Consumatori preoccupati. L’ARERA (Autorità dell’energia) ha formalizzato nella Delibera 50/2018 il principio secondo cui sarà distribuita fra tutti i consumatori che pagano regolarmente una parte degli “oneri generali” elettrici inevasi, pari a circa 200 milioni di euro arretrati (su oltre un miliardo di morosità complessiva).
"Tuttavia dobbiamo rilevare" spiega Alessandra Fioranvanti di Adiconsum Macerata "che stanno circolando in rete e tramite Whatsapp false notizie che parlano in maniera assolutamente generica, infondata ed irresponsabile di un costo in bolletta a carico dei consumatori “onesti” di 35 euro a copertura delle morosità.
Sgomberiamo il campo da false informazioni: la notizia dell’addebito da parte di Enel di 35 euro a bolletta è assolutamente priva di fondamento.
Infatti nell’attesa di un provvedimento regolatorio non è possibile sapere quale sarà il costo a carico del singolo consumatore.
Inoltre, e soprattutto, l’invito che circola attraverso tale fake-news a non pagare le proprie bollette è del tutto irresponsabile; una misura che infatti si ritorcerebbe contro il consumatore, il quale diverrebbe lui stesso moroso e andrebbe incontro alle procedure di recupero del credito e distacco della fornitura.
Adiconsum invita quindi gli utenti a non prestare attenzione alle fake-news che circolano in questi giorni.
La posizione di Adiconsum rispetto al provvedimento è comunque fortemente critica; è già stato richiesto a livello nazionale un incontro urgente all’Autorità di regolazione per valutare insieme l’entità economica e numerica, attuale e futura, e quali correttivi mettere in campo per evitare che a pagare siano sempre i consumatori finali ed onesti, giustamente allarmati da questa incresciosa vicenda".
Le sedi territoriali dell’Adiconsum sono a disposizione per informazioni ed aggiornamenti.
Si è tenuto nei giorni scorsi a Civitanova Marche, presso lo studio Tosoni, un importante confronto tra rappresentanti e delegati nazionali di noti partiti politici (per la Lega Fabrizia Mander, per Fratelli d'Italia Lelio Lauri) e professionisti e rappresentanti di associazioni imprenditoriali locali.
Presenti inoltre tra gli altri. il vice sindaco di Civitanova Marche - dott. Fausto Troiani ed il funzionario della Regione Marche Piera Bertoni.
E' stato approfondito il tema della "Flat Tax", peraltro già oggetto di un precedente convegno a Civitanova Marche partecipato dal dott. Armando Siri (Lega) e dal Cav. Rag. Giuseppe Tosoni.
Nell'ultimo incontro sono stati illustrati ed approfonditi le opportunità e le caratteristiche positive della "Flat Tax". Infatti la riduzione delle tasse alle imprese comporterà maggiori investimenti, più occupazione, e la riduzione delle stesse alle famiglie produrrà chiaramente un aumento dei consumi.
Sono inoltre emerse anche le molte criticità del settore fiscal tributario, in particolare il commercialista Tosoni ha evidenziato che:
- negli ultimi 5 anni le entrate tributarie pro capite sono aumentate del 76%, molto di più dell'inflazione che invece è salita del 47%;
- attualmente sono in vigore nel settore in questione ben 18.000 leggi contro le 7.000 della Francia, 5.500 della Germania e 3.000 della Gran Bretagna;
- ci sono 76 modelli di dichiarazione dei redditi e 1.500 pagine di istruzioni;
- 1.100 sono i codici dei tributi e 871 scadenze in un anno.
Anche le associazioni di categoria, Tutela Impresa rappresentata dal dott. Marco Romano, e Movimento dei Lavoratori Autonomi in persona dell'Avv. Massimo Cesca hanno espresso perplessità sull'attuale grave e penalizzante situazione fiscale, burocratica che annientano con troppa facilità il contribuente italiano.
Gli stessi hanno evidenziato che il costo della burocrazia per il nostro paese rappresenta più del 5% del fatturato e che nel relativo rapporto 2016/2017 tali costi posizionano l'Italia al 136 posto in classifica su 138 Paesi, peggio solo Brasile e Venezuela.
Ogni anno le imprese impiegano 269 ore per tali adempimenti, il 52% in più della media OCSE. Ciò non permette assolutamente agli imprenditori italiani di sopravvivere con le proprie aziende, pertanto ecco il verificarsi dell'appetibilità di nuovi investimenti all'estero.
Dal segretario CISL Funzione Pubblica Macerata, Alessandro Moretti, riceviamo
Dopo 9 anni di attesa è arrivato anche il rinnovo del contratto del comparto Funzioni locali: nella notte le trattative presso l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran) hanno portato alla sigla della pre-intesa per il contratto. I lavoratori coinvolti sono i 467mila dipendenti di Regioni, Comuni, Città metropolitane e Camere di commercio.
È stata una trattativa lunga e complessa al termine della quale siamo riusciti ad ottenere molti miglioramenti rispetto alla bozza che, inizialmente ci ha proposto la controparte mostrando rigidità che avrebbero implicato un inaccettabile sbilanciamento in favore della unilateralità datoriale. Sinteticamente i punti qualificanti del nuovo contratto:
• Aumenti tabellari: 85 euro medi di aumento del tabellare con salvaguardia del Bonus 80 euro, come previsto nell’Accordo Governo – sindacati del 30 novembre 2016;
• Sezione Polizia Locale: valorizzazione delle specificità del personale della polizia locale con individuazione di una sezione contrattuale ad hoc e contestuale introduzione di una indennità di funzione correlata al grado;
• Sezione personale educativo e scolastico: previsione di una sezione per il personale educativo basata sulle specificità professionali;
• Rivisitazione del sistema di classificazione del personale: istituzione di una Commissione paritetica finalizzata alla valorizzazione delle competenze e allo sviluppo professionale attraverso la revisione del sistema di classificazione;
• Relazioni sindacali: introduzione di nuove forme partecipative (confronto e organismo paritetico per l’innovazione) che recuperano spazi di interlocuzione fondamentali su materie quali articolazione delle tipologie dell’orario di lavoro, criteri generali dei sistemi di valutazione della performance, criteri per il conferimento e la revoca degli incarichi di posizione organizzativa;
• Risorse per la contrattazione integrativa: incremento della parte stabile del Fondo pari a euro 83,20 a partire dal 1° gennaio 2019;
• Contrattazione territoriale: rilancio della contrattazione territoriale con eliminazione del vincolo della contiguità territoriale;
• Maggiori tutele per i lavoratori a tempo determinato;
• Innovazioni su importanti istituti del rapporto di lavoro (assenze per patologie gravi richiedenti terapie salvavita, fruizione ad ore dei permessi per visite, terapie e prestazioni specialistiche assimilate alle assenze per malattia, indennizzo ferie non godute in casi specifici di cessazione del rapporto di lavoro, congedi per donne vittime di violenza di genere, ferie solidali);
• Incentivo all’adozione di codici di comportamento contro le molestie sessuali.
