Se sei sfiorato dall’idea di investire nel trading online, magari spinto da quanto hai letto in giro (e non sempre corrispondente al vero, purtroppo) sulle possibilità di guadagnare, il primo passo da effettuare è quello di aprire un conto online. Operazione tutto sommato semplice e immediata da portare a termine tramite specifiche piattaforme in rete che offrono i propri servizi di intermediazione. Una piattaforma di intermediazione altro non è che un broker virtuale che tramite l’utilizzo di un software consente di accedere ai mercati in modalità internet. In sostanza la piattaforma è il mezzo tramite il quale si sviluppa l’investimento.Soggetti che si sono evoluti nel tempo e che oggi arrivano a offrire una serie di servizi correlati all’utente. Un broker non è più un semplice servizio di intermediazione, ma ha anche compiti affini come quello di informare il trader; formarlo; dotarlo di tutti gli strumenti adeguati per poter poi operare in autonomia sui mercati. Oggi chi investe sui mercati tramite la rete può contare su piattaforme sempre più evolute con una gamma elevatissima di servizi offerti. Non è facile indicare quali sono le migliori piattaforme di trading online; ma proprio grazie a questa vasta offerta presente oggi sul mercato si può tentare di scegliere nel modo più personalizzato possibile. Facendo massima attenzione alle proprie esigenze. Facciamo qualche esempio. Ci sono piattaforme che curano particolarmente tutta la parte legata alla formazione del trader; sezioni dedicate con video, tutorial, materiale didattico da scaricare. Quindi consigliate per l’utente investitore alle prime armi. Altre che offrono servizi di investimento automatico; ovvero, l’utente che non ha tempo di seguire costantemente l’andamento dei mercati può impostare le proprie preferenze di investimento e lasciare poi che sia la piattaforma stessa ad investire in sua vece. Vi sono poi i broker che offrono possibilità di aprire un conto demo; quindi di iniziare a investire con soldi non reali per capire come funziona il meccanismo del trading online. E aprire un conto con soldi reali solo una volta che ci si sente adeguatamente preparati.Per quanto riguarda l’usabilità poi, è consigliabile rivolgersi a piattaforme il più possibile chiare, di facile utilizzo e soprattutto gratuite. Ovvero senza costi di utilizzo. Molti broker sono a pagamento, altri guadagnano sulle puntate, quindi commissione sui movimenti. È fondamentale leggere sempre, prima, le condizioni di utilizzo di una piattaforma con annessi eventuali costi di commissione e altre tipologie di fee che l’operatore richiede. Ultimo, non certo per importanza, il servizio cliente; dato che eventuali problematiche possono essere sempre dietro l’angolo, affidarsi a una piattaforma in lingua italiana potrebbe essere la soluzione più pratica ed efficace.
"Preoccupazione e sconcerto". Con queste parole la parlamentare maceratese, Irene Manzi, commenta la decisione dalla Cementir- Sacci di non voler accogliere nessuna delle proposte avanzate dai sindacati e dalla Regione Marche nei due tavoli convocati venerdì scorso ed oggi per discutere del futuro dello stabilimento di Castelraimondo. "La decisione assunta dal nuovo gruppo Caltagirone (proprietario degli stabilimenti ex Sacci, tra cui quello di Castelraimondo) di non voler prorogare di ulteriori 15 giorni il confronto sulla procedura di mobilità, a fronte anche della disponibilità espressa dalla a Regione di garantire altri tre mesi di cassa integrazione,- evidenzia la Manzi- rappresenta una grave mancanza di attenzione e rispetto verso il nostro territorio, verso i lavoratori e verso un insediamento produttivo ancora in grado di assicurare una produzione qualificata, con la conseguenza di produrre dall'1 ottobre la messa in mobilità dei 71 dipendenti del sito di Castelraimondo. Continuo a pensare che, a fronte dell'attenzione dimostrata da tutte le istituzioni locali e nazionali rispetto al prosieguo della produzione dello stabilimento di Castelraimondo, la Cementir Sacci avrebbe dovuto tenere un atteggiamento differente, improntato alla tutela dell'occupazione e della produzione. A questo punto, di fronte all'atteggiamento di chiusura espresso dal gruppo Caltagirone, l'unica alternativa praticabile è quella, già indicata dalla Regione Marche, di realizzare una bonifica dell'impianto da parte della stessa Cementir - Sacci".
Mancato accordo per salvare dal licenziamento i 71 lavoratori della Cementir Sacci di Castelraimondo. E’ l’esito dell’incontro di questa mattina, a Palazzo Raffaello, tra Regione, responsabile del personale e sindacati di categoria.«L’azienda non ha ascoltato nessuna richiesta per salvare il lavoro e la produttività del cementificio. – affermano con rabbia e delusione Fillea CGIL, Filca CISL e Feneal Uil - Avevamo proposto di prorogare di ulteriori 15 giorni il confronto sulla procedura di mobilità in scadenza a fine mese per continuare un confronto costruttivo; la Regione avrebbe garantito risorse per finanziare altri 3 mesi di cassa con l’obiettivo di traghettare l’azienda fino all’eventuale ripresa della produzione. Ora l’indisponibilità dell’azienda porterà dal 3 ottobre ai primi licenziamenti . Nel pomeriggio di domani, 27 settembre, informeremo, in assemblea i lavoratori. In tanti anni di sindacato non avevamo mai visto un mancato accordo di questa natura. »I sindacati ora si aspettano che la Regione mantenga l’impegno di far bonificare, dalla Cementir Sacci del Gruppo Caltagirone, lo stabilimento di Castelraimondo
Good bank vicine alla cessione, con la speranza di firmare a breve ''uno o più accordi che oltre a soddisfare i vincoli europei, garantiscano cessioni nel segno della continuità. Dopo oltre 10 mesi di duro lavoro crediamo di essere vicini al punto di svolta tanto atteso''. Così il presidente Roberto Nicastro in una lettera inviata ai dipendenti delle quattro banche salvate (Nuova Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e CariFerrara) e cofirmata per ciascun istituto dai rispettivi amministratori delegati.''La traversata che abbiamo compiuto in questi mesi non è stata delle più facili - scrivono Nicastro e Goffi -, abbiamo affrontato e resistito assieme a svariate tempeste. Ora, l'atteso ingresso in porto oltre a dover rispettare i vincoli fissati dalla Commissione Europea deve tenere in considerazione anche le richieste della Bce ai compratori. Tutto ciò richiede sforzi, impegni e tempi aggiuntivi. Sabato la Commissaria Ue Vestager ha pubblicamente espresso la disponibilità a essere flessibili sui termini, così da permettere se necessario la finalizzazione tecnica delle trattative in corso oltre il 30 settembre, come da noi lungamente richiesto. A breve però speriamo di firmare uno o più accordi che oltre a soddisfare i vincoli europei, garantiscano cessioni nel segno della continuità e che tengano il più possibile conto delle peculiarità di ciascuna banca, degli interessi dei territori che rappresentano e delle risorse che vi lavorano". (ANSA)
