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Economia Macerata

“Lead the future”, in 1.500 a lezione di leadership: successo per l'evento di Performance Strategies

“Lead the future”, in 1.500 a lezione di leadership: successo per l'evento di Performance Strategies

Il leadership forum, organizzato da Performance Strategies azienda del gruppo Roi di Macerata, e intitolato quest’anno “Lead the future”, ha rappresentato un’opportunità unica per lasciarsi ispirare dai più importanti pensatori sulla leadership e sul management in un periodo ricco di sfide e processi di cambiamento.

L’edizione di quest’anno ha ospitato 11 speaker internazionali e ha visto la partecipazione di oltre 1.500 partecipanti provenienti da 400 aziende. Business thinkers del panorama globale, esperti di management, del mondo accademico e culturale in un evento unico, per ispirare il cambiamento, trasformare le imprese e ripensare insieme il futuro del business. Fra i temi affrontati la gestione delle crisi, i temi legati all’inclusione e la diversità, l’intelligenza artificiale, la sostenibilità, le nuove sfide dei  team globali, la leadership del futuro e la creatività.

Nassim Nicholas Taleb, filosofo, saggista e matematico libanese naturalizzato statunitense, esperto di matematica finanziaria, ha aperto l’evento con un intervento intitolato “Prosperare nel disordine” in cui ha parlato di leadership antifragile: “Nella storia umana, è sempre stato difficile prevedere il futuro anche quando tutti gli elementi per comprendere lo scenario erano davanti a noi. Le economie sono interconnesse in maniera talmente indissolubile da essere sempre più dipendenti l’una dalle altre.

La globalizzazione dei mercati, di cui beneficiamo, ha reso il sistema molto più efficiente ma, allo stesso tempo, ha contribuito a renderlo anche molto più fragile. L’interdipendenza senza precedenti a cui stiamo assistendo e lo sviluppo tecnologico odierno aumenta a dismisura l’imprevedibilità di eventi qualificati come Cigni Neri. L’anti-fragilita potrà rappresentare l’antidoto più efficace perché ci consente di evolvere e migliorare”.

Indra Nooy, CEO visionaria di PepsiCo dal 2006 al 2018 è intervenuta sulla leadership del futuro. La leadership di Nooyi, attraverso le politiche adottate, ha infatti impattato sul comportamento di consumo di interi gruppi sociali e culturali, esprimendo una capacità di guida di respiro e dimensione globali. Nooyi è stata promotrice, in anticipo sui tempi attuali, di un interesse alla sostenibilità: “Performance with Purpose” è il nome di quello che, creato da Nooyi e adottato da PepsiCo, è diventato un vero e proprio programma che si poneva come obiettivo quello di soddisfare le esigenze di sostenibilità ambientale, tanto quanto quelle finanziarie e dei clienti. “Si dice che senza visione non si può sopravvivere. Anche oggi abbiamo bisogno di una visione per guidare la Società verso il futuro. Ma oggi il mondo è così incerto che abbiamo bisogno di avere sempre la possibilità di intraprendere strade alternative. In questo scenario diventa fondamentale riuscire a essere resilienti, agili e con un’alta capacità di adattamento all’interno della società”.

 

Mo Gawdat, Chief Business Officer di Google X dal 2013 al 2018, in un intervento sull’intelligenza artificiale e la felicità si interroga sul suo impatto sulla Società: “Le sfide riguardanti l’intelligenza artificiale coinvolgono ogni aspetto della quotidianità, in generale, e in modo specifico avranno un forte impatto sul lavoro. L’idea che le macchine possano sostituire gli esseri umani e diventare un potenziale pericolo è un’idea condivisa. L’AI ha già rivoluzionato le professioni di milioni di persone, e continuerà a farlo, portando cambiamenti più o meno significativi. Ecco perché è importante riflettere anche sulle implicazioni etiche e sociali che questa tecnologia potrà avere. E’ arrivato dunque il momento di mostrare la nostra umanità”.