Ed ora il percorso prosegue per riuscire a sottoscrivere il rinnovo contrattuale anche nel comparto Sanità Pubblica.
Per illustrare quanto sopra, ed individuare i candidati alle prossime elezioni dei Rappresentanti Sindacali Aziendali, domani giovedi 22 gennaio, tutti i dipendenti del Comune Capoluogo, si ritroverranno in assemblea dalle ore 8,30 presso la Sala Conventati.
La soluzione per rilanciare i marchi italiani nel mondo, partendo dal riconoscimento del Made in Italy, è soltanto quella di lavorare in squadra. Lo rimarcano all'unisono Enrico Ciccola, presidente dei calzaturieri di Confindustria Centro Adriatico, e Lara Ricciatti, deputata uscente e candidata alla Camera per la lista Liberi e Uguali.
“È un'operazione a costo zero ma fondamentale per l'occupazione e per le aziende italiane - commenta Ciccola -. Sono sempre stato disponibile a lavorare insieme a chi si è dimostrato più sensibile alla difficile situazione del nostro distretto calzaturiero. Ho fatto il possibile per portarlo a tutte le forze politiche e dentro Confindustria, dicendo in tutte le sedi che in Europa la questione del Made in non è negoziabile e che dobbiamo trovare il modo come sistema Italia (e intendo Confindustria, istituzioni, imprese e lavoratori) di farci valere a Bruxelles. Non ci sono motivi per ostacolare questa nostra richiesta e per non rendere obbligatori i regolamenti esistenti, da utilizzare quando facciamo export in Cina e negli Stati Uniti. Il Made in Italy è il marchio più contraffatto al mondo e questo è facilmente documentabile”.
“Condivido completamente le parole di Enrico Ciccola - sottolinea Lara Ricciatti -: la politica deve frequentare i posti che producono Made in Italy, deve ascoltare le richieste di chi, partendo dal piccolo, fa grande l'Italia nel mondo. Per cui, per me e per la lista Liberi e Uguali, è un onore fare politica in questo modo accanto a queste aziende e a questi imprenditori. Raccolgo, quindi, la richiesta del presidente Ciccola affinché politica, istituzioni, associazioni di categoria, imprese, sindacati e lavoratori continuino a muoversi in squadra per ottenere finalmente il Made in”.
“Quello che abbiamo realizzato nelle Marche - conclude Ciccola - è un vero e proprio accordo di scopo, una collaborazione tra Confindustria, Cna, Confartigianato, Cgil, Cisl e Uil, insieme ai sindaci del territorio. E questa forza deve dilagare in Italia nei diversi settori manifatturieri che hanno lo stesso problema e che, insieme, impegnano 1 milione di posti di lavoro”.
A seguito della conclusione delle principali manifestazioni fieristiche tra cui il MICAM di Milano/Rho, gli imprenditori calzaturieri hanno indetto questa mattina una conferenza stampa presso la sede di Confindustria di Macerata, per fare il punto della situazione sullo stato del settore e su come sostenere progetti radicali di cambiamento nel fare impresa e nel mercato globale.
Sono intervenute la presidente della sezione imprenditori calzaturieri di Confindustria Macerata e vicepresidente Assocalzaturifici, Salina Ferretti e una componente della sezione imprenditori calzaturieri di Confindustria Macerata (Calzaturificio Fabi Spa), Alessia Fabi.
Al recente Micam e Mipel hanno esposto circa 90 aziende maceratesi con 80 marchi della calazatura e 10 della pelletteria. Confindustria Macerata sta investendo fortemente in progetti finalizzati a promuovere l'innovazione e le nuove tecnologie come l'industria 4.0 ed in attività di formazione rivolte agli stessi imprenditori, ai loro collaboratori ed ai giovani che intendono inserirsi nel mondo del lavoro.
"Veniamo da una fiera che ha visto probabilmente qualche visitatore in meno - ha affermato Salina Ferretti - ma questo non ci deve sorprendere perchè stiamo attraversando un periodo di grande trasformazione in cui alcune aziende non ci sono più, altre si sono dovute reinventare e il numero di negozi in Europa e nel mondo continua a diminuire per cui non si può parlare di un Micam negativo. Il consumo è cambiato, la pressione sui prezzi continua ad aumentare e anche la Russia che è un mercato da sempre considerato ricco, fa sempre più attenzione ai prezzi".
"E' necessario sottolineare che operiamo in un Paese in cui i costi sono molto alti - ha poi continuato - e quindi dobbiamo fare sempre più attenzione all'efficienza, alle nostre strategie, al marketing, ai prodotti che presentiamo, perchè ci sono delle complessità importanti e per fare in modo che questo distretto rimanga forte è indispensabile che per le aziende non sia troppo complesso operare e che ci sia una 'collaborazione' con le istituzioni affichè si possa produrre con prezzi non troppo alti".
"Dal 2008 ad oggi - ha poi esordito Alessia Fabi - non penso possa parlarsi di crisi ma credo bisogna parlare di cambiamento: il mercato è cambiato, oggi ci sono delle dinamiche completamente diverse dalle quali dipende la fisiologica diminuzione delle presenze a fiere come il Micam. E' cambiato il modo di acquistare: in Italia circa il 30% degli acquisti vengono fatti online grazie alla presenza di grandissimi player che hanno a disposizione delle risorse finanziarie molto importanti e che giocano quindi un ruolo basilare nel mercato mondiale, come Amazon. Ciò di cui avremmo bisogno da parte delle istituzioni sono delle riforme che vadano a toccare il cuneo fiscale per abbassare il costo del lavoro in modo tale da poter continuare ad operare sul territorio marchigiano".
"Dobbiamo assolutamente continuare a produrre e a vendere con i nostri brand e i nostri marchi - ha infine concluso Fabi - ma non possiamo non adeguarci al cambiamento del mercato".
Si è tenuta ieri 16 febbraio a Verona l’Assise Generale di Confindustria, sono stati coinvolti 8500 imprenditori, arrivati da tutto il Paese, grande la partecipazione della nostra Regione (100 presenti di cui circa 30 di Confindustria Macerata) gli interventi di proposte e indicazioni di policy sono stati 750, raccolti in 90 documenti con contributi scritti da parte di imprese e di Associazioni.