Silvia Alessandrini Calisti è una mamma di Macerata che, come succede a tante mamme come lei, ha deciso di reinventarsi professionalmente dopo la maternità. La sua intuizione nasce nel 2010, dopo che Silvia ha partorito il suo primo figlio, e si traduce in un blog in cui chiedere e dare consigli alle altre mamme.Negli anni, mentre Silvia diventava bis-mamma, il blog si è trasformato in un sito (www.mammemarchigiane.it) che è stato il suo personale trampolino di lancio verso la libera professione nel mondo della comunicazione e del web marketing. Proprio ieri Silvia ha ritirato il premio "Donna Impresa 2016" organizzato dalla camera di commercio della provincia di Macerata e dal suo comitato imprenditoria femminile.Abbiamo intervistato Silvia che ci ha raccontato qualcosa di più sul suo lavoro.Silvia, com'è nata l'idea di mammemarchigiane.it?Quando è nato il mio primo figlio, dopo aver lasciato il mio lavoro di ricercatrice a contratto, mi sono accorta che nei riguardi della maternità brancolavo nel buio. C'erano tante cose che non sapevo, risposte che non avevo. Ho pensato così di aprire un gruppo su Facebook dedicato alle mamme di Macerata, nel quale condividere i miei dubbi e le mie perplessità. Il gruppo è cresciuto molto velocemento, per questo da lì a poco ho aperto un blog che nel giro di un anno circa si è traformato nel sito mammemarchigiane.it che negli anni si è molto radicato proprio per la sua impronta fortemente territoriale.Le mamme, ma anche i papà, che cosa possono trovare esattamente in questo sito?Il sito ha diverse sezioni. C'è una parte più intimistica in cui racconto la mia maternità, ma è soprattutto un sito si servizio dove i genitori possono trovare risposte a domande e dubbi. C'è ad esempio una mappatura dei locali con servizi per bambini e dei parchi giochi, ma anche una sezione dedicata alla domanda e offerta di baby sitter. Insomma, nel sito ho cercato e cerco di raccogliere tutto quello che può essere utile ad una famiglia che vive nella nostra regione.La crescita del sito è corrisposta ad una tua personale crescita professionale?Assolutamente sì. Gestisco da sola il sito che è diventato il mio principale lavoro e che mi ha portato altri lavori di web e social marketing. Grazie a mammemarchigiane ho vinto due premi. Il primo a Roma, nel novembre dello scorso anno, è stato il Golden Media Marche, riconoscimento assegnato dal CESMA (Centro Studi Marche) alle eccellenze marchigiane nel campo della comunicazione per il settore web. Il secondo, invece, è stato quello conferitomi dalla camera di commercio della provincia di Macerata.Possiamo dire che quella delle Marche è una situazione "a portata di famiglia" o c'è ancora da lavorare?La regione ha una pluralità di offerta che varia molto a seconda della zona: da Pesaro ad Ascoli la situazione varia molto e di certo le province del nord sono quelle che offrono servizi migliori. Posso dire che nella zona di Macerata questa attenzione alla famiglia e ai suoi bisogni sta crescendo, ma di sicuro c'è ancora moltissimo da fare sia a livello di sensibilizzazione che di azioni concrete.
Sabato 24 settembre, alle ore 10, nell’aula sinodale della Domus S.Giuliano a Macerata (via Cincinelli 4), si terrà la tradizionale cerimonia di consegna del premio di Fedeltà al lavoro e del Progresso economico, giunta alla 41° edizione. Saranno premiati 40 tra imprenditori di ogni categoria economica, amministratori e dipendenti del settore privato che, nel corso del 2015, abbiano maturato 35 anni di anzianità di servizio, rendendosi particolarmente meritevoli nel campo del progresso tecnico-economico della provincia di Macerata.Nel corso della manifestazione saranno consegnati anche il premio “Speciale alla carriera” assegnato alla memoria a Bruno Castagnari, maestro artigiano recanatese la cui attività, grazie ai discendenti, viene svolta ancora oggi dalla ditta “Fisarmoniche Castagnari srl”, ed il premio “Maceratese nel mondo”, assegnato a Cesare Bocci, celebre attore nativo di Camerino.Nell’ambito della 41° edizione del premio di Fedeltà al lavoro e del Progresso economico della Camera di commercio di Macerata ci sarà anche la consegna del “Premio donna impresa” giunto alla 15° edizione. Il premio è dedicato e assegnato alle imprenditrici della provincia di Macerata che si sono particolarmente distinte nel corso dell’anno in tematiche quali l’originalità dell’attività svolta, l’adozione di strumenti innovativi o per la valorizzazione e promozione del territorio e della produzione tipica locale. A fare gli onori di casa ci sarà la presidente del Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di commercio di Macerata, Patrizia Tiranti, la quale ribadisce che la finalità del premio è quella di mettere in evidenza le eccellenze imprenditoriali in campo femminile: “Impegno, capacità, tenacia, innovazione: sono queste le virtù che vengono riconosciute in questo giorno per esaltare il talento di coloro che hanno contribuito alla crescita dell’economia locale. Le imprenditrici premiate, infatti, dimostrano ogni giorno attaccamento e dedizione alla propria attività. A loro va il ringraziamento non solo del sistema camerale, ma anche di tutte le istituzioni, perché rappresentano il vanto dell’economia locale e costituiscono un patrimonio che va assolutamente tutelato. Rappresentano infatti un esempio per tutte le aspiranti imprenditrici e testimoniano che attraverso l’impegno, la tenacia e la serietà si può arrivare lontano”.Alle imprenditrici verrà donata una piccola scultura in bronzo, raffigurante una figura femminile di pregevole fattura, divenuta da diversi anni l’icona simbolo del premio Donna impresa. La statuina è realizzata dall’artista Donatella Fogante.
