Economia

Macerata, dalla Regione 70mila euro per chi vuole avviare nuove imprese: come fare domanda

Macerata, dalla Regione 70mila euro per chi vuole avviare nuove imprese: come fare domanda

La Regione Marche ha pubblicato l’avviso relativo al sostegno alla autoimprenditorialità per la creazione di nuove imprese. L’Ente mette a disposizione oltre 2 milioni e 900 mila euro per favorire la creazione di nuove imprese da parte di disoccupati, giovani e meno giovani, residenti nei Comuni marchigiani che non fanno parte delle aree di crisi industriale e nei Comuni ricadenti nella Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) e degli Investimenti territoriali integrati (ITI) urbani. Per quanto riguarda il Comune di Macerata, nell’ambito della strategia ITI IN – Nova Macerata,  il contributo destinato all'avvio di nuove imprese è di 70.000 euro. “Un bando importante per il sostegno alla creazione di impresa che ha, in particolare, una ricaduta sul nostro territorio e nell’area comunale – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Un progetto che si pone come obiettivo quello di generare nuove realtà economiche e nuove opportunità occupazionali a Macerata che contribuiranno al rilancio della città, una città dove vivere e lavorare”. LEGGI ANCHE: L'ELENCO DI TUTTI I COMUNI AMMESSI E ULTERIORI INFO SUL BANDO  “Si tratta di un bando indirizzato alle start-up che a Macerata possono trovare una loro collocazione nello spazio del Matt – ha aggiunto l’assessore alle Attività Produttive con delega allo sviluppo economico Laura Laviano -. Con il progetto Start ad esempio, in collaborazione con Istao, ci si proponeva di intraprendere anche la costituzione di un eco sistema urbano per la promozione di imprenditorialità e innovazione nel territorio locale. Uno dei punti cardine dell’Amministrazione è di valorizzare ulteriormente e promuovere con azioni concrete la crescita delle start-up appunto e lo spazio del Matt e il bando regionale va in questa direzione”. Il contributo viene concesso con procedura valutativa “a sportello” in finestre temporali mensili. La prima finestra decorrerà dal primo giorno successivo a quello di pubblicazione dell’avviso sul BURM, fino al 31 marzo 2021, per proseguire con successive finestre mensili fino alla scadenza del 31 luglio 2021, salvo esaurimento delle risorse. Tra i criteri di valutazione dei progetti la disoccupazione di lunga durata, la localizzazione in cratere sismico e il settore economico, con una preferenza per i settori che hanno più sofferto della crisi COVID, tra cui il turismo, il commercio e la cultura. L’agevolazione può arrivare ad un massimo di 35.000 euro suddivisi in due quote: la prima pari a  15.000 euro viene erogata alla nuova impresa al momento della dichiarazione di avvio attività e una volta garantito l’impiego del titolare o socio o libero professionista. La seconda, facoltativa, pari ad un massimo di  20.000 euro, alla chiusura del progetto qualora l’impresa crei ulteriore occupazione ed è commisurata al numero di posti di lavoro creati e alla tipologia di contratto. La domanda va presentata esclusivamente per via telematica utilizzando il formulario presente nel sistema informatico SIFORM 2 all’indirizzo internet https://siform2.regione.marche.it. Tutta la documentazione è disponibile al seguente link: https://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Avvisi-Pubblici/Dettaglio-avviso/id_20201/4294 .  

10/02/2021 09:40
Come partecipare alla "Lotteria degli scontrini": Cna Macerata fa da guida

Come partecipare alla "Lotteria degli scontrini": Cna Macerata fa da guida

La “Lotteria degli scontrini” s’incrocia con il cashback, l’altra misura pensata per promuovere l’uso delle carte di credito e riguarda quindi chi acquista rinunciando a pagare in contanti e prende avvio dall’estensione dell’obbligo di corrispettivi telematici, che dal 1° gennaio riguarda quasi tutti i venditori. L’operazione “Lotteria” è partita il 1° febbraio ma sono ancora molti i dubbi su come fare per partecipare, da una parte, e su cosa debbano fare gli esercenti per dotarsi del software e di tutto il necessario per far partecipare i loro clienti. Così come è stata pensata, secondo CNA, questo incentivo premiale rischia di diventare però una spesa aggiuntiva per il piccolo commercio che non può permettersi, soprattutto in questi tempi difficili, il lusso di perdere clienti. I registratori di cassa, infatti, vanno aggiornati e corredati di apposite apparecchiature per acquisire e trasmettere i dati dei clienti. Da qui la proposta di CNA che chiede, in aggiunta alla deducibilità dal reddito d’impresa del costo sostenuto per l’adeguamento dei registratori di cassa, sia riconosciuto agli esercizi commerciali anche un credito d’imposta pari al 50% delle spese necessarie, al fine di alleggerire l’onere conseguente alla partecipazione alla lotteria degli scontrini. Per dare una guida pratica agli esercenti e per informare i cittadini sulla partecipazione alla Lotteria, CNA Macerata organizza un incontro web, gratuito ed aperto a tutti, per martedì 9 febbraio alle ore 19:00 sulla piattaforma zoom (ID riunione: 812 1577 4137). Diretta anche sul Canale 14 Marche a partire dalle 19:15. Con i consulenti CNA, oltre che di Cashback e lotteria degli scontrini, si parlerà anche dei crediti di imposta per beni strumentali, dei crediti di imposta per le locazioni e di tutte le novità fiscali per le imprese.  

08/02/2021 11:54
Superbonus 110%, prezzi dei materiali edili alle stelle. CNA Macerata: "basta speculazioni"

Superbonus 110%, prezzi dei materiali edili alle stelle. CNA Macerata: "basta speculazioni"

Il mercato, si sa, se lasciato libero fa conseguire all’aumento della domanda una impennata dei prezzi. Ciò però non può essere assolutamente consentito quando questo meccanismo “naturale” non permette a deroghe e agevolazioni che hanno un preciso scopo di aiuto, di fare fino in fondo la loro funzione. Così, una misura pensata per far ripartire un settore trainante come quello delle costruzioni, per far risparmiare denaro alle famiglie, per dare un contributo concreto alla lotta contro i cambiamenti climatici e, infine, per innalzare la sicurezza antisismica delle nostre case, può essere vanificata da speculazioni incontrollate. La denuncia è del Direttore CNA Macerata Luciano Ramadori: "appena aperta la misura di agevolazione previste nel Superbonus 110%, le materie prime legate all’edilizia hanno registrato aumenti indiscriminati e inaccettabili. Se non vi si porrà rimedio in fretta sarà vanificato uno dei pochi provvedimenti efficaci per rimettere in moto la nostra economia”. “Nei nostri Uffici sul territorio – prosegue Ramadori – arrivano continuamente le proteste delle imprese dell’edilizia e abbiamo potuto verificare aumenti anomali in tutte le materie prime legate al settore delle costruzioni e anche in alcuni materiali che in qualche modo sono riconducibili alle ristrutturazioni. Così non va bene affatto”. In base a quanto scoperto da CNA, gli aumenti partono da un 15% in più e possono arrivare anche fino al 70 per cento. Il Direttore: “questi rincari a catena si ripercuoteranno sul costo del costruito e faranno lievitare le spese per le inconsapevoli famiglie, quando non vanificheranno del tutto il bonus statale. Come CNA chiederemo agli organi di controllo di verificare loro stessi e di fermare le manovre speculative". Ramadori ha raccolto la denuncia dei responsabili dell’edilizia dell’associazione che ne hanno esperienza diretta: "il calcestruzzo ha avuto un rincaro medio del 12%, il materiale isolante del 15%. Il ferro ha subìto rialzi del 30% mentre il legno del 20%. Tutto il materiale da cantiere ha registrato una vera e propria impennata prossima al 70%". "Sappiamo – conclude il Direttore CNA – che parte degli aumenti delle materie prime sono dovute ad alcuni giochi speculativi della borsa (l’exploit di GameStop con rame, argento e legno, per esempio) ma il grosso del problema è che ora i costi sforano abbondantemente il prezziario regionale, una sorta di listino prezzi dei materiali e punto di riferimento per imprese e soggetti appaltanti. Le ripercussioni si hanno quindi sia sul Superbonus del 110%, sia nelle gare pubbliche che hanno preventivi ed offerte già presentate. Come devono comportarsi le imprese? Se non si neutralizzano subito le cause degli aumenti, saranno costrette o a rivedere i loro preventivi, col rischio che il committente potrebbe non accettare lo sforamento, oppure dovranno lavorare rimettendoci del loro. Non è tollerabile nessuno dei due casi, chi può intervenga".