Il Presidente Boccia ha detto chiaramente: L’Italia è a un bivio, abbiamo avanti due opzioni: tornare rapidamente indietro, senza che però si riesca ad attivare una rete di protezione sul Paese e in particolare sui titoli del nostro debito pubblico, o andare avanti e aspirare a diventare il primo Paese industriale d’Europa. Confindustria in modo netto sceglie di accettare la sfida e rimanere nel gruppo di testa delle grandi economie mondiali o no guardando al futuro con concretezza e visione. La programmazione economica di imprese e famiglie ha bisogno di stabilità e certezza in un orizzonte temporale di medio termine.
In una fase dove c’è chi invoca più pensioni e chi più spesa pubblica, Confindustria vuole parlare di giovani e lavoro, crescita, riduzione del debito pubblico. Propone un metodo che parta dagli obiettivi, delle vere e proprie missioni-Paese, individua gli strumenti, tiene conto delle risorse, valuta gli effetti, sa modulare l’intensità degli interventi là dove più necessario, in un’ottica di politica economica unitaria per tutto il Paese. La visione di Confindustria è mettere al centro tre concetti chiave: più lavoro, più crescita, meno debito pubblico proponendo tre missioni-Paese, interconnesse tra loro. Queste tre missioni-Paese sono a portata di mano se si mette in campo, in Italia e in Europa, uno sforzo collettivo per muovere il Paese nella giusta direzione. Serve dunque il coinvolgimento attivo di tre attori: le imprese, L’Europa, le istituzioni nazionali.
Con le nostre proposte non solo vogliamo dire cosa va fatto, ma anche come, con quali risorse, e con quali ricadute sull’occupazione, la crescita, il debito pubblico, l’export. Non si tratta dunque di una lista di richieste, ma di un insieme ragionato di interventi su: investimenti in infrastrutture, formazione, ricerca e innovazione; semplificazione e efficienza; fisco premiale.
Le Assise sono il punto di partenza di un percorso. Nel post-Assise si consoliderà il ruolo di Confindustria in tutte le sedi e livelli attraverso le proposte concrete, le soluzioni e le modalità di implementazione che sosterrà non nell’interesse di un settore produttivo o di una categoria sociale, ma nell’interesse dell’industria italiana, fatta di imprenditori e delle loro famiglie e di lavoratori.
Dal presidente di Confindustria Macerata, Gianluca Pesarini, riceviamo
Venerdì 16 febbraio 2018 si terrà a Verona l’Assise di Confindustria. Un momento essenziale di confronto e partecipazione per il mondo dell’impresa. L’ultima Assise è stata nel 2011, l’obiettivo allora era superare la grande recessione, in questa abbiamo invece davanti due opzioni: tornare rapidamente indietro, senza che però si riesca ad attivare una rete di protezione sul Paese e in particolare sui titoli del nostro debito pubblico; andare avanti e aspirare a diventare primo Paese industriale d’Europa.
Tornare indietro è un rischio concreto. Andare avanti una sfida affascinante. E noi come imprenditori per DNA non ci tiriamo mai indietro e guardiamo avanti accettando la sfida. Di certo non c’è la bacchetta magica, Confindustria non propone un libro dei sogni. Indica un metodo che parte dall’ascolto per dare obiettivi concreti. Vere e proprie missioni-Paese che in modo coordinato individuino gli strumenti, tenendo conto delle risorse, valutando i risultati qualsiasi siano, in un’ottica di politica economica unitaria per tutto il Paese che oggi più che mai occorre. Non chiediamo più spesa pubblica, ma spesa migliore. Non vogliamo l’aumento del debito pubblico che scarichi ancora una volta gli oneri sul futuro. Le nostre tre-missioni Paese sono più lavoro, più crescita, meno debito pubblico. Presenteremo perciò a Verona obiettivi credibili, basati su una serie di azioni:
Primo, non bisogna smontare le cose fatte in questi anni e che hanno dato effetti economici positivi. Ci sono politiche che hanno inciso sui fattori produttivi in modo trasversale ai settori economici e che hanno permesso di accelerare i processi di cambiamento. Queste politiche – principalmente Jobs Act, Industria 4.0, riforma fiscale, sostegno alla promozione delle imprese all’estero – vanno valutate per gli effetti che hanno generato, adattate per renderle più efficaci se necessario, ma non depotenziate per motivi ideologici.
Secondo, è necessaria l’azione congiunta di tre attori: le imprese, che devono accelerare il cambiamento e diventare sempre più capaci di cogliere le opportunità della domanda mondiale; l’Europa, che deve essere motore di crescita economica, anche con strumenti diretti; la politica italiana, a tutti i livelli, che deve creare le condizioni migliori per investire, creare lavoro, fare crescita, ridurre il debito.
L’azione si sviluppa su sei ambiti, che chiamano in causa le imprese, l’Europa e la politica italiana:
o Italia più semplice ed efficiente.
o Prepararsi al futuro: scuola, formazione, inclusione giovani.
o Un paese sostenibile: investimenti assicurazione sul futuro.
o L’impresa che cambia e si muove nel mondo
o Un fisco a supporto di investimenti e crescita.
o Europa miglior luogo per fare impresa.
All’interno di ogni ambito declineremo le nostre proposte: alcune genereranno risorse – pubbliche, private e di provenienza comunitaria – che serviranno per finanziare investimenti in infrastrutture, capitale umano e ricerca; per premiare le imprese che creano lavoro, si innovano e vanno nel mondo; per rendere più semplice ed efficiente la mano pubblica.
Sono 45 le imprese del settore Calzature e Pelletteria di Confartigianato Imprese Macerata presenti alla 85° edizione di The Micam Milano, l’attesissimo appuntamento fieristico dedicato alla calzatura, che ha visto quest’anno la presenza di 1597 espositori, evento da sempre punto di riferimento a livello internazionale per le tendenze e i must delle nuove stagioni, che si sta svolgendo in contemporanea con Mipel, la fiera dedicata al mondo della pelletteria ed accessori.
Le aziende di Confartigianato sono appunto in questi giorni protagoniste del Micam 2018, esponendo e facendo conoscere agli operatori esteri le loro creazioni di calzature e pelletterie d’eccellenza 100% Made in Italy all’interno di un proprio e personalizzato stand promozionale al Pad. 3 corsia S11.
"Il Micam - sottolinea il Delegato Nazionale per l’Internazionalizzazione ed il Sistema Fiere Confartigianato Giuseppe Mazzarella - ha inizialmente segnalato poco afflusso. Poi invece al terzo giorno di fiera il bilancio è divenuto nettamente positivo, con un bel traffico di clienti stranieri provenienti principalmente da Russia, Corea, Canada, Giappone, Germania, Francia e Polonia".
