Qualcosa sembra muoversi. All'indomani della manifestazione del primo aprile dei terremotati a Roma e in altre dieci località, infatti, si è sbloccata la situazione relativa all'ormai leggendario contributo una tantum di 5.000 euro per i lavoratori autonomi delle zone colpite dal terremoto.
Probabilmente è stato il pressing congiunto arrivato dalla manifestazione a consentire di ottenere quello che appare come un primo risultato concreto.
Ieri, infatti, la Corte dei Conti ha dato parere favorevole all'erogazione del contributo di 5.000 euro relativo al periodo 25 agosto - 31 dicembre 2016 per i lavoratori autonomi. Che ora, quindi, attendono questa piccola ma importante boccata d'ossigeno.
La storia inizia con Fabio Cerri e la moglie Lina che nel 2005 a Visso hanno aperto la pasticceria - panificio L'Albero del Pane. Un’attività che piano piano ha dato i suoi frutti fino a diventare una solida realtà del tessuto economico con sette dipendenti e l’agenda piena di consegne da effettuare.
Con le scosse del 26 e del 30 ottobre tutto è crollato, tranne l’amore per questo lavoro, per il proprio paese e la voglia di ricominciare. L’albero del Pane è rimasto confinato nella zona rossa, tutto inagibile con arredo e macchinari rimasti sotto le macerie, solo poco si è potuto salvare, quel poco che basta per non perdere le speranze.
Gli aiuti statali sono sempre stati un miraggio più che una realtà, come tutti anche Fabio e Lina hanno dovuto arrangiarsi per ricostruire il proprio futuro, per dar nuova linfa al loro Albero del Pane; così hanno chiesto aiuto al mondo con il crowdfounding, donazioni in cambio di buoni per pizza e pane, aiuti per riaprire la pasticceria panificio e dare un piccolo ma grande segnale che a Visso la vita non è finita, che è possibili rinascere da quel cumolo di macerie che è ancora lì a ricordare a tutti quanto male ha fatto il sisma e quanto male fa l’inesistenza dello Stato.
Il mondo ha risposto. L’Albero del Pane riapre lunedì 10 aprile; l’inaugurazione sarà alle 15.30 nel locale in via Cesare Battisti. Una festa per tornare ad assaporare la freschezza ogni mattina, un profumo familiare che tornerà a percorrere le vie del piccolo borgo di Visso.
Il crowdfounding è ancora aperto e chi volesse può fare la donazione attraverso questo link.
INSERZIONE cod. Conf 34
Confindustria Macerata ricerca per azienda settore ristorazione un CAMERIERE DI SALA con esperienza. Titolo preferenziale conoscenza della lingua inglese. Luogo di lavoro Provincia di Macerata. (cod. annnuncio Conf 43).
Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alle disposizioni del D.Lgs 196/2003, via e-mail a: srp@confindustriamacerata.it, specificando il codice dell’ annuncio.
Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
Le eccellenze di Macerata in vetrina a Milano, alla Borsa Internazionale del Turismo (BIT) ospite nello stand della Regione Marche che, sotto lo slogan della nuova campagna promozionale "ViviAmo le Marche", presenta fino a domani, martedì 4 aprile, le eccellenze del nostro territorio nella nuova location MilanoFieraCity.
A declinare le bellezze di casa nostra il sindaco Romano Carancini che ha messo in primo piano il Macerata Opera Festival che quest’anno porta in scena l’Oriente e l’arena Sferisterio con il Festival della canzone d’autore Musicultura. Un’eccellenza di macerata, con una stagione lirica che in pochi anni ha triplicato le vendite dei biglietti e che offre un festival di 20 giorni fatto di incontri, mostre, eventi come la straordinaria Notte dell'Opera.
Presente alla Bit anche l’assessore Monteverde che invece è intervenuta parlando della Rete Macerata Musei, da Palazzo Buonaccorsi con la sala dell’Eneide e i tesori dell’arte contemporanea, all’Ecomuseo di Villa Ficana per finire a Palazzo Ricci con la straordinaria collezione d’arte del Novecento Italiano. Non sono mancati, naturalmente, riferimenti alla Torre civica e all’orologio astronomico, al buon cibo e al buon vino. A fare da sfondo alle presentazioni i video di Alia Simonicini.
Il vice sindaco Monteverde ha preso parte anche alla tavola rotonda Voglia di ricominciare, condotta da Aldo Bonomi, sociologo ed esperto di settore, alla quale hanno preso parte Moreno Pieroni, assessore al Turismo della Regione Marche, Flavio Corradini Rettore dell’Università di Camerino, Maurizio Tosoroni, Fabio Renzi segretario Symbola, Daniela Tisi direttrice della Rete Museale dei Sibillini e Gilberto Santioni direttore dell’Amat.
L’Associazione Bancaria Italiana rende noto sul proprio sito internet (www. abi.it) l’elenco delle banche aderenti alla Convenzione ABI-CDP “Plafond Sisma Centro Italia”, che potranno erogare i finanziamenti agevolati per la ricostruzione dei territori colpiti dagli eventi sismici che da agosto hanno interessato Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria in attuazione del D.L. 189/2016.
Attualmente sono presenti nell’elenco: Intesa Sanpaolo, Unicredit, Credit Agricole Cariparma, Banca Popolare di Bari, Cassa di Risparmio di Ravenna, Banca dei Sibillini Credito Cooperativo di Casavecchia, BCC di Roma, BCC del Velino, BCC di Spello e Bettona, BCC di Picena, BCC di Castiglione Messer Raimondo e Pianella.
Stanno altresì completando l’iter di sottoscrizione Banca Carige, Banca dei Monti dei Paschi di Siena, BNL, Credito Valtellinese, UBI Banca.
L’elenco verrà periodicamente aggiornato man mano che aderiranno nuove banche.
Si entra dunque nella fase operativa nella quale i cittadini e imprese che hanno subito danni dal terremoto potranno ottenere i contributi per la ricostruzione previsti dalla legge e, quindi, accedere ai relativi finanziamenti agevolati presso le banche dell’elenco pubblicato dall’ABI.
Le richieste di contributo possono essere compilate dai professionisti abilitati e dotati di strumento per la firma digitale tramite tramite la piattaforma MUDE .
L’elenco delle banche operative è pienamente coerente a quanto previsto dal Vademecum sulla procedura di assegnazione ed erogazione dei contributi per la ricostruzione, da parte del Commissario per la ricostruzione, in collaborazione con la Cassa Depositi e Prestiti, l’Associazione Bancaria e le banche del territorio. Tale documento fornisce certezza ai diversi attori coinvolti nel procedimento e, in particolare, per le banche che procederanno all’erogazione dei finanziamenti ai cittadini e imprese assegnatari dei contributi pubblici che, si ricorda, non prevedono alcun onere di rimborso per questi ultimi.
È arrivata la bio-innovazione nelle vernici. L’inizio di una rivoluzione che punta alla sostenibilità ambientale grazie all’utilizzo del 40% di materie prime provenienti da materiali di riciclo e con fasi di produzione di minore impatto. Il risultato si chiama Iridea Bio.
La nuova linea di vernici all’acqua per interni nasce da un’intensa collaborazione di Ica Group con la prestigiosa azienda olandese DSM, dopo tre anni di studio e sperimentazione.
