Stilista che gode da tempo di una fama internazionale, capace di conquistare diversi premi nel campo della moda: parliamo di Michael Kors. L'imprenditore statunitense ha portato sulle passerelle capi caratterizzati da eleganza e originalità, design curato e praticità. Oggi è possibile procedere all'acquisto delle sue creazioni dall’e-shop, in cui compaiono, oltre a capi d'abbigliamento per uomo, donna e bambino, anche scarpe e accessori.
Michael Kors ha fatto la sua comparsa sul mercato con un'idea chiara in mente: realizzare capi straordinari che potessero essere indossati nella quotidianità. Lo stilista newyorkese ha intuito prima di altri brand come gran parte degli appassionati di moda preferisca sperimentare. E questa considerazione ha portato Michael Kors a inserire in catalogo capi perfetti per gli ambienti da lavoro, per il tempo libero e outfit da indossare in occasioni speciali. Se il marchio ha puntato inizialmente sull'universo femminile, da diverso tempo anche gli uomini hanno modo di acquistare capi esteticamente impeccabili e, al tempo stesso, dinamici e adatti alla realtà metropolitana.
Sconto Extra con i codici promo Michael Kors
Avere l'opportunità di provare la qualità del catalogo ad un prezzo scontato è un ottimo incentivo: i codici sconto Michael Kors, in tale ambito, rivestono un ruolo essenziale, andandosi ad aggiungere agli sconti già presenti sull’e-shop. Un risparmio extra di cui si potrà usufruire selezionando un codice promo Michael Kors dai siti specializzati nella raccolta di codici promozionali. In determinati periodi sarà così possibile, per esempio, aggiungere un risparmio extra del 15% ai prezzi già ribassati. Iscriversi alla newsletter Michael Kors consentirà di essere sempre informati sui coupon attivabili.
L’evento dell’anno: i Mid Season Sale di Michael Kors
Tra i momenti dell'anno più attesi dagli utenti che si affidano a Michael Kors per completare l'armadio puntando sulla qualità spiccano i Mid Season Sale. Di cosa si tratta? Di un periodo che vede il marchio proporre articoli appartenenti a varie categorie a prezzo ridotto, con sconti che in diversi casi toccano il 50%. Ecco perché, già qualche giorno prima dell'avvio di tali vendite speciali, sono in molti a iniziare a stilare una lista degli articoli da comprare. Nel 2023 i Mid Season Sale avranno inizio il 23 marzo, per terminare l’11 aprile.
Articoli sempre scontati nel Reparto Outlet
I Mid Season Sale e i codici sconto sono due strumenti fondamentali per rendere ancora più conveniente l'invio di un ordine dal sito ufficiale del brand. Ma l’e-commerce dedica un'intera sezione agli articoli a prezzo ribassato rispetto a quello di listino: il reparto Outlet. Accedendo a tale sezione un utente potrà scoprire articoli di diversa tipologia scontati. Che si tratti di un capo d'abbigliamento, di una borsa, un orologio o un paio di scarpe, i cospicui ribassi permetteranno di togliersi uno sfizio senza sacrifici. Tra gli articoli più richiesti, spesso disponibili nella sezione Outlet, si ricordano gli abiti, i capi di maglieria e le borse, sia di gusto classico che in pelle. Gli sconti, anche in questo caso, sono elevati, arrivando al 50% anche nei periodi in cui non sono attivi i saldi.
Un regalo evergreen: le gift card Michael Kors
Grazie a Michael Kors chiunque ha la possibilità di giocare con le tonalità e i colori, le stampe e i tessuti. Scegliendo gli abbinamenti giusti, a emergere sarà la personalità di chi li indossa. A chiunque desideri fare un regalo alla migliore amica, alla mamma o alla persona al proprio fianco, l'azienda americana consente di acquistare con pochi click una Gift Card, disponibile in diversi tagli, fino a un importo massimo di 2.000 euro. Il destinatario di tale carta sarà libero di utilizzarla per acquistare, online o nei punti vendita tradizionali, uno qualsiasi degli articoli del catalogo.
Per fare un regalo ancora più prezioso, chi lo vorrà potrà chiedere di personalizzare la Gift Card Michael Kors con uno specifico messaggio. La carta ha una validità di 36 mesi dalla sua emissione. L’acquisto di una buono regalo è particolarmente interessanti in periodi promozionali come i Saldi di Mezza Stagione: in questi giorni, infatti, anche le Gift Card potrebbero essere oggetto di sconto.
È stata inaugurata ieri a Roma, la mostra “Le Marche. L’unicità delle molteplicità”. L’esposizione è allestita a Palazzo Poli, in via Poli 54, in un edificio che ospita l’Istituto centrale per la grafica e che insiste sulla Fontana di Trevi, e si potrà visitare gratuitamente fino al 28 maggio.
“Un luogo fantastico – ha commentato il presidente Francesco Acquaroli - . È stata un'ottima intuizione allestire la mostra in questa prestigiosa cornice che affaccia sulla Fontana di Trevi. La mostra darà la possibilità di scoprire le Marche attraverso tante storie di personaggi ed anche ammirare dei pezzi unici a loro appartenuti, in un luogo straordinario”.
“Sono convinto dell'efficacia dell'iniziativa che inauguriamo perché riesce a mettere insieme una molteplicità di aree di interesse: lo sport, la cultura, l'arte, la scienza. Vari aspetti come varie sono le Marche, l’unica regione rimasta in Italia a declinarsi ancora al plurale. Questo va visto con orgoglio, come pure l’idea di dare lustro e ringraziare chi con il suo operato, nel presente e nel passato, ha reso importante la nostra storia e il nostro territorio e l’Italia intera, conservando sempre un attaccamento alla terra d'origine”.
Ospite d’eccezione il ct della nazionale di calcio, Roberto Mancini, testimonial delle Marche, che ha visitato la mostra insieme al presidente Francesco Acquaroli e al direttore di Atim, Marco Bruschini. “Le Marche sono una regione fantastica – ha detto il ct della nazionale - ma non solo perché ci sono nato, per cui è chiaro che è un sentimento che viene dal cuore".
"Penso davvero che sia una regione piena di persone perbene, di luoghi fantastici e poi, come la storia dimostra, è stata piena di personaggi incredibili. Questa mostra lo illustra bene. E il calcio può trovare spazio in questa esposizione perché arte e calcio sono sulla stessa lunghezza d’onda. Il calcio è arte”.
L’esposizione è dedicata alle figure che hanno reso le Marche “una regione sempre creativa e competitiva”. Donne e uomini illustri che hanno cambiato la storia operando con modalità vincenti in molteplici ambiti, tutti rappresentati nell’esposizione da un’opera originale, un oggetto, un filmato o delle fotografie, distribuiti in 56 isole: 20 dedicate all’arte, 3 alla letteratura, 7 alla musica, 4 alle scienze, 6 alla società, 8 allo spettacolo, 8 allo sport.
Tra i presenti all’inaugurazione: Vittorio Sgarbi, sottosegretario di Stato alla Cultura; l’onorevole Lucia Albano, sottosegretaria di Stato all’Economia e Finanze; il sottosegretario all'Interno, onorevole Emanuele Prisco; il senatore Guido Castelli, commissario straordinario per il sisma; l’onorevole Mirco Carloni, presidente commissione Agricoltura della Camera; l’assessore regionale Francesco Baldelli.
