Siamo alla fine di un 2019 che sta dando i frutti di una attenta attività di programmazione...
Il 2019 sta dando i frutti di una gestione che è stata orientata a ristabilire una linea di ascolto, di attenzione e di contatto con gli operatori economici e con le famiglie del territorio, a ripristinare un clima positivo e di serenità all’interno della nostra Banca ed a cominciare ad utilizzare al meglio le opportunità che l’adesione al Gruppo Bancario ICCREA, il 4° nazionale per dimensione, ci offre: da questo mix è scaturito un importante rilancio dell’attività caratteristica e risultati reddituali di assoluto valore, risultati che sono stati ottenuti senza gravare sui conti dei nostri clienti.
Direttore, lei è a Recanati da poco più di un anno: cosa ha portato di nuovo alla struttura?
Il mio compito è stato principalmente quello di valorizzare le grandi risorse umane e professionali che sono presenti all’interno della nostra azienda e di metterle al servizio della clientela. Le comunità in cui operiamo hanno mostrato di gradire questa nostro nuovo approccio e stanno premiando la BCC di Recanati e Colmurano con una vicinanza che ci riempie di orgoglio e che ci fa sentire quello che noi vogliamo essere: una banca di prossimità, una banca vicina alla gente.
È cresciuta l’erogazione del credito per so-stenere le aziende del territorio?
Il rilancio dell’attività caratteristica della Banca, come ho già detto, è stato il versante sul quale si sono concentrati gli sforzi dell’intera struttura ed i risultati ci dicono che l’azione svolta è stata efficace ed apprezzata: l’erogazione del credito nei confronti di imprese e famiglie del territorio è cresciuta notevolmente al punto da farci stimare che per fine anno potremo non essere lontani dalla cifra record di 100 milioni di nuovi finanziamenti dal settembre del 2018.
Il ruolo delle Filiali...
Il ruolo delle filiali in questo sviluppo commerciale è stato, è e sarà centrale ma non si può dimenticare che tutta la Banca è stata orientata verso questo primario obiettivo, a cominciare dal prezioso inserimento nell’azienda di Davide Celani che dallo scorso giugno ha assunto il ruolo di Vice Direttore Generale e Responsabile dell’Area Commerciale e che ha dato un grande impulso in questa direzione.
Per tornare alle filiali, mi piace sottolineare che al di là del luogo fisico che ci consente di in-contrare i nostri clienti (o potenziali tali) vedo chiaramente un grande valore nei colleghi che lì operano, per il loro radicamento nei territori, un radicamento che è fatto della profonda conoscenza delle persone, un radicamento che si manifesta con la grande predisposizione ad ascoltare ed a proporre soluzioni personalizzate. Questo è il carattere distintivo della nostra Banca: relazioni umane prima di tutto e sopra a tutto.
BCC ex Cassa Rurale e Artigiana sorta per dare un aiuto concreto ai due settori...
Il tempo è passato ed il mondo è cambiato molto e, specialmente negli ultimi anni, molto velocemente. Ma la vocazione principale della nostra Banca resta quella di essere e stare vicina alle famiglie ed alle piccole imprese che operano o che provengono dai settori dell’agricoltura e dell’artigianato nel rispetto delle più antiche tradizioni delle Comunità locali. Dico che operano o che provengono da quei settori perché molte aziende che oggi hanno acquisito la struttura di industria fanno capo a famiglie che hanno tradizione di piccola im-presa e che hanno conquistato dimensione e grandi spazi sul mercato utilizzando al meglio le peculiarità che connotano il carattere della classe imprenditoriale delle nostre zone: intuito, creatività e spirito di sacrificio.
Guardando indietro, nel periodo difficile della Banca, altri Istituti di Credito hanno colto l’occasione per accaparrarsi parte della vostra clientela; oggi con la BCC di Recanati e Colmurano, forte e competitiva, le parti si sono invertite?
Si, è proprio così, negli anni passati gli Istituti che operavano nei nostri territori hanno bene-ficiato delle difficoltà della nostra banca sottraendole importanti quote di mercato. Ma oggi sta emergendo con grande forza e visibilità il fenomeno opposto. A questo riguardo mi piace sottolineare che questa inversione di tendenza è stata possibile per il fatto che anche negli anni difficili i clienti non hanno reciso il filo che li legava alla “loro Banca” e quindi hanno colto subito il positivo cambiamento che ha caratterizzato il nostro operare in questi ultimi tempi ritornando con grande entusiasmo e partecipazione in quella che si può considerare la “loro casa”: le comunità locali hanno ritrovato il luogo dove trovare ascolto, disponibilità e possibilità di condivi-dere idee di sviluppo e di investimento, dove poter parlare di prospettive per sè stessi, per le proprie aziende e per la propria famiglia.
Quali sono i margini di crescita?
Esistono importanti margini di crescita perché il territorio manifesta in ogni occasione la necessità di una Banca vicina ed amica, un ruolo che il nostro Istituto sa interpretare nel migliore dei modi.
Nel 2020 sarà possibile confermare il risul-tato di quest’anno?
Il risultato di quest’anno è stato straordinario e noi ci auguriamo che si possa ripetere. Non sarà facile ma l’entusiasmo e la professionalità di tutti coloro che operano all’interno della Banca e la fiducia che i clienti ci stanno accordando fanno sperare in un futuro denso di obiettivi raggiunti e di grandi soddisfazioni per tutti, clienti, dipendenti, soci ed esponenti aziendali.
Sta per chiudersi il terzo anno della Presidenza Bertini, il migliore per la BCC, merito di un’ade-guata programmazione?
Il raggiungimento di buoni risultati in qualsiasi società deriva sempre da molteplici fattori quali razionale programmazione, voglia di crescere e di competere, un po’ di buona sorte, che non guasta mai, ma soprattutto focalizzazione di tutto l’organico verso gli obiettivi prefissati. Una squadra vince se c’è spirito di gruppo e comunità di intenti e su questo versante la nostra banca ha fatto un salto di qualità straordinario e certamente il 2019 rappresenta il punto di svolta. Gli ottimi risultati conseguiti nell’esercizio 2019 verranno utilizzati per effettuare ulteriori accantonamenti per il credito deteriorato, così da rispettare gli strin-genti parametri richiesti dalla Banca Centrale Europea.
Come si spiegano i risultati di questo 2019, andato al di là delle aspettative di inizio anno?
Come detto sopra, più fattori hanno contribuito all’ottimo risultato conseguito. In primis, una forte accelerazioni dei prestiti concessi ad aziende e famiglie, poi i buoni ritorni realizzati dal comparto finanza, ed infine una consistente riduzione delle nuove posizioni creditizie finite in sofferenza.
La Banca è tornata ad essere vicina al territorio e questo è già un risultato importante che con-ferma come BCC e territorio abbiano bisogno l’una dell’altro....
Le banche di Credito Cooperativo sono nate proprio per sostenere le famiglie e le attività locali minori. In passato le principali attività erano concentrate nel settore agricolo, oggi sono più diversificate e riguardano vari settori quali industria, commercio, artigianato, turismo, edilizia, agricoltura. Tra una banca ed il suo territorio si instaura un rapporto di reciprocità e si crea un cordone ombelicale che serve per alimentare entrambi. Le attività locali hanno bisogno di banche forti e solide per crescere e le banche hanno bisogno di attività sane ed in grado di svilupparsi per ricavare i margini necessari per assecondare le richieste di finanziamento di imprese e famiglie.
Il percorso aggregativo con ICCREA quanto ha influito su questa crescita?
Come ho già detto in altre circostanze, l’appartenenza della nostra BCC al Gruppo Bancario Iccrea, il quarto Gruppo Bancario italiano, consentirà alle singole BC di restare banche di prossimità ma di essere più efficienti e competitive nei vari servizi offerti. L’appartenenza al Gruppo Iccrea ci consente ora anche di poter operare in pool con Iccrea ed altre BCC marchigiane, concedendo, in quota parte, finanziamenti complessivi di una certa entità che non era possibile concedere singolarmente per il rispetta della severa policy sulla concentrazione del rischio. Quindi, l’appartenenza al Gruppo, oltre a tutti i benefici che deriveranno dalle sinergie attese, ci consentirà di partecipare anche alle richieste di finan-ziamento di importi più consistenti, aprendo nuovi spazi di operatività.