Già a partire dal 2013 i laboratori di ricerca e sviluppo del gruppo marchigiano Ica hanno iniziato a pensare e a testare, in ottica di sostenibilità ambientale, una nuova formulazione per quello che era il fiore all’occhiello della produzione, ovvero le vernici a base acqua per interni. La collaborazione con DSM, partner tecnologico di rilievo internazionale, con una significativa esperienza nella produzione di resine derivanti da fonti rinnovabili, si concretizza con l’inserimento di materiali innovativi derivanti da fonti rinnovabili nella formulazione di vernici a base acqua per interni.
Vernice all’acqua per interni con un ciclo produttivo virtuoso
Il risultato è una vernice all’acqua per interni che rispetta il nostro pianeta e che rende anche virtuoso il suo ciclo di produzione, fattore significativo e di distinzione dato che si opera nel settore chimico in cui i derivati del petrolio fanno da padroni. I tre anni di lavoro hanno permesso di ottenere un prodotto dalle prestazioni ottimali, analoghe a quelli di derivazione petrolifera.
Le nuove vernici della linea Iridea Bio sono prodotte con materiali rinnovabili derivanti da innovativi processi di raffinazione di sostanze vegetali “di scarto” non competitive con l’alimentazione umana.
Iridea Bio: biogeneticità testata dal mondo accademico
Grazie alla collaborazione con l’Università di Camerino e l’Università La Sapienza di Roma, sono stati eseguiti dei test su Iridea Bio per valutare la “biogeneticità” del materiale impiegato, ovvero delle indagini circa la natura del carbonio presente nelle vernici per verificarne la derivazione da fonti fossili o da biomassa vegetale. Utilizzando la tecnica della datazione al C14, è stato possibile determinare un contenuto rinnovabile che varia dal 30% al 40%.
Questa analisi è un’ulteriore conferma e garanzia di Iridea Bio come prodotto innovativo, ma soprattutto sostenibile per l’ambiente e per la salute di chi lo vive. Iridea Bio si mostra a Norimberga e a Milano.
Le vernici Iridea Bio di Ica saranno mostrate all’European Coatings Show di Norimberga, in Germania, dal 4 al 6 aprile nello spazio espositivo della DSM. Questa è una delle fiere più importanti al mondo sulle vernici e, nell’imponente stand della DSM, la nuova linea Iridea Bio sarà presente su due pezzi unici (Moebius Strip e Wood Shangai), trattati con queste vernici e ideati da due architetti e designer italiani, Salvatore Cozzolino e Daniele Della Porta, selezionati dall’azienda civitanovese appositamente per questo progetto di co-marketing.
Negli stessi giorni, dal 4 al 9 aprile, sarà possibile trovare Iridea Bio anche al Salone internazionale del Mobile di Milano. La manifestazione alla sua 56ª edizione rappresenta il punto di riferimento per il settore dell'arredo e del design. Alcuni espositori mostreranno delle finiture realizzate con questa innovativa vernice, che ha un ciclo di produzione a basso impatto ambientale. I visitatori potranno così apprezzare da vicino la qualità della lavorazione del legno trattato con questo prodotto bio.
Come già annunciato qualche tempo fa, la gestione delle piscine de "La Filarmonica" è stata affidata all'imprenditrice Stefania Cittadini (leggi qui) che da tre anni cura con successo il ristorante situato in via Valenti. L’idea è quella di trasformare il centro nel punto di ristoro, spiaggia e parco verde di Macerata.
A pochi passi dal centro storico, questo luogo è un’oasi completa dove fare sport con il campo polivalente (da calcio a 5 e da tennis) in erba sintetica, un altro campo da calcio a 7/8 in erba sintetica con intaso naturale, sei spogliatoi atleti e spogliatoio arbitro e la piscina dove rilassarsi tutto il giorno e, il venerdì e sabato, anche la sera fino a mezzanotte. La riapertura degli impianti della piscina è prevista per maggio, con data ancora da definire.
Allo sport e al relax La Filarmonica sarà anche un luogo per eventi culturali e feste a bordo piscina in una cornice immersa nel verde. Tanti appuntamenti per coinvolgere quanti rimarranno a Macerata d’estate e per i turisti che speriamo tornino a visitare il territorio maceratese.
Stefania Cittadini ha affidato i servizi piscina a Giuseppe Vaccina, maestro di nuoto e salvamento. Tante le novità, oltre all’orario prolungato fino a mezzanotte nei giorni di venerdì e sabato, è stato ampliato lo spazio verde adiacente alla piscina con un chiosco bar che servirà comodamente tutti i clienti. Inoltre, nelle domeniche è previsto, per chi vuole, ingresso comprensivo di pasto veloce.
La wifi permetterà ai giovani di restare connessi con i loro amici ed ai professionisti di lavorare “in costume” e all’aria aperta. Verrà attivato anche un servizio doposcuola, per chi deve recuperare qualche sofferenza scolastica. All’esterno del ristorante sarà creato una spazio pub per una clientela più giovane che aprirà a partire dalle 23.00.
“La scelta è stata determinata dal fatto” - spiega il presidente de La Filarmonica Enrico Ruffini - “che Stefania ha saputo ben gestire il ristorante di via Valenti in questi anni e dandole in gestione anche le piscine abbiamo reso possibile un maggior servizio per chiunque voglia passare del tempo nel centro. L’obiettivo è stato quello di dare al territorio un qualcosa in più, la possibilità di avere maggiori servizi e opportunità, come quella di un chiosco per i bagnanti, oppure cenare od organizzare feste a bordo piscina. Qualcosa che mancava a Macerata e che da questa estate sarà una nuova attrazione. Siamo certi che la sintonia che ci lega a Stefania e la fiducia che abbiamo nei suoi confronti sia la base giusta per creare qualcosa di buono per la città ”.
“Ringrazio la Società Filarmonico Drammatica per la fiducia accordatami – tiene a sottolineare Stefania Cittadini – il presidente Enrico Ruffini e tutto il direttivo. Il merito di questo successo mi piace condividerlo con il mio staff (che mi segue da tre anni), con i clienti e in particolare con mia madre Giovanna e le mie figlie Elena e Chiara. Ringrazio tutti e vi posso garantire che al centro estivo della Filarmonica passeremo una bella estate”.
“Abbiamo chiuso l’anno – dice il Direttore Generale Giampiero Colacito - con un utile netto di circa euro 1,9 milioni che ci consente di attestarci a quota 74,5 milioni di euro di patrimonio netto e di registrare indicatori patrimoniali fra i più alti del sistema bancario nazionale: il nostro Cet1 ratio, l’indice più importante per valutare la solidità della Banca, si attesta a 21,1%, rispetto ad una media nazionale del 12,4% (quest’ultimo dato aggiornato a giugno 2016).
Tra gli obiettivi raggiunti per il 2016 gli investimenti mirati allo sviluppo, nuove linee guida strategiche finalizzate ad accrescere la redditività, riduzione del cost-income.
La raccolta diretta è pari ad euro 476,7 mln e quella indiretta ad euro 155,9 mln.