Tutto pronto a Milano per l’edizione di settembre della Fiera “White women's collections + accessories” che si svolge in Via Tortona dal 24 al 26 settembre, nell’area denominata appunto Tortona Fashion Disctrict, e che si animerà, durante la Milano Fashion Week, con un'edizione che segna uno step fondamentale nella crescita e nell'espansione internazionale della kermesse.“Quest’edizione segna sempre di più la vocazione internazionale della Fiera – sostiene Paolo Capponi, responsabile Ufficio Export di Confartigianato Imprese Macerata - con 500 espositori di cui 346 aziende italiane e 164 estere con una crescita del 32% di brand stranieri, che scelgono WHITE Milano per presentare le loro collezioni. Tra questi sono 200 le new entry che confermano il continuo scouting per offrire ai buyer proposte sempre aggiornate sui nuovi trend. La crescita delle richieste per l’edizione di settembre 2016 registra un +25% rispetto alla stessa edizione dell’anno precedente, unitamente a un incremento della superficie allestita che arriva a oltre 20.000 mq (+ 12% confrontato a settembre 2015). Siamo particolarmente soddisfatti per la selezione delle nostre aziende artigiane 100% Made in Italy, che con i loro prodotti innovativi e genuini stanno avendo un discreto successo.”Continua inoltre il focus sull’artigianalità di nuova generazione con WHITE STUDIO – It’s Time to Contemporary Artisan, che rappresenta il primo progetto di MIAC - Moda Italiana Aziende Contemporary - una branch nata dall’accordo tra Confartigianato Moda e White. “Terreno e finalità comuni alle due realtà – WHITE e Confartigianato Imprese Moda - è un programma di iniziative congiunte, mirate all’internazionalizzazione delle piccole e medie aziende del comparto moda – afferma Moira Amaranti, Presidente Provinciale Confartigianato per la Calzatura. Questa proficua collaborazione tra White e l’Associazione darà la possibilità alle nostre aziende 100% Made in Italy di presentarsi in una vetrina fashion ed internazionale, perseguendo l’obiettivo che Confartigianato si è posta da anni, ovvero essere sempre al servizio degli artigiani che vogliono approcciarsi all’export”.“WHITE è il più importante salone della moda donna in Italia e con Confartigianato potrà riaffermare la sua leadership attraverso iniziative che mettono al centro dei nostri progetti le piccole e medie aziende italiane iscritte alla nostra Associazione - ha dichiarato Giuseppe Mazzarella, presidente di Confartigianato Moda e membro del Cda di Ice-Agenzia.Le aziende di Confartigianato Macerata che saranno presenti al White sono: Alex by Mercury di Potenza Picena, Sergio Amaranti di Civitanova Marche, Art Pelle di Corridonia, Redwood e London di Monte San Giusto, Halmanera di Potenza Picena, Karma of Charme di Sant’Elpidio a Mare, Yab di Morrovalle, Punto Pigro di Montegranaro e Ernesto Dolani di Sant’Elpidio a Mare.
FILLEA CGIL, FILCA CISL, FENEAL UIL e la R.S.U. aziendale della Cementir Sacci di Castelraimondo, comunicano che venerdì 23 settembre 2016 dalle ore 11:30 si svolgerà una manifestazione con presidio dei lavoratori presso la Regione Marche - in Via Tiziano.Presidio e manifestazione, decisi dall’assemblea dei lavoratori del cementificio di Castelraimondo, durante l’incontro, programmato per domani mattina, tra la Cementir Holding (che ha acquisito la Sacci) ed il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli.«Sono mesi che chiediamo alla Regione di incontrare la nuova proprietà per capire quali sono gli obiettivi della Cementir sul sito di Casteleraimondo soprattutto affrontare la questione occupazionale – ribadiscono i sindacati - L’incontro di venerdì è l’ultima occasione per difendere i posti di lavoro e per evitare, dal 1° ottobre, il licenziamento di tutti i 71 lavoratori.»
Una serie infinita di fotogrammi (ben 12.681 dati), provenienti dal consueto Rapporto annuale di Confartigianato presentato in questi giorni, ben ci descrivono lo stato del mondo dell’impresa, e di conseguenza quello della nostra economia, sia a livello nazionale che territoriale.Eccone illustrati alcuni dei più significativi per quanto concerne la provincia di Macerata.Il numero di microimprese fino a 10 addetti presenti nella nostra provincia fa segnare quota 26.526 e rappresenta il 95% del totale imprese: esse assorbono 51.188 lavoratori (il 55,2% degli occupati).Per quanto concerne le imprese artigiane esse sono 10.804: 3 sono quelle che nascono mediamente ogni giorno, mentre per quanto attiene l’incidenza sociale vi sono 3,4 imprese artigiane ogni 100 abitanti ed 8,3 imprese ogni 100 famiglie (il dato nazionale è, rispettivamente, 2,2/100 abitanti e 5,2/100 famiglie). Il totale occupati presso imprese artigiane ammonta, in provincia di Macerata, a 29.557 (14.452 “indipendenti”, 15.105 “dipendenti”); le imprenditrici artigiane sono in totale 3.184 (divise in 1.579 titolari e 1.605 collaboratrici, esse rappresentano il 22,3% degli imprenditori artigiani); sempre nella nostra provincia si contano 2.059 imprese artigiane a conduzione femminile (18,9% di tutte le imprese artigiane), 1.333 a conduzione giovanile (12,2% del totale artigianato) e 1.395 a conduzione straniera (12,8% dell’artigianato).Ecco poi alcuni dati relativi al “sociale” ed al “mercato del lavoro”: i pensionati in provincia di Macerata sono 94.210, il tasso di disoccupazione si attesta al 9,0% (il dato nazionale è all’11,9%) ed il tasso di disoccupazione giovanile (15/24 anni) è al 28,1% (il dato nazionale segna un 40,3%); ancora, sono state autorizzate 2.037.781 ore di C.I.G. per l’artigianato, il 34,0% su ore autorizzate al totale imprese (il 4,4% è il dato nazionale); gli apprendisti sono stati 3.726, mentre sono state pari al 12,4% le assunzioni dell’artigianato di difficile reperimento (la media nazionale fa registrare il 10,7%).Interessante il dato sull’export manifatturiero: esso nel 2015 ha fatto registrare una somma pari a 1.668 milioni di euro (il 54,6% in U.E. a 28), ma ha fatto registrare un calo del 2% sull’anno precedente (il dato nazionale mostra invece un + 3,7%).Concludiamo questa panoramica sul mondo della piccola e media impresa maceratese con alcuni dati inerenti la fiscalità, il credito e la burocrazia.Circa la fiscalità l’aliquota effettiva dell’Irap (regionale) è risultata pari al 4,60% (media nazionale 4,21), quella dell’Addizionale regionale Irpef all’1,38% (media nazionale 1,57%) e quella media dell’Addizionale comunale Irpef allo 0,75% (media nazionale 0,62%).Riguardo il credito il finanziamento alle imprese della provincia ha fatto registrare una cifra pari a 3.336 milioni di euro, uno stock in diminuzione dell’8,0% rispetto all’anno precedente. Il tasso di interesse a breve alle imprese della provincia si è attestato al 3,75% (3,58% la media nazionale) ed è diminuito di 55 punti base rispetto all’anno precedente. Il rapporto sofferenze/impieghi nelle imprese ha toccato quota 24,5% in provincia (dato nazionale è 16,9%).Concludiamo con la burocrazia: se in Italia il tempo medio per completare un procedimento di giustizia civile ammonta a 1.484 giorni nella nostra provincia esso è più breve, risultando pari a 1.237 giorni; all’opposto si verifica nel contenzioso tributario, laddove i tempi nella nostra provincia sono mediamente di 2.537 giorni (la media nazionale si attesta a 1.513 giorni). Burocrazia pachidermica ma molto onerosa, visto che i costi per adempimenti burocratici medi per impresa con dipendenti è pari a 18.400 euro!!!<<Questi pochi dati provinciali – commenta il Presidente di Confartigianato Imprese Macerata Renzo Leonori – sono sufficienti ad inquadrare il nostro mondo artigiano e la nostra piccola impresa più in generale. Quella che scaturisce è una immagine in chiaro/scuro: se da un lato si evidenzia il ruolo cardine svolto dalla piccola impresa nell’economia provinciale (più del 55% dell’occupazione è determinata da microimprese sotto i 10 dipendenti!), l’alto rilievo sociale dell’artigianato, valori più bassi di disoccupazione in genere e giovanile in particolare rispetto ai dati nazionali, dall’altro si evidenziano criticità quali il calo dell’export manifatturiero, la lunghezza dei procedimenti di contenzioso tributario (quasi 7 anni!!!), riduzioni più marcate rispetto alle medie nazionali per quanto concerne finanziamenti alle imprese e crediti bancari. La fotografia appena scattata ci trova sicuramente, dopo la fase acuta della malattia rappresentata dalla lunga crisi economica, dimagriti e convalescenti, sostanzialmente cambiati, ma con una gran voglia di ripresa>>.