Con il nuovo CdA ed il nuovo Direttore Generale è aumentata da parte della BCC la capacità di interagire con soci e clienti?
Uno dei meriti dell’attuale CDA è senz’altro quello di essersi adoperato per favorire un clima aziendale disteso e propositivo. Le Banche vivono di market relazionale e l’intero organico sta gestendo in modo eccellente rapporti amichevoli e cordiali con tutta la clientela. Questi politica è utile per sviluppare qualsiasi business, ma è indispensabile per un business sempre più difficile e competitivo come quello bancario. Per una Banca tenere bene in mente questo elementare concetto è di fondamentale importanza. Concetto che ha bene in mente anche il nuovo Direttore Generale, arrivato oltre un anno fa.
In pochi mesi il nuovo Direttore è riuscito a coinvolgere e motivare l’intero organico ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti: ottime relazioni con soci e clienti ed impieghi in forte crescita. Il recente riconoscimento come “miglior banca regionale delle Marche“ per la fidelizzazione della clientela e la bontà dei servizi erogati ricevuto dall’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza è la conferma della grande capacità del nostro apparato di seguire con attenzione e professionalità la clientela e di interagire con tutti coloro che vengono in contatto con i nostri operatori.
La BCC e le aziende del territorio: quali sono i settori in cui avete rafforzato la presenza?
Direi che in linea di massima non c’è un settore che sia stato privilegiato a discapito di altri, così come non c’è un settore più penalizzato di altri. Certamente ci sono settori, come ad esempio il manifatturiero, che marciano meglio, mentre altri quali l’edilizia, che ancora faticano a riprendersi. La nostra politica è espansiva per quanto concerne gli impieghi e più che al settore guardiamo alle attività e alle aziende che hanno spazi di crescita e di sviluppo, cercando sempre di ponderare e prezzare correttamente il rischio di ogni finanziamento.
Lei crede in una ripresa economica in generale e in questo territorio in cui la Banca opera?
Io sono un imprenditore ed un imprenditore non può guardare al futuro con pessimismo. Ho due figli che alla fine del loro ciclo universitario dovevano decidere che strada intraprendere: trovare un buon impiego al nord Italia o all’estero, come hanno fatto tanti loro amici e compagni di scuola, o iniziare dalle aziende di famiglia e darci dentro con impegno e dedizione per continuare in un percorso di crescita aziendale non facile ma sfidante. Hanno deciso di entrare nelle aziende di famiglia ed io sono contento di lasciare loro, progressivamente, il testimone.
Il nostro territorio è costituito da gente caparbia, tenace, che sa sacrificarsi per il lavoro. Prima o poi i no-stri territori si riprenderanno e torneranno a crescere e la via adriatica allo sviluppo, come amava definire il territorio del medio adriatico il grande giornalista Alberto Ronchey, tornerà a splendere.
Si avvicina il nuovo anno, come lo affronterete?
Lo affronteremo con la consapevolezza di essere un Istituto di Credito che potrà e dovrà svolgere un ruolo importante per l’economia locale. Lo affronteremo con la consapevolezza che le fortune della no-stra Banca contribuiranno alle fortune di un territorio che ha molto sofferto, sia per la crisi economica, sia per il terremoto e che stenta ancora a ripartire.
Quale augurio si sente di lanciare alla compagine sociale ed alla clientela?
Beh, che innanzitutto il 2020 possa essere un anno positivo sotto tutti i punti di vista. Poi chiedo a tutti di aver tanta fiducia in questa BCC perché una Banca locale sana, forte ed efficiente è patrimonio di tutti ed è indispensabile per lo sviluppo e la crescita della nostra economia. Se l’economia del nostro territorio tornerà a crescere in maniera decisa, probabilmente meno giovani saranno obbligati a lasciare questa regione e cercare lavoro e fortuna altrove. È per questa ragione che chiedo a tutti di contribuire alla crescita del nostro Istituto perché più la banca sarà forte e solida, più potrà sostenere la crescita dell’economia locale e la crescita dell’economia locale genera più benessere per tutti e maggiore occupazione per i nostri giovani che così potranno restare nella terra in cui sono nati e cresciuti. Riuscire in questo intento, anche solo in parte, sarà per noi motivo di grande soddisfazione.
Dott. Celani, cosa ci può dire in merito al suo recente arrivo alla Bcc di Recanati?
Mi sento assolutamente onorato e compiaciuto di far parte di una realtà rappresentativa del territorio come la Bcc Di Recanati e Colmurano. Dopo oltre 30 anni di esperienza bancaria conseguita nell’am-bito del Credito Cooperativo, con particolari competenze maturate nella consulenza aziendale, nella pianificazione di soluzioni per la gestione del rischio di credito e nello sviluppo commerciale della clientela, questa opportunità rappresenta per me una gratificazione di un percorso professionale im-prontato sui valori tipici del Credito Cooperativo.
Cosa porta in dote alla Banca e cosa ha acquisito da questa?
La sorpresa piacevole, in parte preannunciata, conoscendo le persone che la compongono, è di avere ricevuto di più di quanto mi aspettassi, una acco-glienza calorosa che ha reso ancor più semplice il coordinamento di un team commerciale ad alte pre-stazioni ed elevati livelli di performance. Situazione che ha facilitato la realizzazione di una strategia di marketing e di relazione con il territorio che mira a rafforzare la fiducia del cliente nella Banca, percepita non più come semplice intermediario finanziario ma come partner strategico nei processi di crescita. Una situazione di privilegio che spero di poter ricambiare coordinando al meglio le risorse, attraverso impegno ed esempio, nell’intento di trasferire sul territorio la progettualità delle strutture centrali grazie all’insosti-tuibile proattività della rete, tutto questo anche con l’ausilio e l’esperienza maturata in più di un decennio nel Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea. Facilitare l’interlocuzione con le strutture della Capogruppo al fine di rendere la BCC di Recanati e Colmurano più solida, presente, concorrenziale ed al passo con le esigenze che il mercato richiede, ritengo possa risul-tare come ulteriore elemento di successo.
Dalla comunicazione che state attuando e dalle iniziative intraprese si percepiscono cam-biamenti e novità importanti di forte impatto commerciale sulla clientela. Potrebbe farci una sintesi di questa attività? Qualche esempio concreto?
Anche in questo caso credo sia doveroso partire da ciò che abbiamo ricevuto per comprendere l’impegno che siamo chiamati a rispettare e ricambiare. Faccio riferimento in particolare al prestigioso riconoscimento del sigillo di qualità: La Bcc di Recanati e Colmurano è stata premiata con il sigillo di qualità “N.1 Servizio 2019/2020 Banche Regionali – Marche”, con il punteggio più alto rispetto a tutte le altre banche regionali, sui servizi offerti e sul livello di soddisfazione dei clienti nell’anno 2019. Attraverso una analisi condotta a settembre 2019 dall’istituto tedesco Qualità e Finanza (ente indipendente specializzato nell’analisi e compara-zione di prodotti/servizi/prodotti finanziari, nonché leader assoluto delle indagini e dei sigilli di qualità in Europa). Abbiamo l’impegno morale di rispondere alla fiducia accordataci mettendo in campo la nostra professionalità, affinando ulteriormente la nostra gamma di prodotti sempre più vicini alle aspettative della clientela, ricchi di contenuti grazie anche al supporto della Capogruppo ma che al tempo stesso possano risultare identitari per la BCC e per il proprio territorio elettivo. Tra le iniziative mi preme ricordare, prima del periodo estivo, i due importanti convegni rivolti rispettivamente ad imprese: “La riforma del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI: sinergia tra Imprese, Consulenti e Banca“, seguito a breve distanza da un interes-sante confronto sul tema “Finanza sostenibile e responsabile: il doppio valore degli investimenti”, in merito all’importanza dello scegliere di investire in aziende che abbiano determinati requisiti in tema di sostenibilità e che siano in grado di garantire attenzione per l’ambiente. La recente migrazione del sistema informatico, sebbene fonte di alcuni disagi che la nostra clientela ha compreso e ci ha gentilmente giustificato, ha dato l’opportunità di apportare anche interessanti integrazioni operative, tra cui la nuova piattaforma di internet banking, validamente apprezzata dagli utenti. Sempre in linea con gli indirizzi programmatici della Capogruppo si è poi inserita l’iniziativa “Mutuo Day” del 19 ottobre, in occasione della quale, chiunque interessato ha potuto usufruire di una consulenza specifica sui mutui ipotecari a privati, finalizzati all’acquisto, co-struzione, ristrutturazione della casa. Una giornata che ha consentito a tutti i partecipanti di ottenere informazioni chiare e dettagliate, grazie a speciali-sti dedicati, oltre alla possibilità di ottenere un pre-ventivo su misura a tassi molto vantaggiosi.