I crediti verso la clientela della Banca si sono attestati a circa euro 321,4 mln, in crescita del 4,7% rispetto al 31/12/2015 e in controtendenza rispetto al sistema bancario nazionale (-0,8%); e il trend di crescita sta proseguendo anche in questi primi 3 mesi del 2017. Le esposizioni deteriorate, nonostante il perdurare della congiuntura negativa e l’elevata incertezza sulle prospettive di ripresa, sono risultate in calo del 3,7%; esse rappresentano il 15,5% dell’ammontare complessivo dei crediti con la clientela e presentano un grado di copertura di circa il 48%, perfettamente in linea col dato nazionale pubblicato da Banca d’Italia. “Nei giorni scorsi - continua il Direttore Generale Colacito - sono stati pubblicati su Il Sole 24 ore alcuni dati elaborati dall’Ufficio Studi di Mediobanca che fotografano lo stato di salute del sistema bancario nazionale, da cui è emerso che circa il 20% delle banche italiane “scricchiola ed occorre intervenire pena grossi guai”. L’indice utilizzato si chiama Texas ratio (rappresentato dal rapporto fra il totale delle posizioni deteriorate nette e il patrimonio netto) e quando questo è superiore al 100% si accende il semaforo rosso in termini di rischiosità. Ebbene, il Texas ratio della BCC di Civitanova Marche e Montecosaro si è commisurato sotto il 35%, fra i migliori in campo nazionale.
Anche nel 2016, inoltre, la Banca ha sostenuto significative iniziative di carattere sociale del territorio: “Rientra nella nostra vocazione più radicata: siamo Banca locale, sensibile alle esigenze della comunità in cui operiamo, vicina anche a chi si rende promotore di iniziative di spessore umano, che diano valore aggiunto al territorio, al tessuto sociale, ai giovani”. L’ingresso nel nuovo Gruppo Bancario. Venerdì 31 marzo meeting a Milano. Bindelli: “Aumento di capitale da 1 miliardo va a gonfie vele, oltre le più rosee aspettative”
Il Cda della Bcc di Civitanova Marche e Montecosaro ha recentemente deliberato l’adesione al costituendo nuovo Gruppo Bancario Cooperativo (GBC). Ricordiamo che in questa fase tutte le Bcc italiane sono chiamate a scegliere in quale dei due nuovi Gruppi entrare a far parte (CCB o Iccrea).
Per entrare a far parte del nuovo GBC ogni Bcc deve sottoscrivere la propria quota parte di aumento di capitale affinché la dotazione patrimoniale della Capogruppo raggiunga il miliardo di euro, previsto dalla normativa.
“Siamo in contatto con numerosissime BCC di tutta Italia e l’aumento di capitale verso quota un miliardo di euro – dice Bindelli, anche amministratore delegato della Bcc civitanovese ai rapporti col Credito Cooperativo – sta proseguendo a gonfie vele, oltre ogni più rosea aspettativa. Venerdì 31 marzo a Milano si terrà il meeting di CCB e a quel punto si dovrà prendere atto che arrivare al miliardo di capitale sarà più facile e veloce di quanto previsto inizialmente”.
Addetti ai servizi di pulizia, facchini, impiegati, muratori, manovali, operai, cuochi, camerieri, baristi, lavapiatti, falegnami, camionisti, operai generici. Sono i lavoratori immigrati che nel 2016 sono stati cercati dalle imprese marchigiane.
Ad aver dichiarato di far ricorso a personale immigrato sono state 1.280 aziende, pari al 15,2% delle 8.420 aziende che hanno manifestato l'esigenza di assumere nuovi dipendenti, soprattutto per la difficoltà di reperimento del personale. Su un totale di 18.960 lavoratori richiesti dalle imprese nel 2016, gli immigrati sono stati 2.142 pari all'11,3% delle nuove assunzioni. Ad affermarlo il Centro Studi Cna Marche, che ha elaborato i dati Excelsior Unioncamere.
In particolare 243 immigrati sono stati richiesti dalle imprese per servizi di pulizia di uffici e magazzini e 149 per fare i commessi. Nei servizi di ristorazione le imprese hanno cercato 236 camerieri immigrati, 141 cuochi, 75 baristi e 30 lavapiatti. In edilizia su 350 muratori, 165 è di etnia straniera.
(Fonte Ansa)
INSERZIONE cod. Conf 38
Confindustria Macerata ricerca per azienda associata (settore noleggio trasporti) un addetto alla riparazione e manutenzione di autoveicoli con ruolo di capo meccanico (cod. annnuncioConf 38). Preferibile esperienza su motori Mercedes. E’ graditoil possesso della patente D.
Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alle disposizioni del D.Lgs196/2003, via e-mail a: srp@confindustriamacerata.it, specificando il codice dell’ annuncio.
INSERZIONE cod. Conf 39
Confindustria Macerata ricerca per ampliamento banca dati una figura di INGEGNERE GESTIONALE (cod. annnuncio Conf39) . Si richiede laurea magistrale in Ingegneria Gestionale, buon utilizzo del pacchetto Office e buona conoscenza della lingua inglese. Gradita la conoscenza delle metodologie di LeanManufacturing ed eventuale esperienza in analisi e gestione dei processi produttivi.
Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alle disposizioni del D.Lgs196/2003, via e-mail a: srp@confindustriamacerata.it, specificando il codice dell’ annuncio.
Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
Ancora due settimane e l'aquila tornerà a volare. Renzo Budassi lo aveva promesso a febbraio: "Non me ne vado e riaprirò a Pasqua". E la promessa sarà mantenuta addirittura con una settimana di anticipo.
Budassi è il titolare di un ristorante simbolo delle zone terremotate: Il nido dell'aquila a Monte Cavallo. Il terremoto ha reso inagibile la struttura del ristorante, ma malgrado questo, Budassi fin da subito si è attrezzato con una cucina mobile e ha continuato a cucinare per i terremotati di Monte Cavallo e per le forze dell'ordine.
Tutto questo, da pendolare, arrivando tutte le mattine a Monte Cavallo dalla costa dove è stato costretto a trasferirsi insieme alla famiglia, visto che anche la sua abitazione di Muccia è inagibile.
Sabato 8 aprile, sarà inaugurato il nuovo Nido dell'Aquila in una ampia struttura in legno allestita sul piazzale di Monte Cavallo. I lavori si stanno svolgendo febbrilmente e l'8 aprile ci sarà la grande festa di riapertura che inizierà la mattina e si protrarrà per tutta la giornata.
Per salutare l'arrivo dell'evento, ieri Marco Feroci, titolare del ristorante La Fortezza a Sforzacosta di Macerata, ha offerto del pesce fresco che Budassi ha cucinato per i terremotati di Monte Cavallo, capitanati dal sempre presente sindaco Pietro Cecoli. Un momento di solidarietà e convivialità che tutti hanno apprezzato e gradito, in attesa del grande evento di sabato 8 aprile.
Le attività di Confartigianato per favorire l’accesso alle vendite “on line” delle micro e piccole imprese marchigiane.
Secondo un recentissimo studio pubblicato da Confartigianato Nazionale la propensione molto bassa delle imprese italiane, ed in particolar modo di quelle marchigiane, ad effettuare vendite mediante e-commerce, è determinata dalla persistenza di troppe barriere all’accesso a questo mercato. Le imprese infatti che non praticano il commercio elettronico, lo riconoscono come strumento strategico, ma segnalano ancora molti ostacoli strutturali al loro ingresso in questo mercato, come ad esempio l’inadeguatezza delle piattaforme e difficoltà nella logistica, che dovrebbero essere affrontati e risolti a livello di sistema.
