Inaugurata la nuova mensa aziendale di Panatta, il celebre brand del fitness e body building. L'azienda con sede ad Apiro, che produce macchinari per il vero allenamento fisico, è riconosciuta a livello internazionale per l’eccellente biomeccanica articolare e la massima possibilità di personalizzazione delle attrezzature.
L'attenzione al personale che compone il team Panatta fa parte di una filosofia aziendale che da sempre sostiene le risorse umane e lo fa con agevolazioni che incidono praticamente nella vita di tutti i giorni dei dipendenti. Tutta l’azienda è infatti pensata e progettata attorno al concetto di benessere per i lavoratori.
La nuova mensa aziendale si sviluppa su un’area di 425 metri quadrati, realizzata con un investimento di oltre 300.000 euro. Si tratta di un’area climatizzata, luminosa, senza barriere architettoniche, completa di spazio relax e tv, che diventa anche un luogo di condivisione e aggregazione per tutto il personale.
Tutti i dipendenti potranno fare un pranzo completo a soli 3 euro, con ampia scelta fra quattro primi, quattro secondi, due contorni, frutta e dolce. Il menù è sano, variegato e completo, con un’attenzione a chi ha delle esigenze alimentari particolari. Disponibili anche menù vegetariani e vegani. Possibilità del take-away.
"Con l’apertura della mensa – ha detto Angela Tosti Panatta, presidente di Panatta srl – si aggiunge un altro importante tassello del nostro concetto di welfare e di benessere a 360°. Un ambiente lavorativo felice incide sulla vita del dipendente, sulle relazioni nel team di lavoro e sull’esito dei risultati aziendali. La psicologia del lavoro e del benessere nelle organizzazioni ha dimostrato che essere in un ambiente lavorativo sereno porta le persone ad avere maggiore motivazione e a essere più concentrati sugli obiettivi lavorativi".
Partner di Panatta nella realizzazione e gestione della mensa aziendale è Camst group. "Il momento della pausa pranzo è uno degli elementi principali quando si parla di welfare e benessere dei dipendenti - dichiara il sales manager di Camst group Luca Corsino - Lavorare al fianco di una grande realtà come Panatta per la realizzazione della nuova mensa aziendale è stato per noi motivo di grande orgoglio. Il menù pensato insieme ai nostri nutrizionisti garantirà un'ampia possibilità di scelta con un'attenzione particolare al valore nutrizionale dei piatti e alle varie esigenze alimentari dei dipendenti”.
Astea Spa è stata insignita per il secondo anno consecutivo dell’Alta Onorificenza di Bilancio che le è stata conferita ieri a Foligno al 51° evento “Il Centro Italia (Abruzzo, Lazio, Marche, Toscana, Umbria) e la Sardegna che competono”, che si è aperto con un minuto di raccoglimento per ricordare Silvio Berlusconi.
Il riconoscimento è stato deciso da un Comitato Scientifico coordinato da Cesare Pozzi, docente dell’Università Luiss Guido Carli ed è promosso da Industria Felix Magazine, il trimestrale di economia e finanza diretto da Michele Montemurro in supplemento con Il Sole 24 Ore.
Le Alte Onorificenze di Bilancio, riservate alle migliori performance gestionali, sono state assegnate per ogni provincia e regione sulla base di criteri oggettivi a quelle aziende ritenute affidabili a livello finanziario, solvibili o sicure rispetto al Cerved Group Score Impact, prendendo come riferimento l’ultimo bilancio approvato, quello del 2021.
Astea Spa è stata premiata in quanto - si legge nella motivazione - "migliore media impresa per performance gestionale e affidabilità finanziaria Cerved con sede legale nelle Marche". In totale l’analisi ha tenuto conto di oltre 700mila attività del Centro Italia, di cui 140mila nella sola regione Marche, nella quale solo in 6 hanno ottenuto l’Alta Onorificenza di Bilancio.
Ciò significa che grazie alla valutazione del Cerved Goup Spa, le aziende insignite hanno ricevuto una recensione positiva che eleva il loro grado di affidabilità finanziaria nei confronti delle agenzie di rating e, quindi, anche degli istituti di credito. Potranno di conseguenza accrescere il valore del loro brand e aumentare l’indicizzazione delle aziende sui motori di ricerca tramite la campagna di comunicazione allestita da Industria Felix Magazine.
A ritirare la pergamena che attesta l’onorificenza 2023 sono stati l’amministratore delegato di Astea Fabio Marchetti e la dirigente della gestione amministrativa del Gruppo, Lucia Maceratini.
“Dopo l’Oscar di Bilancio che ci è stato riconosciuto da Ferpi nella sezione delle Pmi e l’attestato dei giorni scorsi del Financial Times come azienda attenta alla lotta contro l’inquinamento - commenta l’A.d. Fabio Marchetti - questo riconoscimento, che giunge per il secondo anno di seguito, consolida l’affidabilità della nostra azienda dal punto di vista economico finanziario. Conferma la qualità dell’operato e l’impegno con cui Astea porta avanti sia i progetti che l’amministrazione, significa che siamo un’azienda sana che fa le cose correttamente, come dimostrano le tante attenzioni sul nostro lavoro. Lo scorso anno ricevemmo il riconoscimento tra le multiutility mentre questa volta siamo stati valutati su criteri diversi, che ci premiano in maniera più trasversale per la gestione tra le imprese di media grandezza. La differenza la fa la qualità dei nostri dipendenti e dei collaboratori”.
“Se abbiamo raggiunto questo traguardo - commenta la dottoressa Maceratini - lo dobbiamo al lavoro quotidiano che è sempre serio, mirato ai risultati e soprattutto di squadra, importanti gli investimenti nel rinnovamento strutturale della sede, che ne ha aumentato la funzionalità, e quelli per la formazione del personale, finalizzando il lavoro per crescere sia a livello individuale che di squadra”.
Confindustria Macerata ricerca per un'azienda del settore calzaturiero un/a operaio specializzato (codice annuncio Conf 401) da inserire nell’organico come addetto al taglio delle tomaie in pelle. Si richiede esperienza pregressa nella mansione. Sede di lavoro: provincia di Macerata (zona costiera).
Gli interessati possono inviare il proprio curriculum vitae, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679), specificando il codice dell’ annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/servizi-associativi/megamenu-services/sportello-lavoro.html (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY)
SECONDO ANNUNCIO - Confindustria Macerata ricerca, inoltre, per un'azienda settore calzaturiero un/a operaio (cod. annuncio Conf 402) da inserire in manovia. Si richiedono esperienze pregresse nel settore. Sede di lavoro: provincia di Macerata (zona costiera).
Gli interessati possono inviare il proprio curriculum vitae, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679), specificando il codice dell’annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/servizi-associativi/megamenu-services/sportello-lavoro.html (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY)
TERZO ANNUNCIO - Confindustria Macerata ricerca per un'azienda che produce infissi in legno un/a operaio manovale (cod. annuncio Conf 403) per carico e scarico prodotti. Sede di lavoro: provincia di Macerata.
Gli interessati possono inviare il proprio curriculum vitae, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679), specificando il codice dell’annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/servizi-associativi/megamenu-services/sportello-lavoro.html (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY)
QUARTO ANNUNCIO - Sempre per un'azienda che produce infissio in legno, Confindustria Macerata ricerca un/a operaio (cod. annuncio Conf 404) da inserire nel reparto verniciatura. Sono richieste precedenti esperienze nelle mansioni di carteggiatura e verniciatura di infissi. Sede di lavoro: provincia di Macerata.