L’esposizione è curata da Alessandro Nicosia, organizzata e realizzata da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare con la collaborazione di Rai Teche e Archivio Storico Luce; sponsor tecnico European Broker, catalogo Gangemi Editore. L’esposizione mira a evidenziare tutte le caratteristiche del dinamismo marchigiano, gli aspetti che ne determinano il fascino e la particolarità, attraverso figure che l'hanno abitata e valorizzata.
Alcune delle opere sono state prestate dall’Istituto centrale per la grafica. Dietro una lunga ricerca di materiali, esposti per la prima volta, si documenta un immenso patrimonio di rilevanza internazionale.
A 10 anni dal primo tour “Corde”, Mannarino torna live con il suo concept originale che ha come protagonista il suono degli strumenti a corda. Per la terza volta, dopo l’edizione del 2013 e del 2015, l’artista darà vita ad uno spettacolo totalmente rinnovato, prodotto e distribuito da Vivo Concerti.
Mercoledì 2 agosto, alle 21:30, “Corde 2023” farà tappa all’Arena Beniamino Gigli di Porto Recanati. Concerto organizzato da Best Eventi ed Eclissi Eventi in collaborazione con il Comune di Porto Recanati.
I biglietti saranno disponibili sui circuiti e Ciaotickets online da venerdì 31 marzo alle 15 e nei punti vendita da mercoledì 5 aprile alle 11: primo settore numerato 57,50 – secondo settore numerato 51,75 – terzo settore numerato 46,00 – gradinata non numerata 36,80 (diritti di prevendita inclusi).
Molto interesse ha suscitato la presentazione del libro “Diverrai diamante” di Sergio Santinelli, organizzata sabato dagli assessorati alle Politiche sociali, Cultura e Turismo e Azienda Teatri di Civitanova nel contesto della mostra “Parlando con voi” - racconti in fotografia di donne disabilità e diritti, allestita all’Auditorium Sant'Agostino di Civitanova Alta dal museo Magma. Con questo progetto, il fotografo ha voluto coinvolgere donne in situazioni di marginalità per sottolineare i loro talenti oltre le loro difficoltà e devolvere parte dell’incasso a sostegno di Uildm - Unione Italiana Lotta alla distrofia muscolare.
L’assessore Barbara Capponi ha sottolineato l’importanza di iniziative come queste, che si caratterizzano per essere molto più di un semplice momento di confronto dove parlare di inclusione. “Nella giornata di sabato l’inclusione si è fatta. Grazie a chi ha collaborato con l'assessorato alle Politiche sociali per toccare con mano la consapevolezza che rovesciare l'ottica è possibile, e che focalizzarsi sulle capacità che ciascuno ha, oltre i limiti inevitabilmente presenti in ogni essere umano, è più facile di quanto si pensi".
"L'Amministrazione comunale con il ‘progetto Civitanova città con l'infanzia’ da anni promuove iniziative di sensibilizzazione su tematiche inerenti alle Pari opportunità di genere e di condizione e proseguiremo su questa strada” - ha detto l’assessore Capponi.
L’iniziativa del 25 marzo, volta ad approfondire gli aspetti legati al ruolo e ai diritti delle donne e, in particolare, delle donne disabili, ha visto ospiti la campionessa civitanovese Cristina Abrami, vice campionessa mondiale e campionessa italiana di seconda categoria di beach tennis e l’architetto Consuelo Agnesi, specializzata in progettazione inclusiva e accessibilità, titolare dello studio di Architettura Studioinmovimento e membro Cerpa Italia onlus.
Per l’occasione ha portato i saluti Marzia Brandi, già membro della commissione Pari opportunità regionale, che ha chiuso l'evento ringraziando tutti gli attori per la grande attenzione e per lo sguardo condiviso sulla vera inclusione.
All'incontro era presente anche Alberto Franceschini di “AspassoBike”, che ha raccontato le motivazioni che hanno spinto un privato a sponsorizzare un progetto sociale così importante. Le testimonianze sono state tradotte nella lingua dei segni.
La pubblicazione raccoglie immagini di 40 donne che hanno fatto un grande percorso di accettazione, affrontato con determinazione e coraggio. Nei ritratti di Santinelli c'è chi, nella propria condizione, ha trovato la parte più vera e bella facendo del proprio ordinario un tempo straordinario.
Le straordinarie donne ritratte in questo libro e le loro storie, più o meno note, sono una fonte di ispirazione ed un esempio costante. Il progetto “Diverrai Diamante” è a sostegno di UILDM Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare - direzione nazionale. Il libro (Edizioni Artestampa, 2021) ha vinto il premio letterario internazionale città di Cattolica (sezione emotion).
La mostra "Parlando con voi. Immagini e parole di trenta fotografe italiane" organizzata dal Museo Archivio della Grafica e del manifesto prosegue all'Auditorium Sant’Agostino di Civitanova Alta fino a venerdì 31 marzo, è visitabile ad ingresso libero.
Solare, sorridente e con un grande sogno: calcare il palco dell'Ariston e partecipare a Sanremo. Melissa Agliottone, vincitrice della prima edizione di The Voice Kids, il talent show condotto da Antonella Clerici, è stata ricevuta in comune dal sindaco Fabrizio Ciarapica e dall'assessore ai Servizi Sociali Barbara Capponi.
“Tanti complimenti a Melissa – ha esordito il Sindaco – Vederla sul quel palco è stato motivo di grande orgoglio e soddisfazione. Ha saputo incantare ed emozionare tutti con la sua straordinaria voce”. Durante l’incontro il primo cittadino ha ricordato come l’eccezionale bravura di Melissa fosse già emerso dalle selezioni di TOC - Talent Of Civitanova dove conquistò il podio. “Un vero talento – ha aggiunto Ciarapica - Le auguro un futuro pieno di traguardi che sono certo arriveranno”.
Melissa, sin da subito ha conquistato il pubblico di The Voice Kids prima con la sua interpretazione di "Shallow", il brano di Bradley Cooper e Lady Gaga colonna del film "A Star is Born" e poi al piano con "Fallin'" di Alicia Keys. "Un piacere poter incontrare la giovane e talentuosa Melissa – ha detto l’assessore Barbara Capponi - che con la sua semplicità presenta alla comunità un modello di giovane che si impegna per valorizzare il suo talento con determinazione, costanza ed umiltà. I miei complimenti a lei e alla sua famiglia e l'augurio di un percorso che certamente sarà denso di grandi soddisfazioni nella musica e nella vita".
Melissa Agliottone, 12 anni di Sant'Elpidio al Mare, da sempre legata a Civitanova dove il padre è titolare della nota barberia cittadina Figaro, frequenta la scuola media Annibal Caro e la scuola di canto Roberta Faccani per canto, pianoforte e batteria.
Giovedì 30 marzo, alle ore 21.15, al teatro Politeama di Tolentino, andrà in scena lo spettacolo "Una montagna di stronzate" di Leonardo Accattoli con Stefano Tosoni. L'evento rientra nelle iniziative promosse per sensibilizzare i cittadini sulla problematica dell'azzardo patologico.