07/02/2021 12:05
"Conoscersi per scegliere": giovani e imprese si incontrano via web

"Conoscersi per scegliere": giovani e imprese si incontrano via web

In linea con le  nuove esigenze imposte dalla pandemia, il nuovo format della 27ma giornata Orientagiovani è stato trasmesso in diretta Tv  e Web. Al tradizionale appuntamento,  promosso da Confindustria Macerata, realizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale e con il Contributo della Camera di Commercio delle Marche nell’ambito del “Progetto Scuola”, hanno potuto assistere, in modo interattivo, gli studenti degli ultimi anni di tutte le scuole superiori della Regione Marche. “Il Covid ha portato disorientamento, incertezze e sta bloccando molte energie che debbono essere rapidamente liberate e messe a frutto;  l’impresa è un laboratorio di cultura e di crescita - ha esordito Francesca Orlandi l’imprenditrice di Confindustria Macerata delegata al Progetto Scuola e Presidente dell’Azienda Speciale della Calzatura Moda della Camera di Commercio delle Marche - i giovani hanno sete di conoscenza e di riferimenti su cui costruire il proprio futuro; hanno bisogno pertanto di confidare su un connubio costante e virtuoso fra offerta formativa e domanda delle imprese: collegamento che spesso non c’è e ciò rappresenta una delle cause strutturali della debolezza del capitale umano e della nostra economia.Il nostro impegno è quindi di offrire risposte  ai ragazzi e rappresentare le opportunità di crescita che l’impresa offre”. Presente anche il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, Marco Ugo Filisetti, che oltre a salutare  i giovani e  i docenti, ha sottolineato che  “Il comune impegno per ridurre il mismatching fra scuola e impresa assunto dall’ Ufficio Scolastico, Confindustria e Camera di Commercio, passa anche attraverso l’orientamento come processo che parte dalla conoscenza di se stessi, al fine di scoprire le proprie vocazioni che porteranno a individuare un ruolo utile nella società. Si sta anche lavorando  per ridefinire le figure professionali,  in un nomenclatore comune fra scuola e impresa, per rendere la formazione più aderente alle esigenze del territorio e della società”. Il tema della giornata "Conoscersi per scegliere"  presentato dal giornalista Maurizio Socci di Etv Marche,  è stato sviluppato avvalendosi delle testimonianze in studio degli imprenditori Stefano Parcaroli (Med Computer Srl - Macerata), Riccardo Bertini (Plados SpA - Montecassiano), Francesca Orlandi (Pelletteria Valentino Orlandi - Corridonia) e dei collegamenti con le  stesse aziende, nelle quali giovani occupati hanno descritto il percorso della propria esperienza lavorativa. Nel corso della trasmissione animata sapientemente dall’attore Francesco Facciolli e dal  docente di Comunicazione e Marcheting della Politecnica delle Marche e della Luiss Gabriele Micozzi,  i ragazzi collegati,  anche tramite whatsapp,  hanno avuto l’opportunità  di confrontarsi sui tre focus proposti:1. Artigianalità e  Industria 4.0,  2. Made in Italy, Ricerca e Innovazione e 3. Informatizzazione e nuove tecnologie,  temi fondamentali e fattori vincenti sui quali imprese e scuola sono chiamate ad investire attraverso percorsi comuni e coordinati. L’incontro in diretta tv si è concluso con i saluti di Paolo Carlocchia presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Macerata che ha rimarcato la necessità di investire ancora di più su queste iniziative: “Si tratta di una opportunità di confronto fra Scuola e impresa, particolarmente necessaria in un momento  difficile per tutti, e nel quale è fortemente sentita dai giovani l’esigenza di riallacciare i rapporti con una realtà in rapido cambiamento e complessa da decifrare”.    

05/02/2021 18:04
CNA Macerata promuove Draghi e indica: "precedenza al pacchetto ricostruzione post-sisma"

CNA Macerata promuove Draghi e indica: "precedenza al pacchetto ricostruzione post-sisma"

Il Presidente CNA Macerata e tutta la Confederazione esprimono soddisfazione per l’incarico di costituire un nuovo governo affidato al professor Mario Draghi dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Così Giorgio Ligliani: “innanzitutto, grazie alla fermezza del Presidente della Repubblica, abbiamo scongiurato il pericolo di dover mandare alle urne 40 milioni di italiani nel bel mezzo di una pandemia devastante. Ora, il professor Draghi può garantire alla crisi una soluzione di alto profilo coinvolgendo personalità di livello qualitativo adeguato alla molteplicità e alla complessità degli ostacoli da affrontare. Le priorità che, attraverso i nostri rappresentanti a Roma, porteremo all’attenzione del futuro Presidente del Consiglio saranno innanzitutto quelle legate all’emergenza sanitaria e alla necessità di un piano vaccinale veloce ed efficiente. Poi la definizione del Recovery Plan, un’occasione unica per sciogliere i tanti nodi strutturali rimasti irrisolti da troppo tempo che, al momento in cui è arrivata la pandemia, non avevano ancora permesso all’Italia di uscire dalla crisi finanziaria scoppiata nel 2008”. CNA è quindi fiduciosa che un governo a guida Draghi possa essere un riferimento importante per l’intero comparto produttivo e per le piccole imprese: “a livello programmatico, la nostra Confederazione – prosegue Ligliani - propone, e spera convintamente, che le esigenze degli artigiani e delle piccole imprese siano al centro delle politiche governative per esaltare la funzione sociale ed economica già oggi svolta dai ‘piccoli’ con impegno e sacrificio enormi”. Per un giudizio definitivo però si attende l’ex vertice BCE alla prova dei fatti: “come CNA auspichiamo che il professor Draghi voglia coinvolgere nella sua strategia le forze sociali più rappresentative convocandoci per chiedere il nostro contributo che saremo pronti a offrire anche nell’interesse generale dell’Italia”. Infine, dal Presidente CNA territoriale di Macerata una specifica richiesta in più: “sia data una corsia preferenziale al pacchetto presentato alla Camera dal Commissario per la ricostruzione Giovanni Legnini. I 4,7 miliardi, aggiuntivi e complementari rispetto alle risorse già disponibili per la ricostruzione materiale, saranno indispensabili per lo sviluppo economico e sociale dell’intera area e per far compiere alle nostre comunità quel salto in avanti indicato dallo stesso Legnini nei progetti di costruzione delle smart city dell’Appennino”.  

05/02/2021 11:43
DATI CNA - A gennaio solo il 13% degli assunti è laureato: i contratti a tempo indeterminato sono il 21%

DATI CNA - A gennaio solo il 13% degli assunti è laureato: i contratti a tempo indeterminato sono il 21%