Gli interessati possono inviare il proprio curriculum vitae, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679), specificando il codice dell’ annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/servizi-associativi/megamenu-services/sportello-lavoro.html (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY)
QUINTO ANNUNCIO - Confindustria Macerata ricerca, infince, per un'azienda che produce infissi in legno un/a geometra di cantiere (cod. annuncio Conf 405). La risorsa si occuperà del rilevamento delle misure in cantiere, dello sviluppo delle misure per la messa in produzione degli infissi e degli ordini ai fornitori. Si richiede Diploma di Istituto Tecnico per Geometri e precedenti esperienze nel ruolo. Sede di lavoro: provincia di Macerata.
Gli interessati possono inviare il proprio curriculum vitae, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679), specificando il codice dell’annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/servizi-associativi/megamenu-services/sportello-lavoro.html (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY)
I presenti annunci sono rivolti ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
Ammontano a 23,5 miliardi di euro i redditi complessivamente dichiarati nel 2022 da 1,1 milioni di contribuenti marchigiani, con un valore medio di 21.345 euro, +981 euro rispetto allo scorso anno (+4,8%) ma inferiore alla media nazionale (22.520 euro) e alla media delle regioni del Centro (23.242 euro).
È quanto risulta dai dati resi noti dal Mef, relativi alle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche per l'anno d'imposta 2021, elaborati dall'Ires-Cgil Marche. Le Marche si collocano all'undicesimo posto fra le regioni italiane.
Ancona registra il reddito medio più elevato (22.649 euro), seguita da Pesaro Urbino (21.588), Macerata (20.876), Ascoli Piceno (20.236) e Fermo (19.358 euro). Il 40,4% dei contribuenti marchigiani dichiara un reddito inferiore a 15mila euro. Nella fascia fino a 26mila euro di reddito dichiarato si colloca il 74,5% dei contribuenti marchigiani.
Lo 0,7% dei contribuenti più ricchi, 7.700 contribuenti, con reddito individuale superiore a 120mila euro. I lavoratori dipendenti hanno un reddito medio di 19.888 euro: media nazionale (21.497 euro) e del Centro (21.734 euro). Il reddito medio da lavoro autonomo ammonta a 57.386 euro, (+8.060 euro, +16,3%). Il reddito medio da pensione risulta essere di 17.790 euro (+1,9% rispetto al 2020).
Tra i Comuni, quello con il reddito medio più elevato è Numana, con 26.073 euro, mentre quello che registra il valore più basso è Monte Grimano Terme (14.682 euro). "Guardando ai redditi da lavoro dipendente dichiarati, possiamo dire di assomigliare molto di più alle regioni del Sud", il commento del Segretario generale Cgil Marche, Giuseppe Santarelli. "È ora di sostenere le retribuzioni con la contrattazione aziendale e di rinnovare i Ccnl in modo da recuperare l'inflazione. Le famiglie e i lavoratori marchigiani soffrono, bisogna dare una risposta", conclude.
A Palazzo Raffaello, ad Ancona, Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche, e Giovanni Casoni, coordinatore regionale del Movimento civico “Dimensione Marche”, composto dal sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci e da Gabriele Micarelli, hanno svolto un incontro per trattare delle esigenze strutturali, sociali ed economiche della montagna.
I presidenti e i coordinatori hanno riconosciuto i problemi e le sempre maggiori difficoltà incontrate da tutti coloro che vivono in montagna, zona assai colpita dal sisma. “Il rilancio dei territori montani è una priorità per questa amministrazione – ha dichiarato Acquaroli – La visione futura deve essere quella di una sostenibilità economica strutturale, basata sulle eccellenze e sulla qualità dei servizi”.
Sarà proprio tale argomento il fulcro del convegno previsto per il 22 luglio a Castelsantangelo sul Nera, di cui prenderanno parte il governatore delle Marche e il commissario straordinario alla riparazione e ricostruzione del sisma Guido Castelli.
Venerdì 12 maggio le classi quinte dell’Ipsia "Renzo Frau" di San Ginesio e Tolentino hanno vissuto un'esperienza straordinaria. Accompagnati dai docenti Luca Conestà, Paolo Vivani e Silvia Bureca, gli studenti hanno visitato l'azienda Mondi Tolentino, con cui l'Istituto Professionale ha in essere una collaborazione di lunga data per i percorsi di alternanza scuola-lavoro dei suoi ragazzi.
L’azienda, con sede in località Le Grazie a Tolentino, è stata fondata nel 1967 e diventa parte del Gruppo Mondi nel 1992. La società è guidata da un team giovane e motivato ed è leader internazionale nella produzione di sacchi di carta industriali: dapprima specializzata nella produzione di sacchi cemento, si è saputa subito rinnovare anche nella produzione di sacchi carta a valvola più complessi, per soddisfare le svariate esigenze del mercato: dal normale sacco carta per i premiscelati semplici a quelli più elaborati, che richiedono una costruzione studiata su misura.
Durante la visita i ragazzi hanno partecipato con entusiasmo ed hanno avuto l'opportunità di conoscere da vicino la storia dell'azienda e ammirare i moderni impianti di produzione. Dapprima sono stati accolti nella sala riunioni della sede, dove il direttore Massimo Muscolini e i suoi collaboratori hanno presentato la Mondi Group, in particolare i sacchi di carta realizzati nella sede di Tolentino e l’organizzazione interna del sito.
Successivamente, suddivisi in due gruppi guidati e muniti dei dispositivi di sicurezza necessari (pettorina con nome e calzature di sicurezza!) gentilmente forniti dallo staff, hanno visitato direttamente i reparti, per vedere da vicino la realizzazione dei sacchi e l’efficiente funzionamento dei macchinari di produzione e dei controlli di qualità.
La Mondi Tolentino realizza i suoi sacchi per mezzo di impianti altamente automatizzati, con standard di qualità e sicurezza elevatissimi: l’azienda investe molto nella formazione del suo personale, sempre al centro del processo di crescita del gruppo.
Proprio le prospettive di sviluppo di questa importante realtà industriale locale, muovono i suoi responsabili alla continua ricerca di giovani diplomati con competenze trasversali, dalla meccanica all’elettronica, dall’automazione alla manutenzione, che in particolare l’indirizzo professionale Manutenzione e Assistenza Tecnica, già presente da anni nell’IPSIA Renzo Frau, può permettere di acquisire.
In questo senso la collaborazione tra l’Istituto e la Mondi Group riveste un ruolo fondamentale e si concretizza con gli stage che annualmente gli studenti svolgono in azienda, in particolare in occasione dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento (PCTO), ex alternanza scuola lavoro, che rappresenta un’occasione preziosa per ragazze e ragazzi dell’Istituto, anche in una prospettiva lavorativa futura.
Al termine della visita, lo staff della Mondi ha gentilmente offerto un gradito buffet e soprattutto ha elogiato l’attenta e motivata partecipazione degli studenti, che insieme ai docenti accompagnatori hanno ringraziato l’azienda per l’opportunità concessa e la collaborazione proficua.
Si è svolta venerdì 26 maggio al Casolare dei Segreti, a Treia, l’assemblea dei soci del Confidi Macerata. Il direttore Leonardo Ruffini nella prima parte (assemblea privata) ha presentato il bilancio dell’anno 2022, chiuso in utile di 15.751euro e approvato dai soci: 6.730.432 euro i fidi garantiti in essere, 4 milioni di euro il patrimonio mobiliare, imprese socie iscritte 458.
Il presidente Gianluca Pesarini ha poi condotto i lavori per il rinnovo delle cariche sociali, per il triennio 2023-2026: l’assemblea ha nominato gli amministratori lo stesso Pesarini, Claudio Cioli, Mauro Guzzini, Giusi Luciani, Marco Orfei, Massimo Paci, Giovanni Soverchia, e i sindaci Pierandrea Farroni, Marco Donadio, Pierpaolo Porro.