Poltrona Frau è stata scelta per arredare la nuova imbarcazione a vela del cantiere finlandese Nautor’s Swan, ClubSwan 50, disegnata da Juan Kouyoumdjian, una barca con un concept di nuova generazione che vuole coniugare comfort e sportività, leggerezza e qualità dei materiali, eleganza e praticità, artigianalità e tecnologia. Una commessa prestigiosa che rappresenta un importante riconoscimento del know-how di 104 anni di vita dell’azienda e di più di 30 anni di esperienza nel settore nautico.La barca è stata studiata, negli interni e negli esterni, sia per offrire comfort ed eleganza durante brevi crociere sia per garantire prestazioni elevatissime durante le competizioni sportive. Gli interni sono stati progettati e sviluppati con l’obiettivo di minimizzare e ottimizzare i pesi senza rinunciare a funzionalità ed estetica. Gli arredi sono rimovibili e ripieghevoli in tempi brevissimi per garantire una conversione veloce dalla modalità di crociera a quella di regata e fare spazio per le vele o per cuccette addizionali per l’equipaggio. Colori sobri e naturali per tutti gli elementi di arredo. In quattro combinazioni diverse, a scelta dell’armatore.Tela canvas ecru e cuoio Frau®. Alcantara® bianco caldo per i cielini. Paratie e murate sono in legno dogato laccato bianco. Sulle murate, inoltre, sono posizionati pratici e capienti tasconi sempre in tela canvas con dettagli in cuoio Frau® per riporre oggetti e strumenti utili per la navigazione. La cabina armatoriale è caratterizzata da raffinati dettagli in cuoio che catturano lo sguardo e creano un ambiente gradevole e accogliente. La testata del letto dal design lineare è in carbonio rivestita in cuoio Frau®, così come il giroletto. I bauli porta abiti inclusi quelli delle cabine di poppa, sono realizzati in tela canvas e cuoio e, grazie alla particolare struttura interna sostenuta da bacchette di carbonio posizionate negli angoli, possono essere facilmente ripiegati e rimossi durante le regate. La dinette offre ampio spazio e dettagli ricercati. I divani posti a “elle” sono rivestiti in tela canvas e gli schienali possono essere messi in posizione orizzontale per diventare comode cuccette sospese con cinghie di cuoio. Cuoio anche per il piano rettangolare del tavolo da pranzo. “Siamo molto orgogliosi di essere stati scelti da Nautor’s Swan, cantiere di grande tradizione e reputazione, per realizzare queste imbarcazioni.Un progetto molto importante che ci ha consentito di valorizzare il nostro savoir-faire - dichiara Kurt Wallner, direttore della divisione Interiors i Kurt Wallner direttore della divisione Interiors in Motion n Motion di Poltrona Frau-. E’ una conferma dell’autorevolezza dell’azienda nella progettazione di interni “in motion” per i quali l’ottimizzazione dello spazio e l’utilizzo di materiali innovativi sono fattori cruciali. Il segmento della nautica di alta gamma presenta oggi molte opportunità di business che possiamo cogliere grazie alla nostra esperienza nella progettazione e alla capacità artigianale che ci consente di realizzare progetti totalmente bespoke”. ClubSwan 50 è raffinata, versatile, filante. Ma anche innovativa e altamente performante. Insomma, una fuoriclasse. [video width="640" height="360" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/09/Poltrona-Frau-Icons-in-Motion.mp4"][/video]
Si è svolto oggi il Cda della Bcc di Civitanova Marche e Montecosaro.Un momento importante per fotografare l’attuale stato di salute dell’Istituto di Credito, con i dati della semestrale, ma anche per fare il punto su due temi di grande attualità e di grande interesse: la proposta di acquisto della Carilo e il processo di riforma del Credito Cooperativo.Semestrale“La semestrale al 30 giugno 2016 – dice il Presidente Sandro Palombini - si è chiusa molto bene. Il 2016 sarà un anno molto importante, non tanto perché registrerà un altro risultato positivo della nostra Bcc, quanto perché dovrà consentire alla nostra Banca di strutturarsi e riorganizzarsi adeguatamente per affrontare correttamente le sfide del difficile nuovo contesto di mercato e, quindi, assicurare risultati positivi anche negli anni a venire”.“Abbiamo chiuso il semestre – dice il DG Giampiero Colacito - con un utile netto di euro 2,3 milioni che ci consente di superare quota 76 milioni di euro di patrimonio netto e di registrare indicatori patrimoniali fra i più alti del sistema bancario nazionale: CET1 e TCR pari al 21,7%.I crediti verso la clientela della Banca si sono attestati a circa euro 285 mln, con una crescita dello 0,7% rispetto al 31/12/2015. Nel semestre in osservazione le esposizioni deteriorate, nonostante il perdurare della congiuntura negativa e l’elevata incertezza sulle prospettive di ripresa, sono risultate in calo dell’1,3%; esse rappresentano il 16,5% dell’ammontare complessivo dei crediti con la clientela e presentano un grado di copertura di oltre il 46%, perfettamente in linea col dato nazionale pubblicato da Banca d’Italia. L’operatività della Banca ha comunque sempre posto una particolare attenzione al territorio non solo sotto il profilo economico, ma anche sotto quello sociale, attraverso la valutazione dei bisogni primari della collettività, nello spirito tipico di una banca di credito cooperativo.Proposta di acquisto di Carilo SpAA fine luglio la Bcc di Civitanova Marche e Montecosaro ha inviato una manifestazione di interesse per l’acquisto delle partecipazioni Carilo SpA. Qual è lo stato delle trattative in corso?“Certamente a causa del periodo feriale appena concluso – dice Palombini - non abbiamo ancora ricevuto alcun riscontro dai due soci di Carilo SpA, Nuova Banca delle Marche e Fondazione Carilo. Tuttavia, vista l’importanza che riveste tale operazione per la nostra banca e per il nostro territorio, sarà premura della banca stessa sollecitare una risposta agli organi competenti qualora non vi fossero riscontri nel breve termine”.