Il famoso quiz televisivo condotto da Paolo Bonolis, “Avanti un altro!”, apre le porte dei casting per i concorrenti: il 5 luglio a San Benedetto del Tronto si terranno le selezioni per partecipare al programma, riservate ai maggiorenni.
Queste le modalità per partecipare: inviare una email a avantiunaltro@sdl2005.it con dati anagrafici, recapito telefonico e una fotografia, completo della seguente liberatoria: “Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi dell’art. 13 del Regolamento Europeo 679/2016, così come da informativa privacy presente sul sito www.sdl.tv); Compilare l’apposito form sul sito www.sdl.tv; Lasciare un messaggio in segreteria telefonica allo 06 62 28 69 00
“Conoscere un territorio significa anche studiarne i sapori, comprendere il valore delle sue tradizioni. Per questa ragione abbiamo offerto ai nostri collaboratori un corso di alta formazione volto ad ottenere il diploma di tecnici assaggiatori di salumi.” A spiegarlo è Genny Monterotti dell’omonima azienda sarnanese del gusto e produttrice di alcuni degli insaccati pìù premiati d’Italia. che ha promosso e messo a punto un originale itinerario formativo organizzato dai maestri dell’Onas. L’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Salumi rappresenta una vera e propria istituzione dei sommelier dei salumi che conta circa tremila soci in tutta la penisola.
Dopo le prime cinque lezioni online, la tappa conclusiva - come affermato da Flavio Vai, maestro assaggiatore ONAS Marche, si è svolta proprio nella sede della storica azienda marchigiana e ha condotto all’analisi sensoriale di circa 10 insaccati, alla presenza del sindaco di Sarnano, Luca Piergentili. Si è discusso dei 56 salumi tipici delle Marche, di cui solo due hanno ottenuto gli ambiti riconoscimenti europei: il prosciutto Carpegna DOP e il Ciauscolo IGP. Hanno trovato posto, nel corso dell’iniziativa, anche gustose curiosità storiche come l’origine del detto popolare “del maiale non si butta via niente” e la data a cui risale l’allevamento marchigiano del suino: il grufolante animaletto è un fedele compagno dell’uomo dal neolitico, ovvero da quasi ottomila anni fa.
L’edizione 2022 del Palio dei Castelli, appena archiviata, consegna alla storia, oltre alla vittoria di Colleluce, l’opera d’arte di un giovane settempedano, Lorenzo Paciaroni, che ha messo mano, cuore e testa per realizzare uno straordinario e prezioso stendardo andato ai vincitori nella giornata finale come ambito premio.
Non un qualcosa di realizzato alla bene e meglio ma un qualcosa di studiato, vergato e poi donato perché diventasse anch’esso memoria come la corsa delle torri, la sfida con l’arco, lo spettacolo col fuoco, le fiamme che hanno bruciato il ricordo di un altro anno arrivato, per la rievocazione storica cittadina, dopo un lunghissimo stop forzato imposto dal Covid.
Lorenzo Paciaroni, che nel Palio dei Castelli come racconta lui stesso ci è cresciuto, ci ha messo davvero anima in quel che ha fatto. Con una calligrafia, una bella grafia, d’altri tempi, ha riscritto in appena tre ore, un frammento di un diploma di Eudo, vescovo di Camerino, che nel 944 fece “edificare dalle fondamenta una chiesa in onore della Vergine Maria e di tutte le celesti schiere” nel “castello detto di San Severino”.
“Questo documento, conservato nell’archivio capitolare di Sanseverino, è la prima traccia che si ha nella storia della città in cui compare il toponimo San Severino ed è anche la testimonianza che assegna al Duomo vecchio, intitolato appunto al Vescovo Patrono di Septempeda, il primato di chiesa più antica di Sanseverino” – spiega l’artista autore del Palio 2022 su di un sito dedicato, non a caso, alla bella scrittura.
Eccolo il testo che Lorenzo Paciaroni ha ripreso con le sue sapienti mani: “Ego Eudo divina favente gratia et mercede Domnorum regum seniorum meorum, sancte Camerine sedis hu(mi)lis episcopus, in onore beate Marie Verginis et omniorum celestium agminum, in castello qui dicitur ad sanctum Severinum super flumen Potentie”.
