CNA Macerata, dalla riforma IRPEF all'abrogazione dell'IMU: ecco le richieste al Governo Draghi
“Come Associazione di categoria – ricorda il Presidente CNA Macerata Giorgio Ligliani – abbiamo partecipato alle consultazioni del neo Presidente del Consiglio Draghi. Anche la Giunta regionale ci ha reso partecipi nei tavoli di concertazione sui fondi europei in arrivo. La nostra voce è quella dei piccoli imprenditori, colonna portante del sistema produttivo italiano e marchigiano e le nostre proposte sempre realistiche e motivate”.
Su questa linea, la CNA ha presentato al nuovo governo un elenco circostanziato di richieste con numeri alla mano: “In tutta Italia sono circa 1,4 milioni le imprese individuali, 21.350 nella nostra provincia corrispondenti al 64% del totale – precisa Ligliani. In larga parte sono imprese artigiane, che non hanno i requisiti per aderire al regime forfettario e pertanto sono quelle maggiormente esposte alla complessità e all’iniquità del sistema fiscale italiano”.
Il Presidente ribadisce quindi quanto evidenziato dai vertici nazionali CNA nel corso dell’audizione davanti alle commissioni finanze di Camera e Senato: “ha estrema urgenza una complessiva riforma dell’Irpef orientata all’equità del prelievo e alla semplicità dell’applicazione. Una riforma che dovrà necessariamente prevedere la progressiva riduzione della pressione fiscale per tutti i percettori di reddito da lavoro che in quasi mezzo secolo è salita dal 30 al 42% ma in modo differenziato tra i diversi contribuenti attraverso troppe eccezioni e deroghe alla tassazione”.
“Il fisco italiano – sottolinea Ligliani - è così diventato farraginoso e complicato e soprattutto iniquo a causa del disallineamento del sistema delle detrazioni che penalizza gli imprenditori individuali ed i professionisti”.
La CNA propone quindi una modifica radicale della tassazione per le imprese individuali e società di persone assoggettando all’aliquota progressiva dell’Irpef, con le stesse detrazioni previste per gli altri redditi da lavoro, la parte di reddito d’impresa prelevata dall’imprenditore e tassando con aliquota separata la parte che resta in azienda che potrebbe essere fissata al 15%, al pari del regime forfettario.
L’opera che da sempre l’Associazione di categoria chiede resta comunque la semplificazione del sistema delle imposte; ancora il Presidente Ligliani: “semplificare significa anzitutto ridurre il numero dei tributi. Al riguardo proponiamo di trasformare l’IRAP in un’imposta addizionale all’IRES. Per la semplificazione è urgente eliminare una serie di oneri e adempimenti formali che gravano sulle imprese come l’obbligo di comunicazione dei dati all’Agenzia delle Entrate finalizzati ai controlli; i regimi particolari di riscossione tributi quali split payment e reverse charge; la ritenuta sui bonifici bancari relativi a spese connesse a detrazioni fiscali; le limitazioni alla compensazione orizzontale tra tributi. Infine – conclude il Presidente CNA Macerata - in nome della semplificazione e dell’equità dovrebbe essere abolita l’IMU sugli immobili strumentali come già avvenuto per il settore agricolo”.
Post collegati

Offerta di lavoro a Macerata: cercasi montatore di mobili professionista per azienda di design d'interni

Banco Marchigiano lancia “Insieme per il bene comune”: formazione e cofinanziamento per il Terzo Settore

Commenti