Al termine dello spettacolo, si terrà un tavolo scientifico con illustri specialisti del nostro territorio: Massimo Mari, direttore dipartimento salute mentale AST Ancona; Maurizio Pincherle, direttore U. O. C Neuropsichiatria infantile AST Macerata; Paolo Francesco Perri, pediatra presidente della Commissione Sanità Tolentino; a moderare l'incontro sarà la dottoressa Mirella Staffolani.
Verranno affrontate e discusse le tematiche inerenti a uno dei grandi mali protagonisti del nostro tempo: la ludopatia. All'incontro prendereanno parte anche il sindaco Mauro Sclavi, l'assessore alle politiche sociali Elena Lucaroni e Stefano Servili, consigliere personale del Sindaco e componente dell'ufficio di Staff. Si ricorda che l'ingresso è gratuito e aperto a tutti fino a esaurimento posti.
La Città di San Severino Marche intitolerà il largo tra via Garibaldi e via del Forno all’indimenticabile Giorgio Zampa, giornalista e germanista italiano di origini settempedane, nato il 24 febbraio 1921 e morto il 13 settembre 2008. La cerimonia ufficiale di scoprimento dell’epigrafe avrà luogo venerdì 7 aprile, alle ore 12, alla presenza delle autorità cittadine e del critico d’arte Vittorio Sgarbi.
Nel pomeriggio, alle ore 18 al teatro Feronia, lo stesso Sgarbi presenterà il libro: “Canova e la bella amata”, un vero e proprio viaggio che mostrerà la grandezza e l’unicità dello scultore e pittore italiano autore dell’abbraccio di Amore e Psiche e di altri capolavori unici.
Lo scoprimento della targa e l’intitolazione di uno spazio cittadino dedicato a Zampa, in programma per il centenario della nascita, vennero rinviati due anni fa a causa del Covid. Zampa, in tutta la sua vita, restò legatissimo a San Severino Marche, città che gli diede i natali e dove morì, seppure trascorse tantissimi anni fuori per lavoro.
All'insegnamento universitario, infatti, alternò l'attività di critico letterario, collaborando ad alcune tra le maggiori riviste del Novecento. Per quasi mezzo secolo insegnò lingua e cultura tedesca alla Scuola di scienze politiche “Cesare Alfieri” di Firenze.
Dal 1952 al 1963 scrisse sul Corriere della Sera, poi sulla terza pagina della Stampa. Fu tra i fondatori del quotidiano Il Giornale e curò la pubblicazione di molte opere di Montale, la più celebre delle quali “Xenia” fu stampata proprio a San Severino Marche.
E’ anche stato redattore, inviato e critico letterario di “Il Giorno” e ha affiancato Indro Montanelli nella fondazione de “Il Giornale Nuovo”, in cui ha svolto l’attività di critico letterario. Ha collaborato con molti periodici, tra cui Atlante, l'Espresso, Panorama, Domus. Ha diretto la sezione letteraria dell’”Enciclopedia “Le Muse”, edita da De Agostini ed ha curato la pubblicazione dell’opera di Dolores Prato “Giù la piazza non c’è nessuno”.
È stato conservatore dell’Archivio “Alessandro Bonsanti” presso il Gabinetto Viesseux di Firenze, membro della giuria del Premio Pirandello, del Premio Strega, del Campiello Ventennale, membro della giuria del Premio Salimbeni per la Storia e la Critica d’Arte, conferito dalla Fondazione Salimbeni per le Arti Figurative di cui è stato fondatore, insieme con Federico Zeri, e presidente. Giorgio Zampa ha tradotto, tra gli altri, Rilke, Kafka, Mann, Strindberg, Hofmansthal, Musil e Peter Weiss.
Venerdì 31 marzo, alle ore 21:30, arriva sul palcoscenico del Teatro Piermarini di Matelica Pojana, celebre personaggio/imprenditore inventato dall’artista padovano Andrea Pennacchi, presenza fissa della trasmissione televisiva Propaganda Live, con "Pojana e i suoi fratelli", spettacolo scritto e interpretato da Andrea Pennacchi con le musiche di Giorgio Gobbo e Gianluca Segato, proposto nella stagione teatrale promossa dal comune di Matelica con l'Amat, realizzata con il contributo della Regione Marche e del Ministero della Cultura.
I fratelli maggiori di Pojana Edo il security, Tonon il derattizzatore, Alvise il nero e altri, videro la luce all’indomani del primo aprile 2014. In quel giorno, infatti, l’Italia scoprì che in un capannone di Casale di Scodosia (comune del veneziano noto per i mobilifici e per i carri allegorici) veniva costruito un secondo Tanko, una macchina movimento terra blindata, con un ‘cannoncino’ in torretta.
"Io e il mio socio, il musicista Giorgio Gobbo - racconta Andrea Pennacchi -, sentimmo subito la necessità di raccontare alla nazione le storie del nordest che fuori dai confini della neonata Padania nessuno conosceva. Il mondo deve sapere, pensavamo, come mai i laboriosi veneti costruiscono nei loro capannoni svuotati dalla crisi delle 'tecniche' degne dell'Isis".
Civitanova Marche entra nel vivo del programma di attuazione della transizione ecologica, dando il via, il primo aprile, presso l’auditorium Da Vinci, al ciclo di sette incontri pubblici sul tema, organizzati con l’obiettivo di coniugare crescita economica e sostenibilità.
Questa mattina, nel corso della conferenza stampa che si è svolta nella Sala Giunta di Palazzo Sforza, a poche ore dall’approvazione in Consiglio comunale della variante ex Ceccotti, l’assessore all’Urbanistica e alla Transizione ecologica Roberta Belletti ha illustrato il calendario degli eventi.
"Non potevamo scegliere giorno migliore per presentare i focus che ci aiuteranno ad adottare innovativi modelli ecologici - ha dichiarato -. L’approvazione di ieri della variante Ceccotti è un passo molto importante per Civitanova e il suo futuro e prosegue il percorso che questa amministrazione ha già intrapreso verso un futuro più sostenibile, che si concretizza con l’incremento di aree verdi e nuovi servizi".
Il programma dunque vedrà sette giornate, di cui una inaugurale sabato primo aprile, al Liceo Da Vinci, alle ore 10:00 con il convegno "La strategia regionale di sviluppo sostenibile". Seguiranno cinque focus distinti per tematiche e la giornata conclusiva, il 3 giugno al teatro Cecchetti.
"La sfida verso un futuro più sostenibile è stata già raccolta dal nostro Comune anni fa - ha detto Ciarapica -. Le tante bandiere e certificazioni ottenute dall’Ente ne sono una testimonianza tangibile: la Bandiera Blu, unita a quella Verde delle scuole, alla Bandiera Gialla per le ciclabili e a quella Lilla dell’inclusività, sono già nel nostro presente, insieme a tanti provvedimenti come la sostituzione delle vecchie lampade con i led, le colonnine elettriche, le piste ciclabili e il fotovoltaico del teatro Rossini. Mi congratulo con l’assessore Belletti per il piano di attuazione della transizione ecologica che deve necessariamente passare per momenti di dialogo e confronto con il territorio e la cittadinanza tutta".
Durante le giornate si parlerà di tematiche quali la mobilità, le energie rinnovabili e le comunità energetiche, la pianificazione del territorio, la promozione dell’economia circolare e dell’agricoltura sostenibile.