La scelta è ricaduta sul gotico texture. Il risultato finale ha strabiliato tutti. Impugnando un Borciani e Bonazzi piatto da pochi millimetri, con un acrilico nero e un po’ di rosso, Lorenzo ha riprodotto una rarità consegnando la storia a chi si è portato a casa l’edizione 2022 del Palio dei Castelli.
Rinnovamento nel segno della tradizione per la Pro Loco di San Severino Marche che, in occasione dell’elezione nel corso dell’ultima assemblea generale dei soci, ha scelto di confermare alla propria guida la presidente uscente, Paola Miliani.
Al vertice dell’associazione turistica settempedana sono stati eletti anche Luciano Angeletti, Mauro Capaldi, Silvia Cipolletti, Giulia Panebianco Pacini, Gessica Ruggeri, Barbara Vagnoni che sono i nuovi entrati nel coordinamento, insieme a Cadia Carloni, che è stata riconfermata nel ruolo di cassiera, Serenella Eugeni, Adriana Feliziani, Angelo Papa e Angelo Possanzini.
Del nuovo direttivo, che sarà chiamato ad approvare un nuovo statuto tra una quindicina di giorni, faranno parte undici componenti. Nel nuovo statuto non dovrebbero comunque essere previste le nuove figure degli organi di controllo.
“Abbiamo bisogno di validi aiuti per sostenere il lavoro importante già avviato e per affrontare nel migliore dei modi il nuovo lavoro che già ci attende" ha sottolineato la riconfermata guida della Pro Loco, Paola Miliani, invitando tutti alla collaborazione di un sodalizio “che lavora e lavorerà per il bene della città”.
Gli ospiti con disabilità della cooperativa sociale "Di Bolina" sono salpati in mare con la nave "Italia". Un gruppo di 15 persone, composto sia da operatori che da ragazzi con disabilità provenienti dal centro socio educativo gestito dalla realtà di Treia, è salito a bordo coadiuvato dal Comandante e dai marinai della Marina Militare.
Tre giorni a bordo del veliero partito dal porto di Civitavecchia e approdato a Gaeta: un'occasione unica in cui la persona con disabilità ha avuto l’occasione di sperimentarsi in varie attività di bordo, come la manovra delle vele, lezione in notturna sulle stelle, il laboratorio nodi. L'evento è stato possibile grazie alla Fondazione "Tender to nave Italia" (Ttni), che dal 2007 realizza progetti educativi a bordo del brigantino più grande del mondo e che ha come scopo la solidarietà, la cooperazione e lo spirito di gruppo.
Un vero e proprio sogno per gli ospiti di "Di Bolina", reso possibile dalla generosità del dottor Carlo Croce, il quale ha realizzato e promuove il progetto. «Il nostro personale ringraziamento va anche a Oliviero Carducci e alla sua azienda "Olicor" di San Severino Marche - affermano i responsabili di "Di Bolina" -, impresa che si occupa di sicurezza aziendale e, con il brand U-SAIL, di abbigliamento e calzature specifiche per la nautica.
Un amico da sempre vicino alle esigenze ed ai bisogni dei ragazzi della Cooperativa. Questa esperienza rimarrà impressa nei nostri cuori. Grazie, inoltre, a tutti i membri dell’equipaggio, capaci di farci sentire accolti attraverso Antonella Tosetti di Fondazione Ttni, rimasta sempre al nostro fianco; e al Comandante Antonio Loggia che ci ha fatto sentire al sicuro».
La cooperativa sociale "Di Bolina" gestisce un centro socio educativo riabilitativo per conto del Comune di Treia. Prende il nome dalla canzone di Cristiano De Andrè “Di Bolina”, termine nautico che indica l’andatura controvento delle barche a vela, che permette all’imbarcazione di risalire il vento sfruttando le forse aerodinamiche che si generano sulle vele: «Dritta, avanti tutta, questa è la rotta. Questa è la direzione, questa è la decisione».
Nasce Sibillino, il primo biscotto ufficiale del Festival RisorgiMarche. Ideato e prodotto dai ragazzi del "Microbiscottificio Frolla" con la collaborazione della campionessa del mondo di pasticceria, Sara Accoroni, e con un ingrediente di assoluta eccellenza: il miele Giorgio Poeta.