Per quanto riguarda i prodotti e i servizi digitali quali sono i riscontri della BCC?
Anche in questo caso devo rappresentare l’attenzione posta dalla Banca su un segmento ritenuto strategico anche in funzione alle dinamiche di mercato ed all’inarrestabile processo di digitalizzazione che il sistema bancario sta affrontando e che cambierà radicalmente il modo di fare banca nei prossimi anni. Per quanto riguarda i risultati sono ampiamente soddisfacenti, ma non ci accontentiamo di questo, piuttosto li riteniamo stimolo per fare di più e ancor meglio. Abbiamo recentemente rivisto il catalogo prodotti implementando la gamma di offerta con servizi rivolti anche a chi utilizza esclusivamente la rete. Intendiamo favorire lo sviluppo delle relazioni con le strutture della Capogruppo per facilitare la diffusione di prodotti tipicamente digitali o che al digitale si rivolgono, a partire dal credito al consumo, accessibile totalmente via internet o allo sviluppo di strumenti finalizzati al digitale come le nuove carte di credito “Ventis” ricche di contenuti a favore degli utilizzatori.
Non è che la banca sta perseguendo obiettivi di efficienza con il rischio di dimenticare la territo-rialità e il suo carattere di banca locale?
Il nuovo Catalogo Prodotti riprende in modo incisivo il concetto di identità territoriale, elemento che lega in maniera indissolubile la relazione tra BCC con il proprio territorio, mettendo in campo i principi espressi nel nostro Statuto. Ci aspettiamo che questa attività possa permettere alla BCC di Recanati e Colmurano di assistere in modo ancor più ravvicinato la comunità locale permettendo un percorso virtuoso di crescita reciproca. Una attività che ad oggi ci ha ampiamente ripagato in termini di risultati. L’aumento degli impieghi nei primi dieci mesi dell’anno è caratterizzato da valori senza eguali nell’ultimo lustro, prova che siamo tornati a fare banca concretamente, con evidenti e significativi riflessi sul conto economico, l’utile registrato al 30 settembre ne è la sintesi più evidente.
Come è strutturata la sua squadra visto che oltre a ricoprire il ruolo di Vice Direttore Ge-nerale lei è anche il responsabile commerciale?
La struttura Commerciale è sinteticamente divisa in tre funzioni principali che sovrintendono a specifiche tipologie di clienti: Retail, Corporate, Private, oltre agli uffici specialistici di: “Finanza Strutturata e Consulenza d’Impresa” e “Marke-ting e coordinamento Reti”, ai quali si affianca l’insostituibile rete di vendita rappresentata dalla struttura delle filiali distribuite capillarmente sul territorio. Un connubio armonico tra strutture centrali di pianificazione e supporto ed una rete proattiva e dinamica che forte del valore aggiunto maturato attraverso la relazione e l’empatia co-struita nel tempo, renderà certamente realizzabile la progettualità che stiamo mettendo in campo, a servizio del nostro territorio.
“Confermata la proroga della cassa integrazione straordinaria fino al 23 maggio 2020 per i dipendenti del Mercatone Uno. Tamponata l’emergenza, ora dobbiamo fare in modo che i punti vendita vengano acquistati o affittati da terzi e che tutto il personale venga riassorbito”. Lo annuncia l’assessore al Lavoro della Regione Marche Loretta Bravi in seguito all’incontro convocato questa mattina a Roma al Ministero del Lavoro. La catena comprende 55 punti vendita nel settore arredamento e casalinghi, di cui 3 nelle Marche: a Pesaro, Monsano e Civitanova. Su 1731 dipendenti 150 sono marchigiani.
“Al 30 novembre 2019 le imprese attive nella nostra provincia risultavano 34.392, ben 225 in meno rispetto allo stock di fine 2018 ed in calo costante da più di 10 anni. In termini percentuali, la perdita equivale allo 0,6% ed è un po’ meno marcata rispetto al dato aggregato delle Marche (-0,9%) nello stesso periodo”. È l’analisi dei dati, riportata dal Centro studi CNA Marche su dati Infocamere, dati Istat e dati della Banca d’Italia ,e relativa all’anno appena trascorso.
“Le perdite maggiori in termini assoluti di imprese attive nello scorso anno riguardano l’agricoltura (-160 imprese), il commercio (-140) e, ad evidenziare che nella ricostruzione post sisma qualcosa non va, delle imprese del settore delle costruzioni (-80). Non accenna ad arrestarsi la crisi del calzaturiero che con ulteriori 39 chiusure (-3,4%) richiede con sempre maggiore urgenza un intervento risolutivo di rilancio o di riconversione.
La provincia di Macerata si rafforza, invece, in un settore che è stato sempre debole nel nostro territorio. Cresce infatti il numero delle imprese attive nel settore dei servizi, alcune delle quali ad alto contenuto di conoscenza: +24 le imprese dei servizi di informazione e comunicazione, +47 sia per le imprese delle attività professionali scientifiche e tecniche.
Particolarmente incoraggiante il saldo delle imprese legate al turismo che porta finalmente il settore al centro dell’economia locale: +36 le imprese ricettive e della ristorazione, +39 per il settore noleggio, agenzie di viaggio, servizi e +16 quelle che si occupano di attività artistiche/sportive di intrattenimento.
Complessivamente nel 2019 le iscrizioni di nuove imprese nella provincia sono cresciute di 100 unità rispetto all’anno precedente: crescono per le attività manifatturiere (+10), per le attività dei servizi di alloggio e ristorazione (+7), di informazione e comunicazione (+6), per le attività immobiliari (+7), ma soprattutto per le imprese del settore noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (+28). Crescono decisamente (+15 imprese) anche per le “altre attività di servizi” che comprendono i servizi alle persone come parrucchierie ed estetica. Calano invece drasticamente le iscrizioni di nuove imprese agricole (-45 nuove imprese), per le attività di costruzione (-30) e del commercio (-27).
Per quanto riguarda il mercato del lavoro nella nostra provincia, l’Osservatorio sul Mercato del Lavoro della Regione Marche fornisce i dati relativi solo alla prima metà del 2019 ma già sufficienti a caratterizzare l’anno appena trascorso come negativo per il numero complessivo delle assunzioni. L’insieme degli ingressi nell’occupazione segna, infatti, una flessione del 12,6% che riguarda sia gli uomini che le donne ed è dovuta esclusivamente alla componente del lavoro dipendente.
Secondo l’Osservatorio, la domanda di lavoro mostra segni di debolezza in tutte le province delle Marche ed a Macerata diminuisce dell’11,1% (-10,4% PU, -14,7% AN, -15,5% AP, -8,3% FM). Anche se i saldi “assunzioni-cessazioni” sono ovunque positivi, nel 2019 sono stati di minore entità rispetto all’analogo periodo del 2018. A Macerata il calo è del 27,2% (si è passati da 2.691 a 1.960), con una diminuzione decisa della componente del lavoro dipendente (-50,2%) e con una crescita del dato degli altri contratti (+17,3%), segno incessante dei tempi che cambiano in peggio per la sicurezza lavorativa dei nostri ragazzi.
Molto utile per comprendere appieno l’andamento economico è il recente Rapporto della Banca d’Italia con alcuni indicatori che riassumono bene la situazione dei cittadini e delle imprese maceratesi. Spia di una ripresa della fluidità dell’economia è senza dubbio l’andamento del mercato immobiliare, i cui dati mostrano che nel primo semestre 2019 gli scambi nel mercato delle abitazioni sono cresciuti del 18,7% nella nostra provincia. A raffreddare gli entusiasmi c’è però un altro importante indicatore economico dato dalla disponibilità del credito. Qui, nel primo semestre 2019, la provincia di Macerata ha visto scendere ulteriormente l’ammontare dei prestiti (-0,4%) e quello dei depositi (-0,3%); conseguentemente, sono fortemente cresciuti (+7,1%) i “titoli a custodia”.