Al termine dei lavori della parte privata, si è tenuto un interessante e partecipato convegno sul tema “Crisi bancarie, inflazione, politica monetaria e sistema del credito italiano. Quali impatti sulle pmi ?”Il prorettore dell’Università degli Studi di Macerata, professor Claudio Socci, dopo i saluti istituzionali, ha introdotto gli argomenti del convegno.
La professoressa Anna Grazia Quaranta, relatrice, ha poi parlato delle attuali manovre di politica monetaria messe in campo dalla BCE ai fini del contenimento dell’inflazione e delle inevitabili conseguenze che le imprese del territorio, ed italiane in genere, si trovano ad affrontare in termini di aumento dei tassi.
Ha posto, inoltre, l’accento su altre due criticità: “il dover rispondere a sempre maggiori richieste in termini di compliance con i parametri ESG e il problema della crescente desertificazione bancaria. Rispetto a quest’ultima problematica ha sottolineato che la competizione tra grandi gruppi e banche locali, potrebbe avere come effetto positivo il rilancio della banca territoriale, ossia di quel tipo di banca che generalmente si caratterizza per un modello di business più adatto a soddisfare le esigenze delle piccole e medie Imprese”.
Il presidente Pesarini ha, infine, sottolineato come la presenza del Confidi nella provincia di Macerata “svolga indubbiamente un ruolo di ammortizzatore anticiclico, in grado di attenuare gli effetti negativi delle crisi, ridurre le asimmetrie informative tra banche e imprese e svolgere un'azione di monitoraggio preventivo sulla qualità delle richieste di finanziamento”.
Ha precisato inoltre che si “sta valutando la possibilità di una riforma a livello legislativo del sistema Confidi, la cui legge quadro è del 2003”, “Pesarini si è augurato poi che la Regione possa consentire ai Confidi cosiddetti minori la possibilità di gestire le misure di sostegno e agevolazioni dell’accesso al credito”.
All’incontro hanno partecipato anche esponenti delle banche convenzionate al Confidi, il presidente dell’Ordine dei Commercialisti Luca Mira, il direttore di Confindustria Macerata Gianni Niccolò, Andrea Passacantando presidente Copagri e altri rappresentanti di enti ed istituzioni territoriali.
Si è tenuto questo pomeriggio il primo incontro organizzato dal dipartimento di studi umanistici dell'università di Macerata, in collaborazione con la Banca di Credito Cooperativo di Recanti e Colmurano, dal titolo "Rigenerare la comunità". Lo scopo è quello di riorientare eticamente l’agire economico, gettando le basi per una cooperazione attiva fra mondo della formazione e del lavoro nel territorio del Maceratese.
Ad aprire la conferenza il rettore dell'unviersità di Macerata, John McCourt: "Noi siamo qui per ascoltare il territorio, per dare sostegno e fare da interlocutore con le istituzioni. Etica e formazione sono le parole chiave: viviamo in un mondo complesso con realtà come le intelligenze artificiali che rimettono in discussione l’agire umano. Si riaccende la necessità di studi umanistici, filosofici ed etici per ridefinire i nostri paradigmi identitari. Per quanto riguarda la formazione, questa è necessaria per rimanere al passo con le continue innovazioni, dagli studenti nelle scuole agli universitari, fino ai lavoratori e i più anziani”.
Segue il Presidente della Bcc, Sandrino Bertini: "Il lavoro prettamente manuale sta sparendo in favore di un’alta specializzazione e del lavoro qualificato. La collaborazione tra attività economiche, scuola e università è imprescindibile: le imprese sono auto che hanno bisogno di carburante per essere alimentate, e questo carburante è il sapere".
"Le banche di credito cooperativo sono diverse dalle altre, non distribuendo dividendi agli azionisti e portando l’utile che ha a patrimonio - spiega Bertini -. Il suo agire si riverbera su tutto il territorio e su tutti i suoi abitanti: prestiamo attenzione alle categorie più deboli e reinvestiamo parte degli utili in iniziative sociali”.
"Questa iniziativa è l’emblema del ruolo svolto dalle banche di credito cooperativo sul territorio, come sancito dall’articolo 2 del nostro statuto - prosegue il direttore della Bcc, Davide Celani - Portare avanti questo progetto con la prestigiosa università di Macerata significa portare nel territorio un nuovo modo di fare impresa, di fare banca e di arricchire i nostri territori, non solo da un punto di vista economico ma soprattutto culturale”.
"Iniziative come queste sposano l’aspetto culturale con quello economico, cercando di rimettere al centro i valori di località e mutualismo. Territorio e formazione sono al centro dell’agire etico dell’economia, in cui cerchiamo di individuare nuovi modelli che si discostino dalla massimizzazione del profitto a tutti i costi, in favore di una nuova economia comunitaria", conclude Celani.
"Etica e formazione sono due valori fondanti per il senso di appartenenza al territorio comune: l’università deve instaurare stretti rapporti con le istituzioni, al fine di adeguare la formazione alle nuove esigenze del mondo del lavoro - commenta il vice direttore della BCC, Gerardo Pizzirusso -. Mettere il profitto al primo posto significa anteporlo al valore umano e spirituale delle persone, mentre questi due elementi dovrebbero congiungersi".
Così Roberto Mancini, direttore del dipartimento di studi umanistici di Unimc: "L’obiettivo primo è riorientare in senso etico e comunitario le istituzioni del territorio: da un lato l’università che ha una vocazione naturale per questo, dall’altro esistono banche diverse da quelle con un orientamento prettamente speculativo, banche radicate nel territorio che curano il sistema delle relazioni con le persone e con gli altri enti pubblici”.
"Con realtà di vocazione più comunitaria è più facile stabilire un rapporto proficuo in tal senso, sia per la formazione dei dipendenti stessi dell’istituto di credito, sia per quella degli studenti attraverso stage e progetti comuni - aggiunge il professore -. Immagino una rete che colleghi, oltre a banche e università, anche le altre istituzioni, dai Comuni alle associazioni culturali e di volontariato, purchè ci sia un progetto condiviso che rigeneri la qualità del tessuto comunitario".
“Questa collaborazione cerca di ripensare il significato dell’economia, dove il profitto deve tornare ad essere un mezzo, mentre il fine è il contributo che le imprese di un territorio restituiscono al bene comune. Si è visto che l’economia della solitudine, dello sradicamento e della competizione non risolve i problemi, ma porta a risultati distruttivi dal punto di vista sociale ed ambientale", conclude Mancini.
Mercoledì 31 alle ore 18.45 si terrà un incontro presso la sede di Sforzacosta di Macerata in via Giovanni XXIII, al civico 8, che inaugurerà "Fisiomed e lo Sport. Il Connubio Vincente", una serie di appuntamenti socio-culturali di informazione medico-scientifica promossi dal Gruppo Medico Associati Fisiomed e pensati per tutta la comunità.
Il titolo del primo convegno è "Come mangia uno sportivo" e si concentrerà sulla corretta alimentazione per gli atleti, con particolare attenzione rivolta ai giovani. È un incontro dedicato alla Pallavolo Macerata e al suo settore giovanile, la Volley Academy, della quale saranno presenti le squadre Under 14 femminile e Under 16 femminile, accompagnate dai loro tecnici.
Le ragazze potranno confrontarsi con la dottoressa Valentina Bernacchini, che spiegherà come mangia uno sportivo - in quanto l’alimentazione rappresenta la base per tutelare le capacità atletiche - e come identificare la dieta adatta ad ogni singolo ragazzo o ragazza che fa sport. Soprattutto i giovani, infatti, sono soggetti al rischio di seguire trend pericolosi, che possono avere ripercussioni sulle loro prestazioni e sulla salute.