Dicembre 2020 ha confermato un mercato del lavoro sostanzialmente piatto nelle imprese artigiane, micro e piccole. Registrando un crollo delle assunzioni e un forte arretramento delle cessazioni, frutto rispettivamente della crisi economica e dei provvedimenti governativi, dal divieto di licenziamento al massiccio ricorso alla Cassa integrazione guadagni. La conseguenza di questo combinato disposto è un calo del 2% nell’occupazione tra i “piccoli”, esattamente come si era verificato a dicembre 2019. Con una importante differenza: mentre nell’ultimo anno l’incremento tendenziale dell’occupazione si è fermato allo 0,2%, tra dicembre 2018 e dicembre 2019 la crescita era stata del 2%. È quanto emerge dall’Osservatorio lavoro della CNA, curato dal Centro studi della Confederazione, che analizza mensilmente le tendenze dell’occupazione nelle imprese artigiane, micro e piccole. Il Direttore CNA Macerata Luciano Ramadori commenta questi dati: “In apparenza l’andamento di dicembre 2020 non si discosta dai dicembre precedenti. L’ultimo mese dell’anno si caratterizza da tempo come un periodo di ripiegamento dell’occupazione in quanto molti rapporti di lavoro giungono a scadenza e il numero di cessazioni supera abbondantemente quello delle attivazioni di nuovi contratti. Se il risultato finale differisce poco dall’andamento consueto, quindi, è la sua genesi a lanciare l’allarme. A dicembre scorso infatti le assunzioni sono scese addirittura del 30,5% (il peggior dato secondo solo a quello di aprile 2020, mese di pieno confinamento) mentre le cessazioni sono diminuite del 13,5%". "In rapporto all’occupazione, comunque, sia le assunzioni sia le cessazioni hanno registrato il valore più basso nella serie storica confermando sostanzialmente la temporanea fine dell’avvicendamento lavorativo - aggiunge Ramadori -, risultato del clima di timorosa attesa nella quale tutti, e quindi anche gli imprenditori, vivono. La crisi, sanitaria e socio-economica, non ha invertito, comunque, una tendenza che sembra inesorabile: il calo dei contratti a tempo indeterminato”. La disaggregazione dell’occupazione nelle imprese artigiane, micro e piccole mostra che a fine 2020 la quota di questi contratti sul totale era calata al 55,2% (contro l’86,1% del dicembre 2014) a fronte del 29,4% dei contratti a tempo determinato (+23,8% in sei anni esatti), al 12,4% dell’apprendistato (+6,6%) e al 3% del lavoro intermittente (+0,5%). Il Direttore CNA segnala i dati preoccupanti della nostra provincia: “nel mese di gennaio appena trascorso, i 1400 lavoratori in entrata nel mercato del lavoro sono solo per il 21% a tempo indeterminato, per il 35% a tempo determinato e per la maggior parte (44%) con altri contratti non dipendenti (collaboratori, apprendistato, interinali, ecc.)”. Ramadori analizza poi la tipologia dei nuovi lavoratori e i rispettivi datori di lavoro: “è il settore manifatturiero, nonostante le difficoltà, ad assumere gran parte del personale (42%) e in misura inferiore il settore dei servizi alle imprese (17%), il commercio (16%) e le costruzioni (13%). Di conseguenza, 610 dei nuovi assunti sono assegnati alla produzione e per un 20% alle vendite. Gli assunti a gennaio nella provincia di Macerata sono per metà operai specializzati e per un quarto impiegati; per il 51% senza alcun titolo e con solo una qualifica professionale. Solo il 13% ha una laurea e solo il 22% di loro andrà a ricoprire un ruolo dirigenziale”. “Dati poco incoraggianti – commenta il Direttore CNA – che ci fanno capire la grande urgenza di mettere le imprese nelle condizioni di riprendere al più presto ritmi produttivi decenti. Solo le piccole imprese, cioè il 96% del sistema produttivo locale, possono invertire i pessimi dati occupazionali. Come CNA chiediamo vaccinazione di massa in tempi rapidi, ristori immediati e fondi pubblici dedicati agli investimenti produttivi”.    

03/02/2021 17:03
Cna Macerata, parla il presidente Ligliani: "Ecco chi ripartirà più velocemente nel post Covid"

Cna Macerata, parla il presidente Ligliani: "Ecco chi ripartirà più velocemente nel post Covid"

Il Presidente CNA Macerata Giorgio Ligliani allunga lo sguardo al post-Covid e preannuncia scenari diversi per alcuni settori. “L’auspicio più grande è che riprendano quanto prima possibile i ritmi sostenuti per la vaccinazione di massa, perché solo così riusciremo a bloccare il diffondersi del virus. Ma poi, una volta risolta la crisi sanitaria, come sarà la salute delle nostre imprese?”. Qui, il Presidente CNA prevede percorsi diversi a seconda dei settori: “quando potremmo tornare alla normalità, credo che bar e ristoranti riusciranno subito a tornare pressoché ai ritmi pre-Covid. Moltissime persone non ne possono più di fare solo casa e lavoro e, io stesso, non vedo l’ora di sedermi ad un tavolo dei nostri ottimi ristoranti. Discorso diverso sarà, invece, per tutti i settori della manifattura che hanno sofferto come quelli del commercio ma che difficilmente potranno ritrovare la stessa situazione di mercato che avevano prima dello scoppio della pandemia”. Ligliani prefigura, quindi, uno scenario diverso per la manifattura: “per il sistema produttivo ci sarà bisogno di un prolungamento delle misure di aiuto. Occorre dar loro il tempo di ricollocarsi sui vari mercati, di riprendere vecchie e nuove commesse, di ammortizzare le grosse perdite registrate durante questo funesto periodo. Immaginiamo che prima dovranno svuotarsi i magazzini dei negozi per iniziare ad avere sul mercato nuovi ordinativi e quindi ci sarà una sfasatura temporale per poterci dire tutti fuori dal periodaccio”. Il Presidente CNA declina sul territorio queste vicissitudini: “penso alle gravi condizioni in cui versano, e dalle quali non sarà immediato uscire, del settore della meccanica nel mini-distretto di Recanati, le fabbriche di mobili ad Appignano, il settore calzaturiero della costa con problemi vecchi che si aggiungono ai nuovi. Dai nostri uffici sul territorio arrivano numeri pessimi per la nostra economia manifatturiera e, purtroppo, dietro a questi numeri ci sono famiglie e tradizioni di artigianato che rischiano di scomparire in un breve lasso di tempo”. Su cosa potrà aiutare questi settori, Ligliani è certo: “occorre innanzitutto approvare il quinto decreto Ristori che è pronto nei cassetti del governo e che prevede finalmente contributi proporzionali al calo dei fatturati, anche grazie alla battaglia CNA. Poi dovremmo essere consapevoli che non tutte le imprese riprenderanno immediatamente i ritmi di crescita e quindi allungare di qualche mese il periodo di flessibilità. Soprattutto, però, dovremmo giocarci al meglio la carta dei fondi europei; sprecarne anche una minima parte in questa crisi così forte sarebbe doppiamente grave. A quel punto gli imprenditori non potranno più perdonare”.  

01/02/2021 14:45
In arrivo aiuti comunali per le imprese, Cna Macerata: "I sindaci hanno accolto il nostro appello"

In arrivo aiuti comunali per le imprese, Cna Macerata: "I sindaci hanno accolto il nostro appello"