Ultimo dato che prendiamo come indicatore significativo è l’import–export delle imprese maceratesi dove si registra un calo nel commercio estero attenuato solo dalla discesa ancora maggiore delle importazioni, per un saldo positivo dello 0,7% rispetto al 2018. Approfondendo i settori dove le esportazioni diminuiscono troviamo il riscontro delle maggiori crisi economiche e produttive che caratterizzano la storia recente del nostro Paese. Il calo delle esportazioni nella provincia di Macerata è infatti dovuto soprattutto al sistema moda (Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori: -16,9 milioni di euro pari a -3,5%) e agli elettrodomestici (apparecchi elettrici: -17 milioni di euro, -11,8%).
Come ad ogni inizio d’anno bisogna lasciarsi però con una nota positiva che fa ben sperare ed allora vogliamo sottolineare come le diminuzioni dell’export di questi due settori sono compensate dalla crescita dell’export di vari altri importanti settori, tra cui: Macchinari e apparecchi (+7,3 milioni di export), Prodotti alimentari, bevande e tabacco (+3,5 milioni di euro), Sostanze e prodotti chimici (+5,1 milioni di euro), Computer, apparecchi elettronici e ottici (+3,5 milioni di euro)”.
“Non sprecare i contenuti e le soluzioni prodotte dalla ricerca Eurispes sul distretto calzaturiero Fermano-Maceratese”. È l’invito del presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini, che annuncia un incontro con il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, l’on. Alessia Morani, “entro gennaio, con l’obiettivo di lavorare in sinergia perché si possano prendere provvedimenti finalmente significativi e incisivi per il settore”
“Dobbiamo lavorare con fiducia, facendo tesoro anche degli errori passati – spiega il presidente –, se vogliamo dare una risposta efficace soprattutto al 40% di imprenditori che, nei dieci anni tra il 2009 e oggi, hanno visto diminuire significativamente il loro fatturato: non possiamo dire loro di aumentare o consolidare la loro presenza fuori dai confini nazionali se non li accompagniamo con azioni serie, strutturali e condivise, che partono da un sistema fiscale nazionale che li renda competitivi rispetto ai concorrenti internazionali e si completano con la tutela del marchio, cioè una legge che applichi il ‘made in Italy’ sulla scarpa”.
Secondo il presidente dell’ente camerale, questo significherebbe anche occuparsi di due delle criticità più evidenti del distretto marchigiano: “Un terzo delle aziende è legato al mercato italiano, che è ancora impantanato nella crisi (un italiano su tre acquista al massimo due paia di scarpe all’anno, uno su 10 ne acquista solo un paio e il 3,1% anche più raramente ndr.), mentre il fatturato export è minimo o addirittura nulla; inoltre, c’è un’altissima percentuale di prodotti semilavorati che è delocalizzata all’estero, in paesi anche europei dove sono evidenti i vantaggi legati al costo della manodopera, che invece rappresenta uno dei punti di forza delle nostre produzioni”.
Sabatini non nasconde, però, che “i calzaturieri sono chiamati ad evolversi, partendo innanzitutto da forme di aggregazione capaci di dare una soluzione al problema della piccola dimensione”. Un riferimento questo al contratto di rete, “che fa favorito attraverso finanziamenti pubblici, che sono stati già sperimentati con successo tra il 2011 e il 2014, e poi sono spariti dal bilancio dello stato” e alla necessità di “una maggiore attenzione alle vendite online, che rappresenta un mercato in positiva evoluzione che va aggredito”.
L’elenco delle misure a favore del settore comprende anche “l’estensione al nostro distretto delle agevolazioni” previste dal decreto crescita per le operazioni di aggregazione aziendale compiute da società con sede nel Sud Italia, la tassazione di distretto, la riduzione dell’Irap (“che così come è strutturata rappresenta una tassa odiosa”), l’istituzione nel Fermano-Maceratese della Zes (zona economica speciale, ndr.), “offrendo alle aziende che operano al suo interno agevolazioni in deroga rispetto alle politiche nazionali” e, “non per ultima, l’intensificazione della battaglia all’industria del falso”.
“Sono certo – conclude Sabatini – che in questo solco di impegno e di proposte troverò disponibilità anche da parte del sottosegretario agli Affari Europei l’on. Laura Agea, che conosce bene la situazione del nostro distretto e può farsi carico di autorevoli iniziative anche a livello europeo, dove è determinante che si difenda e promuova la grande qualità del Made in Italy”.
In ragione della fine dell’anno, delle imminenti festività e dell’avvicinarsi della scadenza del mandato dell’attuale Consiglio di Amministrazione, mi limiterei ad alcune considerazioni sostanziali approfittando inoltre di questo spazio per dire grazie a qualcuno e porgere i Migliori Auguri di Buone Feste a tutti.
Prima considerazione: IL RISULTATO
Abbiamo registrato, con una punta di orgoglio, che la BCC di Recanati e Colmurano ha incassato il prestigioso riconoscimento dell’Istituto Tedesco “Qualità e Finanza “ che ha posizionato il nostro Istituto al primo posto della classifica delle banche regionali nelle Marche. Credo, senza mezzi termini, che tale risultato sia la conseguenza di un pervicace e fruttuoso lavoro di squadra.
Costituirebbe peraltro errore, giudicare la cosa quale punto di arrivo. C’è ancora da lavorare per rendere la banca sempre più rispondente alle esigenze della clientela , esigenze in continua evoluzione , specie se rivolgiamo la nostra attenzione al mondo dei giovani. Nuovi prodotti, potenziamento ed ampliamento dei servizi, una politica di gestione del credito che tenga conto delle istanze dei soci, del territorio, delle famiglie, delle imprese, senza mai deragliare dai binari delle pur stringenti normative che disciplinano l’esercizio di tale potere. Una finanza attenta e mirata.
Seconda considerazione: IL CAMBIAMENTO
Al suddetto risultato la nostra BCC è pervenuta anche in virtù dell’adesione al Gruppo Bancario ICCREA. Entrare a far parte di un Gruppo Bancario, da un lato costituisce una vera e propria ga-ranzia di stabilità, dall’altro implica il coinvol-gimento della struttura in una serie di attività ulteriori rispetto a quelle di natura “ ordinaria “ cui tutti noi eravamo abituati. Una problematica su tutte: la migrazione dei dati in applicazione del nuovo sistema informatico.
Si è trattato di un vero e proprio sconvolgimento che ha richiesto e richiede tuttora enorme im-pegno e sacrificio, soprattutto a carico del per-sonale dipendente, costantemente in prima linea in questo oneroso ma inevitabile processo di revisione. A tal proposito giova fare appello anche alla pazienza ed alla disponibilità della nostra clientela che, pur subendo il disagio che tale trasformazione sta comportando, ha fornito ampia dimostrazione di aver compreso la portata innovativa dell’iniziativa.
Terza ed ultima considerazione di carattere generale: Emergono nuovi rischi – Innovazione
Stiamo assistendo , con preoccupante frequenza, agli effetti devastanti che stanno producendo i cambiamenti climatici. Sembra tuttavia stia crescendo , fortunatamente, la consapevolezza della portata dell’impatto che tali cambiamenti possono determinare sul sistema finanziario. Oggi più che mai occorrono politiche mirate e misure concrete che rafforzino la resistenza del nostro sistema finanziario: occorre pertanto convogliare i risparmi verso investimenti sostenibili. Non a caso le Autorità Europee hanno inserito per la prima volta i rischi climatici nella mappa dei principali fattori di rischio per il sistema bancario. In buona sostanza , il rischio climatico impatterà seriamente su tutti i processi bancari nel breve e medio termine. Dovremo perciò fare i conti con questi rischi ed iniziare ad intraprendere le opportune iniziative per la loro gestione. Risultato, cambiamento, innovazione , sono fattori ed obiettivi che non possono essere perseguiti né raggiunti se non attraverso la passione, il sereno lavoro, il gioco di squadra. Grazie allora ai dipendenti tutti della BCC di Recanati e Colmurano i quali hannodimostrato il giusto grado di perseveranza aiutando la barca a raggiungere l’approdo.
