Confidi Macerata, firmato l'accordo con l'Odcec nel segno di sostenibilità e innovazione (FOTO)
Al termine di un periodo di forte stress economico, fra le conseguenze della pandemia e la crisi energetica, sono tante le questioni e le sfide che si presentano alle imprese e alle famiglie italiane. In un contesto globale in evoluzione, con la Comunità Europea che incalza su sostenibilità e innovazione digitale, il panorama economico finanziario attuale si presenta ancora complesso e difficile.
Per mettere un freno all’inflazione galoppante (all’+11,6% a dicembre 2022 ndr), la Bce sta aumentando i tassi d’interesse, mossa che disincentiva le banche dal concedere credito alle imprese, mentre i margini di queste ultime vengono erosi dai rincari dell’energia e dalla carenza di materie prime.
Queste le principali tematiche affrontate nel convegno organizzato da Confidi Macerata con Confindustria Macerata e l'Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Macerata e Camerino, tenutosi nel pomeriggio di lunedì 23 gennaio. Il tema, "Sostenibilità, innovazione e crescita: le nuove sfide della relazione Banca-Confidi-Impresa", ha attratto un nutrito gruppo di esponenti del settore fra imprese, banche del territorio e i professionisti dell’Ordine.
La moderazione dei lavori è stata affidata a Marco Cucculelli, docente all’Università Politecnica delle Marche, il quale ha introdotto le due finalità dell’incontro: l'accordo fra Confidi e Odcec (Ordine dei Commercialisti ed Esperti contabili) e le presentazioni delle due relatrici invitate da Roma, la direttrice dell’area credito Confindustria, Francesca Brunori e il segretario generale Federconfidi, Francesca Torchia.
Il professore si è soffermato sui risultati preliminari di una sua ricerca che prende in considerazione l’impatto dei modelli ESG (Environmental, Social and Governance ndr) sulle aziende delle Marche, evidenziando l'importanza di non limitarsi ad un’applicazione superficiale di tali modelli – o Greenwashing -, ma ad una loro seria ed integrale adozione: "I fattori di sostenibilità migliorano le aziende sotto diversi aspetti, non per l’ultimo la reputazione. Sono infatti fondamentali per accedere a fondi europei come il PNRR".
Il risultato di un accurato sondaggio condotto su vasta scala nella regione ha dimostrato un forte arretramento nell’applicazione dei criteri di sostenibilità fra le piccole e medie aziende (intorno ai 100/110 dipendenti), in particolare per quanto riguarda gli aspetti 'Social' and 'Governance': "Nelle Marche non è strano – continua Cucculelli – vedere aziende con laboratori all’avanguardia ma con la zona uffici rimasta al Medioevo. C’è ancora tanto spazio da colmare".
Primo a prendere la parola è stato il presidente di Confidi Macerata, Gianluca Pesarini, il quale ha presentato l’accordo di collaborazione con l’Odcec di Macerata e Camerino: "Un accordo volto ad assistere e facilitare le imprese nell’accesso al credito, in particolare alla luce di nuove sfide del periodo post-pandemia. Nonostante l’economia incerta dovuta a dei macro-scenari, dobbiamo andare avanti nella micro-quotidianità. Non vogliamo scivolare nel sud che vive di assistenzialismi, ma dobbiamo unirci all’Italia e all’Europa che tirano".
Si unisce alle congratulazioni il presidente dell’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Macerata e Camerino, Luca Mira: "I professionisti vogliono accompagnare gli imprenditori lungo questa strada. Questo è un cammino corale dove tutti dobbiamo collaborare per andare avanti, compresi il sistema bancario e le istituzioni".
I termini dell’accordo sono stati elencati e spiegati dal direttore responsabile di Confidi Macerata, Leonardo Ruffini: il contenuto della partnership prevede che il professionista predisponga la "scheda notizie aziendali" e/o un company profile e/o un business plann (per i progetti d’investimento), mentre Confidi si impegna ad agevolare e assicurare le migliori condizioni dell’accordo.
Nello specifico si impegna a: deliberare la garanzia in tempi veloci (entro 5 giorni lavorativi); a far applicare le condizioni creditizie ottimali dalle banche convenzionate; a rilasciare una garanzia diretta patrimoniale, fino all’80%, con controgaranzia Fondo per le PMI, a costi agevolati; ad analizzare i requisiti di ammissibilità al Fondo Garanzia per le PMI; ad assistere nell’ottimizzazione dell’accesso al credito delle PMI e nella gestione del rapporto banca-impresa.
Interviene anche il vice presidente di Confindustria Macerata, con delega al credito, Paolo Ceci, il quale ha illustrato il quadro economico e creditizio con cui le imprese e le famiglie devono confrontarsi quotidianamente: "Su di un sistema eroso dai costi crescenti delle materie prime, gravano ora anche le politiche restrittive e prudenziali delle banche in materia di credito. La BCE, con lo spauracchio dell’inflazione, sta colpendo i bilanci delle aziende. Credo sia necessario rivedere, a livello europeo, le condizioni del default".
La relazione tenuta da Francesca Brunori si è concentrata sulle attività e i progetti che Confindustria attua sul tema del credito: "Veniamo da una fase difficile e fino a poco fa l’accesso al credito era facilitato e incentivato, un sostegno alla liquidità su cui ora non possiamo più fare affidamento. Al termine della gestione da emergenza è arrivato il momento di costruire e pianificare il futuro, ma per farlo è necessario che ci sia una corretta ed adeguata regolamentazione orientata allo sviluppo".
Sul tema della sostenibilità, Brunori insiste sull’importanza di fare formazione e investire nell’aggiornamento ai criteri Esg: "Non è una questione di ideologia o di valori, ma di valore dell’investimento. Anche le banche saranno costrette a prendere in considerazione tali criteri per fornire crediti alle imprese, senza contare le grandi possibilità d’investimento che la transizione ecologica e digitale possono comportare a livello di fondi europei".
Chiude la conferenza Francesca Torchia di Federconfidi: "Anche gli operatori finanziari sono stati sollecitati a tenere sotto controllo i criteri ESG, a fare formazione e mediazione fra le industrie e le banche. Dobbiamo però cercare di adattare queste regole ai tempi fisiologici di metabolizzazione del sistema economico". Ha sottolineato quindi il ruolo centrale dei Confidi nel favorire l’accesso al credito, fungendo da tramite fra imprese e banche.
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