La proposta CNA, poi condivisa da ANCI Marche e rilanciata a tutti i Sindaci della regione, prevedeva la concessione di una indennità straordinaria in favore di artigiani, piccoli imprenditori e lavoratori autonomi che risultino, o siano risultati, positivi al Covid e che sono dovuti restare in isolamento domiciliare e in quarantena. L’Associazione ha quindi convocato in un apposito incontro web i Primi cittadini che hanno già mosso i primi passi in questa direzione facendo propria la proposta CNA avanzata e coordinata da Osvaldo Messi, funzionario dell’Associazione di categoria. Molti i Sindaci che hanno partecipato all’incontro raccontando quanto fatto e quanto è in programma di fare per le imprese del territorio.  Roberto Morelli vice Sindaco di Apiro: “le imprese sono una componente importante del tessuto sociale della nostra piccola comunità e non abbiamo esitato un attimo nell’accogliere la proposta di aiuto. A breve, con il nuovo bilancio, approveremo la misura in Consiglio e assegneremo le risorse. Non saranno cifre altissime per un piccolo Comune come il nostro, ma comunque vuole essere un sostegno per tutti coloro che sono stati vittime dirette di questa sciagura”.  Mariano Calamita Sindaco di Appignano: “abbiamo accolto con favore e interesse la proposta CNA perché va nella giusta direzione. I Comuni devono tutelare gli interessi di tutta la comunità, il nostro è quindi un segnale di vicinanza tangibile al tessuto produttivo locale che ha avuto problemi economici anche gravi. Abbiamo cercato di creare un circuito virtuoso per l’economia locale dando ai lavoratori autonomi colpiti dal Covid e a chi è stato costretto alla quarantena, buoni spesa che potranno essere utilizzati nei negozi del paese”. Sandro Sborgia Sindaco di Camerino: “le imprese della nostra città sono state messe a dura prova dal sisma e dalle sue lunghe conseguenze; la nostra intenzione, avendo anche la fortuna di avere l’Università come prima industria cittadina, è di riattivare gli investimenti sul territorio da parte dei giovani. Con le imprese locali abbiamo innanzitutto aperto un dialogo per capire quale tipo di aiuto potesse essere non solo di sostegno ma anche di stimolo per la ripartenza. Abbiamo quindi coinvolto non solo le entità che hanno subito le ordinanze di chiusura da parte del governo ma tutti i soggetti anche indirettamente penalizzati. Angela Barbieri Sindaca di Montefano: “quest’anno come amministrazione abbiamo innanzitutto anticipato l’approvazione del bilancio a dicembre per poter essere subito operativi con i sostegni. La proposta di CNA ci è sembrata molto valida, abbiamo già deliberato in tal senso e a breve usciranno i bandi. Non saranno buoni spesa, già adottati a Natale grazie alla splendida collaborazione con tutti i commercianti locali, ma contributi concreti, diretti specialmente a chi vuole investire sul territorio. Gigliola Bordoni vice Sindaca di Monte San Giusto: “ci siamo fin da subito attivati per andare incontro alle necessità delle nostre imprese con iniziative ad effetto immediato come il taglio del 50% dell’imposta sulle insegne fisse, un taglio della tari su tutte le utenze non domestiche, abbiamo annullato la tosap per tutto il 2020 e ci siamo inventati un contributo ai commercianti per farli aderire ad un e-commerce. Abbiamo già annunciato che metteremo fondi reperiti con il prossimo bilancio per riconoscere agli imprenditori colpiti dal Covid e a chi è stato costretto alla quarantena un contributo di 30 euro giornaliere, così come proposto da CNA. Stefano Montemarani Sindaco di Morrovalle: “nel 2020 abbiamo ritenuto necessario fare uno sforzo straordinario in favore delle imprese e delle famiglie in difficoltà. Quattro gli interventi specifici per le imprese; innanzitutto un taglio netto del 50% sulla tassa dei rifiuti per ben 400 aziende beneficiarie e poi abbiamo annullato la tosap. Due i bandi, uno per le attività commerciali del centro storico con 1000 euro di contributo, un secondo anche per le attività artigianali colpite dai provvedimenti di chiusura, per tutti 500 euro di contributo. Questi interventi sono stati appoggiati anche dalla minoranza in Consiglio comunale in pieno spirito di leale collaborazione. Il primo dei prossimi provvedimenti sarà quello proposta da CNA; contiamo di pubblicare i relativi bandi con oltre 200.000 euro di fondi comunali già nel prossimo mese.  Franco Capponi Sindaco di Treia: “è stato utile il coordinamento fatto dalla CNA che ha evitato che ciascun Comune andasse per la propria strada. L’indennizzo previsto lo ritengo utile e giusto per le piccole attività e da noi è stato esteso anche ai commercianti e alle aziende agricole. Pochi giorni fa abbiamo approvato la delibera per 45 beneficiari per il 2020 e siamo già a quota 15 per il 2021; nei prossimi giorni invieremo la richiesta dei rispettivi IBAN e quindi potremmo accreditare le somme. Anche noi abbiamo immediatamente tagliato le imposte comunali per le imprese, ridotto gli affitti sulle proprietà comunali e dato un aiuto alle società sportive che sono in grossa difficoltà. Da noi, visti i pochissimi casi di Covid positivi, abbiamo riconosciuto 300 euro per chi ha fatto 10 giorni o meno di quarantena e 420 euro a chi ha dovuto fare il periodo completo di quarantena. Antonio Bravi Sindaco di Recanati: “molti i provvedimenti già messi in campo dalla nostra amministrazione per aiutare le piccole imprese, uno sconto della Tari direttamente in tariffa e senza ricorrere ai rimborsi, la riduzione di due mensilità delle locazioni sulle proprietà del Comune e la messa a disposizione di una piattaforma online per la vendita di prodotti locali. Questo perché ben vengano i ristori ma meglio se possono dare anche benefici nel tempo”.  La CNA di Macerata, per voce del coordinatore dell’iniziativa Osvaldo Messi, ha ringraziato tutti i Sindaci per l’attenzione prestata alla proposta, e quindi alle imprese, promettendo di usare con maggiore frequenza questo canale diretto con le amministrazioni locali per collaborare nella ricerca comune dei migliori strumenti per la ripartenza.  

29/01/2021 13:15
Confartigianato, arriva il registro obbligatorio per farine e cereali: amara novità per le imprese

Confartigianato, arriva il registro obbligatorio per farine e cereali: amara novità per le imprese

Amara novità dalla Commissione Bilancio della Camera 2021 per la filiera cerealicola delle farine e altri cereali. “Apprendiamo con preoccupazione - dichiara il Vice Presidente Vicario Enzo Mengoni, che verrà attivato dal Governo un registro per il monitoraggio delle produzioni cerealicole presenti sul territorio nazionale. Quindi, chiunque detenga cereali e farine di cereali sarà tenuto a registrare tutte le operazioni di carico e scarico, se la quantità del singolo prodotto supera le 5 tonnellate annue. Se da un lato questo permetterà di evitare che tali prodotti vengano introdotti nel nostro Paese in maniera illegale e spacciati per locali, abbiamo timore che possa essere un ulteriore appesantimento per l’impresa costretta già ad innumerevoli adempimenti burocratici”. La registrazione delle operazioni di carico e scarico per la vendita o trasformazione di cereali e di sfarinati a base di cereali, di provenienza nazionale ed europea, dovrà essere effettuata in un apposito registro telematico istituito sul Sian, il portale del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, entro sette giorni lavorativi. “Le sanzioni previste per chi non istituisce il registro - aggiunge Paolo Capponi, responsabile Export - vanno dai 5.000 ai 20.000 euro e, a chiunque non rispetti le modalità di tenuta telematica del registro, verrà applicata la sanzione amministrativa da 1.000 a 5.000 euro. Inoltre, in caso di violazione dei quantitativi registrati, si applicherà la sanzione accessoria della chiusura dello stabilimento da 7 a 30 giorni. Siamo in attesa di conoscere i decreti attuativi della norma e di come le nostre imprese potranno adeguarsi alla nuova disciplina. Nel frattempo la nostra Associazione sta collaborando con i vertici nazionali di Confartigianato per l’elaborazione di un documento da inviare al Ministro di competenza, ad interim oggi il Presidente del Consiglio Conte, affinché la norma possa essere  snella, chiara e di minimo impatto economico per le imprese”.  

26/01/2021 16:13
Aiuti agli artigiani e ai piccoli imprenditori colpiti dal Covid: Cna incontra i sindaci

Aiuti agli artigiani e ai piccoli imprenditori colpiti dal Covid: Cna incontra i sindaci

Aiuti alle imprese, la CNA Macerata incontra i Sindaci. L’appello dell’Associazione di categoria maceratese affinché gli amministratori locali potessero sostenere gli imprenditori colpiti dal Covid era stato lanciato a dicembre. La proposta CNA è stata poi condivisa da ANCI Marche e rilanciata a tutti i Sindaci della regione. In pratica si chiede ai Primi cittadini la concessione di una indennità straordinaria in favore di artigiani, piccoli imprenditori e lavoratori autonomi che risultino, o siano risultati, positivi al Covid e che sono dovuti restare in isolamento domiciliare e in quarantena. “Tutte le amministrazioni contattate si sono innanzitutto dette interessate ed hanno condiviso le motivazioni della scelta” racconta Osvaldo Messi, funzionario CNA e animatore dell’iniziativa. “Ad oggi sono molti i Sindaci che hanno risposto positivamente al nostro appello e già in alcuni casi è stato deliberato in tal senso”. Per raccogliere le esperienze fino ad oggi intraprese dai Comuni maceratesi in tema di aiuti alle imprese, e quindi per condividerle e rilanciarle, la CNA Macerata ha invitato i Sindaci ad un incontro pubblico sul web. Saranno ospiti della trasmissione tv “Fino alle 20 con CNA” in onda mercoledì 27 gennaio alle ore 19,15 sul Canale 14 Marche Franco Capponi Sindaco di Treia, Mariano Calamita primo cittadino di Appignano, Angela Barbieri per Montefano, Stefano Montemarani per Morrovalle, Ubaldo Scuppa per Apiro, Sandro Sborgia per Camerino e Gigliola Bordoni vice Sindaco di Monte San Giusto. A ttraverso la piattaforma zoom ci sarà la possibilità di interagire con gli ospiti. Link di accesso sul sito della CNA di Macerata (www.mc.cna.it).  