Non chiamatelo solo biscotto però. Sibillino, questo il nome del cookie di Frolla, cooperativa sociale di Osimo gestita da 18 ragazzi diversamente abili, è un progetto nel progetto: l’idea di parlare di territorio, musica e integrazione con la ‘dolcezza’.
Frolla e RisorgiMarche si sono incontrati nella scorsa edizione ed è stato subito amore, ma non è un caso che il biscotto sia stato sfornato nel 2022: questo vuole essere, infatti, un anno di svolta per il Festival che ha deciso di dar voce al territorio in un modo ancor più inclusivo, ecosostenibile e solidale.
"A 6 anni dalla nascita, RisorgiMarche vuole continuare ad abbracciare le comunità colpite dal sisma - rimarcano Neri Marcorè e Giambattista Tofoni, ideatori della manifestazione -. La nuova edizione vuole essere ancora più articolata e capace di focalizzare quei temi che costituiscono le fondamenta del nostro festival. Dal rapporto con l’ambiente all’inclusione sociale, ogni singolo appuntamento darà modo a tutti di respirare un’atmosfera speciale, basata sull’incontro con le comunità locali".
Sibillino sarà la dolce nota finale di chi deciderà di seguire la carovana di RisorgiMarche e la perfetta sintesi del progetto. A cominciare dal packaging realizzato in materiale riciclato, passando per gli ingredienti, tutti del territorio, fino ad arrivare all’elemento principale: il fattore umano. Questa la ricetta per una produzione sostenibile, inclusiva e artigianale, in cui la lentezza è il valore aggiunto.
Nell’idea di Francesco che, insieme a Jacopo, Gianluca, Silvia, Mirko e tutta la famiglia Frolla, ha progettato Sibillino e grazie a Danilo (in arte Nilo), autore dell’immagine utilizzata per la grafica, questo vuole essere molto più di un singolo prodotto.
Il biscotto, che verrà presentato in anteprima al concerto del 17 giugno a Treia, sarà acquistabile in una prima fase esclusivamente durante tutte le tappe del festival, poi sullo store ufficiale (www.frollalab.it). E chi sa se questo non sia solo il ‘primo assaggio’ per cambiare un po' il mondo, morso dopo morso.
Grande soddisfazione per i partecipanti dello stage di formazione “GRAMMELOT, laboratorio creativo su corpo e dialetti” proposto dalla Uilt Marche nei giorni 27, 28 e 29 maggio a Macerata.
“Il grammelot è una forma di recitazione, un modo di esprimersi – ha affermato Gianfranco Fioravanti, consigliere Uilt e responsabile regionale del Centro Studi - Noi lo conosciamo grazie a Dario Fo che per la prima volta ha usato questo vocabolo ma a recitare in quel modo non è stato il primo."
"Quando si fa commedia dell'arte si lavora molto con il corpo - ha aggiunto Fioravanti. - Con il grammelot succede allo stesso modo: si emettono suoni che poi, al pubblico, devono arrivare con un senso, con una disciplina, con un messaggio inusuale."
“Un’altra occasione per sondare i differenti ambiti e linguaggi teatrali, – ha dichiarato il presidente della Uilt Marche, Mauro Molinari – e anche una bella sfida che proponeva novità attoriale e momenti di confronto fra tantissimi addetti ai lavori provenienti dalle compagnie amatoriali."
Il "Salon Man" di Urbisaglia, diventa partner del progetto "Contro il cancro mettici la testa”. Il titolare della parruchieria, Giorgio Buongarzoni, è l'unico barbiere della provincia di Macerata ad essere stato coinvolto nell'iniziativa, che - attraverso la solidarietà - mette a disposizione dei pazienti oncologici, che ne facciano richiesta, parrucche organiche e inorganiche gratuitamente.
"Mi sono ritrovato, come molti, ad affrontare il triste dramma di avere un caro affetto da malattia oncologica - spiega Giorgio -. Una delle conseguenze che la malattia comporta durante la terapia è la caduta dei capelli, un dramma psicologico in più che la persona deve affrontare".