Il programma ha come immagine ‘simbolo’ quella dell’eco-murales realizzato nella scuola elementare di Via De Pinedo dall’artista “Etnik”, all’interno del progetto Vedo a colori di Giulio Vesprini.
"Si parla spesso di transizione ecologica - ha precisato nel suo intervento Sabrina Petrucci, responsabile dell’associazione Marche a Rifiuti Zero - ma non sempre è chiaro cosa si deve fare per raggiungere gli obiettivi prefissati. Un plauso dunque al comune di Civitanova, al sindaco Ciarapica e all’assessore Belletti per aver voluto questi momenti di formazione e confronto, che spingono l’acceleratore verso l’economia circolare".
Questo il calendario dei prossimi incontri, dalle ore 09:30 alle 12:00:
Focus 1 - Sabato 15 aprile: La strategia regionale di sviluppo sostenibile (SRSvS) - sede Licei
Focus 2 - Sabato 29 aprile: La transizione ecologica parte dalla mobilità sostenibile – sede Cecchetti; domenica 30 aprile: Primavera in bici lungo il Chienti
Focus 3 - Sabato 6 maggio: La transizione energetica: energie rinnovabili e comunità energetiche - sede Cecchetti
Focus 4 - Sabato 20 maggio: L’economia circolare e l’agricoltura sostenibile – sede Cecchetti
Focus 5 - Sabato 27 maggio: La pianificazione del territorio, il consumo di suolo e la bioedilizia – sede Cecchetti. Sabato 3 giugno giornata conclusiva al cine-teatro Cecchetti
La Gioconda e un pianoforte... ascoltando le note, Monna Lisa prende coscienza di sé, si libera della tela che la imprigiona e si racconta al pubblico come donna e come icona della pittura mondiale. Domenica 2 aprile alle ore 18,00 va in scena al Politeama di Tolentino Monna Lisa Unplugged con Maria Letizia Gorga e Cinzia Pennesi al pianoforte, che esegue dal vivo le musiche da lei arrangiate.
Uno spettacolo entusiasmante tra teatro e musica per la regia di Pino Ammendola, liberamente ispirato al libro No, la Gioconda no di Carla Cucchiarelli. Video art di Claudio Ammendola e Sara Angelucci.
Ironica, sfuggente e sensuale, la Monna Lisa è stata di volta in volta amata e idolatrata, ma anche irrisa e vandalizzata. Le emozioni della ‘persona’ madonna Lisa di messer Giocondo e la storia e le vicissitudini del quadro più famoso del mondo, il tutto punteggiato e contrappuntato dalle canzoni e dai pezzi musicali dedicati alla Gioconda. Sullo sfondo la miriade di immagini che l’hanno vista esaltata, deturpata, modificata... in qualche modo cannibalizzata. Maria Letizia Gorga partendo proprio da Monna Lisa continua il racconto su altre grandi figure femminili.
Attrice e cantante, Maria Letizia Gorga è stata diretta in teatro da importanti registi come Vassiliev, De Simone, Albertazzi, Scaparro, Barra, Micol, Ammendola, Sepe, Russo, Pesce, Giordano, Pedroni, Giorgetti, La Manna, Gazzara, Tamburi, Prosperi, Belli, Piccoli, Lombardo Radice, Pera Tantina de La Fura dels Baus, Oliviero, e altri e ha collaborato con grandi musicisti come Nicola Piovani, Ezio Bosso, Germano Mazzocchetti.
Ha lavorato sull’interpretazione e la diffusione della poesia con Achille Millo, Elio Pecora, Edoardo Sanguineti, Corrado Calabrò, il Maestro Fausto Razzi, l’Einaudi e il festival Mediterranea diretto da F. Bettini, e per l’Odin Teatret.
Ha composto ed interpretato per il Macerata Opera Festival "Mediterranea, onde sonore" melologo per voce ed archi musicato e diretto dal Maestro Cinzia Pennesi e da Carla Magnan, Carla Rebora e Roberta Vacca. Ha inciso il disco de “La Cantata dei Pastori” di Peppe Barra e del “Decamerone” di Renato Giordano, entrambi con le musiche originali di Lino Cannavacciuolo. È nel film Youth di Paolo Sorrentino e nella sua colonna sonora con il brano "A ma maniere" di P. Sevran.
Pino Insegno è protagonista del “La vita non è un film”, tratto dal proprio omonimo libro autobiografico, in scena al teatro Velluti di Corridonia venerdì 31 marzo e al teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno sabato 1 e domenica 2 aprile, nelle stagioni realizzate dai rispettivi Comuni e AMAT con il contributo di MiC e Regione Marche
Lo spettacolo, che in entrambi i teatri sostituisce – per esigenze della produzione – l’annunciato “Imparare ad amarsi” sempre con Insegno e con Alessia Navarro, è messo in scena con la regia di Matteo Tarasco. Le musiche originali sono di Stefano Mainetti per la produzione di Fondazione Teatro “Luigi Pirandello” Valle dei Templi Agrigento.
Pino Insegno racconta agli spettatori la storia di un ragazzo di Monteverde che ha abbandonato il calcio per ricorrere il sipario, passando per il microfono del doppiaggio e le telecamere della televisione. Amatissimo attore, istrionico presentatore, insegnante, portentoso doppiatore, interprete di variegati ruoli dal Sistina al Nazionale di Milano e ora anche scrittore in un racconto autoironico, tanto esilarante quanto duro, scherzoso ma schietto “quando ce vole”.
L’amore incontrastato per il calcio in cui “attentavo le articolazioni ossee di Antonio Cabrini” poi però stroncata da un infortunio, ma che ha permesso, inconsciamente, al pubblico di Pino Insegno di godere del suo innato talento anche dietro un microfono o davanti una telecamera. È passato da far tremare il portiere avversario a far tremare dalle risate il pubblico, a partire dall’“Allegra Brigata” poi con gli inseparabili colleghi e amici di sempre: Roberto Ciufoli, Francesca Draghetti e Tiziana Foschi che insieme, grazie ad un guizzo di Pino Quartullo, diventati lo storico quartetto “Premiata Ditta” voluti in seguito da Raffaella Carrà come special guest, dopo un successo in prime time su Rai2.
È quindi la storia di un semplice ragazzo vissuto sulla collina tufacea della capitale, che affronta mille peripezie per diventare l’uomo che sogna. È riuscito a trasformare le passioni di un “pischello” in un mestiere in cui ne è all’apice. Infranto un sogno, ne coltiva subito un altro e lo trasforma in realtà, non certo perché i suoi genitori erano “Aristotele Onassis o Maria Callas”, ma figlio di Armando e Romana, che gli hanno insegnato il valore dell’umiltà che consente di vivere la vita con sensibilità e bellezza.
Numeri da record per la dodicesima edizione di Autoexpo, che si è svolta domenica scorsa nelle principali vie del centro di Civitanova Marche. Questa del 2023 entra nella rosa delle edizioni più belle di sempre, sia per la grande partecipazione di gente che di espositori di auto e moto.