“L’eventuale operazione di acquisizione – dice Colacito - oltre ad avere risvolti positivi per i nostri territori, renderebbe più celere il processo di ristrutturazione che la banca sta portando avanti per adeguarsi ai mutati scenari economici e bancari, coerentemente alle esigenze dell’intero sistema bancario ed indipendentemente da quello che sarà il processo di attuazione della nuova legge di riforma”. Riforma del Credito Cooperativo.Federcasse fa pressing su Cassa Centrale Banca (CCB) per evitare due gruppi; Bcc Civitanova auspica invece la costituzione del secondo gruppo guidato proprio da CCB“Il processo di riforma del credito cooperativo – dice l’AD ai rapporti con il credito cooperativo Marco Bindelli - sta vivendo una fase molto importante e delicata. Il 13 settembre scorso è scaduto il termine per inviare osservazioni e proposte di modifica alla normativa secondaria posta in consultazione dalla banca d’Italia ed entro fine mese l’Organo di Vigilanza dovrebbe pubblicare la versione definitiva delle disposizioni attuative: dal quel momento decorreranno i 18 mesi di tempo per la costituzione del gruppo o dei gruppi bancari cooperativi.Nel frattempo, circa 80 BCC, tra le quali anche quella di Civitanova, dopo vari incontri con Cassa Centrale Banca (CCB), hanno ricevuto la bozza del progetto di costituzione del gruppo alternativo ad Iccrea.Dopo aver esaminato e particolarmente apprezzato il progetto di CCB, proprio mentre le 80 BCC stavano per inviare la pre-adesione al costituendo gruppo CCB, è intervenuta Federcasse, l’associazione nazionale delle BCC, con una proposta di lettera di intenti inviata alle due banche di secondo livello (Iccrea e CCB). La lettera, senza contenere alcun concreto progetto industriale e bancario di gruppo unico, in un’ottica meramente politica, mira a scoraggiare la costituzione del gruppo alternativo, offrendo a CCB maggiore spazio (poltrone) nella governance dell’eventuale gruppo unico che farebbe capo ad Iccrea e la concessione a CCB di fornire alcuni servizi per l’intero gruppo.Conseguentemente, non poteva mancare l’intervento di via Nazionale che, difatti, ha chiesto un incontro per mercoledì 21 settembre p.v., proprio in Banca d’Italia, con gli esponenti di CCB, di Iccrea e Federcasse.A questo punto, nonostante CCB stia proseguendo speditamente con il proprio progetto di costituzione del gruppo nazionale, la BCC di Civitanova Marche e Montecosaro auspica che l’Organo di Vigilanza si faccia garante della corretta attuazione della legge di riforma che prevede la costituzione di più gruppi con un patrimonio minimo di 1 mld di patrimonio, impedendo il tentativo del versante associativo di trasferire il “potere” delle federazioni all’interno del gruppo unico che vorrebbero costituire e dando seguito al monito fornito dal Governatore Ignazio Visco nelle Considerazioni finali della relazione annuale in cui affermò chiaramente che occorre seguire logiche strettamente industriali e che “La componente associativa può mantenere un ruolo di rappresentanza a livello nazionale e territoriale, senza indebite interferenze sulla pianificazione strategica, sulla gestione operativa e sulle funzioni di controllo del gruppo.”.Se dall’incontro di mercoledì in Via Nazionale dovesse emergere una non corretta applicazione del processo di riforma in atto, credo che sarebbero in tante le BCC che potrebbero fare appello all’Organo di Vigilanza.Il quadro normativo è oramai chiaro e il sistema bancario italiano, e quello cooperativo in particolare, non può più permettersi logiche diverse da quelle industriali ed aziendali!”.
“Grazie, grazie Ceriscioli!”. C'è tanto amaro in bocca nelle parole dei lavoratori del cementificio ex Sacci di Castelraimondo, che questa mattina hanno protestato contro l'imminente chiusura dello stabilimento. Si sono ritrovati di fronte al piazzale che fino ad oltre un anno fa raggiungevano per andare a lavorare ma invece sono partiti, a piedi, fino a raggiungere il centro abitato di Castelraimondo, dove si è tenuta una conferenza stampa. Hanno rivolto il loro tristemente sarcastico ringraziamento al governatore Luca Ceriscioli, che come hanno affermato i sindacalisti ed i rappresentanti dei lavoratori, non ha mai preso in mano la situazione e per un anno ha evitato di incontrarli e di incontrare, come più volte chiesto, i vertici della nuova proprietà dello stabilimento, la società CementirSacci, che fa capo al gruppo Caltagirone.“La Regione Marche non ha voluto prendersi la sua responsabilità politica – hanno detto in conferenza stampa – stentiamo a credere alla totale disattenzione con la quale politici e funzionari hanno gestito la situazione fin dall'inizio, perché sarebbe gravissimo pensare che è così che trattano i problemi della Regione che sono pagati per amministrare. La Regione in questa vertenza aveva tutte le possibilità per poter sovvertire le sorti del cementificio di Castelraimondo ma ci ha praticamente ignorato, lasciandoci al nostro destino”. L'incontro con la nuova proprietà, dopo mesi di attesa, era fissato per venerdì scorso, il 16 settembre.Ma Ceriscioli lo ha rimandato di un'altra settimana in quanto impegnato a Rieti con il commissario Errani. “Non c'è più tempo – continuano i sindacalisti – come tutti sanno la cassa integrazione scade il 30 settembre e dal primo ottobre saremo tutti licenziati. In tutti questi mesi la Regione dov'è stata? Forse ha altri piani in mente? Qui non si parla solo del futuro di 70 dipendenti, ma di un indotto di oltre 150 persone, dell'economia intera di un territorio che è già stato martoriato dalla crisi. E mentre la posizione di Cementir è sempre stata chiara, tanto da dichiarare di aver comprato al netto della forza lavoro, la Regione poteva fare la differenza, e anche se mancano ancora soltanto 10 giorni, può farla ancora. Quindi oggi facciamo un appello accorato a non lasciare che fra dieci giorni 70 persone stiano a casa senza lavoro sperando che questa volta la Regione faccia ciò che è chiamata a fare”. Hanno partecipato alla protesta insieme ai lavoratori dell'impianto di Castelraimondo anche le OO.SS. Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil. Un duro attacco alla Regione è venuto anche da parte dei sindaci di Castelraimondo e Gagliole Renzo Marinelli e Mauro Riccioni. “La Regione ci ha portato in giro per tutto questo tempo – hanno affermato – ci siamo fidati, come è giusto che sia, e abbiamo sopportato ogni rinvio, ogni silenzio ingiustificato, ma evidentemente ad oggi possiamo dire che sbagliavamo. Siamo preoccupati per il nostro futuro”.Nei prossimi giorni i sindacalisti incontreranno il Prefetto per tentare ancora una volta di mobilitare i vertici regionali ma il 30 settembre, come hanno più volte ripetuto, è dietro l'angolo.