"Questo mi ha spinto a diventare promotore del progetto 'Banca dei capelli' - aggiunge -. Come parrucchiere chi meglio di me può coinvolgere e sensibilizzare le persone a donare una ciocca di capelli, la quale andrà a creare una parrucca da donare a chi è in terapia?".
"Dietro ogni idea si nasconde una storia, un racconto che parla di emozioni, paure e casi della vita che ci lasciano increduli - sottolinea Yvette Portelli, fondatrice dell'associazione 'Banca dei capelli' -. Ciò che è scattato in me spingendomi verso questa iniziativa è stata la morte prematura di una ragazza maltese, Nirvana Azzopardi. Non ho mai avuto il coraggio di dirle addio".
"Ho trovato, però, la forza di mettere insieme un gruppo di amici e avviare un’opera di sensibilizzazione attraverso un atto semplice come il taglio dei capelli - conclude Yvette -. Un gesto che fa capire ai pazienti e ai loro familiari che non sono soli e che ogni giorno qualcuno in un angolo di un villaggio o in una città lontana sta pensando a loro".
Lo scorso martedì 31 maggio, gli studenti delle classi prime dell’I.T.E. “A. Gentili” di Macerata, si sono recati a Porto Recanati per partecipare all’attività didattica proposta da Legambiente Spiagge e Fondali puliti, nell’ambito del progetto triennale “Educazione alla sensibilità ambientale: regole di civiltà e buone abitudini”.
Gli studenti armati di guanti e sacchetti, si sono messi all’opera ed hanno ripulito un tratto di spiaggia di Porto Recanati affiancati dai docenti accompagnatori e dalle operatrici di Legambiente.
"I ragazzi hanno trovato sull’arenile materiale di ogni genere, dalla plastica, alla microplastica, ferro, legno, mozziconi di sigarette, materiale per la pesca e reti per la miticoltura. Dopo aver scaricato a terra il contenuto dei sacchetti gli studenti hanno separato i vari rifiuti, contati per tipologia, registrato il numero nel modulo e reinseriti negli appositi sacchetti", si legge ina una nota dell'Istituto scolastico.
"I ragazzi hanno apprezzato molto l’esperienza. Essi hanno potuto constatare con stupore la quantità di rifiuti raccolti, benché ad una prima e superficiale vista la spiaggia sembrasse addirittura pulita".
Anche quest'anno il gruppo "Andamento lento" di Casette Verdini (frazione di Pollenza), formato da Michele Smorlesi, Giordano Roganti, Giancarlo Tardella, Giuseppe Acciaresi, Fabrizio Zamponi e Oreste Antongirolami, sta rivivendo l'esperienza della passeggiata da Tolentino a Norcia con la compagnia di due asinelli (Spugna e Totò). L'idea, nata durante il lockdown, si è ripetuta di nuovo nel 2022.
Sono partiti nei giorni scorsi da Tolentino, sosta a Pieve Bovigliana, ripartenza con tappa a Visso, e arrivo oggi a Norcia. "Abbiamo voluto ripetere l'esperienza (che non sarà l'ultima) - raccontano - per ricaricarci dalla frenesia della quotidianità e ritrovare la pace nella natura con la semplicità, anche degli animali. "Tutto questo attraverso il passaggio nei paesi ancora martoriati da sisma".
Si chiama Irene Boschi, ha 17 anni, è di Macerata ed è stata una delle concorrenti ad aver partecipato alla selezione nazionale delle top 50 bellezze al concorso di Miss Mondo Italia 2022.
La giovane studentessa che frequenta il terzo superiore del liceo linguistico “Leopardi”, nonostante l'età, è riuscita a inserirsi in classifica non rientrando però tra i nomi della finalissima tra le 25 modelle in gara al Teatro “Villa dei Fiori” di Gallipoli.
La fase finale della kermesse, iniziata lo scorso primo giugno, ha visto l’eliminazione graduale delle partecipanti, che da 120 si sono adesso ridotte a 25 per la finalissima del più importante concorso di bellezza al mondo.
Irene è stata messa alla prova in 10 discipline. selezionate dagli organizzatori: tra queste si è distinta negli ambiti del social media, dell’outfit e del make up. Una piccola grande soddisfazione per una giovane maceratese.