"Numeri da record" - dice l'organizzatore Domenico Rita della Publiart 2000 - Sono molto soddisfatto per l'esito più che positivo che ha avuto il salone espositivo. Tantissima gente è arrivata a Civitanova dall'intera regione, ma anche dalla vicina Umbria per ammirare i 'motori' in oltre 30 postazioni, assistere alle esibizioni di stuntman, provare i percorsi di mini moto e mini pista cart drift per bambini.
"Siamo felici per il successo ottenuto, la grande affluenza ci riempie di gioia e ci ripaga di tutto l'impegno che da mesi mettiamo per organizzare questa manifestazione - spiega Rita. Tanti i complimenti ricevuti per l'organizzazione, a partire dal Governatore delle Marche Francesco Acquaroli, che è intervenuto e con l'occasione ha voluto fare gli auguri di Buona Pasqua a tutti e anche dal sindaco Fabrizio Ciarapica, sempre disponibile, che si è anche lasciato coinvolgere in una esibizione con gli stuntman professionisti di caratura internazionale.
Quindi una giornata da incorniciare, che si è conclusa con una consegna di una targa da parte dell'assessore al commercio Francesco Caldaroni al club Auto e moto storiche "Ludovico Scarfiotti", ospiti dell'evento con circa 20 auto e una decina di moto, a cui vanno i nostri più sentiti ringraziamenti per la loro professionalità, così come al club Ducati Marche che ormai da anni sempre presenti con le loro fantastiche moto e pezzi unici.
Un grazie particolare va all'amministrazione comunale che da sempre ha sposato questo nostro progetto ed è sempre al nostro fianco, alla Polizia locale che con dedizione e professionalità insieme alla Protezione civile sono il fulcro di tutta la mobilità, agli espositori, agli sponsor, ai miei collaboratori, e alle migliaia di persone che con la loro presenza ci ripagano di tutti gli sforzi e ci danno la forza e la voglia di fare sempre meglio" conclude Rita.
Domenica memorabile per le frazioni di Crispiero e di Castel Santa Maria che dalla mattina al pomeriggio sono state invase da tantissime persone in occasione delle Giornate di Primavera del Fai (Fondo Ambiente Italiano). Più di mille visitatori hanno passeggiato per i due borghi situati nelle colline intorno Castelraimondo e hanno goduto dei vari tour guidati e iniziative organizzate per l’occasione con il patrocinio del Comune.
A Crispiero ci si è immersi nella storia di Nazareno Strampelli, genetista originario proprio del piccolo centro collinare, grazie alla visita alla casa natale e allo spettacolo di marionette dedicato. Anche un viaggio nel medioevo, nel pomeriggio, grazie alla musica e alle poesie di Verba et Soni presso l’incantevole Porta del Purgatorio.
A Castel Santa Maria invece il gruppo folcloristico di Castelraimondo e il collettivo della Militia Bartholomei, insieme agli abitanti del borgo in vestiti d’epoca, hanno trasportato i visitatori indietro nel tempo nella suggestiva cornice del borgo da cartolina. Mercatini, esposizioni di attrezzi, punti ristoro e foto storiche hanno fatto il resto lasciando tutti a bocca aperta.
«Una giornata importante per Castelraimondo che ha permesso a tantissime persone di riscoprire le frazioni di Crispiero e Castel Santa Maria – spiega il sindaco di Castelraimondo Patrizio Leonelli -. Abbiamo ricevuto anche la visita del presidente della Provincia di Macerata Sandro Parcaroli e del prefetto di Macerata Flavio Ferdani di cui siamo stati onorati. Penso che chi ha visitato i nostri due borghi sia tornato a casa arricchito e contento, questo anche grazie all’ospitalità degli abitanti delle due frazioni, che ringrazio per la partecipazione. Ho saputo che tutti sono stati molto contenti di accogliere i visitatori per cui fa piacere e conferma la buona riuscita dell’iniziativa».
«Chi è venuto ha potuto notare anche quanto si vive bene tra le nostre colline, la bellezza dei borghi e la tranquillità di questi posti incontaminati. Un evento di successo, insomma, per cui ringrazio il Fai e il capo delegazione di Macerata Giuseppe Rivetti».
Grande soddisfazione è stata espressa proprio da Rivetti: «Più di mille persone tra Castel Santa Maria e Crispiero hanno attraversato i vicoli dei borghi ricchi di storie, tradizioni e suggestioni – conferma il capo delegazione – ringraziamo il Comune per aver sposato la causa del Fai e tutti coloro che ci hanno aiutato nell’organizzazione di questa magnifica giornata». Un successo importante e storico per l’assessorato al Turismo presieduto da Elisabetta Torregiani.
«Tantissime persone che non conoscevano i nostri due gioielli di Crispiero e Castel Santa Maria sono rimasti stupiti dalla loro bellezza e dalla loro storia – conferma l’assessore Torregiani – addirittura alcune persone si sono emozionate entrando nella casa natale di Strampelli, così come sono rimaste folgorate dalla magnificenza dei due borghi. Ringrazio il capo delegazione Rivetti e il suo vice Roberto Lorenzini, anche loro si sono prestati ad accogliere e a raccontare le nostre particolarità, contribuendo alla buona riuscita dell’evento insieme agli abitanti che si sono messi in gioco partecipando attivamente alla giornata. Quando si collabora tutti insieme si vince, la prossima sfida sarà organizzare altre Giornate Fai nei territori limitrofi».
La città di Matelica ha onorato con tre giorni di iniziative il 79° anniversario dell’eccidio di Braccano, avvenuto nella frazione matelicese il 24 marzo 1944. In quella triste data, truppe delle SS e della Wehrmacht tedesca spalleggiate da contingenti delle Brigate nere e della Guardia Nazionale Repubblicana della Repubblica di Salò lanciarono un'operazione di rastrellamento contro le locali bande partigiane della Resistenza italiana: cinque partigiani (tra cui il parroco di Braccano don Enrico Pocognoni) e un civile furono uccisi una volta fatti prigionieri dalle truppe nazifasciste.
Ogni anno la sezione locale dell’Anpi, con il patrocinio del Comune di Matelica, organizza degli appuntamenti per non dimenticare quanto avvenuto quel giorno. Questa volta si è deciso di dividere i momenti di ricordo in tre giornate. La prima venerdì (24 marzo) con un evento dedicato alle nuove generazioni presso l’aula magna dell’Ipsia Pocognoni, dove è stato proiettato un video documentario dedicato all’eccidio di Braccano dal titolo “24 marzo 1944” realizzato con il contributo degli studenti del professionale su regia di Lorenzo Paciaroni.
Sabato (25 marzo) la commemorazione si è spostata prima a Terricoli per la morte di Cesare Mosciatti e Ilio Cicculesse, ragazzi dilaniati dall’esplosione di alcuni residuati bellici nel 1946, poi a Casafoscola per l’inaugurazione di una lapide dedicata a Terenzio Terenzi e Wassili Niestarol, partigiani trucidati dai nazifascisti il 17 marzo 1944.
Domenica (26 marzo) appuntamento a Braccano. Prima è stato proiettato, presso il museo della Resistenza, il video documentario “24 marzo 1944” con l’intervento del professor Angelo Antonelli dell’Ipsia, poi c’è stato il corteo verso il monumento ai caduti con la deposizione di una corona d’alloro. A concludere la mattinata una Santa Messa presso la chiesa della frazione.