26/01/2021 11:00
Civitanova, contributi per autonomi e ditte individuali: riaperti i termini per le domande

Civitanova, contributi per autonomi e ditte individuali: riaperti i termini per le domande

Nuova possibilità di accedere ai fondi comunali destinati alle categorie di lavoratori colpiti dall’emergenza sanitaria causata dall’epidemia di Covid-19. La Giunta comunale ha deciso, nella seduta di ieri, di riaprire i termini per la presentazione delle domande e di prorogare le date di scadenza di presentazione delle istanze on-line per i contributi a sostegno dei lavoratori autonomi, ditte individuali e liberi professionisti con un fatturato sull'intero anno 2019 non superiore a € 75.000,00 e che presentino una riduzione del fatturato 2020 di almeno il 33% rispetto allo stesso periodo del 2019. Per questa ulteriore manovra saranno utilizzati i 140 mila euro derivanti dalle economie dei bandi precedenti.  Nell’avviso, che sarà pubblicato lunedì mattina e resterà aperto per dieci giorni, si specifica che potranno fare domanda solo coloro che non l'hanno già presentata in precedenza.  “Insieme al Sindaco e ai colleghi di Giunta – spiega l’assessore al Bilancio Roberta Belletti - abbiamo valutato di dare l'opportunità di ricevere un sussidio a chi ha un fatturato sull'intero anno 2019 non superiore a € 75.000,00 e che presentino una riduzione del fatturato 2020 di almeno il 33% rispetto allo stesso periodo del 2019”. Nel precedente avviso era stato richiesto come requisito di aver registrato nell’anno in corso e fino al 30 settembre 2020 una riduzione del fatturato di almeno il 33% rispetto al fatturato relativo al medesimo periodo del 2019. Nuova possibilità di ristori comunali dunque per lavoratori autonomi, ditte individuali e liberi professionisti che nel periodo estivo hanno avuto un recupero di fatturato, mentre nel periodo appena successivo hanno subito un'ulteriore e significativa riduzione del fatturato a causa delle ulteriori restrizioni governative. “L’Amministrazione comunale – prosegue l’assessore Belletti – a dicembre 2020 ha soddisfatto 392 domande per l’erogazione dei contributi economici in favore di ditte individuali, i lavoratori autonomi e liberi professionisti. Ma vogliamo dare la possibilità a tutti coloro che hanno i requisiti al 31 dicembre 2020 di poter presentare le domande per il contributo, per questo abbiamo ritenuto opportuno riaprire i termini e prorogare le date di scadenza di presentazione delle istanze on-line. Quindi si calcola che potranno fare domanda altri 280 lavoratori con ditte individuli in difficoltà”. La somma che verrà erogata come ristoro non potrà superare le 500,00 € e potrà essere ridotta proporzionalmente in base alla disponibilità nuova assegnata a tale bando integrativo e il totale delle domande ammesse. Nel frattempo, sono stati elaborati i dati delle società sportive che hanno fatto richiesta degli aiuti messi a disposizione dall’Amministrazione comunale: sono pervenute 72 domande. Un settore, quello dello sport, in grave sofferenza e che deve affrontare questo periodo di emergenza sanitaria con la chiusura delle attività per rispettare le misure anticontagio. In Bilancio è stato ricavato un fondo di € 100.000,00 da destinare alle società sportive, per un importo unitario massimo del contributo pari a € 1.000,00 per società o associazioni che hanno dimostrato di avere la sede sportiva nel Comune di Civitanova Marche, non gestire in convenzione con il Comune di Civitanova Marche impianti sportivi comunali ed essere iscritte/riconosciute nell’ambito di ciascuna propria federazione. “Gli uffici stanno provvedendo a liquidare i 72 mila euro – spiega l’assessore al Bilancio Roberta Belletti fornendo i relativi dati – che raggiungeranno 72 associazioni sportive cittadine che hanno fatto richiesta e che rientrano nell’ambito della  manovra pensata dalla Giunta a sostegno dei lavoratori fragili, autonomi e cassaintegrati. Abbiamo voluto raggiungere la più ampia rosa possibile di persone colpite dall’emergenza, senza lasciare indietro nessuno”.    

23/01/2021 12:07
Banche, stretta sull'accesso ai finanziamenti: "Tempi duri per famiglie e imprese"

Banche, stretta sull'accesso ai finanziamenti: "Tempi duri per famiglie e imprese"

Qualche giorno fa è stata pubblicata l'indagine trimsetrale Bce e quella mensile dell'Abi sul credito rispettivamente a livello di Eurozona e Italia, dove si legge che le banche della zona euro prevedono di inasprire ulteriormente l'accesso ai finanziamenti nel primo trimestre 2021 con molte aziende che dipendono da liquidità di emergenza a causa delle misure restrittive anti-Covid.Con il lockdown durante il 2020, il credito bancario è stato un piccolo e comunque inadeguato salvagente per mantenere a galla le aziende.Ma gli Istituti di credito hanno iniziato da subito a rendere più difficile l'accesso al credito per famiglie e imprese nell'ultimo trimestre dell'anno scorso e prevedono di continuare.Le banche da parte loro sostengono, nonostante le misure di vigilanza abbiano rafforzato la loro posizione patrimoniale e contribuito alle capacità di finanziamento, di risentire di un impatto restrittivo sugli standard di credito in tutte le categorie di prestiti, ma difficilmente approverà ulteriori misure di stimolo. "La verità è che le banche non si fidano dell'attuale situazione delle aziende e cominciano ad aver paura di cosa potrebbe  accadere se al termine della moratoria dei mutui, concessa fino al 30/06/2021, ci fossero insolvenze a catena e  per questo non fanno molto affidamento sulla garanzia statale" spiega Giuseppe Tosoni presidente dell'Associazione Tutela Impresa.  "Gran parte delle nuove garanzie ad oggi stanziate dal governo Conte sono state utilizzate dalla banche per estinguere i prestiti già erogati e quindi garantire al 100% delle esposizioni correnti". In questo modo gli istituti di credito "hanno azzerato i rischi di incorrere in crediti deteriorati"Le cifre messe in campo dal governo per permettere alle aziende di accedere al credito, e alle banche di concederlo senza rischiare troppo, sono di tutto rispetto: 94,7 miliardi di euro sono garantiti dall'agenzia per il credito (Sace) controllata al cento per cento da Cassa depositi e prestiti e dal fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. Finora però, usando queste garanzie le banche hanno erogato solo 32,5 miliardi di prestiti, e in gran parte i soldi sono finiti alle aziende considerate sicure, vale a dire quelle meno penalizzate dalla pandemia. "Pertanto la verità è che il decreto liquidità è stato fatto per le banche, che hanno sistemato i loro bilanci e hanno le casse piene perchè nessuno spende e i ricchi guadagnano ancora di più nonostante la recessione", afferma ancora Giuseppe Tosoni. "La legge approvata consente agli istituti bancari di non imputare i crediti sospesi come deteriorati e dunque come sofferenza , però prima o poi questa bolla creditizia rischia di esplodere . Gli ultimi dati ufficiali della Banca d'Italia sono del 25 novembre 2020 e parlano di 2,7 milioni di richieste di moratoria avanzate da piccole e medie imprese, per un totale di 301 miliardi di euro. " Oggi quando si prestano dei soldi il rischio è molto alto, le banche preferiscono finanziare grandi operazioni come Alitalia o Autostrade perchè di mezzo c'è la politica, mentre intorno agli artigiani c'è il deserto". A preoccupare ancora di più è l'imminente entrata in vigore, da gennaio 2021, della nuova definizione europea di default, in base alla quale qualsiasi cliente che presenti un arretrato di novanta giorni sarà considerato "inadempiente". Con questi criteri le banche temono che senza la moratoria gran parte delle aziende che l'hanno chiesta finirebbero automaticamente nella "lista nera" e lo stato sarebbe subissato dalle richieste di pagamento per i creditori insolventi. Per questo molti imprenditori si sono visti approvare il prestito a patto di estinguere, del tutto o parzialmente, i debiti pregressi. La domanda da porsi è " quante aziende piccole e piccolissime sopravvivranno alla pandemia e alla stretta del credito ?? " Ecco perchè ancora una volta le leggi partorite da politici "non competenti" che se pur strapagati come membri di varie task force, ma mai fatto un giorno dentro ad una fabbrica, non possono avere alcun sostegno per le parti più bisognose e ancora una volta sono ad esclusivo vantaggio delle grandi lobbies.