Arnaldo Marcelletti festeggia 100 anni. Storica figura tolentinate, è il farmacista per antonomasia: ha dedicato 75 anni della sua vita alla cura dei pazienti che si sono affidati alla sua competenza e professionalità.
Personaggio di spicco della comunità tolentinate è stato un assoluto protagonista della vita culturale, sociale ed economica della città. Fondatore dello Sci Club Tolentino e del Circolo Filatelico e Numismatico “Città di Tolentino” ha curato le pagine dell’Informatore Cittadino ed è stato organizzatore di spettacoli ed eventi. Competente collezionista di francobolli e cartoline storiche ha curato diverse mostre ed esposizioni.
Oggi con la sua esperienza e saggezza continua ad essere presente nella storica farmacia di famiglia dove, coadiuvato dai figli e dai nipoti, nonostante i suoi cento anni, continua a miscelare ingredienti per i suoi preparati curativi ma anche le “cartine” per i dolci.
Il sindaco Giuseppe Pezzanesi si è recato presso la farmacia per formulare personalmente e a nome dell’amministrazione comunale e della città tutta gli auguri per questo importante traguardo raggiunto da Arnaldo Marcelletti.
"Nella sua professione - sottolinea il primo cittadino - si è sempre distinto per l’attenzione agli altri, dispensando i consigli migliori per affrontare ogni terapia. Attento ai bisogni dei malati non ha mai lesinato sorrisi e parole di conforto, dimostrando il suo grande altruismo e la sua umanità. Per tutti noi sono preziosi i suoi insegnamenti e ci è da esempio per tutto quello che è riuscito a realizzare nei suoi cento anni di vita, affrontandola, giorno dopo giorno, con innata curiosità e quella sana dose di umorismo consapevole, utile a superare ogni avversità".
Il centro commerciale Val di Chienti e la PARS di Corridonia, hanno organizzato una serie di appuntamenti - dal titolo "Prevenzione in Galleria" - dedicati alla prevenzione contro le dipendenze patologiche. Saranno affrontati diversi temi come la guida sicura e la dipendenza da alcol, la ludopatia e la dipendenza da videogiochi.
Gli appuntamenti si terranno lungo al Galleria del centro commerciale in un apposito stand presidiato dal personale PARS. L’idea è quella di incontrare la cittadinanza direttamente sul territorio, accogliendo le richieste di aiuto, riducendo la difficoltà a richiedere un sostegno e un supporto di cura.
I temi delle dipendenze sono trasversali e possono riguardare diverse classi di età e persone di diversa estrazione sociale e provenienza. A tutti coloro che vorranno sarà offerta sostegno e consulenza su questi importanti argomenti.
Si inizierà sabato 11 giugno con l’argomento "Alcol e Guida Sicura". Simulatore di guida per testare le proprie capacità di guida anche in condizioni particolari. Lo stand sarà attivo nel pomeriggio dalle ore 16.30 alle ore 19.30. I prossimi appuntamenti, invece, saranno rispettivamente sabato 16 luglio ("Gioco Sano", prevennire la dipendenza da gioco d'azzardo patologico) e sabato 13 agosto allo stesso orario ("Lootbox e Videogiochi").
È uscito in tutte le librerie “California Sun”, il primo fantasy del maceratese Alberto Maroni, edito da MontaG. Protagonista del testo è Michael Dover, trentenne stanco della sua vita monotona, che il giorno del compleanno decide di andare in California alla ricerca del cambiamento di cui ha bisogno.
Cinquanta anni dopo, un uomo molto strano, che ha ottanta anni ma non li dimostra, vive la sua personale odissea urbana nella Los Angeles del futuro. Cosa collega le due storie? Cosa hanno in comune i due uomini costretti a vivere un'esistenza legata a un buio perenne?
Tra salti temporali, nuovi incontri e incredibili ritrovamenti, entrambi arriveranno a una quadratura del cerchio, compiendo un destino forse scritto e trovando quella giustizia inseguita da troppo tempo.
Perché leggere California Sun? "In questo libro metto insieme generi e influenze diverse: dalla fantascienza al fantasy, passando per l’horror splatter e la commedia romantica", spiega Maroni. "Al lettore piacerà perdersi nei riferimenti e nel trip che è il viaggio del protagonista. E poi è un libro fresco e leggero. La lettura perfetta sotto l’ombrellone".