FILLEA CGIL, FILCA CISL, FENEAL UIL ed R.S.U. aziendale, comunicano che lunedì 19 settembre dalle ore 10 si svolgerà una manifestazione con corteo, presidio e conferenza stampa dei lavoratori del Cementificio Cementir-Sacci di Castelraimondo.La manifestazione è stata decisa per dar seguito alla protesta che i 71 lavoratori del cementificio hanno iniziato dal cinque luglio scorso, giorno in cui la vecchia proprietà ha ufficialmente aperto la procedura di mobilità per tutti i dipendenti dello stabilimento di Castelraimondo e soprattutto dopo l’ennesimo rinvio dell’atteso incontro tra la Regione Marche e i rappresentanti aziendali della nuova proprietà. Se entro il 30 settembre non si trova una soluzione alla vertenza, tutti i 71 dipendenti del Cementificio di Castelraimondo dal primo ottobre saranno licenziati.
Stagione estiva ormai agli sgoccioli ed arrivano i primi bilanci dei flussi turistici, sia in riviera che nel resto del territorio potentino. I numeri, seppur ufficiosi, fanno registrare una sostanziale tenuta delle presenze rispetto allo scorso anno.Soddisfazione è stata espressa dall’assessore al Turismo e Commercio, Paolo Scocco: “Nonostante movimenti altalenanti, specie a cavallo tra luglio ed agosto – ha riferito Scocco – abbiamo avuto una stagione più che soddisfacente. La sinergia tra Comune e le due Pro Loco cittadine, unitamente alle tante iniziative messe in campo, hanno contribuito a mantenere un livello qualitativo appetibile. Come Amministrazione Comunale siamo particolarmente soddisfatti dei risultati dei bus navetta gratuiti, sui quali abbiamo investito raddoppiando mezzi e corse e collegando al costa con la città alta. In termini numerici oltre 4 mila persone hanno fruito del servizio di trasporto. Non solo turisti ma anche concittadini, contribuendo così a snellire la viabilità, il traffico ed i parcheggi interni. Molto bene anche le linee verso il centro storico, con visite guidate gratuite il martedì e il venerdì, che hanno registrato circa 600 presenze. Molto bene anche le visite guidate al gioiello di Villa Buonaccorsi gestite dalla Pro Loco rivierasca che, insieme ai colleghi del capoluogo, hanno tenuto aperti i due uffici di informazione turistica. Un ringraziamento particolare a Sonia Pace, Ilaria Corallo, Carmen Palmisano ed Elisa Ortolani, che hanno gestito con professionalità i tour culturali del centro storico e a Giuseppe De Rosa e Daniele Renzi gestori dell’info point di promozione turistica all’interno del Natural Village”
Ultima tappa della serie di eventi e incontri organizzati da MAP Communication in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Potenza Picena, la società cinese Rivertree e la Fondazione Anton Mario Filippetti: si è svolto infatti lunedì presso l’Hotel Horizon di Montegranaro (FM) il seminario sul tema “Salute e Sport per uno stile di vita longevo. La dieta mediterranea e le tipicità delle Marche”. Relatore della serata è stato il professor Giuseppe Natale Frega. Presente anche la delegazione cinese politica-istituzionale proveniente dalla città di Zhengzhou (nella Provincia di Henan) in questi giorni in visita nelle Marche.A fare gli onori di casa il Presidente di MAP Communication e Presidente Fondazione Anton Mario Filippetti Mario Carlocchia. Presenti le più importanti istituzioni del settore agroalimentare, fra cui il Presidente della sezione Agroalimentare di Confartigianato Macerata Enzo Mengoni, il coordinatore regionale di CNA Marche Unione Alimentare Gabriele Di Ferdinando, il Presidente di Copagri Macerata Andrea Passacantando, il Direttore di Coldiretti Macerata Giordano Nasini. Sono intervenuti anche il Presidente di Unioncamere Marche Graziano Di Battista, il Presidente Confartigianato Moda e componente del CDA di ICE-ITA Giuseppe Mazzarella e l’assessore alle Attività Produttive del comune di Potenza Picena Tommaso Ruffini. Non sono mancati esponenti del mondo accademico e alcuni produttori di eccellenze enogastronomiche marchigiane, ben rappresentati dall’associazione Prodotti Nobili Marchigiani e Italiani, presieduta da Mario Civerchia. Fra i partner dell’evento l’azienda vitivinicola Ciù Ciù di Offida (AP), presentata dal titolare Walter Bartolomei, e il Salumificio Ciriaci di Ortezzano (FM). Ad allietare la serata l’esibizione al pianoforte del maestro Lorenzo Di Bella che ha ricordato l’universalità del linguaggio della musica.Il Professor Frega ha sottolineato nel suo intervento l’importanza della ricerca, anche in campo agroalimentare, nel processo di sviluppo di ogni paese e ha ribadito le tantissime eccellenze enogastronomiche di cui la regione Marche è ricca e l’altissimo valore, riconosciuto ormai in tutto il mondo, della dieta mediterranea. Molto apprezzati anche dalla delegazione cinese i prodotti assaggiati durante la cena che è seguita all’intervento del Professore.Il seminario è avvenuto al termine di una giornata ricca di incontri e appuntamenti iniziata con la tavola rotonda intitolata “La formazione in un contesto di globalizzazione. Multidisciplinarietà e trasversalità nel percorso formativo”. L’incontro ha coinvolto i delegati cinesi e i rappresentanti di alcuni fra i maggiori Istituti, Università, Accademie e associazioni di categoria del territorio nazionale.