23/01/2021 10:35
Ennesimo stop alla terza corsia, Confartigianato: "L'A14 non è più sicura, disagi intollerabili"

Ennesimo stop alla terza corsia, Confartigianato: "L'A14 non è più sicura, disagi intollerabili"

"Il completamento della terza corsia dell’A14 è paralizzato e la doccia fredda che arriva dalle Autostrade sa proprio di beffa. Oseremmo dire un’inversione del senso di marcia. Già, perché il ministro De Micheli aveva annunciato recentemente il suo prolungamento da Porto Sant’Elpidio a Giulianova, parlando persino di 1,3 miliardi di euro in stanziamenti economici. I fondi ci sono, l’intenzione pure. Arriva il lieto fine? Niente affatto". È quanto affermano in una nota congiunta il Presidente Territoriale di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo Renzo Leonori e i Vice Presidenti Territoriali Natascia Troli e Lorenzo Totò.  "Nel Piano industriale 2020-2023 della Società Autostrade non c’è traccia di questo intervento - aggiungono -. Quindi, dovremmo dedurre che per i prossimi anni le Marche resteranno strozzate dagli ormai famosi “colli di bottiglia” dell’A14, con conseguente intasamento delle altre arterie viarie. Vedi il periodico caos sull’Adriatica. “Problema di pianificazione” di medio e lungo termine, leggiamo nelle motivazioni della Società. Ma il medio e lungo termine qui si sta trasformando in eternità. Intanto, i cittadini si lamentano, gli autotrasportatori sono al palo". "L’A14 non è più sicura, la permanenza di lavori-toppa continui genera disagi che non sono più tollerabili - tuonano i vertici di Confartigianato -. E lo denunciamo da troppo tempo. Non siamo, inoltre, preparati ad affrontare il possibile imprevisto: il sequestro dei due viadotti ha evidenziato ancora tutte le fragilità della nostra rete. Ricordiamo, infine, tutto quello che abbiamo dovuto sopportare nell’estate 2020, così come nelle altre stagioni passate, con ingorghi continui. Un danno certo economico, ma anche di immagine, poiché per il turismo non è stato proprio un bel biglietto da visita. Per l’estate 2021, a questo punto, prevediamo lo stesso scenario". "Assistiamo, del resto, all’ennesimo blocco. Sostanzialmente, liquidare un intervento fondamentale per il territorio come un difetto di programmazione è inconcepibile. Non ci interessano i rimpalli, ci interessano le conclusioni. Per questo, chiudiamo con un appello alla Regione, affinché si faccia portatrice degli interessi della collettività al MIT. L’augurio è che il Ministero riesca a trovare la quadra con le Autostrade il prima possibile. L’attesa è logorante" concludono nella nota il presidente Territoriale Leonori e i Vice Troli e Totò.   

22/01/2021 11:16
Confartigianato, il Bonus Casa diventa a portata di click: ecco lo sportello “Non Solo 110%"

Confartigianato, il Bonus Casa diventa a portata di click: ecco lo sportello “Non Solo 110%"

Il Bonus Casa 2021 ha introdotto una serie di agevolazioni che possono essere molto vantaggiose per i cittadini. Ma orientarsi nella normativa non è sempre alla portata di tutti. Per essere ancora più vicini alle esigenze del territorio, Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo ha ideato lo sportello “Non Solo 110% - Bonus Casa a portata di click”. Il progetto presentato questa mattina, è volto ad orientare i cittadini e le imprese sulle varie tipologie di Bonus Casa. Nel sito web di Confartigianato è stata ospitata una sezione che rappresenta l’incontro tra domanda e offerta, a disposizione di un potenziale bacino d’utenza di 30.000 famiglie. In questa nuova sezione, sarà possibile consultare le imprese, i professionisti e le banche disponibili alle agevolazioni, e ricevere l’assistenza e la consulenza di Confartigianato per ottenere il beneficio richiesto.“Non Solo 110%” è uno strumento utile anche ad incentivare l’economia del territorio, dando al cittadino la possibilità di conoscere i bonus e metterlo in contatto con le realtà  delle province di Macerata, Ascoli Piceno e Fermo interessate allo studio di fattibilità e alla realizzazione. Al progetto hanno collaborato gli Ordini professionali interessati e le attività produttive. Allo sportello hanno ad oggi aderito 170  imprese e 70 tra ingegneri, architetti e geometri. Negli elenchi sono inoltre riportati i cinque istituti di credito che sono già convenzionati per assorbire il credito d’imposta: sono Intesa Sanpaolo, Bper, Unicredit,  Artigiancassa e Uni.Co. Alla conferenza stampa online di questa mattina hanno partecipato i partner dell’iniziativa. Renzo Leonori, Presidente Confartigianato Imprese Macerata, Ascoli Piceno, Fermo ha sottolineato come l’Associazione vuole con questo progetto “dare il proprio supporto al territorio anche pensando ad un settore focale come l’edilizia e su temi centrali quali la ricostruzione post-sisma, soprattutto in uno dei più difficili contesti economici che stiamo vivendo”. “Il nostro è un progetto di comunità locale - ha aggiunto il Segretario Generale Giorgio Menichelli - che va verso il rilancio della filiera dell’edilizia e del mondo della ristrutturazione. Siamo convinti che in questo mercato si faranno quasi esclusivamente operazioni utilizzando credito d’imposta e cessione del credito, e proprio per questo motivo abbiamo voluto mettere a disposizione di tutti questo nuovo sportello. Questo rilancio è interconnesso alla ricostruzione post-sisma, che ha preso un nuovo slancio. Ma l’iniziativa non si esaurisce qui, perché sostiene i privati e i consumi in un momento di particolare difficoltà. Non di meno, la riqualificazione va verso la tutela ambientale e il risparmio energetico”. Le conclusioni sono state affidate a Pacifico Berrè, responsabile Settore Edilizia: “Abbiamo intercettato l’esigenza di mettere insieme tutti gli attori dei vari bonus disponibili, creando una sorta di sportello in cui trovare tutte le informazioni utili, dalle imprese, ai professionisti agli istituti di credito. Bene ha fatto il legislatore a metter mano sul comparto, Confartigianato sarà parte attiva per far sì che tali agevolazioni possano essere prorogate anche dopo giugno 2022. A livello di ricostruzione post sisma ci sono stati importanti provvedimenti del Commissario Legnini che estendo il 100% all’accollo, ovvero alla parte che non viene finanziata dall’Ufficio Speciale Ricostruzione. Altrettanto importante è il provvedimento che prevede la possibilità di ottenere una maggiorazione del 50% in più, quindi 165%, del credito di imposta sui lavori fuori dal sistema del contributo pubblico. Ringraziamo tutti i professionisti, imprese e gli  istituti di credito che si sono resi disponibili e hanno collaborato alla realizzazione di questo importante progetto”.

