiana dei Piccoli. Per agevolare i visitatori, domenica 5 ottobre sarà attivo un servizio navetta gratuito ogni 20 minuti dalle 11 alle 23, dal parcheggio della zona industriale di Villa Mattei fino a Porta Cesare Battisti.
La 50ª Sagra dei Sughitti è organizzata dalla Pro Loco di Montecassiano, con il patrocinio del Comune e grazie al contributo di associazioni, volontari e attività locali. Un appuntamento imperdibile per celebrare insieme mezzo secolo di tradizione, convivialità e orgoglio del territorio. Per informazioni e prenotazioni: 3207404643