"Nonostante ci siano difficoltà forti con il cambio euro – continua Giuseppe Mazzarella – sono molto ottimista nell’andamento degli affari perché il cliente straniero continua ad apprezzare il prodotto di nicchia, punto di forza dei nostri artigiani. Siamo altrettanto convinti che Confartigianato stia lavorando in maniera eccellente per il sistema fiere. Lo dimostra il fatto che anche sul fronte estero stiamo operando tantissimo: dopo il White di Milano, che si svolgerà dal 23 al 26 febbraio prossimi, accompagneremo infatti le nostre imprese alla fiera Tranoï Paris Women's in svolgimento al Carrousel du Louvre, che presenterà le tendenze per uomo e donna durante la Fashion Week di Parigi. Si tratta di una piattaforma per progettisti d'arte selezionati, pertanto la fiera offrirà l'opportunità di incontrare i più grandi ambasciatori della moda".
"Al momento questa edizione del Micam conferma il trend interessante già avuto nel febbraio 2017 con le collezioni autunno inverno - afferma Paolo Capponi, Responsabile Export di Confartigianato Imprese Macerata – che sono state molto apprezzate, soprattutto per quanto riguarda le calzature donna e sportswear. Le produzioni dei nostri artigiani hanno introdotto per questa edizione di The Micam elementi di innovazione sia per quanto riguarda il concetto di prodotto, sia per la tipologia di materiali utilizzati. Il trend da seguire è appunto quello di conciliare, nell’ambito delle proprie collezioni, concetti oltre che di moda e di qualità, ora più che mai, di innovazione, sia nell’ambito tecnico costruttivo, sia nella scelta dei materiali. Tra i paesi in evidenza con cui le nostre imprese stanno lavorando di più ci sono sicuramente Corea, Russia, Canada, e per quanto riguarda l’ Europa molto Svizzera e Austria".
Anche Confartigianato Imprese Macerata era presente a Milano Tattoo Convention 2018, la più grande kermesse nazionale del tatuaggio che anche quest’anno ha ospitato tatuatori provenienti da tutto il mondo, sia italiani che stranieri.
A partecipare all’evento milanese è stata infatti una delegazione di Confartigianato composta da 16 aspiranti tatuatori delle province di Macerata e Pesaro partecipanti al corso di Qualifica per Tatuatori e piercer gestito da Imprendere srl, società di formazione di Confartigianato Imprese Macerata, accompagnati dalla Responsabile Provinciale Benessere Confartigianato Eleonora D’Angelantonio e da Leonardo Quintili, titolare dello studio grafico “ Il segno”, uno dei docenti del corso per tatuatori.
"La visita alla kermesse, che si è svolta per la prima volta nel 1995 e con il passare degli anni è cresciuta in maniera esponenziale fino a diventare la prima manifestazione del settore in Italia e tra le prime al mondo – dice Eleonora D’Angelantonio - è stata senza dubbio un momento estremamente formativo e di crescita per gli allievi del corso tatuatori, che hanno potuto osservare stili e tecniche di tatuaggio e piercing, ed assistere ad eventi collaterali quali spettacoli, mostre ed esibizioni".
Una 3 giorni, quella milanese, svoltasi il 9 il 10 e l’11 febbraio scorsi, che ha ospitato infatti nomi internazionali, dalla Russia agli States, e che per la prima volta è stata ospite della prestigiosa cornice del Mi.Co. – Milano congressi (Fiera Milano City). Una location di eccezione per l’appuntamento must della tattoo art. Oltre quattrocento virtuosi del tatuaggio selezionati da ogni parte del mondo.
A breve Confartigianato, che ha inaugurato lo scorso novembre la prima scuola di qualifica ed aggiornamento per tatuatori e piercer, concluderà il primo corso di aggiornamento di 90 ore per chi già operava nel settore in precedenza, mentre a maggio si concluderanno i corsi di qualifica che rilasceranno a 18 futuri professionisti del tatuaggio provenienti dalle province di Macerata, Fermo ed Ascoli Piceno, un attestato di qualifica professionale di 1 livello abilitante la professione di tatuatore e piercer valida in tutte le regioni italiane. Questo per andare incontro all'esigenza di offrire un'offerta formativa in linea con la recente disciplina emanata dalla Regione Marche, che di recente ha normato il settore attraverso uno specifico regolamento.
"Confartigianato –aggiunge Eleonora D’Angelantonio – sta lavorando a favore dei professionisti del settore, in concomitanza con le nuove esigenze per la categoria nate dall’introduzione di una specifica normativa regionale, offrendo tutela nei rapporti con le istituzioni, rappresentanza e servizi specifici, oltre che una consulenza informativa sugli aspetti legali, previdenziali, fiscali, igienico-sanitari e amministrativi. Per noi è prioritario inoltre formare persone che svolgano la propria attività in maniera professionale ed altamente qualificata. Ciò è particolarmente importante per le caratteristiche dell’attività, che attualmente è sempre più in voga tra i giovanissimi ma non solo, e che presuppone il rispetto di una serie di norme igienico – sanitarie da rispettare scrupolosamente per effettuare lavori nel rispetto della salute del cliente".
Oggi i tatuaggi ed i piercing godono di una diffusione vastissima ed in tale crescita esponenziale che, catalogarli come moda del momento, non sarebbe che banalizzare e non capire il fenomeno. Proprio per capirlo più a fondo, Confartigianato ha effettuato un’indagine sugli operatori. Da essa è emerso che il 59,2% dei tatuatori fa oltre 30 tatuaggi il mese, a dimostrazione che “disegnare sulla pelle” è una vera e propria professione. In merito alla clientela, essa è per il 70,52% è composta dalla popolazione maschile, contro il 29,48% delle donne. Dai dati è emerso inoltre che è sbagliato credere che il tatuaggio sia in voga solo tra i giovanissimi, infatti i più tatuati sono coloro che hanno un’età compresa tra i 26 e i 35 anni (52% del totale), seguiti a ruota dalle fasce d’età 18-25 (30%), 36-45 (16%) e over 46 (2%). Tra le parti del corpo le spalle sono la zona preferita da chi si tatua (43,14%) in virtù della loro minor sensibilità al dolore. Seguono schiena (23,33%), braccia (17,57%), gambe (13%) e petto (2,96%). Per quanto riguarda i soggetti, infine, motivi floreali e tribali assorbono quasi la metà delle preferenze (23,60 e 23,40% rispettivamente).
Confartigianato Imprese Macerata segnala che sono aperte le iscrizioni alle nuove sessioni dei corsi sia di qualifica che di aggiornamento per tatuatori e piercer.
Per informazioni: 0733.366308 – 0733.366885
Nell’ambito del corso di Comunicazione e Marketing Turistico si è svolta una lezione del tutto originale. Il progetto denominato “TECNICO DI COMUNICAZIONE E MARKETING TURISTICO” è un’attività didattica realizzata in parte presso il Cescot Macerata (ente di formazione accreditato della Confesercenti) insieme all’Università degli studi di Macerata e alla società IF (ente capofila).