 Jo Owen – esperto di management e consulente per numerose aziende internazionali– prendendo spunto dalle tribù indigene, analizza nel suo intervento le dinamiche tipiche dei team globali, che sono un ambito di approfondimento necessario per qualsiasi team leader, in ogni tipo di organizzazione. Per gestire queste criticità, Jo Owen suggerisce di “approcciare la questione da prospettive che aiutino a mitigare i dissidi, superando le barriere territoriali. Prendere decisioni, definire gli obiettivi, gestire la comunicazione, costruire la fiducia e coordinare il gruppo diventano questioni molto complesse quando i membri del team sono separati dalla distanza geografica, dal tempo, dalla lingua, dalla cultura e dalle priorità”. Grazie al “manager globale" i leader, i membri del team e le aziende saranno in grado di far fronte alle sfide da affrontare.

Cathy O'Dowd, prima donna al mondo a scalare la montagna più alta del mondo da entrambi i lati nord e sud, ha invece raccontato la sua impresa. L’alpinista ha raccontato cosa spinge uno scalatore ad andare avanti nonostante gli enormi rischi, gli imprevisti, gli incidenti di percorso. Racconta l'importanza del lavoro di gruppo per poter raggiungere un obiettivo e di quanto sia importante saper gestire bene le persone: “Si impara molto dagli errori, è l’esperienza che ci fa crescere e ci permette di pensare alla prossima impresa impossibile. Ma per raggiungere i propri obiettivi è importante avere il giusto team, un piano valido e il coraggio di provarci”.

Navi Radjou, ricercatore e consulente, è uno dei 50 esperti di management più influenti secondo la classifica Thinkers50 ha presentato il concetto dell’innovazione frugale, un approccio attraverso il quale dare vita a modelli di business, e di conseguenza a sistemi e società, più sostenibili, a livello economico, finanziario ed ambientale. L’idea alla base di questo pensiero arriva dal termine hindi Jugaad, che indica “la capacità di improvvisare una soluzione efficace, con risorse limitate, in un momento di difficoltà”: “Il 2024 sarà un anno complesso per le aziende perché si dovrà gestire un’economia in calo e rallentata, affrontare la crisi climatica e i cambiamenti geopolitici. Nelle prossime 8 settimane, quelle che mancano alla fine dell’anno, sarà dunque importante riuscire a implementare a tutti i livelli una serie di strategie frugali che ci consentano di produrre utilizzando il 20% in meno delle risorse finanziarie e ambientali. Solo adottando approcci diversi, collaborativi, rigenerativi, sarà possibile superare le crisi”.

Anna Rosling Ronnlung, designer ed esperta di trend globali, in un intervento sullo scenario globale, ha dichiarato: “Viviamo in un mondo in cui gran parte delle informazioni sono state digitalizzate in un processo di democratizzazione dei dati. E proprio per questo sarà importante riuscire ad interpretare e analizzare correttamente la mole di dati a cui abbiamo accesso. Questo ci consentirà di prendere decisioni migliori, rendendo tutti i processi decisionali sempre più efficienti in futuro. In tale scenario sarà dunque importante porsi sempre delle domande, riflettere e verificare sempre i dati.

Per Marcello Mancini CEO & Founder Performance Strategies, “il Leadership Forum quest’anno aveva l’obiettivo di offrire spunti di riflessione e idee per far fronte alla crescente instabilità del mondo e, quindi, del business. Imprese, organizzazioni e persone si misurano con spinte globali e grandi trasformazioni sociali che è molto difficile prevedere. Ciò che i leader possono fare è sviluppare modelli per fare impresa in modo più sostenibile, individuare strategie più flessibili e sicure per restare in gioco in mercati sempre più volatili.

Dai vari interventi del Forum emerge una nuova figura di leader che deve essere in grado di fornire gli strumenti e le conoscenze indispensabili per far evolvere costantemente il paradigma organizzativo e orientare le imprese nello sviluppo di modelli più sostenibili e innovativi. Che è poi anche l’obiettivo che perseguiamo da oltre 10 anni con il Leadership Forum, una grande occasione annuale di incontro e confronto tra migliaia di CEO, imprenditori e manager, riuniti attorno alle ispirazioni di alcuni dei più influenti business thinker, esperti di management ed esponenti del mondo accademico, sportivo e culturale del panorama internazionale”.

Nelle due giornate del Leadership Forum sono intervenuti anche Cristina Scocchia, amministratore delegato di Illy Caffè, Luca Tommassini, pluripremiato coreografo, direttore artistico e regista; Federico Buffa, uno dei più grandi esperti di comunicazione efficace e public speaking contemporanei, Nicola Piovani, premio Oscar per le musiche del film ‘La vita è bella’ di Roberto Benigni.

 

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