Per quanto riguarda le Marche si osserva un dato molto preoccupante: mentre sale al 54,8% la quota di coloro che utilizzano internet anche per effettuare ordini o acquisti online di beni e servizi (un livello superiore alla media nazionale che è del 50,5%. In valore assoluto gli acquisti online sono stati effettuati da 467.000 marchigiani utenti di internet, con età superiore ai 15 anni. Il 7,4% in più rispetto al 2015), l’offerta di prodotti marchigiani sulle piattaforme di e-commerce è invece scarsissima: nel 2016 infatti solo il 5,8% delle imprese marchigiane con un numero di almeno 10 addetti, ha venduto online, quota più bassa tra tutte le regioni italiane (media nazionale: 11,0 %). Nel 2012 la nostra quota era del 4,5% e ci collocava al 16° posto in Italia.
Considerando che l’Italia non eccelle in Europa per digitalizzazione delle proprie imprese (11% la media nazionale contro il 20% della media UE), l’ultimo posto delle Marche tra le regioni italiane è ancor più allarmante, soprattutto se raffrontato ai tassi di crescita a doppia cifra degli acquisti su e-commerce delle produzioni tipiche del made in Italy, di forte interesse per le imprese artigiane: gli acquisti online di prodotti alimentari salgono infatti del 31,9%, mentre gli acquirenti di abbigliamento sono in aumento del 18,2%. In Internet non si acquistano più solo viaggi, trasporti, concerti, vacanze, musica o libri, cioè servizi e prodotti di massa e standardizzati, bensì anche prodotti artigianali.
Alla presenza del Presidente provinciale Renzo Leonori e della Presidente del Gruppo ICT Sara Servili, Ammistratore di Fidoka srl, ne hanno parlato alcune imprese associate a Confartigianato, sia manifatturiere che di servizi web ed ecommerce, presenti alla conferenza stampa tenutasi oggi presso la sede provinciale di Confartigianato, scelte come esempi di integrazione tra artigianato e mondo digitale. Hanno portato la loro esperienza Andrea Carpineti di Dis Shoes, Lorenzo Brini di Dream Group, Massimo Maccari e Federica Sclavi di Grupposis, Daniele Macellari, Presidente provinciale di Confartigianato del settore Abbigliamento e titolare della ditta Giovanna Nicolai, Andrea Miandro del Calzaturificio La Belle, Emanuele Conforti di MyMarca e David Clementoni di Italian Artisan.
La via “marchigiana” all’e-commerce che Confartigianato Imprese Macerata ha iniziato ad attuare già da qualche tempo con i propri “servizi digitali dedicati”, realizzati in modo professionale in collaborazione con “web agency” specializzate del territorio e con accordi e progetti sviluppati su marketplace nazionali, sta iniziando a dare i suoi frutti, con dati percentuali maggiori della media regionale..
“Per quanto riguarda l’internazionalizzazione delle nostre imprese manifatturiere, della moda e non solo – afferma Giuseppe Ripani, Responsabile Innovazione di Confartigianato Macerata – l’incentivazione dell’uso di strumenti digitali nelle micro e piccole imprese deve essere una priorità assoluta da inserire nell’agenda economica del Paese, visto che il mercato interno è ristretto ed asfittico ma parallelamente il “100% made in Italy” continua a godere di grande reputazione all’estero. Oggi c’è fame di prodotti italiani nel mondo, che non è immaginabile soddisfare esclusivamente in modalità tradizionali. Scarseggiano però - prosegue Ripani - gli strumenti adeguati al “dna” delle nostre micro e piccole imprese che possano concretamente contribuire a ridurre il gap con il resto d’Europa, essendo però profondamente consapevoli che la sfida si gioca sull’aspetto qualitativo e “su misura” dei nostri prodotti e non su produzioni seriali, massive e standardizzate”.
Per rispondere a specifici bisogni delle aziende del territorio ed alle aspettative dei giovani rispetto a percorsi formativi che possano facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro, Confindustria Macerata, Ial Marche, Ipsia “Corridoni”, Itis “Mattei” e IGuzzini Spa promuovono un Corso Triennale Gratuito Per "Operatore Meccanico” rivolto a ragazzi che non abbiano compiuto 17 anni al momento dell’iscrizione ed in possesso del Diploma di scuola media.
Che cos’è un operatore meccanico? E’ un professionista che interviene a livello esecutivo nel processo di produzione ed è in grado di svolgere attività che vanno dal montaggio agli adattamenti delle varie fasi del prodotto, ha inoltre competenze trasversali sia nella conduzione delle macchine che nel controllo della conformità delle lavorazioni proprie della produzione meccanica.
Si tratta di una figura professionale polivalente in grado di inserirsi a livello operativo nei diversi ambiti del settore metalmeccanico.
Hanno partecipato all’attuazione del corso come imprese partner per l’attuazione dei moduli di alternanza scuola /lavoro le seguenti aziende:
C.P.M. GESTIONI TERMICHE SRL
CLEMENTONI SPA
ENZO RESCHINI SRL
EUROSUOLE SPA
FP CUPIDO SRL
GIMA SPA
GIULIODORI RENZO SRL
GRUPPO MECCANICHE LUCIANI SRL
I.P.R. SPA
IGUZZINI ILLUMINAZIONE SPA
INTERAUTO SERVICE SRL
LEAD TIME SPA
MELONI TECNO-HANDLING SRL
MONDI TOLENTINO SRL
MONDIAL SUOLE SPA
OMAZ SRL
RALO’ SRL
A conclusione del corso triennale sarà rilasciato un titolo per la “Qualifica professionale triennale per Operatore Meccanico” (previo superamento dell’esame finale e riconoscimento delle competenze e certificazione delle stesse attraverso il rilascio di attestato).L’attestato di Qualifica consentirà il riconoscimento dei crediti e l’attivazione delle modalità per chi volesse iscriversi al IV anno di scuola superiore.Il corso è totalmente gratuito, in tutto il percorso sarà garantita l’assistenza costante da parte dello staff di coordinamento e di un tutor che si occuperà di facilitare il processo didattico e di seguire l’approccio individualizzato di ogni iscritto.Inoltre verranno forniti materiali e supporti didattici di tipo individuale e collettivo e saranno utilizzate aule didattiche e laboratori tecnici specificatamente adibiti alla formazione.Una nota di rilievo è rappresentata dalle azioni che saranno promosse per facilitare possibilità di occupazione per i partecipanti.Il corso sarà attivato nella provincia di Macerata (definizione della sede corso in base alla residenza
degli allievi che comporranno il gruppo classe) ed inizierà nel mese di aprile 2017.E’ possibile presentare domanda di iscrizione al corso telefonando ai n. 0733261383 / 0733240171
Per informazioni:
CONFINDUSTRIA MACERATA
VIA WEIDEN 35, 62100 MACERATA Tel: 0733 27961 e-mail: formazione@confindustriamacerata.it
IAL - INNOVAZIONE APPRENDIMENTO LAVORO MARCHE Srl - Impresa Sociale
VIA DEI VELINI 52/B, 62100 MACERATA - Tel: +39 0733 261383 / 0733 240171 e-mail: macerata@ialmarche.it
Un documento durissimo di accusa verso le Istituzioni. Ma anche la volontà ferma di non mollare e di voler mettere in piedi qualsiasi forma di protesta, anche la più eclatante, possa essere utile ad evitare il totale abbandono del territorio dell'entroterra maceratese colpito dal terremoto e il conseguente, inevitabile spopolamento.