Quando nasce la sua passione per la scrittura?
“Durante l’adolescenza, insieme alla fioritura del mio amore per il cinema. È in quel periodo, infatti, che sperimento i primi tentativi di sceneggiature cinematografiche, oltre alla scrittura di canzoni e poesie. Negli anni, grazie anche a un corso di scrittura creativa, ho approcciato anche i racconti brevi. Intorno ai trent'anni ho deciso di dedicarmi a forme di scrittura più complesse, come appunto il romanzo, pur non disdegnando di tanto in tanto il ritorno a forme di scrittura più breve. In sostanza, ho scoperto con gli anni che oltre a essere una cosa che amo fare, la scrittura rende concreta la mia esigenza di esprimermi, non potrei mai rinunciarci”.
Quali sono i suoi scrittori di riferimento?
"Sono un lettore onnivoro, con una predilezione per certa letteratura di genere, soprattutto legata al fantastico. Adoro leggere Lee Child, Martin, Crichton, Conan Doyle, Tolkien e più di tutti Stephen King. Non disdegno scrittori e generi più realistici come Hemingway e Salinger, ma la bilancia pende dalla parte del fantastico. Sono anche un lettore di fumetti e un grande fan di Harry Potter e J.K. Rowling".
Se “California Sun” diventasse un film, quali attori vedrebbe nel ruolo dei protagonisti?
“Realisticamente lo vedrei bene come un film indie americano da medio budget, uno di quello che fa incetta di premi al Sundance film festival. Per il cast ci sono un sacco di scelte possibili: per il ruolo di Micheal sarebbe stato perfetto Ethan Hawke dei primi anni '90, ma oggi opterei per Aaron Taylor Johnson, Timothée Chalamet o Joe Keery. Nel ruolo di Julia vedrei bene Sadie Sink oppure Elle Fanning. Jeff potrebbe essere Micheal Cera. Nel ruolo di Rebecca, Eva Green”.
Ha un altro libro nel cassetto?
"Sto lavorando ad un nuovo romanzo. Sono più o meno ad un terzo della prima stesura. È una storia ambientata nella mia città, Macerata. Anche in questo libro c’è una componente fantastica. Sono molto fiducioso, per ora mi sta piacendo parecchio".
Alessio Spinazzola e Giuliana Morrillo, due studenti di Unimc che hanno in comune sicuramente una cosa: la vita di un qualsiasi universitario a Macerata. Alessio è un ragazzo spagnolo di Palma De Mallorca, arrivato in città per svolgere la sua esperienza Erasmus, conoscere una nuova cultura e migliorare la lingua italiana; Giuliana è una studentessa fuori sede ormai stabilita a Macerata da anni per il suo percorso universitario.
“La mia città è molto più grande di Macerata, qui è un ambiente più familiare poiché essendo piccola e universitaria gli studenti possono conoscersi molto facilmente e questa cosa è bellissima, ho trovato un altro concetto di vita studentesca rispetto alla Spagna”, ha spiegato Alessio, iscritto a Scienze della formazione primaria.
“Io mi trovo bene qui perchè sono tutti accoglienti – ha puntualizzato lo studente - però per noi Erasmus la vita notturna di Macerata, soprattutto in inverno, è un po' spenta, ma ho visto che durante l'estate diventa più movimentata”.
“Quando sono arrivato ero un po' perso, ma ho avuto molto sostegno dai miei compagni di corso e dai professori – ha raccontato Alessio. – Inoltre, sto svolgendo un tirocinio che ha evidenziato qualche pecca della città: le più grandi difficoltà incontrate riguardano i mezzi di trasporto: ci sono pochi orari degli autobus.”
“Arrivare a Macerata non è così semplice quindi occorrerebbe davvero migliorare l'accessibilità. La città sarebbe più attraente per gli studenti se ci fossero più occasioni per conoscere gente e divertirsi, più locali che facciano serate, sia in centro che fuori il comune; io ho trovato un clima bellissimo durante gli Aperitivi Europei” ha concluso.