Il Gruppo Medico Associati Fisiomed, punto di riferimento nella sanità privata, conferma con questo primo incontro la sua vocazione sociale e la vicinanza allo sport e alla Pallavolo Macerata, della quale è uno dei partner più importanti. Oltre ad una presenza capillare sul territorio a sostegno della comunità, il Gruppo Medico Associati Fisiomed contribuisce all’attività sportiva e alla divulgazione di una corretta informazione medico-scientifica.
Confindustria Macerata ricerca per azienda settore chimico un/a impiegato tecnico (codice annuncio Conf 397) da inserire nell’area ambiente e sicurezza. La risorsa dovrà occuparsi della predisposizione, della gestione e dell’aggiornamento della documentazione tecnica e regolatoria (schede di sicurezza ed etichettatura) in conformità alle normative di settore e della tenuta del registro carico/scarico rifiuti.
In aggiunta, presidierà la corretta applicazione della compliance di prodotto; verificherà la conformità normativa della documentazione in ingresso emessa dai fornitori; seguirà l’aggiornamento delle normative necessarie all’immissione e mantenimento dei prodotti aziendali.
Requisiti richiesti: buona conoscenza dei Regolamenti Reach-Clp; conoscenza base della normativa sui rifiuti; competenze nella valutazione di pericolosità, tossicità e impatto ambientale delle sostanze chimiche. Titolo richiesto: diploma o laurea nel gruppo chimico-farmaceutico. Sede di lavoro: provincia di Macerata.
Gli interessati possono inviare il proprio curriculum vitae, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679), specificando il codice dell'annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/servizi-associativi/megamenu-services/sportello-lavoro.html (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY)
SECONDO ANNUNCIO - Confindustria Macerata ricerca, inoltre, per azienda settore produzione calzature e borse un/a impiegato amministrativo (codice annuncio Conf 398). La risorsa si occuperà di fatturazione attiva. Si richiedono: precedenti esperienze nella mansione; una buona conoscenza della lingua inglese; padronanza nell’uso del pacchetto Office e dei gestionali per la tenuta della contabilità. Sede di lavoro: provincia di Macerata.
Gli interessati possono inviare il proprio curriculum vitae, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679), specificando il codice dell’ annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/servizi-associativi/megamenu-services/sportello-lavoro.html (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY).
Gli annunci sono rivolti ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
Una lunga mattinata di dibattito e aggiornamento si è svolta presso il Teatro Lauro Rossi di Macerata, dove Confindustria ha ospitato l'assemblea pubblica sul tema del "Lavoro che cambia". Tanti gli spunti di riflessioni per la sala gremita da imprenditori e curiosi, i quali sono stati posti di fronte alle sfide e alle prospettive che il mondo di oggi propone.
Ad aprire le danze con i consueti saluti istituzionali di rito, il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, il quale ha posto l’accento sui temi del lavoro agile e del Pnrr. Ha proseguito l’assessore regionale allo sviluppo economico Andrea Maria Antonini, che ha sottolineato l'importanza dell’innovazione e della professionalità specializzata in un contesto economico regionale legato alla tradizione e all'impresa familiare.
La palla è passata poi al prefetto Flavio Ferdani, il quale ha evidenziato alcuni elementi centrali nel processo di trasformazione che il mondo del lavoro sta attraversando: dalla demografia alle intelligenze artificiali, passando per robotica, digitalizzazione e sicurezza.
Ha chiuso poi la prima fase il presidente di Cciaa delle Marche, Gino Sabatini: "Nella ripresa post-pandemia l’Italia ha dimostrato di essere un paese forte, con un mercato del lavoro in crescita trainato dall’industria. Ciò che manca sono i lavoratori specializzati, un sistema in grado di attrarre i giovani talenti. Politica e sindacati devono capire che il mondo è cambiato e lavorare per migliorare il collegamento fra scuola e lavoro".
Si è dunque entrati nel vivo dell’incontro con l’intervento del presidente di Confindustria Macerata, Sauro Grimaldi: "Viviamo in un difficile contesto storico-economico in cui il lavoro cambia velocemente, pur rimanendo un mezzo nobile per partecipare allo sviluppo economico, sociale e culturale del Paese".
"Dobbiamo rimettere al centro la formazione con la sua doppia valenza di apprendimento e valorizzazione delle capacità personali - prosegue Grimaldi -, per questo credo sia necessario migliorare profondamente il rapporto con le scuole: in un modello produttivo come quello marchigiano, basato sul settore manifatturiero, non è sufficiente la forza delle imprese per risollevare le sorti di moda e fashion attualmente in difficoltà, ma una scuola permanente delle calzature aprirebbe a scenari futuri più concreti”.
"La nuova fabbrica deve slegarsi dal vecchio modello personale tipico dell'economia post-mezzadrile, coinvolgendo sempre più il personale e assottigliando i livelli fra direttore e operaio. È necessario poi sostenere i processi di digitalizzazione e innovazione in collaborazione coi sindacati, trovare soluzioni al sempre più allarmante problema demografico e implementare condizioni di welfare per i lavoratori coerenti con le nuove esigenze", conclude Grimaldi.
È salito poi sul palco il professore ordinario di Sociologia dei processi economici e del lavoro alla Bicocca di Milano, Serafino Negrelli: "La manifatturiera avanzata poggia sui concetti di Internazionalizzazione, Innovazione, Intelligenza e Istruzione e l’Italia fa ancora fatica ad arrivare al livello degli omologhi europei".
"La nuova visione della qualità del lavoro manifatturiero risiede nel valore aggiunto del 'Saper Essere Creativo', una categoria che sta sostituendo il ‘Saper Fare’ ripetitivo finora considerato come fondante. Sono cambiati i lavoratori che oggi hanno richieste diverse in termini di qualità della vita, di salario e di possibilità di crescita, ed è importante soffermarsi sulle loro valutazioni soggettive in merito alla questione".
Nella parte centrale della manifestazione, la conduttrice Veronica Gentili ha moderato la tavola rotonda con ospiti Patrizio Bianchi, docente dell’università di Ferrara, Carlo Alberto Carnevale Maffè, professore alla Sda Bocconi, Andrea Cuccello, segretario confederale Cisl e Sonia Bonfiglioli del Bonfiglioli Group in collegamento da remoto.
Tanti i temi toccati: da quello centralissimo dei giovani che troppo spesso scelgono di portare i loro talenti all’estero dopo la formazione di livello acquisita in Italia a quello dei salari e del welfare. La rinnovata soggettività dei lavoratori, sempre meno oggetti, è ancora distante dalla percezione della politica, come dimostrato dall’ultimo insufficiente decreto lavoro del primo maggio: "La politica è ancora ferma a una visione ottocentesca. Noi imprenditori dobbiamo aprire il capitale, aprire le posizioni dirigenziali ad esperti esterni abbandonando il modello familiaristico e aprire scuole di formazione in contatto con la società e il territorio".
Ha chiuso l’assemblea la relazione del presidente nazionale di Confindustria, Carlo Bonomi: "Il taglio del cuneo fiscale non ci ha soddisfatti in pieno, è solo un inizio. C’è bisogno di un taglio più consistente, abbiamo calcolato che con un investimento di 16 miliardi sarebbe possibile dare 1200 euro all’anno in più a ogni lavoratore. I soldi ci sono, la spesa pubblica italiana è di 1100 miliardi di euro e riconfigurarne il 4/5% non è di certo impossibile".
"Mi sono stancato di sentire che la responsabilità della crisi in Italia sia solo delle imprese. Gli stipendi della manifattura si sono alzati del 19% dal 2000 al 2019, a discapito di una crescita in termini di produttività solo del 17% - aggiunge Bonomi -. Dati alla mano, i veri problemi dell’Italia non sono nella manifattura, quanto nel commercio e nelle cooperative".