Il direttore Gianni Niccolò ha presentato nella giornata odierna il bilancio di fine anno sull'attività di Confindustria Macerata, presso la sede di via Weiden, affrontando a 360 gradi la situazione delle imprese della nostra provincia, ancora fortemente afflitte dalle problematiche del post-sisma.
Tante sono le criticità sottolineate da Niccolò: "Riscontriamo la necessità di avere maggiore supporto nei riguardi di un territorio come il nostro - afferma Niccolò -, nel quale si stanno acuendo le difficoltà, a partire dalla crisi che attraversa il complesso del settore calzaturiero. A ciò si aggiungano i ritardi che stanno interessando la ricostruzione post-sisma. Ci troviamo in una situazione di paralisi a causa di un eccessivo formalismo delle regole. Inoltre, la vicenda di Banca delle Marche continua a trascinare con sé diverse ferite".
Il territorio provinciale risulta caratterizzato da "una scarsa propensione agli investimenti", ma vi sono anche spiragli di ottimismo: "Il progetto della Shoes Valley rappresenta sicuramente un'opportunità per integrare turismo e cultura con il nostro "made in" calzaturiero. Progetto per il quale ci aspettiamo risposte dalla Regione, si prenda esempio da realtà come l'Emilia Romagna. Il secondo tema è quello dell'asse Foligno - Civitanova Marche, una novità assoluta nel panorama nazionale. La SS77 va rivitalizzata e promossa con un progetto di marketing che che esalti le eccellenze che si trovano lungo questa arteria".
"Bisognerebbe togliere tasse ai nostri imprenditori, più che fornirgli continui incentivi" prosegue il direttore Niccolò che sull'idendikit ideale del nuovo governatore della Regione Marche, in vista delle elezioni ormai prossime, non si sbilancia: "Bisogna dare importanza diversa alla gestione della cosa pubblica. È necessaria maggiore competenza nel mondo della politica". Margini di apertura si riscontrano riguardo l'idea di una fusione dei vari enti territoriali di Confindustria: "Un'ipotesi che ha ripreso vigore".
"Un altro tema importante è quello dei rifiuti speciali - conclude Niccolò -, visto che non abbiamo discariche nel territorio di Macerata e dobbiamo dipendere da altre realtà. Le nostre imprese sono sempre più in difficoltà nel gestirli: i costi per il loro smaltimento sono aumentati del 150%. Si tratta di una problematica che va ad intaccare l'intero ciclo dell'economia circolare".
Siglato nei giorni scorsi a Roma, presso la sede nazionale, un protocollo d'intesa tra l’Ente Nazionale per il Microcredito (ente pubblico non economico che esercita importanti funzioni in materia di microcredito e microfinanza, a livello nazionale ed internazionale) rappresentato dal Presidente Dott. On. Mario Baccini e l'Associazione Tutela Impresa (collegata Casartigiani – organismo sindacale autonomo che assiste le imprese soprattutto in casi di necessità e/o criticità di varia natura) rappresentata dal Presidente Cav. Rag. Giuseppe Tosoni.
Obiettivo dell'accordo è quello di promuovere l'educazione finanziaria, la cultura di impresa e l'inclusione sociale e finanziaria dei soggetti più vulnerabili della società.
In particolare si concretizzerà: la promozione delle opportunità di sostegno economico e di tutoring a microimprese e professionisti, con utilizzo strumenti microfinanziari promossi dall’Unione Europea e delle attività microfinanziarie realizzate a valere sui fondi comunitari; la promozione delle opportunità di finanziamento di giovani imprenditori tra i 18 e i 29 anni, attraverso la messa a disposizione della Garanzia Giovani.
Con questo accordo l'Associazione Tutela Impresa si è impegnata a promuovere presso i propri stakeholders, e segnatamente i propri associati e delegati zonali, tutte le opportunità di finanziamento disponibili sul mercato.
"Si tratta di un'ottima opportunità per le aziende, soprattutto quelle medio/piccole - precisa il Presidente Tosoni - in considerazione dell'attuale situazione economico finanziaria, purtroppo critica, e dell'insufficiente ed inadeguato sostegno del sistema bancario tradizionale".
Confindustria Macerata, grazie alle esperienze del sistema e alla costante ricerca di strumenti a sostegno delle PMI del territorio, ha sviluppato un progetto tanto innovativo quanto essenziale.
L’obiettivo iniziale era quello di offrire alle imprese, soprattutto le più piccole, che costituiscono ancora l’ossatura dell’apparato produttivo provinciale, un servizio attraverso il quale potersi organizzare al meglio per poter competere in un mercato globale sempre più complesso.
La sfida era quella di rispondere a 4 domande specifiche che riguardano tutte le aziende: Come organizzarsi al meglio? Come stabilire e gestire compiti ed obiettivi per le persone? Come gestire le entrate e le uscite? Come tenere sotto controllo l’organizzazione?
Confindustria ha quindi ideato il servizio chiamato “Business Starter Kit” che prevede 4 moduli acquistabili singolarmente o come percorsi perfettamente integrabili.
Le caratteristiche che rendono il servizio adatto alle piccole imprese sono: competenza, semplicità, velocità e costi contenuti.
Per approfondimenti è possibile consultare il sito di Confindustria Macerata all’indirizzo https://www.confindustriamacerata.it/ dove c’è l’apposito banner o direttamente dal menu: progetti/Starter Kit.
Il nuovo servizio è stato presentato all’evento del 6 dicembre 2019 e grazie al contributo della Camera di Commercio delle Marche e di Confindustria Macerata il progetto pilota avviato sarà finanziato per le prime 10 aziende coinvolte.
La Galizio Torresi srl di Morrovale ha definito con le organizzazioni sindacali di categoria, Filctem-Cgil di Macerata e Femca Cisl Marche, la corresponsione a favore dei propri dipendenti di due premi aziendali di pari importo, 250 euro netti l'uno.
L'azienda, che quest'anno compie 40 anni di attività, da piccola attività familiare si è trasformata nel tempo in una realtà industriale del territorio marchigiano in continua ascesa. Oggi conta quasi cento dipendenti, ed ha una forte vocazione all'artigianalità dei suoi prodotti.
Oltre al marchio Galizio Torresi dal 2010 produce e commercializza anche il marchio Brimarts. “In una situazione globale complessa, solo investendo in tecnologie, know how, sinergie e dando importanza oltre ai numeri anche e soprattutto alle persone ha potuto garantire la crescita e la longevità di un'eccellente esperienza manifatturiera nel settore della moda”, dice l’Amministratore Luca Avallone.
Il primo Premio ai dipendenti viene riconosciuto per il quarantesimo dell'esistenza del marchio di vendita, Galizio Torresi, brand affermato in Italia ma soprattutto in Europa, nel settore della calzatura da uomo di qualità.
Il secondo, come Welfare, di riconoscimento ai collaboratori per gli importanti risultati ottenuti nell'anno in corso, che hanno consentito all'azienda di consolidare la propria posizione su tutti i mercati forniti.
Tutto il nostro mondo è pervaso dal cambiamento: l’innovazione, la ricerca, le nanotecnologie, il digitale influenzano oramai ogni ambito, dalle relazione tra soggetti all’organizzazione della produzione, dai materiali utilizzati alle nuove lavorazioni. Su questi due ultimi concetti “materiali e “innovazione applicata al fashion”, si è tenuto un Workshop all’hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche a cui hanno partecipato oltre 60 persone fra imprenditori, tecnici qualificati e creativi.
L’incontro promosso da Confindustria Macerata, Confindustria Centro Adriatico in collaborazione con Assocalzaturifici e Ars Sutoria di Milano, ha visto la presenza di Orietta Pellizzari, esperta internazionale di Moda e nuove tendenze e di Carlo Sorrenti consulente in ricerca e sviluppo, specializzato nei materiali per il settore luxury.
