Sta per chiudersi il terzo anno della Presidenza Bertini, il migliore per la BCC, merito di un’ade-guata programmazione?
Il raggiungimento di buoni risultati in qualsiasi società deriva sempre da molteplici fattori quali razionale programmazione, voglia di crescere e di competere, un po’ di buona sorte, che non guasta mai, ma soprattutto focalizzazione di tutto l’organico verso gli obiettivi prefissati. Una squadra vince se c’è spirito di gruppo e comunità di intenti e su questo versante la nostra banca ha fatto un salto di qualità straordinario e certamente il 2019 rappresenta il punto di svolta. Gli ottimi risultati conseguiti nell’esercizio 2019 verranno utilizzati per effettuare ulteriori accantonamenti per il credito deteriorato, così da rispettare gli strin-genti parametri richiesti dalla Banca Centrale Europea.
Come si spiegano i risultati di questo 2019, andato al di là delle aspettative di inizio anno?
Come detto sopra, più fattori hanno contribuito all’ottimo risultato conseguito. In primis, una forte accelerazioni dei prestiti concessi ad aziende e famiglie, poi i buoni ritorni realizzati dal comparto finanza, ed infine una consistente riduzione delle nuove posizioni creditizie finite in sofferenza.
La Banca è tornata ad essere vicina al territorio e questo è già un risultato importante che con-ferma come BCC e territorio abbiano bisogno l’una dell’altro....
Le banche di Credito Cooperativo sono nate proprio per sostenere le famiglie e le attività locali minori. In passato le principali attività erano concentrate nel settore agricolo, oggi sono più diversificate e riguardano vari settori quali industria, commercio, artigianato, turismo, edilizia, agricoltura. Tra una banca ed il suo territorio si instaura un rapporto di reciprocità e si crea un cordone ombelicale che serve per alimentare entrambi. Le attività locali hanno bisogno di banche forti e solide per crescere e le banche hanno bisogno di attività sane ed in grado di svilupparsi per ricavare i margini necessari per assecondare le richieste di finanziamento di imprese e famiglie.
Il percorso aggregativo con ICCREA quanto ha influito su questa crescita?
Come ho già detto in altre circostanze, l’appartenenza della nostra BCC al Gruppo Bancario Iccrea, il quarto Gruppo Bancario italiano, consentirà alle singole BC di restare banche di prossimità ma di essere più efficienti e competitive nei vari servizi offerti. L’appartenenza al Gruppo Iccrea ci consente ora anche di poter operare in pool con Iccrea ed altre BCC marchigiane, concedendo, in quota parte, finanziamenti complessivi di una certa entità che non era possibile concedere singolarmente per il rispetta della severa policy sulla concentrazione del rischio. Quindi, l’appartenenza al Gruppo, oltre a tutti i benefici che deriveranno dalle sinergie attese, ci consentirà di partecipare anche alle richieste di finan-ziamento di importi più consistenti, aprendo nuovi spazi di operatività.
Con il nuovo CdA ed il nuovo Direttore Generale è aumentata da parte della BCC la capacità di interagire con soci e clienti?
Uno dei meriti dell’attuale CDA è senz’altro quello di essersi adoperato per favorire un clima aziendale disteso e propositivo. Le Banche vivono di market relazionale e l’intero organico sta gestendo in modo eccellente rapporti amichevoli e cordiali con tutta la clientela. Questi politica è utile per sviluppare qualsiasi business, ma è indispensabile per un business sempre più difficile e competitivo come quello bancario. Per una Banca tenere bene in mente questo elementare concetto è di fondamentale importanza. Concetto che ha bene in mente anche il nuovo Direttore Generale, arrivato oltre un anno fa.
In pochi mesi il nuovo Direttore è riuscito a coinvolgere e motivare l’intero organico ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti: ottime relazioni con soci e clienti ed impieghi in forte crescita. Il recente riconoscimento come “miglior banca regionale delle Marche“ per la fidelizzazione della clientela e la bontà dei servizi erogati ricevuto dall’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza è la conferma della grande capacità del nostro apparato di seguire con attenzione e professionalità la clientela e di interagire con tutti coloro che vengono in contatto con i nostri operatori.
La BCC e le aziende del territorio: quali sono i settori in cui avete rafforzato la presenza?
Direi che in linea di massima non c’è un settore che sia stato privilegiato a discapito di altri, così come non c’è un settore più penalizzato di altri. Certamente ci sono settori, come ad esempio il manifatturiero, che marciano meglio, mentre altri quali l’edilizia, che ancora faticano a riprendersi. La nostra politica è espansiva per quanto concerne gli impieghi e più che al settore guardiamo alle attività e alle aziende che hanno spazi di crescita e di sviluppo, cercando sempre di ponderare e prezzare correttamente il rischio di ogni finanziamento.
Lei crede in una ripresa economica in generale e in questo territorio in cui la Banca opera?
Io sono un imprenditore ed un imprenditore non può guardare al futuro con pessimismo. Ho due figli che alla fine del loro ciclo universitario dovevano decidere che strada intraprendere: trovare un buon impiego al nord Italia o all’estero, come hanno fatto tanti loro amici e compagni di scuola, o iniziare dalle aziende di famiglia e darci dentro con impegno e dedizione per continuare in un percorso di crescita aziendale non facile ma sfidante. Hanno deciso di entrare nelle aziende di famiglia ed io sono contento di lasciare loro, progressivamente, il testimone.
Il nostro territorio è costituito da gente caparbia, tenace, che sa sacrificarsi per il lavoro. Prima o poi i no-stri territori si riprenderanno e torneranno a crescere e la via adriatica allo sviluppo, come amava definire il territorio del medio adriatico il grande giornalista Alberto Ronchey, tornerà a splendere.
Si avvicina il nuovo anno, come lo affronterete?
Lo affronteremo con la consapevolezza di essere un Istituto di Credito che potrà e dovrà svolgere un ruolo importante per l’economia locale. Lo affronteremo con la consapevolezza che le fortune della no-stra Banca contribuiranno alle fortune di un territorio che ha molto sofferto, sia per la crisi economica, sia per il terremoto e che stenta ancora a ripartire.
Quale augurio si sente di lanciare alla compagine sociale ed alla clientela?
Beh, che innanzitutto il 2020 possa essere un anno positivo sotto tutti i punti di vista. Poi chiedo a tutti di aver tanta fiducia in questa BCC perché una Banca locale sana, forte ed efficiente è patrimonio di tutti ed è indispensabile per lo sviluppo e la crescita della nostra economia. Se l’economia del nostro territorio tornerà a crescere in maniera decisa, probabilmente meno giovani saranno obbligati a lasciare questa regione e cercare lavoro e fortuna altrove. È per questa ragione che chiedo a tutti di contribuire alla crescita del nostro Istituto perché più la banca sarà forte e solida, più potrà sostenere la crescita dell’economia locale e la crescita dell’economia locale genera più benessere per tutti e maggiore occupazione per i nostri giovani che così potranno restare nella terra in cui sono nati e cresciuti. Riuscire in questo intento, anche solo in parte, sarà per noi motivo di grande soddisfazione.
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