La riunione dei titolari delle strutture ricettive comprese nel cratere dei Monti Sibillini ha avuto come esito l'unanime protesta verso chi non ascolta le ragioni e le necessità di una intera popolzione, tanto che si parla di "condanna a morte per l'entroterra e le imprese del comparto turistico, produttivo e artigianale".
Il testo integrale del documento non lascia spazio a interpretazioni di alcun tipo. E una frase colpise particolarmente, una metafora che recentemente anche chi scrive aveva usato per far capire come stanno andando le cose: "L'entroterra fra 50 anni sarà forse metà turistica di passaggio per vedere le macerie del più grande sisma degli ultimi 300 anni. Per Pompei il Vesuvio, per noi il terremoto”.
"La condanna è scaturita dal rifiuto dell’applicazione dell’area NO-TAX e della richiesta di annullamento delle quote fisse relative alle utenze (min.3 anni) a tutte le attività produttive e ai cittadini residenti nel cratere.
Questi emendamenti rappresentano l’unica speranza di far ripartire territori letteralmente a terra dopo le scosse e di dare occupazione alle comunità di cui si teme lo spopolamento.
Non riusciamo a capire come mai lo Stato non ha applicato il testo di questo documento (qui) di vitale importanza per gli abitanti e per le attività turistico/ricettive dell’area del cratere. In Emilia sono state fatte le zone franche urbane, guarda caso per noi tutto ciò non è stato possibile. Quando rispetto a loro abbiamo Comuni completamente distrutti.
Grazie Stato! Il processo di distruzione economica e psicologica che stanno toccando con mano quotidianamente gli abitanti e gli operatori economici dell’area del cratere è imputabile unicamente allo Stato ed ai suoi governanti, capaci di creare disagi ben maggiore della calamità che ci ha colpiti: uno Stato che non sa decidere, che non sa dare risposte né chiare né tempestive, uno Stato che non dà punti di riferimento proprio per scoraggiare i cittadini e farli perdere nei meandri della burocrazia, uno Stato inefficiente e disinteressato nei confronti di coloro che stanno vivendo un dramma ancora più grande del Terremoto perché le scosse sono diminuite ma NON si riesce ancora minimamente a vedere la speranza di poter ripartire.... anzi prima ancora di poter sopravvivere!!!
Non ci si rende conto (o forse meglio fa comodo fare finta di niente!!!) che senza sgravi fiscali, senza decontribuzioni previdenziali, senza tagli alle utenze, senza fondi VERI per finanziare i pochi “eroici” imprenditori (e per tali intendiamo i piccoli artigiani e commercianti, o i titolari di piccoli insediamenti produttivi....perchè di questo parliamo, questo è il nostro reale tessuto socio-economico se qualcuno ancora non se ne è accorto!) che stanno provando a resistere o che si dovrebbe provare ad attrarre, resta solo una prospettiva per il futuro, che è lì ad attenderci proprio dietro l'angolo: fallimento. Fallimento di tutte le attività ricettive e non e relativo spopolamento dei comuni del cratere i quali abitanti, l’80%, vivono di solo turismo, agricoltura, artigianato, commercio e cultura.
Diteci come riusciamo a pagare ciò che abbiamo descritto sopra se dal 24/08/2016 le nostre attività non hanno più fatturati e i costi fissi quotidiani vanno avanti imperterriti (luce, acqua, gas, tari, imu, telefono e i contratti di assistenza tecnica, siae, rai, consulenze di professionisti ecc. Tutto ovviamente obbligatorio per legge!).
Queste spese fisse dobbiamo comunque pagarle. Ad esempio le fatture del gas e della luce solo il 30% del costo è addebitabile ai consumi effettuati....tutto il resto se ne va in quote fisse, accise, iva.... neppure su questo sarebbe lecito attendersi un intervento che renda sostenibile ciò che non lo è, o meglio che neanche è concepibile accettare!!
Lo sappiamo benissimo che i Comuni del cratere vi interessano poco. Il motivo è semplice: hanno poca popolazione e questo per coloro che intendono governarci equivale a dire pochi voti e pochi consensi.... questi SI' che sono gli UNICI numeri che interessano la nostra classe dirigente e sui quali si affollano i loro pensieri..... altro che quelli delle utenze, dell'incidenza delle tasse, del calo demografico che sta perpretando un fenomeno tangibile di spopolamento!!!!
Lo Stato ci ha abbandonato completamente dicendo grandi bugie sui mass media: “è tutto a posto, è tutto sotto controllo”. Non è vero niente di ciò che comunicate, tutte falsità..... la verità è una sola: nei territori colpiti dal sisma NIENTE è a posto, NIENTE è sotto controllo e NIENTE funziona, ci sono ritardi sotto gli occhi di tutti, non ci sono tempi e procedure certe su NIENTE..... e nel frattempo le nostre Comunità rischiano di scomparire.
Ci rivolgiamo a quei pochi politici, locali e non, che dicono di avere realmente veramente a cuore il destino dei propri concittadini, ed in particolare di quei loro concittadini che sono stati profondamente colpiti dal sisma.
Aiutateci! Aiutateci perché il futuro delle attività produttive, turistiche e commerciali dell’area del cratere sono nelle vostre mani.
Se non verranno applicati i punti contenuti nei documenti da noi richiesti per noi è la fine totale! E relativo spopolamento di questi paesi meravigliosi i quali diverranno un deserto cosparso di macerie. E fra 50 anni sarà forse metà turistica di passaggio per vedere le macerie del più grande sisma degli ultimi 300 anni. “Per Pompei il Vesuvio, per noi il terremoto”.
Ma ricordatevi, politici, noi popolo dell’entroterra e della montagna siamo persone determinate e tenaci.......non vogliamo rinunciare ai nostri diritti e non vi permetteremo, con tutti i mezzi leciti che ci saranno consentiti, di lasciar morire le nostre terre.
Noi chiediamo urgentemente l’approvazione del documento precedente “Ci sentiamo soli, abbandonati e sfruttati dallo Stato” perché senza questo non riusciremo a fare un programma di rilancio turistico del territorio dato che massimo entro un anno l’80% delle attività dell’area del cratere saranno fallite.
Siamo stremati a livello psicologico ed economico ma vi ribadiamo che il popolo della montagna venderà cara la sua pelle.
Il nostro documento precedente è di vitale importanza per le attività ricettive del cratere. Questo è stato totalmente ignorato da parte di qualche organo istituzionale che copre un ruolo determinante nell’area del cratere: ossia nemmeno letto. Ci snetiamo offesi e ridicolizzati da questo atteggiamento irresponsabile!
In merito alla nostra richiesta contenuta nel documento precedente relativa al rientro degli sfollati verso il proprio comune di appartenenza possiamo affermare senza pericolo di smentita che l’obiettivo delle istituzioni è quello di lasciare la situazione esattamente come è. Di fatto le nostre imprese ricettive hanno accolto la richiesta di disponibilità da parte della regione fino al 31.12.2017 dato che ci avevano comunicato che avrebbero avuto urgente bisogno di spostare gli sfollati dalla costa verso l’entroterra.