18/01/2021 13:45
'Sos Fattoria Marche', Coldiretti lancia l'allarme:"dal sisma perse il 21% delle aziende zootecniche"

'Sos Fattoria Marche', Coldiretti lancia l'allarme:"dal sisma perse il 21% delle aziende zootecniche"

Dal dopo terremoto a oggi si è perso, secondo l'analisi di Coldiretti Marche su dati dell'Anagrafe zootecnica nazionale, il 21% delle aziende mentre il patrimonio zootecnico è diminuito di circa il 3%. In controtendenza rispetto agli altri il comparto avicolo che cresce del 4% .Nella nostra regione sono presenti circa 3.500 allevamenti di bovini, 94 bufalini, circa 4mila ovicaprini, quasi 8mila suini, 430 avicoli e anche 62 attività di acquacoltura tra acqua dolce e mare. Lo riferisce Coldiretti Marche in occasione del 17 gennaio in cui si celebra Sant'Antonio Abate, protettore degli animali, e cui c'è la tradizionale benedizione degli animali. l settore è in crisi anche per il perdurare delle restrizioni a ristoranti, bar e alberghi imposte a causa dell'emergenza Covid con il conseguente crollo dei consumi. "Gli allevatori marchigiani - secondo Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche - svolgono un ruolo di presidio e mantenimento del territorio naturale. Il loro lavoro, basato sulla sostenibilità ambientale, - afferma - contribuisce a generare valore e occupazione anche in territori marginali. Ovviamente la crisi sanitaria che stiamo vivendo rende la zootecnia uno dei settori più colpiti. Chiediamo alle Istituzioni di sostenere oggi e continuare in futuro a potenziare il settore così importante per la nostra regione". Più di una famiglia marchigiana su due, riferisce ancora Coldiretti Marche, ha un animale in casa. Amici a quattro zampe, soprattutto cani e gatti, che secondo i dati dell'anagrafe regionale degli animali d'affezione superano quota 382mila. Un numero a cui si aggiungono agli animali allevati nelle campagne marchigiane in 16mila aziende zootecniche che si occupano di circa 306mila animali tra mucche, bufale, pecore, capre, cavalli e maiali senza contare 4,5 milioni di volatili tra polli, galline, tacchini, oche, anatre ma anche quaglie e, negli ultimi anni, pure struzzi ed emu. 

18/01/2021 11:50
Confartigianato Trasporti, in arrivo oltre 600mila euro di "buoni viaggio” per disabili e famiglie

Confartigianato Trasporti, in arrivo oltre 600mila euro di "buoni viaggio” per disabili e famiglie

Confartigianato Trasporto Persone esprime soddisfazione per l'emanazione del DM Interministeriale MIT e MEF per la ripartizione dei fondi pari a 35 milioni di euro per i "buoni viaggio” per persone disabili e famiglie in difficoltà, destinati ai Comuni capoluogo di Provincia. I fondi saranno erogati per favorire la mobilità delle persone disagiate che utilizzeranno per i loro spostamenti i Taxi e gli NCC. Il buono viaggio consente il rimborso del 50% del costo del Taxi con un massimo di 20€ per ciascun viaggio, da utilizzare fino al 30 giugno 2021 per gli spostamenti effettuati a mezzo servizio reso da TAXI o NCC.  Gli importi previsti per i capoluoghi marchigiani sono complessivamente  672.000 euro cosi suddivisi: Macerata 110.043€, Ascoli Piceno 115.874€, Fermo 101.352€, Ancona 174.874€ e Pesaro e Urbino169.549€.  “Il provvedimento - afferma Paolo Zengarini responsabile interprovinciale di Confartigianato Trasporti - stanziava le risorse per favorire la mobilità delle persone disabili o con mobilità ridotta, con patologie accertate, appartenenti a nuclei familiari più colpiti dagli effetti economici derivanti dall’emergenza sanitaria e per consentire inoltre la ripresa di un settore in profonda crisi. Per sollecitare l'emanazione di questo DM, Confartigianato si era attivata, prima per l'uscita del DL con lo stanziamento delle risorse e poi per attuare quanto previsto. Negli scorsi mesi di settembre ed ottobre abbiamo incontrato diverse amministrazioni comunali e gli Assessori ai servizi sociali di riferimento per evidenziare queste opportunità e comprendere le modalità di gestione da parte dei Comuni. Siamo tutt’oggi in contatto con i comuni interessati per verificare che presentino la richiesta di assegnazione dei fondi spettanti entro 10 giorni dalla pubblicazione del DM sulla G.U., e per concertare le procedure che intenderanno adottare per avviare questi nuovi servizi, che ci auguriamo rimettano in moto il settore del trasporto persone a mezzo Taxi o Ncc. Grazie alle sollecitazioni dell’Associazione inoltre, il termine per l’utilizzo dei fondi, precedentemente previsto per il 31 dicembre 2020, è stato prorogato al 30 giugno prossimo, e ci auguriamo che i servizi agevolati vengano avviati tempestivamente”.

16/01/2021 11:12
Settore calzaturiero, fatturato in calo fra il 30 e il 60%. Piervincenzi: "Urge un piano di rilancio"

Settore calzaturiero, fatturato in calo fra il 30 e il 60%. Piervincenzi: "Urge un piano di rilancio"

Matteo Piervincenzi, Presidente della Sezione Calzature di Confindustria Macerata, lancia un appello per sostenere e rivitalizzare un settore che con la pandemia ha visto precipitare una situazione già pericolosamente in crisi. "Gli ultimi dati parlano di una perdita di  fatturato  nel 2020  fra il 30% ed il 60% in un comparto fortemente concentrato  proprio in questa Regione  che conta  30.000 addetti nelle calzature e pelletterie e 10.000 addetti nel tessile  abbigliamento" - sottolinea Piervincenzi - . "Le aspettative di ripartenza di fine 2020 e inizio 2021 sono state  ampiamente disattese dalla ripresa della pandemia con la permanenza del blocco di ogni attività commerciale e fieristica. C’è da sottolineare  poi che già si notano cambiamenti strutturali nelle dinamiche dei consumi. Un quadro di estrema gravità a  cui vanno ad aggiungersi  le conseguenze negative ampiamente note del sisma del 2016 e della crisi del sistema creditizio locale.Interventi legislativi come il “Decreto Sud” di certo poi penalizzano la competitività delle nostre imprese rispetto ad esempio a quelle Campane o Pugliesi.  Evidenzio inoltre con sincero stupore come la recente legge di Bilancio 2021 (all’art. 1, commi 157  e 158) ponga una particolare attenzione per il settore tessile Biellese senza fare menzione alcuna di distretti analoghi in medesime difficoltà. Ricordo che  le Marche rappresentano un terzo della produzione nazionale  di calzature  con  una propensione all’export superiore all’80%.  Ribadisco quindi l’estrema urgenza di avviare un piano organico e condiviso di rilancio del settore calzaturiero che protegga e valorizzi le competenze del comparto, ricorrendo anche alle opportunità che l’economia digitale ci offre, per dare nuova “linfa” ad un distretto con tante potenzialità ancora da esprimere e per contrastare il progressivo declino dell’intera economia regionale. Non possiamo permetterci la disgregazione di una realtà,  che rappresenta, con le sue filiere e per lo specifico know how, il fiore all’occhiello dell’impresa manifatturiera marchigiana  e del Made in Italy nazionale". Il presidente della sezione calzature di Confindustria - propone quindi "un  percorso da attivare rapidamente, attingendo anche dalle risorse del Recovery Fund, che secondo noi deve prevedere interventi  immediati e di medio periodo quali:   Sostegni concreti e veloci alle imprese di fronte al prolungamento della crisi degli acquisti (il mercato è fermo, i negozi sono pieni di merce e anche la prossima stagione è già compromessa); Potenziamento e proroga dei benefici nell'ambito della dichiarazione di “Crisi Complessa” con l’inserimento di  interventi  realmente idonei per le PMI ad affrontare questo momento; Rifinanziamento delle misure SIMEST anche per il 2021 con particolare attenzione alle PMI; Potenziamento dei contributi CCIAA per le attività promozionali e fieristiche realizzate anche in forma digitale; Sostegni alla crescita digitale sia organizzativa che commerciale con la previsione di  idonei interventi di affiancamento tramite voucher per le PMI; Sostegno per  favorire la crescita dimensionale attraverso aggregazioni e fusioni, in accordo con gli Istituti di Credito; Tutela del lavoro e delle competenze specialistiche del distretto calzaturiero marchigiano attraverso la riduzione di oneri, l’attivazione di meccanismi incentivanti e di misure di affiancamento e  formazione; Valorizzazione e promozione dell'area distrettuale e delle sue specifiche competenze ed eccellenze produttive, culturali, turistiche, attraverso un piano di marketing territoriale come ad esempio il progetto "Shoes Valley" sviluppato con successo in altri distretti (E.Romagna, Veneto e Toscana) e  finalizzato ad attrarre sul nostro territorio buyer, investitori, turisti, consumatori; Creazione di una piattaforma territoriale - logistica per il sistema Calzature Moda per favorire l’accesso ai mercati da parte delle PMI". “Un rilancio – sottolinea ancora Piervincenzi -  che non può comunque non contemplare anche una riorganizzazione delle infrastrutture da sempre carenti nella nostra Regione. È chiaro che per attuare queste proposte occorre un lavoro di squadra che coinvolga tutti gli attori del territorio, il Presidente della Regione Acquaroli con la Giunta, le Istituzioni, gli Enti, i Rappresentati Sindacali, le Associazioni di categoria, le Università. Siamo disponibili al confronto per definire insieme programmi e priorità”.