In merito al reddito universale e alle misure di contrasto alla povertà: "Come Confindustria abbiamo sempre sostenuto la necessità di uno strumento di contrasto alla povertà, che si chiami reddito di cittadinanza o misura d’inclusione non fa differenza. Le politiche attive del lavoro però sono altra cosa e in Italia si è sempre preferito fare scelte passive: bisogna lavorare sulla formazione delle competenze dei lavoratori per dare loro garanzie e sicurezza".
Per quanto riguarda il Pnrr: “È il primo atto di solidarietà vero e proprio che arriva dall’Europa e in Italia abbiamo reagito tirando fuori qualsiasi progetto dal cassetto. Considerando che in media le opere pubbliche in Italia vengono terminate in un arco temporale di 15,7 anni, oggi è diventato necessario chiedere modifiche come ha fatto la Germania, in modo da non dover lasciare debiti alle generazioni ancora non nate per qualche rotonda in più".
"Così anche per il Mes, patto nel quale l’Italia è già inestricabilmente vincolata, dovrebbe essere indirizzato all’industria per aggiornarci in quei campi che la stessa Europa richiede. Oggi è impossibile sganciare la transizione digitale da quella ambientale, sono sfide ineludibili per qualsiasi imprenditore - prosegue il presidente di Confindustria -. Se davvero vogliamo introdurre il concetto di merito, che vengano premiate quelle imprese che riescono davvero a formare il personale specializzato, aggiornandosi al nuovo modello industriale".
"Natalità e immigrazione sono temi legati indissolubilmente, ma parlare di immigrazione nel merito del tema, senza cadere in giudizi di xenofobia o xenofilia, è sempre più difficile. Da un lato dovremmo cercare di attrarre immigrati di qualità, in grado di aumentare la competitività del Paese; dall’altro è necessario gestire i flussi incontrollabili che continuano e continueranno ad arrivare in Italia", spiega Bonomi.
L’incontro si chiude sul tema della guerra: "Ho visitato l’Ucraina due volte e ho assistito con i miei occhi agli effetti tremendi dell'aggressione feroce e inaspettata della Russia. Ho visto i crimini commessi Bucha e capisco la reazione umana degli ucraini che ora vogliono ricacciare l’invasare fino alla riconquista di tutto il paese. Per la pace ci sarebbe bisogno di un massiccio impegno diplomatico che l’Europa non è in grado di fornire", conclude.
Nel 2022 attività produttiva dell'industria manifatturiera in crescita del 2,1% nelle Marche, risultato migliore di quello nazionale (0,0%). Emerge dai risultati dalla 30/a edizione del Rapporto sull'industria marchigiana presentato oggi ad Ancona, su iniziativa promossa da Confindustria Marche e Intesa Sanpaolo, con la partecipazione di Sace e il sostegno di Deloitte, con l'evento sul tema "Scenari geoeconomici: tra incertezze presenti e prospettive future".
Il Rapporto è stato presentato dal professor Marco Cucculelli (Università politecnica delle Marche). Ad aprire i lavori Roberto Cardinali (presidente Confindustria Marche), Alessandra Florio (direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo) e Marco Mercurio (regional director Centro Nord Sace); poi l'approfondimento sullo "scenario macroeconomico tra inflazione e rialzo dei tassi" di Gregorio De Felice (chief Economist Intesa Sanpaolo).
Presenti anche il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, e di Confindustria Ancona Pierluigi Bocchini. In conclusione la tavola rotonda sul tema della giornata a cui ha preso parte, tra gli altri, Dario Fabbri, analista geopolitico, direttore di Domino.
Uno dei capitoli del Rapporto riguarda la spesa delle imprese marchigiane per gli investimenti: nel 2022, in base al campione rilevato, è aumentata dell'11,1% (+5,3% nel 2021). In virtù del clima d'incertezza, soprattutto per la prosecuzione degli eventi bellici in Ucraina che influenza gli scambi, per il 2023 sono invece orientate verso una leggera flessione (-0,5%), "che potrebbe volgere in positivo solo se il quadro geopolitico internazionale migliorerà significativamente".
Quanto alla produzione, secondo le indagini del centro studi di Confindustria Marche, le variazioni superiori alla media regionale sono state registrate dai settori Calzature (+6,2%) e Tessile Abbigliamento (+5,8%); più contenuta la crescita per Legno e Mobile (+1,8%), Minerali non metalliferi (+1,2%), Meccanica (+0,9%) e Gomma e Plastica (+0,6%). In leggera flessione l'Alimentare (-0,5%).
Le vendite, lo scorso anno sono aumentate del 3,3% rispetto al 2021, con trend positivi sui mercati interno ed estero. Sul mercato +2,1 di vendite (Calzature +8,5%, Gomma e Plastica +6%, Tessile-Abbigliamento +5,7%, i Minerali non Metalliferi +3,1%, Legno e Mobile (+1,2%); in flessione sul mercato domestico l'Alimentare (-1,5%) e la Meccanica (-4,3%). L'export manifatturiero marchigiano nel 2022 ha invece segnato un +4,8%: particolarmente intensa la perfomance per i comparti della moda (Calzature +18,4%, Tessile-Abbigliamento +14,8%); poi Alimentare (+5,9%) e Meccanica (+2,8%). In sostanza stazionarie le vendite all'estero dei Minerali non Metalliferi (+0,5%) e del Legno e Mobile (+0,3%); in flessione quelle della Gomma e Plastica (-2%).
Nel complesso delle esportazioni, e quindi anche al di fuori della Manifattura, secondo i dati Istat, le Marche hanno registrato la crescita più marcata tra le regioni italiane (+82%) dovuta soprattutto alle maggiori vendite di prodotti farmaceutici (+481%). Al netto della variazione di quest'ultimo comparto, la crescita dell'export delle Marche è in linea con la media Italia e pari al +19,8%.
Il peso dell'export marchigiano sul totale nazionale è salito dal 2,4% al 3,7%; la crescita ha riguardato le vendite verso i Paesi Ue (+68,6%) ed Extra Ue (+101%). Prima nazione di destinazione è il Belgio (16,7% del totale) con un'impennata del 345,5% rispetto al 2021; seguono Stati Uniti (+155,5%) e Germania (+46,2%) rispettivamente 11,3% e 10,9% del totale dell'export regionale.
A livello provinciale si registra l'aumento delle esportazioni in tutte le province: Ancona (+27,2%), Macerata (+21,7%), Fermo (+33,1%), Pesaro Urbino (+15,4%). Ad Ascoli Piceno il valore dell'export è quadruplicato (+324,9%) anche perché influenzato dall'andamento dei prodotti farmaceutici (+503%).
L’Assemblea dei Soci della Bcc di Recanati e Colmurano, riunitasi in presenza sabato 6 maggio, ha approvato all'unanimità il bilancio di esercizio 2022 con un utile lordo record di 7,158 milioni di euro, oltre a riconfermare l’intero Consiglio di Amministrazione per il triennio 2023-2025.
Nella seduta del 10 maggio il Cda ha riconfermato le cariche già ricoperte per il triennio precedente con Sandrino Bertini in qualità di presidente, Paolo Maggini e Gerardo Pizzirusso nei ruoli di vicepresidente oltre agli amministratori Mirella Ascani, Silvia Burini, Giacomo Camilletti, Alfredo Giampaoli, Emanuela Serenelli e Roberto Toninel. Compongono il collegio sindacale, il presidente Pasquale Morbidoni e i sindaci effettivi Luca Mira e Tatiana Seghetta.