Proprio come riportato nel documento precedente la nostra richiesta riguardava un accordo “VUOTO PER PIENO” almeno per la stagione estiva, oltre all’aumento della tariffa pro capite giornaliera riconosciuta sino ad ora qaule elemento fondamentale per evitare di operare in perdita gestionale. Cosa è successo? In parte gli sfollati rimarranno nelle strutture della costa dove sono attualmente ospitati e gli altri spostati in strutture ricettive limitrofe.....NON C'E' BISOGNO DI AGGIUNGERE ALTRO, TUTTO IN PERFETTA SINTONIA CON LE QUESTIONI SOLLEVATE E CON UN CHIARO PIANO DI FAR SPOPOLARE DEFINITIVAMENTE L'ENTROTERRA!".
Le conclusioni della riunione vengono racchiuse nelle ultime righe del documento:
"Ci avete bloccato le strutture, ci avete preso per in giro, ci avete danneggiato al massimo bloccandoci le prenotazioni per il periodo estivo, non mandandoci nessun ospite sfollato e nello stesso tempo bloccandoci l’ipotetico arrivo di nuovi ospiti e gruppi. Le nostre strutture, dunque, sono vincolate al vostro contratto di ospitalità ma nella realtà sono di fatto semi-vuote e stanno operando in perdita!!!
Riepiloghiamo brevemente la storia che di ciò che è accaduto in merito a quanto sopra.
Circa un mese fa tutte le strutture della zona del cratere, quelle che già ospitavano sfollati, hanno aderito su richiesta della regione Marche, di proseguire e/o ampliare l’offerta di posti letto per ospitare gli sfollati del sisma. Ci hanno chiesto di comunicare i posti disponibili di ogni singola struttura dato che avevano urgente bisogno di liberare le strutture del mare e riavvicinare gli stessi ospiti ai loro comuni.
Il risultato di questa loro richiesta è che la situazione è rimasta pressoché immutata.
Le nostre strutture sono vincolate fino al 31.12.2017 con la Regione Marche. Con questo vincolo non possiamo prendere prenotazioni da parte di turisti; il “vuoto per pieno” richiesto e l’aumento della tariffa completamente ignorati. Risultato: fatturati azzerati, strutture utilizzate solo in minima parte ed a prezzi di sopravvivenza, perdite gestionali che si stanno accumulando, impossibilità ad accettare nuove prenotazioni da parte di clientela “esterna” per il vincolo imposto dalla Regione a favore defgli “sfollati”......Tradotto: lo Stato sta facendo fallire le poche strutture ricettive rimaste!!!!
Non abbiamo più parole per definire il vostro comportamento, il vostro modo di gestire l’emergenza ed il vostro non rispetto e menefreghismo che state adottando nei confronti delle strutture ricettive del cratere. Una cosa è ormai certa: che a voi dello spopolamento dei comuni del sisma e relativo riavvicinamento delle persone sfollate non ve ne frega nulla. Basta vedere tutta la stampa delle ultime settimane per capire che gli sfollati verranno trasferiti su altri campeggi ma sempre sulla costa. Dell’entroterra e quindi dei comuni più colpiti, ma ancor di più delle strutture agibili già martoriate dagli eventi ma che già ospitano gli ospiti sfollati, pochissimi, e che potrebbero ospitarne degli altri consentendo il loro rientro verso casa, non se ne parla per niente.
L'unica strada che ci rimane è quella di dare seguito ad ogni forma di protesta LECITA E PACIFICA, MA SICURAMENTE BEN VISIBILE E TANTO RUMOROSA, PER DENUNCIARE A TUTTA ITALIA COME STANNO VERAMENTE LE COSE, MOLTO DIVERSE DALLE FRASI AD EFFETTO CHE RIEMPIONO I PROCLAMI CHE QUALCUNO QUOTIDIANAMENTE LANCIA ALLA STAMPA.
E' ORA DI DIRE “BASTA” DI FRONTE A TANTO MENEFREGHISMO......E' ORA CHE OGNUNO SI ASSUMA LE RESPONSABILITA' DEL PROPRIO OPERATO!".
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Silvia Spinaci della Cisl Macerata:
Gli occupati nella provincia di Macerata scendono nel 2016 di oltre due mila unità. Un calo che si scarica interamente nel lavoro dipendente, che passa nell’ultimo anno da 92.400 a 88.900 occupati, segnando la perdita di 3.500 posti di lavoro. Continua invece a crescere nel nostro territorio, anche se di poco, il lavoro autonomo. Il tasso di disoccupazione torna a crescere, assestandosi al 9.3%, inferiore alla media regionale del 10.6%, ma di certo ben lontano dal 4.3% del 2008.
Sono i dati peggiori dal 2013, l’anno nero della crisi. Dopo che il 2014 e il 2015 hanno segnato una tregua, consentendo un arresto della caduta verticale dell’occupazione, nel 2016 torniamo a registrare un generale e sensibile peggioramento, che assesta il nostro territorio in una condizione profondamente lontana e radicalmente diversa rispetto alla condizione pre-crisi. A farne le spese sono soprattutto giovani e donne . In particolare per le donne under 30 la situazione è drammatica.
Nella fascia 15-29 anni, il tasso di disoccupazione arriva al 26.9%, salendo di ben 4 punti percentuali nell’ultimo anno e assestandosi oltre la media regionale del 25.3%.
L’incremento della disoccupazione si scarica soprattutto sul lavoro femminile. Nell’ultimo anno, il tasso di disoccupazione per gli uomini è sceso dal 7.9% al 7%, mentre per le donne è balzato dal 10.5% al 12.1%.
A soffrire di più sono soprattutto le giovani donne. Il tasso di disoccupazioni delle donne nella fascia 15-29 anni sale di quasi 13 punti percentuali nell’ultimo anno, arrivando a un allarmante 42.8%. E’ un dato drammatico, il peggiore di tutte le province marchigiane e spaventosamente alto rispetto alla media regionale del 29.6%. Considerato che le giovani donne hanno in media livelli di istruzione più elevati dei coetanei maschi, questo dato purtroppo conferma le ricerche già note sulla ridotta propensione del nostro sistema produttivo ad assumere giovani ad alta formazione.
I dati ci restituiscono nel complesso l’immagine di una provincia che ha smarrito il proprio percorso di sviluppo e che, in assenza di politiche in grado di sostenere l’inversione di tendenza, rivela di non riuscire ad agganciare gli spiragli di ripresa.
Servono investimenti forti per potenziare tutti i motori occupazionali, da quelli tradizionali a quelli innovativi. Abbiamo bisogno di più coraggio nell’area “ricerca e sviluppo” anche per accrescere la capacità del nostro sistema produttivo di assorbire i giovani ad alta formazione. Le connessioni tra scuola, università, mondo del lavoro che nel nostro territorio si iniziano a sperimentare devono crescere e diventare strutturali per favorire la transizione dalla formazione al lavoro. Servono politiche attive che accompagnino i giovani in cerca di lavoro e che affianchino chi perde il lavoro in un percorso serio ed efficace di ricollocazione. Servono sicuramente strumenti a sostegno degli investimenti necessari a sostenere queste linee di intervento e in tal senso non possiamo permetterci di disperdere le risorse del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale e del Fondo Sociale Europeo.
Riparte il percorso di formazione che Confartigianato Imprese Macerata dedica agli operatori ed agli appassionati del pubblico esercizio, in particolare ai settori bar e ristorazione. Per rispondere al meglio alle esigenze degli interessati, Confartigianato ha creato una rete di soggetti che comprende anche Bar.it (organizzazione che si occupa di informazione e formazione del settore Horeca) e MyMarca (azienda impegnata nella promozione del territorio e delle sue eccellenze), che attraverso i loro docenti, la loro esperienza e professionalità si occuperanno di gestire ogni aspetto tecnico/pratico dei corsi.