«Giustamente ricordiamo sempre coloro che non ci sono più, coloro che diedero la loro vita per consegnarci una nazione libera e democratica, senza dittatura e tirannide – commenta il sindaco di Matelica Massimo Baldini - ora, probabilmente non ci sono più neppure coloro che sono vissuti dopo questa tragedia e che purtroppo sono vissuti nel ricordo delle atrocità della guerra e degli stermini provocati dal nazifascismo».
«Vorrei ricordare anche tutte queste persone che hanno portato per tutta la vita il peso per quello che hanno visto e sopportato in quei tragici momenti della storia italiana, la seconda guerra mondiale, che io non ho vissuto personalmente, ma che mi sono stati raccontati da coloro che li hanno purtroppo vissuti e ce li hanno tramandati, tra questi mio padre Lamberto e il maestro Giuseppe Baldini, che con il grado di tenente ebbe un ruolo importante nella resistenza partigiana fatta su queste terre».
«Ricordo che ogni volta che mi parlava di questi eventi iniziava sempre dal giorno 8 settembre 1943; data in cui venne annunciato l’armistizio e subito dopo i partiti antifascisti si riorganizzarono dando vita al Comitato di Liberazione Nazionale. Infatti, dopo quella data, nelle zone controllate dai nazi-fascisti era iniziata la “resistenza”».
«Questa oltre ad essere stata una guerra di liberazione contro gli occupanti tedeschi fu anche una guerra civile, perché vide su fronti contrapposti italiani contro italiani divisi dalle scelte che avevano fatto dopo l’8 settembre 1943. I gruppi partigiani nacquero sotto diversi orientamenti politici, però durante la resistenza tutte le formazioni rimasero unite, tutte fecero riferimento al Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia».
«Anche Enrico Mattei ne faceva parte. Per combattere i partigiani, i nazifascisti compivano rastrellamenti in modo tale da catturarli e ucciderli; inoltre, per rappresaglia davano alle fiamme i paesi che ospitavano i partigiani e si accanivano contro la popolazione civile. Ricordo i 335 italiani fucilati il 24 marzo 1944 nelle Fosse Ardeatine nei pressi di Roma, fra questi anche il matelicese Carlo Mosciatti, a cui il 7 dicembre 2005 venne intitolata una via nei pressi del centro commerciale La Sfera, la strage di Boves vicino Cuneo, quella di Sant’Anna di Stazzema in Versilia, di Marzabotto vicino Bologna».
«Tanti concittadini e vicini alla città di Matelica vennero uccisi e perirono negli scontri che avvennero a Elcito, Valdiola, al Ponte dei Canti, a Casafoscola e a Braccano dove persero la vita quattro italiani: Demade Lucernoni, Ivano Marinucci, Temistocle Sabbatini, Don Enrico Pocognoni (Parroco di Braccano) e Mohamed Raghè e Thur Nur, due somali».
«Pochi giorni fa abbiamo assistito alla proclamazione di don Enrico Pocognoni a “Giusto dell’umanità” presso l’Ipsia di Matelica dove è nato anche un giardino dedicato, come si trova nello Yad Vashem a Gerusalemme il giardino dei “giusti delle nazioni”. Tutti questi fatti dovrebbero farci riflettere e tramandare ai giovani l’importanza della convivenza condivisa e della pace».
Il Wine Tour lungo le rotte dell’enoturismo Made in Marche riparte da Sassoferrato, dalla Taverna di Bartolo, il locale che solo pochi giorni fa ha conquistato anche un palato fine come quello di Bruno Barbieri. Qui, nel cuore del Parco naturale regionale Gola della Rossa e Frasassi, giovedì 30 marzo andrà in scena la serata “Un viaggio tra sapori e vino” accompagnata dai vini delle cantine Umani Ronchi, Colleminò e Santa Barbara.
La chicca da non perdere? Un gustoso piatto tipico di una ricetta della tradizione marchigiana: le Cresc’tajat. Venerdì 31 marzo la carovana del Wine Tour delle Marche si trasferisce nella vicina San Lorenzo in Campo, sconfinando in provincia di Pesaro-Urbino per una serata-evento organizzata da Massimo Biagiali, patron del Giardino.
Un’informazione degna di nota: il ricavato sarà devoluto in beneficenza, a favore dell'ospedale di Pergola. Nel corso dell’appuntamento, dall’evocativo titolo di "Buono di sera…" che esprime una duplice motivazione, si parlerà di territorio e di resilienza, con la presenza di tanti testimoni che racconteranno il percorso della storia recente, dall’indomani dell’alluvione ai nostri giorni. Sul fronte enogastronomico, spazio a invitanti piatti abbinati ai vini di Villa Ligi, Terracruda e Roberto Venturi.
Per sabato primo aprile il programma della tabella di marcia prevede l’arrivo di tappa a Camerino, all’agriturismo Le Cortine, per l’evento intitolato “Nelle Marche selvatiche”, che vedrà protagonisti i profumati sapori dei boschi coniugati all’inconfondibile gusto della selvaggina di alta qualità. Ad accompagnare e impreziosire le pietanze, i prodotti di tre cantine: Casa Lucciola, Moroder e Villa San Filippo.
Molto partecipato e sentito il 79° anniversario dell’Eccidio di Montalto che è ritornato in presenza dopo la pandemia. Le celebrazioni, promosse dal Comune e dalla sezione di Tolentino dell’Anpi, sono state seguite da molti cittadini e studenti, presenti anche i sindaci o i loro rappresentanti dei Comuni di Macerata, Potenza Picena e Caldarola e i rappresentanti di verse associazioni d’arma e combattentistiche tra cui l’associazione nazionale carabinieri. Molte anche le sezioni provinciali dell’Anpi che hanno voluto omaggiare i martiri di Montalto con la loro partecipazione.
Nei giorni scorsi le delegazioni dei partigiani dell’Anpi hanno incontrato gli studenti delle scuole e come vuole la tradizione, la domenica successiva al 22 marzo, si sono tenuti gli eventi principali. Tutti i partecipanti si sono ritrovati in piazza della Libertà per la formazione del corteo che ha raggiunto il famedio al cimitero comunale dove sono stati sepolti i Martiri di Montalto, dove, dopo l’alza bandiera, la deposizione di una corona di alloro e il silenzio d’ordinanza è stata celebrata la santa messa al termine della quale il corteo, accompagnato dal corpo bandistico “N. Simonetti” ha raggiunto nuovamente piazza della Libertà.
Dopo l’esecuzione dell’Inno nazionale e del silenzio d’ordinanza e la deposizione della corona di alloro sulla lapide che ricorda i martiri e posizionata sulla facciata del palazzo comunale sono intervenuti Mauro Sclavi sindaco di Tolentino, Alessandro Massi Gentiloni Silverj presidente del Consiglio Comunale di Tolentino, Lanfranco Minnozzi presidente ANPI, sezione di Tolentino, Benedetta Cotognini sindaco del Consiglio dei ragazzi, Filippo Pisani presidente del Consiglio dei Ragazzi. Ha concluso l’oratore ufficiale della manifestazione Michele Petraroia dirigente nazionale Anpi.