L'attenzione posta dal Cda della Banca, coniugata con l’impegno e la dedizione dei dipendenti, hanno permesso di affrontare le impegnative sfide quotidiane, apportando un contributo costante e significativo al successo dell’Istituto per il raggiungimento di obiettivi particolarmente sfidanti.
Lo testimoniano i dati della raccolta (diretta e indiretta) che sfiora quota 835 milioni di euro, in crescita del 6,26%, e degli impieghi lordi che ammontano a circa 360 milioni di euro, con un +3,4% rispetto al 2021, con un Npl ratio pari a 3,78%, a cui corrisponde un Npl al netto degli accantonamenti di 0,98%. La Bcc di Recanati e Colmurano conferma l'impegno e la determinazione a sostegno dell’economia locale, al fianco di soci, famiglie, imprese ed istituzioni del proprio territorio.
“Sono orgoglioso di annunciare che Fratelli Guzzini ha ottenuto la certificazione B Corp che verifica e assicura che un’azienda operi secondo gli alti standard di performance sociale e ambientale definiti dall'ente non profit B Lab. Mi sento di ringraziare Domenico, Sergio Grasso, CEO dell’azienda, e tutto il management perché hanno voluto fortemente raggiungere questo obiettivo ed oggi possiamo dire che tanti sforzi ci sono stati riconosciuti”.
È quanto dichiara Massimiliano Guzzini neo-presidente dell’azienda marchigiana .“Le aziende B Corp si impegnano quotidianamente a lavorare in un’ottica di etica sociale e ambientale che mette al centro il benessere delle persone e dell’ambiente. Questo modo di fare impresa fa parte della nostra cultura e del nostro Dna da sempre".
"Le aziende B Corp sono aziende for profit, ma la creazione di valore condiviso verso tutti gli stakeholder è parte integrante del loro modello di business. Sarà nostra responsabilità sostenerlo e dargli continuità nel tempo” .
È infatti di pochi giorni fa l’annuncio ufficiale che Fratelli Guzzini ha raggiunto questo ambizioso traguardo che arriva dopo l’ottenimento nel 2022 dello status giuridico di Società Benefit cioè di società che ha incluso all’interno dell’oggetto sociale la creazione di valore per tutti gli stakeholder, ufficializzando così uno scopo che va oltre il solo profitto.
“Il percorso che ha portato Fratelli Guzzini fino qui ha radici lontane. L’azienda è sempre stata una sostenitrice dell’etica e della creazione di cicli virtuosi che comprendessero tutte le fasi di vita dei propri prodotti dalla produzione allo smaltimento”, si legge in una nota della stessa azienda.
“Quest’attitudine ha trovato corpo nel Programma Circle nato nel 2018: nuovi materiali plastici riciclati e riciclabili derivanti da rifiuti post-consumo, nuovi processi di trasformazione e ultima, ma non ultima, la leva del design hanno dato vita a prodotti che hanno aiutato a trasferire il messaggio di sostenibilità al grande pubblico unito a quello di bellezza e di funzionalità, un paradigma davvero nuovo per il mercato di riferimento”.
“Nel 2020, poi, sono stati introdotti anche materiali bio-based, cioè derivanti da scarti organici, un’ulteriore prova della ricerca di nuove risorse “amiche dell’ambiente” e del know produttivo di una realtà con più di 110 anni di storia che nell’ambito della sostenibilità ha saputo innovare continuamente e ha saputo scegliere partner competenti e qualificati che la affiancassero in questo percorso”.
“Essere B Corp è un punto di partenza più che un traguardo, l'inizio di un viaggio verso il miglioramento continuo” commenta Sergio Grasso “Sono circa 6000 nel mondo e poco più di 200 in Italia le aziende che hanno questa certificazione. Un privilegio ma anche una responsabilità che Fratelli Guzzini intende assumersi fino in fondo”.
“Le B Corp, infatti, adottano un modello di business concreto, operativo e misurabile che, pur rimanendo orientato alla generazione di profitto, considera le persone e il pianeta protagonisti attivi dell’impresa e generatori di nuovi interessi e nuove visioni”.
“Le B-Corp formano un movimento globale di aziende che crede nel business come forza positiva per le persone e il pianeta e che lavora per realizzare un paradigma economico più inclusivo, equo, rigenerativo. Le società che appartengono a questo movimento si impegnano a perseguire obiettivi di Bene Comune diventando così aziende “double purpose”.
Nei primi tre mesi del 2023, il fatturato consolidato del gruppo Tod's ammonta a 270,5 milioni, in crescita del 23,2% rispetto al primo trimestre 2022. "Tuttti i marchi del gruppo - evidenzia la società - hanno iniziato l'anno con una solida crescita a doppia cifra dei ricavi".
In particolare, "eccellenti i risultati di Tod's (+24,4%) e Roger Vivier (+30,9%). Importante il contributo della Cina, in cui entrambi i marchi sono presenti, ciascuno con la propria rete di punti vendita nei più importanti luxury mall"; +10,1% per Hogan, +30,6% per Fay.
I dati di vendita del primo trimestre 2023, commenta il presidente e a.d Diego Della Valle, "confermano l'ottimo andamento del nostro gruppo: tutti i marchi hanno registrato una solida crescita a doppia cifra dei ricavi. Tutte le aree geografiche sono in crescita. Il gruppo ha registrato eccellenti risultati nel mercato italiano ed in quello europeo. Molto importante il contributo del mercato cinese".
L'obiettivo principale, indica Della Valle, resta "quello di accrescere il valore patrimoniale del gruppo e dei singoli marchi". E aggiunge: "Considerando il buon trend delle vendite del mese di aprile e l'ottimo andamento degli ordini per le collezioni invernali, sono fiducioso sui risultati futuri del gruppo".
L’organo di indirizzo della Fondazione Carima ha designato, nel corso dell’ultima riunione, i componenti del nuovo Consiglio di Amministrazione dell’ente, rappresentativi della provincia di Macerata nella sua dimensione sia territoriale che sociale, culturale ed economica.
Si tratta di tre riconferme – l’architetto maceratese Giacomo Alimenti, il precedente segretario generale della Fondazione Carima Renzo Borroni di Macerata e l’imprenditore agricolo civitanovese Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi – e quattro nuovi ingressi – . La presidente dell’associazione Alzheimer Uniti Italia Onlus Maria Manuela Berardinelli di Macerata, la commercialista Laura Di Giovanni di Bolognola, l’avvocato Fabrizio Martufi di Civitanova Marche e il dirigente sanitario Paolo Moscioni di Potenza Picena.
L’organo di Indirizzo ha contestualmente espresso il proprio ringraziamento al precedente Consiglio di amministrazione, e in particolare alla presidente Rosaria Del Balzo Ruiti, "per il grande impegno profuso nella ridefinizione dell’identità e nella riaffermazione del ruolo della Fondazione Carima".
Il nuovo Consiglio di Amministrazione, espletando le formalità dell’insediamento, durante la prima seduta ha eletto alla presidenza Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi e alla vicepresidenza Giacomo Alimenti.
Il neo presidente, nel ringraziare i colleghi consiglieri e i membri dell’organo di Indirizzo per la fiducia e la stima che gli sono state accordate, ha manifestato la volontà di dare seguito e continuità al virtuoso percorso intrapreso dall’ente negli ultimi anni.
Il dato consuntivo premia la BCC di Recanati e Colmurano che, dopo gli ottimi risultati registrati lo scorso anno, chiude il bilancio di esercizio 2022 con utile lordo di 7,158 milioni di euro, ”il miglior risultato conseguito dalla banca nei suoi 70 anni di attività, celebrati proprio nell’anno 2022”, fa sapere l’istituto di credito.