Durante il percorso gli allievi sono impegnati insieme a personale qualificato e selezionato a studiare il nostro territorio sotto vari punti di vista con l’auspicio di acquisire le competenze necessarie per sviluppare piani orientati alla promozione e sviluppo della cultura e dell’arte locale. Per rafforzare la conoscenza del tessuto sociale e culturale, in classe abbiamo ospitato artigiani del maceratese che hanno raccontato il territorio attraverso le loro attività che riassumono, in maniera esaustiva, la grande ed antica tradizione artigianale marchigiana fatta di creatività, impegno e duro lavoro.
Durante la lezione, gli studenti hanno avuto la possibilità di approfondire la conoscenza del territorio scoprendo la meraviglia di un mondo fatto di tanta competenza, ricerca, aggiornamento e anche difficoltà pratiche dovute alla mancanza di una rete di artigiani che possa meglio affrontare un periodo economico non certo facile.
La lezione è iniziata con le creazioni della scultrice Donatella Fogante di Macerata e la sua colta ricerca artistico-letteraria che traduce in raffinate sculture presenti in varie prestigiose mostre; il secondo intervento ha visto la ceramica di Appignano protagonista dell’interessante illustrazione di Mariano Calamita, consigliere comunale con delega alle attività produttive, che ha entusiasmato la classe parlando dei maestri ceramisti e della prestigiosa scuola di ceramica di Appignano. A seguire, è stata poi la volta della raffinatezza con le creazioni di Alessandra Pontani, orafa di Recanati, la cui originale contaminazione di materiali diversi modella oggetti d’arte che hanno affascinato importanti committenti italiani e stranieri. La lezione si è conclusa con l’antica arte del restauro di Pollenza insieme a Federica Buccolini, storica dell’arte e artista lei stessa, che, impegnata nell’azienda di famiglia “Lattanzi restauro”, si occupa del recupero di mobili antichi, dipinti prestigiosi e ricostruzioni in stile dove il rigore della tecnica, l’elevata conoscenza di materiali e la perizia tecnica nel recupero di oggetti antichi, ha rivelato un mestiere fatto di lentezza, attenzione e amore per la bellezza.
La classe, composta da studenti provenienti da varie città marchigiane, ha dimostrato grande interesse e partecipazione all’originale lezione nonché soddisfazione generale per lo svolgimento dell’intero corso.
Confesercenti Macerata coglie l’occasione per ricordare che nella creazione delle sue proposte corsuali è sempre attenta al territorio e pronta ad offrire percorsi che consentano l’accesso a professioni specifiche. Sono aperte le iscrizioni ai corsi di amministratore condominio, agente immobiliare, addetto servizi di controllo (ex buttafuori). Le novità di quest’anno sono assistente a poltrona dentistica, corso di fumetto con il maestro Mauro Cicarè.
L’Assessore al Turismo e Vicesindaco del Comune di Tolentino Silvia Luconi, insieme al presidente della Pro Loco TCT hanno preso parte alla giornata inaugurale della BIT, la Borsa Internazionale del Turismo. Infatti in occasione della presentazione del progetto “La Marca maceratese”, l’Assessore Luconi ha ribadito che la Città di Tolentino, malgrado i problemi derivanti al sisma, è sempre pronta ad ospitare i turisti con una serie di proposte, sempre molto interessanti, inoltre la Luconi ha anche evidenziato che le strutture ricettive tolentinati sono tutte aperte e pronte ad accogliere quanti vogliono soggiornare per scoprire un territorio che regala tante emozioni. Inoltre, nel corso del suo intervento, ha anche presentato i più importanti eventi che sono in programma per questo 2018 e che certamente possono attirare il grande pubblico come la nuova edizione della rievocazione della Battaglia di Tolentino 815 in programma a maggio, i tanti eventi dell’Estate tolentinate nei mesi estivi, il festival dell’umorismo a fine agosto, la Festa di San Nicola a settembre e la nuova edizione di TolentinoExpo a ottobre che, per questa edizione 2018 prevede anche la partecipazione di aziende che operano nei comuni compresi nel cratere del terremoto.
Positivo il feedback riscontrato al termine della presentazione da parte di giornalisti, buyer e tour operator italiani e stranieri che hanno apprezzato l’offerta turistica e culturale tolentinate. Certamente la BIT è una vetrina privilegiata per la promozione del territorio e dell’offerta turistica e l’Assessorato al Turismo del Comune di Tolentino, ancora una volta, ha cogliere l’opportunità offerta dalla Regione Marche per far conoscere sempre più approfonditamente le diverse peculiarità tolentinati che oltre a musei e luoghi d’arte sa coniugare l’antica arte dell’ospitalità con l’enogastronomia di qualità e con eventi di rilevanza internazionale. L’Assessorato al Turismo e la Pro Loco TCT continuano, quindi, a promuovere azioni volte a far conoscere, a più livelli, le diverse offerte turistiche cittadine con l’auspicio di ripetere e se possibile migliorare gli ottimi risultati raggiunti, sia in termini di presenze che di arrivi, negli anni precedenti al terremoto. A tal proposito si stanno anche studiano una serie di attività promozionali che nei prossimi mesi porteranno Tolentino e la sua offerta turistica all’attenzione dei cittadini residenti nelle maggiori città italiane e che da indagini di mercato, dimostrano una certa attenzione per il territorio maceratese e tolentinate in particolare.
Confartigianato Imprese Macerata e Il Faro Cooperativa Sociale, firmano un protocollo d'intesa con lo scopo di instaurare forme di collaborazioni permanenti su progetti specifici riguardanti la sfera del sociale, dando vita al progetto ConFaro.
Dare una risposta alle aumentate esigenze del territorio provinciale di Macerata negli ambiti socio-assistenziali, educativi, amministrativi e previdenziali, proponendosi alle Amministrazioni Pubbliche e agli Enti del Privato Sociale come strumento che possa favorire sviluppo economico e una gestione in rete dei servizi integrati collaborando nell’accrescimento della coesione sociale del territorio. Questi gli obiettivi della partnership, con la quale Confartigianato e Il Faro mettono in campo le rispettive esperienze nel campo sociale.
La Cooperativa svolge infatti da tempo attività di assistenza socio-assistenziale, sanitaria, educativa e di animazione presso strutture e servizi territoriali per minori, disabili ed anziani, mentre Confartigianato tutela, attraverso il Patronato Inapa ed il proprio Centro di Assistenza Fiscale (CAAF), circa 6.000 imprese artigiani e piccoli imprenditori, a cui si aggiungono 6.500 pensionati iscritti all'ANAP, coniugando l’azione sindacale con una serie di servizi personalizzati finalizzati alla crescita e alla competitività delle proprie imprese.