Dopo aver dato ieri il benvenuto alle prestigiose delegazioni politica-istituzionale e sportiva provenienti dalla città di Zhengzhou nella Provincia di Henan, una delle regioni più popolate della Cina con 107 milioni di abitanti, la città di Potenza Picena ha ospitato questa mattina presso l’Auditorium Scarfiotti il convegno intitolato “Nuovi scenari e nuove opportunità di cooperazione Italia-Cina”: un’importante occasione di scambio culturale e di studio per lo sviluppo di rapporti con la Cina negli ambiti dell’Alta Formazione, del Turismo, dell’Industria e dell’Agroalimentare.L’importante evento – organizzato da MAP Communication in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, la società cinese Rivertree e la Fondazione Anton Mario Filippetti – ha visto la partecipazione di alcune fra le più alte autorità politiche e istituzionali marchigiane, che si sono confrontate sulle chance di crescita e sulle modalità fattive di collaborazione fra i due Paesi.“Potenza Picena intende diventare un ponte di collegamento fra l’Italia, in particolar modo la Regione Marche, e la Cina”: è quanto ha ribadito il Sindaco di Potenza Picena Francesco Acquaroli in apertura del convegno, proseguendo “abbiamo subito apprezzato la grandezza e la cultura di questo Paese, oggi rappresentato da questa importante delegazione. Incontri simili costituiscono sempre un’occasione per crescere e dunque, partendo da un argomento come quello calcistico, sono certo si potranno aprire ed affrontare nuovi orizzonti e nuove collaborazioni”. Un primo step è già stato compiuto: una delegazione italiana infatti si recherà in Cina nel mese di novembre, per visitare la Provincia di Henan. “Abbiamo accolto con interesse e soddisfazione questo invito che sancisce una nuova amicizia e rappresenta una possibilità per Potenza Picena e per le Marche di poter ampliare ancor più le proprie prospettive” ha sottolineato Mario Carlocchia, Presidente di MAP Communication e Fondazione Anton Mario Filippetti.“Siamo venuti in Italia accompagnando alcuni atleti della squadra giovanile di calcio di Zhengzhou. Una piccola delegazione per un primo piccolo passo da compiere insieme, perché crediamo che lo sport sia una passione comune e possa rappresentare un punto di partenza per approfondire una bellissima amicizia, base per un dialogo futuro fra Marche e Cina” ha aggiunto Feng Bian Sheng, Segretario del Partito di Henan e Responsabile della scuola dello sport.Alle sue parole è seguito l’intervento di Geng Zhi, Responsabile del Territorio e delle Risorse di Zhengzhou: “Il governo cinese ha dichiarato la nostra città zona libera per quanto concerne l’import e l’export, permettendo uno scambio commerciale esentasse. Grazie a questa decisione, si apre dunque uno scenario ancor più positivo, con grandi obiettivi di crescita per i nostri Paesi”.“La nostra città pone attenzione e auspica una serie di scambi e progetti in collaborazione con l’Italia in ambito sanitario, sportivo, agroalimentare, formativo e commerciale” ha sottolineato l’amministratore delegato Rivertree Sheng Guo.Nel corso del convegno sono intervenute importanti autorità regionali. Fra i primi a parlare l’Assessora Regionale con deleghe al commercio e all’industria Manuela Bora e l’Assessore Regionale Moreno Pieroni con deleghe allo spettacolo, alla valorizzazione dei beni culturali e al turismo, che hanno portato il saluto del Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e sono stati protagonisti del consueto scambio di doni con la delegazione cinese.Hanno poi preso la parola il Presidente Unioncamere Marche Graziano Di Battista, Presidente Confindustria Marche Bruno Bucciarelli, Presidente Regionale CNA Marche Gino Sabatini, Presidente Confartigianato Moda e membro CDA Ice-Ita Giuseppe Mazzarella e il Rettore Unicam Flavio Corradini.Il convegno è rientrato nel calendario di eventi curati dall’agenzia MAP Communication di Potenza Picena in collaborazione con la società cinese Rivertree, l’Amministrazione Comunale di Potenza Picena e la Fondazione Anton Mario Filippetti. Fitto il programma di convegni, eventi e visite alle realtà istituzionali e imprenditoriali locali in programma nei prossimi giorni, che avranno il principale scopo di mettere in luce il territorio marchigiano e in particolare di Potenza Picena.Gli eventi proseguiranno domenica 11 Settembre avrà inizio il torneo nazionale calcistico “Friends Cup 2016”: alle ore 8.45 infatti è prevista la cerimonia di inaugurazione con la sfilata in campo delle dieci società partecipanti. Seguiranno le gare di qualificazione e, nel pomeriggio, di finale con premiazione conclusiva.Nuove sessioni e tavole rotonde saranno previste nella giornata di lunedì 12 settembre su temi specifici quali formazione (al mattino, presso l’Auditorium Scarfiotti) e alimentazione e salute (nel pomeriggio, presso l’hotel Horizon di Montegranaro). “La formazione in un contesto di globalizzazione. Multidisciplinarità e trasversalità nel percorso formativo” e “Salute e Sport per uno stile di vita longevo. La dieta mediterranea e le tipicità delle Marche” (con l’intervento del Professor Natale Giuseppe Frega) saranno infatti i temi sui quali si confronteranno professionisti del settore in due incontri distinti, in un contesto di globalizzazione e scambi costruttivi fra Italia e Cina, valutando le nuove opportunità di sviluppo per i due Paesi.Prima dei saluti finali da parte della delegazione cinese, è prevista un’esibizione del Maestro Lorenzo Di Bella.MAP Communication ringrazia: Hotel Horizon di Montegranaro (FM), ristorante La Rotonda di Porto Recanati (MC), Fondazione Divina Provvidenza Santo Stefano di Porto Potenza Picena (MC), bar pasticceria Dolci Momenti di Potenza Picena (MC), Salumificio Ciriaci di Ortezzano (FM), Ristorante-Hotel Torresi di Potenza Picena (MC), EX-IT | Azienda Speciale CCIAA Macerata, Associazione Prodotti Nobili Marchigiani e Italiani, Azienda Vitivinicola Ciù Ciù di Offida (AP).
La Confindustria di Macerata con quella di Ascoli Piceno e di Fermo hanno fatto un punto della situazione del settore calzaturiero dopo il Micam di Milano, nella conferenza stampa di questa mattina presso il Cosmopolitan Hotel di Civitanova Marche.La realtà calzaturiera marchigiana è costituita da circa 27 mila addetti che lavorano in circa 1600 aziende, 300 delle quali di tipo industriale. Questo settore rappresenta il 30% dell’intera economia regionale con circa 3000 milioni di euro di fatturato ed una quota relativa all’export che copre oltre metà delle esportazioni delle marche.È necessario aggiungere a questi dati oltre 100 aziende con circa 4000 addetti che si occupano della produzione dei componenti, come le suole, ed un comparto della pelletteria con la presenza di oltre 80 aziende fra cui alcune importantissime concerie.Questa economia definita integrata concorre a determinare un primato spesso sconosciuto: nella zona di Civitanova – Porto Sant’Elpidio esiste il più importante e qualificato raggruppamento di aziende produttrici di componenti ( in particolare suole) per la calzatura al mondo. Oltre l’89% della produzione regionale viene esportata; le principali direttrici di vendita all’estero interessano Germania, Russia, Francia, regno Unito, Usa, Paesi bassi e i Paesi asiatici come Cina, HK e Giappone.Le imprese calzaturiere della regione producono tutte le categorie merceologiche esistenti in circolazione, con prevalenza delle calzature in pelle. In crescita gli articoli di livello fine e il pronto moda dove ancora resiste il Made in Italy ed il fattore prezzo è meno determinante.A causa dell’accresciuta competitività internazionale le imprese calzaturiere locali sono impegnate a riorganizzare le proprie strutture e lo stesso modo di operare, anche con l’introduzione di nuove tecnologie con accorte politiche commerciali e di qualità, con nuovi programmi di formazione ed aggiornamento professionale e manageriale. Negli anni passati, infatti, sono stati istituiti presso l’Istituto professionale di Stato di Fermo e Civitanova specifici indirizzi rivolti al settore.La presenza in Regione di tutte le fasi di produzione, le dimensioni contenute delle aziende e i molteplici servizi di supporto al sistema calzaturiero, hanno consentito fino a poco tempo fa maggiore versatilità, rapidità nelle produzioni ed economie difficilmente realizzabili altrove.