I dati di una banca in ottima salute sono stati presentati durante l’Assemblea dei soci, quest’anno riunitasi finalmente in presenza sabato 6 maggio. Oltre all’approvazione del bilancio di esercizio 2022, c’è stata la riconferma del Consiglio di Amministrazione della banca, “segno evidente di una piena sintonia tra compagine sociale e governance, fondamentale per il consolidamento e la crescita dell’istituto”.
“Un risultato straordinario che rappresenta un’importante garanzia per il territorio – si legge in una nota della banca - specie in un contesto di mercato complesso quale quello attuale, fortemente condizionato dal conflitto in Ucraina, dalla crisi energetica e dalla spinta inflazionistica”.
“Fare utili per una banca di Credito Cooperativo significa infatti aumentare l’affidabilità e quindi la sicurezza dei risparmi della clientela, ma soprattutto aumentare il patrimonio e quindi le opportunità per sostenere e far crescere l’economia della comunità”.
“In quest’ottica la BCC di Recanati e Colmurano ha rafforzato la propria vicinanza all’economia territoriale come documentano gli impieghi lordi alla clientela che ammontano a circa 360 milioni di euro (+3,41% rispetto al 2021), destinati prevalentemente alle piccole e medie imprese ed alle famiglie. Non è mancato inoltre il sostegno ai giovani, come testimonia il grande successo ottenuto dai prestiti universitari, con oltre 200 mila euro di finanziamenti concessi ai giovani studenti”.
“All’aumento degli impieghi si è accompagnato un netto miglioramento della qualità del credito, con un NPL Ratio pari a 3,78% (6,11% nel 2021) e dei crediti “in bonis” che ammontano ad oltre 350 milioni di euro, segnando un +4% rispetto all’anno precedente. Si conferma la positiva politica di gestione dei crediti deteriorati, processo già avviato dalla banca negli scorsi anni, diminuiti di circa il 37,15% rispetto al 2021”.
“Nel corso dell’ultimo anno la BCC di Recanati e Colmurano ha ulteriormente rafforzato la propria solidità patrimoniale con il Cet1 Ratio (indicatore della solidità di una banca secondo i parametri BCE) che segna una crescita del 18,95% rispetto all’esercizio precedente ed il Total Capital ratio che sale del 22,3% rispetto al 2021, indici di solidità ampiamente superiori rispetto ai limiti regolamentar”i.
“Migliorano in modo significativo rispetto al 2021 anche il margine di interesse (+34,8%) ed il margine da servizi, (+3,3%) e, nonostante l’andamento instabile dei mercati, la raccolta totale diretta e indiretta, segna un +6,3% rispetto all’esercizio 2021, sfiorando quota 835 milioni di euro a conferma della grande fiducia della clientela nei riguardi dell’Istituto”.
“Una performance eccellente in tutti gli obiettivi programmati per l’anno 2022, documentata anche dal riconoscimento speciale ottenuto dalla BCC di Recanati e Colmurano, che si è classificata al terzo posto, a livello nazionale (tra le Banche Medie del Gruppo BCC Iccrea) nella speciale classifica dell’Iccrea che valuta i volumi realizzati con il Gruppo”.
“Il forte segnale di solidità e stabilità, la capacità di coniugare l’efficienza operativa con la centralità del cliente, anche in contesti difficili come l’attuale congiuntura economica, consente alla BCC di Recanati e Colmurano di guardare al futuro in maniera serena e proattiva, accettando le sfide della modernità e della digitalizzazione per offrire nuove opportunità, rispondere alle mutevoli necessità di soci e clienti, con l’obiettivo di creare sempre più valore nel territorio in un’ottica di socialità, mutualità, localismo e cooperazione”.
“I traguardi di questo percorso virtuoso ed evolutivo intrapreso dalla BCC negli ultimi anni sono frutto della lungimiranza del Cda che d’intesa con la direzione e supportato dalla insostituibile professionalità dei dipendenti e dalla presenza costante della capogruppo Iccrea, ha prodotto un gioco di squadra a vantaggio della comunità e dei suoi attori”.
“Un gruppo – conclude la nota- che condivide un obiettivo comune può raggiungere risultati inaspettati ma mai impossibili. È proprio nello spirito di appartenenza che si racchiude il segreto dei 70 anni di attività celebrati nel 2022 dalla BCC Recanati e Colmurano; anni di crescita durante i quali la banca è diventata un punto di riferimento nel territorio, come cooperativa al servizio dei soci e come azienda di credito al servizio di famiglie e imprese”.
Oggi, si sono tenute le assemblee generali di Fratelli Guzzini e di Fimag, la holding della famiglia Guzzini, durante le quali sono state designate le nuove cariche che vedono Massimiliano Guzzini, nuovo presidente dell’azienda marchigiana e Domenico Guzzini nuovo presidente di Fimag. Un passaggio di testimone nel segno della continuità e di una rotazione di ruoli e di incarichi che ha da sempre caratterizzato la policy della famiglia Guzzini.
Massimiliano Guzzini che ha guidato fino al 2021 la iGuzzini come vicepresidente e Chief Marketing Officier subentra a Domenico Guzzini figura emblematica della Fratelli Guzzini che per ben 36 anni ha fatto parte dell’azienda di famiglia e che ha fortemente contribuito a far diventare il brand un vero ambassador del Made in Italy anche grazie al suo forte legame con le firme più prestigiose del design nazionale ed internazionale.
Domenico Guzzini è stato dapprima (2002-2008) il direttore Marketing di Fratelli Guzzini e poi il Presidente dal 2008 ad oggi. Il suo impegno professionale non gli ha impedito, però, di ricoprire cariche importanti a livello istituzionale: presidente dell’ADI Marche, presidente di Confindustria Macerata e presidente de Il Paesaggio dell’Eccellenza ma anche cariche all’interno del gruppo di famiglia. E’ stato, infatti, consigliere di amministrazione e vicepresidente della Fimag S.p.A. e presidente F.lli Guzzini USA Inc.
“Questo switch era stato pianificato e condiviso con la holding di famiglia” - dichiara Domenico Guzzini-. “Ho guidato, insieme al mio team, ai manager e alle maestranze dell’azienda, la Fratelli Guzzini per molti anni. E a loro va il mio primo ringraziamento: la trasparenza nelle relazioni, la passione per il lavoro e le competenze che ognuno di loro ha messo a disposizione, ci hanno portato ad essere quello che siamo oggi. Lascio il timone a Massimiliano con la serenità di chi conosce le qualità del proprio successore”.
Per Massimiliano Guzzini questo è un ritorno più che un debutto in quanto la sua prima esperienza professionale, dopo un periodo all’estero, l’aveva proprio avuta all’interno di Fratelli Guzzini nel ruolo di PM di prodotto e a lui si deve un’intensa attività di internazionalizzazione del brand in Germania e Stati Uniti, dove erano presenti le due filiali, e in Svizzera, UK ed Austria.
Da questo primo incarico ad oggi, tanti gli incarichi che sono stati affidati a Massimiliano Guzzini, tra gli altri, quello di sviluppare e presiedere il mercato cinese per la iGuzzini dal 2005 al 2011 e tante le cariche ricoperte: dal 2016 al 2021 quella di Presidente di ASSIL, associazione che raggruppa le industrie di illuminotecnica italiane e a seguire, dal 2017 al 2021, è stato membro del board dell’European Lighting Industry Association a Bruxelles.