La collaborazione porterà quindi ad un lavoro specifico su alcuni ambiti tematici come la promozione di servizi socio-assistenziali, sanitari ed educativi, di animazione, residenziali, semiresidenziali e territoriali, ad anziani, disabili, minori, soggetti in stato di emarginazione o disagio sociale e famiglie in difficoltà, nonché tutte le attività atte a prevenire stati di bisogno sociale e a contribuire al miglioramento della qualità della vita. Saranno messi a disposizione servizi e assistenza per lo svolgimento di pratiche amministrative in materia di previdenza, invalidità civile, assistenza sanitaria, infortuni e malattie professionali, compilazione di modelli 730, Red INPS, ISEE, imposte locali, pratiche di successione e servizio Colf/Badanti.
Inoltre verranno attuate nuove pratiche per l'occupabilità socio-lavorativa di gruppi vulnerabili o a rischio disagio sociale, sempre valorizzando le risorse locali, la ricerca, la formazione professionale, l’innovazione, il confronto, e lo scambio delle pratiche, e verranno creati sistemi di collaborazioni ed interscambio di conoscenze, informazioni, competenze, abilità, innovazioni sulle pratiche di inclusione socio-lavorativo e su attività con finalità sociali.
“Confartigianato Imprese Macerata ed Il Faro – dichiarano il Presidente Provinciale, Renzo Leonori e Lorenzo Staffolani, Presidente della Cooperativa Il Faro - si organizzano quindi in una rete che vuole essere soggetto visibile e riconoscibile, portatore di interessi specifici ed in grado di promuovere e sperimentare nuove politiche e modelli di sviluppo locale inclusivi. L’obbiettivo è quello di spingere l’azione pubblica verso politiche di welfare mix e di cogestione pubblico/privato e di orientare l’azione verso la riconversione continua delle risorse pubbliche dell’assistenza in forme di investimento a favore delle persone, delle loro famiglie e dei territori”.
Ubi banca ha chiuso il 2017 con un utile di 690,6 milioni di euro, a fronte di una perdita di 830,2 milioni nel 2016. Al netto delle componenti non ricorrenti - che beneficiano di 640 milioni di badwill per l'acquisizione delle tre good bank - l'utile e' stato di 188,7 milioni (474,4 milioni il rosso 2016). Ai soci verra' proposto un dividendo di 0,11 euro, in linea con lo scorso esercizio, per un monte dividendi di 125,5 milioni (107,1 milioni nel 2016). La banca, si legge in una nota, ha deciso la vendita nel corso dei prossimi 3 anni di un pacchetto significativo di crediti deteriorati per ridurre, tra il 2019 e il 2020, sotto il 10% il rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale dei crediti.
Il Consiglio di Gestione di Ubi Banca che ha approvato il bilancio 2017 ha proposto la distribuzione di un dividendo unitario di 0,11 euro, pari a un monte dividendi di massimi 125,5 milioni, prelevato dalla riserva straordinaria. La proposta, si legge nel comunicato dell'istituto, verra' sottoposta all'assemblea, che si terra' in unica convocazione il 6 aprile prossimo. Il dividendo, se deliberato dall'assise, sara' messo in pagamento con data di stacco, record date e data di pagamento rispettivamente il 21, 22 e 23 maggio prossimi.
"Il 2018 ci dovrebbe portare un incremento estremamente significativo della redditivita' e quindi un'ulteriore realizzazione del Piano Industriale che abbiamo presentato". Lo afferma in una nota il consigliere delegato di Ubi Banca, Victor Massiah. Per l'esercizio in corso Massiah si attende una "crescita di tutte le variabili piu' importanti", dal margine di interesse alle commissioni, all'asset management alle assicurazioni, una "ulteriore riduzione dei costi", grazie alla realizzazione degli accordi sindacali. Infine dalle azioni sul credito e' atteso "un costo del rischio piu' basso", con una conseguente riduzione delle rettifiche su crediti, grazie alle azioni adottate sia nel 2017 che con il principio contabile Ifrs9.
Ubi Banca sta cercando di seguire una "via bilanciata" sugli npl, da un lato rispondendo alla pressione della Bce per ridurre i crediti deteriorati, dall'altro evitando svendite di questi asset. "E' evidente che il 'busillis' della gestione degli npl si risolve attraverso un opportuno bilanciamento tra due componenti. Da un lato c'e' un mercato che chiede di accelerare l'alleggerimento dello stock degli npl. Il mercato, e ancora piu' le autorita' di vigilanza. Dall'altro lato c'e' da seguire un passo che non metta le banche nelle mani dei compratori" ha spiegato il consigliere delegato, Victor Massiah in una nota. "Noi, come sempre, cerchiamo una via bilanciata" da un lato continuando "la nostra strategia" di gestione interna, che "mi sembra stia facendo molto bene", considerato che "nel solo 2017 la gestione interna ha ridotto questi asset di settecento milioni". Dall'altro sfruttando "un'opportunita' che ci viene data dai nuovi principi contabili". L'ifrs9 permette di addebitare allo stato patrimoniale, con effetti rateizzati in cinque anni, e non al conto economico, la svalutazione di un pacchetto significativo di crediti deteriorati in vista della loro cessione.
"Noi adottiamo, per una dimensione abbastanza significativa, questa soluzione: cio' ci permette di accelerare l'alleggerimento complessivo e ci permette di poter rendere realizzabile l'obiettivo di essere nell'ambito di una dimensione di singola cifra percentuale entro l'orizzonte di piano, ha detto Massiah, specificando che se "il contesto di mercato ci permettera' di fare queste cessioni in maniera piu' veloce" cioe' "a un prezzo piu' vicino a quelle che sono le nostre valutazioni", gli obiettivi potranno essere raggiunti gia' nel 2019.
Anaao-Assomed Marche, associazione di medici con oltre 600 iscritti a livello regionale, ha organizzato un ciclo di incontri sul territorio regionale per confrontarsi con i candidati alle prossime elezioni del 4 marzo. I temi al centro dell’incontro riguardano la professione medica e la difesa della sanità pubblica che deve svolgere un ruolo universale e solidale nell’interesse dei cittadini, il quadro locale, le prospettive a breve termine. Dopo i primi due appuntamenti a Senigallia e Fermo, l’incontro è previsto a Civitanova Marche, lunedì 12 febbraio all’Hotel Cosmopolitan in via De Gasperi, 2.