Oggi i mercati, ha sottolineato Orietta Pellizzari, non si accontentano del design e della qualità, ma richiedono nuovi tool creativi, in particolare la cosiddetta “Artificial intelligence”, cioè la capacità di manipolare e riciclare materiali, crearne di nuovi, rendere i prodotti sostenibili e capaci di “raccontare storie” e di emozionare. Con le nanotecnologie anche il fashion può ricorrere a materiali sempre più performanti eliminando molti processi inquinanti e dispendiosi, ha dichiarato Carlo Sorrenti, trovando così soluzioni tecniche e stilistiche nuove e più attente al consumatore finale. Un incontro particolarmente seguito che ha avviato anche una riflessione sulla comunicazione con i consumatori, su come essere sostenibili e certificare la sostenibilità; una sfida per la Shoesvalley e per il Made in Italy che può essere vinta solo attraverso la formazione ed il potenziamento delle collaborazioni fra le aziende del territorio (co-branding) per arrivare ad una produzione a chilometri zero.
“È ora di imprimere un’accelerazione al cambiamento e guidarlo nella giusta direzione, ovvero verso la collaborazione mirata al benessere di tutti”. E’ con queste parole che Mirella Emiliozzi deputata del Movimento 5 Stelle e presidente dell’Unione Interparlamentare Italia-Corno d’Africa ha aperto il primo business forum Italia-Somalia organizzato a Mogadiscio da UNIDO, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di sviluppo industriale. Grazie a un progetto internazionale interamente finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e implementato da UNIDO per due giorni il compound aeroportuale della capitale somala diventerà per due giorni un vero e proprio business center. Una delegazione di imprenditori italiani, molti dei quali già impegnati in attività in Africa, esploreranno infatti le possibilità di ingresso nel giovane mercato somalo. “Sono convinta – ha detto ancora Emiliozzi - che l’attitudine italiana a costruire relazioni durature e fondate sulla fiducia reciproca sia un grande strumento di lavoro. I nostri paesi sono molto simili: si fondano sulle diversità che portano all’unità, alla solidarietà e allo sviluppo. Questo è il modo italiano di fare business e di cooperare: onesto, solidale e profittevole, con ricadute di benessere sulla popolazione in termini di occupazione, istruzione, sanità, speranza. Da sempre l’Italia e gli imprenditori italiani costruiscono volani di sviluppo e sono sicura che anche in Somalia i nostri imprenditori, quelli che ogni giorno fanno grande l’Italia, non saranno da meno”. La delegazione italiana comprende circa una dozzina di aziende, tra cui spiccano i marchi di CNH veicoli industriali (appartenente alla galassia FCA), Macfruit, leader nel settore ortofrutticolo, e Federpesca, l’associazione che raccoglie le aziende del settore ittico. Quattro i comparti di maggior interesse per la generazione di partnership tra aziende italiane e controparti somale: l’agro-industria, la pesca, le energie rinnovabili e il social housing.
La riunione dei soci di fine anno è stata l’occasione per la Fondazione Carima di ripercorrere dodici mesi di attività. Il 2019 si conclude per l’ente con un bilancio positivo: sono stati infatti investiti quasi 1.5 milioni di euro in favore del territorio provinciale, tra progetti finanziati ed iniziative promosse direttamente. Gli interventi di maggior rilievo riguardano i settori “Arte, attività e beni culturali”, “Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa” e “Volontariato, filantropia e beneficenza”.
Nel primo, al quale sono stati destinati complessivamente 600.000 euro, si va dalla tutela e conservazione del patrimonio culturale maceratese nell’ambito dell’Art Bonus alle rassegne artistiche quali Rosso Desiderio. Il Novecento svelato a Palazzo Ricci, organizzata in sinergia con il Macerata Opera Festival, e Obiettivo sul Fronte. Carlo Balelli e le squadre fotografiche militari nella Grande Guerra all’Abbadia di Fiastra, che ha riscosso notevoli consensi di pubblico tanto da essere stata prorogata. Non sono mancati poi gli eventi, come il concerto del jazzista di fama internazionale Gonzalo Rubalcaba sempre nella suggestiva cornice del complesso abbaziale o quello della Banda dell’Arma dei Carabinieri allo Sferisterio. Da ultimo, ma non certo per rilevanza, il museo Palazzo Ricci che ha raddoppiato il numero di visitatori rispetto al 2018, grazie all’inserimento strategico nella rete civica Macerata Musei.
Nel settore della sanità, dove si rileva una progressiva riduzione dell’intervento pubblico, la Fondazione Carima ha dato seguito al proficuo rapporto instaurato nel tempo con l’AV3 dell’ASUR Marche deliberando un programma biennale di donazioni da 750.000 euro, che prevede la dotazione di 16 tecnologie a beneficio di 5 presidi ospedalieri della provincia di Macerata, ad integrazione del piano di investimenti dell’azienda sanitaria. Si tratta di acquisti mirati, il cui valore di mercato supera il milione di euro, finalizzati al raggiungimento di obiettivi socialmente rilevanti e di pubblica utilità, quali l’innovazione tecnologica degli ospedali provinciali, il miglioramento delle prestazioni sanitarie erogate, la riduzione delle disuguaglianze nell’accesso alle cure ed una capillare distribuzione territoriale delle apparecchiature mediche.
Per il settore del volontariato, al quale sono andati complessivamente 350.000 euro, il 2019 è stato invece l’anno dei fondi; la Fondazione Carima ha infatti aderito a due progetti, uno di rilevanza nazionale ed uno regionale, entrambi con forti ricadute sul territorio maceratese. Si tratta del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che rappresenta il più vasto intervento di sistema delle Fondazioni di origine bancaria coordinate dall’ACRI, grazie al quale a fronte di un investimento di 750.000 euro nel quadriennio 2015-2019 sono tornate risorse per circa 3.5 milioni di euro sotto forma di finanziamenti a progetti che interessano direttamente la provincia di Macerata, in via esclusiva o insieme alle province limitrofe. Il secondo è il Fondo di garanzia per il Terzo Settore, nato dalla collaborazione tra la Consulta tra le Fondazioni bancarie marchigiane e la Direzione Impact del Gruppo Intesa Sanpaolo, che hanno siglato un accordo per il rilascio di garanzie fideiussorie in favore degli enti no profit, necessarie per partecipare a bandi a valere su fondi europei, nazionali o regionali.
E per i prossimi anni c’è una novità che riguarda gli ambiti di intervento della Fondazione Carima: “Sicurezza alimentare e agricoltura di qualità” e “ Protezione e qualità ambientale” sono i due nuovi settori introdotti dai documenti di programmazione istituzionale, che adeguano l’attività dell’ente alle mutate necessità della collettività locale e che consolidano il rapporto di collaborazione in essere con la Fondazione Giustiniani Bandini.
Il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza" le principali novità della Riforma ed i Nuovi Obblighi nella gestione d’Impresa. Questo è stato il focus al centro dell’incontro, che si è tenuto nel primo pomeriggio di oggi all’Hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche, tra imprenditori e commercialisti della Provincia di Macerata. L’incontro è stato organizzato da Confindustria Macerata in collaborazione con l’Ordine dei Commercialisti.
Lo scopo del convegno era quello di un aggiornamento sul nuovo Decreto Legislativo n.14 del 12 gennaio 2019, riguardante, appunto, Il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza. La cui entrata in vigore della Riforma è fissataper il 15 agosto del 2020.
Tra le novità del decreto l’introduzione di un sistema di allerta e nuovi obblighi, in tema di adeguati assetti organizzativi funzionali alla rilevazione tempestiva della crisi e di perdita di continuità aziendale.
Si tratta, dunque, di una riforma dai significativi riflessi sul sistema organizzativo, amministrativo e gestionale delle imprese, perciò si rende importante l’attivazione di opportuni strumenti di informazione e aggiornamento, da qui lo scopo del convegno.
Tra i relatori del Convegno gli organizzatori Gianni Niccolò, direttore di Confindustria Macerata, Rosaria Garbuglia, presidente Odcec Macerata e Camerino, Ernesto Gatto, commercialista e revisore legale nonché rappresentante per l’Italia a Bruxelles presso Accountancy Europe, Alberto Mari, presidente della sezione Terziario Innovativo Confindustria Macerata ed Emanuele Riva direttore Dipartimento certificazione e ispezione Accredia.