“Ringrazio Domenico per l'importante contributo che ha dato in questi anni e ringrazio la famiglia per questo importante incarico e per la fiducia"- commenta Massimiliano Guzzini- . “Il mio primo pensiero va a tutti gli stakeholder della Fratelli Guzzini a cui rinnovo il mio impegno personale a mettere a disposizione l'esperienza maturata in questi anni cercando di contribuire al meglio, in stretta collaborazione con tutto il team, ad un ulteriore percorso di crescita utilizzando l'heritage del brand Guzzini e cogliendo le opportunità di mercato che si presenteranno".
In un contesto lungo più di un secolo, a dare la spinta all’evoluzione, sono state e sono ancora le persone, una comunità di innovatori, che ha in comune la stessa innata passione per il futuro. Le persone qui hanno sviluppato e continuano a sviluppare un pensiero imprenditoriale, base della crescita di attività basate su conoscenze e ricerche, che agiscono nel mondo per potenziare la propria idea di futuro sostenibile.
Le origini hanno proiettato l’azienda, con facilità, nell’epoca del networking e dell’innovazione tecnologica. Quel percorso continua con un lavoro che ha la pratica di un laboratorio che studia e sperimenta continuamente materiali, funzioni e strumenti del domani. E a capo di questa impresa è sempre stato un membro della famiglia Guzzini in un succedersi generazionale che non ha mai creato strappi o incongruenze nella gestione delle attività imprenditoriali.
Quindi è possibile affermare, senza timore di smentita, che questo ulteriore passaggio riflette un percorso aziendale naturale che ha permesso a Fratelli Guzzini di diventare uno dei brand leader nel settore del kitchen e dell’arte in tavola riconosciuto in tutto il mondo.
Massimo Tombolini è il nuovo direttore generale del Banco Marchigiano. 58 anni, residente nell’anconetano, a Monsano, e originario di Casette d’Ete, Tombolini viene dal Gruppo Bper dove, dal 2021, è stato responsabile commerciale dell’area Marche Nord e dove gestiva 24 filiali.
Precedentemente è stato, dal 2017 al 2021, responsabile commerciale direzione territoriale Marche Nord in Ubi Banca e ancor prima vanta 27 anni di carriera in Banca Marche, dal 1990 al 2017, dove ha ricoperto ruoli apicali nel marketing, nella pianificazione commerciale e nel controllo di gestione.
Nello specifico, negli ultimi 10 anni di attività bancaria Tombolini ha sviluppato competenze nella gestione e coordinamento commerciale di reti distributive principalmente nella Regione Marche con obiettivi economici, di gestione del rischio e di soddisfazione della clientela. Laurea in economia e commercio presso l’Università degli Studi di Ancona, Tombolini vanta una specializzazione in marketing bancario presso l’Università Cattolica del Sacro cuore di Milano.
Il Presidente Sandro Palombini e il vice Presidente Marco Bindelli, a nome del CdA di viale Matteotti, rivolgono al nuovo DG del Banco Marchigiano gli auguri di "buon lavoro, certi che, ispirandosi ai principi della sana e prudente gestione che da sempre contraddistinguono il nostro Istituto di Credito, saprà centrare risultati positivi e di sviluppo e saprà sempre più rafforzare la relazione del nostro Istituto con il territorio".
Quando si parla di lavori all’aperto, che siano questi nel settore edile ma anche nella manutenzione del verde o di impianti, vanno considerate le numerose attività che devono essere svolte in quota. Al fine di effettuarle in massima sicurezza vengono impiegate le piattaforme aeree, i macchinari più diffusi per il sollevamento delle persone.
Questa categoria di macchine include le piattaforme autocarrate, in grado di circolare su strada e le piattaforme semoventi.
Queste ultime si distinguono poi in piattaforme articolate, cingolate e verticali.
La caratteristica che accomuna le semoventi è la capacità di muoversi autonomamente, con l’operatore all’interno del cestello. Non potendo circolare su strada è necessario trasportare in cantiere o sul luogo di lavoro queste piattaforme su mezzi idonei.
Ogni tipologia di piattaforma semovente presenta caratteristiche diverse ed è per questo importante disporre del modello più adeguato al lavoro che deve essere effettuato. Generalmente la formula più diffusa quando si parla di sollevamento è il noleggio. Infatti, le piattaforme aeree sono le macchine più noleggiate nel nostro paese tanto che rappresentano oltre il 70% dei mezzi che fanno parte delle flotte noleggio.
Tra gli elementi più importanti da valutare nella scelta della piattaforma spiccano la massima altezza raggiungibile e l’alimentazione. Con il crescente aumento della sensibilità in termini di sostenibilità si sta facendo più frequente il ricorso al noleggio di una piattaforma semovente elettrica per lavori in altezza.
Le piattaforme articolate sono macchine semoventi che presentano un carro mobile gommato sul quale è installato un braccio articolato. Le dimensioni del carro sono molto compatte e consentono all’operatore di manovrare la macchina con agilità evitando ostacoli a terra. Il braccio articolato consente di raggiungere anche i 30 metri di altezza e le numerose combinazioni permettono di operare in punti che le altre macchine non raggiungerebbero, evitando rami o cavi sospesi.
Un’ampia libertà di movimento è garantita anche dalla piattaforma cingolata. Anch’essa è caratterizzata da un braccio articolato e dalla possibilità di raggiungere i 30 metri di altezza ma, a differenza della precedente, è dotata di un carro cingolato.
Questo tipo di trazione consente alla piattaforma di muoversi anche su terreni non lineari e lievi pendenze, mentre le dimensioni compatte del carro permettono di attraversare spazi ristretti come porte e cancelli. Una volta messa in posizione gli stabilizzatori, elemento da cui deriva il nome ragno come la chiamano gli addetti ai lavori, garantiscono equilibrio e stabilità alla piattaforma durante il sollevamento.
La piattaforma verticale è la terza tipologia di semovente, caratterizzata da una struttura totalmente diversa da quelle articolate e cingolate.
Questa macchina è anche detta piattaforma a pantografo, o scissor, poiché il sistema di sollevamento è composto da una serie di segmenti metallici incrociati.
Sul carro gommato è installata una cesta molto grande che garantisce all’operatore un ampio spazio di movimento durante il lavoro in quota. La scissor può sollevarsi solo verticalmente fino a 20 metri e non può quindi sbracciare come le altre tipologie di piattaforma semovente.
I lavori all’aperto sono numerosi e molto diversi tra loro; per questo è importante scegliere la piattaforma più adatta al lavoro da svolgere e al contesto in cui si opera.
Le piattaforme articolate sono molto noleggiate in ambito edile, per gli interventi di manutenzione agli edifici e alle facciate ma anche per l’installazione di impianti e infissi. Lo stesso si può dire delle piattaforme cingolate, che trovano nel giardinaggio e nella cura del verde un settore di impiego. La trazione cingolata consente infatti di operare anche su sterrati, vialetti o prati.
Infine la piattaforma verticale è molto utilizzata per lavorazioni continuative da svolgere in quota come ad esempio la tinteggiatura o il rifacimento delle facciate, l’installazione di cappotti termici oppure la pulizia e manutenzione di vetrate o grondaie. Per ogni tipologia di piattaforma, esistono diversi modelli che variano per dimensioni, portata e massima altezza raggiungibile. Ciò che è importante ricordare quando si utilizzano le piattaforme aeree è che per manovrare questi macchinari è necessario essere abilitati. Gli operatori devono aver conseguito una specifica abilitazione, frequentando un corso teorico/pratico, alla conduzione in sicurezza.
Quando si devono effettuare lavori in quota è sempre importante utilizzare la piattaforma semovente più adeguata. Ricorrere al noleggio assicura una vasta scelta di tipologie e di modelli di diverse dimensioni, oltre a poter contare sulla consulenza qualificata di un esperto. Il noleggiatore può infatti supportare il cliente nella scelta e nella gestione della macchina, affiancandolo durante tutto il periodo di noleggio.