“L’obiettivo è ritrovarci per un confronto schietto e molto pratico - ha detto il Segretario Regionale Oriano Mercante che coordinerà gli interventi con l’introduzione di Giorgio Tombesi, referente territoriale dell’associazione”. “Noi non facciamo politica – ha detto Mercante – ma con la politica dobbiamo fare i conti come cittadini e come operatori della sanità e, allo stesso tempo, alla politica dobbiamo chiedere risposte precise”. Le prossime tappe del ciclo di incontri sono previste a Pesaro ed Ancona con cadenza settimanale e con la partecipazione della cittadinanza e degli elettori che potranno, a loro volta, porre quesiti ai candidati presenti.
Settimana di fiere internazionali per ICA Group. L’azienda civitanovese della famiglia Paniccia è impegnata in questi giorni a Valencia per Maderalia, mostra internazionale spagnola dei materiali e componenti per mobili. La ICA Spa, che proprio in Spagna ha aperto nel 2009 la società ICA Iberia allo scopo di potenziare il mercato locale, ha deciso di partecipare a questa fiera biennale per proseguire il forte impegno nell’export, che contribuisce al 56% del proprio fatturato, e per promuovere le nuove vernici bio per legno che, nel 2017 hanno ricevuto l’Interzum Award nella categoria “High Product Quality” in Germania e la Złoty Medal in Polonia.
Sempre in questa settimana, il prodotto innovativo di casa ICA, la vernice bio, è protagonista alla fiera ZOW 2018, che si svolge a Bad Salzuflen (Germania), per l’evento speciale Tiny Spaces.
ZOW è la rassegna dei componenti, delle forniture e dei semilavorati per l’industria del mobile e vede la presenza di più 110 espositori internazionali. In questo luogo di scambio di idee, opinioni e visioni viene proposto anche un allestimento, Tiny Spaces - Big Ideas in Small Spaces, realizzato da Trendfilter in collaborazione con the Detmold School of Architecture and Interior Architecture, ispirato da città che sono sempre più grandi, ma in cui gli spazi personali, del vivere e dell’abitare, sono sempre più piccoli e costosi.
Gli architetti e i designer si sono così concentrati nel proporre comfort e abitabilità in spazi ridotti e hanno scelto poi di utilizzare per tutte le superfici in legno e vetro i prodotti bio di ICA, riconosciuti al mondo per la loro alta qualità, il basso impatto ambientale e la tutela della salute di chi li vive. Gli addetti ai lavori e i visitatori potranno apprezzare mobili ancora più multifunzionali a cui sono stati applicati vernici dall’impronta sempre più green.
Il 7 febbraio, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri è stato sottoscritto l’Accordo fra il Commissario straordinario del Governo, on. Paola De Micheli, e i Presidenti delle Regioni/vice Commissari dell’aree colpite dal sisma del 2016 (Italia Centrale), il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la Struttura di Missione, Inps, Inail e le parti sociali del settore edile, in materia di verifica della congruità della incidenza della manodopera impegnata nei singoli e specifici cantieri di ricostruzione, pubblici e privati, che si attiveranno nelle aree del cratere.
I macro obiettivi che persegue tale Accordo sono – da una parte – quello di contrastare il fenomeno del lavoro sommerso e irregolare nei lavori di recupero e ricostruzione degli immobili pubblici e privati situati nelle aree colpite e – dall’altra – quello di contribuire ad accelerare l’apertura dei cantieri a circa due anni dall’evento sismico.
CNA Macerata si ritiene soddisfatta dell’accordo sottoscritto perché valorizza la qualità delle imprese artigiane e delle piccole imprese edili locali che apporteranno un contributo determinante alla ricostruzione di quei territori. Inoltre, con l’Accordo siglato, si mette al centro del funzionamento del sistema di verifica e certificazione della congruità per tutti i lavori di natura edile il sistema della bilateralità edile (Casse Edili ed Edilcasse), che si pone immediatamente al servizio sia delle imprese che realizzeranno i lavori sia della popolazione che desidera al più presto far risorgere i territori colpiti dal sisma.
Per tutti i lavoratori autonomi e i lavori non edili presenti nel cantiere sarà il direttore dei lavori a certificare la congruità della manodopera.
La scorsa settimana si è tenuto l’educational presso la mostra “Capriccio e Natura” di palazzo Buonaccorsi rivolto alle guide turistiche abilitate Federagit Marche, sezione Macerata, organizzato da Federagit/Confesercenti di Macerata in collaborazione con Macerata Musei.
L’educational è stato pensato e voluto da Federagit/Confesercenti Macerata per una corretta formazione e un appropriato aggiornamento dei professionisti specializzati del settore turistico che, come sempre, a partire dal prossimo marzo, si troveranno ad accompagnare visitatori italiani e stranieri in visita alla città di Macerata e, di conseguenza, alla mostra di Palazzo Buonaccorsi.
L’appuntamento al Palazzo Buonaccorsi è stata un’ottima opportunità per i professionisti dell’incoming di approfondire la loro personale conoscenza delle opere del territorio, confrontandosi, allo stesso tempo, su possibili nuovi approcci di comunicazione strategica verso agenzie e T. O. loro clienti a cui promuovere Macerata e il suo territorio.
Un doveroso ringraziamento va alla d.ssa Alessandra Sfrappini – Macerata Musei che ha accolto la richiesta Federagit Macerata, alla d.ssa Giuliana Pascucci – Macerata Musei - che si è attivata per programmare al meglio la visita stessa alle opere in mostra e, un grazie particolare, va al dott. Alessandro Del Priori, sindaco di Matelica e curatore della mostra insieme alla d.ssa Annamaria Ambrosini Massari, che si è reso disponibile ad illustrare la mostra alle guide turistiche presenti, con grande passione e competenza.
Federagit/ Confesercenti Macerata, grata a tutti coloro che hanno reso possibile tale produttiva sinergia a costo zero, auspica che, la competenza, il talento, la creatività, e l’ istruzione del capitale umano presente nel territorio, siano il volano scelto dagli amministratori locali per ripartire, in maniera propositiva e produttiva dall’attuale crisi socio-economica.
Si coglie l’occasione per ricordare i prossimi eventi organizzati dalle guide turistiche a favore del territorio:
sabato 17 febbraio: Gran Tour della Cultura. Marche Fuori dal comune al castello della Rancia in collaborazione con Meridiana Coop Sociale e Tolentino Musei;
sabato 24 e domenica 25 febbraio: Giornata internazionale della guida con visite guidate gratuite a Macerata c/o la biblioteca antica Mozzi-Borgetti e in altri siti della regione.
Sabato 19 maggio: La notte bianca dei musei con visite guidate a tema a Macerata e in altri siti della provincia.
Il Comune di Civitanova sarà presente alla Borsa internazionale del turismo in programma a Milano da domenica 11 a martedì 13 febbraio, storica manifestazione che dal 1980 raccoglie nei suoi padiglioni operatori turistici e viaggiatori da tutto il mondo.