Al termine della cerimonia trasferimento in bus per Montalto con sosta a Caldarola per le onoranze al Cippo della Medaglia d’argento Aldo Buscalferri e ai Martiri di Montalto. Si ricorda che la città di Tolentino è insignita della medaglia d’argento al valor Civile e al valor militare per i fatti di Montalto e per l’apporto dato durante la Resistenza.
L’Eccidio di Montalto è avvenuto il 22 marzo 1944 sulle montagne tra Caldarola e Cessapalombo, dove furono trucidati ventisette giovani tolentinati che donarono la propria vita per la libertà, la democrazia e la pace.
Una piccola cerimonia ma dal grande valore ha avuto luogo nella mattinata di sabato 25 marzo nella biblioteca della Scuola Secondaria dell’Istituto Comprensivo “E. Mestica” di Cingoli: la presidente della sezione comunale dell’Avis, Floriana Crescimbeni, ha consegnato alla scuola una dotazione di libri che l’associazione ha acquistato appositamente per gli studenti.
Si tratta di un numero significativo di testi che sono stati scelti dagli insegnanti e che andranno a implementare il patrimonio librario della scuola; sono testi di generi narrativi diversi fra horror, gialli e fantasy, ma anche racconti che richiamano tematiche sociali o legate all’adolescenza e che potranno arricchire le conoscenze e le riflessioni degli studenti.
Alla presenza del sindaco Michele Vittori, dell’Assessore alla Cultura Martina Coppari, del presidente del Consiglio di Istituto Sergio Ottobri, delle insegnanti referenti della biblioteca scolastica Silvia Innocenzi e Sabrina Nocelli, dei componenti del Consiglio Comunale dei ragazzi e degli studenti della redazione del giornalino scolastico , la dirigente dell’istituto, Emanuela Tarascio ha dato inizio alla cerimonia. Ha innanzitutto espresso il proprio compiacimento per l’evento e un profondo senso di riconoscenza verso l’Avis, rappresentato dalla presidente Floriana Crescimbeni, dalla vicepresidente Debora Cirioni e dalla consigliera Vanessa Passarelli.
La dirigente ha ribadito l’importanza del rinnovo della dotazione libraria per trovare testi più vicino ai gusti dei giovani lettori e ha invitato i ragazzi a considerare la lettura, come diceva Umberto Eco, una possibilità per “vivere più vite” contemporaneamente. Il sindaco Vittori ha sottolineato l’importanza del gesto del dono come restituzione di ciò che di buono si è avuto nella vita e ha raccontato di essere diventato anch’egli donatore, sentendosi in questo modo ancora più utile alla comunità e ai suoi bisogni.
L’assessore Coppari ha voluto riaffermare l’importanza della lettura nelle crescita delle persone ed, evidenziando la presenza dell’Avis in molte iniziative locali, ha invitato i ragazzi a considerare il volontariato e l’associazionismo come manifestazioni della propria presenza nel consesso civile, anche solo scegliendo di donare un po’ del proprio tempo libero all’interno di un’associazione tra le molte che esistono nel territorio.
Il presidente del consiglio di istituto Sergio Carotti ha voluto ringraziare ulteriormente l’Avis per questa donazione, e a questo ringraziamento si è unita la professoressa Innocenzi che gestisce la biblioteca scolastica della secondaria, occupandosi della catalogazione e del prestito dei libri e a cui sono andati i ringraziamenti della dirigente scolastica.
A nome di tutti gli studenti è intervenuta la sindaca del consiglio Comunale dei ragazzi, Vanessa David, che ha letto una toccante poesia sul valore del donare e ha esordito con “donare il sangue è semplice e coraggioso”, poche parole che riassumono il valore profondo di questo gesto.
La presidente dell’Avis Crescimbeni si è rivolta ai ragazzi con un intervento molto sentito, ringraziandoli per aver portato il sole dentro di lei con la loro attenta presenza; ha ribadito la necessità di trovare sempre nuovi donatori e la difficoltà nel sensibilizzare le persone all’interno del territorio cingolano così vasto e frammentato. Per questo l’Avis è presente in moltissime occasioni e manifestazioni e per questo la presidente ha chiesto espressamente ai ragazzi di farsi anch’essi promotori di questa opera di sensibilizzazione. Ha espresso inoltre la propria fiducia nelle nuove generazioni basata sul fatti che sono molti i ragazzi che sono diventati donatori in questo ultimo periodo.
In conclusione la presidente ha ribadito come l’Avis abbia colto il valore formativo della lettura e come voglia contribuire alla crescita degli studenti anche attraverso i libri, così come ricordano i segnalibri che verranno consegnati a ogni alunno del comprensivo, dall’infanzia alla secondaria: infatti, oltre al logo Avis, i segnalibri riportano questa frase “Anche un libro può contribuire alla crescita di cittadini responsabili e attivi, capaci di donare”, cosa che l’associazione dei donatori si augura perché le sue fila possano continuare ad arricchirsi ancora di nuovi soci: i ragazzi un domani, quando saranno in età per poterlo fare o, perché no?, i loro genitori oggi.
Stamattina alle 10.30 il sindaco Angela Barbieri, insieme all’amministrazione comunale tutta, ha tagliato il nastro della nuovissima Biblioteca Comunale di Montefano. La Biblioteca si trova nei locali della Casa delle Associazioni, in Via Matteotti 4/6: due stanze ampie, luminose e ben arredate che contengono oltre 3.000 volumi per tutte le età e tutti i gusti.
Il Comune di Montefano, pur possedendo un importante patrimonio librario, non era dotato fin qui di una biblioteca allestita e fornita che rispondesse ai requisiti auspicati dal Manifesto Unesco sulla Biblioteca Pubblica e dalle Linee Guida IFLA/UNESCO del 2001 che affermano che il sistema bibliotecario pubblico risponde al diritto primario di tutti cittadini a fruire di un servizio d’informazione e documentazione efficiente, destinato a tutti. La Legge 12 novembre 2015 n. 182 definisce le biblioteche pubbliche, insieme ad archivi e musei, “servizi pubblici essenziali”, così come l’accordo della Conferenza delle Regioni e Anci del gennaio 2004 afferma che le biblioteche pubbliche degli Enti Locali sono istituti culturali che assolvono a molti compiti sociali e di conoscenza.
La Biblioteca è stata intitolata a Rita Atria, decisione presa dal Sindaco insieme agli alunni della Scuola Secondaria “Falcone e Borsellino” durante un incontro a scuola di presentazione del libro su Rita Atria: Rita è un simbolo della lotta alla mafia, una ragazza di diciotto anni che sceglie volontariamente la morte come protesta contro i soprusi mafiosi e come testimonianza perenne della volontà di riscatto di un intero popolo. Rita ha intrecciato la sua breve esistenza con il giudice Paolo Borsellino che per lei era quasi un padre. Alla morte di Borsellino, nella strage di Via D’Amelio, Rita si è tolta la vita gettandosi dal quinto piano del palazzo in cui viveva sotto copertura a Roma.
Presenti all’intitolazione ed inaugurazione la sorella di Rita, Anna Maria Atria, la Presidente della “Associazione Antimafie Rita Atria” Santina Latella e la Vicepresidente Nadia Furnari, co-fondatrici dell’Associazione, invitate dall’Amministrazione Comunale.