L’intero programma “Dal bar alla cucina” è stato presentato nel corso dell’evento tenutosi presso ‘Casa Marche’ alla presenza di appassionati e professionisti, che hanno potuto assistere alla realizzazione di cocktail al caffè e alla birra, degustati in abbinamento a sfiziose preparazioni street food create con prodotti made in Marche da “Crazy Burger” e “Birrifirma”.
Per il settore bar, il primo appuntamento sarà il 10 aprile con il corso “Caffetteria e Latte Art”, per apprendere tecniche e metodi per realizzare caffè perfetti e cappuccini decorati. Si prosegue poi con il “Il Mondo della Birra”, per tutti coloro che vogliono conoscere metodi di produzione, tipologie, servizio ed abbinamenti della birra artigianale. La cucina diventa invece protagonista nei corsi dedicati a “I Piatti d’entrata”, “Cucina Vegana”, “Street Food & Hamburger” e “Deliziosamente Fritto”.
“Prosegue il sostegno di Confartigianato al settore del pubblico esercizio - afferma Riccardo Golota, Responsabile settore Ristorazione e Pubblico Esercizio di Confartigianato Imprese Macerata - che vede nella formazione un punto centrale. Dopo il successo degli incontri dedicati al mondo del bar dello scorso anno, abbiamo deciso di creare un programma completo, con l’inserimento di corsi rivolti anche alla cucina. Quello che riscontriamo, da parte dei professionisti del settore, è la continua ricerca di aggiornamento e di tutto ciò che possa essere professionalizzante. Con questo programma tocchiamo target diversi: chi vuole aumentare il proprio livello, e chi è agli inizi e vuole capire cosa propone il mercato”.
I progetti di Confartigianato Imprese Macerata per il pubblico esercizio non si limiteranno però solo ai corsi di formazione: in programma, infatti, le seconde edizioni de I Menù di Pasqua e della guida cartacea La Provincia a Tavola, dedicati ai locali del territorio.
Da qui potete vedere i corsi
http://www.macerata.confartigianato.it/2017/03/22/dal-bar-alla-cucina/
La Corte dei Conti ha ammesso al visto e alla registrazione la convenzione stipulata il 23 gennaio 2017 tra il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministro dell'Economia e delle Finanze e i Presidenti delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria: questo vuol dire che si accorciano i tempi per l’arrivo del contributo una tantum per chi ha sospeso l’attività a seguito del sisma. Le indennità vengono concesse con decreto della Regione che invia la lista dei beneficiari all'Inps, la quale provvede all'erogazione: “Ci aspettiamo che la Regione Marche, con sollecitudine, sblocchi le istanze e consenta all’Inps il pagamento dei 5 mila euro fondamentali per iniziare a fare respirare le imprese. Intanto accogliamo con favore l’approvazione in commissione Ambiente della Camera dell’emendamento che riconosce alle imprese dei territori colpiti dal terremoto il danno indiretto, cioè la perdita di fatturato dopo gli eventi sismici rispetto alle medie abituali. Un segnale importante a cui dare subito seguito: ci vogliono tempi certi per l’adozione del decreto con i relativi criteri di erogazione dei contributi e una procedura snella per l’accesso al beneficio”.
E’ il commento del Presidente Provinciale di CNA Macerata Giorgio Ligliani. Un risultato che arriva anche grazie all’azione di CNA, con cui si è ottenuto lo stanziamento di 23 milioni di euro per il 2017 per chi ha avuto riduzioni di fatturato superiore al 40% rispetto al triennio precedente.
CNA tuttavia chiede con forza un ulteriore passo avanti: “L’approvazione deve consentire – aggiunge il Direttore Provinciale Luciano Ramadori - l’estensione del contributo una tantum di 5 mila euro, che attualmente è previsto solo per i titolari di società di persone, anche ai soci delle srl artigiane e commerciali. Si tratta di una misura attesa legittimamente da circa 2 mila soci”.
Il decreto approvato dalla commissione Ambiente contiene anche la proroga della sospensione dei mutui, la proroga del MUD, oltre all’impegno assunto dal Governo in merito all’introduzione delle zone franche, che, attraverso incentivi fiscali e burocratici, possano ulteriormente favorire la ripresa delle attività produttive, sia già avviate che di nuovo insediamento: si tratta di questioni sollecitate da CNA, tra le quali tuttavia resta ancora senza risposta, appunto, quella relativa all’indennizzo forfetario per la sospensione dell’attività relativa ai soci di srl artigiane e commerciali.
Infine la CNA di Macerata accoglie con favore l’approvazione dell’emendamento Realacci con cui il Governo destina tutte le risorse della quota a gestione statale dell'otto per mille, dal 2017 al 2026, al recupero dei beni culturali colpiti dal terremoto: “Da mesi ci battiamo per la tutela del patrimonio artistico - culturale dei comuni colpiti dal sisma – dice Ligliani - e per la sua conservazione nei luoghi d’origine o comunque in zone limitrofe. E’ un primo passo verso la rinascita, per la ricostruzione di paesi incantevoli e il ritorno dei turisti a goderne”.
Chiude il Direttore Ramadori: “Il Governo in questo modo riconosce l'importanza del recupero dei beni culturali nei territori danneggiati dal terremoto come elemento su cui poggiare la ripresa delle comunità, fondamentale per allontanare lo spettro dello spopolamento. Il recupero dei borghi e del patrimonio culturale di questi paese dipende anche dalla scelta concreta che i cittadini vorranno fare nel prossimo decennio, destinando consapevolmente l’otto per mille a tale finalità”.
Nella giornata di lunedì 20 marzo una delegazione di 50 acconciatori ed estetiste di Confartigianato Imprese Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, oltre ad un gruppo di allieve dei corsi di estetica di Imprendere Srl, si è recata in visita al Cosmoprof, l’evento internazionale più importante del settore dell’estetica, della bellezza e cosmesi che si è svolto dal 17 al 20 marzo presso il quartiere fieristico di Bologna.
Confartigianato Imprese ha offerto infatti anche quest’anno agli acconciatori ed alle estetiste associati l’opportunità di usufruire gratuitamente di un pullman per il trasferimento in Fiera.
A disposizione dei professionisti del benessere uno straordinario carnet di eventi, conferenze, workshop, atelier ad alto impatto emotivo e contenutistico, che hanno coinvolto tutte le aree e tutti i target della Manifestazione.
“Il Cosmoprof ad oggi è una delle principali fiere italiane di rilevanza internazionale, con 2.604 aziende espositrici, 94 in più del 2016, delle quali il 73% straniere, e 69 paesi di provenienza. Per la prima volta hanno esposto anche Argentina, Cile, Giappone, Lettonia ed Emirati Arabi Uniti/Dubai” - dice Daniele Zucchini, Presidente Provinciale Confartigianato Acconciatori”.
“La visita collettiva da noi organizzata si conferma quindi come un’occasione di aggiornamento e crescita professionale per tutto il settore benessere, oltre che di aggregazione per le categorie coinvolte – aggiunge Rosetta Buldorini, Presidente Provinciale Confartigianato Estetiste”.