“Si tratta di una Riforma che sancisce un prima e dopo l’essere commercialisti e l’essere imprenditori – ha spiegato Ernesto Gatto - è un provvedimento che intende avvertire le imprese che uno stato di crisi bisogna prevederlo. Questo avviene – ha proseguito Gatto - tramite una diagnosi precoce con degli alert, interni, un organo di controllo e amministrativo, o esterno (Agenzia delle Entrate, Inps ed esattoria). È come se lo stato di crisi fosse un raffreddore: gli altri non si accorgono che la persona malata ne è portatrice, ma chi ne è affetto lo sa. Se si riesce a curare prima che il raffreddore diventi una broncopolmonite l’azienda può salvarsi ed evitare l’insolvenza”. Il convegno è proseguito poi con la relazione di Alberto Mrai di Confindustria Macerata riguardante le Modalità e gli strumenti operativi per la definizione e valutazione deglia adeguati assetti organizzativi, e di Emanuele Riva, sul ruolo delle certificazioni nell’ambito preventivo delle crisi d’impresa. Un convegno importante per dipanare tutti i dubbi e riguardanti la Riforma.
È ormai alle porte la prima edizione del Blue Green Region Economic Forum ESG89 - Marche ed Umbria nel mercato globale – direction Dubai 2020 che, il 29 novembre, si terrà a Recanati. L’iniziativa, patrocinata dall’Ambasciata degli Emirati Arabi Uniti in Italia, nasce dal progetto della ESG89.
Un ricco programma di iniziative vedrà impegnati sin dal mattino le istituzioni, gli stakeholder del territorio marchigiano nonché provenienti anche dalla vicina Umbria. A fare gli onori di casa il sindaco della città dell’infinito Antonio Bravi. L’iniziativa è patrocinata dall’ambasciata degli Emirati Arabi Uniti in Italia rappresentata per l’occasione da H. E. Ahmed Al Mulla – vice ambasciatore e da Ali AlNuaimi Consigliere per gli Affari Economici. Sarà un momento ufficiale di presentazione dell’esposizione universale che si terrà a Dubai a partire da ottobre del 2020 partendo dal tema “Collegare le menti, creare il futuro”. Nel corso della mattinata, nella sala degli stemmi del Palazzo comunale, si terrà il workshop ‘Pmi ed internazionalizzazione – Banche locali ed imprese globali’ nel quale verrà affrontato il tema relativo ai rapporti tra gli istituti di credito del territorio e le aziende ed i professionisti per capire quali processi a sostegno delle attività di internazionalizzazione delle imprese. Interverranno per gli istituti di credito locali il presidente della Bcc di Recanati Sandrino Bertini, il presidente del Banco Marchigiano Sandro Palombini e Maurizio Del Savio, Direttore Generale BCC di Spello e Bettona. Al loro fianco Mohamed Obaid, Ceo di EBS. Inoltre interverrà Fabio Musso Professore di marketing e internazionalizzazione all’Università di Urbino ed Antonio Varvaro, Docente di Business Law all’American University di Ras Al Khaiman – EAU. Fra gli altri relatori di spicco i rappresentanti di Confindustria Macerata, Gianluca Pesarini e Confindustria Foligno, Paolo Bazzica lo Studio legale internazionale Paolo Spacchetti e i rappresentanti dell’Ordine dei Dottori Commercialisti della provincia di Macerata. Nel corso della giornata ci saranno anche momenti per presentare alcune delle eccellenze dei prodotti eno-gastronomici delle Marche con l’angolo delle degustazioni denominato Taste of Marche.
Nella sessione pomeridiana, dalle 14.30, si parlerà di internazionalizzazione con un incontro con lo staff degli Emirati che presenteranno il sistema economico del loro paese e le opportunità in generale. Inoltre altre delegazioni ufficiali sono previste nel corso del workshop che racconteranno le occasioni commerciali dei loro rispettivi paesi. A seguire, 17.15, nell’aula Magna del Comune di Recanati si inaugurerà la prima edizione del Blue Green Region Economic Forum ESG89 – Marche ed Umbria nel mercato Globale Direction Dubai 2020. Tra gli ospiti d’onore, gli Emirati che presenteranno all’Umbria e alle Marche l’EXPO DUBAI 2020. Dopo i saluti istituzionali del Sindaco Antonio Bravi e quelli del Vice Presidente della Regione Marche, Anna Casini, del Presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini sarà la volta dei rappresentanti del Ministero degli Esteri inviati a partecipare, di quelli della struttura e del padiglione Italia e dei rappresentanti dell’ambasciata di Dubai.
Moderano il forum centrale Giovanni Giorgetti Ceo di ESG89 e Riccardo Strano già direttore ENIT di Stati Uniti, Giappone, Cina e paesi orientali. Programma completo del Forum disponibile su: esg89forum.it/summer2019/
Le imprese che internazionalizzano (e innovano) sono quelle che si sviluppano e creano occupazione e pertanto è da questi fattori che la ripresa dovrebbe partire:
“Per crescere sempre di più è fondamentale per le piccole e micro imprese il ruolo di raccordo che il sistema camerale è chiamato a svolgere sia accompagnandole nei processi di internazionalizzazione e innovazione sia orientando gli imprenditori e diffondendo la cultura d’impresa” commenta il Presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini “La congiuntura ci impone di continuare a tenere alta la guardia perché l’uscita dalla crisi procede a rilento, l'export marchigiano nel secondo semestre ha registrato segno positivo (+3,6% contro 2,7% della media nazionale) ma non si può parlare certo di solida ripresa”
Per supportare le imprese che esportano occorrono anche servizi amministrativi efficienti e il sistema camerale fa la sua parte con la telematizzazione dei Certificati che attestano l’origine delle merci
destinate al mercato estero ; grazie ai sistemi informatici i documenti in questione, vengono ottenuti dalle imprese mediante una procedura che prevede richiesta, pagamento e ogni altra comunicazione/osservazione accessoria, svolta interamente on line. Il procedimento prevede anche la possibilità per gli imprenditori marchigiani di stampare direttamente in azienda i certificati d'origine, con risparmio di tempo e costi.
Ad illustrare questo servizio alle imprese che esportano è intervenuto oggi il Presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini, durante il primo degli incontri sui territori, svoltosi nella sede camerale di Ancona. Gli incontri proseguiranno nei prossimi giorni giovedì 28 novembre presso la sede camerale di Fermo, martedì 3 dicembre sede di Pesaro, mercoledì 4 novembre sede di Ascoli e infine martedì 10 dicembre sede di Macerata.
Il nuovo servizio on line pensato per rendere più semplice la vita agli imprenditori va ad affiancare gli servizi digitali già offerti dal sistema camerale tra cui quelli della piattaforma camerale www.impresainungiorno.gov.it attraverso cui le Camere di Commercio – sulla base di un accordo con Regione Marche e ANCI Marche – gestiscono il SUAP, lo Sportello unico per le attività produttive, applicativo che facilita le amministrazioni e le imprese nell’adempimento delle pratiche amministrative necessarie per avviare o gestire un’attività ed implementare il fascicolo d'impresa. Anche i servizi del SUAP stanno venendo presentati nelle diverse sedi camerali marchigiane in stretta collaborazione tra la Camera delle Marche e l'Assessorato di Manuela Bora.
La BCC di Recanati e Colmurano è stata premiata con il sigillo di qualità “N.1 Servizio 2019/2020 Banche Regionali - Marche”, ottenendo il punteggio più alto rispetto a tutte le altre banche regionali, sui servizi offerti e sul livello di soddisfazione dei clienti nell’anno 2019.
A dirlo è l’analisi condotta a Settembre 2019 dall’Istituto Tedesco Qualità e Finanza, ente indipendente specializzato nell’analisi e comparazione di prodotti/servizi/prodotti finanziari, nonché leader assoluto delle indagini e dei sigilli di qualità in Europa.
I risultati dello studio, condotto su scala nazionale sul settore finanza, hanno posizionato la BCC Recanati e Colmurano al vertice della classifica delle banche regionali nelle Marche, con un punteggio SES (Service Experience Score) del 58,3%, ben sopra la media regionale attestatasi al 51% (cfr. Affari e Finanza, 28 Ottobre 2019).