La Camera di commercio di Macerata comunica con soddisfazione che l’Azienda vitivinicola Filippo Maraviglia di Matelica è stata premiata al prestigioso “44° concorso enologico nazionale vini a Doc e a Docg – Premio Douja d’or 2016” organizzato dalla Camera di commercio di Asti.Come ogni anno il concorso di propone di valorizzare, per ogni singola zona di produzione, i vini qualitativamente migliori d’Italia, favorendone la conoscenza e l’apprezzamento; di stimolare le categorie interessate al miglioramento del prodotto; di orientare il consumatore nella scelta dei vini selezionati dando suggerimenti circa il loro migliore accostamento alla gastronomia nazionale. Al concorso hanno partecipato i viticoltori-vinificatori in proprio, le cantine sociali, gli industriali del settore vinicolo ed i commercianti del settore vinicolo di tutta Italia. Sono stati ammessi esclusivamente i vini a denominazione “di origine controllata” e “controllata e garantita”, con una sezione speciali per i vini Doc e Docg biologici, le cui caratteristiche dovevano essere corrispondenti a quelle stabilite dai singoli disciplinari di produzione.I vini premiati dell’Azienda Maraviglia sono stati: il Verdicchio di Matelica Docg Riserva 2013 “Grappoli d’oro”, il Verdicchio di Matelica 2015 “Archè” e il Colli Maceratesi Rosso “2015 “Onorio”.
TradeMachines, compagnia berlinese fondata nel 2013, ha lanciato il suo servizio in Italia lo scorso Marzo, forte di una radicata presenza sul mercato in più di 50 paesi. L'offerta dell'azienda spazia da macchine industriali ad attrezzatura agricola, nonché utensili e macchinari per la lavorazione di legno, metallo e materie plastiche.Una sola piattaforma per macchinari in vendita da tutto il mondoL'italia è sicuramente un mercato interessante per l'azienda, con un potenziale di crescita estremamente ampio. Il fondatore dell'azienda Heico Koch, notando la mancanza in rete di un motore di ricerca che raccogliesse tutte le offerte per macchinari usati, decise di aprire un portale online che permettesse agli acquirenti di confrontare e valutare tutte le inserzioni presenti in rete. L'Italia si presta benissimo a questo modello e l'apertura nel belpaese rappresenta un passo fondamentale nella storia dell'azienda.Gli acquirenti possono comparare le offerte, i rivenditori possono ampliare il proprio mercatoTradeMachines si preoccupa di ricercare tutte le aste presenti sul web, ordinarle per tipo di macchinario e creare un profilo ben strutturato per ogni macchina. Gli utenti del sito possono confrontare i prezzi, mentre i rivenditori hanno l'opportunità di allargare il numero di clienti. Come afferma lo stesso Heico Koch "In Italia molte aziende hanno bisogno di crescere e per farlo hanno bisogno di migliorare le strutture le proprie attrezzature ottimizzando i costi".TradeMachines connette acquirenti e rivenditori in maniera pratica e veloceDal suo lancio, l'azienda è cresciuta rapidamente in un mercato le cui vendite annuali sono di circa 380 miliardi di euro, con un aumento del 40% all'anno. In Europa TradeMachines cataloga il 30% di tutte le aste per macchinari industrali usati. La piattaforma ha fatto in modo che venissero effettuate vendite per un totale di circa 4.8 miliardi di euro. Il fatturato è generato direzionando potenziali acquirenti ai siti dei rivenditori, usando un modello simile a quello dell'advertising su Google.
Ritorna dal 3 al 6 settembre 2016 the Micam, la Fiera più importante a livello internazionale per il settore calzaturiero in contemporanea con Mipel, fiera dedicata al mondo della pelletteria e accessori: due dei più importanti eventi fieristici per le imprese artigiane che, in questa sede, hanno l’occasione di presentare i propri prodotti ai più variegati mercati del mondo.La scorsa edizione del Micam si è chiusa positivamente con 32.703 visitatori, per la metà stranieri, 1.456 espositori di cui 821 italiani e 635 esteri, su una superficie netta di 64.144 metri quadrati, mentre il Mipel ha visto la presenza di circa 300 brand tra aziende storiche e marchi emergenti di cui una ventina dal distretto marchigiano.Attese più di 1.400 aziende, italiane e internazionali e 38.000 visitatori all’ormai imperdibile appuntamento fieristico del Micam, a cui gli operatori guardano sempre con il massimo interesse non solo per conoscere in anteprima le nuove collezioni, ma soprattutto perché la manifestazione è il termometro più affidabile del mercato e dei settori calzaturiero e della pelletteria, comparti di punta del Made in Italy.Il settore calzaturiero occupa oltre 77mila addetti diretti in quasi 5mila aziende in tutta Italia, e il 2016 si è aperto all’insegna della cautela e stabilità.“Nel trimestre gennaio-marzo del 2016 le esportazioni hanno mantenuto le posizioni, - sottolinea il Presidente Nazionale di Confartigianato Moda Giuseppe Mazzarella - crescendo del 2,2 % in valore a cui però non corrisponde una crescita dei volumi che calano del 2%. In particolare si conferma il momento difficile degli scambi con la Russia, ma si riscontra il trend positivo sui mercati come quello statunitense (+2,8%) e tedesco (+5,5%). Il MICAM è l’occasione giusta per il rilancio del calzaturiero e rappresenta un appuntamento imperdibile per tutte le nostre aziende artigiane che vogliono farsi conoscere o consolidare relazioni con buyer internazionali. ““Quest’anno saranno circa 60 le aziende di Confartigianato Imprese Macerata e Fermo che, tra Micam e Mipel, parteciperanno con le proprie produzioni interamente italiane alle kermesse di presentazione delle collezioni - afferma Paolo Capponi, Responsabile dell,'Ufficio Export di Confartigianato Macerata. Un’occasione questa per la nostra Associazione, presente con uno Stand “100% Made in Italy” (Padiglione 3 Stand n. R31 – S29),l - prosegue Capponi - per promuovere e dare informazioni sulla legge 166/2009 (art. 16), e nel contempo per far ammirare ai visitatori le manualità dei maestri artigiani della calzatura e della pelletteria. Con il 100,% Made in Italy le sole imprese del “fatto interamente in Italia” potranno etichettare a norma di legge i loro prodotti, garantendo così la vera qualità e lo stile italiano e coltivare questi percorsi di internazionalizzazione.”“Le nostre aziende artigiane sono sempre alla ricerca di nuove fiere ed opportunità, - commenta la neo Presidente della Calzatura di Confartigianato Macerata, Moira Amaranti - e per questo è fondamentale saper rispondere alle sfide del mercato globale attraverso un prodotto di qualità ed un know how sempre più qualificato. La strada dell’internazionalizzazione rimane per le nostre imprese l’asse più importante per la vendita e la promozione delle nostre produzioni. Infatti sempre più imprese e piccoli artigiani si stanno organizzando per intraprendere la strada dell’export.”