Alla città sarà riservato uno spazio all’interno dello stand di “Noi Marche”, associazione di promozione turistica del territorio fermano/maceratese di cui il comune di Civitanova è capofila e un altro spazio lo avrà all'interno del padiglione della Regione Marche dove saranno presentati ai tour operator presenti in fiera i prossimi eventi in programma per la stagione estiva.
“Civitanova – sottolinea l’assessore al Turismo Maika Gabellieri che rappresenterà l'Amministrazione comunale – conferma la sua presenza in questa importante occasione di promozione, attraverso una delle più belle vetrine del settore, proponendosi con nuovo materiale promozionale nella veste di Città dei Festival”.
"In un momento in cui è in atto una forte disintermediazione tra lo Stato e i cittadini, la CNA ritiene fondamentale presidiare il territorio con uffici e personale competente, in grado di illustrare all’utenza diritti e opportunità non solo riguardo le situazioni di infortunio, ma anche su un rischio spesso latente come quello legato alle malattie professionali. Con l’incontro di sabato scorso, al quale ha partecipato anche direttore generale del Patronato Marani, usciamo dagli uffici e diffondiamo informazioni sui diritti dei lavoratori autonomi, oltre a spiegare il ruolo della CNA e del Patronato al fianco degli imprenditori associati e dei cittadini”.
Commenta così il Direttore Generale della CNA Territoriale di Macerata, Luciano Ramadori l’incontro informativo “Malattie professionali – Prevenire è meglio che curare” che si è tenuto lo scorso 3 febbraio alle 10 nella Sala Rossa della Domus San Giuliano a Macerata, promosso dalla CNA di Macerata e dal suo Patronato EPASA ITACO, in collaborazione con Sanidoc e il Centro Medico Fisiomed.
Presente anche Walter Marani, Direttore Generale EPASA-ITACO Nazionale: “E’ importante intervenire sui temi del welfare, soprattutto in un contesto operoso come questo e in una fase post sismica come quella che il territorio sta attraversando. CNA e il Patronato Epasa Itaco sono al fianco delle imprese, accompagnandole con azioni mirate per non perdere la loro presenza non solo dal punto di vista economico ma anche sociale”.
Informare gli artigiani sulle malattie professionali, cosa sono e come occorre comportarsi nel momento in cui si fosse in possesso dei requisiti per denunciare tali malattie all’ente assicurativo INAIL. Ecco l’obiettivo del seminario di sabato scorso, che ha visto tra i relatori anche Mary Ambrogi, Direttore Patronato EPASA ITACO Macerata, che ha ricordato come il ruolo del Patronato stesso sia “aiutare gli artigiani a richiedere tutte le prestazioni a loro rivolte come lavoratori assicurati, oltre a svolgere attività di informazione e tutela dei suoi assistiti”.
Presenti all’incontro anche Annalisa Giommi, medico legale del Patronato, Luca Mascioli, avvocato del Patronato, Gianfranco Bonfili, Direttore Sanitario Associati Fisiomed ed Enrico Falistocco, Amministratore Unico Associati Fisiomed, che ha presentato la convenzione attiva con CNA e che prevede sconti sulle prestazioni agli associati.
Fervono i preparativi per l’85ˆ edizione di The Micam Milano, l’attesissimo appuntamento fieristico dedicato alla calzatura, da sempre punto di riferimento a livello internazionale per le tendenze e i must delle nuove stagioni, che si svolgerà in contemporanea con Mipel, la fiera dedicata al mondo della pelletteria ed accessori.
Anche 45 aziende del settore Calzature e Pelletteria di Confartigianato Imprese Macerata saranno protagoniste del Micam 2018, e dall’11 al 14 febbraio avranno la possibilità di esporre e far conoscere agli operatori esteri le loro creazioni 100% Made in Italy.
«Questo evento», sottolinea il Presidente Regionale di Confartigianato Imprese, Giuseppe Mazzarella nonché membro del Consiglio di Amministrazione di ITA, «si conferma ogni anno un appuntamento imprescindibile per il settore calzaturiero, basti pensare che nell’edizione autunno/inverno 2017 i visitatori sono stati 44.610 (+ 5% rispetto all’edizione di febbraio 2016), di cui 26.505 stranieri (+8%) e 18.005 italiani (+ 1.2%), e ben 1.405 sono stati gli espositori tra cui 795 italiani, (tra questi il distretto delle Marche ne contava circa 220) e 610 internazionali. Sul fronte internazionale, nell’edizione di Febbraio 2017, la Russia ha registrato una crescita pari al 18%, così come l’Ucraina con un + 20%, la migliore performance spetta invece alla Corea del Sud con un + 53%. Per quanto riguarda l’Europa, la Germania ha avuto un incremento pari al 10%. Abbiamo come sempre importanti aspettative e siamo convinti che le nostre imprese sapranno stupire con le loro prestigiose collezioni. Saranno molte - continua Giuseppe Mazzarella - le produzioni dei nostri artigiani che hanno introdotto per questa edizione di The Micam elementi di innovazione sia per quanto riguarda il concetto di prodotto, sia per la tipologia di materiali utilizzati. Il trend da seguire è appunto quello di conciliare, nell’ambito delle proprie collezioni, concetti oltre che di moda e di qualità, ora più che mai, di innovazione, sia nell’ambito tecnico costruttivo, sia nella scelta dei materiali. Auspico inoltre, esortando le nostre forze politiche, che le sanzioni contro la Russia vengano tempestivamente cancellate”.
«Dopo l’Incoming Moda organizzato a Civitanova Marche in collaborazione con ICE che ha visto la presenza di 12 buyer stranieri provenienti da Russia, Ucraina, kazakistan, Corea del Sud e di 30 imprese partecipanti, i nostri artigiani», afferma Paolo Capponi, Responsabile Export di Confartigianato Imprese Macerata, «sono pronti per presentare i loro campionari a Milano, studiati e realizzati con accorgimenti che puntano a conquistare mercati determinanti come quello Europeo, Russo, degli Emirati, del Sud Africa e della Corea del Sud. Confartigianato Imprese sarà presente al Micam con un proprio e personalizzato stand promozionale al Pad. 3 corsia S11, dove all’interno saranno esposte produzioni di calzature e pelletterie d’eccellenza 100% Made in Italy, come ad esempio le creazioni di S.V Calzature e di Modi Pelletterie. Anche il Mipel - continua Paolo Capponi - ha visto nell’ultima edizione di Febbraio importanti conferme con 10.000 visitatori e una crescita complessiva dei compratori italiani pari al 6,2% e degli operatori esteri del 7%. Questo fa ben sperare per la 113° edizione di Mipel che attende oltre 300 brand, di cui circa 10 provenienti dal nostro distretto della pelletteria, il cui filo conduttore sarà la creatività, l’innovazione, la tradizione e la sperimentazione.