L’indagine, condotta secondo la metodologia sviluppata dall’Università Goethe di Francoforte, ha riguardato un campione rappresentativo della popolazione italiana di circa 230 mila consumatori e un panel di 1274 aziende riferite a 150 settori di attività. Gli intervistati sono stati coinvolti in un sondaggio CAWI (Computer Assisted Web Interviewing) articolato in due quesiti orientati a verificare il grado di fidelizzazione del cliente e la bontà del servizio ricevuto dall’Istituto bancario di riferimento.
Un importante risultato dunque quello raggiunto dalla BCC Recanati e Colmurano, che segna una tappa importante del percorso virtuoso intrapreso dall’Istituto, i cui risultati stanno andando oltre le aspettative, grazie soprattutto alla professionalità e allo spirito di squadra che caratterizza tutto il personale.
Forte è l’impegno per continuare a crescere e sostenere sempre di più imprese e famiglie, cercando di soddisfare al meglio le attese e le richieste dei clienti, nella consapevolezza che per una Banca di prossimità come la BCC di Recanati e Colmurano, che vuole essere leader nel suo territorio, disponibilità, gentilezza e qualità del servizio devono essere sempre “il marchio di fabbrica”: il riconoscimento ottenuto certifica la bontà del lavoro svolto e premia la vicinanza della BCC di Recanati e Colmurano alle Comunità locali.
Si è svolto il 21 novembre scorso, presso la sede di Confindustria Macerata, un incontro tecnico di aggiornamento sul sistema degli ammortizzatori sociali, ordinari e straordinari, che ha visto la presenza, in qualità di relatori del dottor Fabio Cappello della Direzione Centrale Ammortizzatori Sociali dell'Inps e dell’avvocato Giulia Dongiovanni dell’Area Lavoro, Welfare e Capitale Umano di Confindustria Nazionale.
L’incontro, realizzato dall’Area Relazioni Industriali e Sindacali di Confindustria Macerata si è incentrato nella prima parte, curata dal Dott. Cappello, sull’approfondimento dei requisiti normativi e tecnico-operativi necessari ai fini dell’accoglimento della domanda di CIGO. Particolare attenzione è stata data all’importanza della corretta scelta della causale, al rispetto dei limiti temporali, alle modalità di istruttoria dell’istanza.
Nella seconda parte dell’incontro, tenuta dall’avvocato Giulia Dongiovanni, è stato posto l’accento sulle condizioni di richiesta di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, sulle diverse causali previste dalla disciplina vigente in materia, sulla durata massima di utilizzo degli ammortizzatori sociali e sulla loro possibile proroga.
Ampio spazio è stato dato poi al dibattito, condotto dal dotor. Giuseppe Carelli (Area Relazioni Industriali e Sindacali Confindustria Macerata), nel quale aziende, professionisti e relatori hanno potuto confrontarsi sulle problematiche relative alla materia trattata. Ha moderato l’incontro la dottoressa Elisabetta Cristallini (Area Relazioni Industriali e Sindacali Confindustria Macerata).
È ormai alle porte la prima edizione del Blue Green Region Economic Forum ESG89 – Marche ed Umbria nel mercato globale – direction Dubai 2020 che, il 29 novembre, si terrà a Recanati. L’iniziativa, patrocinata dall’Ambasciata degli Emirati Arabi Uniti in Italia, nasce dal progetto della ESG89 Group, società leader nel settore dell’editoria economica con sede a Perugia e da un’idea del suo Comitato Scientifico e di indirizzo di connettere sempre di più le due regioni, creando una più coesa forza economica, culturale e sociale. Ciò facendo leva in particolare sull’infrastruttura della quadrilatero che ha collegato in maniera veloce il “blue” mare delle Marche con il “green” verde dell’Umbria.“Una sinergia che è ancora più attuale - ha detto Giovanni Giorgetti, Ceo di ESG89 Group - a seguito del processo di Globalizzazione che rende indispensabili nuove collaborazioni al fine di creare crescita economica, lavoro e sviluppo sostenibile anche in regioni come l’Umbria e le Marche che negli ultimi anni hanno segnato il passo. Inoltre, l’internazionalizzazione è tema sempre più centrale nelle politiche economiche degli Stati e le aziende si confrontano con i mercati esteri puntando sempre di più ad uno sviluppo al di là dei confini nazionali”.IL FORUMUn ricco programma di iniziative vedrà impegnati sin dal mattino gli stakeholder del territorio marchigiano nonché provenienti anche dalla vicina Umbria. A fare gli onori di casa il sindaco della città dell’infinito Antonio Bravi. L’iniziativa è patrocinata dall’ambasciata degli Emirati Arabi Uniti in Italia rappresentata per l’occasione da H. E. Ahmed Al Mulla – vice ambasciatore e da Ali AlNuaimi Consigliere per gli Affari Economici. Sarà un momento ufficiale di presentazione dell’esposizione universale che si terrà a Dubai a partire da ottobre del 2020 partendo dal tema “Collegare le menti, creare il futuro”.Nel corso della mattinata, nella sala degli stemmi del Palazzo comunale, si terrà il workshop ‘Pmi ed internazionalizzazione – Banche locali ed imprese globali’ nel quale verrà affrontato il tema relativo ai rapporti tra gli istituti di credito del territorio e le aziende ed i professionisti per capire quali processi a sostegno delle attività di internazionalizzazione delle imprese.Interverranno per gli istituti di credito locali il presidente della Bcc di Recanati Sandrino Bertini, il presidente del Banco Marchigiano Sandro Palombini e Maurizio Del Savio, Direttore Generale BCC di Spello e Bettona. Al loro fianco Mohamed Obaid, Ceo di EBS. Inoltre interverrà Fabio Musso Professore di marketing e internazionalizzazione all’Università di Urbino ed Antonio Varvaro, Docente di Business Law all’American University di Ras Al Khaiman – EAU. Fra gli altri relatori di spicco i rappresentanti di Confindustria Macerata e Confindustria Foligno, lo Studio legale internazionale Paolo Spacchetti e i rappresentanti dell’Ordine dei Dottori Commercialisti della provincia di Macerata.Nel corso della giornata ci saranno anche momenti per presentare alcune delle eccellenze dei prodotti eno-gastonomici delle Marche con l’angolo delle degustazioni denominato Taste of Marche.Nella sessione pomeridiana, dalle14.30, si parlerà di internazionalizzazione con un incontro con lo staff degli Emirati che presenteranno il sistema economico del loro paese e le opportunità in generale. Inoltre altre delegazioni ufficiali sono previste nel corso del workshop che racconteranno le occasioni commerciali dei loro rispettivi paesi.A seguire, 17.15, nell’aula Magna del Comune di Recanati si inaugurerà la prima edizione del Blue Green Region Economic Forum ESG89 – Marche ed Umbria nel mercato Globale Direction Dubai 2020.Tra gli ospiti d’onore, gli Emirati che presenteranno all’Umbria e alle Marche l’EXPO DUBAI 2020. Dopo i saluti istituzionali del Sindaco Antonio Bravi e quelli del Vice Presidente della Regione Marche, Anna Casini, del Presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini sarà la volta dei rappresentanti del Ministero degli Esteri inviati a partecipare, di quelli della struttura e del padiglione Italia e dei rappresentanti dell’ambasciata di Dubai.“L’Expo 2020 a Dubai – ha detto il Presidente Sabatini - costituisce un’occasione preziosa per le aziende marchigiane, in un momento in cui i tradizionali mercati di sbocco frenano, penalizzati da congiuntura negativa, forme di protezionismo e guerre commerciali. Riprendere i rapporti con gli Emirati significa aprire un fronte commerciale molto ampio per le nostre eccellenze produttive, che si contraddistinguono per design, cura, qualità dei materiali e delle lavorazioni”.Tutto sotto l’attenta regia di ESG89 Group che da oltre 30 anni si occupa di temi economici a livello nazionale e internazionale. Moderano il forum centrale Giovanni Giorgetti Ceo di ESG89 e Riccardo Strano già direttore ENIT di Stati Uniti, Giappone, Cina e paesi orientali.Ulteriori dettagli sul programma verranno illustrati nel corso della conferenza stampa di presentazione presso la Regione Marche martedì 26 novembre 2019. Programma completo del Forum disponibile su: esg89forum.it/summer2019/