“Confartigianato Benessere – dichiara Eleonora D’Angelantonio, responsabile Benessere Confartigianato Imprese Macerata - è stata presente con un proprio stand, presidiato per tutta la durata della manifestazione da propri rappresentanti che hanno fornito tutte le informazioni relative alle iniziative di interesse delle categorie coinvolte”.
Confartigianato ha collaborato inoltre all’organizzazione della terza edizione di HairRing, performance, promossa da Camera Italiana dell'Acconciatura e dedicata ai giovani, che ha riscosso un grande successo tanto a livello di partecipazione, che di ritorno in termini di immagine per i giovani coinvolti. Nel corso di HairRing, manifestazione riservata ai giovani fino ai 25 anni, gli acconciatori emergenti, provenienti da tutte le parti d’Italia, si sono alternati per due giorni nelle postazioni di HarRing interpretando il tema guida di quest’anno che è stato “Ricci e capricci”. Ad intervenire all’evento come rappresentanti del nostro territorio sono state anche due allieve dell’IPSIA di Sarnano e dell’IPSIA di Fermo, che hanno vinto la partecipazione dopo essersi affermate nell’edizione di “Jobs-Tendenza Moda” dello scorso anno, promosso da Confartigianato e sostenuta dalla Camera di Commercio di Fermo. “L’Hair Ring è stata un’occasione unica – afferma Rossano Trobbiani, presidente della Confartigianato Benessere di Ascoli Piceno e Fermo - per le due allieve che hanno potuto mostrare le proprie capacità ad un vasto pubblico e alla presenza di specialisti di alto livello nel settore.
Messaggi di speranza e rinascita quelli trasmessi ieri nel corso della consueta Festa di San Giuseppe Artigiano, organizzata da Confartigianato Imprese Macerata presso l’Agriturismo Villa Ninetta di Caldarola.
L‘iniziativa è stata l’occasione per fare il punto sulla situazione post-sisma con una tavola rotonda in cui si è discusso delle aspettative delle imprese per il rilancio economico e sociale del territorio, alla presenza del Presidente Provinciale di Confartigianato Renzo Leonori, il Vice Presidente Provinciale Giuseppe Mazzarella, il Vice Segretario Giorgio Menichelli e il Consigliere Regionale Luca Marconi.
“Anche se la maggior preoccupazione è rivolta alla tante imprese che purtroppo sappiamo, non riusciranno a ripartire nel breve periodo – afferma il Presidente Renzo Leonori - in queste tragiche avversità, è necessario cercare di leggere prospettive di speranza e di rinascita. La situazione del nostro sistema produttivo è preoccupante, ma occorre impegnarsi per riportare progressivamente alla normalità le attività dell'artigianato, del commercio, dei servizi e del turismo in armonioso accompagnamento con quelle di ricostruzione”.
Proprio con questo spirito l’Associazione ha voluto rendere merito a quelle imprese che hanno dimostrato tenacia e caparbietà e sono riuscite con le loro forze a far ripartire la loro attività. E’ il caso del Motel Carnevali (Muccia), il cui titolare Dino Casoni ha scelto di delocalizzare l’attività proprio presso l’Agriturismo Villa Ninetta, location scelta per la Festa, della Pasticceria Arte Bianca snc di Albani Lina (Visso), della Lavanderia Di Antonio Daniela (Muccia), e di Fidoka srl (Ripe San Ginesio). Un riconoscimento speciale anche al Presidente Renzo Leonori che con la sua forza di volontà e grinta sta affrontando tutte le difficoltà conseguenti al terremoto, dai danni all’abitazione a quelli alla sua attività di carrozzeria, un esempio per tutte le piccole imprese artigiane del territorio.
Una giornata, inoltre, all’insegna della solidarietà che ha potuto contare sulla generosità degli oltre 130 partecipanti, che hanno acquistato prodotti per la casa e l’igiene personale del negozio Bolle Blu di Visso e i prodotti agroalimentari della Norcineria Altonera, Regina dei Sibillini, Azienda Agricola Angeli, Azienda Agricola Montecastello, Le Spiazzette, Il Pane di Cessapalombo e Birrificio Le Fate, dando così un piccolo aiuto alle aziende colpite dal sisma.
Cortei e manifestazioni in 18 città e 11 Regioni. “Il 18 marzo in tutta Italia ci sarà il Tir Day di Unatras – dichiara Amedeo Genedani, Presidente Confartigianato Trasporti e Unatras – perprotestare contro le mancate risposte del Governo ai problemi irrisolti del settore. Da Trieste a Messina, da Asti ad Ancona, da Bergamo a Napoli. E ancora, Novara, Torino, Genova, Milano,Lecco, Brescia, Venezia, Trento, Forlì Cesena, Prato, Roma, Catanzaro”.
Le iniziative del Tir Day organizzato da Unatras prevedono, oltre ai cortei di camion, conferenze stampa, sit-in davanti alle sedi della Motorizzazione Civile, incontri con Parlamentari e Istituzioni. In particolare, Confartigianato Trasporti Macerata parteciperà alla manifestazione ad Ancona con un corteo di 30 TIR, oltre ad altri 20 mezzi provenienti da Fermo ed Ascoli Piceno. La provincia di Macerata vede la presenza di 800 aziende con circa 2.500 addetti un settore in grande sofferenza che deve essere tutelato. Sugli autotrasportatori pesano anche le mancate risposte sul fronte di norme e sanzioni per chi non rispetta i tempi di pagamento dei servizi di trasporto.
Il settore sollecita in particolar modo lo sblocco immediato del rilascio delle autorizzazioni per i trasporti eccezionali e il pieno funzionamento delle Motorizzazioni civili. In questi anni si è assistito alla costante riduzione delle risorse a disposizione dell’autotrasporto, comparto fondamentale per l'economia, che necessita di misure specifiche per competere sul mercato internazionale. Se non si otterranno risposte ed il mantenimento degli impegni assunti, come ad esempio il rimborso delle accise sui veicoli euro 3, il settore si dichiara pronto ad attuare il fermo dei servizi in difesa degli interessi dei tanti imprenditori italiani.
L'iniziativa di sabato 18 marzo, che avrà inizio alle ore 10 con raggruppamenti dei veicoli presso la Zona Zipa del Porto di Ancona in Via E. Mattei, e ad Ancona Sud in zona Baraccola sulla strada antistante la Confartigianato, consisterà nel raggruppamento degli automezzi che giungeranno da nord e da sud della Regione per effettuare un corteo di camion che confluirà su Via Marconi, Via XXIX Settembre, C.so Stamira, Piazza Cavour, e ritorno sullo stesso percorso, per immettersi nella zona del Mandracchio e concentrarsi lungo la Via Mattei. Qui si svolgerà una pubblica assemblea alla presenza degli autotrasportatori, dei Parlamentari, Consiglieri Regionali e mass media.
“In particolare – afferma il Presidente Provinciale Confartigianato Trasporti, Emanuele Pepa - Confartigianato Trasporti e le altre sigle aderenti ad Unatras, chiedono: la determinazione mensile dei costi di esercizio, l’assunzione di iniziative volte a garantire la trasparenza e regolarità del mercato nazionale e internazionale, azioni di contrasto efficaci e coordinate con quelle di altri paesi contro la concorrenza estera sleale ed illegale e contro qualsiasi forma di abusivismo, il mantenimento delle spese non documentate e delle detrazioni per quanti fanno trasporti internazionali riutilizzando parte delle risorse tagliate dal Governo alle imprese che hanno veicoli euro 1 e 2”.