“Ci sarebbe da migliorare la vita extra universitaria della città, ossia gli eventi serali e di svago che ormai mancano sempre di più e non spingono noi studenti a restare anche durante i week-end. Ma in generale, come studentessa a Macerata mi trovo bene. Dopo ormai 4 anni di studio la conosco alla perfezione, qui ci si ambienta facilmente", ha concordato Giuliana, iscritta alla magistrale di Comunicazione e culture digitali.
“E pensare che all'inizio facevo fatica a socializzare, ma è stata solo questione di tempo – ha raccontato la studentessa facendo un confronto con Saragozza, la città spagnola dove ha svolto il suo Erasmus. - Anche in Spagna vivevo in una città universitaria, certo molto più grande di Macerata ma comunque raggiungibile da ogni parte e con uno stile di vita diverso: divertimento e intrattenimento per noi studenti non mancavano mai".
Le colline sono quelle del maceratese ma l’ispirazione musicale viene certamente da lontano, toccando le creste alte delle onde d’oltreoceano o la guglia del Big Ben londinese. I Denys&ChryMon sono un trio recanatese cresciuto a suon di rock, punk e un pizzico di metal.
Dopo aver provato singolarmente tanti percorsi diversi e aver collezionato sogni chiusi in un cassetto, Denys Vissani (29 anni), chitarra e voce, Christian Lattanzi (30 anni), batteria, e Monia Affricani (29 anni), al basso, hanno deciso di incidere il loro primo disco autoprodotto, “Lasciati andare”, in uscita il prossimo 10 giugno.
Il trio nasce due anni fa in pieno lockdown, situazione davvero complicata per permettere prove e sperimentazioni live. "Ero alla ricerca di musicisti perché volevo dar vita ad un progetto nuovo che potesse dar vita ad un disco di inediti – racconta Denys – Ho deciso di lavorarci assieme alla mia compagna, Monia e ci siamo messi alla ricerca di un batterista. Così è arrivato Christian, con lui da subito c’è stata forte sintonia ed è nata un’amicizia".
Ma se le limitazioni rendevano difficile incontrarsi, la musica certamente ha contribuito a ridurre le distanze. "Abbiamo lavorato anche lontani, provando live assieme solo a lockdown finito e utilizzando la rete come strumento per confrontarci – spiega Christian – La musica in questo è stata una valvola di sfogo importante, vitale".
Sono 8 gli inediti registrati al Ganapati Studio di Morrovalle e dentro ci sono i tanti riferimenti con cui la band ha alimentato la propria formazione musicale: dai Dream Theater ai Blink182, dai Foo Fighters a David Bowie.
"Non abbiamo mai voluto dare vita ad un progetto da tribute band – evidenzia Monia – L’obiettivo era quello di creare un percorso nostro, certamente ispirato dal nostro mondo musicale che attinge dal rock e dal punk, ma che potesse dire qualcosa in cui tutti noi ci ritroviamo".
E non è un caso che il disco prenda il nome della traccia che guida la sonorità del progetto: “Lasciati andare”. "Si tratta di un messaggio forte e chiaro – puntualizza Denys – quello di fluire, di adattarsi al cambiamento per cogliere possibilità che spesso nemmeno vediamo, presi come siamo dalla routine, dalla corsa sfrenata delle giornate e dai ritmi imposti dal mondo di oggi. Panta rei e carpe diem, per dirla alla latina".
"Non c’è una giornata uguale alla precedente e in questo continuo cambiare dobbiamo avere la capacità di spogliarci da sovrastrutture, uscire dalla comfort zone, osare, lasciarsi andare e scoprire nuove possibilità", conclude Denys. “Lasciati andare” sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali (Spotify, Amazon, Itunes, YouTube). A breve uscirà anche il videoclip del primo singolo estratto.
Lorenzo Maccari, 28 anni, responsabile di produzione de La Pasta di Camerino ha detto Sì, unendosi in matrimonio alla sua Janet Tchervenkova conosciuta a Milano quando studiava al Politecnico dove si è laureato in Ingegneria.
Circondato dall’affetto della famiglia, figlio dei fondatori dell’azienda Gaetano e Mara Mogliani, dal fratello Federico, Ceo dell’azienda di famiglia che gli è stato testimone, Lorenzo Maccari si è sposato nella basilica di San Venanzio a Camerino dove a celebrare il matrimonio è stato Sua Eccellenza Francesco Massara, vescovo di Fabriano-Matelica.