14/01/2021 13:36
Banco Marchigiano è il primo tra gli istituti di credito regionali: a dirlo è “l’atlante" di Milano Finanza

Banco Marchigiano è il primo tra gli istituti di credito regionali: a dirlo è “l’atlante" di Milano Finanza

Il Banco Marchigiano, in attesa di diventare banca interregionale a seguito della fusione con Banca del Gran Sasso d’Italia, si posiziona al 1° posto, fra tutte le banche regionali, nella speciale classifica  “L’Atlante delle Banche leader 2020”, stilata come ogni anno da Milano Finanza. Il rigoroso ranking del quotidiano nazionale economico-finanziario, stilato in collaborazione con la società di consulenza internazionale Accenture, mette sotto la lente i bilanci di 49 Gruppi Bancari e 362 Istituti di credito italiani ed esamina un articolato ventaglio di dati oggettivi, valori e parametri di riferimento, tra cui i mezzi amministrati, l’utile netto, il rapporto sofferente nette e impieghi dei clienti, il margine di intermediazione, la raccolta diretta, il risultato di gestione. “I dati fatti registrare dalla nostra Banca – dice il DG Marco Moreschi - evidenziano in maniera oggettiva risultati eccellenti sia in termini di solidità patrimoniale che di capacità commerciale. Per noi è motivo di grande orgoglio essere in cima a questa graduatoria ma quel che più conta è continuare quotidianamente a perseguire il nostro obiettivo che è quello di sostenere in modo concreto, reale, pragmatico, il territorio, le famiglie e le imprese che ne rappresentano la spina dorsale imprescindibile, cercando al contempo di tenere in equilibrio la nostra efficienza economica”. “Abbiamo aperto questo nuovo anno come meglio non potevamo sperare – dice il Presidente Sandro Palombini - e questo riconoscimento fa il paio con altre importanti recenti novità tra cui l’apertura di una filiale in Ancona centro e l’annunciato progetto di aggregazione con la Banca del Gran Sasso d’Italia”.

13/01/2021 17:20
Ristoranti aperti a cena per protesta: "Capiamo il malessere, ma stop all'illegalità"

Ristoranti aperti a cena per protesta: "Capiamo il malessere, ma stop all'illegalità"

Confartigianato Imprese Macerata - Ascoli Piceno-Fermo interviene riguardo le proteste del settore ristorazione per le restrizioni previste dal nuovo Dpcm. “Stiamo seguendo con molta preoccupazione il tam tam della campagna #ioapro1501, che sta lanciando per venerdì una protesta strutturata. Speriamo – afferma il Segretario generale Giorgio Menichelli - che tale manifestazione si esaurirà come provocazione, e ci auguriamo che la volontà di rispettare le leggi prevalga sull’intenzione di tenere aperto a tutti i costi. Pur comprendendo i malesseri della categoria, legati non solo alle restrizioni ma anche ad un approccio approssimativo, contraddittorio e quindi incomprensibile non solo per gli operatori ma anche per i clienti, non possiamo che esprimere la nostra contrarietà a fenomeni che seguono metodologie illegali". "Questo fare - prosegue Menichelli -  getta ombre nel settore del commercio, perché crea le basi per un contrato tra operatori economici, tra chi rispetta le norme e chi no. Ma aperture “di pancia” si  contrappongono anche al bene dei clienti, perché vengono messi a rischio di sanzioni salate, oltre dal rischio di contagio. Infine, non rispettare i decreti, per quanto possano sembrare ingiusti, è un messaggio che contrasta con la professionalità del settore. Il rischio è anche quello di far saltare un sistema e far aumentare i contrasti sociali in un momento storico in cui, per quanto difficile, serve coesione e collaborazione. La nostra Associazione garantirà il massimo impegno per farsi portavoce delle istanze di tutte le imprese colpite.  Detto questo, occorre essere realisti perché le preoccupazioni dei ristoratori sono reali e devono essere prese in considerazione. Non rispettare tali istanze è controproducente, perché porta poi ad azioni esasperate e pericolose.  E il rischio di passare alla zona arancione, agita ulteriormente gli operatori e l’Associazione. Bisognerebbe capire perché, nonostante i ristringimenti imposti a molte attività economiche sotto il periodo natalizio, il numero dei contagi è salito. Significa che quei vincoli alle imprese sono stati inutili o sterili? I regimi e le restrizioni che cambiano di settimana in settimana, costringono i cittadini a non consumare e questo comportamento prudenziale impatta su altri settori che, seppur potendo rimanere aperti, subiscono crolli di fatturato. Basta contare le attività di solidarietà del terzo settore e dei Comuni che sono in prima linea per iniziative di sostegno economico per chi non riesce più ad arrivare a fine mese, tre cui anche molte famiglie con mono reddito da lavoro autonomo, cassintegrati dei settori chiusi per decreto e disoccupati, ecc. per capire che ciò che è stato fino ad ora messo in campo dal Governo non è abbastanza. Ci aspettiamo uno sforzo ancora maggiore per venire incontro alle esigenze reali di migliaia di famiglie ed imprese. Scelte chiare e rapide, perché l'economia rischia di morire.  Confartigianato - conclude Menichelli - vede con preoccupazione, ad esempio, la possibilità di una stretta all’asporto dopo le 18, una decisione che andrebbe solamente contro la ristorazione. Pur nella gravità della situazione, non è possibile penalizzare in questo modo le attività. Un danno frutto di una mancanza di ascolto”.

13/01/2021 16:30
iGuzzini illuminazione, Roberta Moschettoni nominata nuovo Chief Financial Officer

iGuzzini illuminazione, Roberta Moschettoni nominata nuovo Chief Financial Officer

 iGuzzini illuminazione, azienda del Gruppo Fagerhult e leader internazionale nel settore dell’illuminazione architetturale, annuncia oggi la nomina di Roberta Moschettoni a Chief Financial Officer (CFO). Con questo nuovo incarico, Roberta succede nella funzione a Cristiano Venturini, attualmente CEO dell’azienda recanatese.  "Sono felice di poter affidare l'incarico di CFO a Roberta Moschettoni, con la quale ho il piacere di collaborare da anni" ha dichiarato Cristiano Venturini. "Sono certo che le sue rimarchevoli competenze e capacità, insieme alla lunga esperienza in iGuzzini, le consentiranno di ricoprire il nuovo ruolo con successo e continuare a offrire il suo prezioso contributo all'azienda.” “Ventitré anni fa ho iniziato il mio percorso in iGuzzini che ringrazio, insieme al Gruppo Fagerhult, per la fiducia accordatami e per questa nuova opportunità di crescita professionale e personale” ha commentato Roberta Moschettoni. “Sono onorata di portare avanti l’operato di Cristiano.” Dopo la laurea magistrale, conseguita a pieni voti con lode presso la facoltà di Economia e Commercio dell’Università Politecnica degli studi di Ancona, nel 1998 Roberta Moschettoni entra a far parte della divisione Management Control di iGuzzini. Dopo aver maturato una lunga esperienza come controller, nel 2012 Roberta ha assunto il ruolo di Group Controller Manager, coordinando un team di 5 persone e riportando direttamente al CFO. Roberta è inoltre membro della Controller Associati, associazione senza fini di lucro che collega tra loro professionisti ed esperti di Controllo di Gestione, fin dalla sua costituzione nel 1999. Nel tempo, ha ricoperto diverse cariche sociali e ne è stata Presidente per due mandati consecutivi fino allo scorso ottobre.

11/01/2021 17:23
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