Anna Maria Atria, visibilmente commossa, ha ricordato il coraggio e la forza con cui sua sorella Rita ha affrontato la sua famiglia per percorrere la strada che la portò a quella scelta radicale e forte che ne fece una vittima innocente: “Sono qui per ricordare mia sorella, per me, ancora oggi, dopo trent’anni, il dolore è fortissimo per la sua perdita è una lama nel cuore”.
Santina Latella ha parlato ai bambini ed ai ragazzi dell’importanza dei libri, della conoscenza che attraverso la lettura si può acquisire “Nei libri ci sono tutte le parole, tutti i sentimenti, tutte le sensazioni, tutte le sfaccettature dell’animo umano. Solo conoscendo tutto questo sarete veramente liberi perché nessuno potrà manipolarvi e nascondervi la verità, perché voi già avrete capito”.
Nadia Furnari ha letto la poesia, bellissima, di Lucia, una ragazza che frequenta l’Istituto Alberghiero di Loreto: ispirata dalla lettura del libro di Rita, Lucia ha immaginato quale triste vita debba essere quella di un ragazzo mafioso, fra amicizie interessate e violente, carcere minorile ed un mondo – fuori di lì – fatto di nulla, solo brutture e morte.
Così il sindaco Barbieri: “Oggi per me è un giorno speciale! Ho fortemente voluto questa Biblioteca, servizio ai cittadini che Montefano non ha mai avuto. Deve diventare un vero luogo della Cultura per i montefanesi, spero e mi auguro di vederla brulicare di persone che leggono, studiano, qui s’incontrano e parlano, si confrontano, prendono libri da portare a casa. Ringrazio particolarmente Anna Maria Atria per il bellissimo ricordo di sua sorella, Santina Latella e Nadia Furnari che, insieme a lei, ci testimoniano quanto sia attuale ed importante essere vicino a chi lotta contro tutte le mafie”.
“Ma non sarà finito finché ci saranno persone e Associazioni che non si arrenderanno mai davanti all’omertà ed alla mancanza di rispetto verso gli altri – continua - questo lo dico soprattutto a voi ragazzi, abbiate sempre la coscienza pulita ed il coraggio di denunciare i soprusi, le violenze, l’assenza del rispetto delle regole che, certo noi adulti per primi, dobbiamo rispettare”.
“Ringrazio la Lube Cucine per averci donato il mobilio per arredare la Biblioteca – prosegue il primo cittadino - in particolare il signor Alessio Sileoni fautore di questo bellissimo gesto - ed Andrea Cecconi, nostro concittadino che ha fatto da tramite per averli”.
“Ringrazio poi Alessia Palpacelli – prosegue - che ha fatto l’immenso lavoro di catalogare ed ordinare i volumi, l’Associazione Effetto Ghergo per la collaborazione nello strutturare questo progetto, la mia Amministrazione che mi ha sostenuto in questo progetto e tutto l’apparato comunale che ha lavorato alacremente per portarlo a compimento”.
“Ringrazio l’ANPI per la sua presenza qui, per aver fatto da raccordo e collegamento con l’Associazione Antimafie Rita Atria - aggiunge Barbieri - Grazie a Don Ignazio per la sua presenza qui e per la benedizione che ha impartito su di noi e su questo luogo aperto a tutti”.
“Grazie alla dirigente scolastica Filomena Greco – conclude - alle insegnanti qui presenti che con grande spirito di collaborazione fanno da tramite tra il comune, le famiglie e i ragazzi per sviluppare insieme progetti e iniziative che ci rendono orgogliosi dell’ottimo rapporto che si è instaurato. E, naturalmente, grazie ai bambini e ai ragazzi delle scuole di Montefano, che partecipano con entusiasmo e portano sempre la loro freschezza e allegria”.
Grande successo per la 23esima edizione del festival itinerante della cozza tarantina. L’evento, fortemente voluto dallo chef Giuseppe Giustozzi, si è tenuto presso il suo Hotel Cosmopolitan a Civitanova nella serata di venerdì 24 marzo.
Alla manifestazione hanno partecipato cinque cuochi di fama internazionale (N. Altavilla, A. Eramo, T. Coletta, G. Anzini, A. Angiola), i quali hanno presentato i loro cavalli di battaglia con protagonista la cozza tarantina, portando sulle tavole dei maceratesi la propria interpretazione della cucina pugliese.
Le circa 180 persone presenti, in qualità di giuria, hanno decretato quella dello chef tarantino Altavilla come la migliore delle cinque proposte, e lo hanno insignito del premio speciale realizzato appositamente per l’occasione: una pregiata scultura a forma di cozza interamente realizzata da Dora Lombardi Gioielli.
Agli altri quattro partecipanti sono state invece consegnate delle sculture a forma di cozza più piccole, ugualmente realizzate artigianalmente nel laboratorio della gioielleria di Morrovalle. A consegnare i premi è stato il titolare Enzo Martusciello, il quale si è detto orgoglioso e soddisfatto della riuscita dell’evento.
A seguire, nella serata di oggi, si terrà il secondo appuntamento nelle sale dell’Hotel Cosmopolitan: i membri distintisi per merito fra le forze dell’ordine verranno premiati con otto targhe d’argento realizzate a mano da Dora Lombardi Gioielli, in omaggio al servizio svolto.
Nella giornata di venerdì Salvo d’Acquisto e l’Arma dei carabinieri sono stati protagonisti al Palazzetto dello Sport di Pieve Torina, di un evento che ha coinvolto in mattinata le scuole del circondario e la sera il pubblico adulto.
"Abbiamo ricordato la figura di un eroe che ha salvato da morte certa civili innocenti durante un rastrellamento dei nazisti" ha sottolineato il sindaco, Alessandro Gentilucci, "e l’abbiamo fatto con uno spettacolo musicale dove alle canzoni si sono aggiunti interventi sul valore della legalità, sulla storia dei carabinieri e sulla vita di Salvo D’Acquisto, grazie al contributo dell’associazione 'Il rompibolle' e di Rita Pomponio, biografa di Salvo D’Acquisto".
Sala gremita di ragazzi per la soddisfazione del sindaco: "Abbiamo pensato a loro, alle nuove generazioni, portando una testimonianza concreta di cosa voglia dire agire per il bene pubblico. Un grazie sincero va all’Arma dei carabinieri che ci dimostra costantemente il proprio impegno per la sicurezza del territorio e l’attenzione verso i più giovani, e in particolare al colonnello Nicola Candido, al capitano Angelo Faraca e al luogotenente Domenico Princigalli".
Storia e spettacolo di nuovo protagoniste domenica 26 marzo, sempre al palazzetto dello sport, con un convegno con quadri recitati sul tema delle insorgenze antifrancesi nelle Marche del 1796-1799, uno spaccato di storia poco conosciuto riproposto con una formula innovativa.
"Ospitiamo una iniziativa che vede coinvolti diversi comuni, da Civitanova Marche a Macerata" sottolinea il sindaco, Alessandro Gentilucci. "Un percorso di conoscenza che si lega al teatro, un progetto di rete tra più città nell’ottica di implementare scambi e interazioni ed accrescere la capacità di collaborare insieme per valorizzare tutte le nostre specificità, a cominciare proprio dalla storia". L’appuntamento è per le ore 16, ingresso libero.