A festeggiare gli sposi i genitori, i molti amici, i parenti, i dipendenti e collaboratori de La Pasta di Camerino. Nel ricevimento a Porto San Giorgio presso Villa Bonaparte, il piatto forte è stata ovviamente proprio La Pasta di Camerino.
Un giorno del "sì" da ricordare quello di Alberto Palmieri e Stella Zano, a Tolentino. La giovane coppia è convolata a nozze, nel corso di un evento non convenzionale all’insegna del lusso e di elementi fortemente caratteristici.
Mentre Stella ha prediletto un calesse trainato da cavalli, Alberto (grande appassionato di motori) ha optato per i cavalli vapore, scegliendo una Subaru Impreza come mezzo per arrivare sul luogo della cerimonia: una vettura da rally fornita da Esperienze in Pista.
La scuderia, di concerto con il wedding planner, ha fornito pieno supporto nel formare il giovane sposo all’arte di pilotare la sua Impreza WRX da 300 cavalli, con 4 ruote motrici, assetto da corsa e freno a mano idraulico.
La sua è stata un’emozionante corsa sulla stradina in brecciolino del Castello della Rancia, location scelta per il matrimonio, che è terminata con un’ardita curva con freno a mano sotto la supervisione di un esperto copilota.
Una cerimonia dai tratti altamente originali, con una colonna sonora degna di un film, mentre le note del tema di 007 accoglievano gli sposi prima del rito nuziale.
I vigili del fuoco di Macerata salutano il capo squadra esperto Maurizio Ortenzi che ha raggiunto la meritata pensione dopo 30 anni di onorata carriera.
Ortenzi è entrato in servizio prima a Milano poi a Bologna e infine a Macerata, dove ha completato con impegno, umanità e professionalità una carriera colma di soddisfazioni.
“In questi anni del suo servizio in cui si è trovato ad affrontare le diverse calamità è stato un punto di riferimento per tutti i colleghi Vigili del Fuoco”, si legge in una nota del Comando di Macerata.
“Ringraziamo Maurizio per la sua disponibilità e il bagaglio di esperienza messo a disposizione durante questi anni di servizio in cui si è dimostrato una valido collega, un valido amico ed un valido caposquadra”.
"Il successo delle vostre imprese e l’eccellenza che avete raggiunto sono motivo di grande orgoglio per le Marche e per l’Italia intera": esprime così orgoglio e soddisfazione il vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico della Regione Marche, Mirco Carloni, per la nomina a Cavalieri del Lavoro conferita a tre imprenditori marchigiani: Andrea Lardini (Industria Tessile Marche), Alberto Rossi (Logistica Portuale Marche) e Giuseppe Santoni (Industria Calzaturiera Marche).
"Con il vostro valore rappresentate la forza imprenditoriale marchigiana - ha aggiunto Carloni - quella energia positiva, coraggiosa e determinata che costruisce futuro". Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato lunedì mattina i decreti con i quali, su proposta del Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, di concerto con il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Stefano Patuanelli, sono stati nominati 25 Cavalieri del Lavoro.
Lo stesso Santoni, in un'intervista rilasciata all'Ansa, sottolinea come "le radici sono il punto di partenza del fare impresa, che vuol dire creare valore. Santoni è un esempio virtuoso di questo approccio, altrove irripetibile. È un'impresa di famiglia, radicata nel territorio, che del 'genius loci' si nutre per restituire, a sua volta, valore, creando bellezza".
"Sono molto orgoglioso di poter contribuire al benessere della nostra regione, e anche di riuscire a tramandare un sapere artigianale molto prezioso, grazie alla formazione delle nuove generazioni", dice ancora il patron del Gruppo Santoni, nato a Corridonia nel 1975, dall'intuizione di Andrea Santoni.
"Credo che questa onorificenza vada a confermare l'importanza del sostegno al territorio, alle persone, ai giovani da parte delle aziende. Il mio stile imprenditoriale, e quello di mio padre prima di me, è basato sulle persone. Per me - conclude Santoni nell'intervista all'Ansa - la dimensione umana e la responsabilità sociale sono fondamentali".